Agende Digitali Locali.

Il Piano Triennale dell’informatica nella PA e il ruolo del RTD

Secondo appuntamento del ciclo di seminari organizzati dall’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna nell’ambito dei percorsi di approfondimento dedicati al Sistema delle Comunità Tematiche (COMTem) degli Amministratori Digitali.

Dieci sono i seminari organizzati dalle Comunità Tematiche per tornare ad incontrarsi in presenza e confrontarsi su argomenti diversi e trasversali con l’obiettivo di:

  •  offrire e condividere a tutti i componenti delle Comunità Tematiche conoscenze e strumenti per affrontare con consapevolezza e competenza il processo di trasformazione in atto;
  • rafforzare il senso di coesione digitale che, anche attraverso le Comunità Tematiche, si evidenzia come caratteristica fondamentale del sistema dell’Emilia-Romagna;
  • consolidare la conoscenza e la collaborazione a livello territoriale, favorendo lo scambio di esperienze e pratiche.

 

Il Laboratorio Aperto di Parma, centro dedicato all’innovazione e alla sperimentazione realizzato nel complesso monumentale del Monastero di San Paolo, ha ospitato, giovedì 24 marzo 2022, il seminario di approfondimento dedicato alla figura del Responsabile alla Transizione Digitale (RTD), figura istituzionale che negli Enti locali è chiamata ad attuare e coordinare gli interventi per la digitalizzazione previsti dal Piano Triennale per l’informatica nella PA.

L’incontro ha offerto ai partecipanti una visione dei principali strumenti e riferimenti utili per supportare il processo di innovazione digitale della PA nel territorio regionale e ha delineato un quadro complessivo di quelli che sono gli adempimenti e le scadenze previste per il 2022.

 

Sessione "Visione e Strategie"

Nella sessione introduttiva  MICHELE MELCHIONDA - Responsabile della transizione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, FRANCESCO RAPHAEL FRIERI - Direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna e NICOLA MASI - Vice Direttore Integrazioni Digitali di Lepida Scpa hanno illustrato visioni e strategie per costruire un piano di transizione al digitale fortemente orientato al Change Management ribadendo l'importanza del connubio fra tecnologia e fattore umano.

Il processo di innovazione digitale richiesto dal Piano Triennale deve coinvolgere l’intero Ente ed è necessario individuare un gruppo di lavoro, con competenze trasversali, nel quale si possano integrare le competenze multidisciplinare necessarie a mantenere una continua mediazione culturale e  che supporti e affianchi il Responsabile della Trasformazione Digitale. Di fatto i ruoli e le competenze in capo al RTD (Circolare 3 del 1 ottobre 2018 - CAD art 17 co.1) sono più adatti ad uno staff di lavoro, un Ufficio per la transizione digitale, guidato dal RTD che deve essere una figura dirigenziale apicale interna all’ente.

 

Particolare attenzione deve essere posta al contesto di riferimento nel quale lavoriamo: Data Valley Bene Comune è la programmazione di riferimento del mandato legislativo 2020-2025 della Regione Emilia-Romagna ed ha definito in modo chiaro le linee di azioni (sfide) regionali da intraprendere nel percorso di innovazione digitale; azioni che devono essere coerenti e interconnesse con le linee guida nazionli proposte dal Piano per la Transizione Digitale.

Piano ICT PA e DVBC (96.41 KB)

 

I dati di IndicePA.gov indicano che a livello nazionale quasi 6 Pubbliche Amministrazioni su 10 hanno già nominato un proprio Responsabile alla Transizione Digitale mentre in Emilia- Romagna il dato sale leggermente in quanto quasi i tre quarti degli Enti risultano dotati di un RTD seppure persistono forti differenze tra enti con localizzazioni diverse: il 52% dei comuni montani contro l’86% dei comuni di pianura e il 46% dei micro comuni (sotto i 3000 abitanti) contro il 93-95% dei comuni più grandi (sopra i 15.000 abitanti) hanno nominato un RTD.

 

Il nuovo Piano Triennale non si discosta molto dal modello strategico dell’IT ma da questo nuovo Format emerge chiaramente la volontà di accompagnare gli enti pubblici nel loro percorso: il focus è posto sugli obiettivi a cui si giunge, passo dopo passo, iniziando a scrivere le linee di attività in maniera semplice, tracciando una roadmap, costruendo un Programma che andrà costantemente integrato e raffinato. Ogni linea di attività corrisponde ad un obiettivo prefissato, ad un progetto con un proprio capitolo di spesa e Responsabile designato.

 

Tavola rotonda

La Tavola rotonda, con la quale l'incontro è proseguito, animata e coordinata da ALESSANDRO CANTELLI - Dirigente Settore Transizione Digitale del Comune di Parma, ha visto come ospiti i rappresentanti di differenti tipologie di Enti territoriali, volutamente ed estremamente diversi l’uno dall’altro: 

  • Donatella Corchia - Comune di Parma - Responsabile S.O. Processi e Digitalizzazione
  • Giulia Macchi - Unione Terre dei Castelli - Responsabile Servizi Informativi
  • Marco Mondini - Unione Bassa Romagna -Dirigente Innovazione Tecnologica e RTD
  • Massimo Poletti - Comune di Ferrara - Dirigente SI, Digitalizzazione, Agenda Digitale e Città Intelligente e RTD
  • Marco Ronconi - Comune di Codigoro - Responsabile Servizi Informativi e supporto RTD 

 

A partire dal confronto tra esperienze e prospettive differenti gli interventi si sono focalizzati sul ruolo centrale del RTD e hanno portato alcuni importanti punti di riflessione, primo fra tutti quali siano le skills richieste dalla normativa per coprire il ruolo di RTD.

 All’unisono è emerso che il Responsabile alla Transizione Digitale ha necessità di avere un mandato forte, deleghe corrette e risorse adeguate così come il giusto appoggio da parte del vertice politico e istituzionale. Come fattore di successo è inoltre indispensabile la capacità di lavorare insieme agli altri.

 

Dalla realtà dei comuni di più piccoli, in particolare per quei comuni dove le funzioni comunali non sono ancora conferite ad una Unione, è emerso che a ricoprire il ruolo di RTD è di solito personale dei servizi informativi, che si vede attribuito in automatico le funzioni e le responsabilità della figura del RTD, ma che si ritrovano di solito a svolgere il compito di “facilitatori” per creare un gruppo di lavoro e poter svolgere le funzioni complesse e multidisciplinari che sono previste per il RTD. 

 Ancora una difficoltà viene espressa dai comuni più piccoli nel riuscire ad integrare, come richiesta da AGID, i progetti locali con i progetti nazionali. Molto spesso quanto dato per assodato a livello nazionale non sempre lo è a livello territoriale, territorio che ha da sempre esigenze molto distanti da quelle manifestate nel piano nazionale. 

 

Parere positivo per gli strumenti operativi e i percorsi di accompagnamento formativo e seminariale che AGID ha previsto nel nuovo piano, reso visibilmente più operativo: nuova architettura, nuovo Format, linee guida per la redazione del piano ICT e ReTe Digitale (la Community per RTD per condividere modelli e strumenti di lavoro).

 Un appunto è stato fatto sulla tempistica di aggiornamento del Piano Triennale che sembra essere, per il sistema amministrativo attuale, troppo ravvicinato: è necessario seguire un percorso di individuazione di piani e progetti già in essere e tradurli in un piano ICT coerente con gli obiettivi posti dal Piano triennale. Segue poi una fase di ri-condivisione con il direttivo, di integrazione del piano, di approvazione e di pubblicazione. A questo punto si è già al limite dei tre anni previsti prima di un nuovo aggiornamento del piano triennale.

 Non si può inoltre evitare di pensare allo stretto legame tra Piano triennale e strumenti di programmazione a disposizione degli enti (Agenda Digitale, DUP, PIAO, Piano degli Obiettivi). Questa può essere un'occasione di sistematizzazione di tutti gli strumenti di programmazione a loro disposizione.

 

In conclusione dell’incontro ANTONIO IOSSA, Responsabile Supporto Smart Working di Lepida, ha ricordato le principali scadenze del Piano Triennale previste per il 2022 e presentato le azioni di orientamento e di affiancamento operativo che Lepida è in grado di offrire al RTD e al suo staff nell’attività quotidiana: 

  • Azione 1- assessment obiettivi Piano Triennale
  • Azione 2 - affiancamento operativo
  • Azione 3 - follow up: KPI formazione e condivisione dei risultati


Nell’ambito del Sistema della Comunità Tematiche della Regione Emilia-Romagna è in corso una riprogettazione della COMTem Integrazioni Digitali, destinata a trasformarsi in COMTem dedicata ai RTD con l’obiettivo di fare sistema e promuovere un confronto continuo tra tutti gli Enti partecipanti affinchè sia davvero un “bene comune”.


Per approfondire le tematiche trattate:

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ultima modifica 2022-05-12T13:55:22+01:00
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