Il percorso dell'Agenda digitale fino a qui
La definizione di ADER (Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna) è stata preceduta da una fase nominata Costituente Digitale. Un momento di riflessione focalizzato sulla forza e l’impatto che oggi il digitale può avere nel trasformare sorti economiche, condizioni sociali e qualità della vita delle persone.
Fin dal suo processo di Costituente, ADER si è impegnata a riconoscere e attivare le comunità quali importanti attori d’innovazione sociale in grado di co-costruire e amplificare le politiche legate al digitale.
Cittadini, imprese, associazioni ed altri portatori di interesse, sono stati consultati, territorio per territorio, affinché rendessero esplicite le proprie esigenze permettendo alla Regione e agli enti di tenerle massimamente in conto nella scrittura dei nuovi obiettivi strategici.
La produzione di conoscenza sulle comunità è un processo che ADER intende sia continuo e volto a ‘setacciare’ il territorio alla ricerca di quelle miniere interattive con e sulle quali co-progettare una regione full digital.
La scelta del nome Costituente digitale vuole rimarcare con forza l’assoluta necessità di pensare queste attività di partecipazione e affiancamento al percorso dell'ADER come ad un mezzo indispensabile per affermare i nuovi diritti di cittadinanza digitale dei cittadini.
La Costituente Digitale. Un percorso che ha tenuto conto di contributi, considerazioni, suggestioni e suggerimenti raccolti nell’ambito di 4 workshop tematici (Manifattura 2.0, Innovazione, Salute, Scuola), a cui hanno partecipato 164 esperti, 9 workshop territoriali svolti nelle città di Parma (Crescita digitale), Reggio-Emilia (Open e big data), Modena (Smart Community), Unione Reno-Galliera e Ferrara (Agende Digitali Locali), Ravenna (Turismo), Rimini (Competenze). Tutti incontri aperti a cittadinanza e stakeholder locali.
I quattro assi di ADER. La passata programmazione (Piano Telematico 2011-2014 (4.11 MB)) in ambito digitale aveva identificato e riconosciuto nuovi "diritti digitali”: diritto di accesso alle reti tecnologiche, diritto all’informazione e alla conoscenza, diritto ai servizi alla persona e alle imprese e diritto di accesso ai dati; l’ADER traduce un concetto complesso come i diritti digitali in concreti assi di intervento (infrastrutture, dati e servizi, competenze e comunità) i quali sono declinati ortogonalmente in temi (scuola, sanità e sociale, attività produttive, energia ed ambiente, trasporti, turismo e cultura, agricoltura). L’incrocio tra gli assi di intervento e le tematiche determinano le chiavi di lettura di ADER: Smart City Network (la rete delle smart city regionali), e Crescita Digitale (le priorità regionali in ambito digitale puntando su: banda larga, digitalizzazione della PA, e-government, utilizzo di Internet, e-commerce).
I contributi della Costituente Digitale. Dai workshop tematici e territoriali effettuati con cittadini e stakeholder sono emersi molti contributi. Si riportano alcune suggestioni seguendo gli assi di intervento di ADER (infrastrutture, dati e servizi, competenze e comunità).
Asse 1 - Infrastrutture:
- accesso alla risorsa internet per cittadini in particolare imprenditori;
- accesso per diverse categorie di divide differenti (geografico, demografico, culturale);
- interoperabilità tra i sistemi, uso di standard;
- infrastrutture per lo sviluppo di una rete di sensori IOT (Internet of Things);
- accesso in mobilità;
- infrastrutture come reti di persone di competenze, “luoghi" di aggregazione e condivisione di esperienze.
Asse 2 - Dati e servizi:
- disponibilità dei dati aperti (per privati e PA) e di “capacità di utilizzo”;
- interoperabilità, integrazione e sistematizzazione dei dati;
- sistema di servizi riprogettato a partire dal cittadino;
- piattaforme comuni;
- digital manufacturing come servizio;
Asse 3 - Competenze:
- assessment delle “nuove competenze” e dei relativi percorsi formativi (sistema di badge);
- estendere lo spettro della formazione continua ad ambiti che non ne fanno parte;
- apprendimento intergenerazionale: generazioni come sistemi interconnessi di saperi;
- sistema policentrico;
- certificare skills informali;
- focus di genere;
- imparare dalle best practice;
Asse 4 - Comunità:
- infrastrutture come reti di persone e di competenze;
- “Luoghi” di aggregazione e condivisione di esperienze e innovazione collaborativa;
- individuare i portatori di interesse;
- necessità di un punto di riferimento unico per l’innovazione digitale;
- luogo virtuale per aggregare le diverse comunità di pratica regionali;
- fare sistema tra PA e comunità definendo i ruoli e le interdipendenze (regole di ingaggio);
- sistemi per l’integrazione e la crescita della conoscenza condivisa;