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Montagna: più di 4 milioni di euro contro il divario digitale

Da lunedì 9 novembre le famiglie di 119 Comuni montani potranno richiedere un voucher per una connessione e un pc o un tablet

Un Appennino più connesso digitalmente come misura fondamentale per evitarne lo spopolamento. Dopo gli investimenti per la realizzazione delle dorsali in fibra ottica, la Regione Emilia-Romagna interviene anche direttamente nei confronti dei cittadini delle zone di montagna, a partire dalle fasce di popolazione più in difficoltà economica, aiutandoli nell’acquisto degli strumenti necessari per essere online, da un contratto per la connessione a un pc o un tablet.

Da lunedì 9 novembre le famiglie dei comuni montani dell’Emilia-Romagna con un reddito Isee inferiore ai 20.000 euro potranno infatti fare richiesta per un voucher da 500 euro da utilizzare per stipulare un contratto per la fornitura di una connessione internet e per l’acquisto di un pc o di un tablet per navigare online.

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Una iniziativa per cui la Regione Emilia-Romagna rende disponibili più di 4 milioni di euro nell’ambito del Piano nazionale voucher lanciato dal Comitato banda ultra larga (Cobul) insieme alle Regioni: in totale saranno 8.600 le famiglie residenti in tutti i 119 Comuni montani che potranno accedere al contributo complessivo di 4.337.00 euro in questa prima fase del progetto, mentre lo step successivo, in programma tra la fine del 2020 e l’inizio dell’anno nuovo, prevede risorse pari a 8 milioni di euro per estendere il sostegno anche alle famiglie con reddito Isee fino ai 50.000 euro e contributi fino a 12 milioni di euro per coinvolgere le imprese delle zone di montagna.

“Evitare lo spopolamento dell’Appennino è una delle sfide più importanti per questa Giunta, e crediamo fortemente che colmare il divario digitale con la pianura sia una delle chiavi per avere successo, specialmente dopo che la pandemia ci ha abituati alla fruizione virtuale di tantissimi servizi, a partire ad esempio dalla didattica a distanza - dichiarano Barbara Lori, assessora alla Montagna, e Paola Salomoni, assessora alla Scuola, università e agenda digitale - una montagna ben connessa a Internet è più attrattiva in particolare per i giovani, nell’immediato come in prospettiva di vita, e abbiamo ritenuto fondamentale iniziare aiutando le famiglie più in difficoltà economica. E questa è solo la prima parte di un progetto che muoverà risorse per 24 milioni di euro, che l’Emilia-Romagna ha scelto di dedicare esclusivamente ai comuni dell’Appennino- concludono Lori e Salomoni- e che si inserisce in un solco di investimenti e attenzioni in cui rientrano ad esempio i lavori per dotare di banda larga quasi 250 scuole di montagna”.

Le modalità di accesso al voucher

Per ottenere i voucher sarà necessario rivolgersi agli operatori di telecomunicazioni che hanno deciso di aderire all’iniziativa, il cui elenco costantemente aggiornato è disponibile sui siti bandaultralarga.italia.it e www.infratelitalia.it, e attivare una utenza di connettività internet. Così facendo si avrà diritto a un contributo del valore di 500 euro per disporre di connettività e di un personal computer o un tablet.

L’elenco completo dei Comuni che rientrano nel Piano voucher è disponibile sempre sui siti bandaultralarga.italia.it e www.infratelitalia.it,, dove sono pubblicati anche una serie di chiarimenti per le famiglie e per gli operatori, assieme alla documentazione tecnica che questi ultimi dovranno consultare e utilizzare per aderire.

Trasparenza e rendicontazione: il portale “Donazioni Covid 19”

Sul sito della Regione Emilia-Romagna informazioni puntuali e di dettaglio su come sono stati spesi i soldi fin qui ricevuti da donatori pubblici e privati per affrontare l’emergenza

Uno strumento per fare informazione in maniera puntuale, dettagliata e massimamente trasparente sulle donazioni fin qui ricevute per far fronte all’emergenza sanitaria e sociale causata dalla pandemia. Queste le finalità del portale “Donazioni Covid 19”, creato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Iconsulting, e di recente oggetto di particolari attenzioni e segnalazioni per la capacità di assolvere nel migliore dei modi alla sua mission.

Dopo essere state tre le prime istituzioni a lanciare una campagna di raccolta fondi per affrontare l’emergenza, la Regione Emilia-Romagna si è dato subito l’obiettivo di fornire una rendicontazione il più possibile chiara e aperta e trasparente sull’utilizzo dei fondi raccolti.  Da ciò la creazione dello strumento, consultabile sulle pagine del portale regionale dedicato alle tematiche della salute.

Sulle sue pagine è possibile ottenere informazioni dettagliate riguardo le destinazioni degli oltre 74 milioni raccolti in supporto al Servizio Sanitario Nazionale (dato aggiornato al primo settembre), a seguito di donazioni pubbliche e private. Fondi raccolti grazie alla campagna regionale “Insieme si può”, per un totale che ammonta a quasi 12 milioni di euro, e grazie a donazioni dirette alle aziende sanitarie del territorio regionale, tramite le quali sono stati raccolti circa oltre 61 milioni di euro.

“Donazioni Covid-19” fornisce anche informazioni sulla ripartizione delle donazioni, consistenti per circa 60 milioni in denaro e per i restanti 13.7 milioni in beni e servizi, e oltre a fare chiarezza sulle varie tipologie di donatori, tra cui cittadini, imprese, fondazioni, enti pubblici e altre organizzazioni, fornisce un quadro molto chiaro e dettagliato di come siano stati impiegate le risorse. 

54.7 i milioni di euro già reinvestiti, principalmente per l’acquisto di attrezzature sanitarie (29.1 milioni), ma anche per la creazione di più posti letto in terapia intensiva (9.8 milioni), dispositivi di protezione individuale (3.3 milioni), attrezzature informatiche (1.9 milioni) e altre voci di spesa, minori ma comunque di fondamentale importanza. Per alcune tipologie di beni, quali le attrezzature sanitarie, i dispositivi di protezione individuale, i prodotti alimentari e i farmaci, il sito fornisce anche ulteriori informazioni su cosa sia stato effettivamente acquistato grazie ai fondi.

In virtù di queste caratteristiche, “Donazioni Covid-19” si caratterizza come uno degli strumenti più trasparenti e completi tra quelli fin qui realizzati per rendicontare sulle donazioni ricevute durante l’emergenza. A certificarlo, tra gli altri, una voce autorevole come la giornalista Milena Gabanelli, che ha recentemente parlato dello strumento come “il sito più chiaro e dettagliato di tutti.”

“Io Prenoto”: la visita ai musei si prenota tramite app

Al via la sperimentazione in nove musei del territorio regionale. L’app, gratuita, permetterà di monitorare e gestire meglio gli accessi

È partita la sperimentazione della nuova app gratuita “Io Prenoto”, al momento utilizzabile per prenotare le visite in nove musei dell’Emilia-Romagna. Lo scopo è duplice: offrire una nuova opportunità di prenotazione digitale agli utenti, e favorire al contempo un controllo più puntuale degli accessi, di modo da assecondare le esigenze che si accompagnano all’attuale momento di emergenza sanitaria.

L’app “Io Prenoto” può essere scaricata gratuitamente dagli store iOS Apple o Android Google e permette agli utenti di  selezionare il luogo da visitare, il giorno e la fascia oraria e prenotare il proprio ingresso alla struttura.

Al momento l’utilizzo della app è stato lanciato in via sperimentale nei seguenti musei: 

  • Musei Civici di Imola (Palazzo Tozzoni, Rocca Sforzesca e Museo di San Domenico); 
  • Biblioteca Malatestiana di Cesena; 
  • Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza; 
  • Museo del Castello a Formigine; 
  • Musei Civici di Modena; 
  • Parco archeologico e Museo all'aperto della Terramara di Montale; 
  • Camera di San Paolo di Parma. 

Al termine della sperimentazione si prevede di estendere l’utilizzo dell’app per prenotare la visita in altri musei del sistema regionale.

Insieme Connessi: un bilancio molto positivo

Oltre 90.000 visualizzazioni per i circa 300 contributi a carattere formativo e di intrattenimento trasmessi durante il lockdown e nei mesi successivi

Cinque mesi di programmazione all’insegna di un innovativo utilizzo del digitale, per contrastare l’isolamento puntando sulla condivisione come fattore di accrescimento dei saperi. Digitali e non. A poche settimane dalla conclusione, arriva il momento del bilancio per “Insieme Connessi, competenze e contenuti digitali per connettere le persone che vogliono apprendere, scoprire e socializzare anche restando a casa”, il format promosso dal coordinamento di ADER, Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna, con la collaborazione tecnica e organizzativa di Lepida ScPA e ART-ER, Attrattività Ricerca Territorio Emilia-Romagna, per la diffusione quotidiana di contributi a carattere formativo, divulgativo e di intrattenimento via web, YouTube e digitale terrestre.

Un format doppiamente partecipato. Perché nato per fare fronte alla situazione di isolamento creata dall’emergenza Covid-19, e poi proseguito anche nel periodo successivo al lockdown, ma anche perché creato col contributo di numerose realtà. I contenuti mandati in onda sono stati infatti raccolti grazie alla positiva risposta da parte di istituzioni, scuole, università, associazioni, imprese e altri soggetti, tra cui anche professionisti ed esperti, all’avviso pubblicato dai promotori del progetto per il reperimento dei materiali da veicolare nel palinsesto. 

Tra gli altri, alla creazione del palinsesto hanno contribuito i progetti Pane e Internet e Carovana Stem dell’Agenda Digitale, importanti realtà sul terreno dell’innovazione e dell’aggregazione quali FEM, Future Education Modena, Open Group e Impact Hub Reggio Emilia, le Fondazioni Collegio San Carlo di Modena e Modena Arti Visive, onlus di rilevanza nazionale come LAV, Lega Anti Vivisezione e Telefono Azzurro, la sezione modenese di FIPAV, Federazione Italiana Pallavolo, le scuole di musica Theremin di Vigarano Pieve e Civica di Comacchio, e le aziende private Brian & Partners e Energy Way SRL. Assolutamente particolare e degno di nota, inoltre, il coinvolgimento di decine di ragazze e ragazzi del Liceo Scientifico Attilio Bertolucci di Parma, distintisi nella produzione di pillole per affrontare positivamente il lockdown mantenendo allenati sia il corpo, tramite lo svolgimento di esercizi fisici quotidiani, sia la mente, con una rubrica dedicata alle tematiche filosofiche.

Circa 300 i contributi ricevuti e trasmessi da fine marzo a inizio agosto, nell’ambito di una programmazione estremamente ricca ed articolata che ha toccato le tematiche più svariate: dalla diffusione di saperi e conoscenze digitali per i cittadini e le imprese, ai tanti filoni dedicati alla pratica dell’apprendimento ludico; dalle trasmissioni in materia di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica, alle attività per curare il benessere personale; senza trascurare la cura delle relazioni affettive, quanto mai importanti nel periodo del tutto particolare in cui è stato realizzato il progetto.

Una varietà di proposte e contenuti che ha colto nel segno, permettendo di centrare a pieno gli obiettivi che avevano ispirato il progetto. Oltre 90.000 le visualizzazioni totali registrate online, alle quali si sommano le fruizioni del palinsesto sul canale 118 del digitale terrestre. Numeri che è stato possibile raggiungere anche grazie alla significativa promozione delle programmazioni sul sito di ADER, con un centinaio di aggiornamenti puntualmente pubblicati lungo l’intero corso dell’iniziativa, e sui profili Facebook e Twitter, la cui attività di segnalazione quotidiana dei contenuti ha portato in dote circa 50.000 visualizzazioni, contribuendo a un’ulteriore diffusione del progetto.

Sviluppo Sostenibile e Resilienza: al via il Festival della Cultura Tecnica

In tutta l'Emilia-Romagna due mesi di iniziative, in presenza e in digitale, per sensibilizzare sull’importanza dell’istruzione e formazione tecnica e professionale

Prende il via mercoledì 14 ottobre la settima edizione del Festival della Cultura Tecnica, promosso a partire dal 2014 su iniziativa della Città Metropolitana di Bologna, con la collaborazione di numerosi partner istituzionali e organizzativi, tra cui la Regione Emilia-Romagna che lo co-finanzia con le risorse del Fondo sociale europeo, per valorizzare e promuovere i percorsi di istruzione e formazione in materia di cultura tecnica, tecnologica e scientifica, anche in un’ottica di crescita dei tessuti sociali, economici e produttivi dei territori. 

Da metà ottobre al 19 dicembre, nel territorio metropolitano di Bologna e in tutte le altre province dell’Emilia-Romagna - nell’ambito delle edizioni provinciali del Festival che a partire dal 2018 vengono organizzate in parallelo all’edizione bolognese - sono in programma centinaia di incontri e iniziative, tra cui numerosi eventi a distanza, o comunque fruibili anche online, sia per far fronte alle esigenze particolari dell’emergenza Covid-19, sia per ampliare la platea dei potenziali destinatari e dare una dimensione sempre più marcatamente regionale alla rassegna.

Tema conduttore del 2020 “Sviluppo Sostenibile e Resilienza”, con il quale si dà il via a un ciclo di edizioni che nei prossimi anni affronteranno le tematiche dello sviluppo sostenibile, e in particolare gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, da svariate prospettive, a cominciare dal contributo che la resilienza può offrire sia per il raggiungimento di tali obiettivi, sia per favorire un’elaborazione costruttiva dei periodi di crisi, tra cui quello attuale.

Anche quest’anno, in coerenza con un approccio che lo contraddistingue fin dalla prima edizione, il Festival dedicherà grande attenzione al tema dei gap di genere, proponendo svariate iniziative ed eventi contro gli stereotipi e gli altri fattori sociali e culturali che ostacolano le ragazze nella scelta di percorsi scolastici, formativi e professionali dell’area STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics).

Linaugurazione avverrà con un evento a carattere regionale in programma mercoledì 14 ottobre a partire dalle 9. Dopo il taglio del nastro a Palazzo Malvezzi, sede della Città metropolitana di Bologna, alla presenza del Sindaco metropolitano di Bologna Virginio Merola e di tutti i soggetti promotori e del Comitato Tecnico Scientifico del Festival, i lavori proseguiranno in diretta streaming, anche sul nuovo canale Telegram della rassegna, con collegamenti da tutti gli altri territori provinciali, per i saluti istituzionali e un avvio del confronto sulle tematiche portanti dell’edizione 2020.  

In parallelo, e a seguire, la manifestazione entrerà nel vivo tra il 14 e il 15 ottobre con un’edizione completamente rinnovata e a forte matrice digitale della Fiera delle Idee, l’evento tradizionale di apertura per l’edizione metropolitana bolognese del Festival. Studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado, degli enti del sistema di istruzione e formazione professionali e delle fondazioni degli istituti tecnici superiori presenteranno in diretta web oltre 60 pillole di cultura tecnica, con l’obiettivo di far conoscere alle ragazze e ai ragazzi delle secondarie di primo grado le opportunità offerte dalle discipline STEAM, con un’attenzione particolare all’ottica di genere. Circa 130 i gruppi classe che hanno manifestato il proprio interesse a partecipare, per un totale di oltre 2.700 alunne e alunni delle scuole secondarie di primo grado coinvolti.

Tutte le informazioni sul cartellone e le modalità di partecipazione e fruizione delle iniziative sono disponibili e in costante aggiornamento sui siti www.festivalculturatecnica.it e www.er.festivalculturatecnica.it.

ICT meet the Arts: arte e tecnologie per lo sviluppo

Dal 15 al 17 ottobre in programma panel tematici, workshop e eventi B2B sul valore aggiunto del digitale e della creatività nei processi produttivi

Si svolgerà dal 15 al 17 ottobre l’iniziativa “ICT meet the Arts”, due giorni di panel tematici, workshop e eventi B2B (business to business) in cui esperti di settore, imprese, centri di ricerca e artisti si confronteranno sul valore aggiunto  del digitale e della creatività  nei processi produttivi e nei contesti sociale ed economico del territorio.

L’iniziativa si colloca  nell’ambito del progetto europeo RegionArts, cofinanziato dal programma Interreg Europe, che ha l’obiettivo di incoraggiare e sistematizzare le sinergie tra arte e nuove tecnologie, e che  annovera tra i partner ART-ER, Attrattività Ricerca Territorio Emilia-Romagna

Sempre dal 15 al 17 settembre si svolgerà la prima tappa dei “Digitalks”, eventi OFF dell’iniziativa “ICT meets the Arts” per favorire dialoghi aperti a cavallo tra arte contemporanea e ricerca tecnologica e scientifica. Il ciclo di conversazioni coinvolgerà attori dell’ecosistema dell’innovazione regionale e alcuni artisti e designer italiani che lavorano con le nuove tecnologie e la scienza applicate all’arte visiva, al suono e alla creazione di ambienti immersivi.

Dopo il primo appuntamento, la serie “Digitalks” proseguirà con altri due tappe, in programma il 19 e 20 novembre e il 10 e 11 dicembre, articolate a loro volta in un doppio incontro. 

Nel primo l’approccio creativo dell’artista si confronterà con gli obiettivi di sviluppo proposti dal rappresentante del mondo della ricerca o dell’impresa, per ragionare su modalità alternative di innovazione di prodotti, servizi o processi. Nel secondo, l’attenzione si concentrerà sul lavoro dell’artista per approfondirne le modalità di sviluppo, le collaborazioni e l’utilizzo delle tecnologie nella pratica creativa e produttiva.

Per maggiori informazioni: www.art-er.it

Emilia-Romagna, fascicolo sanitario elettronico in automatico per tutti

La Regione prima in Italia ad applicare le nuove norme in materia. I professionisti sanitari potranno consultarlo solo dopo il consenso degli assistiti. Stanziati15 milioni di euro per diffonderne e migliorarne l’utilizzo

In Emilia-Romagna il Fascicolo sanitario elettronico diventa automatico per tutti i cittadini. Come già accade al momento però, la consultazione dello strumento da parte dei professionisti del sistema sanitario può avvenire solo previo consenso da parte dei pazienti. Con questa decisione, la Regione Emilia-Romagna si adegua per prima in Italia alle nuove disposizioni in materia di sanità digitale contenute nel cosiddetto “Decreto rilancio”, anche attraverso l'approvazione di una delibera che formalizza l’impegno dell’ente per rafforzare l’utilizzo dello strumento.

Complessivamente, nel biennio 2020/2021 saranno investiti a tale scopo 14.741.049,84 euro, l’80% dei quali da suddividere tra le aziende sanitarie del territorio regionale, e il restante 20% destinato a Lepida ScPA, per apportare migliorie alla soluzione, di modo che svolga sempre più efficacemente la funzione di raccogliere, archiviare e rendere accessibili in rete i dati relativi alla storia sanitaria dei cittadini.

Se quindi finora sono stati i singoli utenti a chiedere l’attivazione dello strumento, registrandosi online e successivamente completando l’attivazione presso gli appositi sportelli, d’ora in avanti per ogni cittadino dell’Emilia-Romagna il Fascicolo sanitario elettronico sarà creato in automatico, e andrà ad ospitare nel tempo tutti i documenti e atti sanitari prodotti dalle strutture pubbliche sia da quelle private convenzionate. Rimane inoltre invariata la facoltà per gli assistiti di integrare il Fascicolo, aggiungendo autonomamente ulteriori documenti, di modo da completare la propria storia medica.

La semplificazione della procedura non intacca però assolutamente la privacy e la libertà decisionale del cittadino: i medici del servizio sanitario regionale, quelli di medicina generale e i pediatri di libera scelta potranno consultare la documentazione solo dopo il manifesto consenso dell’assistito, che può rilasciarlo anche verbalmente al medico, ovviamente dopo la presa in carico del paziente. Il paziente mantiene in ogni caso il diritto di revocare l’autorizzazione in qualsiasi momento, o rivolgendosi allo stesso professionista a cui l’ha rilasciata, o svolgendo la procedura online.

A ulteriore tutela dei dati personali dei pazienti, tutte le azioni - dalla raccolta del consenso all’accesso ai documenti - sono tracciate, registrate e consultabili direttamente dal cittadino sul proprio Fascicolo sanitario elettronico, con la possibilità di ricevere queste notifiche anche via e-mail.

Per i professionisti della sanità, oltre a una specifica informativa che al primo accesso al nuovo strumento illustra tutte le regole di gestione dei dati, è disponibile un portale dedicato in cui sono riepilogate tutte le informazioni necessarie per una corretta consultazione della documentazione sanitaria.

Al momento in Emilia-Romagna sono attivi 1.197.964 fascicoli. L’utenza potenziale, vale a dire il  numero di assistiti che hanno un medico di medicina generale o un pediatra di libera scelta, ammonta invece a 4,5 milioni di assistiti.

Allerta Meteo Emilia-Romagna: online il nuovo portale

Tra le principali novità, una mappa unica dei fenomeni idro-meteo, tabelle degli scenari distinte per tipo di rischio e l’attivazione del canale Telegram “AllertaMeteoER”

È online  la nuova versione del portale Allerta Meteo Emilia-Romagna, fonte ufficiale di informazioni sulle allerte meteo della Protezione Civile e dei bollettini di vigilanza sui fenomeni meteorologici che impattano sul territorio.

Rinnovato nella grafica, il portale presenta diverse e importanti novità anche dal punto di vista dei contenuti. La principale consiste in una mappa in home page sulla quale possono possono essere visualizzati in maniera chiara e immediata tutti gli eventi e fenomeni meteorologici che potrebbero causare uno stato di allerta nei territori: vento, temperature estreme, pioggia e temporali (con i relativi rischi di grandine, forti raffiche di vento e fulmini), neve, stato del mare al largo e sulla costa, piene dei fiumi, frane, smottamenti, dissesti, piene dei corsi minori e, a partire dal prossimo inverno, il rischio di valanghe. La mappa è suddivisa nelle zone di allertamento e, a seconda dei vari stati di emergenza, assumerà i colori del sistema nazionale di riferimento: dal verde, passando per il giallo e l’arancione, fino al rosso, a segnalare una situazione di massima allerta. 

Tra le altre novità, il portale metterà a disposizione “Allerta Meteo”, documento di valutazione del rischio che va ad aggiungersi agli altri strumenti informativi già disponibili: le allerte di protezione civile (rosse, arancioni, gialle), i bollettini di vigilanza (verde) e i report post-evento.

Per ogni tipologia di fenomeno, nella nuova versione del sito sono state introdotte tabelle specifiche e distinte sugli scenari di rischio. Lo scopo è fornire un’informazione più chiara e comprensibile ai cittadini sui potenziali impatti degli eventi e sulle pratiche da adottare per proteggersi. Ciò avviene anche attraverso la fornitura di vademecum sui comportamenti per mettersi al sicuro: prima, dopo e durante l’evento. Tutti questi contenuti possono anche essere tempestivamente rilanciati e condivisi su Whatsapp, oltre che su Facebook e Twitter. Rimanendo in tema di condivisione, è stato creato il nuovo canale Telegram “AllertaMeteoER”, al quale è possibile iscriversi per ricevere informazioni in tempo reale.

Un’ulteriore funzionalità introdotta riguarda i Comuni aderenti al portale: d’ora in avanti sarà possibile realizzare e aggiornare nel tempo rubriche di contatti, per allertare i cittadini tramite comunicazioni via sms o posta elettronica

Altre migliorie riguardano le  sezione relativa ai dati previsionali ed osservati, all’interno della quale le mappe della rete idropluviometrica regionale saranno dotate d’ora in avanti della funzione “cerca sensori”, e il dimezzamento dei tempi di aggiornamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, da 30 a 15 minuti. Grazie a ciò, cittadini e tecnici potranno disporre di dati più aggiornati e tempestivi sull’andamento dei livelli dei fiumi, particolarmente importanti durante il monitoraggio delle piene.

Infine, una nuova sezione video in home page raccoglie e presenta i filmati realizzati dall’Agenzia regionale e Arpae per approfondire i temi dell’allertamento. Tra gli altri, due tutorial che guidano la consultazione del portale sui temi delle piene dei fiumi e dei temporali.

Concepito come un unico spazio per amministratori, cittadini e operatori, e pubblicato per la prima volta tre anni fa, il portale gestito da Arpae Emilia-Romagna e Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, ha fatto registrare quest’anno circa un milione di visite, con una permanenza di 3/4 minuti, e quasi 2 milioni di pagine consultate.

Bologna: gli open data al servizio della ripresa

Avviato un percorso per la fornitura di un catalogo pienamente interoperabile. Lo scopo è favorire il riuso pubblico dei dati aperti per lo sviluppo di applicazioni e servizi

Il Comune di Bologna punta sugli open data come strumento strategico per favorire la ripartenza post lockdown. Con un percorso già avviato, che si prevede di proseguire fino alla pubblicazione di una nuova versione del sito tematico di riferimento, l’obiettivo è di arrivare a fornire un catalogo pienamente interoperabile, funzionale a favorire il riuso pubblico dei dati per la creazione di nuove applicazioni e servizi.

“Crediamo che occorra passare dall’approccio basato su singole iniziative una tantum - scrivono i promotori del progetto - a una strategia unitaria degli open data che sia capace di abilitare nuove filiere di produzione/servizio che mettano in rete più attori, che abilitino l’accesso in tempo reale a dati dinamici mediante tecnologie adeguate. Crediamo che dati e open data rappresentino due facce della stessa medaglia, trattati quasi sempre con progetti, approcci e tecnologie distinte, vanno visti in continuità, per fare questo serve una contaminazione tra i due mondi ”.

Tutto ciò, mettendo al centro alcuni temi chiave che hanno acquisito ancora più rilevanza nei mesi di emergenza : dalla mobilità, alla filiere di prossimità, ai dati di affluenza nelle varie aree del territorio urbano.

L’obiettivo dell’ente è di puntare su queste e altre tematiche per arrivare alla attivazione di una nuova piattaforma che abiliti la condivisione del catalogo degli open data non solo per possibili riutilizzi da parte di soggetti esterni, ma anche all’interno dello stesso ente, favorendo la massima interoperabilità tra le varie strutture amministrative.

Centrale, nella nuova strategia e fin da ora, la possibilità di accesso alle API (Application Programming Interface”). Al momento, l’accesso è pubblicamente disponibile e consente di effettuare fino a 500 chiamate anonime nell’arco di una giornata. Per lo sviluppo di applicazioni basate sui dati aperti, è inoltre possibile fare richiesta delle credenziali funzionali all’accesso senza limitazioni. 

Per maggiori informazioni: https://opendata.comune.bologna.it

Cesena, attivato lo Sportello Facile Digitale

Accessibile sia fisicamente sia a distanza, la struttura offre assistenza, tutoraggio e formazione per l’utilizzo dei servizi pubblici digitali

Il Comune di Cesena ha attivato lo Sportello Facile Digitale, struttura a supporto dei cittadini per promuovere la conoscenza e l’utilizzo dei servizi pubblici online, anche attraverso iniziative di formazione.  

Il nuovo sportello è accessibile sia fisicamente, presso gli spazi dello Sportello Facile, all’interno dei quali è stata allestita anche una saletta per lo svolgimento di corsi in presenza e a online, sia  a distanza, prenotando una videochiamata con gli operatori.

A loro il compito di offrire assistenza e tutoraggio per l'utilizzo dei servizi on line, di modo da rendere autonomi i cittadini nell'accesso ai servizi del Comune .

Big data, scienza e ricerca: 60 milioni per il Tecnopolo di Bologna

Ambiente, energia, salute e industria 4.0: nuovi investimenti dalla Regione per la nascita di una cittadella internazionale dei dati e dell’innovazione

Proseguono i lavori per la creazione di una vera e propria cittadella internazionale dei dati, della scienza e dell'innovazione presso gli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di Bologna. Mentre è ormai in via di ultimazione la costruzione del Data center del Centro meteo europeo, è ufficialmente partita un’analoga operazione che interesserà un’area di 25 mila metri quadrati.  Dopo l’approvazione del progetto esecutivo dell’opera, formalizzata dalla Regione nel mese di luglio, la consegna del cantiere all’impresa esecutrice dei lavori è avvenuta lo scorso 8 settembre.

Complessivamente, la Regione investirà 60 milioni di euro per fare spazio a un polo tecnologico, scientifico e di ricerca nei campi dell’ambiente, dell’energia, della salute, dell’industria 4.0 e dei big data. Particolare attenzione sarà dedicata a quest'ultimo aspetto:  dall’elaborazione di enormi quantità di dati si punta all'estrazione di valore da spendere nei più svariati ambiti, con significativi ritorni per l’economia regionale, la pubblica amministrazione e l’intera comunità territoriale.

Nella nuova area in via di realizzazione troveranno spazio le  sedi del Centro di Ricerche Enea, di Art-Er, società consortile della Regione Emilia-Romagna per la ricerca  e l’innovazione, del Competence Center regionale Bi-Rex, del dipartimento di innovazione tecnologica dell’Istituto Rizzoli, dall’incubatore del Comune di Bologna per le start-up e di ulteriori start-up

Realtà che opereranno a poche decine di metri di distanza dalla nuova sede del data center del Centro Meteo europeo, struttura che si estende in un’area di 17.500 metri quadri, per un investimento complessivo di 62 milioni di euro (di cui 43,5 a carico del Ministero dell’Università e della Ricerca e 18,5 della Regione Emilia-Romagna), prossima ad essere completata e consegnata, in tempo per il trasferimento delle attività, fin qui ospitate a Reading, in Inghilterra.

A completare il quadro, sempre nella stessa area di riferimento è prevista la collocazione dell’Agenzia nazionale Italia Meteo e di altri data center di dimensione internazionale: quelli del consorzio interuniversitario Cineca, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), e del supercomputer Leonardo, di proprietà della Commissione Europea e dedicato al calcolo scientifico ad alta prestazione.

Con uno sguardo proiettato al futuro e all’ulteriore crescita dell’hub, la Regione ha infine annunciato l’intenzione di candidare l’area, con la collaborazione del Governo, per ospitare nei suoi spazi le attività del Progetto europeo Copernicus.

Per maggiori informazioni: www.regione.emilia-romagna.it

Servizi prima infanzia: attiva la nuova piattaforma regionale

Il sistema informativo permette di censire dati e informazioni fondamentali per la definizione delle politiche e azioni in materia di qualità pedagogica, tutela sanitaria e welfare

Da alcune settimane è attivo il nuovo Sistema informativo servizi prima infanzia (SPIER), la piattaforma tecnica e organizzativa creata dalla Regione Emilia-Romagna, tramite Lepida, per la gestione dei servizi per la prima infanzia compresi nella fascia di età 0-3 anni, offerti dai singoli Comuni ed erogati dagli stessi o da altri enti, quali Unioni, associazioni o consorzi.

Con rilevazioni annuali, il sistema permette di censire gli enti titolari e gestori, e in aggiunta i servizi di tipo educativo erogati. Grazie a ciò è possibile realizzare fondamentali attività di monitoraggio e programmazione, funzionali alla definizione delle politiche e azioni in materia di qualità pedagogica, tutela sanitaria, modalità di accesso e contribuzione delle famiglie.

Per maggiori informazioni: www.lepida.net

Online la carta forestale regionale

La cartografia e liberamente consultabile nonché utilizzabile per la attività di pianificazione territoriale

La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione online, per la consultazione, il download e l’utilizzo con finalità di pianificazione territoriale, la cartografia "Aree forestali aggiornamento 2014".

Le aree presentate nella mappe non sono da considerarsi sostitutive delle carte provinciali già recepite negli strumenti pianificatori vigenti, ma rappresentano il più aggiornato quadro conoscitivo omogeneo, integrato con i rimboschimenti e gli impianti arborei più recenti, adeguato alla superficie minima cartografabile, pari a 2000 metri quadrati.

Insieme agli altri strati (le Stazioni dei Carabinieri Forestali, i Piani di assestamento, i boschi da seme, le aree a rischio di incendio, il demanio regionale e gli altri boschi pubblici, le aree protette e gli habitat naturali) liberamente consultabili sul GIS WEB, e in sovrapposizione con mappe e foto aeree, la cartografia si caratterizza come la fonte più dettagliata per la conoscenza e la distribuzione dei boschi nel territorio regionale, e per il riconoscimento della fondamentale importanza delle foreste, anche in chiave ambientale.

Per maggiori informazioni: www.regione.emilia-romagna.it

Coding, robotica e servizi digitali: a Cesena riprendono le attività del Laboratorio Aperto

Tra fine settembre e inizio ottobre a Casa Bufalini in partenza laboratori e percorsi per adulti, ragazzi e bambini

Dopo la pausa estiva, riprendono le attività di Casa Bufalini, il Laboratorio Aperto della città di Cesena attivo nell’organizzazione di iniziative formative e di divulgazione sulle tematiche del digitale e dell’innovazione.

La ripartenza è fissata per lunedì 21 settembre, con il primo di quattro incontri sul coding e la robotica per adulti, genitori e insegnanti,  organizzati in collaborazione con Criad, Centro di Ricerca dell’Informatica Applicata alla Didattica. Obiettivo: trasmettere i rudimenti del pensiero computazionale, della creatività e della robotica educativa.

A quest'ultimo argomento saranno dedicati anche i percorsi di robotica educativa per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie in partenza il 26 settembre. 6 i partecipanti massimi a ogni percorso, di modo da osservare le norme norme sanitarie e di distanziamento sociale.

Il numero di partecipanti massimo sarà lo stesso anche per i laboratori di coding e pensiero computazionale per bambini e ragazzi in partenza a inizio ottobre. Organizzati anche in questo caso in collaborazione col Criad, il loro scopo è di aiutare i ragazzi ad apprendere la scrittura dei codici informatici, a un livello tale da permettere la creazione di storie animate, videogiochi, oggetti fisici intelligenti e opere d’arte.

Tra fine settembre e fine ottobre, si terrà infine anche il ciclo di laboratori “Cittadini digitali”, organizzato in collaborazione con l’Associazione S.P.R.I.Te. e rivolto agli adulti interessati alla conoscenza di alcuni servizi e strumenti digitali: dal sistema di identità pubblica digitale SPID, ai più popolari servizi di posta elettronica, cloud, documenti e foto messi a disposizione online, ai social media.

I Laboratori Aperti

I Laboratori Aperti dell’Emilia-Romagna sono spazi attivati in tutte le città capoluogo della regione, nell'ambito delle attività dell'Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna, con le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale, per favorire forme di scambio, trasmissione di saperi e confronto sulle tematiche dell’innovazione tra imprese, associazioni, università, centri di ricerca, scuole, pubbliche amministrazioni e cittadini.

Biblioteche digitali: boom di crescita anche nei mesi estivi

Aumenta il trend di utilizzo dei servizi digitali offerti dalla rete Emilib e dalla Rete bibliotecaria della Romagna

Anche dopo il lockdown, continua a crescere l’utilizzo dei servizi offerti dalle biblioteche digitali attive sul territorio regionale: Emilib, rete che riunisce le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara, e Rete bibliotecaria della Romagna

Come emerge dagli ultimi dati pubblicati, da fine febbraio a fine agosto 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, la rete Emilib ha fatto registrare aumenti del 137,58% negli accessi, 121,87%  per quanto riguarda gli utenti unici, e 132,98% nelle consultazioni e nei prestiti . Per la Rete bibliotecaria della Romagna si registra un  +142,70% accessi, +89,51% per gli utenti unici, e +136,32% per le consultazioni e i prestiti.

Come prevedibile, il picco è stato registrato durante il periodo del lockdown, ma anche in estate, nonostante la riapertura delle biblioteche, si è assistito a un consolidamento del trend, con un significativo incremento rispetto all’analogo periodo del 2019. 

Da fine giugno a fine luglio infatti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli accessi sono cresciuti del 90,17% per Emilib e del 104,68% per la Rete Bibliotecaria della Romagna; per gli utenti unici la crescita è stata rispettivamente del 64,66% e del 63,34%; e per quanto riguarda le consultazioni e i prestiti del 68,44% e dell’89,91%. Analogamente, dal 28 luglio al 27 agosto gli accessi sono aumentati del 74,41% per Emilib e del 93% per la Rete Bibliotecaria della Romagna; gli utenti unici del 55,55% e del 48,93%; e consultazioni e prestiti del 68,44% e dell’89,91%.

Emilib e la Rete bibliotecaria della Romagna sono basate su MLOL (Media Library On Line): un servizio gratuito per tutti i cittadini dell'Emilia-Romagna che permette di accedere da casa, via Internet,  a decine di migliaia di ebook di tutti i principali editori italiani, oltre 7.000 abbonamenti a quotidiani e periodici digitali da 90 paesi in 40 lingue diverse, decine di migliaia di audiolibri e risorse musicali in streaming, e circa 1,5 milioni di risorse ad accesso aperto indicizzate e raccolte dalla più importanti istituzioni culturali del mondo (libri, video, audio, spartiti musicali, immagini, risorse per l'e-learning, periodici storici, periodici scientifici, videogiochi, ecc.).

Per accedere ai due portali è sufficiente essere iscritti a una qualsiasi delle biblioteche civiche e pubbliche della regione, pratica che può essere effettuata anche online (Emilb  e Biblioteche della Romagna).

Per maggiori informazioni: www.regione.emilia-romagna.it

3,4 milioni di euro per diffondere lo smart working in Emilia-Romagna

55 i progetti degli enti locali in via di finanziamento con un bando regionale. L’Assessora Paola Salomoni: al lavoro con la nuova ADER per una PA sempre più digitale

La Regione Emilia-Romagna contribuirà al finanziamento di 55 progetti degli enti locali per l’adozione o il rafforzamento di pratiche di lavoro in modalità smart workingPer farlo saranno investiti 3,4 milioni di euro, 600 mila dei quali già liquidati, messi a disposizione con un apposito bando lanciato durante le prime fasi dell’emergenza #Covid19. 

Scopo del bando era proprio quello di favorire modalità di lavoro a distanza, al fine di garantire la continuità dei servizi durante il periodo di lockdown, sfruttando inoltre la circostanza per promuovere un’innovativa tipologia di lavoro che sarà destinata a divenire sempre più rilevante nei mesi e anni a venire.

Non a caso, la Regione si era già fatto promotrice di una strategia per la promozione e la diffusione dello smart working prima dell’emergenza sanitaria, lanciando nell’autunno 2019 il progetto VeLA-Emilia-Romagna Smart Working, finalizzato a creare le condizioni di sistema affinché possano svilupparsi condizioni ideali allo svolgimento di tale modalità di lavoro nelle pubbliche amministrazioni del territorio regionale.

I nuovi progetti già finanziati o in via di finanziamento col bando saranno promossi da Comuni, Unioni di Comuni, Province e dalla Città Metropolitana dell’Emilia-Romagna. Tra le idee e proposte che saranno messe in pratica figurano iniziative di  migrazione su cloud, l’adozione di strumenti di social collaboration, percorsi formativi per lo sviluppo di una nuova leadership digitale, misure di rafforzamento del lavoro per obiettivi e del lavoro per team, sviluppo di processi e servizi full digital, e azioni di ripensamento degli spazi e luoghi di lavoro. 

Commentando gli esiti del bando, Paola Salomoni, Assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna ha dichiarato quanto segue: “abbiamo capitalizzato l’esperienza che gli enti pubblici hanno realizzato in questi mesi di emergenza, dove lo smart working ha rappresentato una scelta obbligata ma anche un investimento sul futuro. Ciò ha permesso non solo di garantire la continuità dei servizi ma ci ha mostrato proprio un avanzare su una strada importante che mostra come il digitale sia strumento fondamentale nello sviluppo sociale. 

Proprio in questo momento - ha concluso - stiamo lavorando alla nuova Agenda Digitale che sarà anche lo strumento per progettare una nuova Pubblica amministrazione digitale, sempre più efficace nella risposta alle esigenze del territorio e dei cittadini”.

Talenti per l’Open Innovation: i dottorandi a scuola di innovazione

Su iniziativa di ART-ER in partenza un percorso formativo online. Iscrizioni aperte fino al 18 settembre

Su iniziativa di ART-ER, Attrattività Ricerca Territorio Emilia-Romagna, è in partenza il progetto “Talenti per l’Open Innovation: più competenze ai dottorandi per gestire l’innovazione”, consistente in un percorso online di accrescimento delle competenze in materia di open innovation, imprenditività e management dell’innovazione, rivolto a tutti i dottorandi delle Università della regione Emilia-Romagna.

Partecipando al progetto, i dottorandi potranno:

  • acquisire strumenti e metodologie per la gestione dell’innovazione anche in ottica di ricerca collaborativa;
  • lavorare in gruppo fianco a fianco con alcune delle aziende più innovative della territorio regionale;
  • entrare a far parte della community regionale dei dottorandi.

Il percorso di apprendimento online sarà articolato in due fasi:

  • nella prima fase, della durata di 3 giornate e mezza non consecutive in calendario tra ottobre e novembre, attraverso l’utilizzo di strumenti di indagine innovativi e l’analisi di casi reali, i partecipanti approfondiranno le tematiche dell'open innovation;
  • nella seconda fase, della durata di una giornata in calendario tra novembre e dicembre, i partecipanti lavoreranno in team per risolvere una sfida legata alla gestione dell’open innovation, lanciata da alcune imprese del territorio regionale particolarmente sensibilizzate sul tema dell’open innovation.

La scadenza per presentare le candidature al percorso è fissata alle ore 13 del 18 settembre.

Tutti i dettagli e la modulistica per partecipare sono disponibili sul sito di ART-ER.

Per tutte le domande o richieste di approfondimento è possibile scrivere all’indirizzo segreteria.divisioneri@art-er.it.

Pane e Internet: al via i nuovi corsi e webinar

Computer, smartphone e tablet: la formazione gratuita e aperta a tutti i cittadini interessati

Dopo la pausa estiva, riprendono i corsi e le altre iniziative di alfabetizzazione digitale promosse con il progetto dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna Pane e Internet. In programma nuove edizioni dei corsi di primo e secondo livello sull’utilizzo del computer, dello smartphone e del tablet e un nuovo ciclo di webinar.

Il corso di alfabetizzazione online di 1° livello introduce all’utilizzo dello smartphone. Dopo un primo modulo introduttivo via WhatsApp in cui riceveranno assistenza per accedere alle successive videolezioni, i partecipanti potranno frequentarlo per apprendere nozioni di base sull’utilizzo della posta elettronica, la navigazione in rete alla ricerca di informazioni e contenuti, e la gestione dello smartphone e delle applicazioni. Per accedere al corso occorrono uno smartphone dotato di WhatsApp e la connessione a Internet.

Il corso di alfabetizzazione online di 2° livello è rivolto a chi vuole acquisire maggiore autonomia nell’utilizzo del computer, ed è già dotato di una propria casella di posta elettronica e di un computer con connessione, microfono e webcam. Tra gli argomenti che saranno trattati, i sistemi di videochat, i social network, l’uso di browser e motori di ricerca, e i programmi di videoscrittura.

Con i webinar per lo sviluppo delle competenze digitali, si potrà partecipare infine a iniziative di divulgazione e formazione online su svariate tematiche. Tra le altre, l’educazione dei figli e gli acquisti online.

Tutti i dettagli sulle iniziative in partenza e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.paneeinternet.it. Per avere supporto e informazioni è inoltre possibile contattare il numero verde 800 590 595, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

Utilizzo dei servizi online: al via la rilevazione annuale

Comuni, Province e altri enti sono invitati a fornire indicazioni sui livelli di fruizione dei servizi interattivi digitali da parte di cittadini e imprese

Con qualche mese di ritardo, a causa dell’emergenza Covid-19, sta per partire la rilevazione annuale sull'utilizzo dei servizi online da parte di cittadini e imprese della regione, promossa dall’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna con la collaborazione operativa di Art-ER Scpa.

 Si tratta di un'indagine che l'Agenda Digitale Emilia-Romagna conduce ormai da molti anni e con la quale consultiamo Comuni, Province e altri enti per capire quanto i cittadini e le imprese hanno utilizzato nel 2019 i servizi di e-government.  

 L'obiettivo è misurare se e quanto l'uso dei servizi "online" stia aumentando nel territorio regionale, con riferimento ad un campione di servizi pienamente transattivi, ovvero servizi di cui cittadini e imprese possono usufruire interamente tramite canali digitali, tra cui anche quelli di pagamento elettronico.

Il periodo dei dati che rileviamo è 1° gennaio 2019 - 31 dicembre 2019.

 Nei prossimi giorni i referenti locali dei servizi online oggetto di indagine riceveranno una comunicazione dettagliata contenente il questionario (ad esempio: il numero di richieste o pagamenti ricevuti tramite piattaforma on line, il numero di richieste o pagamenti ricevuti on line con canali diversi da piattaforma dedicata come mail, pec,  home banking in caso di pagamenti, ecc.), da compilare tramite Google forms.

Le risposte al questionario sono fondamentali per noi per la realizzazione di una serie di prodotti che vengono poi consegnati ai territori come per esempio i profili digitali degli enti che avviano il percorso di Agenda Digitale Locale, l'alimentazione della banca dati Smarter, e le pubblicazioni che trovate alla pagina dedicata del nostro portale.

 

AFTER, FUTURI DIGITALI, tra le best practice della Learning Platform di Interreg Europe

Il festival promosso da ADER riconosciuto come positiva esperienza di divulgazione e coinvolgimento attivo dei cittadini sulle tematiche dell’innovazione digitale

Importante riconoscimento europeo per AFTER, Futuri Digitali: la rassegna itinerante organizzata nell’ambito delle attività dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna con lo scopo di presentare ai cittadini le opportunità, i rischi e più in generale i cambiamenti che si accompagnano ai processi di innovazione tecnologica, è stata inserita nel database di best practice della Learning Platform di Interreg Europe.

La proposta di inserire il festival nel database è stata formulata da Art-ER, Attrattività, ricerca e territorio dell'Emilia-Romagna, main partner dell’evento, nell’ambito del progetto europeo RegionArts . In virtù del riconoscimento, d’ora in avanti i policy maker europei potranno fare riferimento alla rassegna come esempio di positiva divulgazione ai cittadini, e agli altri portatori di interesse, sulle tematiche digitali, con la possibilità di contattare i promotori di AFTER per eventuali attività di scambio e condivisione.

“Il festival AFTER, organizzato annualmente dalla Regione Emilia-Romagna - scrivono gli esperti della Learning Platform di Interreg Europe - si caratterizza per un approccio interessante allo scopo di creare condivisione tra gli attori del modello a ‘quadrupla elica’ (pubblico, privato, ricerca e cittadini, ndr.), con una particolare capacità di coinvolgere la società civile e i cittadini.

La pandemia di Covid-19 ha reso evidente alle autorità l’importanza di comunicare le informazioni a carattere scientifico a un’ampia parte dell’opinione pubblica, di modo da garantire adeguati livelli di comprensione e condivisione dei processi decisionali presi sulla base di tali informazioni. 

Il festival AFTER viene realizzato in scenari meno drammatici, ma contribuisce ugualmente alla creazione di connessioni più strette tra policy maker, ricercatori, imprese e opinione pubblica, aiutando in questo modo i cittadini a comprendere meglio, e con un maggiore grado di consapevolezza, i cambiamenti derivanti dalla trasformazione digitale”.

La schea su AFTER nel database della Leraning Platform di Interreg Europe

Nuove tecnologie per l’emergenza: i servizi innovativi di Comuni e Unioni di Comuni

Videoconferenza, smart working, servizi online e altri progetti digitali: una ricognizione di ADER sulle attività realizzate durante la pandemia

Tra maggio e luglio 2020, L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha effettuato una rilevazione per monitorare le pratiche innovative basate sull’utilizzo delle tecnologie informatiche, tra cui procedimenti, servizi e attività, messe in atto dai Comuni e dalle Unioni di Comuni del territorio regionale durante il periodo di emergenza causato dalla pandemia Covid-19. Il monitoraggio ha riguardato l’intero periodo di emergenza, fin dal mese di febbraio, ed è stato condotto attraverso una ricognizione dei siti web e degli albi pretori degli enti. 

Nello specifico, l’indagine è stata condotta per quantificare lo svolgimento di riunioni dei Consigli e delle Giunte in videoconferenza; sedute riguardanti gare, concorsi pubblici e procedure per il conferimento di incarichi sempre tramite tecnologie di videoconferenza; l'adozione di modalità di smart working per i dipendenti; forme innovative per l’erogazione dei buoni spesa; e ulteriori  pratiche innovative, non determinabili a priori, a eccezione di quelle relative all’attivazione di modalità per la consegna della spesa o dei farmaci a domicilio.

Dalla ricognizione sono emersi i seguenti, principali risultati:

  • il 69% dei Comuni e il 56% delle Unioni ha svolto riunioni del Consiglio in videoconferenza; 
  • per quanto riguarda i Comuni, il dato sale al 93% nelle realtà tra i 15 e i 50.000 abitanti;
  • il  57% dei Comuni e il 77% delle Unioni ha svolto riunioni della Giunta in videoconferenza;
  • il 77% dei Comuni ha adottato soluzioni di smart working;
  • il 35% dei Comuni ha attivato forme innovative di erogazione dei buoni spesa: tra le altre, tramite tessera sanitaria, conto corrente del beneficiario e buono in formato digitale;
  • tra le altre iniziative innovative adottate dai Comuni figurano:
    • la somministrazione di questionari volti alla conoscenza delle necessità dei cittadini;
    • l’organizzazione di attività online di intrattenimento;
    • l’attivazione di canali diretti con il Sindaco o l’ente; 
    • la consegna a domicilio di libri a seguito di richieste online alle biblioteche;
    • la creazione di app per la segnalazione di assembramenti o fake news sull’epidemia; 
    • l’attivazione di servizi di supporto psicologico a distanza;
    • l’utilizzo dei media digitali per l’erogazione dei servizi degli Spazi Giovani;
    • l’organizzazione di progetti a distanza per disabili, famiglie o neomamme;
    • l’organizzazione di raccolte fondi tramite versamento on line o per mezzo di  app; 
    • il cospacing di spazi comunali per lo smart working;
    • la creazione di piattaforme informative sull’emergenza Covid-19 per le comunità straniere;
    • la condivisione volontaria delle wifi istituzionali per lo svolgimento di attività di didattica a distanza;
    • lo sviluppo di app per la distribuzione di dispositivi di protezione individuale;
    • il rilascio gratuito di indirizzi di posta elettronica certificata;
    • il potenziamento dei sistemi di prenotazione online dei servizi istituzionali.

Consulta i risultati integrali della rilevazione (pdf307.58 KB)

Modena, approvato il Piano digitale 2020

4 assi strategici e 20 azioni di sviluppo per la nuova programmazione cittadina in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione

Con un’apposita seduta del Consiglio, il Comune di Modena ha approvato il Piano digitale 2020, il documento strategico dell’ente in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione. La programmazione fa seguito all’analogo documento approvato per la prima volta nel 2018, ed è in linea con l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e le politiche nazionali ed europee. 

 Il piano si compone di 20 azioni, suddivise in 4 assi strategici: Infrastrutture e connettività; Servizi online e semplificazione; Cultura e cittadinanza digitale; Progetti speciali. Per ogni asse, la programmazione individua obiettivi a breve (2024), medio (2030) e lungo (2050) termine.

Infrastrutture e connettività

Nel dettaglio, l’asse Infrastrutture e connettività punta sull’estensione della connettività in Banda Ultra-Larga pubblica e della rete ModenaWiFi. La Man, Metropolitan Area Network, che vede come operatore gestore Lepida-Cup 2000, collega già ad alta velocità le sedi pubbliche, i 37 plessi scolastici dei 10 Istituti comprensivi, 4 aree produttive e le frazioni. La sua estensione proseguirà con l’interconnessione e il consolidamento della rete in fibra ottica presso le frazioni, e una diffusione sempre più capillare, con l’obiettivo del raggiungimento del 100 per cento della copertura del territorio, favorendo e coordinando anche gli investimenti degli operatori privati.

Sulla Man si innesta la rete dei punti WiFi: 426 quelli presenti in città di cui 170 comunali, pubblici, ad accesso libero e gratuito. Cardine dell’asse infrastrutturale sarà invece il Data Center-Modena Innovation Hub, che, secondo quanto programmato, costituirà il centro tecnologico della città e il punto di riferimento in campo di sicurezza informatica, con la sede della Cyber Security Academy. A livello infrastrutturale si lavorerà anche all’estensione della videosorveglianza cittadina, che ad oggi conta circa 300 telecamere e si integra con il Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti (Scntt), e all’installazione della rete di sensori per il monitoraggio dei flussi di traffico e dei parametri ambientali.

Servizi online e semplificazione

Per quanto riguarda l’asse Servizi online e semplificazione, il Comune ha quasi completato la transizione al digitale delle funzioni amministrative (digitalizzazione degli atti) e di un numero rilevante di servizi al cittadino, alle imprese e ai professionisti. Sono fruibili online quelli relativi a edilizia, attività produttive, istruzione, tributi, anagrafe e stato civile, biblioteche e pagamenti, e sarà ulteriormente arricchita l’offerta di servizi digitali e l’informatizzazione di molte procedure. Dando seguito al grande sforzo in tal senso compiuto durante l’emergenza sanitaria, Il Comune intende anche strutturare e sviluppare lo smart working, potenziando l’infrastruttura in cloud che sottende al suo funzionamento. 

Rimanendo nell’ambito di tale asse, il piano prevede l’aggiornamento degli strumenti di comunicazione istituzionale, tra cui il portale, l’adesione ai progetti PagoPA, e Io, per la sviluppo dell’app dei servizi della pubblica amministrazione, e la creazione del fascicolo comunale elettronico, per l’accesso alla documentazione personale e ai servizi con le credenziali Spid.

Cultura e cittadinanza digitale

In materia di Cultura e cittadinanza digitale, la programmazione prevede il potenziamento dei progetti CodeItMakeIt, Internet Sicuro, Ragazze digitali, CoderDjo e Making Labs, e ulteriori iniziative di facilitazione digitale e alfabetizzazione informatica con la prosecuzione dei progetti Pane e Internet e Internet 101.

Progetti speciali

Nel quarto asse, dedicato ai Progetti speciali, rientrano azioni in materia di smart mobility, cyber security, supporto a start up e piccole e medie imprese, teleassistenza e telemedicina,  illuminazione intelligente, smart tourism, benessere sociale e open innovation.

Infine, nell’ambito di attività trasversali a tutti gli assi, proseguirà il programma di iniziative di sviluppo e diffusione della cultura digitale e dei diritti digitali, a cominciare dalla nuova edizione del festival Modena Smart Life, in programma a settembre.



Network - Vivere connessi: dal 21 al 26 settembre torna Modena Smart Life

Quinta edizione del festival promosso nella città emiliana per indagare gli impatti del digitale su tutti gli ambiti della vita sociale

Il tema della quinta edizione: “Network - Vivere connessi”

Dal 21 al 26 settembre torna Modena Smart Life, il festival cittadino della cultura digitale organizzato con lo scopo di comprendere gli impatti delle tecnologie nei vari ambiti del vissuto. Giunto alla quinta edizione, il festival sarà dedicato al tema “Network - Vivere connessi”, già scelto per lo scorso anno e riproposto in considerazione dell’assoluta attualità alla luce dei cambiamenti imposti dall’emergenza Covid-19. “L’esperienza pandemica - affermano i promotori - ha rappresentato un’accelerazione e un’implementazione forzata di tutti i processi legati all’utilizzo della rete”.

Otto le matrici tematiche individuate per approfondire questo spunto: 1. Strade virtuali: reti e infrastrutture tecnologiche; 2. La Rete ci conosce (sempre più): dati, sicurezza e privacy in un mondo iperconnesso; 3. A scuola ma non in classe: nuovi modelli per l’educazione e la didattica a distanza; 4. Storytelling della pandemia: la comunicazione sanitaria e di salute ai tempi del Covid-19; 5. La P.A. come nuova piazza virtuale: sfide e opportunità di una P.A. in trasformazione; 6. Il mondo in Rete: essere on-life: sempre connessi e distanti; 7. Economia reale vs economia virtuale: la trasformazione del mondo dell’impresa e del lavoro nel nuovo panorama globale; 8. Cultura a casa tua: nuovi modelli digitali di produzione e fruizione per la cultura e lo spettacolo.

II programma delle cinque giornate

Nelle prime tre giornate del festival, dal 21 al 24 settembre, si alterneranno contributi e riflessioni specifiche legate al mondo della scuola e delle professioni, con la presentazione di esperienze concrete del mondo della didattica, della cultura, della pubblica amministrazione e delle imprese.

A seguire, le giornate di venerdì 25 e sabato 26 saranno caratterizzate da dirette on line non stop, con l’intento di allargare il confronto a contributi ed esperienze nazionali. Per l’occasione, il pubblico potrà interagire coi relatori nel corso di lezioni, conferenze e dimostrazioni.

Nel dettaglio, venerdì 25 è in programma una sessione tematica dedicata alle reti come strumento di connessione e opportunità per i cittadini. Ad aprire i lavori sarà il convegno "Il futuro delle città: dall’emergenza alla ripresa", promosso nell’ambito dell’iniziativa  ICity Rank di FPA, durante il quale i sindaci di importanti città italiane si confronteranno sull’impatto della crisi, al fine di consolidare le esperienze e ripensare in modo strategico, e in un'ottica di resilienza, le politiche urbane. 

Nel pomeriggio il confronto proseguirà e si sposterà sui temi del governo, dell’uso e della sicurezza dei dati, con un affondo specifico sulle  app di tracciamento, e sui problemi etici propri di un’epoca in cui ogni azione in rete lascia una traccia. Ulteriori contributi saranno dedicati alle attività di informazione, comunicazione e storytelling nei media digitali.

Sabato 26, l’attenzione sarà dedicata agli aspetti economici, con approfondimenti sullo smart working, le imprese innovative e la digitalizzazione dei processi produttivi in Emilia-Romagna. Nel pomeriggio si concluderanno i lavori con la presentazione di idee e progetti innovativi per la cultura e l'educazione, e di ulteriori contributi dedicati agli spazi di manovra della libertà individuali nella fruizione dei new media.

Modena Smart Life rientra tra le azioni previste nell’asse della Cultura e della Cittadinanza digitale dal Piano digitale 2020 del Comune di Modena, lo strumento di pianificazione e indirizzo strategico dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione dell’Ente. La rassegna è organizzata da Comune di Modena, Fondazione San Carlo, Fondazione di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Democenter e Camera di Commercio di Modena, con il contributo di FPA e la partecipazione del Laboratorio Aperto locale.

Raggiunta quota 300mila identità digitali SPID: più che raddoppiate quelle rilasciate da remoto da inizio lockdown

Da parte di Lepida. Ora il servizio torna anche agli oltre 400 sportelli sul territorio. L'assessore Salomoni: "Per molti un'occasione in più per avvicinarsi a nuove tecnologie e opportunità"

Insieme Connessi: il programma di domenica 5 luglio

I contenuti in programmazione alle 11, e in replica alle 16, su Lepida TV: sito, Youtube e canale 118 del digitale terrestre

Domenica 5 luglio, nell’ambito di #InsiemeConnessi, Competenze e contenuti digitali per connettere le persone che vogliono apprendere, scoprire e socializzare anche #restandoacasa, sono in programma i seguenti contributi:

  • WHATSAPP, MESSENGER E ALTRI SERVIZI DI MESSAGGERIA ISTANTANEA
    lezione a cura del Progetto Pane e Internet di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna
  • FACT CHECKING E FAKE NEWS AL TEMPO DEL CORONAVIRUS - EPISODIO 2
    con Pierpaolo Salino, a cura del progetto Carovana STEM di Digit-ER, Art-ER in digitale
  • ANGOLO DELLE TRAME - SUSTAIN/ABILITY
    Francesca Serafini, coordinatrice didattica del Museo del Tessuto di Prato, presenta una serie di proposte formative per sensibilizzare gli studenti sulla tutela ambientale - a cura di FEM, Future Education Modena
  • LA  HULDRA
    una fiaba cura di LAV, Lega Anti Vivisezione
  • LA BAMBINA SENZA NOME
    racconto per i più piccoli narrato da Alessandro Rivola

    L’appuntamento è per le 11, e in replica alle 16, su:

    Insieme Connessi: il programma di sabato 4 luglio

    I contenuti in programmazione alle 11, e in replica alle 16, su Lepida TV: sito, Youtube e canale 118 del digitale terrestre

    Sabato 4 luglio, nell’ambito di #InsiemeConnessi, Competenze e contenuti digitali per connettere le persone che vogliono apprendere, scoprire e socializzare anche #restandoacasa, sono in programma i seguenti contributi:

    • I SOCIAL NETWORK
      lezione a cura del Progetto Pane e Internet di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna
    • FACT CHECKING E FAKE NEWS AL TEMPO DEL CORONAVIRUS - EPISODIO 1
      con Pierpaolo Salino, a cura del progetto Carovana STEM di Digit-ER, Art-ER in digitale
    • ANGOLO DELLE TRAME - UNCINETTO MATEMATICO
      sfida didattica per le scuole secondarie - a cura di FEM, Future Education Modena
    • PILLOLE DI FILOSOFIA: LA POESIA DI SCHUBERT
      Il poeta della casa, primo tra i romantici, per provare riflettere sul lockdown - a cura degli studenti del Liceo Attilio Bertolucci  di Parma
    • LA TREMENDA PESCATRICE
      una fiaba a cura di LAV, Lega Anti Vivisezione
    • LA PAPPA DOLCE
      racconto per i più piccoli narrato da Alessandro Rivola 

    L’appuntamento è per le 11, e in replica alle 16, su:

    Insieme Connessi: il programma di venerdì 3 luglio

    I contenuti in programmazione alle 11, e in replica alle 16, su Lepida TV: sito, Youtube e canale 118 del digitale terrestre

    Venerdì 3 luglio, nell’ambito di #InsiemeConnessi, Competenze e contenuti digitali per connettere le persone che vogliono apprendere, scoprire e socializzare anche #restandoacasa, andrà in onda il seguente contributo:

    • IO SONO UN ROBOT. MEET ME ONLINE
      reputazione, identità online e privacy delle relazioni sociali, amicali ed affettive negli ambienti digitali: in dialogo con Nick Radogna - webinar a cura di Telefono Azzurro e FEM, Future Education Modena

    L’appuntamento è per le 11, e in replica alle 16, su:

    Insieme Connessi: il programma di giovedì 2 luglio

    I contenuti in programmazione alle 11, e in replica alle 16, su Lepida TV: sito, Youtube e canale 118 del digitale terrestre

    Giovedì 2 luglio, nell’ambito di #InsiemeConnessi, Competenze e contenuti digitali per connettere le persone che vogliono apprendere, scoprire e socializzare anche #restandoacasa, sono in programma i seguenti contributi:

    • ANGOLO DELLE TRAME - SOFT CIRCUITS DEEP SKILLS
      fabbricazione digitale inclusiva e open design: alla scoperta del mondo dei craftivist con Zoe Romano - a cura di FEM, Future Education Modena
    • LA  HULDRA
      una fiaba cura di LAV, Lega Anti Vivisezione
    • LA BAMBINA SENZA NOME
      racconto per i più piccoli narrato da Alessandro Rivola

    L’appuntamento è per le 11, e in replica alle 16, su:

    Insieme Connessi: il programma di mercoledì 1 luglio

    I contenuti in programmazione alle 11, e in replica alle 16, su Lepida TV: sito, Youtube e canale 118 del digitale terrestre

    Mercoledì 1 luglio, nell’ambito di #InsiemeConnessi, Competenze e contenuti digitali per connettere le persone che vogliono apprendere, scoprire e socializzare anche #restandoacasa, sono in programma i seguenti contributi:

    • WHATSAPP, MESSENGER E ALTRI SERVIZI DI MESSAGGERIA ISTANTANEA
      lezione a cura del Progetto Pane e Internet di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna
    • ANGOLO DELLE TRAME - SUSTAIN/ABILITY
      Francesca Serafini, coordinatrice didattica del Museo del Tessuto di Prato, presenta una serie di proposte formative per sensibilizzare gli studenti sulla tutela ambientale - a cura di FEM, Future Education Modena
    • LA TREMENDA PESCATRICE
      una fiaba a cura di LAV, Lega Anti Vivisezione
    • LA PAPPA DOLCE
      racconto per i più piccoli narrato da Alessandro Rivola

      L’appuntamento è per le 11, e in replica alle 16, su:

      Insieme Connessi: il programma di martedì 30 giugno

      I contenuti in programmazione alle 11, e in replica alle 16, su Lepida TV: sito, Youtube e canale 118 del digitale terrestre

      Martedì 30 giugno, nell’ambito di #InsiemeConnessi, Competenze e contenuti digitali per connettere le persone che vogliono apprendere, scoprire e socializzare anche #restandoacasa, sono in programma i seguenti contributi:

      • ANGOLO DELLE TRAME - UNCINETTO MATEMATICO
        sfida didattica per le scuole secondarie - a cura di FEM, Future Education Modena
      • FACT CHECKING E FAKE NEWS AL TEMPO DEL CORONAVIRUS - EPISODIO 2
        con Pierpaolo Salino, a cura del progetto Carovana STEM di Digit-ER, Art-ER in digitale
      • PILLOLE DI FILOSOFIA: LA POESIA DI SCHUBERT
        Il poeta della casa, primo tra i romantici, per provare riflettere sul lockdown - a cura degli studenti del Liceo Attilio Bertolucci  di Parma
      • WAKE UP -  LEZIONE N° 53
        a cura degli studenti del Liceo Bertolucci
      • WAKE UP -  LEZIONE N° 54
        a cura degli studenti del Liceo Bertolucci
      • WAKE UP -  LEZIONE N° 55
        a cura degli studenti del Liceo Bertolucci

      L’appuntamento è per le 11, e in replica alle 16, su:

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      ultima modifica 2021-03-17T17:10:43+02:00
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