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Piattaforme digitali: uno strumento per portare valore alla collettività

L’evento “Piattaforme digitali: nuovi scenari per incentivare comportamenti virtuosi”, che si terrà il 30 marzo dalle ore 9:30 alle ore 11:30 presso la Sala del Consiglio del Comune di Cesena, affronterà il tema delle piattaforme digitali utilizzate per l’incentivo di comportamenti virtuosi, ovvero comportamenti di valore per la collettività.

L’incontro, rivolto ad amministratori locali, tecnici, esperti del settore e aziende, approfondirà l'importanza del digitale per incentivare comportamenti virtuosi dei cittadini (ovvero tutti quei comportamenti che se fatti da una collettività possono fare la differenza per raggiungere un determinato valore), e presenterà alcune esperienze e buone pratiche che prevedono o l’utilizzo di piattaforme digitali in questo contesto.
All’evento parteciperanno soggetti provenienti dal territorio regionale e non solo, che spiegheranno come, attraverso le loro piattaforme, sono riusciti ad incentivare i cittadini a comportamenti virtuosi in ambiti quali la mobilità sostenibile, l’uso consapevole delle risorse energetiche, la partecipazione, la coesione sociale e il ricorso al commercio locale.

Al termine dell’incontro partirà una mappatura di progetti di piattaforme digitali di incentivo a comportamenti virtuosi, la cui finalità sarà quella di comprendere quante e quali esperienze sono presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna.


Cosa sono le piattaforme digitali?


Per piattaforme digitali si intende un certo tipo di infrastrutture digitali in grado di connettere tra loro i diversi sistemi, ed esporli agli utenti attraverso interfacce semplificate e integrate (generalmente attraverso un’app mobile o un sito web).
La piattaforma si presenta come un sistema in cui tutti gli utenti hanno accesso a diverse informazioni e possono immettere e trovare dati relativi al contesto in cui si trovano, come per esempio piattaforme di bike o car sharing, piattaforme di acquisto, etc..
Le piattaforme digitali non sono pertanto una semplice vetrina virtuale in cui poter scegliere il prodotto o il servizio che si vuole, quanto piuttosto una rete in cui tutti gli operatori coinvolti possono completare o arricchire con la propria offerta quella degli altri partner della piattaforma.

Per partecipare all'evento, sia in presenza che online è necessario registrarsi attraverso il link:
https://forms.office.com/e/9sgVLKtAYv
L’evento in presenza si terrà in: Sala del Consiglio comunale del comune di Cesena - Piazza del Popolo, 10, 47521 Cesena FC
Sarà inoltre possibile partecipare all’evento anche in streaming.

Programma Completo


9:30 | Saluti istituzionali Regione Emilia-Romagna

9:40 | Io Sono Cesena - Matteo Montanari | Capo di gabinetto del comune di Cesena

9:55 | La vantaggiosa - Claudia Mazzoli | Assessore alla qualificazione urbana ed alle politiche della montagna di Bagno di Romagna

10:05 | Insieme Conviene - Lorena Fantozzi | Vicesindaco di Cesenatico

10:15 | Digitalizzazione del trasporto pubblico verso il MaaS - Andrea Normanno | Mobilità Regione Emilia-Romagna

10:30 | Hamlet - the place to be 

  • Nicoletta Levi, dirigente della Struttura di Policy Politiche di Partecipazione e del Servizio Comunicazione e Relazioni con la città del Comune di Reggio Emilia.
  • Damiano Razzoli, professore di Sociologia del Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
  • Giovanni Bursi, responsabile del progetto Hamlet per OpenBox.

10:50 | WOM - Worth One Minute

  • Adele Pretelli Università di Urbino
  • Lorenz Cuno Klopfenstein Direttore Tecnico e Socio | DIGIT srl
  • Brendan Dominic Paolini Direttore Finanziario e Socio | DIGIT srl

11:10 | Smart sustainable community - Silvia Lodi Project Manager | Hera spa

11:20 | Conclusioni Regione Emilia-Romagna

Agenda Digitale. A Castenaso la terza tappa del festival della cultura digitale AftER giovedì 23 marzo.

L’assessora Salomoni: “Un luogo dove pensare al digitale come strumento di democrazia e inclusività” Sei incontri con l’obiettivo di avvicinare gli emiliano-romagnoli ai temi della Data Valley Bene Comune. Al centro della discussione i cambiamenti che le nuove tecnologie portano nella vita quotidiana dei cittadini

Bologna - Laboratori per studenti, mappe digitali di genere, abitare inclusivo, Citizen Science e Gaming.
Sono solo alcuni dei temi che si affronteranno giovedì 23 marzo a Castenaso (BO) in occasione di AftER, il festival della cultura digitale e dell’innovazione tecnologica promosso dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione di Lepida e ART-ER.
Si tratta della terza tappa del Festival, dopo gli appuntamenti di Modena e Faenza, che per l’edizione 2022-2023 si svolge in maniera itinerante.
Il programma prevede sei incontri che si terranno nelle due sedi di Casa Bondi e nella Sala consiliare del Comune di Castenaso. Al centro della discussione i temi della Data Valley Bene Comune, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alle nuove possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali.
In particolare, la tappa di Castenaso si concentrerà sull’integrazione tra le esigenze dei Comuni e le proposte emerse dal Festival regionale.
L’incontro sarà un’occasione per i cittadini per partecipare attivamente a laboratori e incontri per scoprire, in modo diretto e coinvolgente, cosa cambia nella loro vita quotidiana con l’avvento delle tecnologie digitali. L’occasione servirà anche alla Regione per cogliere spunti di discussione sul tema dell’innovazione digitale.
“L’After festival- commenta l’assessora alla Ricerca e Agenda digitale, Paola Salomoni-, è una grandissima opportunità di divulgazione della cultura digitale e delle politiche introdotte dalla Regione, che avviene attraverso un confronto tra esperti del settore, istituzioni e cittadini. È un luogo dove pensare al digitale come strumento di democrazia e inclusività, oltre che di crescita e innovazione. Lo continuiamo a fare insieme ai territori ed ai cittadini quali primi fruitori di questi cambiamenti”.
“Siamo onorati che Castenaso sia stata scelta per un festival di grande interesse come AftER- afferma il sindaco Carlo Gubellini-. Spesso si parla di 'digitale' senza declinarlo in cose concrete: siamo qui per sottolineare che invece questa inevitabile transizione della società può portare grandi vantaggi a tutti ed è già intorno a noi. Un esempio: i dispositivi che monitorano la salute di un anziano e ne informano automaticamente i familiari: questo è già digitale. Un'app sullo smartphone che evita di andare in Comune? Ecco, il digitale è una grande sfida anche nel rapporto tra cittadini e istituzioni”.
“In questo festival, molto voluto e al quale speriamo partecipino tanti cittadini di tutta la città metropolitana- aggiunge l’assessora comunale, Lauriana Sapienza- mi stanno a cuore due eventi in particolare. 'Emozioni digitali' tocca un tema molto sensibile, per capire in che modo le persone affrontano il digitale e cosa impedisce, in termini anche emotivi, di aderire alle opportunità che porta. E poi la 'Mappa digitale per le donne, in crowdmapping'. Le donne della nostra comunità sono chiamate a 'disegnare' lo spazio urbano indossando simbolicamente lenti di osservazione di genere che identifichino e rispondano ai propri bisogni e a quelli di tanti strati della popolazione”.

I temi dei seminari


Diversi gli argomenti a cui verrà dato spazio nel corso dei lavori. Si parte dalla Citizen Science e dal Game Thinking, un modo per coinvolgere i cittadini in una collaborazione interattiva con la comunità scientifica. Per passare all’esplorazione delle emozioni nei confronti dell’innovazione digitale allo scopo di favorire un approccio più sereno nell’affrontarla.
Lo spazio digitale, invece, sarà al centro di due incontri: il primo dedicato alla costruzione di una mappa online che avvierà una riflessione di genere sullo spazio urbano di Castenaso; il secondo, invece, dedicato all’abitare inclusivo con l’obiettivo di esplorare le nuove opportunità abitative che l’internet delle cose può offrire ad anziani e soggetti fragili. Nel pomeriggio torna il tema della Citizen Science con la presentazione ufficiale del framework regionale con le indicazioni delle migliori pratiche per l’Emilia-Romagna.
L’ultimo appuntamento sarà un happening letterario con il duo “Le Maleforbici” che metterà al centro la creatività digitale tra teatro, musica e networking con particolare attenzione alle tematiche di genere.
Tutti gli eventi sono gratuiti. 

Per la partecipazione in presenza è necessaria l’iscrizione.

Le informazioni su eventi, orari, sedi e modalità di iscrizione sono disponibili sul sito https://www.afterfestival.it/

Di seguito il programma:

Gli appuntamenti della mattina


Durante la mattinata, presso gli spazi della Biblioteca “Casa Bondi”, dalle 10 alle 12.30 si svolgeranno i primi laboratori dedicati alla cultura digitale. Il primo laboratorio, dal titolo “Citizer Science in action: Citizen science e Gaming per la sostenibilità ambientale”, sarà rivolto a due classi di studenti della scuola secondaria di primo Grado G. Gozzadini. Nell'ambito del progetto regionale Citizer Science, il laboratorio ha lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Citizen Science e del Game Thinking per coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative alla sostenibilità ambientale. In contemporanea, nell’altro edificio di “Casa Bondi” avrà luogo il laboratorio “Emozioni Digitali. Cosa ci blocca e cosa ci motiva nell’approccio al digitale?”. Il Laboratorio sarà un’occasione di analisi delle nostre emozioni riguardo all’innovazione digitale che avanza, per un approccio il più sereno possibile alle evoluzioni tecnologiche e al loro impatto sulla società. Durante l'evento verrà inoltre presentato il nuovo Punto di Facilitazione Digitale del Comune di Castenaso, che ha sede nella Biblioteca Comunale. Al termine dei due laboratori sarà offerto un buffet per tutti i partecipanti.


Le attività del pomeriggio tra mappe digitali e soluzioni abitative inclusive e innovative


Nel pomeriggio le attività ripartiranno alle 14, sempre presso gli spazi della Biblioteca “Casa Bondi”, con il Workshop "La mappa digitale per le donne: il crowdmapping", ovvero come definire una mappa rappresentativa del territorio e dei suoi luoghi dal punto di vista della vita e dei bisogni delle donne del Comune di Castenaso. L’evento, attraverso la creazione di una mappa online su Google Maps, avvierà una riflessione sullo spazio urbano di Castenaso con delle lenti di osservazione di genere, che consentano di leggere le risposte offerte alle esigenze delle donne e delle minoranze.
Seguirà alle 16.15 "Idee per un abitare inclusivo. Il digitale a supporto di un vivere accogliente”, un incontro dedicato al tema dei cambiamenti demografici in atto, alle nuove opportunità abitative per anziani e soggetti fragili e a come esse possano essere migliorate grazie all’intervento delle nuove tecnologie dell’Internet of Things (IoT). L’incontro fa parte degli appuntamenti di Women in Tech ER Off, un ciclo di eventi che l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna dedica al tema del gap di genere in ambito digitale.


Nuove proposte di Citizen Science e best Practice per l'Emilia-Romagna


Sempre nel pomeriggio, presso la Sala Consiliare del Comune di Castenaso, si svolgerà "Citizer Science". Indicazioni e best practice per l'Emilia-Romagna", la presentazione ufficiale del framework regionale per la Citizen Science: un incontro dedicato ad associazioni, pubbliche amministrazioni, istituzioni educative e scientifiche che sono interessate a realizzare progetti di Citizen Science. Nel corso dell’evento verrà illustrato il percorso che ha portato alla creazione del framework, e i suoi contenuti principali. Verranno inoltre presentate tre esperienze regionali di Citizen Science, tra cui quella del Comune di Castenaso. La presentazione sarà aperta da un intervento speciale del dott. Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, esperto a livello internazionale sui temi della Citizen Science. Sarà possibile assistere all’evento sia in presenza che online sui canali ADER Facebook e Youtube.


La cultura creativa digitale: teatro, musica e networking


Al termine degli eventi del pomeriggio, il pubblico del festival sarà invitato a partecipare all’happening letterario “Le Maleforbici”, duetto vocale composto dall’attrice Fulvia Lionetti e dalla cantante Antonella Lanotte, in cui la narrazione teatrale si fa musica e viceversa in un alternarsi armonioso di storie che raccontano e riportano alla memoria del pubblico vicende di donne animate da passione verso la ricerca. Nella storia nascere donna è da sempre un particolare per nulla insignificante bensì una condizione che definisce il destino di ognuna: la sottovalutazione della capacità di pensiero delle donne ha risvolti in ogni ambito della vita sociale. Le Maleforbici è un termine inventato, preso in prestito dalla letteratura, sono creature complicate dalle lingue che non si trattengono e raccontano storie scomode ma rigorosamente a tempo. L’happening si terrà alle 18.30, presso la biblioteca “Casa Bondi”.
A conclusione dell’Happening, alle 19:15, presso il portico esterno alla Biblioteca, ci sarà un aperitivo di networking con dj-set aperto a tutti.

I servizi online della PA locale emiliano-romagnola: il report 2022

È online il consueto rapporto annuale sull’offerta dei servizi online della PA locale emiliano-romagnola per misurare quanti servizi interattivi sono a disposizione di cittadini e imprese.

Il rapporto annuale sull’offerta di servizi online della PA locale emiliano-romagnola è costruito sulla base della rilevazione condotta da ART-ER ScpA per conto di Regione Emilia-Romagna, con cui vengono raccolti i dati comunali per misurare quanti servizi interattivi sono a disposizione di cittadini e imprese, rilevando qualsiasi piattaforma disponibile (indipendentemente dalla competenza istituzionale all’erogazione del servizio).

I servizi online erogati ai cittadini: tutti i numeri del 2022


Nel 2022 sono 328 i servizi online erogati a cittadini e imprese del territorio regionale dalla PA locale, attraverso 306 differenti piattaforme di erogazione. Tra questi, i cittadini della Regione possono contare su almeno 101 servizi interattivi, pari al 31% dei servizi complessivamente rilevati.
Rispetto al balzo in avanti avvenuto tra il 2020 e il 2021 nell'erogazione di servizi interattivi per cittadini e imprese, tra il 2021 e il 2022 il trend di crescita è stato più lento (su questo risultato può avere influito il diverso momento della rilevazione nelle tre annualità).
Nonostante il generale rallentamento del trend, la crescita delle delle piattaforme autonome pluriservizi (fra tutte lo sportello telematico Maggioli) e di pagamento on line (connesse a obbligo pagopa) è stata invece più decisa.
In base ai dati raccolti, la media regionale dei comuni è di circa 51 servizi online offerti ai propri utenti. Tra questi la dimensione demografica e quella geografica continuano ad essere fattori rilevanti nel determinare le differenze tra i vari territori: se nei comuni di montagna l’offerta scende a 43 servizi, e nei comuni sotto i 3.000 abitanti scende a 36, nei comuni capoluogo o comunque con più di 50.000 abitanti arrivano ad offrire 71 servizi online ai propri utenti. Tra i Comuni regionali, quello di Bellaria-Igea Marina (RN) ha registrato il valore più alto: 214 servizi complessivi (di cui 133 di competenza comunale).

Le piattaforme regionali


Nel 2022 sono presenti 51 piattaforme regionali che forniscono quasi il 64% del totale dei servizi online del nostro territorio. Le piattaforme regionali più diffuse sono Lepida Payer e Lepida Fse
Sono inoltre presenti 245 piattaforme autonome di software che erogano complessivamente il 32% dei servizi online. Le più diffuse sono: Elixforms, E-fil (pagopa), Entranext (PagoPA), Sportello Telematico Maggioli e Jcitygov Maggioli - pagamenti on line (pagopa).


L’interattività dei servizi regionali


A livello regionale l’indice di interattività si attesta al 38% rispetto ai 140 procedimenti amministrativi comunali che potrebbero essere attivati e completati online.
L’interattività misurata registra differenze rilevanti tra le diverse aree tematiche: si va dal 14% dei servizi elettorali, al 22% dei servizi sociali fino al 61% dei servizi per l’avvio e la gestione d’impresa e al 72% dei servizi comunali per l’istruzione.
In termini di indice di interattività la performance migliore si rileva per i comuni grandi (41,87%), seguiti dai comuni medio-grandi, mentre i comuni medi aumentano più degli altri fra 2021 e 2022 (+2,81 pp).
I comuni che hanno aderito alle forme di governance dell’innovazione (Agenda Digitale Locale e/o adesione alle Comunità tematiche) proposte dalla Regione hanno registrato valori medi maggiori rispetto ai comuni che non vi hanno aderito, sia per quanto riguarda il numero medio di servizi interattivi comunali offerti, sia in merito all’indice di interattività dei servizi comunali.

Lo spid


L’83% dei servizi online rilevati sul nostro territorio prevede l’accesso con Spid; la percentuale più alta si rileva a Fiorenzuola d’Arda, dove il 93% dei servizi online prevede l’accesso con Spid. Il confronto sul triennio evidenza il salto in avanti fra 2020 e 2021, mentre nell’ultimo periodo il ritmo di crescita è rallentato.
A differenza di quanto avviene per il numero di servizi online offerti, l’adesione allo SPID da parte dei comuni è più omogenea: il leggero divario che ancora esisteva nel 2020 coi comuni di minore dimensione e quelli montani con % più basse degli altri si è assottigliato già nel 2021 .
Inoltre a livello regionale il numero medio di utenti residenti con credenziali SPID di Lepida ID ogni 100 residenti maggiorenni è sensibilmente aumentato rispetto all’anno anteriore passando da 17, 39 a 29,64
La distribuzione degli utenti con SPID Lepida ID per classe dimensionale e caratteristiche territoriali evidenzia il divario significativo soprattutto nei comuni di dimensioni molto piccole.

I servizi PagoPA e APPIO


A livello regionale il 92% dei servizi di pagamento online rilevati è realizzato con sistemi “Pagopa compliant”:
in particolare il comune di Polinago (MO) raggiunge il 95%, valore massimo in regione anche se, dal punto di vista della distribuzione dei comuni per dimensione e caratteristiche territoriali, le differenze sono minime, grazie sia alla diffusione della piattaforma regionale Payer di Lepida, sia all’obbligo di adozione di Pagopa.
Sono più di 4.100 i servizi offerti dalla pa locale della regione su APPIO; L’Unione che offre maggiori sevizi su AppIo èla Romagna Forlivese , per quanto riguarda i comuni, è il comune di Medesano (PR) che offre il maggior numero di servizi in regione, pari a 53, seguito da Borgonovo Val di Tidone (PC) con 44.

Scopri il report completo qui (pdf11.38 MB)pdf11.38 MB)

Citizer Science: le linee guida per i progetti di Citizen Science sul territorio dell’Emilia-Romagna

Disponibile online il framework di Regione Emilia-Romagna per favorire lo sviluppo e la diffusione di progetti di Citizen Science sul territorio regionale

Bologna, 9 marzo 2023 - È da oggi disponibile online sul sito dell’Agenda Digitale il framework di Regione Emilia-Romagna, che offre indicazioni, raccomandazioni e best practice per stimolare la diffusione di progetti di Citizen Science (Scienza dei Cittadini) in tutto il territorio regionale. La pubblicazione del framework è una tappa importante che fa parte del progetto Citizer Science, iniziato a giugno dello scorso anno a partire da una mappatura dei progetti di Scienza dei Cittadini esistenti in Regione. Il progetto, attraverso la pubblicazione del framework e altre iniziative, si propone non solo di offrire indicazioni ed esempi pratici, ma anche di sostenere la creazione di una comunità regionale nel campo della Citizen Science. Per raggiungere questo risultato verrà presto resa disponibile online anche una Repository, che conterrà tutti i progetti (conclusi o in corso) che vorranno rientrare nella comunità di Citizer Science.


Citizer Science per promuovere lo scambio tra cittadini, istituzioni e settore scientifico

Scopo del progetto quello di favorire la diffusione e la crescita del numero di pratiche di Scienza dei Cittadini anche nel territorio regionale. La Citizen Science identifica attività scientifiche di raccolta di dati aperti attraverso il coinvolgimento dei cittadini. Questa pratica ha stimolato un cambiamento di radicale per cui la ricerca scientifica è diventata un fattore di inclusione, partecipazione e “democratizzazione” delle conoscenze, a vantaggio della popolazione.

Accanto a questo risvolto, la pubblicità dei dati aperti risultanti da questi progetti, insieme al coinvolgimento attivo della popolazione, rendono la Citizen Science un’importante opportunità di partenariato tra istituzioni e cittadini, al fine di prospettare e sviluppare soluzioni condivise in merito a problematiche e criticità trattate nelle diverse esperienze.

Considerato il potenziale dei progetti di Citizen Science non solo per la comunità, ma anche ai fini del policy making, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha avviato l’iniziativa di Citizer Science in collaborazione con ART-ER Scpa, all’interno della sfida 1 Dati per un’intelligenza diffusa a disposizione del territorio”, della programmazione 2020-2025 della strategia Data Valley Bene Comune.

Il framework e la comunità Citizer Science

Il framework, la cui elaborazione scientifica è stata affidata alla prof.ssa Catia Prandi, ricercatrice del Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria dell’Università degli Studi di Bologna, potrà essere applicato liberamente da tutti i soggetti interessati ad avviare progetti di Citizen Science sul territorio regionale, e candidato attraverso un modulo disponibile sul sito dell’Agenda Digitale per rientrare nella comunità regionale di Citizer Science. Al fine di favorire la diffusione di conoscenze e best practice presenti in Regione, e di aggregare i soggetti attivi in questo campo, la comunità è aperta anche a progetti conclusi, che potranno essere candidati sempre mediante la stessa modalità. I progetti e i soggetti aderenti alla comunità regionale di Citizer Science saranno consultabili su una Repository che sarà presto disponibile sul sito dell’Agenda Digitale.

La presentazione del Framework al festival After

Durante la tappa del 23 marzo di Castenaso del Festival After il framework e il progetto per la nuova Repository regionale verranno presentati all’incontro "Citizer Science". Indicazioni e best practice per l'Emilia-Romagna", che si terrà dalle ore 16:30 presso la Sala Consiliare del Comune. L’incontro sarà dedicato ad associazioni, pubbliche amministrazioni, istituzioni educative e scientifiche, e cittadini interessati a realizzare progetti di Citizen Science. La presentazione, a cui interverrà l’Assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale Paola Salomoni, sarà aperta da un intervento speciale del dott. Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, esperto a livello internazionale sui temi della Citizen Science.
Iscrizioni qui. 
Sarà possibile assistere all’evento sia in presenza che online sui canali ADER Facebook e Youtube.

Le attività Citizer Science

All’interno del percorso di ricerca finalizzato alla creazione del framework di Citizer Science sono state programmate una serie di attività funzionali alla raccolta di dati e casi da inserire nello studio. La mappatura di giugno 2022, che è stata la prima attività del progetto Citizer Science, si è conclusa a luglio 2022 e ha coinvolto numerosi soggetti pubblici e privati sia a livello regionale che nazionale, che hanno segnalato circa una quarantina di progetti in diversi ambiti, dall’edilizia alla biodiversità.
Sono inoltre state progettate altre attività, sia correlate alla divulgazione del framework che alla sua applicazione concreta sul territorio regionale.

Tra queste i laboratori “Citizer Science in Action”, rivolti a studenti delle scuole medie e superiori, che si sono svolti e si svolgeranno all’interno del festival After da Settembre 2022 ad Aprile 2023. Il coinvolgimento dei ragazzi è finalizzato non solo a sensibilizzarli sull’importanza di queste iniziative e della disponibilità di dati pubblici sui temi generalmente trattati dalla Citizen Science, ma anche a raccogliere le loro suggestioni e idee su possibili progetti di Citizen Science e sull’ uso dei dati raccolti in soluzioni concrete e operative a beneficio della comunità.

Il Framework e tutti i progetti Citizer Science sono disponibili sul sito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna.

Il Cruscotto Desier si aggiorna mensilmente per raccontare la digitalizzazione in tempo reale

Il cruscotto DESIER, strumento fondamentale per il monitoraggio dello stato di digitalizzazione sul territorio dell'Emilia-Romagna, da oggi si aggiorna mensilmente

Il cruscotto è lo strumento che consente la visualizzazione dei risultati dei Comuni dell’Emilia Romagna rispetto ai 60 indicatori che compongono il DESIER, l’indice che applica a livello comunale le dimensioni di analisi del DESI europeo e del DESI regionale del Politecnico di Milano.
Il Cruscotto DESIER consente di accedere ad una serie di rappresentazioni cartografiche e di grafici che offrono sia dati complessivi a livello generale che degli affondi specifici in base alle caratteristiche territoriali ed istituzionali dei Comuni.
La navigazione all’interno della mappa infatti, partendo dall’intero territorio regionale consente di addentrarsi nella realtà dei singoli Comuni, ricercare direttamente le informazioni sui singoli Enti e gli indicatori a cui si è interessati.


Il Cruscotto, online da ottobre 2022 con i dati presentati durante la giornata del Premio Agenda Digitale Emilia-Romagna da oggi si aggiornerà mensilmente, consentendo ai Comuni e alle Unioni del nostro territorio di consultare gli ultimi dati disponibili in tema di digitalizzazione. I dati sono sempre visualizzabili sui report del cruscotto e anche scaricabili all’interno del cruscotto stesso.


Nei prossimi mesi il cruscotto DESIER si arricchirà inoltre di ulteriori viste e report per raccogliere le richieste emerse dai gruppi di lavoro organizzati durante la giornata del Premio Agenda Digitale Emilia-Romagna.
Qui il link per poter navigare nel cruscotto e avere accesso a tutte le novità. 

Il progetto e il cruscotto Desier

L’indicatore DESIER nasce con l’idea di portare a livello locale e comunale l’indice DESI prodotto annualmente dalla Commissione Europea, che misura il livello di digitalizzazione degli stati membri e dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano che ha sviluppato una versione regionale del DESI europeo,

In questo contesto si inserisce DESIER che ha l’obiettivo di misurare il livello di digitalizzazione dei comuni della nostra regione attraverso i 60 indicatori, ciascuno dei quali è ricondotto alle dimensioni di analisi del DESI europeo e del DESI del Politecnico di Milano.

DESIER è stato sviluppato dall’ Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Art-ER Scpa e Lepida Scpa e con il contributo della Comunità Tematica Amministratori Digitali e degli enti locali che hanno testato la versione inizial

Perché il DESIER

L’idea alla base della decisione di realizzare il DESIER è quella di utilizzare i numeri che costituiscono l’indice come chiave di lettura del fenomeno della digitalizzazione del territorio regionale mettendo quindi a disposizione di assessori, sindaci, amministratori e amministratrici degli enti del territorio uno strumento per individuare le buone pratiche da diffondere e disseminare, i divari da colmare e gli ambiti prioritari su cui intervenire per vincere la sfida 7 della Data Valley Bene Comune e realizzare comunità digitali al 100%, ovvero comunità dove i cittadini, le imprese, la pubblica amministrazione sono in grado di utilizzare la tecnologia per trasformare qualitativamente la realtà locale, comunità punto di incontro tra digitale e sviluppo sostenibile, terre di realizzazione del patto per il lavoro e per il clima.

DESIER rappresenta un primo passo per lo sviluppo di sistemi a supporto delle decisioni, basati sulla elaborazione e analisi di dati, sviluppato in modo cooperativo e aperto, a “servizio” del governo regionale e degli enti locali del territorio.

Big data per il territorio

Attivo il bando dedicato alle pubbliche amministrazioni del territorio regionale per presentare progetti ed elaborare una grande quantità di dati a beneficio dei territori con MarghERita

MarghERita è il nome del super computer che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni del territorio per orientare, interpretare e guidare le scelte delle politiche regionali e territoriali con i dati.

Questo HPC (High Performance Computer) con i suoi 75 nodi computazionali è capace di integrare ed elaborare una grande quantità di dati proveniente da fonti diverse: dalla gestione del rischio ambientale alla sorveglianza epidemiologica, dalla prevenzione degli incidenti stradali alla riduzione dell’inquinamento e tanto altro.

Chiamata per i progetti: attiva

Il bando per partecipare è online e attivo fino al 29 febbraio 2024.

Possono partecipare tutte le amministrazioni pubbliche del territorio dell’Emilia-Romagna (comuni, province, aziende sanitarie, città metropolitana, unioni di comuni, università, camere di commercio, agenzie statali, enti pubblici non economici). È anche possibile partecipare per gruppi di enti, anche di altre regioni, con un capofila regionale.

Tre le tipologie di progetto: già realizzati da ampliare, definiti ma ancora da mettere in opera, idee non ancora sviluppate.

Come funziona

Un comitato di esperti, ogni due mesi, valida le proposte presentate su 4 ambiti prioritari - gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell’inquinamento - e non esclusivi.

La valutazione dei progetti considera diversi elementi: obiettivi, metodologia, fonti dei dati da usare, collaborazioni, impatto del progetto, azioni previste, cronoprogramma, risorse necessarie sia in termini di utilizzo di MarghERita e di algoritmi, che in termini di figure professionali da coinvolgere.

Tutti i progetti valutati ammissibili vengono avviati, fino alla saturazione della capacità di calcolo del super computer.

MarghERita è innovazione a disposizione del territorio, collaborazione tra enti della Regione e delle regioni vicine; è capacità di diffondere conoscenza basata sui dati e di anticipare scenari sulla base di modelli e simulazioni a portata di click. 

Informazioni e contatti

Bando MarghERita : pdf375.85 KB)

Per informazioni margherita@regione.emilia-romagna.it

Scopri di più sul progetto MarghERita.

Anche gli Enti locali e le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna potranno contare su un supercomputer

Si chiama MarghERita, ed è un’infrastruttura informatica all’avanguardia in grado di elaborare grandi quantità di dati. Grazie al progetto Big Data Platform gli enti potranno contare su un supercomputer regionale da 3,5 milioni di euro. Possibili ambiti su cui lavorare: gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell’inquinamento. Avviso aperto per 12 mesi

Enormi quantità di informazioni richiedono importanti risorse informatiche per raccogliere, integrare, leggere i dati. Ma non tutti gli enti pubblici sono nelle condizioni per affrontare gli investimenti necessari per predisporre infrastrutture all’avanguardia.

Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di farsi carico dello strumento, un supercomputer -MarghERita- dotato di 150 microprocessori, pensato per consentire a tutte le amministrazioni locali di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.

Oltre ai grandi supercomputer presenti in Emilia-Romagna, come Leonardo o l’ECMWF, la Giunta regionale ha deciso di investire 3,5 milioni di euro nel progetto Big Data Platform, realizzato grazie al supporto tecnologico della società in-house Lepida S.c.p.A e il coinvolgimento della Fondazione Big Data (iFAB).

L’obiettivo è mettere MarghERita a disposizione di tutte le amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna per integrare e gestire grandi quantità di informazioni provenienti da fonti diverse e per far lavorare le Pubbliche Amministrazioni assieme: Comuni, Unioni di Comuni, Province, Aziende
Sanitarie, Università, Agenzie, Società di servizi pubblici e altre istituzioni nazionali.

Il progetto è finanziato con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). La scelta non è casuale, visto che si tratta di finanziamenti pensati per contrastare le disparità territoriali, e il progetto metterà a disposizione un computer, altamente performante, per supportare al meglio i territori, soprattutto le aree interne, le zone rurali e montane.

L’avviso, che sarà pubblicato il 1° marzo, sarà aperto per 12 mesi, durante le quali i candidati potranno presentare le loro proposte progettuali.

“Con questo progetto vogliamo mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche della nostra Regione uno strumento estremamente sofisticato, moderno, affidabile per la gestione dei dati - commenta l’assessora regionale alla Agenda Digitale Paola Salomoni. Queste informazioni oggi sono una risorsa che, se gestita adeguatamente, migliora il governo dei territori e semplifica la vita dei cittadini. Un altro passo fondamentale volto ad attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale regionale che ambisce ad un’eccellenza che non lasci indietro nessuno.”

Cosa può fare MarghERita

La Regione suggerisce anche i quattro ambiti di intervento – prioritari, ma non esclusivi – in cui la  potenza di MarghERita può fare la differenza: gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell’inquinamento.

Ambiti che richiedono grosse quantità di informazioni da raccogliere e classificare per giungere poi a scelte di governo efficaci, per sviluppare nuovi servizi e migliorare gli esistenti. Si pensi, per fare qualche esempio, al monitoraggio delle polveri sottili, alle misure per prevenire il dissesto idrogeologico, agli indicatori del traffico, alla mappatura del territorio o alla previsione dei flussi turistici sulla costa romagnola.

Gli enti potranno contare sul supporto della Regione per raccogliere e gestire le enormi quantità di dati necessarie. Le applicazioni che richiedono grosse capacità di calcolo sono praticamente infinite, se si tiene presente che la peculiarità di questi sistemi è quella di integrare diverse fonti per suggerire
correlazioni (quelle, per esempio, tra determinate patologie e le condizioni ambientali di un quartiere) proporre soluzioni (individuando per esempio le strade e i percorsi più trafficati in determinate  circostanze) modificare tempestivamente i modelli e le simulazioni (aggiornando in tempo reale i costi delle materie prime e dell’energia previsti per un progetto).

Innovazione e cultura digitale: il nuovo appuntamento After a Castenaso

After continua il suo viaggio tra innovazione e cultura digitale: il nuovo appuntamento il 23 a marzo a  Castenaso (BO)

La terza tappa del festival After, dopo le date di Modena e Faenza, arriva a Castenaso il 23 Marzo.  Il Comune della provincia bolognese è infatti tra i 5 Enti che, per l’edizione 2022-2023, ospiteranno il festival che Regione Emilia-Romagna dedica a innovazione e cultura digitale.

Obiettivo principale della manifestazione è portare in scena la trasformazione della società contemporanea, permettendo ad un pubblico ampio, dai ragazzi agli anziani, di avvicinarsi in maniera nuova e interattiva ai temi e alle evoluzioni che caratterizzano oggi il mondo del digitale e le sue applicazioni e ricadute sulla vita di tutti i giorni.

Gli appuntamenti della mattina: laboratorio per le scuole ed educazione alle Emozioni Digitali

Durante la mattinata, presso gli spazi della Biblioteca “Casa Bondi”, dalle 10:00 alle 12:30, si svolgeranno i primi laboratori dedicati alla cultura digitale.

Il primo laboratorio, dal titolo “Citizer Science in action: Citizen science e Gaming per la sostenibilità ambientale”, sarà rivolto a due classi di studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado G. Gozzadini. Nell'ambito del progetto regionale Citizer Science, il laboratorio ha lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Citizen Science e del Game Thinking per coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative alla sostenibilità ambientale. In contemporanea, sempre nella Biblioteca "Casa Bondi” avrà luogo il laboratorio "Emozioni Digitali. Cosa ci blocca e cosa ci motiva nell’approccio al digitale?". Il Laboratorio sarà un’occasione di analisi delle nostre emozioni riguardo all’innovazione digitale che avanza, per un approccio il più sereno possibile alle evoluzioni tecnologiche e al loro impatto sulla società. Durante l'evento verrà inoltre presentato il nuovo Punto di Facilitazione Digitale del Comune di Castenaso, che ha sede nella Biblioteca Comunale.

Al termine dei due laboratori verrà offerto un buffet per  tutti i partecipanti.

Le attività del pomeriggio tra mappe digitali e soluzioni abitative inclusive e innovative

Il pomeriggio le attività ripartiranno alle 14:00, sempre presso gli spazi della Biblioteca Casa Bondi, con il Workshop "La mappa digitale per le donne: il crowdmapping", ovvero come definire una mappa rappresentativa del territorio e dei suoi luoghi dal punto di vista della vita e dei bisogni delle donne del Comune di Castenaso. L’evento, attraverso la creazione di una mappa online su Google Map, avvierà una riflessione sullo spazio urbano di Castenaso con delle lenti di osservazione di genere, che consentano di leggere le risposte offerte alle esigenze delle donne e delle minoranze.

Seguirà alle 16:15 "Idee per un abitare inclusivo. Il digitale a supporto di un vivere accogliente”, un incontro dedicato al tema dei cambiamenti demografici in atto, alle nuove opportunità abitative per anziani e soggetti fragili e a come esse possano essere migliorate grazie all’intervento delle nuove tecnologie dell’Internet of Things (IoT). L’incontro fa parte degli appuntamenti di Women in Tech ER Off, un ciclo di eventi che l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna dedica al tema del gap di genere in ambito digitale.

Nuove proposte di Citizen Science e best Practice per l'Emilia-Romagna

Sempre nel pomeriggio, presso la Sala Consiliare del Comune di Castenaso, si terrà  l’appuntamento "Citizer Science". Indicazioni e best practice per l'Emilia-Romagna", la presentazione ufficiale del framework regionale per la Citizen Science: un incontro dedicato ad associazioni, pubbliche amministrazioni, istituzioni educative e scientifiche che sono interessate a realizzare progetti di Citizen Science. Nel corso dell’evento verrà illustrato il percorso che ha portato alla creazione del framework, e i suoi contenuti principali. Verranno inoltre presentate tre esperienze regionali di Citizen Science, tra cui quella del Comune di Castenaso. La presentazione sarà aperta da un intervento speciale del dott. Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, esperto a livello internazionale sui temi della Citizen Science. Sarà possibile assistere all’evento sia in presenza che online sui canali ADER Facebook e Youtube.

La cultura creativa digitale: teatro, musica e networking

Al termine degli eventi del pomeriggio, il pubblico del festival sarà invitato a partecipare all’happening letterario “Le Maleforbici” duetto vocale composto dall’attrice Fulvia Lionetti e dalla cantante Antonella Lanotte, in cui la narrazione teatrale si fa musica e viceversa in un alternarsi armonioso di storie che raccontano e riportano alla memoria del pubblico vicende di donne animate da passione verso la ricerca. Nella storia nascere donna è da sempre un particolare per nulla insignificante bensì una condizione che definisce il destino di ognuna: la sottovalutazione della capacità di pensiero delle donne ha risvolti in ogni ambito della vita sociale. Le Maleforbici è un termine inventato, preso in prestito dalla letteratura, sono creature complicate dalle lingue che non si trattengono e raccontano storie scomode ma rigorosamente a tempo. L’happening si terrà alle 18:30, presso la Biblioteca Casa Bondi.

A conclusione dell’Happening, alle 19:15, presso il portico esterno alla Biblioteca, ci sarà un aperitivo di networking con dj-set aperto a tutti. 

Gli eventi sono gratuiti e aperti alla cittadinanza. Per la partecipazione in presenza dei diversi eventi è necessaria l’iscrizione sul sito www.afterfestival.it

Il Festival After 

After è una manifestazione che ha l’obiettivo di raccontare e far sperimentare alle cittadine e ai cittadini dell’Emilia-Romagna l’impatto delle nuove tecnologie nei diversi ambiti della loro vita quotidiana. Il Festival esplora e racconta le nuove modalità di fruizione del digitale per far conoscere in modo diretto, concreto e coinvolgente cosa cambia nella vita, con l’avvento delle tecnologie digitali, anche come soluzione alla riprogettazione del futuro in epoca post-Covid.

Per l’edizione 2022-2023 Regione Emilia-Romagna ha scelto di realizzare una versione itinerante di After al fine di favorire la diffusione dei suoi contenuti in diversi territori. Ad aprile dello scorso anno la Regione ha aperto una manifestazione di interesse per raccogliere le disponibilità dei soggetti interessati ad ospitare il Festival, e Castenaso è stato uno dei Comuni aderenti.

La data di Castenaso si impegna a connettere e mettere a sistema la dimensione e le istanze comunali con gli spunti e le idee del festival regionale.

Un’occasione per il Comune e per la sua cittadinanza partecipare attivamente a laboratori e incontri, per raccogliere nuove idee, spunti e riflessioni, ma anche per fornire alla Regione punti di vista diversi e concreti sull’innovazione digitale.

UserCentriCities Awards.

Sono aperte le candidature per gli UserCentriCities Awards 2023

Vi segnaliamo che sono aperte le candidature per gli UserCentriCities Awards 2023.
UserCentriCities è un progetto di ricerca finanziato dal programma quadro Horizon 2020 dell'Unione Europea che ha l'obiettivo di promuovere la progettazione e realizzazione di servizi digitali centrati sugli utenti. La Regione Emilia-Romagna è partner di progetto assieme ad altri 22 enti locali.

Il premio mira a premiare i servizi pubblici digitali sviluppati dagli enti locali che si distinguono perchè mettono al centro l’utente e declinano i principi presenti nella Dichiarazione di Tallinn a livello locale.

Il vincitore riceverà il premio per il "Miglior servizio incentrato sull'utente nelle città e nelle regioni europee", riconoscendo il ruolo cruciale svolto dalle città e dalle regioni nel mettere i bisogni delle persone al centro della progettazione e dell'erogazione dei servizi pubblici.

Una giuria di alto livello composta da un gruppo di esperti valuterà i servizi presentati e assegnerà il premio in una cerimonia nell'ambito del vertice UserCentriCities del 2023 a maggio a Bruxelles.

Per poter candidare servizi e soluzioni offerte dai vostri Enti è necessario che questi siano già implementati e funzionanti. I servizi che sono in fase di progettazione o pianificazione possono essere presentati come buone pratiche, ma non possono concorrere per il premio.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 21 aprile alle 24:00 CET.

Per maggiori informazioni su come candidarsi e partecipare, invitiamo gli enti locali della Regione a contattare lo staff del Coordinamento dell'Agenda Digitale dell'Emilia Romagna all’indirizzo.
agenda.digitale@regione.emilia-romagna.it

La giornata internazionale delle donne e Ragazze nella scienza delle Nazioni Unite

Oggi, 11 febbraio si celebra la Giornata Internazionale delle Donne nella Scienza delle Nazioni Unite. Come testimoniano rapporti come quello del World Economic Forum, le competenze necessarie per il futuro nel mondo del lavoro saranno soprattutto quelle in ambito tecnologico e digitale.

Tuttavia i dati ci dicono che la presenza femminile nelle materie STEM in generale, e Tech (ingegneria, informatica) in particolare, è molto bassa.
In Emilia-Romagna per l’anno scolastico 2020/2021 le alunne di scuole superiori qualificabili come STEM corrispondono al 37% degli iscritti a queste scuole (36.206 su 98.903), e al 19% di tutti gli studenti delle scuole superiori (192.393).(Fonte Open data Ministero Istruzione e Merito)

Per quanto riguarda l’Università, sempre secondo dati riferiti a Regione Emilia-Romagna, le Laureate STEM nell’anno accademico 2020/21 corrispondono al 16% (44.965) del totale delle Laureate (279.285) (Fonte ISTAT).

Le donne nel mondo del lavoro tech


In Italia le donne risultano sottorappresentate in alcuni settori digitali strategici, come quelli del Cloud Computing e dell’Intelligenza artificiale, in cui le donne rappresentano rispettivamente il 14% e il 32% della forza lavoro, e in Ingegneria in cui rappresentano il 20%. Un dato che deriva da scelte scolastiche che mostrano un profondo divario tra maschi e femmine nella scelta dei percorsi STEM.
La sottorappresentazione delle donne nei percorsi educativi affini alle STEM ha conseguenze importanti in termini di disparità di genere. Le discipline STEM solitamente sono infatti quelle che offrono i percorsi di carriera più retribuiti e con maggiore stabilità. Una tendenza che è destinata a rafforzarsi in un mondo sempre più dipendente dalle tecnologie. Ciò fa comprendere come anche tante battaglie contro i divari di genere, tra cui quelle per la parità salariale, passino anche dal potenziamento delle STEM in tutti i livelli di istruzione.
Diventa così fondamentale sia prevedere programmi di upskilling e reskilling digitale dedicati a ragazze e donne, che sostengano l’intero processo di coinvolgimento attivo nei programmi formativi, che predisporre azioni come quella di Women in Tech, che stimolino quel cambiamento culturale necessario a sostenere una maggiore presenza delle donne nel campo della tecnologia e del digitale, sia nel mondo della formazione che del lavoro.

La presenza digitale delle donne: I progetti della Regione


Per favorire l’inserimento delle donne nella scienza, la Regione Emilia-Romagna ha organizzato diversi progetti e iniziative nel corso degli ultimi anni.
Tra questi, ad esempio, si è da poco conclusa la seconda edizione del ciclo di eventi targati Women in Tech, un’iniziativa nata per affrontare e contrastare il problema della disparità uomo-donna nei settori delle scienze, della tecnologia e dell’informatica. Attraverso il dialogo con esperte su tematiche diverse, i seminari di Women in Tech hanno lo scopo di riflettere su pratiche e idee che stimolino e promuovano una nuova cultura per colmare il divario di genere, a partire da una nuova narrazione del ruolo delle donne nel mondo digitale, tecnologico e scientifico.
A breve verranno date più informazioni sulla nuova edizione.

Per favorire invece l’avvicinamento delle più giovani alle discipline STEM, Regione Emilia-Romagna promuove il progetto Ragazze Digitali, in collaborazione con
le Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Parma, Ferrara e ART-ER Scpa, nell'ambito delle attività di Data Valley Bene Comune, l'Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna 2020-2025, con risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta di un progetto di orientamento attivo, che vuole avvicinare le ragazze delle scuole superiori all'informatica e alla programmazione attraverso la realizzazione di Summer Camp.

Per informazioni e nuovi progetti continuate a seguirci sul sito e sui nostri social!

I migliori progetti della call dell’Osservatorio sull'innovazione del settore pubblico di OECD premiati al World Government Summit

Il progetto "Ragazze Digitali" selezionato dallOPSI come innovazione significativa.


Il progetto "Ragazze Digitali" è stato presentato al sesto bando annuale per l’innovazione promosso da OPSI (Observatory of Public Sector Innovation di OECD), è stato segnalato come innovazione significativa ed è stato incluso tra i casi di studio selezionati .

L’iniziativa regionale, che ha già coinvolto centinaia di ragazze di tutta la regione, è stato premiato dall'OPSI per la sua capacità di promuovere l'educazione digitale tra le giovani donne, e perché mira a colmare il divario tra i generi fornendo alle ragazze una formazione sulle competenze digitali e incoraggiando le loro carriere in campi legati alla tecnologia.

Il sesto bando annuale per l’innovazione ha visto la partecipazione di 1084 progetti provenienti da 94 nazioni differenti. I migliori tra questi verranno premiati durante il World Government Summit 2023 che si terrà a Dubai tra il 13 ed il 15 di febbraio.


Il progetto ragazze digitale ER


Ragazze digitali è un progetto di orientamento attivo che vuole avvicinare le ragazze all'informatica e alla programmazione attraverso un metodo innovativo, divertente e creativo, aiutando così a ridurre il divario digitale di genere.
Il progetto nasce in risposta alla necessità delle aziende dell'Emilia-Romagna di trovare personale con competenze ICT, necessità a cui il sistema educativo non riesce a far fronte.
In particolare, i dati disponibili mostrano come siano ancora poche le ragazze che si avvicinano all'università e ai corsi di specializzazione in scienze e tecnologia (STEM), con un conseguente divario nella presenza di forza lavoro femminile nei settori digitale e scientifico.
Un problema che ha un duplice risvolto, perché priva le donne, e in particolare le più giovani, dell'accesso a importanti opportunità occupazionali in contesti particolarmente dinamici e prospettici. E, allo stesso tempo, impoverisce la società dell'informazione, privandola del contributo in termini di talenti e inclinazioni che le donne potrebbero portare, rendendola più inclusiva e aperta alla valorizzazione delle differenze.

Per questo, nell'edizione 2022 l’attività principale è consistita nella realizzazione di un Summer Camp gratuito, a carattere laboratoriale, dedicato alle studentesse del II, III e IV anno di qualsiasi tipo di scuola superiore, della durata di 3 settimane: dal 20 giugno all’8 luglio.
Il Summer Camp ha previsto molteplici attività, finalizzate a imparare il pensiero computazionale creativo, avere consapevolezza delle opportunità e dei rischi insiti nei servizi digitali, e assistere a testimonianze di professioniste e operatrici del mondo digitale.

I numeri del seminario


Sono state 248 le ragazze che hanno partecipato ai Summer Camps - di cui 6 organizzati in presenza e 2 online (per garantire la partecipazione di coloro che avrebbero avuto difficoltà a raggiungere le università). Altri 89 partecipanti hanno partecipato al Summer Camp laboratoriale online, che raccoglieva testimonianze di imprenditrici, docenti ed esperti su casi di successo e altre esperienze significative in ambito digitale.

L’edizione 2022 si è svolta, oltre ai due seminari prettamente online, presso le sedi universitarie di Bologna, Cesena (dove sono in programma due edizioni), Ferrara, Modena, Parma e Reggio Emilia, per un totale di sette sull'intero territorio regionale.


L'edizione seminariale online, svoltasi dal 20 al 30 giugno 2022, ha visto la partecipazione di esperte ed esperti provenienti dal mondo imprenditoriale e accademico.

Gli Ideatori e Promotori


Ragazze Digitali ER è stato ideato nel 2014 dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dal Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria – dell’Università di Bologna, e da EWMD, European Women’s Management Development, associazione no-profit impegnata per favorire lo sviluppo professionale delle donne nel mondo del lavoro.
A partire dal 2022 il progetto è organizzato dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria – dell’Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna e ART-ER Scpa, nell'ambito delle attività di Data Valley Bene Comune, l'Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna 2020-2025, con risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo, e con l'ulteriore collaborazione delle Università di Parma (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e Ferrara (Dipartimento di Ingegneria).
Il progetto, condiviso con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, è stato promosso e presentato alle scuole del territorio grazie all’aiuto del Servizio Marconi TSI e a i suoi Animatori Digitali.

La OPSI Call for Innovation 


La OPSI’s Call for Innovation analizza i trend innovativi nella governance dei Paesi OECD.
L’ OPSI è l’osservatorio che si occupa di analizzare e condividere le buone pratiche per l’innovazione per la Pubblica Amministrazione dei paesi che fanno parte di OECD, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

I risultati della call, contenuti nel report “Embracing Innovation in Government: Global Trends 2023”, che analizza i trend innovativi nella Pubblica amministrazione, verranno presentati durante il World Government Summit (13-15 febbraio).
Il rapporto si concentra su quattro tendenze chiave, identificate attraverso l’analisi delle innovazioni proposte, la presentazione di 10 case studies e delle best practice utilizzate.
Per maggiori informazioni: https://oecd-opsi.org/innovations/digital-girls-emilia-romagna/

Università: 16 nuovi corsi di studio tra big data, innovazione, salute e educazione ai media

Tre a orientamento professionale e sei in lingua inglese. Salomoni: “Formazione universitaria sempre più internazionale, in linea col mondo del lavoro”

“L’offerta formativa in Emilia-Romagna si arricchisce di corsi di studio sempre più attenti ai bisogni del mercato del lavoro e sempre più in sintonia anche con le priorità indicate dal Patto per il Lavoro e per il Clima. Ne è una dimostrazione l’attivazione di altre lauree ad orientamento professionale. Inoltre, frequentare le lezioni e sostenere gli esami in lingua inglese è un’opportunità importante per i nostri studenti e le nostre studentesse, oltre a richiamare nei nostri Atenei sempre più studenti stranieri. La nostra regione anno dopo anno si conferma sempre più attrattiva e in grado di sostenere il diritto allo studio, con il 100% di borse di studio garantite agli studenti che ne hanno il diritto e uno stanziamento senza precedenti di 135 milioni di euro”.

-- Paola Salomoni assessora regionale alla Università



Anche per l’anno accademico 2023/2024 la Regione e le Università emiliano-romagnole potenziano l’offerta di studio puntando su corsi di laurea che guardano anche all’innovazione, alla sostenibilità e alle competenze per la Food e la Data Valley. Inoltre, sei corsi su sedici (quattro a Bologna e due a Modena-Reggio Emilia) - quindi più di un terzo - saranno in lingua inglese.

Dalla laurea in Tecnologie e Gestione dell’Impresa Casearia a quella in Interprete di Lingua dei Segni Italiana e di Lingua dei Segni Italiana Tattile, dal corso di studi in Intelligenza Artificiale, Data Science e Big Data a quello in Ingegneria per la Sostenibilità Industriale, in lingua inglese.

Il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università dell’Emilia-Romagna - Co.Re.Co ha espresso all’unanimità il parere favorevole all’attivazione di 16 nuovi corsi di laurea a partire dall’anno accademico 2023/2024. Dopo il via libera da parte dagli Organi Accademici di ogni Ateneo, ora si attende il parere di CUN e ANVUR e poi il via libera del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Otto nuovi corsi saranno proposti dall’Università di Bologna, quattro dall’Università di Parma, tre dall’Università di Modena e Reggio Emilia e uno da quella di Ferrara.

I nuovi corsi dell'anno accademico 2023/2024

Università di Bologna 

Le lauree magistrali in “Biotecnologie agrarie vegetali” (sede di Imola) per formare professionisti con competenze specifiche per l’industria e/o enti di eccellenza che operano nel settore sementiero-vivaistico e botanico-farmaceutico-cosmetico, “Economics and Public Policy”, “Business Administration and sustainability” (campus di Forlì), “Service Management” (a Rimini), queste tre in inglese; la laurea triennale in “International Studies” (a Forlì), in inglese; il corso di studio in “Dati, metodi e modelli per le Scienze Linguistiche” che forma studiosi esperti nelle Scienze Linguistiche e nel Trattamento Automatico delle Lingue Naturali, lessicografi, consulenti linguistico-culturale; il corso di laurea in “Materiali compositi polimerici” (a Imola), ad orientamento professionale, e quello in “Scienza dei Materiali” a Bologna, che permette di acquisire una solida preparazione e competenze tecnico-scientifiche di carattere interdisciplinare in ambito fisico e chimico.


Università di Parma 

Sono in programma i corsi di laurea in “Interprete di Lingua dei Segni Italiana e di Lingua dei Segni Italiana Tattile”, sperimentale ad orientamento professionale; “Educazione professionale”, abilitante alla professione sanitaria di educatore professionale; “Tecnologie e Gestione dell’Impresa Casearia, laurea ad orientamento professionale (inter-ateneo con l’Università di Milano); “Scienze Gastronomiche”, percorso già attivo per il quale si prevede un cambio di classe. Nell’anno accademico 2023/2024 verrà attivato anche il corso di laurea internazionale in Dental Hygiene (L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche), afferente al Dipartimento di Medicina e Chirurgia e abilitante alla professione sanitaria di igienista dentale, già istituito nell’anno accademico 2022/2023.


Università di Modena e Reggio Emilia 

I nuovi corsi in partenza sono le lauree magistrali in “Teorie e metodologie del digital learning” (a Reggio Emilia), che intende formare la figura professionale del pedagogista esperto nella progettazione, organizzazione, gestione e valutazione dei servizi formativi e socio-educativi, con particolari competenze nell’utilizzo dei media e delle tecnologie digitali; “Artificial Intelligence Engineering” (a Modena) e “Engineering for Industrial Sustainability” (a Carpi), entrambe in inglese. Questo corso di studio, in particolare, nasce da un’iniziativa e dallo sforzo congiunto dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e del Comune di Carpi, nonché da esigenze culturali, scientifiche e tecnologiche del tessuto produttivo del territorio. L’obiettivo è formare figure ad elevata specializzazione che siano riferimento per la progettazione e la transizione verso l'innovazione nell’industria manifatturiera, nella nuova sede decentrata di Carpi, città con cui l’Ateneo ha una attiva collaborazione.


Università di Ferrara

Parte la laurea magistrale in “Intelligenza artificiale, Data Science e Big Data”, per formare figure dotate di un solido bagaglio di conoscenze teoriche (metodologie e tecnologie fondazionali proprie dell’Intelligenza artificiale, metodi di analisi per estrarre valore dai dati e dalle piattaforme Big Data) in grado di operare in vari ambiti, da quello industriale a quello medico e sanitario, in sinergia con le numerose azioni attive in questo campo a livello regionale e a supporto dei principali settori strategici del Paese.

Citizen science e crowdmapping a Ferrara

Lo speech di Michela De Biasio, Coordinamento Agenda Digitale Regione Emilia-Romagna, sul progetto Citizer Science

Il primo febbraio, all'interno dell'evento "Citizen science e crowdmapping" che si è tenuto a Ferrara,  Michela De Biasio, del Coordinamento Agenda Digitale Regione Emilia-Romagna, ha tenuto uno speech dal titolo "Citizer Science: la scienza dei cittadini a portata di Emilia-Romagna".

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Menzione speciale per l'Osservatorio della Connettività dell’Emilia-Romagna ai Premi Agenda Digitale 2022 PoliMi

Il progetto ‘Osservatorio della Connettività, una mappa interattiva che rende disponibili dati e informazioni aggiornate sulla reale disponibilità di connettività sul territorio regionale, a livello minimo territoriale del singolo civico, ha ricevuto una Menzione speciale dalla Giuria qualificata per la categoria Agende Digitali delle Regioni all’interno della 7° edizione dell’iniziativa ‘Premi Agenda Digitale 2022’ promossa dal Politecnico di Milano. Il progetto è stato candidato dall’Agenda Digitale e da Regione Emilia-Romagna.


Il progetto ‘Osservatorio della Connettività, una mappa interattiva che rende disponibili dati e informazioni aggiornate sulla reale disponibilità di connettività sul territorio regionale, a livello minimo territoriale del singolo civico, ha ricevuto una Menzione speciale dalla Giuria qualificata per la categoria Agende Digitali delle Regioni all’interno della 7° edizione dell’iniziativa ‘Premi Agenda Digitale 2022’ promossa dal Politecnico di Milano. Il progetto è stato candidato dall’Agenda Digitale e da Regione Emilia-Romagna.

La menzione è stata assegnata in quanto al progetto è stato riconosciuto un alto grado di replicabilità, e una governance innovativa.

I casi vincitori sono stati premiati oggi al Convegno Agenda Digitale “Il Digitale Chiama: l’Italia risponde?”, di presentazione dei risultati della Ricerca 2022.

Cos’è L’osservatorio della connettività 

L’Osservatorio della Connettività è una mappa interattiva che rende disponibili dati e informazioni aggiornate sulla reale disponibilità di connettività sul territorio regionale, a livello minimo territoriale del singolo civico.

Un progetto nato dal confronto con Sindaci e Assessori degli EELL, nell’ambito della Comunità Tematica Amministratori Digitali, in cui era emersa l’esigenza, da parte degli Amministratori locali, di conoscere il grado di connettività veloce nel proprio territorio.
Al fine di soddisfare questa richiesta la Regione Emilia-Romagna si è attivata per la predisposizione di una piattaforma ad hoc, assicurandosi che quest’ultima rispetti i requisiti di semplicità, accessibilità e affidabilità.

Come funziona l’Osservatorio della connettività?


L’Osservatorio della Connettività è un progetto accessibile a tutti e che permette di controllare la reale disponibilità di copertura sul territorio.
Basterà recarsi all’indirizzo dell’Osservatorio per poter accedere alla mappa regionale: cercando via e numero civico sarà possibile accedere ai dati di connessione del civico ricercato.

Premi Agenda Digitale 2022 

L’iniziativa ‘Premi Agenda Digitale 2022’ ha tra i vari obiettivi il voler sostenere la cultura dell’innovazione digitale nel nostro Paese, e voler generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle migliori esperienze di digitalizzazione. La selezione si impegna quindi a premiare e dare visibilità alle aziende e alle PA italiane più innovative, contribuendo inoltre ai processi di ricerca dell’Osservatorio.

Sono stati premiati i casi di successo rientranti in una delle seguenti categorie:

  • Attuazione dell’Agenda Digitale: casi di efficace digitalizzazione condotti su scala nazionale o internazionale.
  • Agende Digitali Regionali: casi di efficace digitalizzazione condotti a livello regionale.
  • Agende Digitali degli Enti Locali: casi di efficace digitalizzazione condotti a livello di province e comuni.
  • Imprenditorialità al servizio delle PA: soluzioni innovative offerte alle pubbliche amministrazioni da startup e piccole imprese.

L'Osservatorio del Politecnico di Milano organizza il Convegno Agenda Digitale per presentare gli ultimi risultati della Ricerca 2022.

Martedì 31 gennaio dalle 9:30 alle 13:00 si terrà il Convegno Agenda Digitale “Il Digitale Chiama: l’Italia risponde?”, di presentazione dei risultati della Ricerca 2022.

Lo studio e l’evento sono realizzati dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano. L’evento è realizzato con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna.


L’Agenda Digitale e le opportunità del PNRR: i temi dell’evento


Si apre una nuova fase nell'attuazione dell'Agenda Digitale dell'Italia, ancor più carica di opportunità e di criticità che in passato.
Il PNRR mette a disposizione risorse mai viste per la trasformazione digitale dell'intero Paese e della sua Pubblica Amministrazione.
Il DESI comincia a fotografare qualche primo segnale positivo, anche se permangono dei gap con altri Paesi e Regioni europei sul fronte del digitale.


È esattamente questo il focus che caratterizza l’evento dell’Osservatorio Agenda Digitale, che continua a supportare i decisori chiave con solide evidenze empiriche, modelli interpretativi dei fenomeni in atto, strumenti per attuare le opportunità offerte dall’innovazione digitale e momenti di confronto qualificati, indipendenti e pre-competitivi tra il mondo delle imprese che offrono soluzioni digitali e quello del Governo, della Politica e delle PA.

I focus della giornata 

Il Focus della giornata sarà su questa 7 domande:

  •  Qual è il livello di effettiva attuazione dell’Agenda Digitale in Italia e nelle sue regioni? Quanto si discosta da altre aree d’Europa?
  • Quante risorse sono disponibili per la trasformazione digitale dell’Italia nell’ambito del PNRR e dei fondi strutturali?
  • Qual è la spesa della PA italiana negli ambiti di investimento del PNRR? Come crescerà nei prossimi anni?
  • Quanto vale il mercato di soluzioni digitali alla PA italiana? In quando tempo è assegnata una gara pubblica?
  • A che punto è la trasformazione digitale nei comuni?
  • Che differenze ci sono tra il PNRR italiano e quello degli altri Paesi europei sul fronte del digitale?
  • A che punto siamo e quali sono gli scenari futuri dell’Artificial Intelligence in ambito pubblico?

A seguito della presentazione dei risultati della Ricerca 2022 ci sarà la consegna dei “Premi Agenda Digitale” alle PA, PMI e startup che si sono distinte per progetti di digitalizzazione in ambito pubblico.

Il Convegno si terrà in modalità ibrida: sarà possibile seguirlo in streaming o partecipare in presenza presso l’Aula DeCarli (Edificio B9, Campus Durando, via Durando 10, Milano).

Per partecipare all’evento, sia in presenza che online, è necessaria l’iscrizione. Per info e iscrizioni: https://www.osservatori.net/it/eventi/prossimi/convegni/digitale-chiama-italia-risponde-convegno?utm_source=s&utm_medium=m&utm_campaign=regione_er


L’esperienza di Desier

L’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano ha sviluppato una versione regionale del DESI europeo (The Digital Economy and Society Index (DESI), prodotto annualmente dalla commissione europea a livello nazionale, sulla base del quale viene calcolato anche DESIER, l’indice realizzato da Regione Emilia-Romagna per misurare il livello di digitalizzazione dei Comuni attraverso 60 indicatori.
Durante il convegno dell’Osservatorio Agenda Digitale si parlerà anche di questa esperienza, e verranno inoltre approfondite tutte le possibilità offerte dal PNRR per la trasformazione digitale del Paese.

Banda larga nelle scuole: inizia la Fase 2 del Piano Scuole Connesse

È in fase di avvio l’intervento per connettere quasi 10 mila sedi scolastiche su tutto il territorio italiano in fibra e a velocità di almeno 1 Giga.

L’iniziativa viene promossa da Infratel col bando Piano Scuole Connesse - Fase 2, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le sedi scolastiche inserite nel Piano sono state suddivise in otto aree geografiche, dette Lotti di gara.
Regione Emilia-Romagna, assieme a Marche e Umbria, è stata inserita nel lotto numero 4, che prevede un totale di 656 scuole da connettere nelle tre Regioni entro il 30 giugno 2026.

Tra le azioni previste dal Piano, sono comprese fornitura e posa in opera della rete di accesso, servizi di gestione, assistenza tecnica e manutenzione. Come specificato dal bando, le attività di infrastrutturazione dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, e dovranno garantire servizi di connettività per almeno sei anni successivi a questa data.
A ottobre 2021 Regione Emilia-Romagna ha inviato al MISE l’elenco dettagliato delle 174 scuole dell’infanzia comunali non rientranti nel "Piano Scuole Connesse – Fase 1", affinché fossero incluse nella pianificazione del bando PNRR.
Il soggetto aggiudicatario per il Lotto 4 (Emilia-Romagna, Marche e Umbria) è risultato Fastweb S.p.a., per un totale di € 12.694.884 di cui 8,4mln/€ per la fornitura dell’intervento e 4,2mln/€ per l’erogazione dei servizi.

Di seguito un breve dettaglio dell’accordo:

  • Fornitura in opera di apparati utente e cablaggio interno alla scuola fino alla CPE (l’apparecchiatura remota dell'utente), compresa la fornitura in opera dei cavi, tubi e materiali di posa;
  •  Fornitura della rete di accesso in modalità di cessione di proprietà o di diritto d’uso in favore di Infratel Italia per almeno 20 anni;
  • Servizi di accesso ad internet e servizi di assistenza tecnica e manutenzione;
  • La proprietà di tutte le nuove infrastrutture realizzate in accesso sarà ceduta ad Infratel Italia al momento della firma del verbale di conformità relativo a ciascun ordine di esecuzione.

    I contatti di riferimento e i prossimi passaggi


Fastweb S.p.a. contatterà direttamente i Comuni interessati alla realizzazione del Piano: l’elenco delle scuole in programmazione è scaricabile a questo link[BM2] .
Regione Emilia-Romagna e Lepida Scpa sono disponibili a fornire maggiori informazioni ai Comuni e alle Unioni di Comuni interessate scrivendo all’indirizzo agendadigitale@regione.emilia-romagna.it .
Secondo quando comunicato da Infratel, entro marzo 2023 saranno collegate da Fastweb S.p.a. 7 sedi scolastiche. Nei prossimi mesi saranno forniti maggiori dettagli circa lo stato di avanzamento dei lavori.
La fase 2 segue e completa le Fasi 0, che ha collegato circa 1.200 sedi scolastiche, voluta e finanziata da Regione Emilia-Romagna e dagli EELL e la Fase 1, che collegherà circa 1.900 sedi scolastiche, voluta da Regione Emilia-Romagna, finanziata con fondi FSC nazionali, e la cui gestione realizzativa è in capo a Lepida SCpA - qui maggiori dettagli sullo stato dei lavori della Fase 1 che interessa le scuole statali primarie, secondarie di primo e secondo grado, IeFP, ITS e altre.

Elenco delle sedi scolastiche interessate dalla fase 2 (xlsx32.4 KB)

Seminari COMTem: Smart working e competenze digitali per i dipendenti della PA

Il terzo appuntamento del ciclo di seminari di approfondimento delle Comunità Tematiche della CNER si è svolto mercoledì 11 maggio 2022 presso il Laboratorio Aperto di Piacenza.

Il tema di questo incontro è stato lo Smart working e la sua evoluzione nella pubblica Amministrazione, dall’emergenza generata dal Covid-19 fino al contesto attuale, analizzando anche gli strumenti organizzativi, tecnologici e le competenze digitali a supporto del cambiamento.


Il panorama dello Smart Working in Italia

L’incontro ha offerto strumenti e spunti utili per orientarsi nel nuovo scenario in cui il settore pubblico si è trovato ad operare a seguito dei profondi mutamenti indotti dall’emergenza COVID-19 (situazione che ha accelerato processi già in atto nella PA). In tale contesto, Regione Emilia-Romagna ha avuto un ruolo di apripista nel panorama dello Smart working in Italia, con un’esperienza iniziata già nel 2018, prima dell’emergenza pandemica, che ha visto un coinvolgimento attivo e partecipato degli Enti del territorio. Un modello che porta a inserire il nuovo paradigma del lavoro agile come un tassello fondamentale nella dimensione della trasformazione digitale e del cambiamento organizzativo.

L’evento


Il terzo appuntamento del ciclo di seminari di approfondimento si è svolto l’11 maggio 2022 nella suggestiva cornice dell’ex Chiesa trecentesca di Santa Maria del Carmine, sede del Laboratorio Aperto di Piacenza.
Una numerosa platea ha seguito, in modalità ibrida, il seminario dedicato allo Smart Working nelle PA: oltre 80 i partecipanti, tra cui rappresentanti politici e organizzativi degli Enti locali ma anche personale del mondo Universitario. Un pubblico interessato a quella che risulta essere un’irrinunciabile opportunità di generare un cambiamento radicale all’interno della Pubblica Amministrazione e non solo.

Esperienze e proposte per il lavoro agile


L’evento ha analizzato vari strumenti organizzativi a supporto del cambiamento, della misurazione delle performance e dell’ampliamento delle competenze digitali, oltre che e le soluzioni tecnologiche abilitanti a misura degli Enti locali nell’ambito del lavoro agile.

Durante le diverse sessioni sono stati sviluppati i seguenti punti:

  • Dinamiche, prospettive e visioni strategiche sullo Smart Working quale fondamentale impulso ai processi di trasformazione nelle PA e al cambiamento finalizzato alla generazione di valore.
  • Condivisione di esperienze concrete portate avanti dalle amministrazioni del territorio. I protagonisti hanno raccontato come è stato affrontato il cambiamento verso il lavoro agile e hanno disegnato una mappatura dei processi, delle soluzioni adottate e dei risultati ottenuti.
  • La progettualità regionale, i prodotti e gli strumenti messi a disposizione degli Enti sul nuovo sito internet dedicato al progetto “Emilia-Romagna Smart Working”.

Per approfondimenti e per i materiali del seminario:
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem/seminari2022/smartworking
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem/seminari2022/smart-working-e-competenze-digitali-per-i-dipendenti-della-pa
per informazioni sui seminari:
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem/seminari2022
per saperne di più sulle Comunità Tematiche dell’Emilia-Romagna
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem

Sensori nelle case per la sicurezza e l'autonomia degli anziani

In partenza un progetto che coinvolge Acer, la Regione Emilia-Romagna e Lepida


Considerato che una significativa percentuale dell’utenza di alloggi sia erp, sia di proprietà di Acer stessa è rappresentato da anziani, parte dei quali di età molto elevata, Acer si è posta l’obiettivo di attivare una sperimentazione a favore di questo target di utenza, per declinare un modello replicabile di “abitare sicuro” presso l’alloggio popolare.

I dati


Nell’erp in area metropolitana su di un totale di 15.926 assegnatari: il 17,1% ha tra i 65 e i 74 anni; il 15,7% ha tra i 75 e gli 84 anni; l'8,4% ha tra gli 85 e 94 anni. Di fatto, oltre il 40% degli assegnatari sono over 65 anni e questo è un dato significativamente superiore alle caratteristiche dei nuclei familiari residenti in area metropolitana. Pertanto, la tendenza all'invecchiamento è generale, ma nell'erp di più. L'età avanzata si coniuga spesso con la fragilità sociale, la solitudine, la necessità di servizi di prossimità. Inoltre, nel 13% dei nuclei vi sono componenti seguiti dai servizi sociali, a conferma dell’alto tasso di fragilità dei nuclei erp.
A fronte di questi dati e per garantire maggiore sicurezza e autonomia alle persone anziane all’interno delle proprie abitazioni è in partenza una sperimentazione gratuita rivolta agli affittuari Acer in locazione permanente di un palazzo di via Albani, alla Bolognina, riservato agli utenti con più di 65 anni.
Coinvolti nella sperimentazione, su base volontaria, sono potenzialmente 16 nuclei con assegnatari che hanno in media più di 70 anni (il più giovane ne ha 66, il più anziano 90). Di questi 16 nuclei, 7 sono composti da una persona sola, compreso quello della persona novantenne.

Obiettivi: indipendenza e domiciliarietà


La sperimentazione – frutto della collaborazione tra Acer, la Regione Emilia-Romagna e la società regionale Lepida – ha lo scopo di dotare gli appartamenti di una tecnologia molto semplice e non invasiva destinata a migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini che li abitano. L’obiettivo è consentire alle persone fragili coinvolte di mantenere la propria indipendenza il più a lungo possibile in sintonia con gli ambienti in cui vivono; un sistema di sensori di cui verranno forniti gli appartamenti fornirà infatti elementi per individuare segnali precoci di allerta, necessari per un’azione di prevenzione della non autosufficienza e per individuare possibili servizi di supporto, in rapporto anche con le altre strutture pubbliche sociali e sanitarie presenti sul territorio.
Inoltre, la tecnologia utilizzata servirà a supportare la domiciliarità dei soggetti fragili, prevenire l’insorgere della non autosufficienza e favorire un invecchiamento attivo e in salute.
Tale sperimentazione potrà successivamente, qualora dia esiti positivi, essere estesa, previa valutazione dei soggetti pubblici coinvolti, ad altre aree territoriali (sia del Comune di Bologna che di altri Comuni) e ad altre tipologie di alloggi.

Ruoli e azioni


La società regionale Lepida svolgerà un ruolo di supervisore operativo della sperimentazione, monitorandone l'andamento e fornendo dati complessivi dell'attività in atto alla Cabina di Regia e a tutte le parti coinvolte. Inoltre, oltre alla configurazione e installazione dei sensori, metterà a disposizione il sistema SensorNet per la raccolta centralizzata delle misurazioni e degli eventi rilevati e trasmessi dai sensori
Acer ha il compito di acquistare i sensori, individuare i soggetti da coinvolgere nella sperimentazione e informarli adeguatamente insieme a loro eventuali familiari/caregiver. Sarà compito di Acer anche coordinare la rete dei soggetti di volontariato e di privato sociale interessati a partecipare alla realizzazione di un network sociale di supporto alla costruzione di relazioni di mutuo aiuto, collaborazione, socialità all’interno del fabbricato e nel territorio circostante.

Insieme per il sociale


Il direttore generale di Lepida Gianluca Mazzini ha commentato: “Dopo l’esperienza del Residence Care di Novi di Modena e le successive di Novellara, Carpi e Ferrara, siamo molto soddisfatti di avere avviato una nuova sperimentazione anche a Bologna. I sensori consentono il costante monitoraggio degli ambienti e inviano segnali di allerta che permettono di intervenire tempestivamente. Dopo alcuni mesi di sperimentazione del kit base valuteremo l’opportunità di aumentare le tipologie di sensori per ampliare le possibilità di monitoraggio”.

“Per Acer è un investimento per il sociale innovativo e di grande valore”, ha spiegato il presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi. “La casa del futuro dovrà essere sempre più sicura e accogliente ed è giusto che si sperimenti nelle fasce di popolazione con un alto tasso di fragilità”. Ha aggiunto la vice presidente di Acer Raffaella Pannuti: “Prossimità, vicinanza, cura sono le parole d’ordine di un progetto che permetterà agli anziani di continuare a vivere a casa propria, in autonomia ma anche in sicurezza. Ci faremo promotori di una rete di soggetti del privato sociale finalizzata a creare un contesto di positive relazioni di vicinato e di mutuo aiuto”.

"La realizzazione di questo progetto è davvero un passo avanti per garantire l’autonomia degli anziani della nostra regione, il cui numero è destinato a crescere nei prossimi anni. - ha sottolineato Paola Salomoni, assessora regionale a Ricerca e Agenda digitale - Come Regione abbiamo investito moltissimo, e continueremo a farlo, nei confronti di queste persone per supportare l’utilizzo della tecnologia IoT in tutti gli ambiti ed essere di aiuto a garantire sicurezza e non dipendere dagli altri. Interventi innovativi come questo sono la risposta ai problemi del territorio grazie anche alla competenza di Lepida a dare supporto. Ogni persona, infatti, ha un desiderio: sentirsi ancora attiva e parte della società”.

La banda ultra larga per le Scuole dell’Emilia-Romagna

Una scelta a prova di futuro. A dicembre 2022 risultano presenti in Emilia-Romagna circa 1.860 plessi di istituzioni scolastiche statali (dall’infanzia fino alle secondarie di 2^ grado), CPIA, corsi serali, ITS, IeFp collegati in fibra, pari al 60% del totale dei circa 3.119 plessi esistenti.

A partire dal 2011 Regione Emilia-Romagna, tramite Lepida Scpa e in sinergia con Province, Comuni e Unioni dei Comuni, ha avviato una serie di progetti per portare la connettività in fibra ottica con servizio a 1Gbps alle sedi scolastiche della regione, utilizzando diversi modelli di finanziamento e di proprietà della rete (si vedano i progetti "Una scuola grande come la regione" - 2011, Scuola@Appennino - 2012/2013, SchoolNet - 2015/2020) e arrivando a collegare, con risorse regionali e degli enti locali circa 1.209 plessi tra scuole statali e altre tipologie di scuola.

Nel maggio 2020 il governo italiano ha assunto la decisione di intervenire a favore del collegamento in fibra ottica ad 1 Giga delle scuole. Durante questa fase l’intervento pubblico ha previsto la fornitura della connessione a 35.000 strutture scolastiche (circa il 78% del totale), ossia a tutti gli edifici delle scuole secondarie di primo e secondo grado statali, e anche il collegamento di tutti i plessi delle scuole statali primarie e dell’infanzia nelle “aree bianche”. Questo intervento avrebbe dovuto essere completato entro il 2023.
Per quanto concerne le Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e la P.A. di Trento, l’attuazione del Piano e le rispettive attività sono state gestite direttamente con le società in-house.
I fondi destinati all’Emilia-Romagna sono stati pari a circa 23.500.000 €, che Regione ha impiegato nel collegamento delle scuole statali dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado non ancora raggiunte dalla fibra, estendendo inoltre l’intervento a ITS e IeFP (in tutto circa 1.900) nell’ambito del Piano scuole Emilia-Romagna Fase 1.
La realizzazione di questo piano è affidata a operatori di telecomunicazioni per quanto riguarda le scuole di tipologia B (scuole che si trovano in prossimità di reti in fibra ottica già realizzate, o in corso di realizzazione da operatori privati). Sono invece in carico a Open Fiber, in quanto concessionario del Piano Bul Aree Bianche, le scuole di tipologia C (scuole che si trovano nelle aree con intervento pubblico in concessione).

Regione Emilia-Romagna, tramite Lepida Scpa, interviene sulle scuole rimanenti, ossia sulle scuole raggiunte da fibra ottica realizzata o in corso di realizzazione nell’ambito di interventi pubblici, e sulle scuole non dotate di un'infrastruttura idonea a garantire i requisiti del servizio di accesso a 1Gbit/s.

I lavori nella nostra regione avrebbero dovuto essere completati entro il 2022, dando priorità alle scuole superiori. Sullo stato di avanzamento del Piano scuole dell’Emilia-Romagna ha però inciso negativamente l’aggiornamento dei Piani di collegamento in fibra ottica di unità immobiliari da parte di operatori di telecomunicazioni (con propri investimenti) e del concessionario Open Fiber per le Aree Bianche. Ha inciso inoltre anche la situazione verificatasi con la pandemia da Covid-19, e le sue successive conseguenze, in particolare l’aumento dei prezzi dei materiali per le lavorazioni e la rilevante diminuzione di aziende in grado di eseguire sia lavori specifici in ambito di telecomunicazioni che lavori civili (anche a fronte di misure di forte impatto su tale settore come il superbonus 110%).
Questi fattori hanno determinato un ritardo, al momento, di circa 2-2,5 anni delle azioni previste dal Piano scuole dell’Emilia-Romagna Fase 1.

Alla luce di queste criticità si è reso necessario procedere alla revisione dell’accordo stipulato tra MISE, Infratel, Lepida e Regione Emilia-Romagna per l’aggiornamento del Piano Tecnico e per la ridefinizione delle scadenze del Piano, approvato con Delibera di Giunta Nr. 2021 del 21/11/2022.
La durata del Piano sarà quindi prorogata fino al 31.12.2025

Da inizio lavori a inizio dicembre 2022 sono stati collegati in fibra ad 1 Gbps 650 plessi scolastici che, in aggiunta ai 1.209 collegati prima dell’avvio del Piano scuole Emilia-Romagna fase 1, rappresentano il 60% dei plessi della regione, con punte dell’91% per quanto riguarda le scuole secondarie di 2^ grado.

Al link https://digitale.regione.emilia-romagna.it/emilia-romagna-in-connessione/territori-connessi-lo-stato-dellarte/piano-scuole sono indicati la pianificazione e lo stato di avanzamento e realizzazione degli interventi del Piano scuole Emilia-Romagna Fase 1. La pianificazione tiene conto di tre elementi: le dichiarazioni del mercato per quanto riguarda le aree in cui ci sono operatori di telecomunicazione attivi; la pianificazione degli interventi di Open Fiber come concessionario del Piano Bul Aree Bianche; la pianificazione dei lavori eseguiti direttamente da Lepida Scpa.

Al fine di garantire parità di trattamento tra scuole statali e non, e favorire l’avvicinamento di una dorsale di rete in fibra ottica ad aree spesso isolate Regione Emilia-Romagna ha deciso di investire risorse anche sull’allacciamento delle scuole paritarie pubbliche, in particolare delle scuole dell’infanzia comunali, a valle del reperimento di fondi.
L’occasione giusta si è presentata col bando PNRR “Piano Scuole Connesse - Fase 2”, che prevede interventi per connettere, con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps, quasi 10 mila sedi scolastiche di tutto il territorio italiano suddiviso in otto aree geografiche (i cosiddetti Lotti di gara).
Il Lotto in cui è presente la Regione Emilia-Romagna, assieme alle regioni Marche e Umbria è il numero 4 e prevede un totale di 656 scuole da connettere nelle tre Regioni. Sono compresi fornitura e posa in opera della rete di accesso e i servizi di gestione, l’assistenza tecnica e la manutenzione. Le attività di infrastrutturazione dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, garantendo i servizi di connettività per almeno i sei anni successivi.

Regione Emilia-Romagna, ad ottobre 2021, ha inviato al MISE l’elenco delle scuole dell’infanzia comunali, affinché fossero incluse nel bando PNRR il cui soggetto aggiudicatario per il Lotto 4 (Emilia-Romagna, Marche e Umbria) è risultato Fastweb S.p.a., per € 12.694.884 
Nelle prossime settimane saranno disponibili maggiori dettagli sul Piano Scuole Connesse – fase 2.

I profili Social degli enti regionali della Pubblica Amministrazione

Anche per il 2022 è stata realizzata la rilevazione di ART-ER S.c.p.a. sui profili Social degli enti regionali della Pubblica Amministrazione.


Si tratta di un’analisi di grande importanza, in quanto i dati annualmente raccolti vengono impiegati nella costruzione della dimensione “Capitale Umano” dell’indice DESIER, lo strumento utilizzato da Regione Emilia-Romagna per misurare il livello di digitalizzazione dei comuni della regione attraverso 60 indicatori, ciascuno dei quali è ricondotto alle dimensioni di analisi del DESI europeo e del DESI del Politecnico di Milano.
La rilevazione della presenza e dell’utilizzo dei profili social da parte degli enti pubblici risulta quindi di particolare rilievo, poiché concorre a misurare la diffusione degli strumenti di comunicazione digitale (e delle loro conseguenti potenzialità) nel quotidiano delle amministrazioni locali emiliano romagnole.

La metodologia impiegata


La rilevazione viene realizzata da ART-ER S.c.p.a. per conto del Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna.
L’indagine sulla presenza della PA locale dell’Emilia-Romagna nei principali Social Network (Facebook, Twitter e Youtube) è condotta per tutti i Comuni e le Unioni di Comuni della regione. Inoltre, la rilevazione è stata estesa anche le biblioteche comunali.
La rilevazione è stata condotta direttamente sui social e anche sui siti web dei Comuni.
Per Facebook sono stati rilevati Account generali (relativi a tutte le attività dell’Ente) ed Account settoriali (biblioteche, turismo ed eventi culturali), distinguendo gli account attivi dagli account «dormienti», cioè quegli account che non presentano post nei due mesi precedenti la rilevazione.
Per Twitter sono stati rilevati Account generali ed Account settoriali (turismo ed altri account) ed i seguenti dati: anno di apertura; numero dei tweet; numero di follower; e la data dell’ultimo tweet.
Per Youtube sono stati rilevati i Canali generalisti ed i Canali tematici (turismo, cultura, consiglio comunale ed altri) e, per ciascuno, i seguenti dati: anno di apertura del canale; numero degli iscritti; numero di visualizzazioni complessive; data dell’ultimo video caricato.
Nello specifico, sono condivisi di seguito alcuni aspetti rilevanti relativi alle analisi condotte su Youtube e Twitter, che produrranno delle modifiche nella rilevazione social che verrà condotta per il prossimo anno.

Addio a Twitter


Nel 2022 sono stati rilevati 164 account Twitter (+2,5% rispetto al 2021), seguiti da 304 305 follower. Nel 50% si tratta di account generali, mentre la restante parte di account settoriali si divide tra il 25% di quelli legati al turismo e il 25% ad altre tipologie (in prevalenza si tratta di account della Polizia Locale, Biblioteche ed Informagiovani): un quadro che risulta sostanzialmente invariato nel confronto con il biennio precedente.
Il fenomeno più rilevante riguardo all’utilizzo di Twitter da parte della PA emiliano romagnola è la misura crescente degli account cosiddetti «dormienti», ossia quelli che non hanno twittato nei due mesi precedenti la rilevazione (luglio 2022). Nel 2022 infatti è risultato attivo solo il 38% degli account (pari a 63) con un trend in calo rispetto al dato del precedente biennio. Infine, l’analisi dei 101 account risultati dormienti nel 2022 mostra come il 61% degli account siano dormienti da almeno 3 anni.
Da queste analisi quindi Twitter, a differenza dal passato, non sembra più essere un social di riferimento per le pubbliche amministrazioni locali regionali. Dato quindi l’esiguo numero di nuove pagine dal 2020 ad oggi, il numero crescente di account dormienti, e la bassa media di tweet giornalieri dei profili esistenti, Twitter non verrà più incluso nella rilevazione, ma verrà prossimamente sostituito da altri social, verso i quali le pubbliche amministrazioni del territorio stanno mostrando maggiore attenzione.

Youtube: una variazione nelle modalità di rilevazione


Nel 2022 sono stati rilevati 330 canali YouTube (+8%) di cui 44 (pari al 13%) gestiti dalle Unioni di Comuni e 286 dai Comuni (pari al 87%). L’incremento 2022 ha riguardato tutte le classi dimensionali, ad eccezione dei Comuni grandi e medio grandi che erano già al 100% nel 2021. Nel 51% dei casi si tratta di canali Generalisti con contenuti molteplici, mentre nel 22% sono canali dedicati esclusivamente ai video del Consiglio comunale. I restanti canali si suddividono tra il turismo, la cultura e altri temi.
Youtube si conferma come un canale diffuso, e utilizzato dalle pubbliche amministrazioni della regione: è risultato attivo infatti 69% dei canali, in particolare i canali Generalisti e quelli dei Consigli comunali.
Tuttavia, la rilevazione ha mostrato comunque alcuni dati su cui riflettere nella programmazione della rilevazione del prossimo anno. Tra i 101 canali dormienti infatti il 50% lo sono da almeno 3 anni, e tra di essi ci sono alcuni account doppi, abbandonati nel tempo e sostituiti da nuovi canali attivi.
Sulla base di questi dati, nelle future rilevazioni la presenza di questa tipologia di canali verrà tenuta in considerazione e pesata nell’elaborazione del dato finale utile alla costruzione dell’indice.

Desier 2022


Per saperne di più sulle tematiche relative alla misurazione della digitalizzazione dei territori regionali è possibile leggere il rapporto DESIER 2022, o utilizzare il cruscotto che consente di accedere ad una serie di rappresentazioni cartografiche e di grafici che consentono uno sguardo regionale ed un affondo sul territorio in base alle caratteristiche territoriali ed istituzionali dei Comuni.

Benchmarking dell’Innovazione Digitale della PA emiliano-romagnola 2022 – social PA Twitter e Youtube Focal Point (pdf1.88 MB)

Cogliere la sfida di offrire servizi digitali nell’era del PNRR

Progettare l’esperienza del cittadino nei servizi pubblici

Intervista a Barbara Santi e Matteo Bolis per il ciclo di di webinar ‘Cogliere la sfida di offrire servizi digitali nell’era del PNRR’ organizzato da Giallocobalto - 1° incontro dal titolo ‘Progettare l’esperienza del cittadino nei servizi pubblici’

Link con maggiori dettagli:

Bandi DigComp Per la formazione e l’acquisizione di competenze digitali

Aperti fino al 15 dicembre i bandi per organismi della formazione per rendere disponibile un’offerta inerente le competenze digitali.

Sono due i bandi in scadenza il 15 dicembre che riguardano le competenze digitali: il primo vuole promuovere un’offerta formativa inerente al digitale per le donne, mentre il secondo vuole favorire l'occupazione sempre attraverso l’acquisizione di competenze digitali.
L’obiettivo di questi bandi è quello di rendere disponibile un’offerta formativa modulare e personalizzabile, che consenta alle persone di adeguare e aggiornare le proprie competenze digitali.

Soggetti ammessi alla presentazione della candidatura


I soggetti ammessi alla candidatura sono organismi accreditati alla formazione per l’ambito della Formazione continua e permanente, ai sensi della normativa regionale vigente, o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito al momento della presentazione dell’operazione.

I destinatari


Per quanto riguarda il bando Donne e competenze digitali - DigComp 2.2,
i destinatari principali dell’offerta formativa dovranno essere donne che necessitano di azioni formative per acquisire conoscenze e competenze digitali funzionali a per rafforzare la propria occupabilità e adattabilità, nonché a rendere maggiormente spendibili le proprie competenze e professionalità anche maturate in precedenti percorsi formativi ed esperienza lavorative.
Nel caso del bando, Competenze digitali per l’occupabilità - DigComp 2.2,
i destinatari dell’offerta formativa dovranno essere o persone non occupate, che hanno assolto l’obbligo d'istruzione e il diritto-dovere all'istruzione e formazione o persone che in esito al percorso di assessment, nella responsabilità di un operatore di un Centro per l’impiego, siano rientrate nel cluster Percorso 1 - Reinserimento occupazionale
Per entrambi i bandi, i partecipanti alle attività finanziate devono essere residenti o domiciliati in regione Emilia-Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività.

Modalità di iscrizione e scadenza


Le operazioni devono essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web e devono essere inviate alla Pubblica Amministrazione per via telematica entro e non oltre le ore 12.00 del 15/12/2022, pena la non ammissibilità.
Per maggiori Informazioni:
Donne e competenze digitali - DigComp 2.2
https://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi-regionali/2022/donne-e-competenze-digitali-digcomp-2.2
Competenze digitali per l’occupabilità - DigComp 2.2
https://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi-regionali/2022/competenze-digitali-per-l2019occupabilita-digcomp-2.2

Progetto Ambasciatori di privacy e sicurezza informatica

Un percorso formativo gratuito proposto dall’Associazione protezione diritti e libertà privacy APS Con il patrocinio dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali

Ambasciatori di privacy e sicurezza informatica è un progetto formativo gratuito rivolto a Dirigenti Scolastici, Docenti, D.S.G.A., Personale ATA, Collaboratori scolastici, studenti e famiglie delle scuole secondarie di primo grado, e di quelle secondaria di secondo grado biennio – triennio.

Il percorso affronterà i temi della protezione dei dati personali e delle sue complesse sfaccettature, utilizzando un approccio sperimentale della didattica del “peer to peer” letteralmente “educazione tra pari”. Chi si forgerà del riconoscimento avrà il ruolo o di educatore nei riguardi di loro coetanei.
Tutti i relatori si confronteranno ed apriranno un dibattito sul concetto di come tale diritto sia connesso al concetto del sé e rispetto personale e collettivo. Dibattito che assume la forma di relazione dialogica tra le parti di tutta la comunità educante in un circolo educativo virtuoso di coscienze responsabili.

Gli incontri


Tutti gli incontri del percorso formativo sono realizzati in presenza presso l’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo di Rimini ed online.
La partecipazione al percorso formativo, con superamento di un test scritto ed un colloquio orale finale, consentirà di ricevere l’attestato e l’iscrizione al registro “AMBASCIATORI DI PRIVACY E SICUREZZA INFORMATICA”, un riconoscimento che potrà essere utilizzato nella realtà scolastica di appartenenza nonché nella società civile quale testimonianza della volontà di contribuire fattivamente alla valorizzazione e sensibilizzazione della normativa sulla sicurezza e protezione dei dati personali.

Iscrizioni e informazioni


Partecipazione gratuita per Dirigenti Scolastici, Docenti, D.S.G.A., Personale ATA, Studenti della Scuola secondaria di primo grado - Scuola secondaria di secondo grado – biennio/ triennio e Famiglie.

Iscrizione obbligatoria tramite il form: https://www.associazionedirittiprivacy.it/component/content/article/ambasciatori-di-pri- vacy-e-sicurezza-informatica?catid=9&Itemid=101

Per informazioni contattare l’ Associazione Protezione Diritti e Libertà Privacy APS
Tel. 0541-1798438 - Cell. 347-5244264
Mail: segreteria@associazionedirittiprivacy.it
Sito: www.associazionedirittiprivacy.it

Ancora disponibili i voucher connettività fase 2 per le imprese del territorio

Imprese e titolari di partita IVA con sede in Emilia-Romagna possono ancora richiedere i voucher messi a disposizione da Infratel Italia per sostenere i costi dei servizi di connettività a banda ultralarga; i contributi partono da € 300 fino a € 2.500.

Facilità di connessione per tutte le imprese della Regione

Dopo la prima fase di incentivi rivolti ai residenti nei comuni delle aree montane e interne, è attiva la fase 2 del Piano Voucher per la digitalizzazione del sistema produttivo a supporto degli investimenti per i servizi di banda ultralarga sostenuti dalle micro, piccole e medie imprese emiliano-romagnole.

Le imprese e titolari di partita IVA possono ancora richiedere i voucher per i servizi destinati all’allacciamento alla banda ultralarga ad uno degli operatori privati di telecomunicazioni aderenti all’iniziativa nazionale (Elenco operatori accreditati Voucher Imprese (aggiornato al 10/10/2022)).
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha destinato circa 600 milioni di euro per questo intervento ed ha affidato la sua realizzazione alla propria società in-house Infratel Italia. 13,5 milioni di euro sono le risorse complessive destinate all’Emilia-Romagna, di questi, il 70% è già stato attivato e prenotato (circa 9 milioni), i restanti 4 milioni sono invece le risorse ancora a disposizione fino esaurimento e, comunque, fino al 15 dicembre 2022.
I contributi possono variare dai € 300 a € 2.500 per impresa richiedente.
La connettività e l’accesso alla digitalizzazione sono fondamentali non solo per poter essere più competitivi e produttivi sul mercato ma anche per lo sviluppo del territorio. Connettività e digitalizzazione per le imprese del territorio sono infatti considerati, dall’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, come un bene comune da promuovere e salvaguardare supportando ed incentivando l’attivazione di questi interventi e misure.


Come funziona il voucher?


Le imprese di micro, piccola e media dimensione regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, possono richiedere il contributo direttamente agli operatori privati di telecomunicazioni accreditati e aderenti all’iniziativa attivata da Infratel Italia. L’elenco degli operatori è disponibile anche sul sito del Piano (clicca qui per maggiori informazioni).
A ciascuna impresa beneficiaria, identificata con una partita IVA o codice fiscale dell’impresa, potrà essere erogato un solo voucher, anche per le imprese che possiedono più sedi sparse nel territorio.


Come viene erogato il contenuto?


Il contributo richiesto potrà variare in considerazione delle diverse caratteristiche di connettività e in presenza di diversi incrementi della velocità di connessione rispetto a quella già disponibile in sede, realizzati con qualsiasi tecnologia che soddisfi le prestazioni richieste.
Sono previsti quattro diverse tipologie di voucher:

  • Voucher A1: contributo di 300 euro per i servizi acquistati che permettano una velocità in download compresa tra i 30 e i 300 Mbit/s;
  • Voucher A2: fino a 800 euro per i servizi acquistati che permettano una velocità in download compresa tra i 300 Mbit/s e 1 Gbit/s, compreso il rilevamento della fibra ottica;
  • Voucher B: richiede le stesse caratteristiche del Voucher A2 ma può arrivare fino a 1.000 euro se la banda minima garantita dal contratto non è inferiore a 30 Mbit/s;
  • Voucher C: contributo fino a 2.500 euro per l’acquisto di servizi che consentano una velocità massima superiore a un 1 Gbit/s e banda minima garantita dal contratto superiore a 100 Mbit/s.

L’attivazione dei voucher deve essere richiesta direttamente agli operatori privati di telecomunicazioni aderenti all’incentivo, utilizzando i consueti canali di vendita.
Per monitorare la disponibilità di risorse e il dettaglio di ciascuna tipologia di voucher è disponibile la dashboard sul sito Infratel Italia a questo indirizzo: Dashboard Voucher Imprese.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito bandaultralarga.italia.it .

After: la manifestazione dedicata alla diffusione della cultura digitale fa tappa a Faenza dal 1 al 3 dicembre in occasione dei Digital Days.

Salomoni: “La trasformazione digitale deve migliorare la vita delle persone, senza lasciare indietro nessuno”


Secondo appuntamento per il festival voluto e organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, che dopo Modena arriva nel territorio faentino all’interno dei Digital Days. Tre giorni per presentare alcune iniziative regionali, per sostenere la trasformazione digitale e per illustrare le ultime novità nel settore culturale, agricolo e industriale

After, il festival della cultura digitale e della promozione della comunità di innovatori locali, sbarca a Faenza giovedì 1 dicembre. Organizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Lepida e ART-ER, quest’anno si svolge in forma itinerante all’interno di altri eventi organizzati a livello regionale sui temi della Data Valley Bene Comune. L’obiettivo è quello di raccontare e far sperimentare ai visitatori l’impatto delle nuove tecnologie su ambiti diversi quali la cultura, la manifattura, la tutela e la promozione dell’ambiente, le competenze digitali.

Il secondo contenitore di After, dopo quello dello Smart Life Festival a Modena dello scorso settembre, sarà rappresentato dai Digital Days organizzati dall’1 al 3 dicembre dall'Unione della Romagna Faentina in collaborazione con Romagna Tech. Il programma prevede tre giornate, di cui la prima sarà dedicata ad After, per promuovere la cultura digitale presso Faventia Sales, l’ex Istituto Salesiano, divenuto polo formativo ed educativo e spazio di aggregazione per la comunità locale. L’obiettivo è avvicinare la cittadinanza al tema del digitale, presentando realtà ed esperienze che nel territorio faentino hanno applicato con successo le nuove tecnologie nel proprio settore: industria manufatturiera e agricoltura.

I temi

Durante le giornate di After e dei Digital Days si discuterà di ER2Digit, il polo pubblico dell’innovazione digitale della Regione Emilia-Romagna, coordinato da ART-ER con la collaborazione di Lepida e Cineca, che grazie a un finanziamento europeo metterà a disposizione le infrastrutture regionali per assecondare la trasformazione digitale pubblica e privata; del rapporto tra industria culturale e digitale; dell’innovazione tecnologica nell’ambito dell’agricoltura e dell’industria. Ci sarà spazio, inoltre, per la promozione di pratiche e idee che stimolino una nuova cultura per colmare il divario di genere in ambito digitale attraverso l’appuntamento di Women in Tech dedicato al turismo femminile. Saranno previste anche attività laboratoriali, quali un laboratorio rivolto a due classi di studenti delle scuole superiori che rientra nel progetto regionale Citizer Science, nato per promuovere l’utilizzo della scienza da parte dei cittadini, oltre che laboratori di meteorologia, coding e robotica per i più giovani e non solo.

“Il festival After ha una doppia valenza: da un lato presenta le azioni regionali messe in campo per diffondere la cultura digitale sul territorio, dall’altro valorizza i progetti più innovativi delle comunità locali- spiega Paola Salomoni, assessora regionale a Ricerca e Agenda digitale-. Coinvolgiamo non solo esperti e ricercatori, ma anche studenti e cittadini perché la trasformazione digitale ha senso se migliora la vita quotidiana delle persone e non lascia indietro nessuno”.

I Digital Days sono una novità faentina di cui siamo molto soddisfatti. Pensati e costruiti assieme a Romagna Tech, sono la testimonianza di una rinnovata attenzione della Città allo sfidante tema della trasformazione digitale e delle sue opportunità- afferma Davide Agresti, assessore del Comune di Faenza con delega alla Smart City-. Una manifestazione, quindi, che ci permette di condividere - con cittadini di ogni età, imprese, scuole, e tanti diversi stakeholder- esperienze di innovazione e riuscire così a rispondere ai bisogni futuri del nostro territorio”.

La cultura digitale è nel nostro Dna- sottolinea Enrico Sangiorgi, presidente di Romagna Tech-. Questa Società Consortile per Azioni senza scopo di lucro, presente sul territorio da molti anni, ha al suo interno competenze di cultura digitale su vari livelli, da quelli più strettamente tecnologici ad altri più vicini al campo del sociale, con uno spettro di competenze che va dalla tecnica pura alla comunicazione e disseminazione della cultura digitale tra gli enti, le imprese e i cittadini. Un patner ideale, quindi, per una città che vuole evolvere ed immergersi nella cultura del 21esimo secolo, che è indiscutibilmente quella del digitale. Romagna Tech -conclude Sangiorgi- si pone proprio con il ruolo di facilitatore e ponte, tra le tecnologie e un mondo che, altrimenti, tarderebbe a coglierne le opportunità”.

Tutti gli eventi sono gratuiti. Per la partecipazione in presenza dei diversi eventi è necessaria l’iscrizione. le informazioni su eventi, orari, sedi e modalità di iscrizione sono disponibili sul sito https://www.afterfestival.it/.

Programma completo della giornata (pdf613.8 KB).

Difendersi dagli attacchi informatici e proteggere i dati personali

Difendersi dagli attacchi informatici e proteggere i dati personali: Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Garante per la protezione dei dati personali, Polizia Postale, mondo accademico e amministratori locali fanno il punto in un convegno nazionale lunedì 28 novembre.

A Bologna appuntamento in Regione, con il presidente Bonaccini e l’assessora Salomoni: “Lavorare insieme su infrastrutture e cultura della sicurezza”
Difesa dai crimini informatici, opportunità del PNNR e mercato del lavoro tra i temi affrontati. L’evento si svolgerà in contemporanea, oltre che a Bologna anche a Bolzano, Schio e Trento e sarà visibile in diretta streaming

Bologna - Clicchi per aprire l’allegato di una e-mail che in apparenza è di un fornitore che ti spedisce una fattura e in pochi secondi rischi di perdere il patrimonio informativo tuo e della organizzazione di cui fai parte. Si chiama ransomware, è solo una delle tante minacce informatiche che possono colpire privati, aziende e organizzazioni che non si dotino per tempo di strumenti di difesa adeguati.

Se ne discuterà lunedì 28 novembre dalle 8,30 alle 17 durante il convegno ‘Cybersecurity’: un evento ibrido, dal momento che si svolgerà contemporaneamente in presenza in quattro sedi: Bolzano, Schio, Trento e Bologna (in Regione, presso la Sala “20 maggio 2012” - viale Fiera 8), e sarà fruibile anche online.

A organizzare l’incontro è il Cerchio ICT, un gruppo di quattro società in house a capitale pubblico che si occupano di informatica e telecomunicazione: Lepida (società in house della Regione Emilia-Romagna), Informatica Alto Adige, Pasubio Tecnologia e Trentino Digitale.

“Le nuove tecnologie offrono enormi possibilità di crescita e sviluppo, ma al tempo stesso sono il terreno in cui prosperano nuovi crimini e nuove minacce, tanto più subdoli quanto poco visibili -commentano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni, che prenderanno parte per l'Emilia-Romagna dalla sede di Bologna del convegno-. Per questo è necessario investire in sicurezza online, sia da un punto di vista infrastrutturale sia da un punto di vista culturale, perché spesso l’anello debole di cui approfittano i frodatori è proprio l’utente dei servizi. Importante fare rete con i tanti soggetti coinvolti, a partire dalle pubbliche Amministrazioni che hanno una responsabilità molto grande rispetto alla sicurezza dei dati dei cittadini: il convegno di lunedì va proprio in questa direzione”.

I temi

Il convegno si aprirà con il racconto di una effettiva esperienza di ransomware, cioè di un attacco da parte di quei programmi informatici malevoli che dopo avere infettato un dispositivo digitale, ne bloccano l’accesso ai contenuti per poi chiedere un riscatto (in inglese, “ransom”) per liberarli. È una tra le minacce più frequenti e importanti nel panorama internazionale, con impatti devastanti. L’Italia è uno dei Paesi più colpiti: la Polizia Postale e l’Agenzia per la Cybersicurezza spiegheranno come difendersi. Si discuterà poi della tutela dei dati personali con esperti legali e componenti del Garante per la protezione dei dati personali, delle opportunità che potranno essere colte dagli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sarà privilegiato il punto di vista delle amministrazioni locali, che mostreranno come adeguano e indirizzano le loro strategie e i propri sforzi rispetto a questo contesto.

Un altro argomento che sarà affrontato riguarda il mercato del lavoro: le richieste di risorse specializzate in sicurezza informatica sono in continua crescita a fronte di una palese carenza di professionisti, data soprattutto dalle tante competenze che una figura così complessa deve avere. Una tavola rotonda chiuderà il programma presentando gli organizzatori della giornata, cioè il gruppo “Cerchio ICT in house”.

Gli organizzatori: il Cerchio ICT

La collaborazione tra Lepida, Informatica Alto Adige, Pasubio Tecnologia e Trentino Digitale ha inizio a luglio 2021 con la costituzione del “Cerchio ICT in house”, un gruppo aperto alle società in house a capitale pubblico che operano a livello locale o regionale. Il gruppo si propone di collaborare e condividere azioni, nel rispetto dei perimetri dei rispettivi territori.

L’intesa si pone l’obiettivo di sviluppare sinergie determinanti nello scambio di informazioni, conoscenze, know-how ed esperienze, così da garantire la digitalizzazione e l’innovazione dei territori di riferimento e migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi a favore di cittadini ed enti pubblici. La complessità dei sistemi attuali infatti necessita di competenze e di una visione che raramente un soggetto solo può avere.

Grazie a questo accordo è possibile condividere modelli, metodologie ed esperienze su specifiche tematiche attinenti ai servizi digitali erogati per la pubblica amministrazione, confrontarsi e sviluppare congiuntamente iniziative su quattro ambiti di interesse: sicurezza, sviluppo di servizi e App, connettività, soluzioni basate su Internet of Things.

Programma e partecipazione

La partecipazione all’evento è gratuita ma è richiesta la registrazione tramite il sito https://www.cerchioict.it/fit4digital. A Bologna l’evento si terrà presso la Sala “20 maggio 2012” in viale Fiera 8, dalle 8,30 alle 17. Le altre sedi, anch’esse collegate in diretta, sono a Bolzano (Hotel Sheraton), Trento (presso Trentino Digitale) e Schio (FaberBox).

I prossimi appuntamenti con Paola Salomoni, Assessora alla Scuola, Università, Ricerca, Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna

Nel mese di novembre saranno ben tre gli eventi che vedranno la parteciapazione di Paola Salomoni, Assessora alla Scuola, Università, Ricerca, Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna. Si parlerà di città intelligenti, di sostenibilità digitale e di sfide professionali in ambito tecnologico.
  • Women 4 Digital

Martedì 22 novembre dalle ore 9:00, presso l’hub culturale We Gil - Largo Ascianghi, 5, Roma.

Quello del 22 novembre sarà il primo di un mini-ciclo di eventi che ha come obiettivo quello di evidenziare le sfide professionali in ambito tecnologico, analizzare le cause delle disuguaglianze e immaginare possibili soluzioni, attraverso il racconto e le esperienze di leadership femminili.

In particolare, la sessione Women 4 Agende digitali è in programma alle ore 10:00, e vedrà la partecipazione di esponenti istituzionali, imprenditrici e dirigenti d'azienda.

«Raggiungere l’uguaglianza di genere non è solo un obiettivo importante in sé e per sé,ma anche un catalizzatore per raggiungere l'Agenda 2030 e un futuro sostenibile per tutti»

  • Obiettivo Smart City

Mercoledì 23 novembre in dirette streaming.

La trasformazione di un’area urbana in una smart city ha l’obiettivo di migliorare ogni aspetto della vita quotidiana dei cittadini e di ottimizzare i processi decisionali della pubblica amministrazione. Come? Attraverso una raccolta intelligente e una valorizzazione dei Big Data che, sapientemente analizzati, consentono di trasformare dati in informazioni utilizzabili per una fluida organizzazione cittadina. Dalla gestione delle infrastrutture a quella dei servizi, dalla pianificazione predittiva dello sviluppo urbanistico fino alla reattività in tempo reale di fronte a situazioni impreviste o d’emergenza, le frontiere della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale abilitano oggi nuovi modi di concepire il management urbano. C’è chi sta già mettendo in pratica questo modello in modo virtuoso, in Italia e nel mondo, e ha oggi esperienze e nuove consapevolezze da condividere: una città intelligente può esistere solo laddove l’intero territorio, e chi lo abita, è a sua volta smart.

I temi affrontati saranno:

  • L’eccellenza europea in ambito smart city
  • L’analisi dei dati come motore dello sviluppo urbano
  • Il punto di vista di chi le smart city le sta facendo davvero
  • Le soluzioni disponibili per la trasformazione digitale delle città
  • Stati Generali della Sostenibilità Digitale

Venerdì 25 e sabato 26 novembre, Palazzo di Varignana, Bologna.

Il digitale è sempre più motore di sviluppo. Lo sviluppo deve essere sempre più sostenibile. Per questo è fondamentale parlare di Sostenibilità Digitale. La Fondazione per la Sostenibilità Digitale studia le dinamiche indotte dalla trasformazione digitale nei suoi impatti con sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Sviluppa attività di ricerca, fornisce letture ed interpretazioni, offre indicazioni operative, intercetta i trend del cambiamento e ne analizza gli impatti rispetto allo sviluppo sostenibile. Con gli Stati Generali della Sostenibilità Digitale la Fondazione aggrega le risorse migliori delle principali aziende italiane per perseguire insieme due importanti obiettivi:

  • fornire una proposta operativa alle Istituzioni per fare in modo che il digitale diventi realmente strumento di sostenibilità,
  • sviluppare soluzioni basate sul digitale che risolvano problemi concreti collegati ad Agenda 2030 in modo da non proporre solo idee per il cambiamento ma di agire per il cambiamento.

Per questo Stati Generali della Sostenibilità Digitale possono essere visti come:

  • una piattaforma di discussione multistakeholder attraverso la quale definire lo stato dell’arte della sostenibilità digitale, 
  • un momento di incontro e di confronto tra aziende, istituzioni e società civile per condividere punti di vista e sviluppare traiettorie di crescita basate sul paradigma della sostenibilità digitale, 

Il punto di partenza, la nascita della Piattaforma degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale, è costituito da una due giorni - il 25 ed il 26 novembre 2022 - a cui parteciperà anche l’assessora alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale Paola Salomoni.

Durante le due giornate verrà avvitato un percorso di discussione, confronto e progettazione partecipata dell’iniziativa che si svilupperà nei mesi successivi.

Scopri tutte le informazioni e il programma completo sul sito: https://sostenibilitadigitale.it/stati-generali/

Innovazione e sviluppo attraverso la cultura e la creatività: le politiche regionali e la nuova EIT Culture and Creativity

Il primo dicembre alle ore 17:15 presso la sala 4 del Faventia Sales, all’interno di After e dei Digital Days, si terrà il workshop per presentare le politiche regionali e i progetti di innovazione e sviluppo nell’industria culturale e creativa.

Durante l’evento dal titolo “Innovazione e sviluppo attraverso la cultura e la creatività: le politiche regionali e la nuova EIT Culture and Creativity” verranno approfonditi temi riguardanti l’innovazione digitale nell’industria culturale.
Cultura e creatività infatti non sono solo sinonimi di bellezza, valori e identità
territoriale, ma rappresentano anche un importante volano di crescita competitiva per le imprese e uno stimolo per consolidare modelli di sviluppo innovativi e sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale.
Quando si parla di innovazione su cultura e creatività non ci si riferisce solo alle applicazioni tradizionali in ambito di patrimonio artistico culturale, si fa anche riferimento alla trasversalità della cultura: innovazione sociale, benessere delle persone, welfare culturale, cinema e musica.
In quest’occasione, verrà anche presentata la nuova Comunità della Conoscenza e dell'Innovazione su Cultura e Creatività dell’Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT). Quest’ultima infatti nasce con l’obiettivo di rafforzare e trasformare i settori e le industrie culturali e creative europee aumentando la loro capacità di innovazione, competitività e ripresa dopo la pandemia Covid-19.
Tra i partner italiani: Regione Emilia-Romagna, rappresentata da ART-ER, il CNR - Consiglio nazionale delle ricerche e l’Università di Bologna attraverso "Una Europa".


Un workshop interattivo per parlare dell’industria culturale e creativa


Il workshop approfondirà i temi stimolando un confronto tra i partecipanti sugli ambiti prioritari di intervento della nuova programmazione regionale e sulle opportunità offerte dall’avvio dell’iniziativa europea EIT Culture and Creativity.
Nel corso dell’evento saranno presentate esperienze in cui l’innovazione culturale prende forma e verrà, inoltre, definito il binomio tra cultura e digitale nel settore in cui operano le imprese culturali e creative, ponendo in evidenza anche codici Ateco “inaspettati” che potranno beneficiare delle azioni della KIC Industrie Culturali e Creative.
Sarà inoltre previsto un coinvolgimento del pubblico in sala mediante pool istantanei per stimolare la partecipazione sui temi di interesse.


Il programma del workshop

  • Presentazione dell’iniziativa a cura di Dimitri Tartari, Responsabile Agenda Digitale
  • Le politiche regionali e la nuova EIT Culture and Creativity a cura di Barbara Busi, ART-ER Scpa, Area Manager Territori, Partecipazione e Attrattività e Coordinatrice Presidio Industrie Culturali e Creative
    Modera l’evento Barbara Santi di Agenda Digitale Emilia-Romagna
  • Partecipa all'evento Luca De Biase, editor di innovazione presso Il Sole 24 Ore e Nova24

Per iscrizioni:https://regioneer.it/xo870s0b

Approfondimenti: cos’è la Kic e l’Isitituto europeo di Innovazione Tecnologica (EIT)


L'Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) ha annunciato l'istituzione della nuova Comunità della Conoscenza e dell'Innovazione su Cultura e Creatività (KIC EIT Culture & Creativity). La KIC è progettata per trasformare i settori e le industrie culturali e creative d’Europa, aumentando la capacità di innovazione e competitività. L’approccio all’innovazione è di tipo interdisciplinare: innovazione tecnologica e commerciale, innovazione artistica e innovazione sociale.
Questa si aggiungerà alle 8 KIC già esistenti sostenute dall’Istituto EIT: si tratta di partenariati pan-europei tra imprese di spicco, laboratori di ricerca e università, ciascuno dedicato a una delle sfide più urgenti per le nostre società, ovvero il clima, il digitale, l'energia, la salute, le materie prime, l'alimentazione, l'industria manifatturiera e la mobilità urbana.
La missione della KIC consiste nello sfruttare il potenziale di innovazione delle industrie e dei settori culturali e creativi e contribuire alla loro crescita e alla loro ripresa sostenibili dopo la pandemia di COVID-19.
La KIC gestirà dieci programmi d’azione necessari per il raggiungimento di 5 obiettivi strategici:

  • Istruzione: Rendere studenti e professionisti a prova di futuro
  • Innovazione: Creare opportunità interdisciplinari
  • Creazione: Costruire imprese forti per l’impatto e la crescita
  • Società: Rigenerare valori e coesione sociale
  • Sistema: Guidare il cambiamento trasformativo

La KIC sosterrà l’intero sistema delle Imprese Culturali Creative (ICC) offrendo programmi di formazione, sostegno a progetti d’innovazione e servizi per la creazione e l'accelerazione d'impresa, l’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti.
Tra i partner italiani figurano la Regione Emilia-Romagna, rappresentata da ART-ER, il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), l’Università di Bologna attraverso "Una Europa" (alleanza universitaria formata da prestigiosi atenei europei), Fondazione Cariplo e Fondazione Fitzcarraldo.
La partnership agirà attraverso 6 nodi focali della KIC, denominati Co-Location Centres, insediati ad Amsterdam, Barcellona, Bologna, Helsinki, Kosice e Vienna.
L’avvio delle attività è previsto per il 2024 e già dal prossimo anno si inizieranno a scaldare i motori per la partenza, impostando gli strumenti operativi necessari per fornire supporto alla creazione di impresa, al trasferimento tecnologico, allo sviluppo di competenze, all’innovazione delle policy e anche alla revisione dei curricoli formativi.

Er2Digit: l’European Digital Innovation Hub della Regione Emilia-Romagna per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese e degli enti pubblici si presenta ad After

Ad After un'occasione per affrontare i temi collegati all’innovazione digitale e per presentare Er2Digit, l’European Digital Innovation Hub della Regione Emilia-Romagna, realtà creata per supportare con strumenti concreti la digitalizzazione delle piccole e medie imprese e degli enti pubblici.

Cos’è ER2Digit


Er2Digit è l’European Digital Innovation Hub della Regione Emilia-Romagna, che si impegna a sostenere con strumenti concreti la digitalizzazione delle piccole e medie imprese e degli enti pubblici. A questi soggetti verranno messe a disposizione conoscenze, competenze e risorse che potranno essere usate come opportunità per migliorare la competitività in molti settori: sanità, sviluppo economico, cultura, agricoltura, turismo, ricerca e territorio.

Al festival After, ART-ER Scpa, coordinatore dell’European Digital Innovation Hub, e i partner, Lepida Scpa e CINECA, presenteranno i servizi che saranno messi a disposizione grazie a questo progetto

L’evento sarà guidato da Luca De Biase, Editor di innovazione presso Il Sole 24 Ore e Nova24, che si occupa di innovazione tecnologica, sviluppo territoriale, diritti e doveri sull’uso di internet, mondo delle startup innovative ed economia della conoscenza. L’incontro sarà accompagnato da un’attività di facilitazione visuale, e sarà previsto un coinvolgimento del pubblico in sala mediante sondaggi istantanei.

Programma

  • Saluti istituzionali e presentazione dell’iniziativa a cura di Dimitri Tartari, Responsabile Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna
  • Key note speech di Luca De Biase, editor di innovazione presso Il Sole 24 Ore e Nova24
  • I servizi di ER2Digit a supporto della transizione digitale di imprese e Pubbliche Amministrazioni, intervengono:

Lucia Mazzoni, ART-ER Scpa, esperta in Transizione Digitale

Chiara Dellacasa, Cineca, Project Manager Area Data Management

Teresa Gallelli, Lepida Scpa, Responsabile Area Progetti Europei

Conclusioni finali a cura di Dimitri Tartari e Luca De Biase

modera l’evento Barbara Santi di Agenda Digitale Emilia-Romagna


Per iscrizioni: https://regioneer.it/ri406i5j

Approfondimenti: Il programma Digital Europe Per la trasformazione digitale


La Commissione Europea, attraverso il nuovo programma Digital Europe, sostiene l'importanza di accelerare ulteriormente la trasformazione digitale dell'economia e della società. Per tale motivazione, nel 2022 sono stati finanziati 136 centri europei per l'innovazione digitale: gli European Digital Innovation Hub, ossia i poli pubblici di innovazione digitale. A questi soggetti la Commissione Europea ha deciso di affidare il compito di assicurare la transizione digitale dell’industria (con particolare riferimento alle piccole e medie imprese) e della Pubblica Amministrazione. Il Programma Digital Europe, in particolare, intende promuovere le capacità europee di supercalcolo, intelligenza artificiale e di raccolta e analisi di grandi quantitativi di dati.

Il progetto Er2digit


Er2Digit, l’European Digital Innovation Hub della Regione Emilia-Romagna, lavorerà prevalentemente a livello locale e regionale, vicino a piccole e medie imprese e Pubbliche Amministrazioni Locali che vogliono avanzare nel percorso della digitalizzazione. Questo risultato verrà raggiunto fornendo loro supporto in diversi ambiti, mettendo a disposizione una vasta gamma di competenze tecniche e innovazioni sperimentali, rappresentando una vera e propria porta di accesso a piattaforme e infrastrutture specializzate. Verrà anche fornita consulenza finanziaria, formazione e appoggio alle imprese sulle questioni ambientali, in particolare per quanto riguarda il consumo di energia e le basse emissioni di carbonio.
Er2Digit fornirà alle piccole e medie imprese e alle Pubbliche Amministrazioni l’accesso a queste capacità sia a livello locale che europeo, attraverso la disponibilità di strumenti proposti dagli altri European Digital Innovation Hub della rete di cui fa parte.
I servizi e le opportunità saranno offerti gratuitamente alle Pubbliche Amministrazioni, mentre per le imprese una quota del servizio andrà dedotta dagli aiuti di Stato che possono ricevere.

Data Valley Emilia-Romagna: il supercomputer Leonardo scala posizioni e diventa il 4° più veloce al mondo

L’annuncio nel corso della conferenza SC22 a Dallas, in Texas. Un traguardo importante per l’intero sistema egionale, che premia i 50 anni di impegno del CINECA a sostegno della ricerca attraverso il calcolo ad alte prestazioni e conferma il ruolo dell'Italia come asset strategico nella costruzione dell'ecosistema HPC europeo.

Bologna – Sempre più in alto. Con una performance misurata di High-Performance Linpack (HPL) di 174,7 petaflop, il supercomputer europeo Leonardo, gestito dal Cineca, co-finanziato da EUROHPC JU e dal Ministero dell'Università e della Ricerca, scala posizione e sale al 4^ posto nella Top500, la lista dei supercomputer più potenti al mondo. L'annuncio è stato dato durante SC22, la più importante  conferenza internazionale per l'High Performance Computing in corso a Dallas, in Texas.

Leonardo si trova al Tecnopolo di Bologna, dove sarà inaugurato il prossimo 24 novembre. Grazie anche agli investimenti effettuati dalla Regione Emilia-Romagna per il recupero urbanistico e l’infrastrutturazione dell’area ex Manifattura Tabacchi, dove il Tecnopolo di Bologna è ormai una realtà: un’autentica cittadella della scienza, dei Big Data e delle nuove tecnologie, dove si trova già il Data Center del Centro Meteo Europeo, Agenzia Italia Meteo e dove troveranno sede Università, Centri di ricerca e tutti i principali istituti scientifici del Paese.

Quella del 24 novembre sarà una cerimonia dedicata alla comunità della ricerca scientifica e tecnologica alla presenza delle autorità europee, italiane e regionali. Le immagini della cerimonia di inaugurazione saranno messe a disposizione subito dopo l'evento:

“La Data Valley dell’Emilia-Romagna - afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - è sempre di più una piattaforma internazionale dei Big data al servizio della crescita sostenibile, dell’innovazione e dello sviluppo umano, al servizio del nostro territorio ma, soprattutto, del Paese e dell’Europa. Vogliamo attirare qui conoscenze, professionalità e talenti, in un ecosistema regionale che vede insieme università, centri di ricerca e sistema produttivo, impegnati su obiettivi condivisi nel Patto per il Lavoro e per il Clima con tutte le parti sociali. Primi fra tutti nuova e buona
occupazione, transizione ecologica e digitale, riduzione delle distanze sociali e territoriali”.

“Per questo - conclude Bonaccini - vogliamo continuare ad essere protagonisti dell’innovazione robotica, tecnologica e digitale, e Leonardo sarà una grande risorsa per la ricerca e applicazioni pratiche che migliorino la vita dei cittadini”.

“Cineca è molto orgoglioso del risultato raggiunto da Leonardo nella lista Top500 - dichiara Francesco Ubertini, presidente del Cineca. Questo traguardo premia l'impegno del Consorzio, che da oltre cinquant’anni sostiene la ricerca tramite il calcolo ad alte prestazioni, e conferma il ruolo dell'Italia come asset strategico nella costruzione dell'ecosistema HPC europeo. È un onore condividere questo successo con i membri dell’impresa comune EuroHPC JU. I supercomputer come Leonardo sono in grado di fornire la potenza computazionale necessaria per modellare, simulare e quindi aiutare a
comprendere fenomeni complessi. Leonardo consentirà di sostenere la ricerca scientifica di frontiera e l’innovazione tecnologica aiutando così ad affrontare le sfide più difficili della nostra società, tra cui la mitigazione e la gestione dei rischi dovuti a situazioni estreme, a pandemie agli eventi naturali come terremoti, tsunami, eventi vulcanici o inondazioni improvvise - molti dei quali possono essere causati dal cambiamento climatico”.

Il posizionamento al quarto posto nella lista Top500 assume un ulteriore motivo di merito, perché il sistema è stato installato in tempi brevissimi: l'installazione di Leonardo è iniziata solo a luglio, ed è proseguita per tutta l'estate con la consegna dei 155 rack e delle migliaia di componenti del supercomputer. Inoltre, dopo i ritardi dovuti alla pandemia, l'installazione di Leonardo e la realizzazione del nuovo datacenter presso il Tecnopolo di Bologna sono andate di pari passo. Il traguardo che il Cineca festeggia rende merito all’impegno di tutto lo staff.

In questa edizione della Top500, oltre a Leonardo, Cineca è presente anche con Marconi100, al 24° posto. Inoltre, il Consorzio gestisce il supercomputer di Eni HPC5, al 13° posto, il più potente tra i sistemi dedicati alle applicazioni industriali.

Informazioni tecniche

Il sistema Leonardo è fornito da Atos, basato su BULL SEQUANA XH2000. Leonardo è composto da due moduli di calcolo principali: un modulo booster, che è stato implementato nell'ottobre 2022, il cui scopo è massimizzare la capacità computazionale tramite GPU basate su NVIDIA Ampere, e un modulo Data Centric, che sarà pronto nel 2023, con l'obiettivo di soddisfare un gamma più ampia di applicazioni tramite CPU Intel Sapphire Rapids. Il modulo booster appena rilasciato ha raggiunto un HPL di 174,7 petaflop.

Il sistema entrato in classifica non è ancora completo. L’installazione di Leonardo non si è ancora conclusa, infatti, Cineca e Atos prevedono di migliorare le prestazioni di Leonardo fino a raggiungere 240 Petaflops HPL nelle prossime settimane. Nella co-progettazione di un'architettura potente ed efficiente per supportare i ricercatori,è stata valutata anche la questione della sostenibilità. Tutte le soluzioni tecnologiche utilizzate sono state valutate anche dal punto di vista del loro impatto ambientale, in  particolare, le tecnologie utilizzate per il raffreddamento delle sale del supercomputer e
del datacenter.

Le informazioni tecniche sono disponibili:
https://leonardo-supercomputer.cineca.eu/hpc-system/

L'ecosistema EuroHPC a supporto della ricerca

Il supercomputer europeo Leonardo installato nel Tecnopolo di Bologna, è uno dei tre sistemi pre-exascale dell’impresa comune EuroHPC Joint Undertaking (EuroHPC JU).

Il progetto fa parte delle azioni che l'Unione Europea sta mettendo in atto per sostenere la diffusione dell'High Performance Computing come forza trainante per la crescita e l'innovazione. Il 50 per cento della potenza di calcolo generata da Leonardo sarà infatti a disposizione degli istituti di ricerca e delle università italiane; il resto sarà utilizzato dai ricercatori europei.

Applicazioni

Leonardo e i supercomputer EuroHPC JU sono resi accessibili ai ricercatori europei del mondo accademico, degli istituti di ricerca, delle autorità pubbliche e dell'industria con sede negli Stati membri dell'UE o in un paese associato a Horizon, per sviluppare nuove applicazioni in aree come intelligenza artificiale e medicina personalizzata, fonti di energia rinnovabile, progettazione di farmaci e materiali, bioingegneria, previsioni meteorologiche e lotta al cambiamento climatico.

La fase di pre-produzione del supercomputer è già iniziata. Il bando LEAP (Leonardo early access program) è rivolto a progetti con un elevato impatto scientifico, in grado di sfruttare una disponibilità estremamente ampia di risorse computazionali. I ricercatori di tutti i settori della scienza, dell'industria e del settore pubblico possono presentare le loro proposte, indipendentemente dalla loro nazionalità. I progetti selezionati avranno accesso al sistema da gennaio 2023. Leonardo diventerà pienamente operativo per gli utenti a fine marzo 2023.

Link: https://leonardo-supercomputer.cineca.eu/leap-leonardo-launched/

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ultima modifica 2021-03-17T17:10:43+02:00
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