Piano Banda Ultra Larga dell'Emilia-Romagna
Gli obiettivi infrastrutturali relativi alla banda ultralarga dettati dall'Agenda Digitale Europea prevedono per il 2020 la disponibilità di banda ultralarga ad almeno 30 Mbps per tutti e che il 50% delle famiglie usi una connessione ad almeno 100 Mbps.
Coerentemente con la strategia italiana, gli obiettivi regionali prevedono il 100% delle unità immobiliari ad almeno 30 Mbps (Megabit per secondo) e l'85% delle unità immobiliari coperte da servizi di banda ultra larga ad almeno 100 Mbps.
In Emilia-Romagna, il 98% della popolazione ha una disponibilità di banda di almeno 2 Mbps (copertura netta), il 53% di almeno 30 Mbps e il 19% di almeno 100Mbps.
Il 3 marzo 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia italiana per la banda ultralarga con l'obiettivo di colmare il ritardo digitale del Paese rispettivamente sul fronte infrastrutturale e nei servizi, in coerenza con l'Agenda Digitale Europea. Con delibera numero 606 del 28 aprile 2016, la Giunta regionale ha dato il via libera a finalizzare la convenzione con il Governo, secondo la quale il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) destinerà 180 milioni alle aree bianche a fallimento di mercato. I nuovi finanziamenti pubblici andranno ad integrare gli investimenti che gli operatori privati faranno nelle aree nere (circa 300 milioni). In particolare, Regione integrerà 75 milioni di euro per effettuare un unico intervento di bando per la realizzazione e la concessione di gestione all’ingrosso della rete.
Gli obiettivi regionali
Sulla base degli obiettivi europei, Regione Emilia-Romagna ha definito un piano di indirizzo per lo sviluppo della banda ultra larga (1.06 MB) che prevede di raggiungere, per il 2020:
- Copertura a 30Mbps per il 100% della popolazione
- Copertura a 100 Mbps per l’85% della popolazione
- Copertura di 200 aree produttive in banda ultra larga
- Copertura del 100% delle scuole in banda ultra larga
- Copertura del 100% dei municipi in banda ultra larga
Aree di intervento
Sulla base dei piani degli operatori privati di telecomunicazione, il territorio dell’Emilia-Romagna è stato suddiviso, come tutte le zone del resto d’Italia, in aree nere e aree bianche:
Aree nere
Ovvero i 53 comuni (16 in provincia di Bologna, 2 e Ferrara, 5 a Forlì-Cesena, 10 a Modena, 4 a Parma, 2 a Piacenza, 4 a Ravenna, 4 a Reggio Emilia, 6 a Rimini) dove gli operatori privati investono in prima persona e senza alcun finanziamento pubblico perché il numero di utenze garantisce loro il ritorno sugli investimenti. In queste aree la fibra ottica è arrivata o lo sarà a breve in tutti gli armadi di strada e gli utenti potranno navigare ad una velocità tra i 30 ed i 100 Mbps.
Va evidenziato che all’interno dei comuni appartenenti alle aree nere, esistono anche delle aree bianche, costituite da frazioni o piccoli nuclei familiari, lontani dal centro abitato. Queste aree sono "fuori mercato" e grazie all’accordo con il Governo, saranno gestite con i finanziamenti destinati alle aree bianche della Regione.
Dai piani degli operatori TLC, pubblicato dal Mise, si rileva che per la Regione Emilia-Romagna le le aree nere coprono il 79% della popolazione.
Aree bianche
Sono le aree periferiche dove gli operatori non investono perché a fallimento di mercato e dove internet ultra veloce arriverà solo grazie ai finanziamenti pubblici. Complessivamente per queste aree si prevede ora un unico intervento per un totale di finanziamento pubblico pari a 238,7 milioni di euro (180,7 milioni di euro del Mise, 39 milioni di Fondi FEASR, 19 milioni di fondi FESR). A questi vanno aggiunti i 15 milioni previsti per le scuole e 6,5 milioni per i municipi.
Dai piani degli operatori TLC si rileva che per l’Emilia-Romagna le aree bianche interessano il 21% della popolazione regionale.
L'intervento prevederà quattro fasi strutturate su singole annualità
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Scenario a conclusione delle quattro fasi
La tecnologia
La tecnologia abilitante alla realizzazione della banda ultra larga è ovviamente la fibra ottica utilizzata per raggiungere la centrale (FTTE), l'antenna radio (FTTA), l'armadio di strada (FTTC) e infine direttamente lo stabile (FTTB e FTTH). FTTE e FTTC sfruttano, per raggiungere l'abitazione o l'azienda, il cavo in rame telefonico già normalmente presente ottenendo velocità variabili in funzione della distanza dalla centrale o dall'armadio di strada, velocità che nel caso migliore (vicinissimi all'armadio di strada) può raggiunge anche i 100Mbps. Le performance maggiori con velocità superiori ai 100Mbps si hanno con la fibra ottica che arriva direttamente in casa (FTTB/FTTH), in questo caso possono subentrare ulteriori costi di infrastrutturazione dovuti ad esempio all'esecuzione di scavi.
Programmazione degli interventi
Secondo quanto previsto dalla Regione e in aderenza a quanto concordato con il Governo l’inizio dell’implementazione degli interventi per la copertura delle aree bianche avverrà i primi mesi del 2017.
Maggiori informazioni
Consulta la pagina dedicata sul portale di Lepida Spa per informazioni relative alle fasi di realizzazione dell’intervento pubblico sui comuni interessati e al numero di interventi (con relativo impegno finanziario) attualmente in essere.
Alla pagina informativa di Lepida Spa si trova la lista dei comuni oggetti dell’intervento pubblico
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Contatti
Per informazioni puoi scrivere a coordinamentoADER@regione.emilia-romagna.it