Dare forma al futuro digitale europeo: la nuova strategia della Commissione
Mercoledì 19 febbraio, la Commissione Europea ha presentato i principali elementi della nuova strategia per l’Europa digitale. L’intero impianto farà perno sui contenuti del white paper “Shaping Europe’s digital future” (“Dare forma al futuro digitale europeo”), documento programmatico che a sua volta ispira ulteriori documenti di indirizzo dedicati alle altre due priorità della strategia: “On Artificial Intelligence - A European approach to excellence and trust” (“Sull’Intelligenza Artificiale - un approccio europeo per l’eccellenza e la fiducia) e “European Data Strategy” (“Strategia sui dati europei”).
Shaping Europe’s digital future
Il principale documento della strategia delinea tre obiettivi prioritari. Il primo ha l’ambizione di promuovere una tecnologia che sia utile per le persone, puntando su un’adeguata diffusione delle competenze digitali, proteggendo la collettività dai rischi informativi, e investendo con forza per la diffusione della banda larga e delle soluzioni ad alto contenuto di innovazione, in particolare in tre ambiti: sanità, ambiente e trasporti.
Il secondo obiettivo strategico consiste nello sviluppo di un’economia digitale equa e competitiva, creando un ambiente favorevole per la creazione e la crescita delle start up innovative, ma anche definendo regole che rendano più chiare le condizioni per l’accesso e l’utilizzo dei servizi online e le responsabilità di chi li gestisce.
Col terzo obiettivo si punta infine alla creazione di un modello di società aperta, democratica e sostenibile, facendo leva con forza sulla rivoluzione tecnologica per arrivare ad un’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050; ma anche permettendo ai cittadini di controllare più e meglio i propri dati ed essere maggiormente tutelati dalla disinformazione, in primis attraverso la produzione e diffusione di contenuti autorevoli e affidabili.
Intelligenza artificiale
Col secondo documento strategico oggetto di presentazione, le istituzioni europee formulano l’ambizioso impegno a investire 20 miliardi di euro nel settore dell’intelligenza artificiale, rafforzando un comparto che già ad oggi vanta punte di eccellenza e consistenti quote di mercato su scala globale, e provando a fare in modo che, sempre più, l’automazione dei dati e delle tecnologie possa migliorare la vita delle persone.
Al contempo però, la Commissione sottolinea l’importanza di definire un rapporto equilibrato tra persone e tecnologie, partendo da nuove regole che, senza porre freni all’innovazione, tengano conto dei rischi, anche solo potenziali, che potrebbero derivarne. In particolare, il riferimento è a tecnologie come il riconoscimento facciale, che secondo la nuova strategia dovranno essere sviluppate in settori chiave, quali la sanità, la sicurezza e i trasporti, garantendo però la massima trasparenza, tracciabilità e possibilità di controllo da parte dei cittadini. “L’intelligenza artificiale - ha spiegato la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen- deve essere al servizio delle persone, e non pregiudicare i loro diritti”.
Data strategy
Terzo pilastro del futuro digitale europeo, una nuova strategia sui dati, elemento centrale dei cambiamenti in atto perché è a partire da essi che si determinano i nuovi modelli di vita, produzione e consumo. Il loro corretto e avanzato utilizzo sarà fondamentale in tutti i campi economici e sociali, compreso il settore dell’intelligenza artificiale.
Per questo le istituzioni europee vogliono dar vita a un mercato unico dei dati, basato su regole di accesso e utilizzo chiare, eque e condivise, anche facendo tesoro delle normative già esistenti come il nuovo Regolamento sui dati personali e quelle in materia di concorrenza.
Sicurezza e dinamismo le parole chiave che dovranno ispirare il nuovo corso, di modo da conciliare capacità di innovare e sovranità tecnologica, competitività e tutele, leadership industriale e rispetto delle persone.