Nuove tecnologie per l’emergenza: i servizi innovativi di Comuni e Unioni di Comuni
Tra maggio e luglio 2020, L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha effettuato una rilevazione per monitorare le pratiche innovative basate sull’utilizzo delle tecnologie informatiche, tra cui procedimenti, servizi e attività, messe in atto dai Comuni e dalle Unioni di Comuni del territorio regionale durante il periodo di emergenza causato dalla pandemia Covid-19. Il monitoraggio ha riguardato l’intero periodo di emergenza, fin dal mese di febbraio, ed è stato condotto attraverso una ricognizione dei siti web e degli albi pretori degli enti.
Nello specifico, l’indagine è stata condotta per quantificare lo svolgimento di riunioni dei Consigli e delle Giunte in videoconferenza; sedute riguardanti gare, concorsi pubblici e procedure per il conferimento di incarichi sempre tramite tecnologie di videoconferenza; l'adozione di modalità di smart working per i dipendenti; forme innovative per l’erogazione dei buoni spesa; e ulteriori pratiche innovative, non determinabili a priori, a eccezione di quelle relative all’attivazione di modalità per la consegna della spesa o dei farmaci a domicilio.
Dalla ricognizione sono emersi i seguenti, principali risultati:
- il 69% dei Comuni e il 56% delle Unioni ha svolto riunioni del Consiglio in videoconferenza;
- per quanto riguarda i Comuni, il dato sale al 93% nelle realtà tra i 15 e i 50.000 abitanti;
- il 57% dei Comuni e il 77% delle Unioni ha svolto riunioni della Giunta in videoconferenza;
- il 77% dei Comuni ha adottato soluzioni di smart working;
- il 35% dei Comuni ha attivato forme innovative di erogazione dei buoni spesa: tra le altre, tramite tessera sanitaria, conto corrente del beneficiario e buono in formato digitale;
- tra le altre iniziative innovative adottate dai Comuni figurano:
- la somministrazione di questionari volti alla conoscenza delle necessità dei cittadini;
- l’organizzazione di attività online di intrattenimento;
- l’attivazione di canali diretti con il Sindaco o l’ente;
- la consegna a domicilio di libri a seguito di richieste online alle biblioteche;
- la creazione di app per la segnalazione di assembramenti o fake news sull’epidemia;
- l’attivazione di servizi di supporto psicologico a distanza;
- l’utilizzo dei media digitali per l’erogazione dei servizi degli Spazi Giovani;
- l’organizzazione di progetti a distanza per disabili, famiglie o neomamme;
- l’organizzazione di raccolte fondi tramite versamento on line o per mezzo di app;
- il cospacing di spazi comunali per lo smart working;
- la creazione di piattaforme informative sull’emergenza Covid-19 per le comunità straniere;
- la condivisione volontaria delle wifi istituzionali per lo svolgimento di attività di didattica a distanza;
- lo sviluppo di app per la distribuzione di dispositivi di protezione individuale;
- il rilascio gratuito di indirizzi di posta elettronica certificata;
- il potenziamento dei sistemi di prenotazione online dei servizi istituzionali.
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