3,4 milioni di euro per diffondere lo smart working in Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna contribuirà al finanziamento di 55 progetti degli enti locali per l’adozione o il rafforzamento di pratiche di lavoro in modalità smart working. Per farlo saranno investiti 3,4 milioni di euro, 600 mila dei quali già liquidati, messi a disposizione con un apposito bando lanciato durante le prime fasi dell’emergenza #Covid19.
Scopo del bando era proprio quello di favorire modalità di lavoro a distanza, al fine di garantire la continuità dei servizi durante il periodo di lockdown, sfruttando inoltre la circostanza per promuovere un’innovativa tipologia di lavoro che sarà destinata a divenire sempre più rilevante nei mesi e anni a venire.
Non a caso, la Regione si era già fatto promotrice di una strategia per la promozione e la diffusione dello smart working prima dell’emergenza sanitaria, lanciando nell’autunno 2019 il progetto VeLA-Emilia-Romagna Smart Working, finalizzato a creare le condizioni di sistema affinché possano svilupparsi condizioni ideali allo svolgimento di tale modalità di lavoro nelle pubbliche amministrazioni del territorio regionale.
I nuovi progetti già finanziati o in via di finanziamento col bando saranno promossi da Comuni, Unioni di Comuni, Province e dalla Città Metropolitana dell’Emilia-Romagna. Tra le idee e proposte che saranno messe in pratica figurano iniziative di migrazione su cloud, l’adozione di strumenti di social collaboration, percorsi formativi per lo sviluppo di una nuova leadership digitale, misure di rafforzamento del lavoro per obiettivi e del lavoro per team, sviluppo di processi e servizi full digital, e azioni di ripensamento degli spazi e luoghi di lavoro.
Commentando gli esiti del bando, Paola Salomoni, Assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna ha dichiarato quanto segue: “abbiamo capitalizzato l’esperienza che gli enti pubblici hanno realizzato in questi mesi di emergenza, dove lo smart working ha rappresentato una scelta obbligata ma anche un investimento sul futuro. Ciò ha permesso non solo di garantire la continuità dei servizi ma ci ha mostrato proprio un avanzare su una strada importante che mostra come il digitale sia strumento fondamentale nello sviluppo sociale.
Proprio in questo momento - ha concluso - stiamo lavorando alla nuova Agenda Digitale che sarà anche lo strumento per progettare una nuova Pubblica amministrazione digitale, sempre più efficace nella risposta alle esigenze del territorio e dei cittadini”.