Riutilizzo, intermediazione e altruismo: in preparazione il nuovo atto europeo sulla governance dei dati

Parlamento e Consiglio hanno siglato un accordo provvisorio: con un nuovo quadro di regole, imprese e cittadini saranno incoraggiati a condividere i propri dati in sicurezza, per finalità di ricerca e la creazione di servizi e prodotti innovativi

I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per l’elaborazione di una nuova normativa comunitaria volta a  promuovere una maggiore disponibilità dei dati e creare un ambiente affidabile che ne faciliti l’utilizzo per finalità di ricerca e la creazione di servizi e prodotti innovativi. 

Il nuovo quadro di regole, etichettato con il nome di atto sulla governance dei dati, perseguirà tre obiettivi fondamentali:  facilitare il riutilizzo di determinate categorie di dati protetti detenuti dagli enti pubblici, far crescere la fiducia nei servizi di intermediazione dei dati, e promuovere l'altruismo dei dati.

Riutilizzo dei dati protetti detenuti dagli enti

Integrando la direttiva del 2019 sui dati aperti, priva di indicazioni in materia, l'atto sulla governance dei dati definirà un insieme di regole volte a consentire il riutilizzo sicuro di determinate categorie di dati detenuti dagli enti pubblici, oggetto di diritti di terzi. Tra questi, segreti commerciali, dati protetti da diritti di proprietà intellettuale e dati personali

Per consentire il riuso di queste tipologie di dati, gli enti pubblici dovranno essere messi nelle condizioni tecniche e organizzative necessarie a garantire  le massime tutele dal punto di vista della protezione dei dati personali e dei principi di riservatezza.

La normativa in via di realizzazione fornirà anche nuove indicazioni in materia di accordi di esclusiva per il riutilizzo dei dati detenuti dagli enti pubblici. In presenza di precise motivazioni necessarie alla fornitura di servizi di interesse generale, tali accordi potranno essere stipulati, con una durata massima di 2,5 anni per quelli già in essere all’atto dell’approvazione delle nuove regole, e 12 mesi per quelli sottoscritti successivamente.

La Commissione istituirà infine un punto di accesso unificato ai dati detenuti dagli enti pubblici. Lo strumento sarà dotato di un registro elettronico consultabile e accessibile tramite gli sportelli unici nazionali.

Servizi di intermediazione dei dati

Con la nuova normativa si promuoveranno anche i servizi di intermediazione dei dati, un nuovo modello commerciale pensato per permettere alle imprese e agli individui di condividere i dati in condizioni di sicurezza. 

Per le imprese è allo studio l’ipotesi di creare piattaforme digitali che consentano loro di mettere in condivisione i dati senza rischi di usi impropri o perdite di vantaggi competitivi.

I cittadini potranno a loro volta contare su servizi di questa tipologia per condividere i propri dati con imprese o altre realtà di cui hanno fiducia, mantenendone il pieno controllo e nel rispetto dei diritti sanciti dal regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Sia per le imprese, sia per i cittadini, i servizi di intermediazione dei dati saranno erogati da fornitori che dovranno dare precise garanzie in termini di affidabilità, attraverso l’iscrizione a un apposito registro. Ad essi sarà consentito di stabilire delle tariffe per l’erogazione dei servizi, mentre non potranno utilizzare i dati condivisi per scopi differenti da quelli autorizzati dai titolari, tra cui la vendita.

Altruismo dei dati

Il terzo principio affermato con la nuova normativa sarà l’altruismo dei dati, termine col quale si fa riferimento alla creazione di condizioni facilitanti affinché i cittadini e le imprese possano condividere volontariamente i propri dati per finalità di interesse collettivo, quali ad esempio quelle perseguite con le attività di ricerca medica.

Anche in questo caso è prevista l’istituzione di registri nazionali per il riconoscimento e la certificazione, nell’intero territorio dell’Unione Europea, dei soggetti impegnati nella raccolta dei dati per obiettivi di interesse generale. 

I prossimi passaggi

Dopo il raggiungimento dell’accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento Europeo, il prossimo passaggio lungo l’iter che porterà all’emanazione della nuova normativa consisterà nell’approvazione da parte del Consiglio.

Per maggiori informazioni: www.consilium.europa.eu

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ultima modifica 2021-12-08T13:27:54+01:00
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