Smart working, inclusione e trasformazione digitale: la Regione vara il Piano del lavoro agile
La Regione Emilia-Romagna ha varato il Pola, Piano del lavoro agile, con il quale nell’arco del triennio 2021/203 si punta a raccordare tutte le iniziative di trasformazione digitale, sviluppo delle risorse umane e adeguamento dei processi organizzativi in atto. Obiettivo: migliorare le modalità di lavoro e le performance dell’ente.
Tra le parole chiave del programma spiccano l’inclusione lavorativa di persone in situazione di fragilità, permanente o temporanea, la cultura dei processi “digital first” come leve per il miglioramento delle attività organizzative e dei servizi, e l’ottimizzazione e riprogettazione degli spazi di lavoro.
Varato al termine di un percorso di confronto che ha coinvolto tutta l’organizzazione regionale e i sindacati, e in continuità con quanto già previsto dal Progetto VeLA “Veloce, Leggero, Agile – Smart Working per la PA”, il Pola punta con decisione sullo smart working, affermandone la natura organica e sistematica, anche in previsione dell’uscita dalla fase pandemica.
Così come definito per legge, lo scopo è fare in modo che oltre il 60% dei lavoratori coinvolti in mansioni eseguibili anche da remoto, possano svolgere attività in modalità smart, nell’ambito di un percorso di accompagnamento finalizzato a valorizzare le loro competenze, migliorare il benessere organizzativo e rafforzare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Tutto ciò, anche in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio regionale, assicurando una forte riduzione dei consumi energetici e degli spostamenti.
A valle di questo articolato piano di attività, si prevedono anche significativi ritorni sul versante della razionalizzazione della spesa. Con le nuove misure e modalità, a partire dal 2023 la Regione arriverà a risparmiare stabilmente 3 milioni di euro all’anno, reinvestendo tali risorse per progetti e attività a favore della comunità territoriale.