Banda ultralarga nelle aree bianche: la Commissione Europea consulta gli stakeholder

Lo scopo è raccogliere pareri su quanto il quadro di regole in materia di aiuti di Stato sia ancora attuale efficace. La consultazione è aperta fino al 5 gennaio

La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni sulle norme in materia di aiuti di Stato e sostegno pubblico per la diffusione e lo sviluppo delle reti per la banda ultralarga. L’obiettivo è verificare se le linee guida in materia varate nel 2013, e il conseguente regolamento normativo approvato nel 2014, siano ancora efficaci e funzionali alla luce delle evoluzioni degli ultimi anni. 

L’intento è capire se il quadro regolativo attuale ha stimolato adeguatamente lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione, e con esso la competitività del settore; ha risposto efficacemente alle esigenze tecnologiche e socio-economiche; ha assecondato gli obiettivi strategici definiti con l’elaborazione dell’Agenda Digitale Europea.

Nel dettaglio, la consultazione riguarda il sistema di opportunità offerte ai Paesi membri di sostenere, anche grazie ad aiuti di Stato, lo sviluppo delle reti in banda ultralarga nelle cosiddette aree bianche, prive del potenziale di redditività necessario a giustificare interventi privati. 

Tali opportunità vengono regolate con le linee guida sugli aiuti di Stato per la banda larga, risalenti al 2013, che tracciano il perimetro entro il quale gli Stati membri possono intervenire per promuovere investimenti pubblici di connettività nelle aree bianche; e con il regolamento n. 651-2014, che esenta gli Stati membri dall'obbligo di notificare tali misure di aiuto, in presenza di determinate condizioni.

La consultazione è aperta a tutte le organizzazioni pubbliche e private, comprese le amministrazioni pubbliche di ogni ordine e grado, e anche ai privati cittadini.

“Siamo particolarmente interessati - precisa la Commissione - a ricevere feedback da organizzazioni e soggetti che hanno esperienza ed expertise in materia di infrastrutturazione in banda ultralarga (aziende, università, studi legali e di consulenza, amministrazioni pubbliche di ogni ordine e grado e tutte le autorità che si occupano di gestione o elaborazione delle norme europee in materia di aiuti di Stato)".

Il questionario è in lingua inglese, francese e tedesca, ma è possibile rispondere in italiano.

In aggiunta ai pareri raccolti con la consultazione, la Commissione Europea valuterà i risultati di uno studio indipendente.

Il termine ultimo per partecipare è fissato al 5 gennaio 2021.

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ultima modifica 2020-12-23T16:20:41+02:00
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