Programmazione regionale sui fondi europei e Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3): la Regione guarda al futuro

Obiettivi chiave degli investimenti in programmazione: transizione ecologica e digitale, occupazione e attrattività, donne e giovani. Per una visione condivisa dell'Emilia-Romagna

Giovedì primo luglio, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato il Documento Strategico Regionale (DSR) per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027 (il nuovo settennato di definizione dei fondi europei, scaduto il precedente), redatto dalla Giunta regionale.

Il documento traccia una visione condivisa per il futuro dell’Emilia-Romagna. Un programma unitario degli obiettivi da raggiungere attraverso l’azione coordinata di investimento delle risorse europee e nazionali stanziate per la ricostruzione post pandemia. Per un rilancio e uno sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna, tenendo insieme le esigenze di breve periodo con le trasformazioni strutturali di lungo termine. Per rafforzare le reti sociali, ricucire le distanze territoriali, consolidare la competitività del sistema economico-produttivo e l’attrattività della regione.

Dopo il DSR, per quanto attiene in particolare ai temi della ricerca e dell'innovazione, l’Assemblea legislativa ha esaminato contestualmente un secondo importante documento di programmazione definito dalla Giunta: la Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3), anch’essa dedicata a integrare le strategie dei prossimi sette anni con le grandi sfide europee. 

Nella programmazione sono previsti investimenti in Big data, Intelligenza artificiale, trasformazione ecologica, idrogeno verde, space economy, automotive, salute, cultura, agroalimentare, manifattura e filiere innovative, edilizia, turismo e trasformazione digitale della Pubblica amministrazione.

Entrambi i documenti tengono conto dell’impatto della pandemia che ha acuito anche in Emilia-Romagna le diseguaglianze sociali, di genere, generazionali, tra settori economici e tra territori e ha generato nuovi bisogni e nuove sfide

Con il Patto per il Lavoro e per il Clima, la Regione ha condiviso con il sistema territoriale il nuovo progetto di rilancio e sviluppo volto a generare lavoro di qualità, accompagnando l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica e digitale. Un progetto che assume come riferimento decisivo l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, fondato sulla sostenibilità, nelle sue tre componenti inscindibili, quella ambientale, sociale ed economica.

Per approfondire: www.regione.emilia-romagna.it

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