Turismo: i dati dell’Emilia-Romagna in condivisione nel Catalogo Nazionale delle API Pubbliche
Il turismo dell’Emilia-Romagna è sempre più open source. Per prima in Italia, la Regione ha infatti messo in condivisione i propri dati sul turismo con licenza libera e aperta, senza limiti di utilizzo. Ciò avviene attraverso l’ingresso delle informazioni del proprio Portale Turistico Regionale nel Catalogo Nazionale delle API Pubbliche del Dipartimento della Trasformazione Digitale. Le API (acronimo che sta per Application Programming Interface, in italiano interfaccia di programmazione dell’applicazione) sono le interfacce che mettono in collegamento automatico diversi programmi informatici, rendendo possibile lo scambio reciproco di dati.
Grazie a questa novità, d’ora in avanti chiunque interessato potrà avere libero accesso e utilizzo al consistente e variegato patrimonio informativo prodotto e aggiornato con cadenza periodica dalle Redazioni Locali del Sistema Turistico Regionale, sia per scopi privati sia per finalità commerciali, quali ad esempio lo sviluppo di nuovi servizi e applicazioni. Per poterlo fare, l’unico vincolo da rispettare sarà la citazione della fonte di provenienza delle informazioni.
Tra i dati di cui si potrà disporre figurano l’elenco delle 402 località regionali (comprensivo di posizione geografica, descrizione e curiosità), il calendario degli eventi che vi vengono organizzati, informazioni riguardo ai 1.287 punti di turistico del territorio regionale e ulteriori contenuti riferiti a 122 itinerari, 24 località termali, 15 stazioni sciistiche, 22 tra parchi divertimento e avventura e 39 siti della Motor Valley. Un altro database di importanza strategica messo in condivisione è “Dove Dormire”, curato dal Servizio Statistica e Sistemi Informativi Geografici della Regione, contenente informazioni sulle oltre 5.000 strutture alberghiere del territorio.
Tutti i dati vengono rilasciati con licenza libera e aperta CC-BY, e oltre a essere liberamente disponibili e riutilizzabili, potranno anche essere integrati da parte di start-up, aziende del settore e Open Travel Alliance, associazioni no profit che si occupano della standardizzazione dei protocolli di interscambio dati fra gli operatori turistici.
La condivisione delle informazioni turistiche è il nuovo passaggio di una filosofia improntata alla massima apertura che aveva già portato alla creazione della Open Library Emilia-Romagna , il servizio di condivisione delle foto in licenza libera della Regione. Con queste iniziative, si legge in un comunicato di APT Servizi, “si vuole andare incontro al costante aumento della domanda di contenuti digitali e alla proliferazione di nuovi bisogni e modalità di fruizione degli stessi, dando la possibilità a tutti gli operatori interessati di aggregare informazioni condivise, abbattere i costi e aprire la strada allo sviluppo di nuovi servizi e contenuti”.