Bassa Romagna Smart e Desier per favorire l’innovazione

Il progetto Bassa Romagna Smart, che si inserisce a sua volta nel progetto Desier, si definisce come uno dei progetti più strategici dell’Unione dei Comuni che punta a trasformare in chiave smart le esigenze di efficienza gestionale e di prossimità ai cittadini.

Presentazione del territorio

La Bassa Romagna è un’ associazione formata da 9 comuni della provincia di Ravenna.
La tradizione del territorio legata al lavoro associato ha portato, nel 2000, alla costituzione dell’ Associazione Intercomunale della Bassa Romagna e che, ad oggi, rappresenta un sistema territoriale con una propria identità e un ruolo riconosciuto a livello nazionale.
I 9 comuni che formano parte dell’Unione sono:
Alfonsine
Bagnacavallo
Bagnara di Romagna
Conselice
Cotignola
Fusignano
Lugo
Massa Lombarda
Sant’ Agata sul Santerno.
I nove comuni della Bassa Romagna hanno scelto di investire insieme nello sviluppo digitale del territorio partendo dal conferimento in unione del servizio dedicato.

Il progetto Bassa Romagna Smart


Bassa Romagna Smart si propone di rivoluzionare le modalità di interazione interne ai servizi e le modalità di accesso agli stessi da parte di cittadini e utenti.
Lavorare in unione consente ai piccoli e medi comuni che insieme decidono di farlo di poter sperimentare ed aprire strade nuove tenendo il passo a realtà più grandi. In poco tempo questi territori sono passati dall'essere una delle zone del "digital divide" ad un territorio capace di sviluppare innovazione all'interno delle azioni di corresponsabilità progettuale immaginato dalla Regione Emilia Romagna per lo sviluppo digitale capillare delle proprie comunità.
Si è visto infatti come la transizione digitale possa essere una spinta per la crescita della comunità, contribuendo alla coesione e alla crescita della comunità insediata nei diversi territori.


La transizione digitale nei comuni della Bassa Romagna


Per favorire la transizione digitale nell’ambito del progetto Bassa Romagna Smart e Desier sono stati sviluppati alcuni punti nell’ottica di migliorare la qualità dei servizi erogati alla comunità locale.
Vediamone alcuni:
1. Semplificazione dei processi interni e delle modalità di accesso ai servizi
2. Accelerazione, laddove possibile, dei tempi di risposta a cittadini e imprese
3. Maggiore prossimità a tutti i territori della Bassa Romagna (nodo essenziale nei processi associativi)
4. Sviluppo economico del territorio, grazie ad una macchina amministrativa più rapida ed efficiente
5. Sostenibilità ambientale, in termini di riduzione degli spostamenti logistici necessari fra i centri abitati
6. Inclusione sociale, in quanto lo strumento digitale facilita l’accesso ai servizi da parte dell’intera comunità locale
7. Partecipazione dei cittadini e degli stakeholder alla cosa pubblica
8. Affinamento della governance multilivello Unione-Comuni


 Semplificazione dei processi interni e delle modalità di accesso ai servizi 


Sotto il profilo della semplificazione dell’accesso ai servizi, il progetto utilizza l’innovazione tecnologica in sei fasi diverse:
1) fase della consulenza preventiva: si favoriscono gli appuntamenti virtuali, mediante videoconferenza, nonché l’utilizzo delle agende telematiche per l’accesso agli sportelli fisici o virtuali dell’Unione e dei Comuni;
2) presentazione delle istanze: viene facilitato l’inoltro di domande telematiche attraverso un nuovo “Portale unico di accesso ai servizi online”, all’interno della quale s’intende collocare la piattaforma di Accesso unitario SUE-SUAP-SISMICA; inoltre, si procede alla dematerializzazione immediata delle domande residue presentate in formato cartaceo;
3) attività istruttoria e provvedimentale: gli uffici producono documenti nativi digitali in fase endoprocedimentale e in uscita e li condividono con cittadini e imprese mediante l’accesso ai fascicoli elettronici o altri strumenti di domicilio digitale, tra cui l’App IO;
4) semplificazione dei processi: la struttura organizzativa dell’Unione e dei Comuni viene responsabilizzata nelle attività preliminari di reingegnerizzazione dei flussi procedurali e di rimozione degli adempimenti incongrui, ai fini di una effettiva accelerazione dei tempi di risposta;
5) dematerializzazione dei processi: in alcuni casi vengono predisposte soluzioni operative che non richiedono più l’attivazione di un procedimento amministrativo, ma che consentono all’utente di accedere direttamente ai dati e ai servizi della PA con riferimento sia alle certificazioni anagrafiche sia all’anagrafe degli immobili (SIT; open data);
6) dematerializzazione degli archivi: s’intende procedere alla dematerializzazione programmata degli archivi di più frequente utilizzo (es. edilizia) in modo da favorire il reperimento dei documenti da parte dei soggetti interessati (professionisti incaricati) e la riduzione dei costi d’investimento per ulteriori spazi.

Partecipazione attiva dei cittadini


Sotto il profilo della governance e partecipazione, il progetto estende l’utilizzo delle nuove tecnologie allo scopo di facilitare un confronto ampio ed esaustivo tra i principali attori locali del circuito democratico, con particolare riferimento:
⁃ al confronto politico tra gli organi dell’Unione e dei Comuni (videoconferenze dei capigruppo, commissioni intercomunali, coordinamenti tematici degli assessori, assemblea plenaria dei consiglieri…);
⁃ al confronto con gli stakeholder (patto strategico e relativo monitoraggio).
⁃ al rafforzamento dei controlli interni (controllo di gestione e controllo strategico, Business Intelligence);
⁃ alla promozione del dialogo con i cittadini (consigli digitali in diretta streaming, consulte di decentramento…);
⁃ al potenziamento della comunicazione esterna sulle modalità di accesso ai servizi e sui diritti di cittadinanza digitale, tramite pubblicazione di appositi tutorial e con un ruolo specifico assegnato alla Rete degli Urp;
⁃ alla progettazione di postazioni virtuali guidate da mettere a disposizione degli utenti nelle nove sedi municipali che compongono l’Unione, in modo da ridurre il divario digitale e l’esclusione sociale.


Il Fascicolo sanitario elettronico


Nell’ ambito del fascicolo sanitario elettronico, il progetto affronta il tema cruciale della digitalizzazione della cartella socio sanitaria: obiettivo evidentemente imprescindibile per dotare le comunità locali di strumenti adeguati di fronte alle gravi emergenze che caratterizzano la nostra epoca.

Dalla teoria alla pratica: la dematerializzazione degli archivi dell'edilizia.


Una delle prove realizzate nell’ambito dell’Unione dei comuni della Bassa Romagna è stata applicata al settore dell’edilizia.
In questo contesto specifico, infatti, si è ritenuto che la digitalizzazione delle procedure di presentazione delle nuove pratiche non potesse prescindere da una digitalizzazione (e successiva dematerializzazione) delle pratiche presenti in archivio la cui consultazione è necessaria alla presentazione delle dichiarazioni conformità propedeutiche a qualsiasi nuovo intervento.

Bassa Romagna Smart, Agenda Digitale e Desier


Il progetto “Bassa Romagna Smart 2021-2023” si colloca nell’ambito dell’Agenda digitale locale approvata dalla Giunta dell’Unione in attuazione del Patto strategico del 2018 e dell’Agenda digitale regionale, tenuto conto delle indicazioni ricevute successivamente con il “Patto per il Lavoro e per il Clima” (trasformazione digitale; semplificazione; promozione della legalità; partecipazione). Il progetto prende spunto dal percorso di efficientamento della macchina amministrativa dell’Unione e dei Comuni aderenti, incentrato sullo smartworking, sperimentato in occasione della emergenza sanitaria del 2020 e finanziato dalla Regione. In questo contesto si inserisce anche nel progetto Desier per l’analisi della trasformazione digitale dei comuni dell’ Emilia-Romagna.

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