Women in Tech arriva a Modena il 30 settembre nella cornice di After, all’interno dello Smart Life Festival.

Women in Tech: idee, esperienze, pratiche e metodi per ridurre il divario di genere. Perché le parole “futuro” e “digitale” restino al maschile solo nel vocabolario. Una rassegna, organizzata da Regione Emilia-Romagna all’interno dei Laboratori Aperti del territorio.



Dopo le date di Forlì, Bologna e Parma, Women in tech arriva a Modena il 30 settembre, nella cornice di After, manifestazione dedicata alla cultura digitale, all’interno dello Smart Life Festival.
L’appuntamento, che si svolgerà dalle 15:00 alle 17:00 presso il Laboratorio Aperto di Modena (viale Buon Pastore 43), sarà dedicato al mondo dei videogiochi, e approfondirà tematiche di psicologia e gamification. Un incontro per riflettere e trovare nuovi spunti di dialogo sulle potenzialità e i rischi del mondo del gaming.
Titolo dell’incontro “Un gioco da ragazze. Che genere di videogiochi? Potenzialità e riflessioni sul mondo del gaming”, relatrici Valentina Paternoster, People Engagement and Caring Lead  presso OPEN KNOWLEDGE (Gruppo BIP, e Viola Nicolucci, Psicologa psicoterapeuta, esperta in cyberpsicologia, modera Barbara Leda Kenny di Ingenere.
L’evento sarà animato da attività di facilitazione visuale e da sondaggi live, e al termine dell’incontro al pubblico verrà offerto un aperitivo di networking.


I temi dell’incontro


Nell’immaginario comune il giocatore di videogiochi è un adolescente maschio, un po’ spettinato, con una passione per i computer e, magari, anche un po’ sociopatico. C’è insomma uno stereotipo, anzi: ci sono diversi stereotipi intorno ai videogiochi. Eppure, i dati su chi gioca ci dicono che la metà dei giocatori sono giocatrici. Non solo: la comunità dei gamer è ampia e attraversa le varie età, per esempio, è in crescita il numero di giocatori over 50, ma soprattutto i giocatori più avanti con gli anni giocano tanto quanto i più giovani, ossia passano la stessa quantità di ore davanti allo schermo. Ai videogiochi ci giocano proprio tutti indifferentemente dal genere, l’età, la provenienza e il titolo di studio. C’è un dato molto importante che dobbiamo rilevare, ed è che la varietà dei giocatori non si rispecchia nei prodotti con cui gioca. L’80% dei personaggi è maschile e più del 90% è bianco. Questo sbilanciamento tra i giochi e chi gioca non stupisce alla luce dei dati sull’industria dei videogiochi, dove le donne sono solo il 28% delle lavoratrici. Eppure, nonostante questa mancanza di diversità, è un settore che, a detta di chi lo frequenta, sta cambiando: le donne stanno fondando associazioni, e molte hanno sviluppato competenze professionali contigue come, per esempio nel giornalismo e la comunicazione dei videogiochi, o sviluppando applicazioni oltre l’intrattenimento come, per esempio, nell’educazione, nella psicologia o nella gestione delle risorse umane.
Durante l’incontro, a partire da questi temi, si parlerà di potenzialità e limiti in tema di gender gap del mondo del gaming, e delle possibilità offerte nel campo della gamification.


Come partecipare all’evento


Per informazioni sull’incontro di Women in Tech a Modena consultare il sito https://digitale.regione.emilia-romagna.it/women-in-tech.
Per seguire l’evento in presenza è possibile iscriversi gratuitamente qui https://www.eventbrite.com/e/women-in-tech-modena-after-festival-tickets-420662020427
Per assistere all’evento da remoto è possibie collegarsi online al canale Facebook  o Youtube dell’Agenda Digitale.


La presenza digitale delle donne


Il ciclo di eventi, organizzato da Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Lepida Scpa, rientra nell’ambito della sfida 8 “Donne e digitale” della Data Valley Bene Comune - Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025, e nasce per affrontare e contrastare il problema della disparità uomo-donna nei settori delle scienze, della tecnologia e dell’informatica. Tra i temi principali per la seconda edizione di Women in Tech la promozione di pratiche e idee che stimolino e promuovano una nuova cultura, per colmare il divario di genere a partire da una nuova narrazione del ruolo delle donne nel mondo digitale, tecnologico e scientifico.
Un impegno che per l’Assessorato all’Agenda Digitale regionale dovrebbe partire già dai primi anni della scuola, e che può stimolare non solo le scelte future nel campo degli studi e del lavoro per le ragazze, ma più in generale anche uno sviluppo armonioso dell’economia e della società.
Gli incontri sono realizzati in collaborazione con la rete regionale dei Laboratori Aperti: dopo Modena, Women in Tech continua a ottobre con altri 2 nuovi appuntamenti a Reggio Emilia e Ravenna.


La cornice di After


L’evento di Modena avrà luogo all’interno della cornice di After, una manifestazione di Regione Emilia-Romagna dedicata alla diffusione della cultura digitale e alla promozione, anche nazionale, della comunità di innovatori locali.
Il Festival si pone l’obiettivo di raccontare e far sperimentare ai visitatori l’impatto delle nuove tecnologie su ambiti diversi quali la cultura, la manifattura, la tutela e la promozione dell’ambiente, le competenze digitali e altro ancora.
Quest’anno After si svolgerà in forma itinerante, e verrà ospitato nel corso di altri eventi organizzati a livello regionale, che si occupano di temi vicini alle sfide della Data Valley Bene Comune. Il primo contenitore di After sarà quello di Smart Life Festival a Modena, e oltre all’appuntamento di Women in Tech ci saranno altri incontri, che si possono consultare sul sito https://www.afterfestival.it/.

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