Gli obiettivi futuri dell'Agenda Digitale Locale dell'Unione dei Comuni della Bassa Reggiana
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Con i fondi di investimento del PNNR assegnati all’Unione è stato possibile iniziare il progetto per la digitalizzazione delle pratiche edilizie, con l’obiettivo di arrivare alla completa trasposizione in digitale dell'archivio. ”Anche i tecnici sono cittadini dell’Unione e come tali anche loro devono poter godere dei vantaggi dell’era digitale: basta polvere e carta, basta labirinti infiniti. Tutte le pratiche raggiungibili in modalità Smart con un semplice click dal proprio PC o tablet”. Con questo concetto il Sindaco di Boretto, Matteo Benassi ha ribadito la centralità a 360 gradi del cittadino dell'Unione della Bassa Reggiana.
La volontà di concentrare le proprie energie su come migliorare il welfare dei propri cittadini sta portando l’Unione a sperimentare nuove modalità per ottenere informazioni immediatamente disponibili e fruibili per tutti: cittadini, dipendenti della PA, amministratori. Questo è uno dei primi obiettivi che si è data l’Unione per il futuro: avere il maggior numero di archivi digitali condivisi con tutti i Comuni del territorio.
Il lavoro da compiere è tanto e le risorse da impiegare non saranno solo economiche, ma anche in termini di tempo da dedicare alla formazione del personale e dei cittadini. È importante conoscere le tematiche che si vogliono affrontare ma altrettanto importante, per risolvere i problemi, è sapere dove indirizzare lo studio per trovare le soluzioni più adatte.
“In Unione” prosegue il Direttore Elena Gamberini, “ha funzionato anche avere formalizzato la delega all'Agenda Digitale e all'Innovazione assegnata a Matteo Benassi. Averla resa una delega stabile e permanente ha mostrato che il territorio attribuisce un grande significato al tema del digitale”.
L’Unione è inoltre ente sperimentatore del progetto VeLA da prima dello smart working straordinario dovuto alla pandemia del COVID-19. La Giunta ha lavorato molto sul tema dello SW, ma meglio ancora sul tema delle attività smartabili con l’individuazione dei processi che stanno a monte dei servizi. Grazie a questa vision, l’Unione non ha trovato difficoltà ad affrontare l’organizzazione dello smart working straordinario e ha permesso di procedere con la semplificazione dei processi.
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