Uno dei 5 supercomputer più potenti del mondo sarà installato al Tecnopolo di Bologna
Così l’Emilia-Romagna, dove già oggi si concentra il 70% della capacità di calcolo e di storage nazionale, con migliaia di ricercatori coinvolti, con questo nuovo supercalcolatore passa dalla 19^ alla 5^ posizione nella classifica mondiale, diventando di fatto la Data Valley europea. Il calcolo ad alte prestazioni è uno strumento essenziale per comprendere e rispondere a grandi sfide scientifiche e sociali. Come ha sottolineato anche il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti il supercomputer - che si chiamerà Leonardo per celebrare i 500 anni dalla morte del genio da Vinci - potrà sviluppare approcci di medicina personalizzata e predittiva, rendere più affidabili le previsioni meteo e prevedere eventi naturali catastrofici. Renderà possibile lo sviluppo di materiali sempre più tecnologici e la realizzazione di ricerche e prospezioni minerarie sempre più accurate, oltre che interventi nel campo della sicurezza nazionale, cybersecurity e dell'intelligenza artificiale. Un impatto crescente è previsto anche per il settore industriale, in particolare per le piccole e medie imprese, chiamate oggi, nel pieno della rivoluzione industriale 4.0 basata sulla generazione ed elaborazione di dati, a ripensare tempestivamente e strategicamente il proprio sviluppo competitivo.
Tutto ciò è stato reso possibile anche dalla legge “Investimenti della Regione Emilia-Romagna in materia di Big Data, Intelligenza artificiale, Meteorologia e Cambiamento climatico”, approvata l’11 giugno scorso, finalizzata a rafforzare ulteriormente la strategia di posizionamento di Bologna e dell’Emilia-Romagna ai più alti livelli della comunità scientifica internazionale.
Questa legge infatti concede gratuitamente all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e al Cineca un’area del Tecnopolo di Bologna per l’insediamento del supercomputer e permette alla Giunta regionale di promuovere e sostenere l’istituzione di una “Fondazione Big Data for Human Development” fra grandi istituzioni scientifiche regionali, nazionali, internazionali e imprese che favorisca attrazione di talenti e di investimenti pubblici e privati sulle nuove tecnologie.
Obiettivo della Regione Emilia-Romagna è fare di questo luogo un grande incubatore di nuova scienza e di nuove imprese, il cuore dei sistemi di supercalcolo di tutta Europa, in grado di diventare hub di conoscenza e di sapere rispetto alle grandi sfide socio economiche - in particolare cambiamento climatico e le previsioni meteorologiche - e rispetto all’innovazione tecnologica relativa all’industria 4.0.