Donne e digitale
Intro sfida
In sintonia con le leggi e azioni regionali per l’uguaglianza di genere, si metteranno in campo progetti e iniziative di contrasto agli stereotipi che ancora oggi limitano fortemente l’accesso delle donne ai percorsi di istruzione e formazione tecnica e scientifica, e di conseguenza ai settori lavorativi più innovativi e tecnologici. Il primo ambito di intervento sarà quello educativo e formativo, per imprimere un cambiamento di rotta culturale e puntare su un contributo attivo delle donne alla costruzione di una Data Valley Bene Comune inclusiva.
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La disparità di genere è a tutt’oggi una delle ineguaglianze più diffuse e invisibili del nostro contesto quotidiano, data spesso per scontata, come “normalità”. Una disparità che è riprodotta anche nel mondo tecnologico. A livello globale, solo il 28% dei ricercatori è donna, dato che scende ulteriormente quando ci spostiamo nel settore delle materie scientifiche. In Italia, secondo il rapporto Il Gender Gap nelle materie STEAM (Osservatorio Talents Venture, 2019), solo il 17,71% delle donne iscritte all’università frequenta un corso STEAM , dato che in Emilia-Romagna scende al 17,3%. Stereotipi di genere ancora molto diffusi portano le ragazze e le loro famiglie a pensare che scienza e digitale siano “roba da maschi”, orizzonti non dati. Una cultura che si ripercuote poi nel mondo del lavoro: nel mondo delle start-up e del digitale la presenza delle donne è ancora molto limitata, e lo stesso dicasi per i settori pubblici più volti all’innovazione.
Nel quadro di riferimento della Legge Regionale 6 del 2014, DVBC lancia dunque una sfida per imprimere un cambiamento di rotta, prima di tutto nell’ambito educativo e formativo, mettendo il tema dell’uguaglianza di genere alla base delle sue iniziative come indicatore che renda visibile il ruolo delle donne e la loro presenza attiva nella Data Valley, diritto tra i diritti. Queste politiche si integrano con le politiche regionali di promozione dell’uguaglianza di genere e si confrontano e coordinano con l’Area di integrazione prevista all’art.39 della LR 6/2014.
PRIME AZIONI
- Costituire un Comitato permanente di donne rappresentanti del mondo della ricerca, del lavoro, dell’istruzione e della formazione che, affiancate da esperte del tema di genere, proponga progetti, collabori e sovrintenda alla declinazione delle azioni previste da DVBC e dai programmi operativi annuali in un’ottica di promozione dell’uguaglianza di genere;
- Prevedere la parità di genere come pre-requisito per l’adesione ad iniziative e incentivi promossi da DVBC;
- Attivare sinergie e collaborazioni con tutte le agenzie educative del territorio per condividere e attuare un piano di contrasto al gap di genere nelle materie STEAM e digitali;
- Supportare progetti di ricerca e sviluppo basati su Big data e applicazioni di IA per promuovere servizi e strumenti per facilitare la parità di genere nelle carriere professionali, nei servizi pubblici e nel settore della formazione e dell’istruzione;
- Attivare processi di attenzione a utilizzo pregiudiziale di dati sul genere e relative applicazioni IA, a partire da una equa partecipazione dei due generi alla produzione della ricerca e degli algoritmi. Attivazione di collaborazioni con il progetto europeo AI4EU1;
- Declinare le progettualità del Piano della Trasformazione Digitale in un’ottica di parità di genere con un focus specifico teso a favorire la conciliazione vita e lavoro per le donne e per tutti;
- Coinvolgere le università in un’azione comune per la promozione delle materie STEAM e digitali fra le ragazze mutuando le buone pratiche già in atto e promuovendo azioni per la parità di genere nelle carriere universitarie;
- Promuovere un’azione culturale di contrasto forte agli stereotipi in ambito STEAM e digitale anche in ambito di orientamento scolastico con il coinvolgimento di docenti, educatori e famiglie;
- Promuovere e potenziare le reti di soggetti pubblici e privati del territorio regionale finalizzate ad attuare un’azione a favore delle pari opportunità nell’ambito dell’innovazione e digitale anche attraverso un sistema regionale di riconoscimenti;
- Promuovere azioni specifiche di orientamento per le ragazze verso le materie STEAM e digitali e attivare percorsi professionalizzanti sui nuovi mestieri digitali con particolare attenzione alle donne inoccupate e disoccupate.