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World Plone Day 2023 Online Digital Experience: una giornata dedicata al CMS
Nell’edizione italiana RedTurtle, con il coordinamento della community internazionale, ospiterà una serie di incontri in cui verranno approfondite e condivise diverse esperienze e le possibilità offerte dal CMS. Quest’anno si parlerà di Digital transformation, progettazione di servizi digitali, portali e comunicazione digitale
RedTurtle illustrerà un ecosistema, basato su Plone 6 e Volto, per la comunicazione e l’erogazione di servizi digitali della Pubblica Amministrazione e darà spazio a voci autorevoli del panorama nazionale nel settore pubblico e privato come nel caso del progetto realizzato da Rai Way.
Il World Plone Day: un luogo di incontro tra Enti e organizzazioni pubbliche
Lo scopo del World Plone Day è favorire l’incontro tra Enti e organizzazioni pubbliche, ma anche imprese private, con l’obiettivo di condividere le soluzioni tecnologiche e le esperienze su vari scenari.
In particolare, infatti, durante gli incontri si approfondiranno le linee guida di design AgID e i temi riguardanti i fondi PNRR destinati alle PA (in particolare la la misura 1.4.1), ma anche la realizzazione di portali per realtà pubbliche e private focalizzate sulla progettazione user-centred che potrebbero interessare diversi enti del territorio.
La Regione Emilia-Romagna presenterà, attraverso l’intervento di Marina Mingozzi, i progetti Giovazoom e YOUZ: ovvero come utilizzare Plone per i giovani della Regione Emilia Romagna.
L’evento, che si svolgerà il 26 Aprile 2023 dalle ore 9:30 alle 12:00, sarà interamente online e gratuito. Per partecipare, sarà necessario iscriversi a questo link.
È possibile trovare il programma completo a questo link
https://www.plonegov.it/notizie-ed-eventi/world-plone-day-2023-online
A Massa Lombarda una sfida a colpi di flash per rendere il Rifiutologo più intelligente
Rendere la app di Hera il Rifiutologo ancora più intelligente grazie a dei fotografi d’eccellenza: gli studenti di due classi della scuola secondaria di I grado "Salvo D'Acquisto" dell'IC "Francesco D'Este" di Massa Lombarda.
Con questo intento Hera ha organizzato il 20 aprile, dalle 10.30 in poi al Centro culturale Venturini in via G. Zaganelli 2 a Massa Lombarda, un laboratorio che ha coinvolto in attività scientifiche relative alla sostenibilità ambientale circa 60 ragazzi, divisi in due squadre (“Massa” e “Lombarda”).
Relatore dell’iniziativa: Milena Zappoli, responsabile innovazione, tecnologie e presidio sistemi ambiente e flotte di Hera e il format utilizzato è quello di ‘Uno scatto per l’ambiente’, ideato dalla multiutility nel 2022, in collaborazione con Ammagamma, per portare il tema ambientale nella scuola, favorendo la crescita di una nuova coscienza che renda i ragazzi perfetti divulgatori nella società degli adulti restii ai cambiamenti.
Il laboratorio, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, è stato realizzato nell’ambito del progetto regionale Citizer Science After Futuri Digitali, che sfrutta il principio di Edutainment per allenare un modello di intelligenza artificiale, educare e sensibilizzare sul tema della raccolta differenziata in modo interattivo e partecipativo, utilizzando concetti come la gamification per coinvolgere i giovani cittadini.
Questa esperienza, realizzata all’interno della tappa di After, mira a rendere partecipi e protagonisti gli studenti di Massa Lombarda nello sviluppo di un framework di intelligenza artificiale (AI) che possa far riconoscere un rifiuto a partire da una foto, e poter così utilizzare il modello per sviluppare una nuova funzionalità dell’App Il Rifiutologo.
Come funziona il progetto ‘Uno scatto per l’ambiente’
Le studentesse e gli studenti delle due classi della scuola media Salvo D’Acquisto prima hanno raccolto, con l’uso dello smartphone, delle immagini per ciascuna delle seguenti tipologie di rifiuti della categoria ‘carta e cartone’: brick succhi, cartoni latte, diari e agende, quaderni, post-it e block notes. Nella fase successiva del gioco hanno interagito con quiz e altre sfide gamificate per scalare la classifica, collaborando per la produzione di un sistema di conoscenza condivisa, che unisce la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale con i temi ambientali della raccolta differenziata.
Alla fine del contest sono stati distribuiti dei “gadget sostenibili” (una piantina di basilico e una di girasole) a tutti i partecipanti e i dati raccolti sono stati validati ed elaborati, per presentare a valle dell’iniziativa ai ragazzi e agli insegnanti il risultato e l’accuratezza raggiunta dal modello.
Comunità Tematiche della Regione Emilia-Romagna: Aggiornamento 2022-2024 del Piano Triennale per l’Informatica nella PA
Martedì 4 aprile, presso il laboratorio aperto di Reggio Emilia, si è tenuto il seminario “L’aggiornamento 2022-2024 del Piano Triennale per l’Informatica nella PA”, un appuntamento dedicato alle Comunità Tematiche della Regione Emilia-Romagna e alle figure di coordinamento della trasformazione digitale negli Enti. Durante l’incontro si è parlato non solo delle novità del Piano Triennale che interessano gli Enti Locali della Regione, ma anche della valenza strategica del Piano e degli strumenti operativi messi a disposizione a livello nazionale e regionale per la sua attuazione (con un focus particolare sul consolidamento del ruolo dei Responsabili, della Transizione al Digitale, RTD).
Al seminario, svolto in modalità ibrida, hanno partecipato oltre 100 persone, tra rappresentanti delle COMTem, Responsabili per la Trasformazione Digitale, Responsabili dei Sistemi Informativi degli Enti dell’Emilia-Romagna e il loro staff.
Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione
L’aggiornamento 2022-2024 del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (pubblicato nel mese di gennaio 2023 dall’Agenzia per l’Italia Digitale.) rappresenta un punto fondamentale nel processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione.
Il documento, coerente con la Strategia Italia Digitale 2026 e in continuità con la precedente edizione, conferma l’attenzione alla realizzazione delle azioni previste e, in particolare, al monitoraggio dei risultati raggiunti.
Tra le novità principali della nuova edizione del Piano spicca in primo piano il recepimento in maniera sempre più estesa dei contenuti della Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta una straordinaria opportunità di accelerazione della fase di esecuzione della trasformazione digitale della PA.
Il Seminario è stato anche un’occasione per incontrare alcuni attori della transizione digitale della PA, con cui è stato possibile approfondire alcuni aspetti ulteriori oltre al Piano, tra cui: le attività svolte da AGID a supporto delle PA per la nomina e il consolidamento del ruolo del RTD e del personale dell’Ufficio Transizione Digitale; le opportunità volte a rafforzare il processo di collaborazione tra RTD attraverso modelli di rete; gli strumenti messi a disposizione da Regione Emilia-Romagna, Lepida SpcA e ANCI per accompagnare gli Enti del territorio nel percorso di trasformazione digitale.
Scopri tutti i materiali di approfondimento del seminario qui!
I Seminari dedicati all’innovazione digitale della Pubblica Amministrazione
Il seminario “L’aggiornamento 2022-2024 del Piano Triennale per l’Informatica nella PA” è il settimo del ciclo di incontri iniziato rivolti a tutti i partecipanti alle Comunità Tematiche, attori primi dell’innovazione digitale, per favorire la transizione digitale nella pubblica amministrazione.
Gli incontri fanno parte delle attività svolte nell’ambito di Data Valley Bene Comune, la strategia digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025.
I seminari rappresentano un’occasione di approfondimento per i temi legati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e ai processi innovativi in atto, offrendo al contempo la possibilità di incontrarsi presso luoghi fisici, disseminati lungo tutto il territorio regionale (la rete dei Laboratori Aperti), creando così anche una rete di scambio e proposte, portando l’attenzione su un argomento diverso e trasversale alle sfide dell’innovazione che ciascun Ente è chiamato ad affrontare.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina:
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem/seminari2022/presentazione
Un framework regionale per la Scienza dei cittadini
Citizer Science, il progetto promosso dalla Regione al fine di stimolare la diffusione di progetti di Citizen Science in Emilia-Romagna, viene raccontato nell'articolo "Un framework regionale per la Scienza dei cittadini" scritto da Michela de Biasio Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna e pubblicato nel nuovo numero di Ecoscienza (a pagina 70).
Leggi l'articolo completo!
Digitale. A Massa Lombarda (RA) la quarta tappa del festival del digitale After, giovedì 20 aprile.
Bologna - Mettere il digitale al servizio della comunità attraverso la Citizen science, il Gaming, la dematerializzazione dei servizi pubblici, le soluzioni innovative in edilizia e la formazione dei cittadini.
Sono i temi del prossimo appuntamento di After, il festival della cultura digitale e dell’innovazione tecnologica promosso dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione di Lepida e ART-ER, che si svolgerà Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, giovedì 20 aprile.
Per la sua quarta tappa il festival, che per l’edizione 2022-2023 si svolge in forma itinerante, torna quindi in Romagna dopo aver già raggiunto Modena, Faenza e Castenaso.
Il programma prevede sette incontri che saranno ospitati in diverse sedi dislocate in tutta la città. Al centro della discussione, le potenzialità dell’uso delle tecnologie digitali in favore della sostenibilità ambientale, specie nel campo delle costruzioni con lo sviluppo di nuovi modelli abitativi, e della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
“Quest’edizione itinerante dell’After festival- commenta l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni- ha come obiettivo diffondere nei territori le migliori pratiche digitali, ma anche raccogliere esperienze e suggerimenti attraverso il dialogo tra cittadini, istituzioni ed esperti ospitato dal festival. La tappa di Massa Lombarda sarà l’occasione per analizzare come l’innovazione digitale può aiutare la sostenibilità ambientale, a partire dall’uso dell’intelligenza artificiale per riconoscere i rifiuti fino alla possibile rivoluzione nel mondo delle costruzioni grazie alla stampa 3D”.
“Cultura e digitale si sposano in questo festival che è anche un'occasione per scoprire il territorio e viverlo in chiave diversa, raccogliendo nuovi stimoli- dichiara Nicola Pasi, sindaco referente per la Promozione turistica dell'Unione della Bassa Romagna-. Siamo lieti di ospitare una tappa di After in Bassa Romagna, una realtà che da sempre ha fatto dell'innovazione uno dei propri tratti distintivi”.
“Abbiamo lavorato moltissimo per far atterrare After nella nostra città, trovando una grande disponibilità da parte di tutti gli interlocutori. In questa giornata i visitatori, soprattutto i giovani, potranno vedere da vicino alcune delle eccellenze legate al digitale più importanti di Massa Lombarda, che rappresentano passato, presente, ma anche futuro della nostra storia- commenta Stefano Sangiorgi, assessore all'Informatizzazione del Comune di Massa Lombarda-. Siamo orgogliosi di aprire le porte a un festival di qualità come After e crediamo che sia anche un importante momento di riflessione, per capire a che punto siamo e continuare a lavorare in prima fila per lo sviluppo dei servizi digitali”.
I temi degli incontri
La giornata partirà con due laboratori dedicati alle scuole: il primo introdurrà, in modo interattivo e partecipativo, i concetti di Citizen science e Game thinking applicati alla sostenibilità ambientale; il secondo coinvolgerà i ragazzi e le ragazze della Scuola Secondaria di 1° grado "Salvo D'Acquisto" di Massa Lombarda nel potenziamento delle funzioni dell’app Il Rifiutologo. La mattinata di lavori si concluderà con un incontro dedicato al supporto di istituzioni e imprese nell’ambito dei nuovi modelli abitativi sostenibili, a partire dall’autossuficienza energetica fino alla stampa 3D con particolare attenzione ai Clust-ER Green Tech e Build della Regione Emilia-Romagna.
Nel pomeriggio i lavori si apriranno con un’iniziativa per sensibilizzare i cittadini all’uso degli strumenti digitali di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, dove il divario tra le competenze degli utenti è stato aumentato dalla pandemia. Ancora la dematerializzazione dei documenti protagonista nell’ultimo appuntamento del pomeriggio, nel quale saranno illustrati il processo e i nuovi servizi attivi nel campo della dematerializzazione degli archivi dell’edilizia e sarà presentato l’indice regionale DESIER, che misura la digititalizzazione dei Comuni dell’Emilia-Romagna.
Il pomeriggio si concluderà con la presentazione del progetto Digitale facile, che prevede il consolidamento e l’apertura di nuovi punti di facilitazione digitale in tutta la regione, e due visite guidate presso gli spazi dell’Archivio Storico Mazzini e la sede dell’azienda Wasp
Per ulteriori informazioni e iscrizioni: https://www.afterfestival.it/
Vincenzo Menichella
Una nuova tappa dell'evoluzione partecipata del cruscotto DESIER
Il cruscotto Desier, dopo l’aggiornamento di poche settimane fa, arriva online con una nuova versione arricchita di 4 nuove viste.
L’aggiornamento Desier di questo mese
L’aggiornamento riguarda l'implementazione di richieste provenienti dagli enti che hanno partecipato ai gruppi di lavoro "A spasso con DESIER", tenutisi nella sessione pomeridiana della giornata del Premio Agenda Digitale (10/10/2022).
In particolare sarà possibile visualizzare sulla mappa le seguenti voci:
- Confronto aggregazioni territoriali (indicatori), consente di confrontare le medie per ogni indicatore, e contiene degli indici delle aggregazioni territoriali (provincia, unione, strategie territoriali) a scelta dell'utente. La vista propone le attuali differenze e i valori attuali delle aggregazioni territoriali prescelte;
- Desier confronto fra Comuni, offre le medesime possibilità per i 330 Comuni emiliano-romagnoli;
- Ranking Comuni (valori non normalizzati), visualizza i dati dei comuni per ordine decrescente, sulla base dei valori non normalizzati (percentuali, valori assoluti, ecc.) per ognuno dei 60 indicatori di cui si compone DESIER;
- Report comunali (valori non normalizzati), offre per ogni comune il valore non normalizzato per ognuno dei 60 indicatori di cui si compone DESIER, e offre altresì il dato della media provinciale, dell'Unione e della classe a cui appartiene il comune prescelto e la media regionale.
È inoltre importante sottolineare che i dati mostrati dal cruscotto sono aggiornati con cadenza mensile: ad oggi i dati disponibili sono dell’ 01/04/2023.
Desier si presenta ad After
Durante il festival After, che si svolgerà a Massa Lombarda (RA) il 20 aprile, nel corso dell’incontro “Dalla carta alla nuvola: in viaggio verso Bassa Romagna Smart”, verrà presentato l’indice regionale DESIER, che misura il livello di digitalizzazione dei Comuni dell’Emilia-Romagna, e il cruscotto, lo strumento che permette la visualizzazione del territorio.
Durante lo speech verranno illustrate le motivazioni di questo indice, e mostrati i trend dei territori regionali in questo ambito. Saranno presentati inoltre anche i nuovi report, progettati e suggeriti dagli enti che nei mesi scorsi hanno contribuito alla realizzazione del cruscotto DESIER, tra cui l’Unione della Bassa Romagna.
Utilizzo dei servizi online: al via la rilevazione annuale
Nel mese di aprile 2023 partirà la rilevazione annuale sull'utilizzo dei servizi online da parte di cittadini e imprese della regione, promossa dall’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna con la collaborazione operativa di Art-ER s.cons.p.a.
Si tratta di un'indagine che l'Agenda Digitale Emilia-Romagna conduce ormai da molti anni e con la quale vengono consultati Comuni, Unioni e altri enti, per capire quanto i cittadini e le imprese hanno utilizzato negli anni 2021 e 2022, i servizi di e-government.
L'obiettivo è misurare se e quanto l'uso dei servizi online stia aumentando nel territorio regionale, con riferimento ad un campione di servizi pienamente interattivi, dei quali cittadini e imprese possono usufruire interamente tramite canali digitali, tra cui anche quelli di pagamento elettronico. Considerato il ruolo prioritario che la normativa nazionale affida agli RTD (responsabile Transizione Digitale), la scelta di Agenda Digitale Emilia-Romagna è stata quella di coinvolgere nella rilevazione questa particolare figura istituzionale, che gli enti pubblici devono istituire ai sensi del CAD.
Gli RTD delle Unioni, dei Comuni, delle Province o i referenti delle principali società di gestione del trasporto pubblico locale oggetto di indagine riceveranno una comunicazione dettagliata circa i dati numerici da fornire (ad esempio: il numero di richieste o pagamenti ricevuti tramite piattaforma on line, il numero di richieste o pagamenti ricevuti on line con canali diversi da piattaforma dedicata come mail, PEC, home banking in caso di pagamenti, ecc.), da compilare in un file excel allegato alla mail. Ove possibile, i dati saranno precompilati.
Le risposte sono fondamentali per la realizzazione di una serie di prodotti che vengono poi consegnati ai territori, tra cui DESIER ed il cruscotto di navigazione relativo, i profili digitali degli enti, che avviano i percorsi delle Agende Digitali Locali e e le pubblicazioni reperibili alla pagina dedicata dI questo sito.
La scadenza per la chiusura della rilevazione sull'utilizzo dei servizi online è stata aggiornata al 30 giugno.
Il 30 giugno sarà la data di chiusura della rilevazione annuale dei servizi online per cui i Comuni, Unioni e altri enti sono stati invitati lo scorso aprile a fornire indicazioni sui livelli di fruizione dei servizi interattivi digitali da parte di cittadini e imprese. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a usoservizionlineader@regione.emilia-romagna.it
Citizen Science a Ferrara: collaborare coi cittadini per i cambiamenti climatici
Una collaborazione per i cambiamenti climatici
L’obiettivo dell’evento Citizen Science a Ferrara è quello di avviare una collaborazione con tutti i cittadini interessati a raccogliere e analizzare dati intorno a tre fenomeni legati ai cambiamenti climatici:
1. isole di calore urbano;
2. eventi estremi come gli allagamenti;
3. biodiversità.
I dati raccolti aiuteranno a comprendere meglio quali strumenti e azioni si possono mettere in campo per arginare, contrastarli, mitigare gli effetti negativi e quali azioni intraprendere a sostegno della biodiversità.
Fanno già parte dell’iniziativa anche tre scuole, con un calendario di attività specifico: l'Istituto Tecnico Copernico, l'Istituto Agrario Navarra, ITS TEC.
Perché partecipare a Citizen Science Ferrara
I cittadini, le comunità attive come le associazioni, il terzo settore, i gruppi informali che parteciperanno al progetto Citizen Science Ferrara potranno avere un ruolo attivo nello studio dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze e pertanto delle azioni che si potranno svolgere a riguardo.
In particolare si potrà:
- far parte di un ricco programma di formazione sui cambiamenti climatici e sui dati, tra il 2023 e il 2024;
- condividere diverse risorse e materiali informativi attraverso il sito web https://www.citizenscienceferrara.org/;
- partecipare a campagne di raccolta dei dati “sul campo” attraverso strumenti come MeteoTrucker e mini-droni oppure app come iNaturalist, nel 2024;
- elaborare analisi con l’aiuto di esperti e scienziati, nel 2025.
IL progetto USAGE migliorare l’ambiente e la qualità della vita
Grazie al progetto USAGE, il Comune vuole realizzare diversi interventi per migliorare l'ambiente e la qualità della vita, a partire da analisi e dati.
Alcuni di questi interventi riguardano infatti:
- l'installazione di una rete di nuovi pluviometri nel perimetro urbano;
- lo sviluppo di un algoritmo software per avere una stima sulle isole di calore urbano;
- l'identificazione di interventi prioritari da realizzare per arginare isole calore e allagamenti;
- l'allineamento di strumenti e piani comunali (es. PUG, PAESC, PUMS);
- iniziative di citizen science che prevedono il coinvolgimento e la partecipazione attiva e consapevole in attività di analisi scientifica di cittadini di ogni età, formazione ed estrazione sociale.
Citizen Science Ferrara per Citizer Science Emilia-Romagna
Infine Citizen Science Ferrara si ispira al progetto Citizer Science, promosso dal Coordinamento dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con ART-ER.
Citizen Science Ferrara ha infatti aderito all’applicazione del framework nella progettazione, nella realizzazione e nella validazione dei loro progetti di Scienza dei Cittadini, entrando così a far parte della Repository dei progetti di Citizer Science.
Per informazioni:
Citizen Science Ferrara: https://www.citizenscienceferrara.org/
15 aprile 2023 ore 10.00-12.00
presso Consorzio WunderKammer - Via Darsena, 57, Ferrara
La partecipazione all'evento è libera.
Per far parte delle iniziative di Citizen Science Ferrara, si può inviare una email a usage@comune.ferrara.it
Citizen Science: un framework regionale per la Scienza dei Cittadini in Emilia-Romagna
Dal 24 al 26 novembre 2023 si è tenuto a Pisa il primo Convegno di Citizen Science Italia ETS.
Un mix di riflessioni comuni, approfondimenti, relazioni, postazioni dimostrative, eventi per il pubblico, e molto altro!
Michela De Biasio, del Coordinamento Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna, ha partecipato con uno speech dal titolo "Citizen Science: un framework regionale per la Scienza dei Cittadini in
Emilia-Romagna".
Scopri di più!
La trasformazione digitale in scena a Massa Lombarda
Giovedì 20 aprile, presso diverse location della città, si svolgerà la quarta tappa del festival After, dedicato alla cultura digitale, a Massa Lombarda (RA).
Questo incontro sarà un’occasione per scoprire, oltre ai temi ormai consolidati della Citizen Science, della facilitazione digitale e dei servizi pubblici dematerializzati digitali, le potenzialità dell'uso del digitale per sostenere la sostenibilità ambientale.
Verranno infatti presentate nel corso degli incontri idee innovative, progetti e proposte per rendere il digitale uno strumento al servizio della comunità e dell’ambiente.
Gli eventi della mattina: uno sguardo digitale sulla sostenibilità ambientale
La giornata di After Massa Lombarda inizia con due laboratori per ragazzi sui temi della Citizen Science.
Si partirà dalla sede di Wasp, con due classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado "Salvo D'Acquisto" di Massa Lombarda, che prima di iniziare il laboratorio saranno invitate a partecipare a una visita guidata degli spazi dell’azienda, al fine di avvicinare i ragazzi agli strumenti della stampa 3D. Seguirà il laboratorio "Citizer Science in action: Citizen science e Gaming per la sostenibilità ambientale”, ormai un classico degli appuntamenti After, che introdurrà, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli di Scienza dei Cittadini e Game Thinking, con l’obiettivo di coinvolgere i partecipanti e sensibilizzarli sui temi della sostenibilità ambientale e dell’uso dei dati per la gestione di problemi di interesse pubblico.
In contemporanea, al Centro Culturale Venturini, si terrà “Uno scatto per l’ambiente” il laboratorio di Citizen Science di Hera - che si impegna a portare il tema Ambientale nelle scuole, per permettere la consapevolezza dei ragazzi su questo argomento. I ragazzi coinvolti (due classi seconde della scuola Secondaria di Massa Lombarda) parteciperanno allo sviluppo di un framework di AI per far riconoscere i rifiuti a partire da una foto e poter utilizzare il modello per sviluppare una nuova funzionalità dell’ App Il Rifiutologo.
Sostenibilità: lavori in corso. Costruire con il digitale
Alla Sala del Carmine invece, sempre la mattina, si terrà in aggiunta un evento speciale per parlare delle potenzialità, dei rischi e dei nuovi scenari che si aprono oggi nel campo della sostenibilità grazie al digitale, in particolare nel settore della Stampa 3D di case ed edifici, e dello sviluppo di soluzioni e prodotti green per l’abitare.
L’incontro “Sostenibilità: lavori in corso. Costruire con il digitale” sarà aperto da un Key note speech sulle correlazioni tra trasformazione digitale e sostenibilità, con l’obiettivo di supportare istituzioni e imprese nella costruzione di un futuro migliore, a cura di Simone Pastorelli, della Fondazione di Ricerca per la Sostenibilità Digitale.
Seguirà un intervento di Massimo Moretti (Presidente di Wasp) sul progetto Itaca, una casa autosufficiente, stampata in 3D, che utilizza le tecnologie più innovative della Space Economy per creare un nuovo modello abitativo ecosostenibile.
La terza e ultima parte dell’evento sarà infine dedicata ai Clust-ER Green Tech e Build di Regione Emilia-Romagna, e al racconto di alcune delle loro aziende, a testimonianza del grande impegno del territorio regionale nel campo dell’innovazione e delle tecnologie sostenibili nel mondo dell’abitare.
Al termine dell’evento è previsto un light lunch per le aziende in sala: un momento pensato per favorire la creazione di nuove sinergie sulle tematiche che verranno presentate all’incontro.
Le attività del pomeriggio: avvicinare i cittadini ai servizi pubblici digitali
Il pomeriggio, al Centro Culturale Venturini, inizierà con il laboratorio “Amico Spid: Laboratorio di Facilitazione Digitale”, uno spazio dedicato ai “grandi adulti” per scoprire, in una dimensione di supporto di gruppo tra pari, il “senso” del digitale nella nostra vita.
Sempre nel pomeriggio, alla Sala del Carmine, verrà proposto un incontro sul tema della dematerializzazione degli archivi, per far conoscere i nuovi siti dell’Unione e dei Comuni, ai professionisti del territorio: “Dalla carta alla nuvola: in viaggio verso Bassa Romagna Smart “.
In particolare, durante l’incontro verranno illustrati il processo e i nuovi servizi attivi nel campo della dematerializzazione degli archivi dell’edilizia e verrà presentato l’indice regionale DESIER, che misura il livello di digitalizzazione dei Comuni dell’Emilia-Romagna. Un approfondimento per capire le motivazioni di questo indice, e per scoprire i trend dei territori regionali in questo ambito.
Infine, sarà previsto un intervento sul progetto Digitale Facile, finanziato con fondi PNRR, che porterà al consolidamento e all’apertura di punti di Facilitazione Regionale in Emilia-Romagna per tutti i cittadini, al fine di favorire un uso consapevole e funzionale del digitale e dei nuovi servizi disponibili, a favore di uno sviluppo omogeneo della comunità.
Visite guidate e aperitivo di networking per chiudere la giornata
La giornata si concluderà con la possibilità di realizzare due visite guidate, una presso gli spazi dell’archivio Mazzini, che raccolgono e custodiscono una collezione di 400.000 capi ed accessori di moda, e l’altra presso WASP ( World's Advanced Saving Project), un'azienda nata nel 2012 proprio a Massa Lombarda che progetta, produce e vende stampanti 3D Made in Italy in tutto il mondo. Sarà possibile visitare nel Parco Tecnologico WASP la prima casa stampata in 3D in terra cruda nel 2018.
Al termine delle visite, nella sede dell’Azienda Wasp, a conclusione del festival ci sarà un aperitivo di networking con dj set, organizzato dal Comune di Massa Lombarda e dall’Unione della Bassa Romagna.
Informazioni e iscrizioni: https://www.afterfestival.it/
Filling the gap: accrescere le competenze digitali di docenti ed educatori
Filling the Gap: OER for supporting teachers in distance learning" è un progetto Erasmus+, che prevede la partecipazione di sette partner (provenienti da Italia, Belgio, Spagna, Croazia e Grecia), impegnati a sviluppare risultati innovativi per rafforzare le competenze metodologiche e digitali di insegnanti ed educatori rispetto all'uso di OER nella didattica digitale, prestando particolare attenzione agli approcci inclusivi.
Per raggiungere questo obiettivo, sono stati progettati i seguenti due prodotti: un kit di attività per l'apprendimento a distanza (DLAK) e un corso online aperto su larga scala (MOOC) sull'apprendimento a distanza.
La Regione Emilia-Romagna, nello specifico il servizio Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza, è uno degli stakeholder del progetto.
L’evento conclusivo
L’evento conclusivo del progetto, rivolto a docenti ed educatori degli Istituti secondari di II grado, agli studenti e agli stakeholder del settore istruzione e formazione, si terrà martedì 28 marzo, h.15.00, presso il Liceo Scientifico Fanti di Carpi (MO).
Durante l’incontro verranno presentati i prodotti digitali pensati per accrescere le competenze digitali di docenti ed educatori (MOOC on Distance Learning e Distance Learning Activieties Kit) oltre alle esperienze di chi già li ha utilizzati.
Sarà possibile così per i partecipanti conoscere a fondo il progetto e iscriversi ai corsi proposti.
Il MOOC e il DLACK
Il MOOC sull'apprendimento a distanza è un corso di formazione completo che fornisce ai docenti conoscenze e competenze sulle metodologie innovative per pianificare e valutare le attività didattiche nell'apprendimento a distanza e sulle OER disponibili per applicare questi metodi, mantenendo un focus sull'inclusione di tutti gli studenti e sul rispetto del benessere di insegnanti e studenti nell'apprendimento a distanza. Le competenze acquisite sono certificate attraverso l'innovativo sistema degli Open Badge e il completamento del corso viene premiato con un certificato ufficiale.
Il Distance Learning Activities Kit (DLAK), una raccolta web di attività di apprendimento a distanza, copre tutte le materie di insegnamento curriculare, dai percorsi trasversali a tutte le scuole secondarie. Le attività sono strutturate per fasce di età, tenendo conto delle esigenze di apprendimento individuali. Il Kit combina contenuti pratici con indicazioni metodologiche al fine di fornire ai docenti uno strumento completo.
Il kit contiene una raccolta di attività descritte dagli insegnanti europei dalla loro esperienza lavorativa quotidiana.
INFO:
FILL THE GAP! EXPERIENCES AND PERCEPTIONS FROM THE FIELD Liceo Scientifico Manfredo Fanti Via B. Peruzzi, 7 - Carpi (MO)
per iscrizioni clicca qui
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfex4lCETh0xzE7hIc7-6S6ZQ4f_35ExgGM6WEpz2Rq7QaF7w/viewform
Voucher Imprese per la banda larga nuovamente disponibili.
Il piano voucher per la connettività
La seconda fase del piano voucher per la connettività, partita alla fine dello scorso anno e ora di nuovo attiva, si rivolge alle imprese e alle persone fisiche titolari di partita IVA presenti su tutto il territorio nazionale per richiedere un contributo, da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro, per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori).
In particolare, il voucher è rivolto a:
- micro, piccole e medie imprese
- persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale (articolo 2229 del Codice civile) o una delle professioni non organizzate (legge 14 gennaio 2013, n. 4).
Il Piano Voucher per le imprese, inizialmente previsto in scadenza a dicembre 2022, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023, salvo esaurimento delle risorse stanziate, a seguito della decisione della Commissione europea del 6/12/2022.
Per eventuali informazioni e per tutti i dettagli del bando è possibile consultare il sito: https://bandaultralarga.italia.it/scuole-voucher/progetto-voucher-fase-ii/
I nuovi fondi per l’erogazione dei voucher
La rimodulazione del 21/2/2023, ha permesso che l'importo assegnato all'Emilia-Romagna passasse da € 13.452.545,00 a € 29.663.099,00 ( ovvero più di 16 milioni in più rispetto a quelli stanziati precedentemente).
Questa ridistribuzione dei fondi disponibili è stata possibile tenendo conto dell’andamento delle richieste per regione/tipologia, e rimodulando i fondi in considerazione dell’esaurimento delle risorse voucher in diverse regioni.
Al 1° marzo 2023, infatti, la quota dell'attivazione era pari all'80% dell'importo originariamente stanziato ( i voucher attivati erano pari a € 10.755.369,00 e quelli già prenotati pari a € 1.865.490,00).
Con la rimodulazione e l’aumento dei fondi, al 1° marzo 2023 rimane il 57% dei fondi complessivamente assegnati, pari a € 17.042.240,00 (senza il valore delle prenotazioni).
Piattaforme digitali: uno strumento per portare valore alla collettività
L’incontro, rivolto ad amministratori locali, tecnici, esperti del settore e aziende, approfondirà l'importanza del digitale per incentivare comportamenti virtuosi dei cittadini (ovvero tutti quei comportamenti che se fatti da una collettività possono fare la differenza per raggiungere un determinato valore), e presenterà alcune esperienze e buone pratiche che prevedono o l’utilizzo di piattaforme digitali in questo contesto.
All’evento parteciperanno soggetti provenienti dal territorio regionale e non solo, che spiegheranno come, attraverso le loro piattaforme, sono riusciti ad incentivare i cittadini a comportamenti virtuosi in ambiti quali la mobilità sostenibile, l’uso consapevole delle risorse energetiche, la partecipazione, la coesione sociale e il ricorso al commercio locale.
Al termine dell’incontro partirà una mappatura di progetti di piattaforme digitali di incentivo a comportamenti virtuosi, la cui finalità sarà quella di comprendere quante e quali esperienze sono presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna.
Cosa sono le piattaforme digitali?
Per piattaforme digitali si intende un certo tipo di infrastrutture digitali in grado di connettere tra loro i diversi sistemi, ed esporli agli utenti attraverso interfacce semplificate e integrate (generalmente attraverso un’app mobile o un sito web).
La piattaforma si presenta come un sistema in cui tutti gli utenti hanno accesso a diverse informazioni e possono immettere e trovare dati relativi al contesto in cui si trovano, come per esempio piattaforme di bike o car sharing, piattaforme di acquisto, etc..
Le piattaforme digitali non sono pertanto una semplice vetrina virtuale in cui poter scegliere il prodotto o il servizio che si vuole, quanto piuttosto una rete in cui tutti gli operatori coinvolti possono completare o arricchire con la propria offerta quella degli altri partner della piattaforma.
Per partecipare all'evento, sia in presenza che online è necessario registrarsi attraverso il link:
https://forms.office.com/e/9sgVLKtAYv
L’evento in presenza si terrà in: Sala del Consiglio comunale del comune di Cesena - Piazza del Popolo, 10, 47521 Cesena FC
Sarà inoltre possibile partecipare all’evento anche in streaming.
Programma Completo
9:30 | Saluti istituzionali Regione Emilia-Romagna
9:40 | Io Sono Cesena - Matteo Montanari | Capo di gabinetto del comune di Cesena
9:55 | La vantaggiosa - Claudia Mazzoli | Assessore alla qualificazione urbana ed alle politiche della montagna di Bagno di Romagna
10:05 | Insieme Conviene - Lorena Fantozzi | Vicesindaco di Cesenatico
10:15 | Digitalizzazione del trasporto pubblico verso il MaaS - Andrea Normanno | Mobilità Regione Emilia-Romagna
10:30 | Hamlet - the place to be
- Nicoletta Levi, dirigente della Struttura di Policy Politiche di Partecipazione e del Servizio Comunicazione e Relazioni con la città del Comune di Reggio Emilia.
- Damiano Razzoli, professore di Sociologia del Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
- Giovanni Bursi, responsabile del progetto Hamlet per OpenBox.
10:50 | WOM - Worth One Minute
- Adele Pretelli Università di Urbino
- Lorenz Cuno Klopfenstein Direttore Tecnico e Socio | DIGIT srl
- Brendan Dominic Paolini Direttore Finanziario e Socio | DIGIT srl
11:10 | Smart sustainable community - Silvia Lodi Project Manager | Hera spa
11:20 | Conclusioni Regione Emilia-Romagna
Agenda Digitale. A Castenaso la terza tappa del festival della cultura digitale AftER giovedì 23 marzo.
Bologna - Laboratori per studenti, mappe digitali di genere, abitare inclusivo, Citizen Science e Gaming.
Sono solo alcuni dei temi che si affronteranno giovedì 23 marzo a Castenaso (BO) in occasione di AftER, il festival della cultura digitale e dell’innovazione tecnologica promosso dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione di Lepida e ART-ER.
Si tratta della terza tappa del Festival, dopo gli appuntamenti di Modena e Faenza, che per l’edizione 2022-2023 si svolge in maniera itinerante.
Il programma prevede sei incontri che si terranno nelle due sedi di Casa Bondi e nella Sala consiliare del Comune di Castenaso. Al centro della discussione i temi della Data Valley Bene Comune, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alle nuove possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali.
In particolare, la tappa di Castenaso si concentrerà sull’integrazione tra le esigenze dei Comuni e le proposte emerse dal Festival regionale.
L’incontro sarà un’occasione per i cittadini per partecipare attivamente a laboratori e incontri per scoprire, in modo diretto e coinvolgente, cosa cambia nella loro vita quotidiana con l’avvento delle tecnologie digitali. L’occasione servirà anche alla Regione per cogliere spunti di discussione sul tema dell’innovazione digitale.
“L’After festival- commenta l’assessora alla Ricerca e Agenda digitale, Paola Salomoni-, è una grandissima opportunità di divulgazione della cultura digitale e delle politiche introdotte dalla Regione, che avviene attraverso un confronto tra esperti del settore, istituzioni e cittadini. È un luogo dove pensare al digitale come strumento di democrazia e inclusività, oltre che di crescita e innovazione. Lo continuiamo a fare insieme ai territori ed ai cittadini quali primi fruitori di questi cambiamenti”.
“Siamo onorati che Castenaso sia stata scelta per un festival di grande interesse come AftER- afferma il sindaco Carlo Gubellini-. Spesso si parla di 'digitale' senza declinarlo in cose concrete: siamo qui per sottolineare che invece questa inevitabile transizione della società può portare grandi vantaggi a tutti ed è già intorno a noi. Un esempio: i dispositivi che monitorano la salute di un anziano e ne informano automaticamente i familiari: questo è già digitale. Un'app sullo smartphone che evita di andare in Comune? Ecco, il digitale è una grande sfida anche nel rapporto tra cittadini e istituzioni”.
“In questo festival, molto voluto e al quale speriamo partecipino tanti cittadini di tutta la città metropolitana- aggiunge l’assessora comunale, Lauriana Sapienza- mi stanno a cuore due eventi in particolare. 'Emozioni digitali' tocca un tema molto sensibile, per capire in che modo le persone affrontano il digitale e cosa impedisce, in termini anche emotivi, di aderire alle opportunità che porta. E poi la 'Mappa digitale per le donne, in crowdmapping'. Le donne della nostra comunità sono chiamate a 'disegnare' lo spazio urbano indossando simbolicamente lenti di osservazione di genere che identifichino e rispondano ai propri bisogni e a quelli di tanti strati della popolazione”.
I temi dei seminari
Diversi gli argomenti a cui verrà dato spazio nel corso dei lavori. Si parte dalla Citizen Science e dal Game Thinking, un modo per coinvolgere i cittadini in una collaborazione interattiva con la comunità scientifica. Per passare all’esplorazione delle emozioni nei confronti dell’innovazione digitale allo scopo di favorire un approccio più sereno nell’affrontarla.
Lo spazio digitale, invece, sarà al centro di due incontri: il primo dedicato alla costruzione di una mappa online che avvierà una riflessione di genere sullo spazio urbano di Castenaso; il secondo, invece, dedicato all’abitare inclusivo con l’obiettivo di esplorare le nuove opportunità abitative che l’internet delle cose può offrire ad anziani e soggetti fragili. Nel pomeriggio torna il tema della Citizen Science con la presentazione ufficiale del framework regionale con le indicazioni delle migliori pratiche per l’Emilia-Romagna.
L’ultimo appuntamento sarà un happening letterario con il duo “Le Maleforbici” che metterà al centro la creatività digitale tra teatro, musica e networking con particolare attenzione alle tematiche di genere.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Per la partecipazione in presenza è necessaria l’iscrizione.
Le informazioni su eventi, orari, sedi e modalità di iscrizione sono disponibili sul sito https://www.afterfestival.it/
Di seguito il programma:
Gli appuntamenti della mattina
Durante la mattinata, presso gli spazi della Biblioteca “Casa Bondi”, dalle 10 alle 12.30 si svolgeranno i primi laboratori dedicati alla cultura digitale. Il primo laboratorio, dal titolo “Citizer Science in action: Citizen science e Gaming per la sostenibilità ambientale”, sarà rivolto a due classi di studenti della scuola secondaria di primo Grado G. Gozzadini. Nell'ambito del progetto regionale Citizer Science, il laboratorio ha lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Citizen Science e del Game Thinking per coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative alla sostenibilità ambientale. In contemporanea, nell’altro edificio di “Casa Bondi” avrà luogo il laboratorio “Emozioni Digitali. Cosa ci blocca e cosa ci motiva nell’approccio al digitale?”. Il Laboratorio sarà un’occasione di analisi delle nostre emozioni riguardo all’innovazione digitale che avanza, per un approccio il più sereno possibile alle evoluzioni tecnologiche e al loro impatto sulla società. Durante l'evento verrà inoltre presentato il nuovo Punto di Facilitazione Digitale del Comune di Castenaso, che ha sede nella Biblioteca Comunale. Al termine dei due laboratori sarà offerto un buffet per tutti i partecipanti.
Le attività del pomeriggio tra mappe digitali e soluzioni abitative inclusive e innovative
Nel pomeriggio le attività ripartiranno alle 14, sempre presso gli spazi della Biblioteca “Casa Bondi”, con il Workshop "La mappa digitale per le donne: il crowdmapping", ovvero come definire una mappa rappresentativa del territorio e dei suoi luoghi dal punto di vista della vita e dei bisogni delle donne del Comune di Castenaso. L’evento, attraverso la creazione di una mappa online su Google Maps, avvierà una riflessione sullo spazio urbano di Castenaso con delle lenti di osservazione di genere, che consentano di leggere le risposte offerte alle esigenze delle donne e delle minoranze.
Seguirà alle 16.15 "Idee per un abitare inclusivo. Il digitale a supporto di un vivere accogliente”, un incontro dedicato al tema dei cambiamenti demografici in atto, alle nuove opportunità abitative per anziani e soggetti fragili e a come esse possano essere migliorate grazie all’intervento delle nuove tecnologie dell’Internet of Things (IoT). L’incontro fa parte degli appuntamenti di Women in Tech ER Off, un ciclo di eventi che l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna dedica al tema del gap di genere in ambito digitale.
Nuove proposte di Citizen Science e best Practice per l'Emilia-Romagna
Sempre nel pomeriggio, presso la Sala Consiliare del Comune di Castenaso, si svolgerà "Citizer Science". Indicazioni e best practice per l'Emilia-Romagna", la presentazione ufficiale del framework regionale per la Citizen Science: un incontro dedicato ad associazioni, pubbliche amministrazioni, istituzioni educative e scientifiche che sono interessate a realizzare progetti di Citizen Science. Nel corso dell’evento verrà illustrato il percorso che ha portato alla creazione del framework, e i suoi contenuti principali. Verranno inoltre presentate tre esperienze regionali di Citizen Science, tra cui quella del Comune di Castenaso. La presentazione sarà aperta da un intervento speciale del dott. Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, esperto a livello internazionale sui temi della Citizen Science. Sarà possibile assistere all’evento sia in presenza che online sui canali ADER Facebook e Youtube.
La cultura creativa digitale: teatro, musica e networking
Al termine degli eventi del pomeriggio, il pubblico del festival sarà invitato a partecipare all’happening letterario “Le Maleforbici”, duetto vocale composto dall’attrice Fulvia Lionetti e dalla cantante Antonella Lanotte, in cui la narrazione teatrale si fa musica e viceversa in un alternarsi armonioso di storie che raccontano e riportano alla memoria del pubblico vicende di donne animate da passione verso la ricerca. Nella storia nascere donna è da sempre un particolare per nulla insignificante bensì una condizione che definisce il destino di ognuna: la sottovalutazione della capacità di pensiero delle donne ha risvolti in ogni ambito della vita sociale. Le Maleforbici è un termine inventato, preso in prestito dalla letteratura, sono creature complicate dalle lingue che non si trattengono e raccontano storie scomode ma rigorosamente a tempo. L’happening si terrà alle 18.30, presso la biblioteca “Casa Bondi”.
A conclusione dell’Happening, alle 19:15, presso il portico esterno alla Biblioteca, ci sarà un aperitivo di networking con dj-set aperto a tutti.
I servizi online della PA locale emiliano-romagnola: il report 2022
Il rapporto annuale sull’offerta di servizi online della PA locale emiliano-romagnola è costruito sulla base della rilevazione condotta da ART-ER ScpA per conto di Regione Emilia-Romagna, con cui vengono raccolti i dati comunali per misurare quanti servizi interattivi sono a disposizione di cittadini e imprese, rilevando qualsiasi piattaforma disponibile (indipendentemente dalla competenza istituzionale all’erogazione del servizio).
I servizi online erogati ai cittadini: tutti i numeri del 2022
Nel 2022 sono 328 i servizi online erogati a cittadini e imprese del territorio regionale dalla PA locale, attraverso 306 differenti piattaforme di erogazione. Tra questi, i cittadini della Regione possono contare su almeno 101 servizi interattivi, pari al 31% dei servizi complessivamente rilevati.
Rispetto al balzo in avanti avvenuto tra il 2020 e il 2021 nell'erogazione di servizi interattivi per cittadini e imprese, tra il 2021 e il 2022 il trend di crescita è stato più lento (su questo risultato può avere influito il diverso momento della rilevazione nelle tre annualità).
Nonostante il generale rallentamento del trend, la crescita delle delle piattaforme autonome pluriservizi (fra tutte lo sportello telematico Maggioli) e di pagamento on line (connesse a obbligo pagopa) è stata invece più decisa.
In base ai dati raccolti, la media regionale dei comuni è di circa 51 servizi online offerti ai propri utenti. Tra questi la dimensione demografica e quella geografica continuano ad essere fattori rilevanti nel determinare le differenze tra i vari territori: se nei comuni di montagna l’offerta scende a 43 servizi, e nei comuni sotto i 3.000 abitanti scende a 36, nei comuni capoluogo o comunque con più di 50.000 abitanti arrivano ad offrire 71 servizi online ai propri utenti. Tra i Comuni regionali, quello di Bellaria-Igea Marina (RN) ha registrato il valore più alto: 214 servizi complessivi (di cui 133 di competenza comunale).
Le piattaforme regionali
Nel 2022 sono presenti 51 piattaforme regionali che forniscono quasi il 64% del totale dei servizi online del nostro territorio. Le piattaforme regionali più diffuse sono Lepida Payer e Lepida Fse
Sono inoltre presenti 245 piattaforme autonome di software che erogano complessivamente il 32% dei servizi online. Le più diffuse sono: Elixforms, E-fil (pagopa), Entranext (PagoPA), Sportello Telematico Maggioli e Jcitygov Maggioli - pagamenti on line (pagopa).
L’interattività dei servizi regionali
A livello regionale l’indice di interattività si attesta al 38% rispetto ai 140 procedimenti amministrativi comunali che potrebbero essere attivati e completati online.
L’interattività misurata registra differenze rilevanti tra le diverse aree tematiche: si va dal 14% dei servizi elettorali, al 22% dei servizi sociali fino al 61% dei servizi per l’avvio e la gestione d’impresa e al 72% dei servizi comunali per l’istruzione.
In termini di indice di interattività la performance migliore si rileva per i comuni grandi (41,87%), seguiti dai comuni medio-grandi, mentre i comuni medi aumentano più degli altri fra 2021 e 2022 (+2,81 pp).
I comuni che hanno aderito alle forme di governance dell’innovazione (Agenda Digitale Locale e/o adesione alle Comunità tematiche) proposte dalla Regione hanno registrato valori medi maggiori rispetto ai comuni che non vi hanno aderito, sia per quanto riguarda il numero medio di servizi interattivi comunali offerti, sia in merito all’indice di interattività dei servizi comunali.
Lo spid
L’83% dei servizi online rilevati sul nostro territorio prevede l’accesso con Spid; la percentuale più alta si rileva a Fiorenzuola d’Arda, dove il 93% dei servizi online prevede l’accesso con Spid. Il confronto sul triennio evidenza il salto in avanti fra 2020 e 2021, mentre nell’ultimo periodo il ritmo di crescita è rallentato.
A differenza di quanto avviene per il numero di servizi online offerti, l’adesione allo SPID da parte dei comuni è più omogenea: il leggero divario che ancora esisteva nel 2020 coi comuni di minore dimensione e quelli montani con % più basse degli altri si è assottigliato già nel 2021 .
Inoltre a livello regionale il numero medio di utenti residenti con credenziali SPID di Lepida ID ogni 100 residenti maggiorenni è sensibilmente aumentato rispetto all’anno anteriore passando da 17, 39 a 29,64
La distribuzione degli utenti con SPID Lepida ID per classe dimensionale e caratteristiche territoriali evidenzia il divario significativo soprattutto nei comuni di dimensioni molto piccole.
I servizi PagoPA e APPIO
A livello regionale il 92% dei servizi di pagamento online rilevati è realizzato con sistemi “Pagopa compliant”:
in particolare il comune di Polinago (MO) raggiunge il 95%, valore massimo in regione anche se, dal punto di vista della distribuzione dei comuni per dimensione e caratteristiche territoriali, le differenze sono minime, grazie sia alla diffusione della piattaforma regionale Payer di Lepida, sia all’obbligo di adozione di Pagopa.
Sono più di 4.100 i servizi offerti dalla pa locale della regione su APPIO; L’Unione che offre maggiori sevizi su AppIo èla Romagna Forlivese , per quanto riguarda i comuni, è il comune di Medesano (PR) che offre il maggior numero di servizi in regione, pari a 53, seguito da Borgonovo Val di Tidone (PC) con 44.
Scopri il report completo qui (11.38 MB)11.38 MB)
Citizer Science: le linee guida per i progetti di Citizen Science sul territorio dell’Emilia-Romagna
Bologna, 9 marzo 2023 - È da oggi disponibile online sul sito dell’Agenda Digitale il framework di Regione Emilia-Romagna, che offre indicazioni, raccomandazioni e best practice per stimolare la diffusione di progetti di Citizen Science (Scienza dei Cittadini) in tutto il territorio regionale. La pubblicazione del framework è una tappa importante che fa parte del progetto Citizer Science, iniziato a giugno dello scorso anno a partire da una mappatura dei progetti di Scienza dei Cittadini esistenti in Regione. Il progetto, attraverso la pubblicazione del framework e altre iniziative, si propone non solo di offrire indicazioni ed esempi pratici, ma anche di sostenere la creazione di una comunità regionale nel campo della Citizen Science. Per raggiungere questo risultato verrà presto resa disponibile online anche una Repository, che conterrà tutti i progetti (conclusi o in corso) che vorranno rientrare nella comunità di Citizer Science.
Citizer Science per promuovere lo scambio tra cittadini, istituzioni e settore scientifico
Scopo del progetto quello di favorire la diffusione e la crescita del numero di pratiche di Scienza dei Cittadini anche nel territorio regionale. La Citizen Science identifica attività scientifiche di raccolta di dati aperti attraverso il coinvolgimento dei cittadini. Questa pratica ha stimolato un cambiamento di radicale per cui la ricerca scientifica è diventata un fattore di inclusione, partecipazione e “democratizzazione” delle conoscenze, a vantaggio della popolazione.
Accanto a questo risvolto, la pubblicità dei dati aperti risultanti da questi progetti, insieme al coinvolgimento attivo della popolazione, rendono la Citizen Science un’importante opportunità di partenariato tra istituzioni e cittadini, al fine di prospettare e sviluppare soluzioni condivise in merito a problematiche e criticità trattate nelle diverse esperienze.
Considerato il potenziale dei progetti di Citizen Science non solo per la comunità, ma anche ai fini del policy making, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha avviato l’iniziativa di Citizer Science in collaborazione con ART-ER Scpa, all’interno della sfida 1 Dati per un’intelligenza diffusa a disposizione del territorio”, della programmazione 2020-2025 della strategia Data Valley Bene Comune.
Il framework e la comunità Citizer Science
Il framework, la cui elaborazione scientifica è stata affidata alla prof.ssa Catia Prandi, ricercatrice del Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria dell’Università degli Studi di Bologna, potrà essere applicato liberamente da tutti i soggetti interessati ad avviare progetti di Citizen Science sul territorio regionale, e candidato attraverso un modulo disponibile sul sito dell’Agenda Digitale per rientrare nella comunità regionale di Citizer Science. Al fine di favorire la diffusione di conoscenze e best practice presenti in Regione, e di aggregare i soggetti attivi in questo campo, la comunità è aperta anche a progetti conclusi, che potranno essere candidati sempre mediante la stessa modalità. I progetti e i soggetti aderenti alla comunità regionale di Citizer Science saranno consultabili su una Repository che sarà presto disponibile sul sito dell’Agenda Digitale.
La presentazione del Framework al festival After
Durante la tappa del 23 marzo di Castenaso del Festival After il framework e il progetto per la nuova Repository regionale verranno presentati all’incontro "Citizer Science". Indicazioni e best practice per l'Emilia-Romagna", che si terrà dalle ore 16:30 presso la Sala Consiliare del Comune. L’incontro sarà dedicato ad associazioni, pubbliche amministrazioni, istituzioni educative e scientifiche, e cittadini interessati a realizzare progetti di Citizen Science. La presentazione, a cui interverrà l’Assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale Paola Salomoni, sarà aperta da un intervento speciale del dott. Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, esperto a livello internazionale sui temi della Citizen Science.
Iscrizioni qui.
Sarà possibile assistere all’evento sia in presenza che online sui canali ADER Facebook e Youtube.
Le attività Citizer Science
All’interno del percorso di ricerca finalizzato alla creazione del framework di Citizer Science sono state programmate una serie di attività funzionali alla raccolta di dati e casi da inserire nello studio. La mappatura di giugno 2022, che è stata la prima attività del progetto Citizer Science, si è conclusa a luglio 2022 e ha coinvolto numerosi soggetti pubblici e privati sia a livello regionale che nazionale, che hanno segnalato circa una quarantina di progetti in diversi ambiti, dall’edilizia alla biodiversità.
Sono inoltre state progettate altre attività, sia correlate alla divulgazione del framework che alla sua applicazione concreta sul territorio regionale.
Tra queste i laboratori “Citizer Science in Action”, rivolti a studenti delle scuole medie e superiori, che si sono svolti e si svolgeranno all’interno del festival After da Settembre 2022 ad Aprile 2023. Il coinvolgimento dei ragazzi è finalizzato non solo a sensibilizzarli sull’importanza di queste iniziative e della disponibilità di dati pubblici sui temi generalmente trattati dalla Citizen Science, ma anche a raccogliere le loro suggestioni e idee su possibili progetti di Citizen Science e sull’ uso dei dati raccolti in soluzioni concrete e operative a beneficio della comunità.
Il Framework e tutti i progetti Citizer Science sono disponibili sul sito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna.
Il Cruscotto Desier si aggiorna mensilmente per raccontare la digitalizzazione in tempo reale
Il cruscotto è lo strumento che consente la visualizzazione dei risultati dei Comuni dell’Emilia Romagna rispetto ai 60 indicatori che compongono il DESIER, l’indice che applica a livello comunale le dimensioni di analisi del DESI europeo e del DESI regionale del Politecnico di Milano.
Il Cruscotto DESIER consente di accedere ad una serie di rappresentazioni cartografiche e di grafici che offrono sia dati complessivi a livello generale che degli affondi specifici in base alle caratteristiche territoriali ed istituzionali dei Comuni.
La navigazione all’interno della mappa infatti, partendo dall’intero territorio regionale consente di addentrarsi nella realtà dei singoli Comuni, ricercare direttamente le informazioni sui singoli Enti e gli indicatori a cui si è interessati.
Il Cruscotto, online da ottobre 2022 con i dati presentati durante la giornata del Premio Agenda Digitale Emilia-Romagna da oggi si aggiornerà mensilmente, consentendo ai Comuni e alle Unioni del nostro territorio di consultare gli ultimi dati disponibili in tema di digitalizzazione. I dati sono sempre visualizzabili sui report del cruscotto e anche scaricabili all’interno del cruscotto stesso.
Nei prossimi mesi il cruscotto DESIER si arricchirà inoltre di ulteriori viste e report per raccogliere le richieste emerse dai gruppi di lavoro organizzati durante la giornata del Premio Agenda Digitale Emilia-Romagna.
Qui il link per poter navigare nel cruscotto e avere accesso a tutte le novità.
Il progetto e il cruscotto Desier
L’indicatore DESIER nasce con l’idea di portare a livello locale e comunale l’indice DESI prodotto annualmente dalla Commissione Europea, che misura il livello di digitalizzazione degli stati membri e dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano che ha sviluppato una versione regionale del DESI europeo,
In questo contesto si inserisce DESIER che ha l’obiettivo di misurare il livello di digitalizzazione dei comuni della nostra regione attraverso i 60 indicatori, ciascuno dei quali è ricondotto alle dimensioni di analisi del DESI europeo e del DESI del Politecnico di Milano.
DESIER è stato sviluppato dall’ Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Art-ER Scpa e Lepida Scpa e con il contributo della Comunità Tematica Amministratori Digitali e degli enti locali che hanno testato la versione inizial
Perché il DESIER
L’idea alla base della decisione di realizzare il DESIER è quella di utilizzare i numeri che costituiscono l’indice come chiave di lettura del fenomeno della digitalizzazione del territorio regionale mettendo quindi a disposizione di assessori, sindaci, amministratori e amministratrici degli enti del territorio uno strumento per individuare le buone pratiche da diffondere e disseminare, i divari da colmare e gli ambiti prioritari su cui intervenire per vincere la sfida 7 della Data Valley Bene Comune e realizzare comunità digitali al 100%, ovvero comunità dove i cittadini, le imprese, la pubblica amministrazione sono in grado di utilizzare la tecnologia per trasformare qualitativamente la realtà locale, comunità punto di incontro tra digitale e sviluppo sostenibile, terre di realizzazione del patto per il lavoro e per il clima.
DESIER rappresenta un primo passo per lo sviluppo di sistemi a supporto delle decisioni, basati sulla elaborazione e analisi di dati, sviluppato in modo cooperativo e aperto, a “servizio” del governo regionale e degli enti locali del territorio.
Big data per il territorio
MarghERita è il nome del super computer che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni del territorio per orientare, interpretare e guidare le scelte delle politiche regionali e territoriali con i dati.
Questo HPC (High Performance Computer) con i suoi 75 nodi computazionali è capace di integrare ed elaborare una grande quantità di dati proveniente da fonti diverse: dalla gestione del rischio ambientale alla sorveglianza epidemiologica, dalla prevenzione degli incidenti stradali alla riduzione dell’inquinamento e tanto altro.
Chiamata per i progetti: attiva
Il bando per partecipare è online e attivo fino al 29 febbraio 2024.
Possono partecipare tutte le amministrazioni pubbliche del territorio dell’Emilia-Romagna (comuni, province, aziende sanitarie, città metropolitana, unioni di comuni, università, camere di commercio, agenzie statali, enti pubblici non economici). È anche possibile partecipare per gruppi di enti, anche di altre regioni, con un capofila regionale.
Tre le tipologie di progetto: già realizzati da ampliare, definiti ma ancora da mettere in opera, idee non ancora sviluppate.
Come funziona
Un comitato di esperti, ogni due mesi, valida le proposte presentate su 4 ambiti prioritari - gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell’inquinamento - e non esclusivi.
La valutazione dei progetti considera diversi elementi: obiettivi, metodologia, fonti dei dati da usare, collaborazioni, impatto del progetto, azioni previste, cronoprogramma, risorse necessarie sia in termini di utilizzo di MarghERita e di algoritmi, che in termini di figure professionali da coinvolgere.
Tutti i progetti valutati ammissibili vengono avviati, fino alla saturazione della capacità di calcolo del super computer.
MarghERita è innovazione a disposizione del territorio, collaborazione tra enti della Regione e delle regioni vicine; è capacità di diffondere conoscenza basata sui dati e di anticipare scenari sulla base di modelli e simulazioni a portata di click.
Informazioni e contatti
Bando MarghERita : 375.85 KB)
Per informazioni margherita@regione.emilia-romagna.it
Scopri di più sul progetto MarghERita.
Anche gli Enti locali e le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna potranno contare su un supercomputer
Enormi quantità di informazioni richiedono importanti risorse informatiche per raccogliere, integrare, leggere i dati. Ma non tutti gli enti pubblici sono nelle condizioni per affrontare gli investimenti necessari per predisporre infrastrutture all’avanguardia.
Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di farsi carico dello strumento, un supercomputer -MarghERita- dotato di 150 microprocessori, pensato per consentire a tutte le amministrazioni locali di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.
Oltre ai grandi supercomputer presenti in Emilia-Romagna, come Leonardo o l’ECMWF, la Giunta regionale ha deciso di investire 3,5 milioni di euro nel progetto Big Data Platform, realizzato grazie al supporto tecnologico della società in-house Lepida S.c.p.A e il coinvolgimento della Fondazione Big Data (iFAB).
L’obiettivo è mettere MarghERita a disposizione di tutte le amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna per integrare e gestire grandi quantità di informazioni provenienti da fonti diverse e per far lavorare le Pubbliche Amministrazioni assieme: Comuni, Unioni di Comuni, Province, Aziende
Sanitarie, Università, Agenzie, Società di servizi pubblici e altre istituzioni nazionali.
Il progetto è finanziato con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). La scelta non è casuale, visto che si tratta di finanziamenti pensati per contrastare le disparità territoriali, e il progetto metterà a disposizione un computer, altamente performante, per supportare al meglio i territori, soprattutto le aree interne, le zone rurali e montane.
L’avviso, che sarà pubblicato il 1° marzo, sarà aperto per 12 mesi, durante le quali i candidati potranno presentare le loro proposte progettuali.
“Con questo progetto vogliamo mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche della nostra Regione uno strumento estremamente sofisticato, moderno, affidabile per la gestione dei dati - commenta l’assessora regionale alla Agenda Digitale Paola Salomoni. Queste informazioni oggi sono una risorsa che, se gestita adeguatamente, migliora il governo dei territori e semplifica la vita dei cittadini. Un altro passo fondamentale volto ad attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale regionale che ambisce ad un’eccellenza che non lasci indietro nessuno.”
Cosa può fare MarghERita
La Regione suggerisce anche i quattro ambiti di intervento – prioritari, ma non esclusivi – in cui la potenza di MarghERita può fare la differenza: gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell’inquinamento.
Ambiti che richiedono grosse quantità di informazioni da raccogliere e classificare per giungere poi a scelte di governo efficaci, per sviluppare nuovi servizi e migliorare gli esistenti. Si pensi, per fare qualche esempio, al monitoraggio delle polveri sottili, alle misure per prevenire il dissesto idrogeologico, agli indicatori del traffico, alla mappatura del territorio o alla previsione dei flussi turistici sulla costa romagnola.
Gli enti potranno contare sul supporto della Regione per raccogliere e gestire le enormi quantità di dati necessarie. Le applicazioni che richiedono grosse capacità di calcolo sono praticamente infinite, se si tiene presente che la peculiarità di questi sistemi è quella di integrare diverse fonti per suggerire
correlazioni (quelle, per esempio, tra determinate patologie e le condizioni ambientali di un quartiere) proporre soluzioni (individuando per esempio le strade e i percorsi più trafficati in determinate circostanze) modificare tempestivamente i modelli e le simulazioni (aggiornando in tempo reale i costi delle materie prime e dell’energia previsti per un progetto).
Innovazione e cultura digitale: il nuovo appuntamento After a Castenaso
La terza tappa del festival After, dopo le date di Modena e Faenza, arriva a Castenaso il 23 Marzo. Il Comune della provincia bolognese è infatti tra i 5 Enti che, per l’edizione 2022-2023, ospiteranno il festival che Regione Emilia-Romagna dedica a innovazione e cultura digitale.
Obiettivo principale della manifestazione è portare in scena la trasformazione della società contemporanea, permettendo ad un pubblico ampio, dai ragazzi agli anziani, di avvicinarsi in maniera nuova e interattiva ai temi e alle evoluzioni che caratterizzano oggi il mondo del digitale e le sue applicazioni e ricadute sulla vita di tutti i giorni.
Gli appuntamenti della mattina: laboratorio per le scuole ed educazione alle Emozioni Digitali
Durante la mattinata, presso gli spazi della Biblioteca “Casa Bondi”, dalle 10:00 alle 12:30, si svolgeranno i primi laboratori dedicati alla cultura digitale.
Il primo laboratorio, dal titolo “Citizer Science in action: Citizen science e Gaming per la sostenibilità ambientale”, sarà rivolto a due classi di studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado G. Gozzadini. Nell'ambito del progetto regionale Citizer Science, il laboratorio ha lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Citizen Science e del Game Thinking per coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative alla sostenibilità ambientale. In contemporanea, sempre nella Biblioteca "Casa Bondi” avrà luogo il laboratorio "Emozioni Digitali. Cosa ci blocca e cosa ci motiva nell’approccio al digitale?". Il Laboratorio sarà un’occasione di analisi delle nostre emozioni riguardo all’innovazione digitale che avanza, per un approccio il più sereno possibile alle evoluzioni tecnologiche e al loro impatto sulla società. Durante l'evento verrà inoltre presentato il nuovo Punto di Facilitazione Digitale del Comune di Castenaso, che ha sede nella Biblioteca Comunale.
Al termine dei due laboratori verrà offerto un buffet per tutti i partecipanti.
Le attività del pomeriggio tra mappe digitali e soluzioni abitative inclusive e innovative
Il pomeriggio le attività ripartiranno alle 14:00, sempre presso gli spazi della Biblioteca Casa Bondi, con il Workshop "La mappa digitale per le donne: il crowdmapping", ovvero come definire una mappa rappresentativa del territorio e dei suoi luoghi dal punto di vista della vita e dei bisogni delle donne del Comune di Castenaso. L’evento, attraverso la creazione di una mappa online su Google Map, avvierà una riflessione sullo spazio urbano di Castenaso con delle lenti di osservazione di genere, che consentano di leggere le risposte offerte alle esigenze delle donne e delle minoranze.
Seguirà alle 16:15 "Idee per un abitare inclusivo. Il digitale a supporto di un vivere accogliente”, un incontro dedicato al tema dei cambiamenti demografici in atto, alle nuove opportunità abitative per anziani e soggetti fragili e a come esse possano essere migliorate grazie all’intervento delle nuove tecnologie dell’Internet of Things (IoT). L’incontro fa parte degli appuntamenti di Women in Tech ER Off, un ciclo di eventi che l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna dedica al tema del gap di genere in ambito digitale.
Nuove proposte di Citizen Science e best Practice per l'Emilia-Romagna
Sempre nel pomeriggio, presso la Sala Consiliare del Comune di Castenaso, si terrà l’appuntamento "Citizer Science". Indicazioni e best practice per l'Emilia-Romagna", la presentazione ufficiale del framework regionale per la Citizen Science: un incontro dedicato ad associazioni, pubbliche amministrazioni, istituzioni educative e scientifiche che sono interessate a realizzare progetti di Citizen Science. Nel corso dell’evento verrà illustrato il percorso che ha portato alla creazione del framework, e i suoi contenuti principali. Verranno inoltre presentate tre esperienze regionali di Citizen Science, tra cui quella del Comune di Castenaso. La presentazione sarà aperta da un intervento speciale del dott. Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, esperto a livello internazionale sui temi della Citizen Science. Sarà possibile assistere all’evento sia in presenza che online sui canali ADER Facebook e Youtube.
La cultura creativa digitale: teatro, musica e networking
Al termine degli eventi del pomeriggio, il pubblico del festival sarà invitato a partecipare all’happening letterario “Le Maleforbici” duetto vocale composto dall’attrice Fulvia Lionetti e dalla cantante Antonella Lanotte, in cui la narrazione teatrale si fa musica e viceversa in un alternarsi armonioso di storie che raccontano e riportano alla memoria del pubblico vicende di donne animate da passione verso la ricerca. Nella storia nascere donna è da sempre un particolare per nulla insignificante bensì una condizione che definisce il destino di ognuna: la sottovalutazione della capacità di pensiero delle donne ha risvolti in ogni ambito della vita sociale. Le Maleforbici è un termine inventato, preso in prestito dalla letteratura, sono creature complicate dalle lingue che non si trattengono e raccontano storie scomode ma rigorosamente a tempo. L’happening si terrà alle 18:30, presso la Biblioteca Casa Bondi.
A conclusione dell’Happening, alle 19:15, presso il portico esterno alla Biblioteca, ci sarà un aperitivo di networking con dj-set aperto a tutti.
Gli eventi sono gratuiti e aperti alla cittadinanza. Per la partecipazione in presenza dei diversi eventi è necessaria l’iscrizione sul sito www.afterfestival.it
Il Festival After
After è una manifestazione che ha l’obiettivo di raccontare e far sperimentare alle cittadine e ai cittadini dell’Emilia-Romagna l’impatto delle nuove tecnologie nei diversi ambiti della loro vita quotidiana. Il Festival esplora e racconta le nuove modalità di fruizione del digitale per far conoscere in modo diretto, concreto e coinvolgente cosa cambia nella vita, con l’avvento delle tecnologie digitali, anche come soluzione alla riprogettazione del futuro in epoca post-Covid.
Per l’edizione 2022-2023 Regione Emilia-Romagna ha scelto di realizzare una versione itinerante di After al fine di favorire la diffusione dei suoi contenuti in diversi territori. Ad aprile dello scorso anno la Regione ha aperto una manifestazione di interesse per raccogliere le disponibilità dei soggetti interessati ad ospitare il Festival, e Castenaso è stato uno dei Comuni aderenti.
La data di Castenaso si impegna a connettere e mettere a sistema la dimensione e le istanze comunali con gli spunti e le idee del festival regionale.
Un’occasione per il Comune e per la sua cittadinanza partecipare attivamente a laboratori e incontri, per raccogliere nuove idee, spunti e riflessioni, ma anche per fornire alla Regione punti di vista diversi e concreti sull’innovazione digitale.
UserCentriCities Awards.
Vi segnaliamo che sono aperte le candidature per gli UserCentriCities Awards 2023.
UserCentriCities è un progetto di ricerca finanziato dal programma quadro Horizon 2020 dell'Unione Europea che ha l'obiettivo di promuovere la progettazione e realizzazione di servizi digitali centrati sugli utenti. La Regione Emilia-Romagna è partner di progetto assieme ad altri 22 enti locali.
Il premio mira a premiare i servizi pubblici digitali sviluppati dagli enti locali che si distinguono perchè mettono al centro l’utente e declinano i principi presenti nella Dichiarazione di Tallinn a livello locale.
Il vincitore riceverà il premio per il "Miglior servizio incentrato sull'utente nelle città e nelle regioni europee", riconoscendo il ruolo cruciale svolto dalle città e dalle regioni nel mettere i bisogni delle persone al centro della progettazione e dell'erogazione dei servizi pubblici.
Una giuria di alto livello composta da un gruppo di esperti valuterà i servizi presentati e assegnerà il premio in una cerimonia nell'ambito del vertice UserCentriCities del 2023 a maggio a Bruxelles.
Per poter candidare servizi e soluzioni offerte dai vostri Enti è necessario che questi siano già implementati e funzionanti. I servizi che sono in fase di progettazione o pianificazione possono essere presentati come buone pratiche, ma non possono concorrere per il premio.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 21 aprile alle 24:00 CET.
Per maggiori informazioni su come candidarsi e partecipare, invitiamo gli enti locali della Regione a contattare lo staff del Coordinamento dell'Agenda Digitale dell'Emilia Romagna all’indirizzo.
agenda.digitale@regione.emilia-romagna.it
La giornata internazionale delle donne e Ragazze nella scienza delle Nazioni Unite
Tuttavia i dati ci dicono che la presenza femminile nelle materie STEM in generale, e Tech (ingegneria, informatica) in particolare, è molto bassa.
In Emilia-Romagna per l’anno scolastico 2020/2021 le alunne di scuole superiori qualificabili come STEM corrispondono al 37% degli iscritti a queste scuole (36.206 su 98.903), e al 19% di tutti gli studenti delle scuole superiori (192.393).(Fonte Open data Ministero Istruzione e Merito)
Per quanto riguarda l’Università, sempre secondo dati riferiti a Regione Emilia-Romagna, le Laureate STEM nell’anno accademico 2020/21 corrispondono al 16% (44.965) del totale delle Laureate (279.285) (Fonte ISTAT).
Le donne nel mondo del lavoro tech
In Italia le donne risultano sottorappresentate in alcuni settori digitali strategici, come quelli del Cloud Computing e dell’Intelligenza artificiale, in cui le donne rappresentano rispettivamente il 14% e il 32% della forza lavoro, e in Ingegneria in cui rappresentano il 20%. Un dato che deriva da scelte scolastiche che mostrano un profondo divario tra maschi e femmine nella scelta dei percorsi STEM.
La sottorappresentazione delle donne nei percorsi educativi affini alle STEM ha conseguenze importanti in termini di disparità di genere. Le discipline STEM solitamente sono infatti quelle che offrono i percorsi di carriera più retribuiti e con maggiore stabilità. Una tendenza che è destinata a rafforzarsi in un mondo sempre più dipendente dalle tecnologie. Ciò fa comprendere come anche tante battaglie contro i divari di genere, tra cui quelle per la parità salariale, passino anche dal potenziamento delle STEM in tutti i livelli di istruzione.
Diventa così fondamentale sia prevedere programmi di upskilling e reskilling digitale dedicati a ragazze e donne, che sostengano l’intero processo di coinvolgimento attivo nei programmi formativi, che predisporre azioni come quella di Women in Tech, che stimolino quel cambiamento culturale necessario a sostenere una maggiore presenza delle donne nel campo della tecnologia e del digitale, sia nel mondo della formazione che del lavoro.
La presenza digitale delle donne: I progetti della Regione
Per favorire l’inserimento delle donne nella scienza, la Regione Emilia-Romagna ha organizzato diversi progetti e iniziative nel corso degli ultimi anni.
Tra questi, ad esempio, si è da poco conclusa la seconda edizione del ciclo di eventi targati Women in Tech, un’iniziativa nata per affrontare e contrastare il problema della disparità uomo-donna nei settori delle scienze, della tecnologia e dell’informatica. Attraverso il dialogo con esperte su tematiche diverse, i seminari di Women in Tech hanno lo scopo di riflettere su pratiche e idee che stimolino e promuovano una nuova cultura per colmare il divario di genere, a partire da una nuova narrazione del ruolo delle donne nel mondo digitale, tecnologico e scientifico.
A breve verranno date più informazioni sulla nuova edizione.
Per favorire invece l’avvicinamento delle più giovani alle discipline STEM, Regione Emilia-Romagna promuove il progetto Ragazze Digitali, in collaborazione con
le Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Parma, Ferrara e ART-ER Scpa, nell'ambito delle attività di Data Valley Bene Comune, l'Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna 2020-2025, con risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta di un progetto di orientamento attivo, che vuole avvicinare le ragazze delle scuole superiori all'informatica e alla programmazione attraverso la realizzazione di Summer Camp.
Per informazioni e nuovi progetti continuate a seguirci sul sito e sui nostri social!
I migliori progetti della call dell’Osservatorio sull'innovazione del settore pubblico di OECD premiati al World Government Summit
Il progetto "Ragazze Digitali" è stato presentato al sesto bando annuale per l’innovazione promosso da OPSI (Observatory of Public Sector Innovation di OECD), è stato segnalato come innovazione significativa ed è stato incluso tra i casi di studio selezionati .
L’iniziativa regionale, che ha già coinvolto centinaia di ragazze di tutta la regione, è stato premiato dall'OPSI per la sua capacità di promuovere l'educazione digitale tra le giovani donne, e perché mira a colmare il divario tra i generi fornendo alle ragazze una formazione sulle competenze digitali e incoraggiando le loro carriere in campi legati alla tecnologia.
Il sesto bando annuale per l’innovazione ha visto la partecipazione di 1084 progetti provenienti da 94 nazioni differenti. I migliori tra questi verranno premiati durante il World Government Summit 2023 che si terrà a Dubai tra il 13 ed il 15 di febbraio.
Il progetto ragazze digitale ER
Ragazze digitali è un progetto di orientamento attivo che vuole avvicinare le ragazze all'informatica e alla programmazione attraverso un metodo innovativo, divertente e creativo, aiutando così a ridurre il divario digitale di genere.
Il progetto nasce in risposta alla necessità delle aziende dell'Emilia-Romagna di trovare personale con competenze ICT, necessità a cui il sistema educativo non riesce a far fronte.
In particolare, i dati disponibili mostrano come siano ancora poche le ragazze che si avvicinano all'università e ai corsi di specializzazione in scienze e tecnologia (STEM), con un conseguente divario nella presenza di forza lavoro femminile nei settori digitale e scientifico.
Un problema che ha un duplice risvolto, perché priva le donne, e in particolare le più giovani, dell'accesso a importanti opportunità occupazionali in contesti particolarmente dinamici e prospettici. E, allo stesso tempo, impoverisce la società dell'informazione, privandola del contributo in termini di talenti e inclinazioni che le donne potrebbero portare, rendendola più inclusiva e aperta alla valorizzazione delle differenze.
Per questo, nell'edizione 2022 l’attività principale è consistita nella realizzazione di un Summer Camp gratuito, a carattere laboratoriale, dedicato alle studentesse del II, III e IV anno di qualsiasi tipo di scuola superiore, della durata di 3 settimane: dal 20 giugno all’8 luglio.
Il Summer Camp ha previsto molteplici attività, finalizzate a imparare il pensiero computazionale creativo, avere consapevolezza delle opportunità e dei rischi insiti nei servizi digitali, e assistere a testimonianze di professioniste e operatrici del mondo digitale.
I numeri del seminario
Sono state 248 le ragazze che hanno partecipato ai Summer Camps - di cui 6 organizzati in presenza e 2 online (per garantire la partecipazione di coloro che avrebbero avuto difficoltà a raggiungere le università). Altri 89 partecipanti hanno partecipato al Summer Camp laboratoriale online, che raccoglieva testimonianze di imprenditrici, docenti ed esperti su casi di successo e altre esperienze significative in ambito digitale.
L’edizione 2022 si è svolta, oltre ai due seminari prettamente online, presso le sedi universitarie di Bologna, Cesena (dove sono in programma due edizioni), Ferrara, Modena, Parma e Reggio Emilia, per un totale di sette sull'intero territorio regionale.
L'edizione seminariale online, svoltasi dal 20 al 30 giugno 2022, ha visto la partecipazione di esperte ed esperti provenienti dal mondo imprenditoriale e accademico.
Gli Ideatori e Promotori
Ragazze Digitali ER è stato ideato nel 2014 dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dal Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria – dell’Università di Bologna, e da EWMD, European Women’s Management Development, associazione no-profit impegnata per favorire lo sviluppo professionale delle donne nel mondo del lavoro.
A partire dal 2022 il progetto è organizzato dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria – dell’Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna e ART-ER Scpa, nell'ambito delle attività di Data Valley Bene Comune, l'Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna 2020-2025, con risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo, e con l'ulteriore collaborazione delle Università di Parma (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e Ferrara (Dipartimento di Ingegneria).
Il progetto, condiviso con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, è stato promosso e presentato alle scuole del territorio grazie all’aiuto del Servizio Marconi TSI e a i suoi Animatori Digitali.
La OPSI Call for Innovation
La OPSI’s Call for Innovation analizza i trend innovativi nella governance dei Paesi OECD.
L’ OPSI è l’osservatorio che si occupa di analizzare e condividere le buone pratiche per l’innovazione per la Pubblica Amministrazione dei paesi che fanno parte di OECD, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
I risultati della call, contenuti nel report “Embracing Innovation in Government: Global Trends 2023”, che analizza i trend innovativi nella Pubblica amministrazione, verranno presentati durante il World Government Summit (13-15 febbraio).
Il rapporto si concentra su quattro tendenze chiave, identificate attraverso l’analisi delle innovazioni proposte, la presentazione di 10 case studies e delle best practice utilizzate.
Per maggiori informazioni: https://oecd-opsi.org/innovations/digital-girls-emilia-romagna/
Università: 16 nuovi corsi di studio tra big data, innovazione, salute e educazione ai media
“L’offerta formativa in Emilia-Romagna si arricchisce di corsi di studio sempre più attenti ai bisogni del mercato del lavoro e sempre più in sintonia anche con le priorità indicate dal Patto per il Lavoro e per il Clima. Ne è una dimostrazione l’attivazione di altre lauree ad orientamento professionale. Inoltre, frequentare le lezioni e sostenere gli esami in lingua inglese è un’opportunità importante per i nostri studenti e le nostre studentesse, oltre a richiamare nei nostri Atenei sempre più studenti stranieri. La nostra regione anno dopo anno si conferma sempre più attrattiva e in grado di sostenere il diritto allo studio, con il 100% di borse di studio garantite agli studenti che ne hanno il diritto e uno stanziamento senza precedenti di 135 milioni di euro”.
Anche per l’anno accademico 2023/2024 la Regione e le Università emiliano-romagnole potenziano l’offerta di studio puntando su corsi di laurea che guardano anche all’innovazione, alla sostenibilità e alle competenze per la Food e la Data Valley. Inoltre, sei corsi su sedici (quattro a Bologna e due a Modena-Reggio Emilia) - quindi più di un terzo - saranno in lingua inglese.
Dalla laurea in Tecnologie e Gestione dell’Impresa Casearia a quella in Interprete di Lingua dei Segni Italiana e di Lingua dei Segni Italiana Tattile, dal corso di studi in Intelligenza Artificiale, Data Science e Big Data a quello in Ingegneria per la Sostenibilità Industriale, in lingua inglese.
Il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università dell’Emilia-Romagna - Co.Re.Co ha espresso all’unanimità il parere favorevole all’attivazione di 16 nuovi corsi di laurea a partire dall’anno accademico 2023/2024. Dopo il via libera da parte dagli Organi Accademici di ogni Ateneo, ora si attende il parere di CUN e ANVUR e poi il via libera del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Otto nuovi corsi saranno proposti dall’Università di Bologna, quattro dall’Università di Parma, tre dall’Università di Modena e Reggio Emilia e uno da quella di Ferrara.
I nuovi corsi dell'anno accademico 2023/2024
Università di Bologna
Le lauree magistrali in “Biotecnologie agrarie vegetali” (sede di Imola) per formare professionisti con competenze specifiche per l’industria e/o enti di eccellenza che operano nel settore sementiero-vivaistico e botanico-farmaceutico-cosmetico, “Economics and Public Policy”, “Business Administration and sustainability” (campus di Forlì), “Service Management” (a Rimini), queste tre in inglese; la laurea triennale in “International Studies” (a Forlì), in inglese; il corso di studio in “Dati, metodi e modelli per le Scienze Linguistiche” che forma studiosi esperti nelle Scienze Linguistiche e nel Trattamento Automatico delle Lingue Naturali, lessicografi, consulenti linguistico-culturale; il corso di laurea in “Materiali compositi polimerici” (a Imola), ad orientamento professionale, e quello in “Scienza dei Materiali” a Bologna, che permette di acquisire una solida preparazione e competenze tecnico-scientifiche di carattere interdisciplinare in ambito fisico e chimico.
Università di Parma
Sono in programma i corsi di laurea in “Interprete di Lingua dei Segni Italiana e di Lingua dei Segni Italiana Tattile”, sperimentale ad orientamento professionale; “Educazione professionale”, abilitante alla professione sanitaria di educatore professionale; “Tecnologie e Gestione dell’Impresa Casearia, laurea ad orientamento professionale (inter-ateneo con l’Università di Milano); “Scienze Gastronomiche”, percorso già attivo per il quale si prevede un cambio di classe. Nell’anno accademico 2023/2024 verrà attivato anche il corso di laurea internazionale in Dental Hygiene (L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche), afferente al Dipartimento di Medicina e Chirurgia e abilitante alla professione sanitaria di igienista dentale, già istituito nell’anno accademico 2022/2023.
Università di Modena e Reggio Emilia
I nuovi corsi in partenza sono le lauree magistrali in “Teorie e metodologie del digital learning” (a Reggio Emilia), che intende formare la figura professionale del pedagogista esperto nella progettazione, organizzazione, gestione e valutazione dei servizi formativi e socio-educativi, con particolari competenze nell’utilizzo dei media e delle tecnologie digitali; “Artificial Intelligence Engineering” (a Modena) e “Engineering for Industrial Sustainability” (a Carpi), entrambe in inglese. Questo corso di studio, in particolare, nasce da un’iniziativa e dallo sforzo congiunto dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e del Comune di Carpi, nonché da esigenze culturali, scientifiche e tecnologiche del tessuto produttivo del territorio. L’obiettivo è formare figure ad elevata specializzazione che siano riferimento per la progettazione e la transizione verso l'innovazione nell’industria manifatturiera, nella nuova sede decentrata di Carpi, città con cui l’Ateneo ha una attiva collaborazione.
Università di Ferrara
Parte la laurea magistrale in “Intelligenza artificiale, Data Science e Big Data”, per formare figure dotate di un solido bagaglio di conoscenze teoriche (metodologie e tecnologie fondazionali proprie dell’Intelligenza artificiale, metodi di analisi per estrarre valore dai dati e dalle piattaforme Big Data) in grado di operare in vari ambiti, da quello industriale a quello medico e sanitario, in sinergia con le numerose azioni attive in questo campo a livello regionale e a supporto dei principali settori strategici del Paese.
Citizen science e crowdmapping a Ferrara
Il primo febbraio, all'interno dell'evento "Citizen science e crowdmapping" che si è tenuto a Ferrara, Michela De Biasio, del Coordinamento Agenda Digitale Regione Emilia-Romagna, ha tenuto uno speech dal titolo "Citizer Science: la scienza dei cittadini a portata di Emilia-Romagna".
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Menzione speciale per l'Osservatorio della Connettività dell’Emilia-Romagna ai Premi Agenda Digitale 2022 PoliMi
Il progetto ‘Osservatorio della Connettività, una mappa interattiva che rende disponibili dati e informazioni aggiornate sulla reale disponibilità di connettività sul territorio regionale, a livello minimo territoriale del singolo civico, ha ricevuto una Menzione speciale dalla Giuria qualificata per la categoria Agende Digitali delle Regioni all’interno della 7° edizione dell’iniziativa ‘Premi Agenda Digitale 2022’ promossa dal Politecnico di Milano. Il progetto è stato candidato dall’Agenda Digitale e da Regione Emilia-Romagna.
La menzione è stata assegnata in quanto al progetto è stato riconosciuto un alto grado di replicabilità, e una governance innovativa.
I casi vincitori sono stati premiati oggi al Convegno Agenda Digitale “Il Digitale Chiama: l’Italia risponde?”, di presentazione dei risultati della Ricerca 2022.
Cos’è L’osservatorio della connettività
L’Osservatorio della Connettività è una mappa interattiva che rende disponibili dati e informazioni aggiornate sulla reale disponibilità di connettività sul territorio regionale, a livello minimo territoriale del singolo civico.
Un progetto nato dal confronto con Sindaci e Assessori degli EELL, nell’ambito della Comunità Tematica Amministratori Digitali, in cui era emersa l’esigenza, da parte degli Amministratori locali, di conoscere il grado di connettività veloce nel proprio territorio.
Al fine di soddisfare questa richiesta la Regione Emilia-Romagna si è attivata per la predisposizione di una piattaforma ad hoc, assicurandosi che quest’ultima rispetti i requisiti di semplicità, accessibilità e affidabilità.
Come funziona l’Osservatorio della connettività?
L’Osservatorio della Connettività è un progetto accessibile a tutti e che permette di controllare la reale disponibilità di copertura sul territorio.
Basterà recarsi all’indirizzo dell’Osservatorio per poter accedere alla mappa regionale: cercando via e numero civico sarà possibile accedere ai dati di connessione del civico ricercato.
Premi Agenda Digitale 2022
L’iniziativa ‘Premi Agenda Digitale 2022’ ha tra i vari obiettivi il voler sostenere la cultura dell’innovazione digitale nel nostro Paese, e voler generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle migliori esperienze di digitalizzazione. La selezione si impegna quindi a premiare e dare visibilità alle aziende e alle PA italiane più innovative, contribuendo inoltre ai processi di ricerca dell’Osservatorio.
Sono stati premiati i casi di successo rientranti in una delle seguenti categorie:
- Attuazione dell’Agenda Digitale: casi di efficace digitalizzazione condotti su scala nazionale o internazionale.
- Agende Digitali Regionali: casi di efficace digitalizzazione condotti a livello regionale.
- Agende Digitali degli Enti Locali: casi di efficace digitalizzazione condotti a livello di province e comuni.
- Imprenditorialità al servizio delle PA: soluzioni innovative offerte alle pubbliche amministrazioni da startup e piccole imprese.
L'Osservatorio del Politecnico di Milano organizza il Convegno Agenda Digitale per presentare gli ultimi risultati della Ricerca 2022.
Lo studio e l’evento sono realizzati dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano. L’evento è realizzato con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna.
L’Agenda Digitale e le opportunità del PNRR: i temi dell’evento
Si apre una nuova fase nell'attuazione dell'Agenda Digitale dell'Italia, ancor più carica di opportunità e di criticità che in passato.
Il PNRR mette a disposizione risorse mai viste per la trasformazione digitale dell'intero Paese e della sua Pubblica Amministrazione.
Il DESI comincia a fotografare qualche primo segnale positivo, anche se permangono dei gap con altri Paesi e Regioni europei sul fronte del digitale.
È esattamente questo il focus che caratterizza l’evento dell’Osservatorio Agenda Digitale, che continua a supportare i decisori chiave con solide evidenze empiriche, modelli interpretativi dei fenomeni in atto, strumenti per attuare le opportunità offerte dall’innovazione digitale e momenti di confronto qualificati, indipendenti e pre-competitivi tra il mondo delle imprese che offrono soluzioni digitali e quello del Governo, della Politica e delle PA.
I focus della giornata
Il Focus della giornata sarà su questa 7 domande:
- Qual è il livello di effettiva attuazione dell’Agenda Digitale in Italia e nelle sue regioni? Quanto si discosta da altre aree d’Europa?
- Quante risorse sono disponibili per la trasformazione digitale dell’Italia nell’ambito del PNRR e dei fondi strutturali?
- Qual è la spesa della PA italiana negli ambiti di investimento del PNRR? Come crescerà nei prossimi anni?
- Quanto vale il mercato di soluzioni digitali alla PA italiana? In quando tempo è assegnata una gara pubblica?
- A che punto è la trasformazione digitale nei comuni?
- Che differenze ci sono tra il PNRR italiano e quello degli altri Paesi europei sul fronte del digitale?
- A che punto siamo e quali sono gli scenari futuri dell’Artificial Intelligence in ambito pubblico?
A seguito della presentazione dei risultati della Ricerca 2022 ci sarà la consegna dei “Premi Agenda Digitale” alle PA, PMI e startup che si sono distinte per progetti di digitalizzazione in ambito pubblico.
Il Convegno si terrà in modalità ibrida: sarà possibile seguirlo in streaming o partecipare in presenza presso l’Aula DeCarli (Edificio B9, Campus Durando, via Durando 10, Milano).
Per partecipare all’evento, sia in presenza che online, è necessaria l’iscrizione. Per info e iscrizioni: https://www.osservatori.net/it/eventi/prossimi/convegni/digitale-chiama-italia-risponde-convegno?utm_source=s&utm_medium=m&utm_campaign=regione_er
L’esperienza di Desier
L’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano ha sviluppato una versione regionale del DESI europeo (The Digital Economy and Society Index (DESI), prodotto annualmente dalla commissione europea a livello nazionale, sulla base del quale viene calcolato anche DESIER, l’indice realizzato da Regione Emilia-Romagna per misurare il livello di digitalizzazione dei Comuni attraverso 60 indicatori.
Durante il convegno dell’Osservatorio Agenda Digitale si parlerà anche di questa esperienza, e verranno inoltre approfondite tutte le possibilità offerte dal PNRR per la trasformazione digitale del Paese.
Banda larga nelle scuole: inizia la Fase 2 del Piano Scuole Connesse
L’iniziativa viene promossa da Infratel col bando “Piano Scuole Connesse - Fase 2”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le sedi scolastiche inserite nel Piano sono state suddivise in otto aree geografiche, dette Lotti di gara.
Regione Emilia-Romagna, assieme a Marche e Umbria, è stata inserita nel lotto numero 4, che prevede un totale di 656 scuole da connettere nelle tre Regioni entro il 30 giugno 2026.
Tra le azioni previste dal Piano, sono comprese fornitura e posa in opera della rete di accesso, servizi di gestione, assistenza tecnica e manutenzione. Come specificato dal bando, le attività di infrastrutturazione dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, e dovranno garantire servizi di connettività per almeno sei anni successivi a questa data.
A ottobre 2021 Regione Emilia-Romagna ha inviato al MISE l’elenco dettagliato delle 174 scuole dell’infanzia comunali non rientranti nel "Piano Scuole Connesse – Fase 1", affinché fossero incluse nella pianificazione del bando PNRR.
Il soggetto aggiudicatario per il Lotto 4 (Emilia-Romagna, Marche e Umbria) è risultato Fastweb S.p.a., per un totale di € 12.694.884 di cui 8,4mln/€ per la fornitura dell’intervento e 4,2mln/€ per l’erogazione dei servizi.
Di seguito un breve dettaglio dell’accordo:
- Fornitura in opera di apparati utente e cablaggio interno alla scuola fino alla CPE (l’apparecchiatura remota dell'utente), compresa la fornitura in opera dei cavi, tubi e materiali di posa;
- Fornitura della rete di accesso in modalità di cessione di proprietà o di diritto d’uso in favore di Infratel Italia per almeno 20 anni;
- Servizi di accesso ad internet e servizi di assistenza tecnica e manutenzione;
- La proprietà di tutte le nuove infrastrutture realizzate in accesso sarà ceduta ad Infratel Italia al momento della firma del verbale di conformità relativo a ciascun ordine di esecuzione.
I contatti di riferimento e i prossimi passaggi
Fastweb S.p.a. contatterà direttamente i Comuni interessati alla realizzazione del Piano: l’elenco delle scuole in programmazione è scaricabile a questo link[BM2] .
Regione Emilia-Romagna e Lepida Scpa sono disponibili a fornire maggiori informazioni ai Comuni e alle Unioni di Comuni interessate scrivendo all’indirizzo agendadigitale@regione.emilia-romagna.it .
Secondo quando comunicato da Infratel, entro marzo 2023 saranno collegate da Fastweb S.p.a. 7 sedi scolastiche. Nei prossimi mesi saranno forniti maggiori dettagli circa lo stato di avanzamento dei lavori.
La fase 2 segue e completa le Fasi 0, che ha collegato circa 1.200 sedi scolastiche, voluta e finanziata da Regione Emilia-Romagna e dagli EELL e la Fase 1, che collegherà circa 1.900 sedi scolastiche, voluta da Regione Emilia-Romagna, finanziata con fondi FSC nazionali, e la cui gestione realizzativa è in capo a Lepida SCpA - qui maggiori dettagli sullo stato dei lavori della Fase 1 che interessa le scuole statali primarie, secondarie di primo e secondo grado, IeFP, ITS e altre.
Elenco delle sedi scolastiche interessate dalla fase 2 (32.4 KB)
Seminari COMTem: Smart working e competenze digitali per i dipendenti della PA
Il tema di questo incontro è stato lo Smart working e la sua evoluzione nella pubblica Amministrazione, dall’emergenza generata dal Covid-19 fino al contesto attuale, analizzando anche gli strumenti organizzativi, tecnologici e le competenze digitali a supporto del cambiamento.
Il panorama dello Smart Working in Italia
L’incontro ha offerto strumenti e spunti utili per orientarsi nel nuovo scenario in cui il settore pubblico si è trovato ad operare a seguito dei profondi mutamenti indotti dall’emergenza COVID-19 (situazione che ha accelerato processi già in atto nella PA). In tale contesto, Regione Emilia-Romagna ha avuto un ruolo di apripista nel panorama dello Smart working in Italia, con un’esperienza iniziata già nel 2018, prima dell’emergenza pandemica, che ha visto un coinvolgimento attivo e partecipato degli Enti del territorio. Un modello che porta a inserire il nuovo paradigma del lavoro agile come un tassello fondamentale nella dimensione della trasformazione digitale e del cambiamento organizzativo.
L’evento
Il terzo appuntamento del ciclo di seminari di approfondimento si è svolto l’11 maggio 2022 nella suggestiva cornice dell’ex Chiesa trecentesca di Santa Maria del Carmine, sede del Laboratorio Aperto di Piacenza.
Una numerosa platea ha seguito, in modalità ibrida, il seminario dedicato allo Smart Working nelle PA: oltre 80 i partecipanti, tra cui rappresentanti politici e organizzativi degli Enti locali ma anche personale del mondo Universitario. Un pubblico interessato a quella che risulta essere un’irrinunciabile opportunità di generare un cambiamento radicale all’interno della Pubblica Amministrazione e non solo.
Esperienze e proposte per il lavoro agile
L’evento ha analizzato vari strumenti organizzativi a supporto del cambiamento, della misurazione delle performance e dell’ampliamento delle competenze digitali, oltre che e le soluzioni tecnologiche abilitanti a misura degli Enti locali nell’ambito del lavoro agile.
Durante le diverse sessioni sono stati sviluppati i seguenti punti:
- Dinamiche, prospettive e visioni strategiche sullo Smart Working quale fondamentale impulso ai processi di trasformazione nelle PA e al cambiamento finalizzato alla generazione di valore.
- Condivisione di esperienze concrete portate avanti dalle amministrazioni del territorio. I protagonisti hanno raccontato come è stato affrontato il cambiamento verso il lavoro agile e hanno disegnato una mappatura dei processi, delle soluzioni adottate e dei risultati ottenuti.
- La progettualità regionale, i prodotti e gli strumenti messi a disposizione degli Enti sul nuovo sito internet dedicato al progetto “Emilia-Romagna Smart Working”.
Per approfondimenti e per i materiali del seminario:
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem/seminari2022/smartworking
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem/seminari2022/smart-working-e-competenze-digitali-per-i-dipendenti-della-pa
per informazioni sui seminari:
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem/seminari2022
per saperne di più sulle Comunità Tematiche dell’Emilia-Romagna
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem
Sensori nelle case per la sicurezza e l'autonomia degli anziani
Considerato che una significativa percentuale dell’utenza di alloggi sia erp, sia di proprietà di Acer stessa è rappresentato da anziani, parte dei quali di età molto elevata, Acer si è posta l’obiettivo di attivare una sperimentazione a favore di questo target di utenza, per declinare un modello replicabile di “abitare sicuro” presso l’alloggio popolare.
I dati
Nell’erp in area metropolitana su di un totale di 15.926 assegnatari: il 17,1% ha tra i 65 e i 74 anni; il 15,7% ha tra i 75 e gli 84 anni; l'8,4% ha tra gli 85 e 94 anni. Di fatto, oltre il 40% degli assegnatari sono over 65 anni e questo è un dato significativamente superiore alle caratteristiche dei nuclei familiari residenti in area metropolitana. Pertanto, la tendenza all'invecchiamento è generale, ma nell'erp di più. L'età avanzata si coniuga spesso con la fragilità sociale, la solitudine, la necessità di servizi di prossimità. Inoltre, nel 13% dei nuclei vi sono componenti seguiti dai servizi sociali, a conferma dell’alto tasso di fragilità dei nuclei erp.
A fronte di questi dati e per garantire maggiore sicurezza e autonomia alle persone anziane all’interno delle proprie abitazioni è in partenza una sperimentazione gratuita rivolta agli affittuari Acer in locazione permanente di un palazzo di via Albani, alla Bolognina, riservato agli utenti con più di 65 anni.
Coinvolti nella sperimentazione, su base volontaria, sono potenzialmente 16 nuclei con assegnatari che hanno in media più di 70 anni (il più giovane ne ha 66, il più anziano 90). Di questi 16 nuclei, 7 sono composti da una persona sola, compreso quello della persona novantenne.
Obiettivi: indipendenza e domiciliarietà
La sperimentazione – frutto della collaborazione tra Acer, la Regione Emilia-Romagna e la società regionale Lepida – ha lo scopo di dotare gli appartamenti di una tecnologia molto semplice e non invasiva destinata a migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini che li abitano. L’obiettivo è consentire alle persone fragili coinvolte di mantenere la propria indipendenza il più a lungo possibile in sintonia con gli ambienti in cui vivono; un sistema di sensori di cui verranno forniti gli appartamenti fornirà infatti elementi per individuare segnali precoci di allerta, necessari per un’azione di prevenzione della non autosufficienza e per individuare possibili servizi di supporto, in rapporto anche con le altre strutture pubbliche sociali e sanitarie presenti sul territorio.
Inoltre, la tecnologia utilizzata servirà a supportare la domiciliarità dei soggetti fragili, prevenire l’insorgere della non autosufficienza e favorire un invecchiamento attivo e in salute.
Tale sperimentazione potrà successivamente, qualora dia esiti positivi, essere estesa, previa valutazione dei soggetti pubblici coinvolti, ad altre aree territoriali (sia del Comune di Bologna che di altri Comuni) e ad altre tipologie di alloggi.
Ruoli e azioni
La società regionale Lepida svolgerà un ruolo di supervisore operativo della sperimentazione, monitorandone l'andamento e fornendo dati complessivi dell'attività in atto alla Cabina di Regia e a tutte le parti coinvolte. Inoltre, oltre alla configurazione e installazione dei sensori, metterà a disposizione il sistema SensorNet per la raccolta centralizzata delle misurazioni e degli eventi rilevati e trasmessi dai sensori
Acer ha il compito di acquistare i sensori, individuare i soggetti da coinvolgere nella sperimentazione e informarli adeguatamente insieme a loro eventuali familiari/caregiver. Sarà compito di Acer anche coordinare la rete dei soggetti di volontariato e di privato sociale interessati a partecipare alla realizzazione di un network sociale di supporto alla costruzione di relazioni di mutuo aiuto, collaborazione, socialità all’interno del fabbricato e nel territorio circostante.
Insieme per il sociale
Il direttore generale di Lepida Gianluca Mazzini ha commentato: “Dopo l’esperienza del Residence Care di Novi di Modena e le successive di Novellara, Carpi e Ferrara, siamo molto soddisfatti di avere avviato una nuova sperimentazione anche a Bologna. I sensori consentono il costante monitoraggio degli ambienti e inviano segnali di allerta che permettono di intervenire tempestivamente. Dopo alcuni mesi di sperimentazione del kit base valuteremo l’opportunità di aumentare le tipologie di sensori per ampliare le possibilità di monitoraggio”.
“Per Acer è un investimento per il sociale innovativo e di grande valore”, ha spiegato il presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi. “La casa del futuro dovrà essere sempre più sicura e accogliente ed è giusto che si sperimenti nelle fasce di popolazione con un alto tasso di fragilità”. Ha aggiunto la vice presidente di Acer Raffaella Pannuti: “Prossimità, vicinanza, cura sono le parole d’ordine di un progetto che permetterà agli anziani di continuare a vivere a casa propria, in autonomia ma anche in sicurezza. Ci faremo promotori di una rete di soggetti del privato sociale finalizzata a creare un contesto di positive relazioni di vicinato e di mutuo aiuto”.
"La realizzazione di questo progetto è davvero un passo avanti per garantire l’autonomia degli anziani della nostra regione, il cui numero è destinato a crescere nei prossimi anni. - ha sottolineato Paola Salomoni, assessora regionale a Ricerca e Agenda digitale - Come Regione abbiamo investito moltissimo, e continueremo a farlo, nei confronti di queste persone per supportare l’utilizzo della tecnologia IoT in tutti gli ambiti ed essere di aiuto a garantire sicurezza e non dipendere dagli altri. Interventi innovativi come questo sono la risposta ai problemi del territorio grazie anche alla competenza di Lepida a dare supporto. Ogni persona, infatti, ha un desiderio: sentirsi ancora attiva e parte della società”.