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L’Intelligenza Artificiale al servizio della Pubblica Amministrazione - Impatto e Opportunità

Il convegno “AI Act: L’Intelligenza Artificiale al servizio della Pubblica Amministrazione - Impatto e Opportunità” si terrà il 23 aprile presso la sede della Regione Emilia-Romagna

L'Intelligenza Artificiale (AI), grazie alla diffusione di grandi modelli generativi, ha guadagnato molta visibilità e ha suscitato aspettative e investimenti globali. I governi di tutto il mondo stanno elaborando strategie per sfruttare il potenziale dell'AI anche nel settore pubblico, con l'obiettivo di migliorare i servizi per le cittadine e i cittadini e per sostenere le decisioni pubbliche. Tuttavia, l'adozione dell'AI nella PA presenta sfide etiche, giuridiche e organizzative. In questo contesto, il Parlamento Europeo ha approvato il regolamento sull'AI (AI Act) il 13 marzo 2024 proprio per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali nello sviluppo e nell'uso in Europa di queste tecnologie.

Il convegno “AI Act: L’Intelligenza Artificiale al servizio della Pubblica Amministrazione - Impatto e Opportunità”, promosso dalla Fondazione ICSC, da Alma AI e SPISA (Università di Bologna) in collaborazione con le fondazioni FAIR e iFAB, sarà un momento di confronto sull'impatto e le opportunità derivanti dall'applicazione del nuovo AI Act europeo nella PA. L’appuntamento sarà anche l’occasione per presentare, nel contesto del nuovo regolamento, “L'intelligenza Artificiale al servizio della Pubblica Amministrazione: linee guida scientifiche per un uso responsabile ed etico”, un documento che porta a sintesi ricerche a livello nazionale e internazionale con un focus sui principi etici, il rispetto dei diritti fondamentali, i metodi di analisi del rischio giuridico, le competenze e l’impatto sui modelli organizzativi.

L’evento si terrà anche in modalità online. Per ulteriori info:

https://www.supercomputing-icsc.it/evento/ai-act-lintelligenza-artificiale-al-servizio-della-pa/

https://indico.italynorth.cloudapp.azure.com/event/1

In allegato il programma dell'evento.

Allegato

European Digital Skills Awards, due candidature dall’Emilia-Romagna

Per l’edizione 2024, sono due i progetti che arrivano dalla nostra regione, candidati da Ifoa e Fondazione Fitstic

Il premio, organizzato dalla Commissione Europea, prevede cinque categorie di partecipazione: Cybersecurity Skills, Inclusion in the Digital World, Digital Skills for Education, Women in ICT careers, Digital upskilling @ work.

Per l’edizione 2024, sono due i progetti che arrivano dalla nostra Regione, candidati da Ifoa e Fondazione Fitstic:

Full Stack Developer Java: 8 giovani assunti da 2 aziende all’avanguardia nell’ambito dell’ICT, al termine di un anno di apprendistato in cui hanno potuto lavorare e formarsi acquisendo un certificato di specializzazione tecnica superiore. Il progetto è stato realizzato in stretta connessione tra le imprese Quix Iungo, l’ente di formazione Ifoa, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’Istituto di istruzione superiore Fermo Corni di Modena.

Let’s Cyber Game: un gioco educativo rivolto agli adolescenti, nello specifico una WebApp che permette l’apprendimento delle principali buone pratiche per la sicurezza di dispositivi e account. Il progetto nasce dalla collaborazione tra studenti e studentesse di due percorsi ITS della Fondazione Fitstic, Tecnico superiore esperto nella sicurezza per applicazioni e infrastrutture informatiche nella PA e Tecnico superiore per la progettazione e realizzazione di sistemi di realtà aumentata, virtuale e mixed reality.

Per maggiori informazioni è possibile visitare:

https://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/notizie/2024/european-digital-skills-awards-due-candidature-dall-emilia-romagna

World Plone Day 2024 Digital Experience: una giornata dedicata al CMS

Mercoledì 17 aprile Torna il World Plone Day, questa volta in presenza: una giornata di incontri dedicata a conoscere e approfondire le esperienze e le possibilità del CMS

Digital transformation, progettazione di servizi digitali, portali, comunicazione digitale e molto altro sono alcuni dei temi che verranno approfonditi durante gli incontri dell’edizione italiana organizzata da RedTurtle e ospitata dalla Regione Emilia-Romagna.

I temi del World Plone Day 2024

Nell’edizione italiana, RedTurtle, con il coordinamento della community internazionale, ospiterà una serie di incontri in cui verranno approfondite e condivise diverse esperienze e le possibilità offerte dal CMS Plone . 

Verrà spiegato come il CMS Plone sia un importante strumento nel processo italiano di digitalizzazione per Pubbliche Amministrazioni e Privati.

Tra i topic principali degli incontri troveremo:

  • PNRR - un anno dopo: i progressi e le sfide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dopo un anno
  • Il modello delle ASL: il modello delle Aziende Sanitarie Locali proposto dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale
  • Adozione di standard per gli Enti Pubblici: i vantaggi dell'adozione di standard da parte della pubblica amministrazione
  • Upgrade di Plone: i cambiamenti nella comunicazione digital grazie a Voltoe 

Il World Plone Day: un luogo di incontro tra Enti e organizzazioni pubbliche

Lo scopo del World Plone Day è favorire l’incontro tra Enti e organizzazioni pubbliche, ma anche imprese private, con l’obiettivo di condividere le soluzioni tecnologiche e le esperienze su vari scenari.

La Regione Emilia-Romagna parteciperà con un intervento di Tiziana Flamminj dal titolo “Il nuovo Volto dei siti della Regione Emilia-Romagna”, durante il quale verrà esposto il progetto, avviato quest’anno, che prevede l’aggiornamento del CMS Plone alla nuova versione con interfaccia Volto e l’adozione di un nuovo layout che comporta anche una revisione dell’architettura informativa e una riorganizzazione dei contenuti. 

L’evento si svolgerà il 17 Aprile 2023 dalle ore 9:30 alle 13:00, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, Terza Torre, viale della Fiera 8, 40127, Bologna, Sale B e C - 1° piano.

Per partecipare, sarà necessario iscriversi a questo link.

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-world-plone-day-2024-861373389997?aff=rer


Tutte le info sono sul sito di PloneGov: https://www.plonegov.it/notizie-ed-eventi/world-plone-day-2024

After e Terra Incognita: la trasformazione digitale e le sue opportunità in scena a Fidenza

After Festival 2024 continua il suo viaggio tra gli Ecosistemi Digitali del territorio: dopo la tappa di Formigine il 21 marzo e quella di Cesena il 6 aprile, il 19 aprile è la volta di Fidenza all’interno del festival Terra Incognita.

La tappa di After Festival Fidenza, che si terrà il 19 aprile dalle 10:00 alle 20:30 in diverse location della città, si svolgerà all’interno del festival Terra incognita, organizzato dal Comune di Fidenza. L’evento  si occuperà di diversi temi: competenze digitali, citizen science, intelligenza artificiale e facilitazione digitale saranno alcuni dei focus degli eventi e dei laboratori che interesseranno studenti e cittadini.

L’incontro tra i due festival After e Terra Incognita, in particolare, sarà un'occasione per informare e sensibilizzare il pubblico sull'importanza della sostenibilità sociale, economica e ambientale della trasformazione digitale, e per promuovere la partecipazione dei cittadini a questo processo.

Questa terza tappa è organizzata dall’Agenda Digitale e Lepida Scpa, in collaborazione con il Comune di Fidenza e ART-ER S.cons.p.a.

I laboratori per studenti dedicati alla Citizen Science e alle competenze digitali

I laboratori della mattinata saranno rivolti agli studenti di alcune scuole del territorio e in particolare due saranno dedicati alla Citizen science,  ai temi dell’ambiente e della biodiversità, mentre il terzo sarà dedicato alle professioni digitali.

Il primo laboratorio “Citizer science in action. Citizen Science e Gaming per la biodiversità”, vedrà il coinvolgimento di studentesse e studenti di tre scuole superiori di Fidenza (ISISS Magnaghi Solari; ITIS Berenini; IISS Paciolo D’Annunzio), e avrà lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Scienza dei Cittadini e del Game Thinking, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative alla biodiversità.

Il secondo laboratorio, School of Ants: a scuola con le formiche, sarà un laboratorio di Citizen Science dedicato alla biodiversità urbana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Naturali dell’Università degli studi di Parma, che vedrà il coinvolgimento di due classi di studenti della Scuola Media Zani di Fidenza.

Il laboratorio, che debutta per la prima volta in questa tappa di After Fidenza, rientra appunto all’interno della School of Ants, un progetto di ricerca scientifica che vuole valutare gli effetti delle attività umane sulla biodiversità urbana. Per il progetto, le formiche sono state scelte come indicatori di biodiversità perché sono un gruppo diversificato, diffuso e sensibile al disturbo antropico. Per raccogliere dati su scala nazionale c’è bisogno dell'aiuto di appassionate/i di scienza che registrino la presenza e distribuzione delle formiche della propria città. Questa collaborazione è alla base del progetto di Citizen Science “School of Ants”, in cui i partecipanti accedono direttamente alle conoscenze scientifiche, aumentando la consapevolezza sul patrimonio naturale che ci circonda e sviluppando una nuova sensibilità verso la sua tutela.

Entrambi i progetti rientrano all’interno del progetto regionale Citizer Science, finalizzato a diffondere la Scienza dei Cittadini sul territorio dell’Emilia-Romagna.

Anche il terzo laboratorio, “WANTER”, è una novità dell'edizione 2024 del Festival After e sarà dedicato all'orientamento professionale e formativo e vedrà la partecipazione di una classe 4B  del Tecnico economico indirizzo Sistemi informativi aziendali - IISS Paciolo d’Annunzio

Il laboratorio orientativo, organizzato in collaborazione con Valore D, sarà condotto da una professionista che opera in ambito Digital e ICT e si articolerà in due momenti, un talk ispirazionale e un'attività laboratoriale, per aiutare ragazze e ragazzi a mettere in chiaro il loro valore e riflettere su come indirizzarlo al meglio.

Il pomeriggio di After Festival: tra digitale, intelligenza artificiale e connettività

Il pomeriggio di After Festival Fidenza inizierà alle 16:00 presso la Sala del Consiglio Comunale, con la tavola rotonda dal titolo “Digital Farm. Il digitale come patrimonio trasversale di imprese, formazione e territorio per il lavoro del futuro”.

La tavola rotonda parlerà delle competenze digitali, di come esse siano un'abilità essenziale per il successo nel mondo del lavoro moderno e di come sia importante favorire la formazione e il loro sviluppo, partendo dall’esperienza DIGITAL FARM Fidenza, nell’ambito della rete delle FARM (Innovation Farm Fornovo, Food Farm Parma) della Provincia. Sarà possibile assistere all’evento solo tramite invito.

Alle 18:00, presso la Sala del Ridotto del Teatro Magnani,  sarà possibile partecipare all'imperdibile presentazione del libro “Compagni di Viaggio”, insieme agli autori Giuseppe Anerdi e Paolo Dario, un viaggio, basato su esperienze e riflessioni del loro percorso di ricerca, sulla scoperta dell’Intelligenza Artificiale, dei suoi impatti e delle trasformazioni che sta producendo sulla società contemporanea.

Per info e iscrizioni è possibile visitare questo link.

Al termine dell’evento sarà possibile partecipare a un aperitivo di networking, presso il Foyer del Teatro, che consentirà ai partecipanti di riflettere e interagire insieme sui contenuti degli incontri del festival.

Naturalmente connessi

Per l’edizione 2024 di After è stato elaborato un nuovo concept comunicativo, che arricchisce l’evento non solo con un allestimento grafico rinnovato, ma anche con nuovi pensieri e riflessioni legati al digitale e alle reti comunicative.

Questo nuovo concept comunicativo verrà presentato in un video, che ci porterà a scoprire il parallelismo tra la comunicazione vegetale e quella digitale: naturalmente connessi.

Info e iscrizioni su https://www.afterfestival.it/

Risultati manifestazione d’Interesse per la realizzazione di un’Agenda Digitale Locale

Sono 11 gli enti locali che si sono candidati a realizzare un’Agenda Digitale Locale con il supporto della Regione Emilia-Romagna e di Lepida Scpa sulla base di quanto previsto dalla manifestazione di interesse pubblicata a Gennaio 2024

A Gennaio 2024 Il Coordinamento dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha avviato una manifestazione di interesse invitando le Unioni di Comuni e i Comuni della regione a segnalare la volontà di realizzare le proprie Agende Digitali Locali con il supporto della Regione Emilia-Romagna e di Lepida Scpa.

Attraverso le Agende Digitali Locali (ADL), gli enti locali dell'Emilia-Romagna delineano la loro strategia e i progetti operativi volti a promuovere l'innovazione digitale e tecnologica all'interno del proprio contesto territoriale. In particolare, tali strategie e iniziative mirano a superare le sfide legate alla digitalizzazione, che vanno dalla mancanza di alfabetizzazione e competenze digitali, ai problemi infrastrutturali, fino alle difficoltà nell'accesso a dati, contenuti e servizi.

Il modello di riferimento di tutte le Agende Digitali Locali è Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020 - 2025 (ADER) che propone otto sfide per favorire l’innovazione digitale e tecnologica e lo sviluppo della società dell'informazione nei territori.

La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Lepida Scpa, si era impegnata a supportare nel biennio 2024-2025 4 enti del territorio nella progettazione e realizzazione delle loro Agende Digitali Locali e nello specifico per la realizzazione di due progetti scelti con il supporto delle analisi e dei dati che emergono dal cruscotto DESIER.

Sono 11 in totale gli enti locali che si sono candidati a realizzare un’Agenda Digitale Locale con il supporto della Regione Emilia-Romagna e di Lepida Scpa.

Visto l’interesse del territorio e vista l’importanza del tema, il Coordinamento dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha deciso di accogliere tutte le candidature presentate e di procedere secondo un cronoprogramma, definito in fase di istruttoria tecnica, che rispecchia i criteri di priorità indicati nella manifestazione stessa:

  • indice DESIER dell’ente locale inferiore alla media regionale.
  • enti che si presentano in forma aggregata (Unione di Comuni, Province, Città metropolitana)
  • enti che, nel corso degli anni, non hanno adottato un’Agenda Digitale Locale

Gli enti rispondenti sono il Comune di Piacenza, la Provincia e il Comune di Rimini, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Unione Comuni Montani Alta Val D'Arda, Unione dei comuni del Sorbara, Unione dei comuni dell'Appennino Bolognese, Unione dei Comuni delle Terre del Delta, Unione della Romagna Faentina, Unione Pedemontana Parmense, Unione Pianura reggiana, Unione Terre di castelli.

Nelle prossime settimane avranno avvio le attività di progetto con gli enti a partire da un coinvolgimento del governo dell’ente e i successivi  percorsi di approfondimento e analisi della digitalizzazione dell’ente mediante la piattaforma DESIER, che, come indicato nella manifestazione, è lo strumento a supporto della definizione delle progettualità da mettere in campo con l’Agenda Digitale Locale.

Prolungato l’avviso per MarghERita, il supercomputer a disposizione della Pubblica Amministrazione

È prolungato fino al 31/12/2024 l’avviso per la richiesta di utilizzo di Margherita, il supercomputer a disposizione della Pubblica Amministrazione che permette l’elaborazione di una grande quantità di dati attraverso una partecipazione collaborativa

MarghERita è un’infrastruttura informatica all’avanguardia in grado di elaborare grandi quantità di dati e che è realizzata grazie al progetto Big Data Platform. I possibili ambiti di utilizzo del supercomputer sono, per esempio, la gestione del rischio ambientale, la sorveglianza epidemiologica, la prevenzione degli incidenti stradali e la riduzione dell’inquinamento. 

Perchè è necessario un Supercomputer nella Pubblica Amministrazione?

L’elaborazione di grandi quantità di informazioni prevede l’utilizzo di importanti risorse informatiche per raccogliere, integrare e leggere i dati, ma non tutti gli enti pubblici sono nelle condizioni per affrontare gli investimenti necessari per predisporre infrastrutture all’avanguardia.

Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di farsi carico dello strumento, un supercomputer -MarghERita- dotato di 150 microprocessori, pensato per consentire a tutte le amministrazioni locali di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.

Inoltre MarghERita è pensato per essere a disposizione di tutte le amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna per integrare e gestire grandi quantità di informazioni provenienti da fonti diverse e per far lavorare le Pubbliche Amministrazioni assieme: Comuni, Unioni di Comuni, Province, Aziende Sanitarie, Università, Agenzie, Società di servizi pubblici e altre istituzioni nazionali.

Il progetto è, infatti,  finanziato con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). La scelta non è casuale, visto che si tratta di finanziamenti pensati per contrastare le disparità territoriali, e il progetto metterà a disposizione un computer, altamente performante, per supportare al meglio i territori, soprattutto le aree interne, le zone rurali e montane.

Come partecipare?

L’avviso, pubblicato a marzo scorso marzo, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. Durante questo periodo i candidati potranno presentare le loro proposte progettuali.

È possibile iscriversi a questo link.


Cosa può fare MarghERita

La Regione suggerisce anche i quattro ambiti di intervento – prioritari, ma non esclusivi – in cui la  potenza di MarghERita può fare la differenza: gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell’inquinamento.

Ambiti che richiedono grosse quantità di informazioni da raccogliere e classificare per giungere poi a scelte di governo efficaci, per sviluppare nuovi servizi e migliorare gli esistenti. Si pensi, per fare qualche esempio, al monitoraggio delle polveri sottili, alle misure per prevenire il dissesto idrogeologico, agli indicatori del traffico, alla mappatura del territorio o alla previsione dei flussi turistici sulla costa romagnola.

Gli enti potranno contare sul supporto della Regione per raccogliere e gestire le enormi quantità di dati necessarie. Le applicazioni che richiedono grosse capacità di calcolo sono praticamente infinite, se si tiene presente che la peculiarità di questi sistemi è quella di integrare diverse fonti per suggerire correlazioni (quelle, per esempio, tra determinate patologie e le condizioni ambientali di un quartiere) proporre soluzioni (individuando per esempio le strade e i percorsi più trafficati in determinate  circostanze) modificare tempestivamente i modelli e le simulazioni (aggiornando in tempo reale i costi delle materie prime e dell’energia previsti per un progetto).

Utilizzo dei servizi online: al via la rilevazione annuale

Ad un anno esatto dalla precedente rilevazione, gli RTD di Comuni, Unioni e altri enti sono invitati a fornire indicazioni sui livelli di fruizione dei servizi interattivi digitali da parte di cittadini e imprese

Nel mese di aprile 2024 partirà la rilevazione annuale sull'utilizzo dei servizi online da parte di cittadini e imprese della regione, promossa dall’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna con la collaborazione operativa di Art-ER s.cons.p.a.

Si tratta di un'indagine che l'Agenda Digitale Emilia-Romagna conduce ormai da molti anni e con la quale vengono consultati Comuni, Unioni e altri enti, per capire quanto i cittadini e le imprese hanno utilizzato alcuni servizi di e-government.  

L'obiettivo è misurare "sul campo" e con approccio censuario se e quanto l'uso dei servizi online stia aumentando nel territorio regionale, con riferimento ad un campione di servizi pienamente interattivi, dei quali cittadini e imprese possono usufruire interamente tramite canali digitali, tra cui anche quelli di pagamento elettronico. Così come lo scorso anno, la scelta di Agenda Digitale Emilia-Romagna è quella di coinvolgere nella rilevazione primariamente gli RTD (Responsabile Transizione Digitale), per valorizzarne anche il ruolo di raccordo interistituzionale per l'attuazione delle politiche di sviluppo digitale del territorio.

Gli RTD delle Unioni, dei Comuni, delle Province o i referenti delle principali società di gestione del trasporto pubblico locale (o altri referenti locali in caso in RTD non nominato) riceveranno una comunicazione dettagliata circa i dati numerici da fornire per l'annualità 2023 (ad esempio: il numero di richieste o pagamenti ricevuti tramite piattaforma on line, il numero di richieste o pagamenti ricevuti on line con canali diversi da piattaforma dedicata come mail o PEC, e restanti canali non interattivi), da compilare in un file excel allegato alla mail inviata dall'indirizzo mail usoservizionlineADER@regione.emilia-romagna.it. Ove possibile, i dati saranno precompilati con quelli già  disponibili e dovranno solo essere verificati.

Le risposte sono fondamentali per la realizzazione di una serie di prodotti che vengono poi consegnati al territorio, tra cui DESIER ed il cruscotto di navigazione relativo, i profili digitali degli enti che avviano i percorsi delle Agende Digitali Locali  e le pubblicazioni reperibili alla pagina dedicata di questo sito, nella quale è possibile vedere, fra gli altri, il report sull'uso dei servizi interattivi, che Coordinamento ADER pubblica come feedback di restituzione dei dati forniti dagli enti.

In allegato la bozza di mail per la richiesta dati.

Allegato

Nuova tappa After a Cesena: le competenze digitali come motore dell’innovazione

Dopo la tappa di Formigine, il 21 marzo, After 2024 continua con una nuova data dedicata alle competenze digitali, presso i territori dell’Unione Valle Savio

Sabato 6 aprile, a partire dalle 9:00, vi aspettiamo a Cesena, in diverse locations della città, per parlare di competenze digitali, citizen science, intelligenza artificiale, facilitazione digitale e molto altro attraverso laboratori e appuntamenti per studenti e ragazzi, incontri aperti alla cittadinanza, proiezioni e stand dimostrativi.

Questa seconda tappa è organizzata dall’Agenda Digitale e Lepida Scpa, in collaborazione con il Comune di Cesena, l’Unione Valle Savio e ART-ER S.cons.p.a.

Le competenze digitali come motore dell’innovazione

La mattina di sabato 6 aprile inizierà con un appuntamento, dedicato a tutti i cittadini, per approfondire la tematica delle competenze digitali, nelle loro molteplici sfaccettature, e delle realtà e delle connessioni esistenti nel territorio dell’Unione Valle del Savio in questo campo.

Cesena e le città limitrofe, infatti, sono ricche di realtà molto attive in ambito digitale, a partire dal Campus universitario, dalle associazioni quali il Distretto Informatico Romagnolo, Ser.In.Ar e tanti progetti di associazioni e aziende che, collaborando con le scuole e con l’Università, contribuiscono a fare permeare la cultura digitale tra i giovani.

L’evento dal titolo “Cesena Città delle Competenze Digitali”, che si svolgerà in Sala Sozzi al Palazzo del Ridotto, vuole essere un punto di incontro tra tutte queste realtà e promuovere l’inizio della creazione di una interessante comunità digitale.

Nel corso dell’evento verranno inoltre presentati il progetto e i centri di facilitazione digitale dell’Unione Valle del Savio, finanziati all’interno del progetto Digitale Facile, Missione 1.7.2 del PNRR.

Per informazioni e per partecipare all’evento è possibile iscriversi a questo link.

I laboratori per studenti dedicati alla Citizen Science

I laboratori della mattinata saranno rivolti agli studenti di alcune scuole del territorio, e saranno dedicati alla Citizen science e ai temi dell’ambiente e della sostenibilità.

Il primo laboratorio “Citizer science in action. Citizen Science e Gaming per il digital wellbeing”, che vedrà il coinvolgimento di studentesse e studenti di due scuole superiori del Comune di Cesena (Istituto Superiore Pascal Comandini e Istituto Tecnico Garibaldi-Davinci), avrà lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Scienza dei Cittadini e del Game Thinking, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative al benessere digitale. 

Il secondo, “Uno scatto per l’ambiente”, è un laboratorio di Citizen Science proposto da  Hera e che vedrà la partecipazione di due classi di studenti del secondo anno della Scuola media Viale della Resistenza. Il laboratorio ha lo scopo di potenziare le funzionalità dell’App Il Rifiutologo, per favorire lo sviluppo di un framework di AI che possa far riconoscere un rifiuto a partire da una foto.

Entrambi i progetti rientrano all’interno del progetto regionale Citizer Science, finalizzato a diffondere la Scienza dei Cittadini sul territorio dell’Emilia-Romagna.

I nuovi modelli sociali proposti dall’Intelligenza artificiale

Il pomeriggio di After Cesena si apre alle ore 16 con la tavola rotonda “Intelligenza artificiale e nuovi modelli sociali”, che si terrà nella Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana, nasce con l’idea di approfondire i nuovi paradigmi sociali, i  risvolti economici, le possibilità e gli inconvenienti di tale strumento, con un focus specifico anche sulle categorie sociali più fragili.

In particolare si cercherà di analizzare come il rapido sviluppo tecnologico abbia reso concreti alcuni scenari che sino a qualche decennio fa apparivano impensabili: nella vita quotidiana, infatti i metodi e gli strumenti dell’intelligenza artificiale (IA) sono sempre più a supporto di azioni e decisioni che fino a qualche tempo fa costituivano prerogativa dell’essere umano. Gli attuali metodi e strumenti dell’IA, come ad esempio l’apprendimento automatico, l’elaborazione del linguaggio naturale, il riconoscimento automatico di oggetti, i sistemi esperti o il ragionamento automatico, fanno ormai parte di un percorso obbligato che occorre conoscere e saper interpretare per orientarsi nella società di oggi.

L’incontro è aperto a tutti i cittadini, per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail a info@casabufalini.it

Il territorio e il digitale

Durante tutta la giornata e fino a domenica 7 aprile, presso Piazza Fabbri, saranno aperti stand dimostrativi in cui verranno spiegate e promosse le politiche attive sul territorio dell’ Unione volte a combattere il digital divide e a promuovere la cittadinanza digitale. Si potranno non solo conoscere i progetti messi in campo dall’Amministrazione, ma sperimentare direttamente l’impatto delle nuove tecnologie nel loro rapporto con la PA, con le imprese e con la scuola, realizzando laboratori digitali e distribuendo alla cittadinanza il domicilio digitale gratuito.

Un ruolo fondamentale sarà svolto dalla presentazione del percorso che ha portato all’attivazione sul territorio dell’Unione dei Punti Digitale Facile e delle figure degli “Angeli digitali”, tutor volontari che avranno il compito di digitalizzare e alfabetizzare i cittadini.

Infine, durante tutta la prima settimana di aprile, presso la Mediateca della Biblioteca Malatestiana sarà possibile accedere a una selezione di titoli dedicati al tema dell’innovazione e del digitale. Mentre  nel corso della giornata del 6 aprile, verranno organizzate delle proiezioni aperte al pubblico e gratuite di alcuni di questi titoli nella Sala Proiezioni della Biblioteca.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito https://www.afterfestival.it/

Senseable City Lab: al Tecnopolo di Bologna si progettano le città del futuro insieme ai ricercatori del MIT di Boston

L'incontro voluto dalla Regione, e che si è svolto presso l’Opificio Golinelli, è stata un'occasione per per condividere le potenzialità del progetto insieme a Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT), e Francesco Ubertini, presidente del Cineca

Bologna – Progettare le città del futuro e guidarne lo sviluppo verso comunità urbane avanzate, capaci di adattarsi alle esigenze dei cittadini e dell’ambiente, in nome della piena sostenibilità. E utilizzare le nuove tecnologie, dall’elaborazione dei big data all’intelligenza artificiale, per migliorare l’interazione tra città stesse, persone e digitale.

Sono queste, in sintesi, le finalità del Senseable City Lab, il laboratorio che fa parte del Dipartimento di urban studies and planning del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, che, in seguito all’intesa siglata con la Regione lo scorso novembre, ha avviato uno studio di fattibilità in vista del suo insediamento al Tecnopolo di Bologna dal 2025.

Se ne è parlato oggi all’Opificio Golinelli, a Bologna, al convegno “Emilia-Romagna Senseable Lab, verso le città del futuro” con l’obiettivo di rafforzare il dialogo e coinvolgere gli interlocutori locali, a partire da istituzioni ed enti di ricerca fino ai cittadini, intorno alle potenzialità di ricerca e innovazione del progetto.

Un appuntamento voluto dalla Regione e a cui hanno partecipato il presidente Stefano Bonaccini, l’assessora a Ricerca e Agenda digitale, Paola Salomoni, il direttore del MIT Senseable City Lab, Carlo Ratti, e il presidente del Cineca, Francesco Ubertini.

Una prima tappa della collaborazione tra il Senseable City Lab e l’Emilia-Romagna, un’opportunità di confronto tra esperti, ricercatori, amministratori, imprenditori e cittadini, oltre che l’occasione di far conoscere agli scienziati del MIT la rete di ricerca dell’Emilia-Romagna e il contesto territoriale in cui si inserirà il laboratorio.

“Un’altra esperienza innovativa di grande spessore internazionale arriva in Emilia-Romagna, al Tecnopolo di Bologna- affermano Bonaccini e Salomoni-. Il grande investimento infrastrutturale che abbiamo sostenuto per realizzare qui la Data Valley è stato strategico e ha permesso di creare un ecosistema digitale competitivo e capace di attrarre attori di enorme prestigio da tutto il mondo, così come dimostra l’accordo che abbiamo siglato l’anno scorso con il MIT. Il progetto del Senseable City Lab, attraverso l’uso di sensori e dell’intelligenza artificiale mette in dialogo ambiente urbano e ambiente digitale per analizzare questioni locali, concrete, e risolverle con l’aiuto dei big data e delle nuove tecnologie- proseguono presidente e assessore-. Un approccio che ben si concilia con l’Agenda Digitale regionale che ha messo al centro della propria programmazione l’integrazione tra transizione digitale ed ecologica, con la finalità di cercare soluzioni inedite per obiettivi utili e necessari alla crescita e allo sviluppo delle comunità. Decarbonizzazione, mobilità sostenibile, miglioramento della qualità dell’aria e contrasto al cambiamento climatico, sono temi su cui dovremo misurarci sempre più nel futuro. E attraverso la ricerca, l’innovazione e i talenti saremo in grado di dare risposte positive per vincere le sfide che ci attendono”.

“In questo momento storico, in cui le sfide ambientali si intrecciano strettamente con quelle tecnologiche- aggiunge Ratti-, la collaborazione tra il MIT Senseable City Lab e la Regione Emilia-Romagna apre un nuovo capitolo nell’esplorare le sinergie tra digitale e sostenibilità ambientale, verso la reinterpretazione del tessuto urbano. Insieme, ci impegniamo ad analizzare le città come organismi viventi, intelligenti e reattivi, capaci di essere sostenibili e migliorare la qualità della vita dei propri cittadini”.

“I gemelli digitali offrono una rappresentazione accurata e dinamica di sistemi complessi: dai processi produttivi, alle città, all’essere umano, all’intero pianeta- sottolinea Ubertini-. I supercalcolatori come Leonardo sono il motore che alimenta la nostra capacità di modellare e simulare scenari complessi, rendendo possibile la progettazione e l'ottimizzazione di soluzioni sostenibili per le sfide del futuro. In questo contesto, l'accordo recentemente siglato tra la Regione Emilia-Romagna e il Senseable City Lab del MIT di Boston per la creazione di un laboratorio sulle città del futuro presso il Tecnopolo Manifattura a Bologna rappresenta un ulteriore passo avanti nella ricerca e nell'implementazione di soluzioni innovative per le sfide urbane del XXI secolo. Con le proprie risorse, abbinate alle competenze nell’utilizzo delle nuove tecnologie, CINECA è a disposizione per la trasformazione verso una società più equa e sostenibile, in cui la tecnologia è veramente al servizio dell'uomo”.

I workshop tematici

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con tre workshop tematici condotti da esperti del Senseable City Lab sui Gemelli digitali, le nuove opportunità per il protagonismo delle persone che nascono dall’interazione tra tecnologia e cittadinanza e le nuove frontiere aperte dalle città sensibili, tra utilizzo dei sensori ed elaborazione dei dati. Tema trasversale a tutti i tavoli di lavoro il contributo che la transizione digitale può portare per ridurre l’impronta climatica dei grandi centri urbani e come può favorire l’adattamento e la resilienza al cambiamento climatico.

In allegato:

  • una scheda di presentazione del Senseable City Lab e dei temi al centro dei workshop svolti

Allegato

In partenza le attività di Rilevazione sull’utilizzo dei servizi digitali

Come ogni anno, anche quest'anno, sono in partenza le consuete attività di rilevazione sull'utilizzo dei servizi digitali nella Pubblica Amministrazione

Nelle prossime settimane partiranno le consuete attività annuali di rilevazione che il Coordinamento Agenda Digitale e Art-er Scpa conducono ormai da molti anni e con le quali vengono consultati, tramite ricerche sui siti istituzionali, sui profili social e tramite questionari, Comuni, Unioni e altri enti, per individuare quali servizi digitali sono offerti dalle pubbliche amministrazioni del territorio regionale, quanto i cittadini e le imprese hanno utilizzato alcuni servizi di e-government, per rilevare la presenza di app locali, di spazi e servizi dell’innovazione, di open data, di servizi digitali offerti dalle biblioteche, per rilevare infine l’uso dei social da parte degli enti del territorio.

Solo in un caso verranno richiesti dati direttamente agli enti (per quanto riguarda l’uso dei servizi online), per il resto tutte le informazioni vengono raccolte tramite l’analisi dei siti istituzionali e dei profili social degli enti.

I dati raccolti come patrimonio informativo

Tutte queste rilevazioni concorrono a costruire il patrimonio informativo che viene messo a disposizione degli enti, degli amministratori e delle amministratrici locali grazie al cruscotto DESIER, alle pubblicazioni online dei risultati delle rilevazioni e alla loro condivisione nell’ambito delle Comunità Tematiche e infine tramite i profili digitali prodotti su richiesta dagli enti stessi.

Calendario delle rilevazioni

Il calendario provvisorio dell'avvio delle rilevazioni è il seguente:

  • febbraio 2024: avviata la RILEVAZIONE OFFERTA SERVIZI ON LINE (ricerca desk su siti comunali)
  • marzo 2024: avviata RILEVAZIONE PRESENZA APP LOCALI (ricerca desk su siti comunali e app store)
  • marzo 2024: avvio RILEVAZIONE DI SPAZI E SERVIZI DELL'INNOVAZIONE (ricerca desk su web)
  • marzo 2024: avvio RILEVAZIONE USO SERVIZI ON LINE (2024 sul 2023) (questionario inviato ai comuni)
  • giugno 2024: avvio RILEVAZIONE su OPEN DATA DEI COMUNI, SERVIZI DIGITALI DELLE BIBLIOTECHE (ricerca desk su siti comunali e app store)
  • giugno 2024: avvio RILEVAZIONE USO DEI SOCIAL DA PARTE DELLE PA (ricerca desk sui social: presenza, numero fan, indice social, cultura e turismo)

Women in Digital Strategy

Lo speech di Michela de Biasio, Coordinamento Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna, a Bruxelles sulle donne e il digitale.

All'interno della Conferenza "Building inclusive pathways for better digital services" che si è tenuta a Bruxelles il 13 e 14 marzo, Michela de Biasio, Coordinamento Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna ha tenuto uno speech all'interno del panel "THE BELGIAN “WOMEN IN DIGITAL STRATEGY” : EXCHANGE OF BEST PRACTICES".

Scopri di più a questo link! (pagina 14 del programma)

I dettagli dell'intervento a pagina 14 del programma.

In allegato alcune foto e la presentazione dell'intervento.

Allegato

Imprese culturali e creative: 107 i progetti finanziati dal bando regionale dedicato all’innovazione

"Sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese culturali e creative" è il bando regionale che ha finanziato 107 progetti nell'ambito delle imprese culturali e creative, con risorse europee del Programma Fesr 2021-2027, e che si è chiuso lo scorso anno

Progetti che utilizzano la realtà aumentata per stimolare la partecipazione e la fruizione culturale. Tecnologie avanzate e materiali sostenibili per creazioni di moda d’alta gamma. Interventi innovativi di divulgazione culturale immersiva, per creare esperienze coinvolgenti e interattive. E ancora creazione e sviluppo di un polo dedicato alla raccolta, la conservazione, la valorizzazione e la ricerca degli archivi di artista e dello spettacolo dal vivo.

Sono solo alcuni dei 107 progetti finanziati dalla Regione attraverso il bando Sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese culturali e creative, con risorse europee del Programma Fesr 2021-2027.

Tante le domande presentate, con la candidatura di 350 soggetti. Per sostenerne il maggior numero, la Giunta regionale ha stanziato maggiori risorse rispetto a quelle preventivate al momento del varo del bando, passando dai previsti 7 milioni a 10 milioni di euro.

“Per la prima volta le risorse da fondi europei Fesr sono state dedicate anche ai soggetti della cultura- affermano gli assessori regionali alla Cultura, Mauro Felicori, e allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Realtà impegnate in musica, spettacoli dal vivo, festival, moda, architettura e design, arti visive, editoria e letteratura: 90 imprese e 17 soggetti che rappresentano un’importante filiera di sviluppo e imprenditorialità dinamica, e che con questo bando hanno una spinta anche a qualificare l’occupazione”.

Tra i progetti premiati realtà teatrali (come Instabili vaganti aps, il Teatro Verdi di Cesena, Teatro Villa di San Clemente, Theatricon per la riqualificazione del teatro Celebrazioni di Bologna, La Baracca con il Teatro Testoni Ragazzi, solo per citarne alcune) e musicali (tra cui Fonoprint, Kilowatt Soc Coop, Fondazione Prometeo), dello spettacolo (come, per esempio, il Centro teatrale Mamimò con la riqualificazione dell’ex-mangimificio Caffarri, situato presso le Ex-Officine Reggiane di Reggio Emilia) ma anche dell’artigianato artistico(tra cui due botteghe di mosaico a Ravenna), e poi realizzazioni di archivi digitali della moda, digitalizzazione di archivi, il mondo della fotografia e il restauro dei beni culturali (tra cui il laboratorio di Ottorino Nonfarmale).       

Tra i 107 soggetti finanziati 39 si trovano in provincia di Bologna, 2 nel ferrarese, 7 in provincia di Forlì-Cesena, 15 nel modenese, 5 a Parma, 4 a Piacenza, 17 nel ravennate, 6 a Reggio Emilia e 12 a Rimini.

Per saperne di più

Nuovi indicatori DESIER per una misurazione aggiornata della trasformazione digitale

DESIER e il suo cruscotto si arricchiscono  di viste, report e grafici e di 6 nuovi indicatori per essere sempre più vicino alle nuove sfide della trasformazione digitale

GLi aggiornamenti DESIER per rispondere alle nuove esigenze della trasformazione digitale

L’aggiornamento di marzo 2024 di DESIER, coinvolge sia i suoi indicatori che la parte di report e di vista del suo cruscotto.

DESIER, è  l’indice sintetico che ha l’obiettivo di misurare il livello di digitalizzazione dei 330 comuni della nostra Regione attraverso 60 indicatori, ciascuno dei quali  ricondotto alle dimensioni di analisi del DESI europeo. I suoi risultati vengono visualizzati sul Cruscotto DESIER, lo strumento che consente di accedere a una serie di rappresentazioni cartografiche e di grafici che offrono sia dati complessivi a livello generale che degli affondi specifici, in base alle caratteristiche territoriali ed istituzionali dei Comuni. 

I nuovi indicatori del DESIER, sono stati introdotti per sostituire indicatori non più funzionali, adeguati a rappresentare un progresso della digitalizzazione o con dati obsoleti, mentre il suo cruscotto si è arricchito di una nuova sezione “archivio”, da cui è possibile accedere alle varie versioni del cruscotto e del trend al momento dei premi agenda digitale 2022 e 2023. 

I nuovi indicatori DESIER

Nel corso del 2023, grazie agli incontri coi colleghi del territorio e al confronto con stakeholder di livello nazionale e regionale, sono stati individuati dei nuovi indicatori per rendere DESIER un sistema sempre più efficace per gli obiettivi di valutazione che si pone,garantendo la piena comparabilità con gli anni precedenti

I nuovi indicatori sono stati introdotti per sostituire indicatori non più funzionali adeguati a rappresentare un progresso della digitalizzazione o con dati obsoleti.

Le ragioni principali di tali modifiche riguardano la disponibilità dei dati, la loro utilità e l’“obsolescenza" dell'oggetto di misurazione.

Complessivamente sono stati introdotti i 6 indicatori di seguito elencati con anche l’indicazione di quelli eliminati.



Copertura dei civici in BUL (3 indicatori)

Questi indicatori riguardano la percentuale di numeri civici del territorio coperti dalla fibra ottica in relazione alla migliore tecnologia, che va a sostituire l’indicatore che teneva conto della larghezza di banda.

In particolare:

  • % civici coperti con tecnologie FTTH, FTTC o FWA sostituisce % civici coperti per larghezza di banda >2 mbps
  • % civici coperti con tecnologie FTTH o FTTC sostituisce % civici coperti per larghezza di banda ≥ 30 mbps
  • % civici coperti con tecnologia FTTH sostituisce % civici coperti per larghezza di banda ≥ 100 mbps

Esprimono la copertura percentuale dei numeri civici in relazione alla migliore tecnologia disponibile fra FTTH, FTTC e FWA, considerando una stima dei KO tecnici. Le tecnologie meno performanti (RAME e altro) unitamente all'assenza di informazioni e i KO tecnici stimati definiscono la quota di civici in digital divide. 

Il motivo della modifica

Le motivazioni della sostituzione riguardano sia esigenze di aggiornamento più frequente del dato, sia una maggiore precisione rispetto al concetto di migliore tecnologia disponibile.

In allegato è possibile trovare  il glossario della terminologia tecnica.

Wifi e utilizzo banda mobile (1 indicatore)

Questo nuovo indicatore tiene conto dei nuovi punti di accesso offerti dal progetto EmiliaRomagnaWIFI https://wifi.lepida.it/, che sostituisce la copertura in banda 4G.

  • Utenti rete emiliaromagnawifi ogni 1000 residenti sostituisce Popolazione coperta da servizi di telefonia mobile 4G

Come unità di misura verranno considerati gli Utenti collegati agli access point della rete regionale EmiliaRomagnaWIFI (servizio gratuito di connessione ad internet tramite tecnologia WIFI). Si considera l'entità ogni 1000 residenti in relazione al target previsto da Agenda Digitale Regionale 2015-2019 (target raggiunto). 

Il motivo della modifica

La motivazione deriva sia dall’obsolescenza del precedente indicatore, in termini di tecnologia che di temporalità dell’aggiornamento (risaliva al 2018), sia dall’attuale disponibilità dei dati da parte di Lepida. L’indicatore, correlato alla disponibilità degli access point della rete emilia-romagna wifi definisce e chiude la misurazione di aspetti specifici relativi alla banda mobile (wifi).

Utilizzo FSE (fascicolo sanitario elettronico) (2 indicatori)

Questi nuovi due indicatori prendono in considerazione i nuovi dati sul Fascicolo sanitario elettronico, che sostituirà sia la percentuale di gare svolte in via telematica che l'utilizzo più generale dell’indicatore legato ai servizi sanitari digitali. 

In particolare: 

  • Media accessi per utenti attivi su FSE  sostituisce % di gare svolte in via telematica sul totale delle gare
  • Media documenti scaricati per utenti attivi su FSE sostituisce Indice di utilizzo di servizi sanitari digitali (stimato su dato ASL e assistiti) - in migliaia

Questi indicatori si basano sul Numero medio di accessi per utenti attivi sul Fascicolo Sanitario Elettronico Emilia-Romagna e sul Numero medio di documenti scaricati da FSE per utenti attivi Il numero di accessi e dei documenti scaricati è calcolato considerando i soggetti in vita e residenti in Emilia-Romagna. Fonte: ART-ER per coordinamento ADER su fonti Regione Emilia-Romagna e Lepida (https://support.fascicolo-sanitario.it/)

Il motivo della modifica

Le motivazioni si devono, per il primo, al fatto che tutte le procedure di gara sono state digitalizzate dal 1° gennaio 2024 (pertanto l’indicatore % di gare svolte in via telematica sul totale delle gare ha perso la sua efficacia), per il secondo all’opportunità di utilizzare un indicatore granulare per Comune (grazie ai dati di Lepida) rispetto ad uno solo stimato.

Aggiornamento mensile dei nuovi indicatori

Da marzo 2023 il cruscotto DESIER, strumento fondamentale per il monitoraggio dello stato di digitalizzazione sul territorio dell'Emilia-Romagna, prevede un aggiornamento mensile per diversi indicatori.

Con l’introduzione di queste modifiche, diventano 20 gli indicatori di DESIER aggiornati con cadenza mensile (⅓ del totale). 



Eventuali segnalazioni relative agli indicatori e al cruscotto DESIER  possono essere inviate a agendadigitale@regione.emilia-romagna.it 



Allegato:

Ragazze digitali ER

Intervista di TRC BOLOGNA a Barbara Santi, Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna, sul Progetto Ragazze Digitali ER

Intervista di TRC BOLOGNA a Barbara Santi, Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna, sul Progetto Ragazze Digitali ER.

Guarda l'intervista completa!

Le COMTem, le Comunità tematiche dell'Emilia-Romagna crescono e si rinnovano, iscritti 250 Enti

Oltre mille le adesioni per partecipare alle dieci Comunità Tematiche dell'Emilia-Romagna, chiamate a ridefinire le strategie digitali del prossimo futuro. Servizi come SPID, PagoPA o l’Anagrafe Nazionale unica hanno avuto i loro predecessori in Emilia-Romagna proprio grazie a gruppi di lavoro che hanno coinvolto negli anni gli enti territoriali

Bologna - Incontrarsi, proporre soluzioni, discutere, innovare. Progettare l’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, e farlo insieme: le Comunità tematiche nascono con questo obiettivo, perseguendo una volontà di coinvolgimento degli enti che da sempre è il modello vincente di lavoro di questa Regione.

Le Comunità sono il soggetto con cui la Regione, in collaborazione con Lepida, co-progetta e sperimenta la propria strategia digitale, moltiplicando e diffondendone la conoscenza. A partire da una consapevolezza: non è possibile raggiungere i cittadini senza un attivo coinvolgimento della Pubblica Amministrazione locale. Partecipare è semplice: amministratori e funzionari pubblici vengono invitati dalla Regione a iscriversi a un gruppo di interesse, per prenderne parte attivamente con le proprie idee e proposte.

Per mantenere il modello ancorato ai temi più attuali, l’aggiornamento è costante: l’ultimo, recentemente illustrato in Regione alla presenza di quasi duecento persone, prevede dieci Comunità: Amministratori Digitali, Digital Gender Gap, Integrazioni Digitali, Dati, Documenti, Cittadini, Imprese, Facilitazione Digitale, Cybersecurity e Cloud, Internet of Things.

A rispondere all’invito sono stati Comuni e Unioni, Province e Città metropolitana, Università, Aziende sanitarie, Anci, Acer e altre Agenzie territoriali: 1.083 le iscrizioni complessive, a rappresentare 250 enti territoriali diversi. Le Comunità che hanno suscitato maggiore interesse sono quelle legate alla gestione documentale (162 iscritti), alla sicurezza (144 iscritti) e ai servizi online dedicati ai cittadini (137 iscritti), temi che evidentemente in questo momento stanno più a cuore di chi opera nella PA. 

“La scelta della Regione di coinvolgere i territori per condividere le strategie di promozione dei servizi digitali negli anni ha prodotto buoni risultati- commenta l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni-. Basti pensare a numerose soluzioni per le quali l’Emilia-Romagna ha anticipato scelte nazionali, dall’identificazione digitale dei cittadini ai pagamenti online verso la Pubblica Amministrazione, fino alla condivisione dei dati anagrafici. Vogliamo proseguire su questa strada, essere un territorio d’avanguardia e innovativo. La partecipazione da parte di tanti Enti a questo nuovo modello conferma l’attenzione che c’è su questi temi e la voglia di collaborare”.

Come funzionano le Comunità tematiche

Ogni Comunità definisce l’ambito di attività e i principali obiettivi per il successivo triennio. I partecipanti si incontrano almeno tre volte l’anno e ciascun gruppo definisce il piano di attività e le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi, che possono coinvolgere trasversalmente diverse Comunità. Ognuna ha un coordinamento composto da tre membri, referenti dell’Agenda digitale della Regione, delle rispettive direzioni regionali, di Lepida e di altre organizzazioni regionali che abbiano un ruolo e una competenza attivi sui temi trattati; tutte le Comunità si incontrano in plenaria una volta all’anno.

In allegato: la storia delle Comunità tematiche in breve

AftER, il festival promosso dalla Regione Emilia-Romagna per la diffusione della cultura digitale riparte il 21 marzo da Formigine (MO)

Confermata la formula itinerante anche per l'edizione 2024 del Festival AftER: quattro tappe per discutere del futuro del mondo digitale coinvolgendo esperti, ricercatori, studenti e cittadini. Primo appuntamento il 21 marzo a Formigine (MO) per continuare a Cesena (FC) il 6 aprile, a Fidenza (PR) il 19 aprile e a Parma il 16 ottobre

Bologna - Sono gli ecosistemi digitali il filo conduttore dell’edizione 2024 di AftER, il festival dedicato alla diffusione della cultura digitale e alla promozione della comunità di innovatori locali.

In particolare, la rassegna di questo anno si concentrerà sugli ecosistemi digitali, partendo da un parallelismo con gli ecosistemi vegetali, sia per ragionare del digitale in chiave evolutiva, sia per testimoniare come ormai sia parte “naturale” della nostra quotidianità.  Due sistemi che hanno in comune il ruolo fondamentalmente attribuito allo scambio di informazioni. Questa idea di connessione sarà presentata anche in un video racconto realizzato in collaborazione con Riccardo Rizzetto, dottore forestale e influencer, conosciuto come From Roots To Leaves, che sarà proiettato nel corso degli eventi in programma.

Quattro le tappe di AftER, che anche quest’anno conferma la formula itinerante ed è promosso dall’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna e da Lepida, in collaborazione con Art-ER e i Comuni e le Unioni che hanno risposto alla manifestazione di interesse.

Primo appuntamento giovedì 21 marzo a Formigine (MO), poi il calendario proseguirà a Cesena (FC) il 6 aprile, a Fidenza (PR) il 19 aprile, per concludersi a Parma il 16 ottobre

Si rinnova il percorso di AftER festival con l’obiettivo di diffondere la cultura del digitale e approfondire l’impatto che la trasformazione tecnologica avrà sulle vite dei cittadini, partendo dalla presentazione delle esperienze positive locali- commenta l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni-. Un’occasione per raccontare il futuro che ci attende coinvolgendo esperti, ricercatori, studenti e cittadini e presentare i progetti su cui la Regione Emilia-Romagna continua ad investire”.

“L’edizione di quest’anno- aggiunge Salomoni- è costruita intorno al concetto di collaborazione che caratterizza le strategie evolutive delle reti vegetali, fitte di scambi e interconnessioni proprio come i network informatici, e che risulta decisivo anche per la prosperità e la crescita delle reti digitali. Incoraggiare e sostenere la collaborazione tra enti, cittadini e imprese è uno degli obiettivi dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna. Vogliamo sviluppare un ecosistema digitale regionale favorevole allo sviluppo delle competenze, per essere protagonisti del cambiamento che la diffusione delle nuove tecnologie, dai big data all’intelligenza artificiale, porterà con sé. Ringraziamo i Comuni e tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di AftER- chiude l’assessora- che si conferma di anno in anno un’occasione costruttiva di confronto e sviluppo di nuove idee”. 

Uno sguardo complessivo sul festival

Il festival sarà un’opportunità per vivere e conoscere, sia a livello teorico che esperienziale, le possibilità offerte dalla trasformazione digitale, non solo all’interno della Pubblica Amministrazione, ma anche in ambiti diversi della quotidianità, passando per il mondo della formazione e per quello del lavoro.

Nei diversi appuntamenti saranno previsti sia laboratori per studenti, come quelli dedicati alla Scienza dei Cittadini (Citizen Science), alla robotica, al coding e all’intelligenza artificiale, sia laboratori per adulti, con al centro la facilitazione digitale e i servizi digitali e di connettività offerti dalle Pubbliche Amministrazioni sul territorio regionale.

Sono inoltre previsti workshop, seminari e incontri aperti con i cittadini per approfondire le tematiche del festival, tra cui competenze digitali, intelligenza artificiale, dati e Digital Twin, rapporto tra digitale e sostenibilità e il tema degli ecosistemi digitali.

Come partecipare

Tutte le attività del festival sono gratuite. Per gli incontri aperti al pubblico sarà necessario iscriversi ai link reperibili sul sito: https://www.afterfestival.it/

In allegato, programma dettagliato delle quattro tappe del festival e dichiarazioni dei sindaci delle città in cui si svolgerà

Allegato:

Commercio e turismo: nuovo bando per rigenerare la rete commerciale delle città e dei paesi dell’Emilia-Romagna attraverso la riqualificazione di negozi e pubblici esercizi

Il bando regionale, finanziato con risorse europee del Por Fesr 2021-2027, è rivolto alle imprese del commercio, di vicinato e ambulante, dell’intrattenimento e dei pubblici esercizi. Le richieste potranno essere inoltrate dal 16 aprile al 14 maggio

Bologna - Accrescere l’attrattività turistica e commerciale del territorio emiliano-romagnolo e rilanciare l’economia urbana attraverso l’innovazione gestionale e il miglioramento dei sistemi di vendita e dei servizi. anche introducendo avanzate tecnologie digitali e informatiche. Ma anche l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e ampliamento dei locali dove sono svolte le attività.

Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del bando della Regione che ha stanziato 10 milioni di euro, risorse europee del Por Fesr 2021-2027, per il sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese del commercio, di vicinato e ambulante, dell’intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali. La Regione, alla luce delle richieste, si riserva di prevedere ulteriori risorse aggiuntive.

“Puntiamo a favorire la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti che introducano nuovi servizi, processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica, necessari ad affrontare la trasformazione dei mercati e le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori- ha detto l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini-. Un sostegno importante e concreto agli investimenti ma anche una prima risposta forte al commercio regionale, contribuendo a rendere i centri storici delle nostre città e dei nostri paesi più vivi e capaci di offrire servizi sempre più utili a chi vi abiti e in grado di accogliere chi venga dall’esterno. Il tutto in ottica green e senza consumare un centimetro di nuovo suolo”.

Le domande di contributo dovranno essere inviate alla Regione tramite applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10 del 16 aprile 2024 alle ore 13 del 14 maggio 2024.

La finestra di presentazione delle domande sarà chiusa anticipatamente al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate.

Previste, inoltre, premialità legate alla collocazione delle attività in aree montane, interne, alluvionate, in caso di rating di legalità, di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile nonché rilevanza di presenza femminile e giovanile. Maggiori risorse anche se gli interventi previsti nel progetto siano caratterizzati da una rilevante ricaduta rispetto ai temi della disabilità, dell’innovazione sociale e della qualità della vita, dello sviluppo sostenibile, e se si preveda il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti.

Il bando
I contributi sono destinati alle Pmi e ai soggetti iscritti al Rea (Repertorio delle notizie economiche e amministrative) negli elenchi delle Camere di commercio delle province dell’Emilia-Romagna che svolgono: attività di commercio al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di vicinato; commercio al dettaglio ambulante (a esclusione delle attività di commercio su aree pubbliche in forma itinerante); discoteche, sale da ballo e simili; somministrazione al pubblico di alimenti e bevande anche in forma artigianale; esercizi commerciali polifunzionali  limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

I progetti potranno essere realizzati a partire dalla data di presentazione della domanda ed entro la data del 30 giugno 2025, salvo eventuali proroghe autorizzate nei casi previsti dal bando. Le relative spese, invece, dovranno essere sostenute con fatture emesse e pagate, sempre a partire dalla data di presentazione della domanda ed entro il 30 settembre 2025.

Gli interventi, non inferiori a 20 mila euro, dovranno riguardare l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e l’ampliamento dei locali dove sono svolte le attività, purché non superino il 25% del volume complessivo; l’innovazione gestionale, il miglioramento e l’ampliamento, anche tramite l’introduzione delle più avanzate tecnologie digitali e informatiche, dei sistemi di vendita e dei servizi offerti.

I contributi regionali saranno concessi a fondo perduto, nella misura massima del 40%, e per un importo mai superiore a 70 mila euro, a parziale copertura delle spese ammissibili: per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle unità locali nelle quali si svolge l’attività; per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi funzionali all’esercizio dell’attività; per l’acquisto di hardware, software e servizi erogati nella soluzione cloud computing e Saas (Software as a service), di licenze; per l’acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto (escluse le consulenze per la gestione della domanda).

Women In tech ER: un nuovo podcast per avvicinare le donne alla tecnologia

Un nuovo formato per il progetto Women in tech ER tutto da ascoltare: perché le parole “futuro” e “digitale” restino al maschile solo nel vocabolario.


Women in Tech ER, il podcast

Sono sei gli episodi del podcast Women in Tech ER, Un podcast per condividere idee, esperienze, pratiche e metodi per ridurre il divario di genere. Perché le parole “futuro” e “digitale” restino al maschile solo nel vocabolario.

Women in Tech ER è il podcast a cura dell’Assessorato all’Agenda Digitale di Regione Emilia-Romagna e Lepida Scpa, che affronta il tema del divario digitale di genere da punti di vista e in settori diversi. I contenuti derivano dall’omonimo ciclo di incontri, svoltosi dal 2021 al 2022, durante i quali, in compagnia di esperte, ricercatrici e amministratrici pubbliche, sono stati approfonditi i temi del Digital Gender Gap, anche attraverso casi e best practice di livello regionale, nazionale e internazionale.

Per maggiori informazioni sul percorso di Women in Tech ER https://digitale.regione.emilia-romagna.it/women-in-tech



Sei puntate per raccontare il mondo delle donne e del digitale

Sono tante le ospiti che abbiamo incontrato durante le sei puntate del Podcast Women in Tech ER e che ci hanno raccontato di competenze digitali, digital gender gap, innovazione e imprenditoria femminile e lavoro.

La prima puntata: Competenze digitali e divario di genere

Ospiti della puntata  Barbara Carfagna, Giornalista e divulgatrice esperta di politica ed economia digitale, Nicole Ticchi, scienziata e fondatrice dell’associazione “She is a Scientist” e Giulia Ferrari, ricercatrice dell’Università di Torino e matematica, che ci hanno parlato di competenze digitali e del divario di genere, analizzando in particolare la ridotta presenza femminile nelle materie STEM  e come  l’assenza delle donne dalla cultura digitale sia una perdita non solo per i soggetti singoli, ma per l’intera società.

La seconda puntata:Dati e gender data gap

Argomento della puntata:  come la raccolta dei dati sia diventata fondamentale per la pianificazione delle politiche, degli spazi e degli strumenti al servizio delle persone e di come tali dati debbano invertire la tendenza di basarsi solo sull’esperienza maschile come misura universale del vivere,  tenendo conto della prospettiva e dei bisogni delle donne.

Con  Ivana Bartoletti, Fondatrice del Women Leading in AI Network ed Esperta Internazionale di policy ed etica dei big data e dell’intelligenza artificiale, Florencia Andreola, storica dell’architettura, co-fondatrice dell'associazione Sex & the City e co-autrice di Milan Gender Atlas / Milano Atlante di genere  e Monica Costantini, responsabile ricerca e sviluppo IoT per T.net

La terza Puntata: Innovazione sociale: come il digitale può favorire l’innovazione sociale in ottica di genere 

 Il mondo del digitale e quello dell’innovazione sociale possono creare delle relazioni e delle dinamiche che hanno un impatto (positivo) anche sui divari di genere, anche nella partecipazione e nel coinvolgimento della pianificazione urbana e nella definizione dei servizi pubblici. Ne abbiamo parlatocon Claudia Zampella, Service e Learning Experience Designer, Enrica Cornaglia, Venture program manager per Ashoka Italia e Federica Meta,  giornalista, esperta di innovazione e digitale.

La quarta puntata: Il turismo delle donne e l'imprenditoria femminile nel settore

Nella quarta puntata abbiamo approfondito il tema dell’imprenditoria femminile legata soprattutto al settore del turismo: un campo in cui le donne sono la maggioranza della forza lavoro e in cui l’imprenditoria femminile è in crescita. Ne abbiamo parlato con Iaia Pedemonte, esperta di turismo responsabile, fondatrice dell’Associazione Gender Responsible Tourism, Giulia Eremita, professionista del marketing digitale nel turismo, docente e giornalista e Federica Govoni, grafica e assessora a turismo, attività produttive, innovazione e comunicazione del Comune di Valsamoggia

La quinta puntata: Videogames e gamification

I videogiochi non coinvolgono più solo la sfera dell’intrattenimento ma sono diventati uno strumento per interagire, comunicare e lavorare, di cui le donne sono parte integrante, tanto da far cadere lo stereotipo del gamer maschile e creandone uno nuovo ed evoluto più inclusivo. Ne abbiamo parlato con Valentina Paternoster, People Engagement and Caring Lead presso OpenKnowledge (Gruppo BIP) e Viola Nicolucci, Psicologa psicoterapeuta e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa” dell’Università di Milano Bicocca.

La sesta puntata: Lavoro e digital gender Gap

Nell’ ultima puntata di questa seria di Podcast, abbiamo parlato con Azzurra Rinaldi, economista esperta di economia di genere e Annarosa Pesole, economista del lavoro e dell'innovazione, di come il gender gap a livello lavorativo esista ancora, nonostante qualcosa stia iniziando a cambiare e, proprio in ambito digitale.

Ascolta tutti i Podcast su https://www.regione.emilia-romagna.it/podcast/women-in-tech

Per approfondimenti sulle bibliografie delle puntate

https://digitale.regione.emilia-romagna.it/women-in-tech/approfondimenti-podcast

Donne e scienza: online lo speciale per l’Otto Marzo curato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta

Pregiudizi e stereotipi minano ancora il rapporto tra il mondo femminile e le discipline scientifiche. Interviste, dati e racconti

Bologna - Ancora oggi, a più di 1600 anni dalla sua uccisione per mano di fanatici religiosi, resta un simbolo della libertà di pensiero, e non solo. Ipazia, di Alessandria d’Egitto: fu matematica, astronoma e filosofa. La prima, forse, di una lunga serie di donne che hanno scelto percorsi e studi tradizionalmente riservati “all’altra metà del cielo”.

Donne e scienziate: è di loro che parliamo, è a loro che è dedicato, a pochi giorni dall’Otto Marzo, il nuovo speciale, a cura dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta, online sul sito della Regione da oggi all’indirizzo https://regioneer.it/donne-scienza.

Alcune sono famosissime (Marie Curie, Rita Levi Montalcini, Margherita Hack), altre quasi sconosciute. Di altre ancora, non si saprà mai nulla. Alcune sono state premiate per i risultati raggiunti, altre ingiustamente “scavalcate” dai colleghi uomini. Sono tante, ma non quante potrebbero essere. Perché, e sono i dati a dirlo, un significativo e persistente divario di genere continua a caratterizzare la partecipazione femminile nelle cosiddette discipline Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Come invertire la rotta? Come aiutare le scienziate a raggiungere la vetta? E, prima ancora, come stimolare, oggi, le ragazze a non avere paura di seguire le proprie passioni, anche quando si tratta di scienze “dure”, come matematica e fisica?

Ci racconta la propria esperienza una giovane donna che con i numeri lavora quotidianamente: Martina Cavallucci, classe 1996, laurea magistrale in Ingegneria e Scienze informatiche a Cesena (Unibo), da due anni è data scientist all’Istituto Tumori della Romagna Irst - Irccs di Meldola. Martina è vicepresidente di Minerva, associazione di divulgazione scientifica, e fa parte di She is a scientist, associazione di promozione sociale che si occupa di favorire cultura e cambiamento per una maggiore equità nella scienza.

Se per le donne che scelgono le discipline Stem il cammino è ancora lungo (lo ribadisce il recente focus del rapporto dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), non mancano segnali di inversione di tendenza, alcuni proprio in Emilia-Romagna, di cui si parla nello speciale.

Infine, gli interventi di Eva Negri, epidemiologa (professore associato di Medicina del Lavoro presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche all’Università di Bologna), e Marcella Brusa, astrofisica, professore ordinario nello stesso ateneo: sono due delle cinque scienziate dell’Emilia-Romagna tra le prime 500 nel mondo nella classifica stilata dalla piattaforma accademica Research.com per le pubblicazioni scientifiche e le citazioni ricevute.

Women in Tech ER, il podcast

Nell’approfondimento, on line da oggi, anche il podcast ‘Women in Tech ER - Idee, esperienze, pratiche e metodi per ridurre il divario di genere. Perché le parole “futuro” e “digitale” restino al maschile solo nel vocabolario’. Sei puntate, a cura dell’assessorato all’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna e Lepida Scpa, che affrontano il tema del divario digitale di genere da punti di vista e in settori diversi. I contenuti derivano dall’omonimo ciclo di incontri, svolti dal 2021 al 2022, e durante i quali sono stati approfonditi i temi del Digital Gender Gap, anche attraverso casi e best practice di livello regionale, nazionale e internazionale. Con le voci di esperte, ricercatrici e amministratrici pubbliche.

Link al podcast: https://regioneer.it/podcastwomenintech

Transizione industriale, digitale ed ecologica: dalla Regione un nuovo bando per rafforzare le competenze degli addetti delle attività economiche dell’Emilia-Romagna.

Il nuovo bando, finanziato con risorse europee del Pr Fesr 2021-2027 nell’ambito della Strategia di specializzazione intelligente S3, è rivolto a chi svolga una attività economica in Emilia-Romagna per rafforzare le competenze dei propri addetti. I progetti dovranno essere presentati dal 10 aprile al 7 maggio 2024

Bologna – Una nuova opportunità, rivolta a chi svolga una attività economica in Emilia-Romagna, per rafforzare le competenze dei propri addetti così da affrontare al meglio la transizione industriale, digitale ed ecologica innovando, al contempo, i metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi.

Una possibilità per sviluppare nuove abilità manageriali ma soprattutto attrarre e trattenere talenti e, in generale, rafforzare il proprio capitale umano. Questo anche con il coinvolgimento delle Università, dei laboratori accreditati della Rete Alta Tecnologia, degli enti e degli organismi di ricerca, dei centri per l’innovazione, dei Tecnopoli, delle associazioni Clust-ER regionali, della Bologna Business School e degli Its.

La Regione Emilia-Romagna, nel corso dell’ultima seduta di Giunta regionale ha approvato un bando e stanziato a sostegno della misura un contributo di 10 milioni di euro di risorse europee del Pr Fesr 2021-2027, nell’ambito della Strategia di specializzazione intelligente S3.

Il bando prevede che i progetti debbano avere particolare attenzione alla parità di genere, alle nuove competenze Stem e a quelle in grado di operare per il raggiungimento degli obiettivi propri della nuova Agenda Onu 2030. Previste inoltre premialità legate alla collocazione del personale in aree montane, interne, alluvionate e in caso di possesso di rating di legalità.

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione tramite applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10 del 10 aprile alle ore 13 del 7 maggio 2024.

“La misura punta a selezionare proposte di investimenti di rilevanza occupazionale strategica, in coerenza con quanto definito nella Smart specialisation strategy- afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. Una scommessa decisiva, nella cornice del Patto per il Lavoro e per il Clima, per garantire la crescita complessiva del nostro sistema puntando decisamente sui talenti e sull’alta specializzazione delle competenze, elementi fondamentali per costruire una crescita socioeconomica solida e sostenibile”.

Il bando


L’investimento minimo previsto dal bando dovrà essere di 30 mila euro: i progetti dovranno illustrare un piano triennale di strategia aziendale finalizzata a perseguire uno o più obiettivi indicati.

L’intensità dell’aiuto sarà nella misura massima del 75% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a 50mila euro.

A tale percentuale potrà essere aggiunto un ulteriore 10%, nel caso in cui si inseriscano nuovi talenti in organico e un ulteriore 5% qualora si possieda una delle diverse premialità previste dal programma Fesr (zone alluvionate, aree interne, aree montane, rating di legalità e le aree ricomprese dall'Ue nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale).

Possono presentare domanda di contributo le Pmi e i soggetti iscritti al Rea (Repertorio economico amministrativo) negli elenchi delle Camere di commercio delle province dell’Emilia-Romagna.

Torna l'appuntamento Ragazze Digitali ER: in arrivo 26 campi estivi gratuiti

Oltre 300 ragazze delle scuole superiori hanno partecipato ai camp dello scorso anno, nel 2024 ne saranno organizzati 10 camp in più.

Bologna - 26 campi estivi gratuiti per le ragazze che vogliono mettere alla prova e accrescere le proprie competenze digitali.

Li finanzia la Regione Emilia-Romagna con oltre 280mila euro provenienti dal Fondo sociale europeo Plus: quasi il doppio delle risorse stanziate lo scorso anno (150mila euro) e 10 campi in più, per raggiungere anche le aree montane e interne.

L’obiettivo è superare gli stereotipi, sostenere le ragazze nella scelta di un percorso universitario nelle discipline tecnico-scientifiche e ridurre così il divario di genere nel digitale. Le esperienze formative saranno organizzate durante il periodo estivo e coinvolgeranno le studentesse del terzo e quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado (superiori).

14 campi saranno ospitati nelle 10 città capoluogo (alcune ospiteranno più edizioni) grazie alle Università presenti in regione che offrono corsi di laurea fortemente improntati sul digitale (Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, oltre che il Politecnico di Milano sulla sede di Piacenza). Gli atenei metteranno a disposizione aule e laboratori di ricerca.

Altri 12 campi sono invece previsti nei comuni non sede universitaria, negli spazi messi a disposizione da scuole e altre istituzioni. Le sedi previste sono a Castelnovo ne' Monti, Correggio, Guastalla e Montecchio Emilia (RE); Finale Emilia e Mirandola (MO), San Giovanni in Persiceto e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Cento e Jolanda di Savoia (FE); Lugo (RA).

“In Italia un’impresa su tre dichiara di avere difficoltà nel reperire specialisti nel settore ICT, ma di circa 73mila laureati in materie scientifiche, le donne sono solo il 39%- commentano le assessore all’Agenda digitale e alla Scuola, Paola Salomoni, e alle Pari opportunità, Barbara Lori-. In Emilia-Romagna vogliamo superare le barriere che continuano a pregiudicare pari diritti e opportunità di carriera. Quest’anno la proposta di formazione gratuita si estende nei territori, raggiungendo aree interne e montane: le ragazze devono poter accedere alla cultura digitale indipendentemente dalla zona di provenienza. Un progetto- chiudono le assessore- che sta dando buoni risultati e sul quale abbiamo deciso di rafforzare l’investimento”.

Oltre ad approfondire le discipline tecniche e scientifiche, le partecipanti saranno coinvolte in laboratori formativi, seminari divulgativi e di sensibilizzazione, ma anche in attività di orientamento universitario. Svilupperanno in modo divertente e creativo progetti digitali quali app, prodotti di intelligenza artificiale, videogiochi. Prenderanno inoltre parte a visite guidate nei luoghi di eccellenza dell’innovazione tecnologica dell’Emilia-Romagna. Le date e le modalità di iscrizione saranno comunicate successivamente.

I campi estivi potranno arrivare sino a 52 ore di attività complessive per garantire la migliore qualità formativa ed esperienziale alle partecipanti.

In allegato: L’edizione 2023 e le origini del progetto

Allegati

Digitale. ER2Digit chiama, 22 Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia-Romagna rispondono: chiusa la prima serie di avvisi rivolti agli Enti pubblici per accedere ai servizi offerti dall’European digital innovation Hub della Regione. Salomoni: “Una buona risposta dal territorio: da parte della PA c’è interesse e voglia di innovare”

A presentare le domande (35 in totale, in alcuni casi più di una per Ente) sono stati, tra gli altri, Comuni, Unioni, Irccs, a testimonianza dell’interesse trasversale verso questo progetto. Tra le richieste più frequenti, i servizi Test Before Invest incentrati su Internet of Things (IoT) per i territori e le comunità di persone vulnerabili, sviluppo di chatbot, sicurezza e riservatezza dei dati personali. Oltre 550mila euro le risorse disponibili

Bologna - ER2Digit chiama22 Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia-Romagna rispondono: al termine dei tre mesi trascorsi dalla data di pubblicazione della prima serie di avvisi, l’European digital innovation hub della Regione ha ricevuto 35 domande di accesso - in alcuni casi più di una per Ente - ai servizi disponibili. Una buona partenza, considerato che le richieste sono state pari al doppio dei servizi inizialmente messi a disposizione e che, a testimonianza dell’interesse trasversale suscitato da questo progetto, sono diverse le realtà che hanno partecipato, tra cui Comuni capoluogo, Comuni, Unioni ed Irccs.

Ricco il portafoglio di opportunità a disposizione delle PA per supportarle verso la transizione digitale. La maggior parte delle richieste presentate riguarda i servizi Test Before Invest incentrati su Internet of Things (IoT) per i territori e le comunità di persone vulnerabilisviluppo di chatbotsicurezza e riservatezza dei dati personali; a questi servizi offerti da Lepida si aggiunge anche la misura di open innovation “Le Sfide di Innovazione di EROI” promossa da Art-ER, entrambe società in house della Regione. Al termine delle valutazioni e degli approfondimenti tecnici sulle candidature ricevute, già in corso, sarà stilata la graduatoria

L’obiettivo di questo primo bando rivolto alla pubblica amministrazione è proprio quello di supportare gli Enti nel processo di digitalizzazione e innovazione, offrendo loro consulenza gratuita: la Regione contribuisce mettendo a disposizione le competenze e le tecnologie necessarie, mentre agli Enti vengono richieste proposte e idee, per rendere sempre più smart i servizi alla cittadinanza. Ad esempio, c’è la possibilità di facilitare la vita domestica di persone fragili attraverso sensori che possano prevenire eventuali situazioni di emergenza, oppure di controllare la qualità dell’aria in tempo reale. Si possono implementare sistemi di intelligenza artificiale in grado di aiutare i cittadini attraverso conversazioni con assistenti virtuali, o migliorare la gestione dei documenti da classificare e fascicolare.

“La risposta a questi primi avvisi è stata buona- commenta l’assessora regionale all’Agenda Digitale, Paola Salomoni-, segno che le nostre Pubbliche Amministrazioni hanno interesse e voglia di innovare e sono pronte a farlo anche sfruttando le opportunità che la Regione offre, tramite Art-ER e Lepida. Il nostro impegno proseguirà, per fornire prossimamente anche a piccole e medie imprese le medesime opportunità e servizi, sempre in un’ottica di maggiore digitalizzazione e resilienza”.

Oltre a bandi come questo, sono numerose le opportunità offerte da ER2Digit, tra cui un programma di webinar e workshop (consultabili nella pagina degli eventi) organizzati e promossi dall’European Digital Innovation Hub della Regione Emilia-Romagna, coordinato da Art-ER e partecipato da Lepida e Cineca; inoltre, attraverso il servizio informativo First Digital è possibile accedere a nuove opportunità per la transizione digitale e ricevere approfondimenti sui temi legati a bandi, accesso ai finanziamenti, eventi e notizie. Anche i canali LinkedinFacebook e YouTube di ER2Digit offrono aggiornamenti e contenuti informativi sulle attività svolte dall’Hub.


In allegato: scheda su ER2Digit (pdf69.91 KB)

Affrontare il divario digitale di genere in Emilia-Romagna

Intervista a Michela de Biasio e Barbara Santi del Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna sul Digital Gender Gap

Intervista a Michela de Biasio e Barbara Santi del Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna, sul Digital Gender Gap in Emilia-Romagna nell'ambito del progetto Usercentricities.

Leggi l'intervista completa!

After festival torna vestito di nuovo nell’edizione 2024: prima tappa a Formigine

Il 21 marzo, presso il  Polo Culturale di Villa Gandini di Formigine, si terrà la prima data dell’edizione 2024 di After Festival, il festival che porta in scena la trasformazione e la cultura digitale nella nostra società.

Questa prima tappa è organizzata dall’Agenda Digitale e Lepida Scpa, in collaborazione con il Comune di Formigine e ART-ER S.cons.p.a.

Gli appuntamenti di questa prima tappa saranno dedicati al tema delle competenze digitali: potremo assistere infatti a 3 laboratori per studenti e ragazzi che si svolgeranno nell’arco della giornata e a un incontro aperto.

Una mattinata dedicata alla Citizen Science

I primi laboratori della giornata saranno dedicati alla Citizen science, sui temi dell’ambiente e della sostenibilità.

Il primo laboratorio “Citizer science in action. Citizen Science e Gaming per lo sviluppo sostenibile”,  ha lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Scienza dei Cittadini e del Game Thinking, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative alla biodiversità. 

Il secondo, “Uno scatto per l’ambiente”, è un laboratorio di Citizen Science proposto da  Hera, e ha lo scopo di potenziare le funzionalità dell’App Il Rifiutologo, per favorire lo sviluppo di un framework di AI che possa far riconoscere un rifiuto a partire da una foto.

Entrambi i progetti rientrano all’interno del progetto regionale Citizer Science, finalizzato a diffondere la Scienza dei Cittadini sul territorio dell’Emilia-Romagna.

Un pomeriggio Cyber

Il pomeriggio ci sarà l’occasione per conoscere da vicino diverse opportunità offerte dalla trasformazione digitale attraverso il laboratorio “Cyberlab”, rivolto ai giovani tra gli 8 e i 12 anni che si svolgerà presso Hub In Villa (spazio di coworking e ritrovo dei gruppi giovanili del territorio) e prevede diverse attività tra cui esercizi di robotica, utilizzo di una stampante 3D, Lego WeDo, stop-motion.


L’incontro aperto ai cittadini per la facilitazione digitale e l’aperitivo di approfondimento e networking

La giornata si concluderà con un incontro aperto alla cittadinanza dal titolo “Crescere con il digitale: competenze, strumenti e talenti per il territorio “ per avvicinare le famiglie e i cittadini in generale al tema del digitale e dell’importanza delle giuste competenze per il suo utilizzo, dalla vita quotidiana ai contesti di formazione e professionali.

L’incontro presenterà nella prima parte il tema dell’importanza delle competenze digitali di base. In particolare, verranno presentati dal SIA dell’Unione del Distretto Ceramico i servizi di Facilitazione Digitale .

Nella seconda parte dell’incontro, insieme ad ART-ER e Confindustria Digital, verrà approfondito il tema della formazione e delle competenze digitali avanzate, e delle potenzialità che queste offrono ai ragazzi e ai giovani adulti nel mondo della formazione e del lavoro. Verranno analizzati gli stereotipi di genere sulle materie STEM e come debbano essere superate per colmare i GAP di genere e salariali e per la crescita dei territori.

Verranno infine presentate una serie di iniziative e opportunità offerte all’interno di progetti della Regione Emilia-Romagna in questo ambito.

Al termine di questo evento si terrà un aperitivo di networking, aperto a tutti, con i partecipanti della giornata e gli organizzatori, per approfondire i temi emersi durante l’evento e condividere da vicino i propri dubbi, proposte e curiosità.

Info e iscrizioni:

https://www.afterfestival.it/

23 febbraio 2024: prima importante scadenza per iscriversi alle nuove COMTem della Regione Emilia-Romagna

Un’importante occasione per iscriversi al Sistema delle Comunità Tematiche, e partecipare attivamente alla prima fase di avvio e costruzione dei gruppi di lavoro


C’è tempo fino al 23 febbraio per iscriversi al Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche (COMTem) co-progettato con gli Enti dall’Agenda Digitale e Lepida ScpA, e partecipare così alla definizione delle attività delle COMTem dei prossimi mesi.

L’iscrizione alle COMTem sarà possibile anche dopo questa data, ma l’adesione entro la scadenza indicata è consigliata e raccomandata per permettere a tutti gli interessati di partecipare agli incontri di avvio e costituzione delle singole COMTem, il primo dei quali avrà luogo il 4 marzo.

In tal modo sarà possibile dare il proprio contributo diretto alla prima fondamentale fase di progettazione operativa che darà gli indirizzi di lavoro principali delle nuove comunità tematiche.

Obiettivo del nuovo modello, e dei lavori futuri delle COMTem in ri-partenza, resta l’attuazione di una trasformazione digitale intesa come un processo che si avvale della collaborazione di tutti, in cui nessuno rimanga escluso o indietro. Un’evoluzione che consenta di legare l’innovazione digitale ai processi di sviluppo e coesione sociale specifici del territorio e di mettere a valore e a sistema le risorse presenti e potenziali nella dimensione regionale. 

Possono iscriversi alle COMTem i soggetti facenti parte di

  • Enti Locali (Comuni, Unioni, Province, Città Metropolitana)
  • Regione Emilia-Romagna (Direzioni interessate)
  • Lepida ScpA (Direzioni interessate)
  • ANCI ER,UPI,UNCEM
  • Altri soggetti pubblici: Arpae, Art-ER, Aziende per i Servizi alla Persona, Aziende USL-Aziende Ospedaliero-Universitarie, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, altri enti e organizzazioni dell'Emilia-Romagna.

che desiderano dare il loro contributo a questo lavoro del Sistema COMTem, strumento a servizio della trasformazione digitale regionale.

Sul sito dell’Agenda Digitale, al link https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem, tutte le informazioni dettagliate (tra cui il progetto generale, il calendario di lavoro e la procedura di adesione) sulle Comunità che verranno attivate.  

IMPORTANTE: Ricordiamo che, dal momento che la nuova Convenzione CNER è ancora in fase di elaborazione, l’adesione al Sistema COMTem è possibile anche in mancanza di sottoscrizione di questa da parte del proprio Ente di appartenenza.

La presentazione del Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche

Il Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche è stato presentato l’8 febbraio, in un  incontro da remoto dedicato. Tutti gli interessati che non hanno potuto partecipare, o che  desiderano rivedere i contenuti presentati durante l’incontro possono farlo attraverso le pillole video della , playlist dedicata nel Canale Youtube delle Comunità Tematiche

Durante l’incontro sono state presentate le nuove comunità, le declaratorie e i temi di lavoro, le modalità di adesione e funzionamento. Tutte le informazioni sul funzionamento delle COMTem sono disponibili sul sito https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem.

Le COMTem

Le Comunità Tematiche, attive dal 2017, sono un’azione strategica dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, e si pongono l’obiettivo di facilitare e l’attuare la trasformazione digiale  dell’amministrazione digitale e aperta come prevista dalla Legge 124/2015 di riforma della Pubblica Amministrazione.

Il forte impulso al cambiamento della PA è declinato nel percorso delle Comunità Tematiche a partire da diversi elementi, tra cui la partecipazione attiva delle persone impegnate nelle PA locali nei diversi processi di trasformazione digitale (dirigenti e responsabili dei servizi di dominio e dirigenti e responsabili dei sistemi informativi). Non è di minore importanza inoltre, all’interno di questo cammino,  la presenza delle PA locali nelle loro diverse articolazioni (enti singoli o associati), dimensioni (enti grandi, medi e piccoli) e collocazione geografica (con particolare attenzione alle aree interne e montane). Infine, fa da cornice la definizione di obiettivi e azioni condivise con sviluppo di una pianificazione dettagliata delle attività realizzative.

Informazioni e contatti

Per ogni ulteriore informazione e chiarimento sul SIstema delle Comunità Tematiche è possibile contattare lo Staff di Coordinamento Operativo del SIstema COMTem , all’indirizzo staff.comtem@lepida.it 

Digitale. Oltre 900 nuovi punti di accesso a internet sulla Costa romagnola, grazie a “EmiliaRomagnaWiFi”. E la rete regionale veloce e gratuita raggiungerà anche 12 palazzi dello sport, da Piacenza a Rimini. Bonaccini e Salomoni: “Potenziamo i servizi wi-fi per rendere l’Emilia-Romagna sempre più attrattiva, innovativa e inclusiva”

L’investimento complessivo è di 5,2 milioni di euro: 2,5 della Regione e 2,7 del ministero dell’Economia e delle Finanze. Grazie al piano ‘Data Valley Bene Comune’ già realizzati da Lepida 12mila punti wi-fi che servono 4 milioni di utenti, erano solo 132 nel 2012

Bologna - In vacanza al mare o al palazzo dello sport a seguire la squadra del cuore o il musicista preferito. In Emilia-Romagna la connessione a Internet gratuita e veloce è garantita.

Cresce la rete regionale con banda ultra-larga EmiliaRomagnaWifi: sulla costa romagnola il maxipiano della Regione “EmiliaRomagnaWiFi Costa” coprirà, entro l’estate 2025, 85 chilometri di litorale con oltre 900 punti di accesso dai Lidi Ferraresi a Cattolica, grazie a un investimento di 3,9 milioni di euro. 252 i punti già allestiti attraverso Lepida - società in house della Regione che cura fornitura e installazione - che saliranno a 926 totali alla fine dei lavori.

Non solo mare, però. Un secondo pacchetto di risorse da 1,3 milioni di euro garantirà infatti l’accesso Internet in 12 palazzetti dello sport su tutto il territorio regionale, tramite 468 nuovi punti di accesso che saranno realizzati entro il 2025.

Complessivamente, un investimento da 5,2 milioni, di cui 2,5 della Regione e 2,7 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Entrambi i piani rientrano nel progetto EmiliaRomagnaWiFi, previsto dalla strategia “Data Valley Bene Comune” Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025, pensato dalla Regione per consentire l’accesso gratuito di tutta la popolazione ai servizi wi-fi a banda ultra-larga: a gennaio 2024 sono quasi 12mila i punti attivi in regione che servono oltre 4 milioni di utenti collegando municipi, piazze, spazi pubblici, ospedali, biblioteche.

Nel 2012, quando partirono le prime sperimentazioni, i punti di accesso erano 132; oggi ce ne sono 2,65 ogni mille abitanti: 2,54 in montagna e 2,67 in pianura. Un servizio molto apprezzato, come testimonia l’utilizzo di banda che negli ultimi tre anni è raddoppiato, passando dai 5 Gbps del 2020 ai 10 Gbps del 2023.

“L’accesso alla rete su tutta la riviera rende l’Emilia-Romagna sempre più attrattiva per lo sport, la vacanza e il tempo libero e potenzia ancora di più una proposta turistica già altamente competitiva- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora all’Agenda Digitale, Paola Salomoni, che oggi in conferenza stampa hanno fatto il punto su lavori realizzati e obiettivi futuri-. Altrettanto importante è l’attivazione dei punti di accesso nei palazzetti dello sport, luoghi di aggregazione e socialità, dove tifosi e spettatori potranno usufruire del servizio. Anche attraverso l’accesso a Internet pubblico e gratuito, che rafforziamo con questo nuovo investimento, l’Emilia-Romagna si conferma, ancora una volta, terra di turismo, cultura e sport innovativa e inclusiva per cittadini e turisti”.

Le caratteristiche di EmiliaRomagnaWiFi

La rete, che ha lo stesso nome in tutto il territorio regionale, è attiva 24 ore su 24. Permette di navigare liberamente, senza bisogno di autenticazione o registrazione, è gratuita e i punti di accesso sono connessi alla rete Lepida in fibra ottica, con alcune estensioni via radio nei comuni della montagna, e forniscono banda ultra-larga anche oltre i 100 Mb/s. La mappa di EmiliaRomagnaWifi è disponibile all’indirizzo www.emiliaromagnawifi.it

EmiliaRomagnaWifi nasce nel 2017 prima affiancando, poi sostituendo il servizio Wisper realizzato nell’ambito del piano telematico regionale 2011-2014. E’ cresciuto soprattutto tra il 2015 e il 2018, dopo le prime sperimentazioni e l’integrazione delle reti WiFi attive nei presidi sanitari regionali, garantendo anche il coordinamento con il bando europeo WIFI4EU e l’iniziativa nazionale wifi.italia.it.

In allegato:

- i punti di accesso in Riviera e nei 12 palazzetti dello sport

- EmiliaRomagnaWiFi in cifre

Allegati

Ragazze digitali ER

Intervista a Barbara Santi, Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna, sul progetto Ragazze Digitali ER

"Un dialogo con Barbara Santi, appassionata del tema gender gap in ambito digitale. Dal 2010 impegnata nelle politiche locali di innovazione tecnologica partecipata e inclusiva"

Leggi l'intervista completa!

Cultura, boom digitale nelle biblioteche civiche e scolastiche dell’Emilia-Romagna: +87% l'accesso dal 2019

Tra le prime in Italia: +33,78% utilizzo di e-book e +273% audiolibri anche grazie a readER

Rispetto al periodo pre-pandemico, complessivamente nel 2023 l’uso dei servizi digitali è cresciuto dell’86,89 %, i numeri degli accessi dell’80,05% rispetto al 2019, mentre le iscrizioni annuali sono aumentate invece del 291,38% tra 2019 e 2023

Aumenta in Emilia-Romagna l’uso dei servizi digitali delle biblioteche. Crescono in regione il prestito e la consultazione di e-book, audiolibri, riviste e periodici e aumentano le iscrizioni annuali alle biblioteche digitali. Complessivamente il sistema bibliotecario regionale ha superato nel 2023 le 3.100.000 transazioni digitali, avvicinandosi alle circa 4.260.000 transazioni analogiche registrate nelle biblioteche.

Dopo che la pandemia ha ampliato - quasi ovunque in Italia - la platea degli utilizzatori di servizi bibliotecari digitali con crescite percentuali molto significative, in Emilia-Romagna dove già prima del 2020 esistevano tassi di diffusione e uso piuttosto alti in rapporto ad altre regioni italiane, nel 2021 e 2022 si sono consolidati i traguardi raggiunti nel 2020, rafforzando l'offerta, specie nel settore scolastico. Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna alle biblioteche civiche e alle biblioteche scolastiche si è stimolata una crescita ulteriore del servizio nel 2023.

Lo dicono i dati che sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa in Regione, dall’assessore regionale a Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, e dall’amministratore delegato di Horizons Unlimited SpA Mlol Emilia Digital Library, Giulio Blasi.

I servizi digitali delle biblioteche civiche e delle biblioteche scolastiche in Emilia-Romagna vengono erogati attraverso le piattaforme MLOL e MLOL Scuola attraverso i portali Emilib (portale delle biblioteche civiche dei poli di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara), Biblioteche della Romagna e San Marino (portale delle bibioteche civiche dei poli di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e San Marino), ReadER (portale regionale delle biblioteche scolastiche per tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado) e i portali dei singoli istituti scolastici.

I servizi digitali più rilevanti in regione comprendono prestiti di ebook, prestiti di audiolibri, accessi a quotidiani e periodici nell'edicola digitale e accesso a risorse digitali con licenze Open.

In Emilia-Romagna, la biblioteca digitale per le biblioteche civiche è finanziata dai poli bibliotecari di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, dalla Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino con il sostegno della Regione Emilia-Romagna: il servizio copre la totalità delle biblioteche civiche regionali.

Nel settore scolastico, la biblioteca digitale è stata sostenuta dal progetto triennale readER della Regione Emilia-Romagna (finanziato sino a dicembre 2024) che ha finanziato la realizzazione di due portali per le scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado). Il progetto readER ha raggiunto 509 scuole (342 IC e 167 scuole secondarie di II grado), e il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

Rispetto al 2022, complessivamente (ed escludendo gli accessi alle risorse digitalizzate degli istituti storici) le biblioteche digitali hanno registrato nel 2023 un aumento complessivo del 2,81% con punte significative nel settore degli ebook (+ 11,68%) e degli audiolibri (+ 10,63%), mentre l’accesso all’edicola online registra un incremento più contenuto (+ 1,78%).

Ma valutando la variazione percentuale rispetto al periodo pre-pandemico, visto che nel 2020 la pandemia ha provocato un aumento consistente nell’uso dei servizi digitali delle biblioteche, complessivamente il 2023 registra un +86,89 % rispetto al 2019.

E il confronto sul numero di accessi (login) alla piattaforma mostra un aumento dell’80,05% rispetto al 2019 (il dato riguarda biblioteche civiche e scuole assieme), mentre le iscrizioni annuali sono aumentate invece del 291,38% tra 2019 e 2023.

 

Il digitale nelle biblioteche civiche

Nell’ambito delle biblioteche civiche, la variazione più consistente rispetto al 2022 riguarda il mondo degli ebook con una crescita del 9,38%.

Nel settore degli audiolibri, c’è stata una crescita contenuta dovuta all’attivazione tardiva, nel corso del 2023, delle nuove collezioni di audiolibri provenienti dai grandi gruppi editoriali italiani.

La crescita dell’uso del digitale rispetto al periodo pre-pandemico è sostanziale. Il sistema bibliotecario regionale ha effettuato 3.165.155 transazioni digitali. Questo numero può essere raffrontato al dato ISTAT sulle biblioteche pubbliche ER nel 2022 (ultimo disponibile) che registra un totale di 4.267.634 di transazioni analogiche (quasi 5 milioni nel 2019).

I prestiti di ebook effettuati a livello regionale nel 2023 possono essere confrontati ai prestiti analogici realizzati da una delle biblioteche più importanti a livello regionale (Sala Borsa) che nel 2019 aveva realizzato 387.238 prestiti e nel 2022 ne ha effettuati 232.847. 

 

Il digitale nelle biblioteche scolastiche

Il progetto readER finanziato dalla Regione Emilia-Romagna sta generando ritmi di crescita notevoli del servizio bibliotecario digitale.

Sia il dato degli ebook (+33,78% in un anno) che quello degli audiolibri (+272,99%) dipendono dall’attivazione recente dei servizi digitali in ambito scolastico (3 anni contro i 13 del settore delle biblioteche civiche, partite attorno al 2010).

I prestiti di ebook a scuola sono stati realizzati per il 66% dai portali readER (finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e promossi in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna) e per il 34% da portali attivati autonomamente dalle singole scuole che beneficiano comunque del finanziamento regionale per l’acquisto dei contenuti e l’azzeramento dei costi di piattaforma sostenuti nelle altre regioni.

"I numeri sul digitale nelle biblioteche civiche e scolastiche dell'Emilia-Romagna disegnano uno scenario di eccellenza nel panorama nazionale In particolare, nel settore delle biblioteche scolastiche la tendenza è ancora più netta, e grazie al progetto readER realizzato a partire dal 2021, l'Emilia-Romagna si caratterizza per un volume del tutto unico di prestiti nel panorama italiano." MAURO FELICORI - Assessore alla Cultura

Approfondimenti

Benchmarking dell’innovazione nella PA Locale - Social Pubblica Amministrazione  in Emilia- Romagna

È online il quinto approfondimento che forma parte del “Report Annuale sull’offerta di servizi online da parte della pubblica amministrazione locale del nostro territorio” dedicato alla presenza della Pubblica Amministrazione locale sui principali Social Network

È disponibile online, nella sezione “Pubblicazioni” del nostro sitoun approfondimento tematico del Report Annuale sull’offerta di servizi online da parte della pubblica amministrazione locale del nostro territorio, che analizza quali e quanti servizi online per cittadini e imprese sono messi a disposizione dal territorio emiliano-romagnolo.

Il quinto approfondimento, realizzato dal Coordinamento dell’Agenda Digitale, in collaborazione con ART-ER scpa, è dedicato alla presenza della PA locale sui principali Social Network (Facebook, Instagram e Youtube). 

L’indagine è stata condotta per 330 Comuni e 40 Unioni della Regione Emilia-Romagna. 

Per la loro importanza come centri di competenza digitale è stata inoltre svolta un’indagine specifica sulle 455 biblioteche comunali esistenti sul territorio regionale.

Oltre alla consueta rilevazione su Facebook, l’indagine è stata estesa anche ad Instagram; l’analisi dei dati rilevati è oggetto di un report dedicato,che sarà successivamente pubblicato.

La principale novità 2023 riguarda la sostituzione della rilevazione della presenza su X, ex Twitter, con Instagram. A tale decisione si è giunti in seguito agli esiti delle analisi dei dati 2022 che avevano fatto emergere il progressivo abbandono da parte della PA locale di X, ex Twitter: solo il 38% dei canali rilevati nel 2022 era risultato attivo.

La rilevazione è stata condotta direttamente sui social tramite diverse  chiavi di interrogazione sui loro motori di ricerca e sui siti web degli Enti ed è stata condotta dal 21 agosto al 7 settembre 2023.

Indice di social networking 2023

L’Indice di social networking misura la presenza dei Comuni emiliano-romagnoli simultaneamente su più social network: Facebook (FB), Instagram (IG), Youtube (YT) e altri social (X ex Twitter, Flickr, Pinterest, Whatsapp, Telegram e SoundCloud). 

Nel 2023 la media regionale raggiunge il 63% (+1pp): sono 85 i Comuni (pari al 26%) che nel 2023 sono presenti su tutti i social analizzati (FB, IG, YT e altri social) con un incremento del +1% (pari a 3 Comuni in più) rispetto al dato  2022*. 

Tra di essi rientrano tutti i Comuni capoluogo ad eccezione di Forlì, che non è presente su nessuno degli altri social.

Tre i Comuni micro con indice di social networking pari a 100%: Alta Val Tidone (PC), Lizzano in Belvedere (BO) e Talamello (RN).

Sono 10 i Comuni non presenti su nessun social e tutti, ad eccezione di 1, hanno meno di 3.000 abitanti.

FB è il social più diffuso: il 96% dei Comuni (pari a 318) ha infatti almeno un account su questo social e di questi, 67 Comuni hanno solo l’account FB.

Seguono IG e YT con il 57% di presenza mentre il 42% dei Comuni ha almeno un «altro social», tra quelli rilevati.

Presenza della PA su Facebook (FB)

Nel 2023 sono state rilevate 828 pagine FB (+4% rispetto al 2022), relative ad account generali, turismo, eventi culturali e biblioteche comunali, in gran parte pagine gestite da Comuni (96%), solo 34 fanno riferimento ad Unioni di Comuni.

Con 342 account le pagine FB delle biblioteche rappresentano la fetta maggiore (41%, +7pp) delle pagine gestite dagli enti locali della nostra regione, seguite dagli account generali con 305 pagine (pari al 37%, +1pp), Turismo 141 pagine (17%, +8pp) ed Eventi culturali 40 pagine (5%, -7pp).

Sono 318 (pari al 96%) i Comuni presenti su FB con almeno una pagina generale o settoriale: il dato presenta ormai un elevato grado di maturità: con una crescita molto contenuta nel tempo ed un sostanziale allineamento tra le varie fasce dimensionali dei Comuni.

Sono oltre 1.805.000 i follower che seguono gli account generali (+12% rispetto al 2022).

Le pagine FB più popolari sono quelle dei Comuni grandi (13 in totale) che sono seguite dal 33% del totale follower.

Cresce in modo significativo, rispetto al 2022, il numero dei follower facebook dei comuni del ravennate (+32%) passando da 115 mila a 152 mila, molto probabilmente ciò è da imputare ai fatti calamitosi di maggio 2023.

La crescita molto sostenuta del piacentino rispetto al 2022 (+22%) è da ascrivere all’apertura* del canale generale del Comune di Piacenza con i suoi 4,527 follower (rilevati a settembre 2023).

Presenza della PA su Instagram (IG)

Sono stati rilevati 218 canali Instagram nel 2023 (+7% rispetto al 2022); con 155 pagine i canali generalisti rappresentano il 71% del totale.

Il 57% dei Comuni della Regione Emilia-Romagna è presente con almeno un canale su IG (+3% rispetto al 2022), sono infatti 188 i Comuni presenti su questo social network.

Il dato di presenza mostra percentuali più elevate per le classi dimensionale maggiori, ma nei Comuni di minori dimensioni si registra la crescita maggiore, portando la percentuale di presenza ad oltre un terzo dei Comuni.

Gli ambiti territoriali con la più alta percentuale di presenza sono RA e MO: per entrambi infatti il 72% dei propri Comuni ha almeno una pagina IG attiva nel 2023. La crescita maggiore in termini percentuali si registra per RA e RN (+11pp).

Complessivamente la distribuzione territoriale dei 218 canali IG vede, come per il 2022, le province di Modena (18%) e Bologna (16%) quelle con il maggior numero di canali aperti, rispettivamente 40 e 35.

Resta immutato rispetto al 2022 la distribuzione dei canali IG per classe dimensionale dei Comuni, con un accentramento importante nella categoria mediana: il 44% dei canali (pari a 96) è riconducibile infatti ad uno dei 138 Comuni medi.

Complessivamente sono oltre 790.000 i follower (+19%) che seguono i 218 canali Instagram rilevati nel 2023.

Il 28% del totale follower segue uno dei 35 canali dell’ambito provinciale bolognese.

Il Comune di Bologna risulta essere il più popolare con 109.000 follower (+27%) del suo canale generalista, mentre il canale turistico Bologna Welcome è il secondo più seguito con 59.300 follower (+15%).

Il territorio provinciale di Rimini, i cui 20 canali sono seguiti da oltre 120 mila follower (+18%), si colloca al secondo posto mentre al terzo posto si trova il modenese che è anche l’ambito provinciale dove è presente il maggior numero di canali Instagram (40), seguiti da 110 mila follower (+14% rispetto al 2022).

I 218 canali Instagram contano in media 3.624 follower (+10%); quasi tutti gli ambiti territoriali fanno registrare un aumento del dato medio rispetto al 2022, in particolare BO (+25%) e RE (+18%).

I 218 canali IG hanno in totale pubblicato circa 128.000 post (+24%): di cui la fetta più grande (il 23%, pari a oltre 29 mila post), appartiene ai canali modenesi.

Seguono gli ambiti di Bologna e Reggio nell’Emilia con rispettivamente il 17% ed il 16% dei post complessivamente pubblicati, senza particolari variazioni rispetto al 2022.

Il numero medio di post a livello regionale nel 2023 è di 586 (+16% rispetto al dato medio 2022): in particolare: 607 post mediamente pubblicati dai canali generalisti e 535 da quelli turistici.

Il canale Instagram di Mirandola, con un aumento di 959 nel 2023 rispetto al 2022, mostra il maggior incremento assoluto rispetto alla precedente rilevazione: il suo numero di follower è aumentato di 846 unità.

Presenza della PA su Youtube (YT)

La rilevazione 2023 ha escluso i canali inattivi da oltre 2 anni, anche quando il loro link è presente sul sito web dell’Ente o su YT: la base dati è stata a tal fine depurata dei dati relativi a 71 canali non più attivi da lunga data.

Nel 2023 sono stati rilevati 253 canali YT con un calo del -2% rispetto al dato 2022.

I canali sono gestiti in prevalenza da Comuni (nell’87% dei casi): solo 34 risultano infatti gestiti da Unioni (pari al 13%) 

I Comuni con almeno 1 canale YT nel 2023 sono 188 (pari al 57% dei Comuni) con un calo del dato di presenza pari all’1%.

La struttura per tipologia di canale non subisce variazioni: nel 53% dei casi (-1pp) si tratta di canali generalisti, aventi cioè contenuti molteplici; mentre il 26% (+2pp) sono canali dedicati esclusivamente ai video del consiglio comunale

Nel 66% dei canali “generalisti” vengono trasmesse anche le sedute del consiglio comunale, portando complessivamente a 154 i canali YT (pari al 61% del totale) ad essere utilizzati dalla PA locale per trasmettere le sedute del consiglio comunale.

Sono oltre 72.000 gli iscritti ai 253 canali YT che, alla data di rilevazione, hanno pubblicato oltre 30.000 video, visualizzati complessivamente da circa 14.883.000 utenti. 

Nel raffronto col dato comparabile 2022, risultano oltre 16.000 i nuovi iscritti nel 2023 ai canali già esistenti, (con una media di 66 per singolo canale YT), circa 3.900 i nuovi video pubblicati (mediamente nel 2023 sono stati pubblicati 16 video per singolo canale) visualizzati nel solo 2023 da oltre 1.800.000 utenti (con una media di oltre 7 mila e 500 per singolo canale YT)

L’ambito territoriale bolognese concentra oltre 1/3 di tutti gli iscritti, il 27% dei video complessivamente pubblicati ed il 31% delle totali visualizzazioni; su questo risultato incide il peso degli 8 canali YT del Comune di Bologna che da soli convogliano il 22% degli iscritti, il 13% dei video e il 24% delle visualizzazioni totali.

La classe dimensionale dei Comuni ha un forte impatto sulla distribuzione percentuale del numero di iscritti ai canali, numero di video pubblicati e loro visualizzazione.

In particolare ciò è vero sia in relazione al numero di iscritti che alla percentuale di visualizzazioni totali di cui, rispettivamente, il 53% ed il 66% sono relativi ai canali YT dei Comuni di grandi dimensione pur rappresentando solo l’11% del totale canali YT.

L’ambito territoriale di Rimini è il secondo per numerosità media degli iscritti, dopo Bologna, e al terzo per numero medio di visualizzazione dei video, è quinto per numero medio di video pubblicati.

Il modenese ed il ferrarese sono al secondo e terzo posto per media di video pubblicati.

Con una crescita del 16% rispetto al dato 2022 il canale del Comune di Reggio nell’Emilia si colloca in vetta alla classifica per numero di visualizzazioni, con oltre 1.389.000 visualizzazioni dei suoi 1.541 video. Anche in termini assoluti è il canale che mostra il delta maggiore in termini assoluti (+195.890 visualizzazioni in più nel corso del 2023) ed in una valutazione quinquennale: +105% dal 2019 ad oggi.

Il secondo miglior incremento in termini di visualizzazioni spetta al canale del Comune di Maranello (+13%, e nel quinquennio +89%).

Il canale InAppenninoModenese dell’Unione dei Comuni del Frignano è tra i canali con l’incremento % maggiore rispetto al numero di visualizzazioni dei video pubblicati (tra i primi 10 migliori incrementi) ed è anche quello con la crescita in valore assoluto tra le migliori (si trova tra i primi 5) con un delta di circa 73.000 visualizzazioni durante il 2023. Il canale nasce nel 2021 con una vocazione prettamente turistica.

La PA locale su altri social

Oltre ai principali social fin qui analizzati, la PA locale è presente anche su altri social: X (ex Twitter), Flickr, Pinterest, Whatsapp, Telegram, Soundcloud.

La metodologia di rilevazione si è limitata in questo caso a verificare i link delle icone dei social presenti, nella maggioranza dei casi, sulla homepage dei siti degli Enti.

Sono 139 (pari al 42%) i Comuni risultati presenti nel 2023 su almeno un «altro social» dove la tipologia dimensionale ha un impatto significativo.

Complessivamente sono stati rilevati 204 altri social: X è quello più diffuso (38%), seguito dai due servizi di messaggistica Whatsapp (34%) e Telegram (18%) del totale social rilevati.

Comunità Tematiche dell’Emilia-Romagna: si parte con il nuovo modello

Incontro online per la presentazione ufficiale del “Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche” in programma per giovedì 8 febbraio. L’attività delle 10 nuove COMTem in partenza da marzo 2024.

Il nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche

Arriva, al termine di un percorso condiviso di rimodellazione, la Presentazione Ufficiale del “Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche (COMTem), che si terrà online giovedì 8 febbraio 2024 dalle 14:30 alle 16:00. Una tappa importante che precede l’avvio delle attività delle 10 COMTem, che partirà da marzo 2024.

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi attraverso questo LINK, entro le ore 17:00 di martedì 6 febbraio.

Obiettivo del nuovo modello, e dei lavori futuri delle COMTem in ri-partenza, resta l’attuazione di una trasformazione digitale intesa come un processo che si avvale della collaborazione di tutti, in cui nessuno rimanga escluso o indietro. Un’evoluzione che consenta di legare l’innovazione digitale ai processi di sviluppo e coesione sociale specifici del territorio e di mettere a valore e a sistema le risorse presenti e potenziali nella dimensione regionale. 

Sono invitati a partecipare all’evento tutti quei soggetti, facenti parte di Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città Metropolitana, che desiderano dare il loro contributo a questo lavoro del Sistema COMTem, strumento a servizio della trasformazione digitale regionale.

Inoltre, l’evento è aperto anche ai referenti di Regione Emilia-Romagna, DG interessate, Lepida SpcA, Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna, ANCI, UPI, UNCEM, ART-ER, ASP, AUSL, AOSP, per ciascuna delle Comunità Tematiche di loro interesse.

Il nuovo modello, elaborato dall’Agenda Digitale e Lepida ScpA, grazie anche al lavoro dei  Coordinatori e dei Referenti, resta legato alle sfide della DVBC e si identifica intorno a 4 macrotemi:

  • Strategia per il digitale
  • Sfida 1 - Dati per un’intelligenza diffusa
  • Sfide 2 e 5 - Competenze digitali e servizi pubblici
  • Sfida 6 - Tecnologie e infrastrutture

Sul sito dell’Agenda Digitale, al link https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem, tutte le informazioni dettagliate (tra cui il progetto generale, il calendario e la procedura di adesione) sulle Comunità che verranno attivate.  

Le COMTem: in cammino dal 2017

Le Comunità Tematiche, azione strategica dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, sono state costituite a partire dal mese di marzo 2017. Il loro obiettivo fondamentale è la realizzazione dell’amministrazione digitale e aperta come prevista dalla Legge 124/2015 di riforma della Pubblica Amministrazione.

Il forte impulso al cambiamento della PA è declinato nel percorso delle Comunità Tematiche a partire da diversi elementi, tra cui la partecipazione attiva delle persone impegnate nelle PA locali nei diversi processi di trasformazione digitale (dirigenti e responsabili dei servizi di dominio e dirigenti e responsabili dei sistemi informativi). Non è di minore importanza inoltre, all’interno di questo cammino,  la presenza delle PA locali nelle loro diverse articolazioni (enti singoli o associati), dimensioni (enti grandi, medi e piccoli) e collocazione geografica (con particolare attenzione alle aree interne e montane). Infine, fa da cornice la definizione di obiettivi e azioni condivise con sviluppo di una pianificazione dettagliata delle attività realizzative.

Per ogni ulteriore informazione e chiarimento è a disposizione lo Staff tecnico-organizzativo delle Comunità Tematiche, curato da Lepida ScpA all’indirizzo staff.comtem@lepida.it .

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ultima modifica 2021-03-17T17:10:43+02:00
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