Aperto il bando non competitivo per Comuni e Unioni di Comuni per i Punti Digitale Facile

Scopo del bando la creazione di 199 Punti Digitale Facile presso biblioteche e altri spazi pubblici: il 19 giungo l’incontro tecnico di presentazione per gli EELL (Comuni, Unioni e Città Metropolitana).

La Regione ha presentato un bando non competitivo che investirà 8,7 milioni del PNRR, rivolto a Comuni ed Unioni di Comuni, che li invita a presentare progetti che coinvolgano le biblioteche, i laboratori aperti dove presenti, eventuali spazi comunali o del terzo settore per l’apertura di 199 centri per la facilitazione digitale (Punti Digitale Facile). I Punti offriranno laboratori, corsi online e sportelli, rivolti in particolare alle categorie più svantaggiate. Tra gli obiettivi dei Punti l’alfabetizzazione, ma anche inclusione e integrazione, fino alla nascita di vere comunità digitali

Il terzo settore potrà essere coinvolto anche in un percorso di confronto e co-progettazione per garantire una maggior integrazione del progetto con le realtà già presenti nei territori; consentirà inoltre di intercettare più agevolmente gli utenti nei luoghi che già frequentano valorizzando ulteriormente i tanti spazi di aggregazione presenti.

Come partecipare al bando

Il bando è accessibile nel sito della Regione Emilia-Romagna nella sezione https://servizifederati.regione.emilia-romagna.it/fesr2020/ previa autenticazione con SPID.

La presentazione della domanda alla Regione dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, tramite l’applicativo web “Sfinge 2020”.  La procedura dovrà essere conclusa entro il giorno 16 ottobre 2023, alle ore 18.00.

 

Al fine di fornire agli EELL maggiori informazioni sul bando, è previsto un incontro tecnico di presentazione dell’avviso e delle modalità di compilazione delle domande, che si terrà il 19 giugno alle ore 10.00, presso la Sala XX Maggio, di viale della Fiera 8 – BolognaPer altri soggetti potenzialmente coinvolti (ETS) verranno programmate altre presentazioni mirate.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’Agenda Digitale.

Sarà possibile partecipare sia in presenza che in videoconferenza. È necessario registrarsi all’incontro compilando il seguente form 

 Si richiede la conferma entro e non oltre il giorno 16 giugno alle ore 18.00. 

Gli iscritti in videoconferenza riceveranno il link per collegarsi la mattina stessa dell’evento.

Per maggiori informazioni sul bando e sull’evento è possibile scrivere all’indirizzo digitalefacile@regione.emilia-romagna.it

Le motivazioni dell’intervento

Rendere più facile il rapporto tra cittadino e digitale vuol dire semplificargli la vita e aumentare le sue opportunità di crescita, integrazione, partecipazione. A maggior ragione se si tratta di cittadini che potenzialmente partono da condizioni svantaggiate: anziani, stranieri, donne, residenti in aree montane o periferiche.

Si tratta di una sfida che la Regione Emilia-Romagna vuole vincere oggi, cogliendo le opportunità irripetibili del PNRR. Complessivamente 8,7 milioni di investimento - su una dotazione nazionale complessiva di 135 milioni - che nei prossimi mesi favoriranno la coesione territoriale creando 199 punti di facilitazione digitale per raggiungere almeno 160mila utenti. Sportelli presso i comuni, presso enti del terzo settore e anche recuperando analoghe iniziative già attivate nel corso degli anni, corsi online o laboratori di persona, il piano delle azioni è ricco e variegato proprio perché si propone di non lasciare indietro nessuno.

“In futuro o si sarà cittadini digitali o non si sarà cittadini affatto – commenta l’assessora all’Agenda digitale, scuola, università, ricerca, Paola Salomoni-. Se già oggi strumenti fondamentali sia pubblici come il fascicolo sanitario elettronico che privati come l’e-banking affiancano i percorsi di accesso ai servizi tradizionali, nei prossimi anni cresceranno le prestazioni erogate esclusivamente online. Per questo la Regione Emilia-Romagna sarà impegnata in un percorso volto ad aggiornare strumenti esistenti come i laboratori aperti e crearne di nuovi in collaborazione con le Case della salute, i centri antiviolenza e quelli interculturali. Saremo là dove maggiore è l’esigenza di formazione e crescita”.

Il progetto, declinato in una serie di diverse iniziative con obiettivi e destinatari diversi, si prefigge di realizzare una rete di servizi e luoghi di supporto all’uso del digitale: un sistema regionale inclusivo che valorizzi strutture già esistenti quali biblioteche, case della comunità, associazioni, laboratori aperti, adeguate grazie al PNRR e destinate a proseguire la loro missione anche dopo la conclusione del piano. Un sistema che rientri perfettamente nella strategia Data Valley Bene Comune e che sappia integrare anche fondi europei diversi come il FSE e il FESR. I 199 punti di facilitazione previsti devono essere realizzati entro il 2025 e raggiungere 160mila cittadini online o in presenza, da soli o in gruppo, per arrivare a 250mila negli anni successivi: saranno idealmente attivati nelle biblioteche o in altri spazi pubblici.

Il contesto regionale 

ART-ER, società consortile della Regione Emilia-Romagna, ha prodotto alcune mappature per censire servizi digitali esistenti e potenziali. In Emilia-Romagna il 53% dei cittadini 16-74 anni ha basse o nulle competenze digitali, 4 punti in meno della media nazionale del 57,3% (dati del 2019 elaborati da Dipartimento per la Trasformazione Digitale e ISTAT). Un buon risultato ottenuto grazie a progetti attivati negli anni quali Pane e Internet, i corsi di alfabetizzazione dapprima offerti di persona e poi online (6mila partecipanti in presenza del 2019, 3mila in media online gli anni successivi), i Laboratori Aperti nelle principali città, dove organizzare iniziative e gestire sportelli che avvicinino la cittadinanza alle nuove tecnologie (30mila utenti in presenza e altrettanti online nel 2021), i punti di accesso ad Internet nelle 400 biblioteche regionali e una rete di assistenza agli anziani attivata tramite gli sportelli dedicati presso sindacati (2000 utenti in quattro mesi). 

Un risultato che la Regione – contando anche sull’operatività di realtà come ART-ER e Lepida– vuole migliorare, partendo da quanto già esiste per potenziarlo a e allargarne la platea, con il supporto essenziale di enti locali e delle loro associazioni (ANCI) che attualmente interagiscono con i loro sportelli o il servizio civile digitale – e del terzo settore. Si tratta di interlocutori già partecipi di iniziative di alfabetizzazione digitale verso cittadini o associati il cui coinvolgimento sarà sempre più incisivo. 

Gli sportelli presso i sindacati saranno riproposti e focalizzati su tematiche circoscritte anche presso associazioni e diventeranno Sportelli Digitale Facile; i Laboratori Digitale Facile nasceranno all’interno dei Laboratori Aperti con obiettivi più ambiziosi e rivolti a destinatari specifici quali giovani e donne.

In allegato è possibile trovare il bando completo:pdf1.89 MB)

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ultima modifica 2023-08-24T14:56:48+01:00
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