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Musei e digitale: buone pratiche dal territorio

Il 31 marzo, con un incontro online, è in programma la seconda tappa del 2022 del Tavolo sulla digitalizzazione nei musei regionali, istituito su iniziativa della Regione Emilia-Romagna

Giovedì 31 marzo si terrà l’incontro online “Musei e digitale: buone pratiche dal territorio”, seconda tappa del 2022 del Tavolo sulla digitalizzazione nei musei regionali, istituito lo scorso anno, su iniziativa del Servizio Patrimonio culturale dell’Assessorato regionale alla Cultura, e col supporto di Art-ER e la collaborazione di Clust-ER Create, per condividere esperienze e progettualità in materia di digitalizzazione e innovazione tecnologica promosse dalle istituzioni museali.

Al tavolo partecipano rappresentanti dei musei attivi nel territorio regionale, coinvolti in incontri periodici volti a far emergere le potenzialità di queste esperienze e i nodi critici su cui lavorare per farle evolvere e migliorare.

Informazioni e dettagli sul programma della tappa del 31 marzo saranno forniti nei prossimi giorni sul sito tematico dedicato al tavolo e sulla pagina Facebook del Servizio Patrimonio Culturale.

UserCentricities: un repository e una check list tra i nuovi risultati di progetto

Sul sito del progetto europeo che coinvolge anche la Regione Emilia-Romagna, è possibile accedere a una repository di progetti e servizi a misura di cittadini, e una lista di indicatori cui fare riferimento per valutare il grado di user centricity delle proprie esperienze in materia

Proseguono le attività del progetto europeo UserCentricities, al quale la Regione Emilia-Romagna partecipa, nell’ambito di un consorzio composto da 9 partner, per condividere saperi, esperienze e metodologie che permettano di arrivare alla progettazione di progetti e servizi digitali più a misura di cittadini. Tra gli ultimi output prodotti, figurano una repository di esperienze e best practices promosse in ambito internazionale, e una check list di indicatori finalizzata a misurare il grado di user centricity delle proprie esperienze.

La repository, accessibile sul sito di progetto e costruita col contributo dei vari stakeholder coinvolti nelle sue attività, raccoglie e presenta alcune delle più interessanti e innovative esperienze di progettazione urbana a forte componente tecnologica, pensate e sviluppate a partire dallo studio delle esigenze dei loro destinatari. Tra queste, il servizio Rotterdam’s Digitale Balie, con il quale nella città olandese è stato attivato un front office digitale per l’erogazione di servizi pubblici tramite video call; l’applicazione mobile Madrid Te Acompaña, grazie alla quale gli anziani della capitale spagnola possono cercare volontari disposti ad accompagnarli e assisterli nel corso di svariate attività; o ancora l’app Tallinn’s AvaLinn, utilizzabile dai cittadini per formulare commenti e valutazioni sui piani di sviluppo urbano della città estone.

Al popolamento della repository hanno contribuito anche i componenti del team di progetto della Regione Emilia-Romagna, segnalando il progetto Easy Hospital, applicazione di navigazione immersiva e realtà aumentata utilizzabile per orientarsi nel caso di visite presso ospedali e altre strutture sanitarie; il Fascicolo Sanitario Elettronico, con il quale gli assistiti del territorio regionale possono contare su un unico punto di accesso alla propria documentazione clinica e a numerosi servizi sanitari online; e la Rete Civica di Bologna, oggetto di un recente restyling che ha ricevuto anche il Premio Agenda Digitale 2021 del Politecnico di Milano e che ha portato a realizzare la “Casa digitale del cittadino”, alla quale è possibile fare riferimento per controllare e aggiornare i propri dati, fruire di servizi digitali integrati e ricevere segnalazioni e notifiche basate sugli interessi personali.

Concepita come uno strumento aperto, la repository potrà essere ulteriormente implementata con il contributo di amministrazioni metropolitane, locali e regionali, chiamate a segnalare nuovi progetti e sperimentazioni che potranno concorrere anche agli UserCentriCities Awards, premi che saranno assegnati d’ora in avanti con cadenza annuale.

Parallelamente, nell’ambito del progetto europeo è stata elaborata una check list di indicatori e parametri cui fare riferimento per valutare quanto progetti, servizi e applicazioni per l’innovazione tecnologica, urbana e sociale tengano realmente in considerazione le  esigenze e le aspettative degli utenti finali.

Utilizzandola, i partner di progetto, e tutte le altre amministrazioni e realtà interessate, possono rispondere a una lista di 50 domande, suddivise nelle categorie fattori abilitanti, centralità dell'utente e risultati, per “quantificare” l’effettivo livello di orientamento al cittadino delle proprie esperienze.

Di questi nuovi output, e di quelli già realizzati nei mesi precedenti, si discuterà il 31 marzo, in occasione del primo review meeting con un rappresentante della Commissione Europea, durante il quale i partner potranno confrontarsi anche sulle attività in cantiere per la prosecuzione e l’ulteriore crescita del progetto. 

Finanziato con i fondi del Programma Horizon 2020, User Centricities è stato avviato a fine 2020 e, per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna viene seguito dai componenti dello staff dell’Agenda Digitale

Gli altri partner coinvolti sono le città Espoo (Finlandia), Milano (Italia), Murcia (Spagna), Rotterdam (Paesi Bassi) e Tallinn (Estonia),  Eurocities, la principale associazione delle città europee, il centro di ricerca internazionale VTT e il think thank Lisbon Council, che coordina le attività. 

Tutte le info, i dettagli sulle attività in corso e gli output di progetto sono accessibili sul sito www.usercentricities.eu

Women in Tech, al via la seconda edizione

Tra aprile e l’autunno in programma sei nuovi focus sui divari digitali di genere, promossi su iniziativa della Regione Emilia-Romagna e della rete regionale dei Laboratori aperti. In attesa del loro svolgimento, è possibile accedere online alle registrazioni e alle sintesi degli appuntamenti già organizzati negli scorsi mesi

Sei nuovi eventi, in presenza e online, per fare il punto sulle molteplici manifestazioni dei divari digitali di genere e valutare spunti e idee per l’innesco di nuove progettualità che permettano di contrastarli. 

Nell’ambito della sfida Donne e Digitale di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 20202-2025, la Regione Emilia-Romagna, con la collaborazione della rete regionale dei Laboratori aperti, dà seguito al ciclo di eventi Women in Tech, nell’ambito del quale, tra novembre 2021 e febbraio 2022, sono già stati promossi quattro appuntamenti

Gli incontri si sono svolti presso i Laboratori aperti di Ferrara, Rimini, Piacenza e Cesena e le sintesi di quanto emerso dalle discussioni - alle quali hanno preso parte Paola Salomoni, Assessora regionale all’Agenda Digitale, alcune amministratrici dei Comuni ospitanti titolari delle politiche in materia di innovazione, e esperte di rilevanza nazionale e internazionale delle tematiche di volta in volta approfondite - sono disponibili all’indirizzo digitale.regione.emilia-romagna.it/women-in-tech, dal quale è possibile accedere anche alle registrazioni integrali degli appuntamenti.

Appuntamenti che saranno nuovamente organizzati tra aprile e ottobre 2022, nell’ambito di una seconda edizione del format che coinvolgerà i Laboratori aperti di  Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì e Ravenna, con tre eventi in programma in primavera e altri tre calendarizzati dopo la pausa estiva.

In occasione degli incontri, Paola Salomoni tornerà a confrontarsi con amministratrici locali ed esperte per fare luce sulle varie sfaccettature dei divari digitali di genere.

Gli eventi saranno rivolti ad amministratrici e amministratori locali e regionali, professionisti delle comunità tematiche regionali sull’innovazione, associazioni di volontariato e di categoria e altri target specifici.

Durante il loro svolgimento, grazie al contributo di esperte e professioniste del mondo tech, si approfondiranno le progettualità di Data Valley Bene Comune in ottica di equità di genere, le  attività dei Laboratori aperti di volta in volta coinvolti, e le iniziative dei Comuni ospitanti in materia di digitale e parità di genere.

Il calendario dei nuovi incontri in programma, in via di definizione, sarà a breve comunicato sul sito e i canali social di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna.

8 Summer Camp laboratoriali e uno seminariale per avvicinare le ragazze al mondo tech: al via Ragazze Digitali ER

L’iniziativa è promossa dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività dell’Agenda digitale Data Valley Bene Comune, in rete con le università del territorio regionale. La formazione al via il 20 giugno

La formazione

Saranno aperte a partire dal 20 aprile le iscrizioni online ai Summer Camp gratuiti dell’edizione 2022 di Ragazze Digitali ER, il progetto di orientamento formativo promosso e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con risorse del Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con diversi atenei del territorio regionale, per ridurre i divari digitali di genere, avvicinando le ragazze al mondo delle tecnologie digitali con un approccio coinvolgente e creativo

Le iniziative di formazione saranno rivolte alle studentesse del III e IV anno di qualsiasi tipo di scuola superiore e partiranno tutte il 20 giugno, articolandosi in un Summer Camp a carattere laboratoriale, organizzato sia in presenza sia online, e un ulteriore Summer Camp di natura seminariale.

Il Summer Camp laboratoriale, in svolgimento dal 20 giugno all’8 luglio 2022, si terrà nelle sedi universitarie di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Cesena, dove si terranno due Camp, con un’ulteriore edizione programmata anche online, per le ragazze impossibilitate a raggiungere queste località. L’apprendimento, rivolto a un massimo di 45 ragazze per ogni singola edizione dei percorsi in partenza, compreso quello online, sarà finalizzato a trasmettere conoscenze e nozioni a forte carattere pratico e operativo. L’obiettivo finale è quello di aiutare le ragazze ad apprendere il pensiero computazionale creativo, avere consapevolezza delle opportunità e dei rischi insiti nei servizi digitali e assistere a testimonianze di professioniste e operatrici del mondo digitale.

Il Summer Camper seminariale si svolgerà solo online, dal 20 al 30 giugno 2022, con otto appuntamenti pomeridiani durante i quali le ragazze coinvolte potranno assistere a testimonianze di esperte ed esperti provenienti dal mondo imprenditoriale e accademico.

Facendo luce sulle loro traiettorie professionali, l’obiettivo è di far passare il messaggio che anche le donne possono affermarsi nel mondo del digitale, pur in presenza di rischi e fattori d’ostacolo che persistono tuttora, e non è possibile sottovalutare.

Il progetto e i promotori

Il progetto Ragazze Digitali ER è un’estensione del progetto Ragazze Digitali, ideato e lanciato nel 2014 su iniziativa del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria – dell’Università di Bologna,e di EWMD, European Women’s Management Development, associazione no-profit impegnata per favorire lo sviluppo professionale delle donne nel mondo del lavoro, aumentando la loro presenza e visibilità nelle posizioni di responsabilità e valorizzando il loro contributo nelle discussioni politiche.

A partire da quest’anno, l’iniziativa è organizzata dai due atenei che lo hanno concepito, Regione Emilia-Romagna e ART-ER Scpa, nell'ambito della sfida Donne e Digitale  di Data Valley Bene Comune, l'Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna 2020-2025, e le Università di  Parma (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e Ferrara (Dipartimento di Ingegneria).

Il progetto, condiviso con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, sarà promosso e presentato alle scuole del territorio grazie all’aiuto del Servizio Marconi TSI e a i suoi Animatori Digitali.

La dichiarazione di Paola Salomoni e Barbara Lori

Presentando l’iniziativa, le Assessore regionali Paola Salomoni (Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale) e Barbara Lori (Pari Opportunità), dichiarano quanto segue: “è fondamentale contrastare il gap di genere che c’è nelle materie tecniche e scientifiche, avvicinando le studentesse alle professioni specialistiche nell’ambito dell’informatica e della tecnologia”.

“Ci sentiamo di ringraziare tutte le Università della nostra regione, che attueranno questo progetto, e l’Ufficio Scolastico Regionale che diffonderà questa iniziativa a tutte le studentesse – proseguono - se davvero vogliamo costruire una società più equa ed inclusiva, questo divario va superato costruendo iniziative come Ragazze Digitali ER, che possano dare a tante giovani una possibilità concreta, e di elevata qualità dal punto di vista scientifico, di mettersi in gioco grazie all’esperienza di tante professioniste, docenti, ricercatrici che si sono pienamente affermate nel mondo delle tecnologie e del digitale”.

8 Marzo: più Donne nel Digitale e più Digitale per le Donne

L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna celebra la Giornata Internazionale della Donna rinnovando il proprio impegno per la rimozione dei gap digitali di genere e invitando a votare il progetto di formazione Ragazze Digitali, finalista del Premio Nazionale per le Competenze Digitali

Nei primi anni Novanta il numero delle laureate in Italia ha raggiunto quello dei laureati: da allora si è assistito ad un aumento delle lauree femminili ed il dato per l’anno solare 2020 è del 57,4%.

La strutturale prevalenza di donne è confermata dal Profilo dei Laureati 2020 di Almalaurea: le donne costituiscono il 58,7% del totale, con forti concentrazioni in alcuni gruppi disciplinari: educazione e formazione, linguistico e psicologico.

Le donne sono meno di un terzo nei percorsi di informatica e tecnologie ICT, ingegneria industriale e dell'informazione e scienze motorie e sportive.

L’evidente caratterizzazione di genere di alcuni percorsi si rileva già dalla scuola secondaria di secondo grado: Su 100 immatricolate dell’a.a. 2020/2021, Almalaurea rileva che il 42% ha un diploma STEM, mentre considerando gli immatricolati di genere maschile la cifra sale al 72%.

Nello stesso anno accademico le donne immatricolate a corsi di laurea STEM sono il 21%, gli uomini il 42%.

I dati sugli iscritti e i laureati finora analizzati evidenziano la permanenza di stereotipi culturali che inducono donne e uomini a scegliere percorsi tradizionali rispetto al genere; la domanda di formazione da parte degli studenti mostra quindi una segregazione di tipo orizzontale che si ritrova analogamente dal lato dell’offerta formativa da parte degli atenei.

Diventa quindi cruciale la fase di orientamento e di scelta dei corsi di studio nel passaggio dalla scuola all’università.

Il 1° Premio Nazionale per le Competenze Digitali è un’iniziativa di Repubblica Digitale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzata con il supporto di Formez PA.

Il Premio ha l’obiettivo di dare visibilità alle migliori iniziative di sviluppo delle competenze digitali rivolte ai cittadini realizzate da pubbliche amministrazioni, terzo settore e imprese, con particolare riferimento a quelle che si distinguono per l’innovatività, l’originalità, la possibilità di essere replicate in altri contesti e che abbiano avuto un forte impatto sul territorio.

In particolare segnaliamo la categoria “Digitale contro il divario di genere”: iniziative dirette a donne e ragazze, mirate a colmare il gender gap e a favorire l’occupazione femminile nei settori del digitale e delle nuove tecnologie. 

Tra le 5 iniziative finaliste in questa categoria segnaliamo  il “Progetto Ragazze Digitali”, nato nel 2013 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia e l’associazione EWMD (European Women Management Development); è un progetto di orientamento innovativo che si pone come obiettivo l’avvicinamento delle ragazze di scuola superiore all’informatica e ai princìpi dello sviluppo del software in modo creativo e divertente

Ragazze Digitali si configura come Summer Camp (in tempi pre-covid, in presenza; nelle ultime due edizioni, online) dedicato alle studentesse del III e IV anno di qualsiasi tipo di scuola superiore

Ragazze Digitali, gode del patrocinio dei Comuni di Modena e di Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna

Fino al 15 marzo sarà possibile votare le iniziative finaliste, del Premio Nazionale per le Competenze Digitali di Repubblica Digitale, sulla piattaforma ParteciPa.

Votate per il “Progetto Ragazze Digitali” per aiutarci a superare gli stereotipi culturali che ancora allontanano le ragazze dall’informatica e dall’ICT.

La parola ai protagonisti: l’Agenda Digitale dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina

Alfonso Nicolardi, Sindaco di Riolo Terme con delega ai Servizi Informatici dell’Unione, presenta il percorso attuativo, i primi risultati e le prospettive evolutive della policy per lo sviluppo digitale e tecnologico del territorio

Dal 2018, l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina ha attuato la propria Agenda Digitale Locale, elaborata a valle di un processo partecipativo che ha coinvolto i portatori di interesse del territorio, e declinata in sette ambiti strategici

“Sette pilastri”, come li definisce Alfonso Nicolardi, Sindaco di Riolo Terme con delega ai Servizi Informatici dell’Unione, presentando la policy in materia di innovazione e sviluppo tecnologico del proprio ente con due video che descrivono il percorso attuativo, i primi importanti risultati già conseguiti, e le parole d’ordine attorno alle quali si sta impostando l’evoluzione dell’Agenda.

“In questi primi anni -  spiega Nicolardi nel primo dei due contributi - siamo riusciti a ottenere il governo concreto della materia digitale”. 

Ad esempio attraverso l’attivazione di 350 postazioni di smart working, su di un totale di 450 dipendenti, che ha garantito la piena continuità operativa dell’ente anche durante l’emergenza pandemica. Ma anche con il raggiungimento di altre significative milestone, nell’ambito di un quadro di attività che ad oggi ha già portato a centrare l’80% degli obiettivi fissati.

Tra gli altri, l’attivazione di quasi 100 servizi di messaggistica sull'app IO, 149 tipologie di pagamento tramite l’app PagoPA, e la fornitura di tutti i servizi digitali dell’Unione in condizioni di massima sicurezza, grazie alla possibilità di accedere tramite credenziali SPID.

Nel primo video Nicolardi elenca questi e altri risultati, prima di passare, nel secondo, a presentare il progetto “Alfieri Digitali”, con il quale si è entrati in una nuova fase evolutiva dell’Agenda Digitale Locale, puntando sulla formazione all’uso delle tecnologie rivolta alle persone meno avvezze al loro utilizzo. 

Centrale, in questo disegno, il contributo delle ragazze e dei ragazzi del territorio che frequentano il servizio civile. Gli Alfieri Digitali appunto, coinvolti in prima linea nell’affiancamento dei cittadini più anziani, o comunque più distanti dal mondo delle tecnologia, con l'obiettivo di renderli il più possibile autonomi nell’espletare le pratiche digitali.

Intelligenza artificiale per le piccole e medie imprese: lanciata una call europea

Con la prima edizione dell’iniziativa StairwAI, sarà possibile ricevere fino a 60.000 euro di finanziamenti per migliorare prodotti, servizi e catene di valore puntando sulle soluzioni di intelligenza artificiale

È aperto il primo bando del progetto europeo StairwAI, finalizzato a favorire l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale da parte di piccole e medie imprese “low-tech”.

L’intento è stimolare le imprese a migliorare i loro prodotti, servizi o catene di valore grazie al supporto di esperti di intelligenza artificiale e cloud high computing.

I programmi finanziati potranno durare sei mesi e riceveranno  fino a 60.000 euro sotto forma di somme forfettarie, accesso a soluzioni hardware e possibilità di avvalersi di esperti di intelligenza artificiale.

La scadenza per partecipare è fissata al 15 marzo 2022.

Data Valley, al via la procedura per completare la valorizzazione del Tecnopolo di Bologna

Con un’operazione di Project financing internazionale, puntando su partnership pubblico-privato, si procederà alla realizzazione di interventi di riqualificazione negli ultimi tre lotti dell’area che si accinge a diventare la principale Data Valley italiana ed europea

Una collaborazione tra pubblico e privato, attraverso lo strumento del project financing, per completare il recupero definitivo del complesso immobiliare di proprietà della Regione che ospita il Tecnopolo di Bologna

È stato pubblicato online, sulla Gazzetta Ufficiale italiana ed europea e su alcune delle principali testate nazionali ed estere, l’avviso per l’individuazione di soggetti interessati ad avviare collaborazioni per realizzare opere e interventi negli ultimi tre lotti disponibili presso l’Area del Tecnopolo di Bologna, nella quale sta nascendo la principale Data Valley italiana ed europea.

Dopo i quattro i cantieri già aggiudicati o in corso di aggiudicazione - tra i quali la nuova sede del Data Centre Ecmwf e la prossima sede del supercomputer Leonardo, oltre alla nuova sede per attività di ricerca – lo scopo è di concentrarsi sugli ultimi tre lotti:

  • il primo, per la costruzione e la gestione della centrale termica (edificio denominato CT) al servizio dell’area immobiliare del Tecnopolo, a esclusione degli edifici autonomi;
  • il secondo, per la riqualificazione e la gestione del complesso denominato “Ballette” e del complesso denominato “Ex Magazzino del Sale”;
  • il terzo, per la riqualificazione e la gestione del complesso da destinare a servizi di ristorazione e  commerciali.

Per completare questi interventi, la Regione Emilia-Romagna ha scelto di utilizzare modalità alternative di valorizzazione, attraverso una collaborazione tra pubblico e privato per la realizzazione delle opere e la gestione degli immobili ancora da recuperare, inserendo nel percorso di valorizzazione anche la realizzazione della centrale tecnologica di riscaldamento e raffreddamento a servizio del Tecnopolo.

Tutti i soggetti interessati ad avanzare proposte, potranno presentare le proprie candidature entro il 31 maggio 2022.

Palinsesti quotidiani, documentari, format e campagne: nasce la nuova Lepida TV

Online il nuovo sito della piattaforma di streaming della Regione, creata per raccontare il territorio dell’Emilia-Romagna e accessibile anche su tablet, smartphone e smart tv

È online la nuova “release” di LepidaTV, la piattaforma streaming della Regione che racconta l'Emilia-Romagna: il territorio, le sue persone, le opportunità e i servizi. Dalla cultura al turismo, dal territorio ai giovani, dai diritti alla memoria. 

Sulla piattaforma è possibile visualizzare contenuti trasmessi in diretta, nell’ambito di palinsesti aggiornati quotidianamente, e in aggiunta ottomila video on demand, suddivisi in quattordici playlist tematiche, tra cui documentari, serie web, format, interviste, campagne di comunicazione e altre tipologie di  contributi realizzati dai servizi e delle strutture regionali, dagli enti locali e dalla Community network dell’Emilia-Romagna.

Il progetto, realizzato dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione di Lepida ScpA, offre un servizio online e mobile responsive - disponibile anche su smart tv, tablet e smartphone - completamente rinnovato nell’aspetto grafico e nelle sue componenti informative, di facile fruizione e pienamente aderente ai principi di accessibilità.

La nuova LepidaTV prende forma anche a seguito della volontà di Giunta e Assemblea legislativa regionali di produrre e pubblicare contenuti informativi realizzati dall’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta e dal Servizio informazione e comunicazione istituzionale dell’Assemblea legislativa. 

Sulla piattaforma troveranno infatti spazio rubriche di informazione sull’attività del Parlamento regionale come “Assemblea On E-R”, programma settimanale che racconta il lavoro delle Commissioni e dell’Aula, e “Assemblea in diretta”, format dedicato all’attività dell’Assemblea legislativa che va in onda durante i giorni di Consiglio regionale.

Ulteriori focus saranno dedicati alla cultura, con proposte come i video tour delle mostre ospitate in viale Aldo Moro 50, o i filmati del Centro regionale Alberto Manzi, dedicati ai più piccoli.

"La nostra è una Regione che crede nell'innovazione e che sa cogliere le nuove opportunità - dichiara Paola Salomoni, Assessore regionale all'Agenda Digitale - la ripartizione delle frequenze (a causa della quale il canale 118 di LepidaTV sul digitale terrestre non sarà più visibile, ndr) ci ha spinto a immaginare una nuova LepidaTV: innovativa, inclusiva, aperta e on demand, che segue la strada aperta da grandi realtà già affermate. Confidiamo che questa nuova piattaforma, in continua evoluzione, possa essere una vetrina per valorizzare il nostro territorio e le sue eccellenze anche fuori dai confini dell'Emilia-Romagna. Motivo di orgoglio è anche il percorso che ha portato alla nuova piattaforma: sono state, e lo sono ancora, coinvolte diverse strutture regionali, dimostrando la nostra capacità di fare sistema e valorizzare le risorse interne".

13,5 milioni di euro per incentivare la diffusione della banda ultralarga nelle piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna. Precedenza ad aree montane e aree interne

Le imprese potranno chiedere un contributo per la connettività dai 300 ai 2.500 euro: fino al 31 maggio potranno farlo solo quelle con sede nelle aree interne o montane

AL VIA LA FASE 2 DEL PIANO VOUCHER

In Emilia-Romagna, le piccole e medie imprese che operano in aree interne o montane avranno la priorità per ottenere i contributi messi a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con l’avvio della fase 2 del Piano Voucher, per incentivare la diffusione dei servizi di connettività a Internet in banda ultralarga nelle realtà imprenditoriali.

Lo ha stabilito la Giunta Regionale, che ha deciso di dare la precedenza, nel percorso di aggiudicazione dei contributi, alle aziende che operano in zone svantaggiate, che avranno tre mesi di priorità per ottenere i voucher messi a disposizione dallo Stato.

La strategia italiana per la banda ultralarga è una delle priorità indicate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il Governo ha stanziato complessivamente 608 milioni, a livello nazionale, per la digitalizzazione delle imprese.

La misura si traduce in un piano che punta a favorire la connettività a internet ultraveloce e la digitalizzazione del sistema produttivo: per l’Emilia-Romagna sono previsti 13,5 milioni di euro, disponibili fino esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, entro il 15 dicembre 2022. I contributi partono da 300 e arrivano fino a 2.500 euro.

“Abbiamo chiesto al ministero di limitare, per i primi tre mesi, l’attivazione della misura ai Comuni di montagna e a quelli delle aree interne - spiegano l’assessore all’Agenda digitale, Paola Salomoni, e alla Montagna e aree interne, Barbara Lori - ci è sembrato doveroso agevolare quei territori dove c’è maggiormente bisogno di incentivare gli investimenti privati per la connettività a banda larga. Si tratta di una decisione perfettamente coerente con l’obiettivo che la Regione si è posta di dare a tutte le aree le stesse possibilità di crescita economica. Investendo direttamente, quando è consentito, o agevolando gli investimenti privati, negli altri casi.  Dal primo di giugno poi l’opportunità di richiedere i voucher sarà allargata a tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna”.

Come funziona

A partire dal primo marzo, le imprese possono richiedere un contributo direttamente agli operatori di telecomunicazioni che si saranno accreditati sul portale dedicato all’incentivo, attivato da Infratel Italia, chiamata a gestire la misura per conto del Ministero dello Sviluppo economico. Il voucher sarà destinato alle imprese regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, di dimensione micro, piccola e media.

A ciascun beneficiario, identificato con una Partita IVA/Codice Fiscale impresa, potrà essere erogato un solo voucher (per le imprese che hanno più sedi, è prevista comunque l’erogazione di un solo voucher).

I contributi

Il contributo erogato potrà variare in considerazione delle diverse caratteristiche di connettività e in presenza di diversi incrementi della velocità di connessione rispetto a quella già disponibile in sede, realizzati con qualsiasi tecnologia che soddisfi le prestazioni richieste.

Sono previsti quattro diversi tipi di voucher. Il primo prevede un contributo di 300 euro per una velocità in download compresa tra i 30 e i 300 Mbit/s; il secondo può arrivare a 800 euro (comprensivi di rilegamento della fibra ottica) per una velocità compresa tra i 300 Mbit/s e 1 Gbit/s; il terzo voucher ha le stesse caratteristiche del secondo, ma può arrivare a 1.000 euro, a patto che la banda minima garantita dal contratto non sia inferiore a 30 Mbit/s; il quarto e ultimo voucher, infine, può comportare un contributo fino a 2.500 €, ma ha requisiti più stringenti: velocità massima superiore a un 1 Gbit/s e banda minima garantita dal contratto superiore a 100 Mbit/s.

L’attivazione dei servizi a banda ultralarga potrà essere richiesta direttamente agli operatori, dopo che questi si saranno registrati sul portale dedicato all’incentivo, utilizzando i consueti canali di vendita. 

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito bandaultralarga.italia.it.

Consulta l'elenco dei Comuni dell'Emilia-Romagna nei quali sarà possibile chiedere i voucher, con priorità dal primo marzo al 31 maggio (pdf108.3 KB)

Alfabetizzazione, corsi ed eventi: una primavera ricca di attività a cura di Pane e Internet

Il progetto è promosso nell’ambito delle attività dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, per favorire lo sviluppo di competenze e abilità utili alla conoscenza e all’utilizzo dei media e degli ambienti digitali


Sul sito del progetto di inclusione digitale Pane e Internet, promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale regionale per il quinquennio 2020-2025, è stato pubblicato il calendario dei corsi di alfabetizzazione e competenza digitale e degli eventi di cultura digitale in svolgimento tra marzo e giugno.

ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

Con i corsi di alfabetizzazione digitale, l’obiettivo è di fornire i rudimenti di base (primo livello), e a seguire conoscenze intermedie (secondo livello), per l’utilizzo del pc e dello smartphone, al fine di utilizzare alcune delle loro funzionalità e applicazioni più comuni, navigare in rete e accedere ai servizi online

I corsi sono articolati in più moduli, vengono organizzati online su piattaforma Zoom, e possono essere seguiti gratuitamente da chiunque possieda un pc o uno smartphone. In totale, nei prossimi tre mesi sono in programma le seguenti attività: 

  • corsi di primo livello sull’uso del pc: 6 edizioni
  • corsi di primo livello sull’uso dello smartphone: 6 edizioni
  • corsi di secondo livello sull’uso del pc: 7 edizioni
  • corsi di secondo livello sull’uso dello smartphone: 5 edizioni.

COMPETENZA DIGITALE

I corsi di competenza digitale, ugualmente organizzati in moduli e sempre fruibili online gratuitamente, sono promossi per favorire lo sviluppo di competenze e abilità funzionali all’esecuzione di alcuni compiti e attività specifiche. Nell’ambito di questa offerta, tra marzo e giugno sono previsti focus dedicati alle seguenti tematiche:

  • Strumenti digitali per promuovere le attività no profit
  • Informarsi online
  • Foto & video in tasca
  • Cultura online per principianti (2 edizioni)
  • Digitale e lavoro
  • Dati e tracce digitali
  • Grafica a portata di mano
  • Comprare (e vendere) online
  • Strumenti digitali per promuovere le attività no-profit e le associazioni.

CULTURA DIGITALE

Gli eventi di cultura digitale vengono promossi per fornire elementi introduttivi di informazione e conoscenza su specifici aspetti del mondo digitale, nel corso di webinar gratuiti della durata di 2 ore. Da marzo a giugno, sono previsti eventi sui seguenti temi:

  • E-book e biblioteca online (2 edizioni)
  • Trovare lavoro con i social network
  • Dipendenza da rete: dall'attività sui social al gioco online
  • Reputazione online
  • Podcast e audiolibri
  • Grafica per tutti.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Il calendario completo e aggiornato dei corsi ed eventi promossi nell’ambito di Pane e Internet, assieme alle informazioni sulle modalità di iscrizione e partecipazione, è disponibile sul sito di progetto: www.paneeinternet.it. In aggiunta, per ricevere e informazioni e supporto è possibile contattare il numero verde 800 590 595, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

“Disrupt Me”: un bando per favorire la collaborazione tra imprese europee e startup israeliane

Le aziende interessate potranno candidarsi per individuare soluzioni tech funzionali a migliorare le strategie di innovazione imprenditoriale

Sono aperte le candidature per il programma “Disrupt Me”, con il quale EIT Hub Israele intende promuovere attività di collaborazione e  co-creazione commerciale tra aziende europee e startup tech israeliane. L’iniziativa è rivolta ad aziende europee con più di 500 dipendenti e/o 80 milioni di euro di entrate annuali. 

Con il percorso, della durata di 6-8 mesi, si forniranno servizi end-to-end per supportare le imprese europee nell’individuazione di soluzioni tecnologiche israeliane che possano permettere di migliorare le strategie di innovazione aziendale. 

Le candidature sono aperte fino al 30 aprile.

2,5 miliardi di euro per lo sviluppo di startup e PMI innovative

Varato un nuovo pacchetto di misure su iniziativa del Ministero per lo Sviluppo Economico. Obiettivo: promuovere la crescita di un ecosistema di innovazione e favorire la transizione verde e digitale

2,5 miliardi di euro per supportare gli investimenti finalizzati allo sviluppo di startup e PMI innovative. Queste le coordinate dell’operazione lanciata su iniziativa del Ministero per lo Sviluppo Economico, attraverso lo stanziamento di un pacchetto di misure che ha l’obiettivo di promuovere la crescita di un ecosistema di innovazione nazionale e affiancare i processi di transizione verde e digitale.

Le risorse sono state assegnate a CDP Venture Capital Sgr, controllata al 70% dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che avrà il compito di attrarre nuovi investitori e far sviluppare il mercato del venture capital in Italia.

Complessivamente CDP Venture Capital disporrà di 2 miliardi di euro stanziati dal Ministero in attuazione al decreto infrastrutture, a cui si sommeranno 550 milioni di euro previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A queste risorse si prevede già al momento di aggiungere altri 600 milioni di euro, erogati da CDP e altri investitori.

La parola ai protagonisti: l’Agenda Digitale dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana

Il Direttore dell’Unione Elena Gamberini, e il Sindaco di Boretto con delega al Digitale per l’Unione Matteo Benassi, descrivono il programma di azioni che ha permesso al proprio territorio di collocarsi tra le 10 Unioni digitalmente più avanzate della Regione Emilia-Romagna

Visione sul futuro e formazione, digitalizzazione dei servizi e connubio tra welfare e innovazione: sono queste le parole chiave che ispirano l’Agenda Digitale 2020-2024 dell’Unione dei Comuni della Bassa Regione e che, a due anni dall’avvio della sua attuazione, hanno permesso a questo territorio di collocarsi tra le 10 Unioni digitalmente più avanzate della Regione Emilia-Romagna.

A presentare la policy tn materia di innovazione e sviluppo digitale dell’ente, nell’ambito di un nuovo approfondimento pubblicato sul sito tematico delle Agende Digitali Locali, sono Il Direttore dell’Unione Elena Gamberini, e il Sindaco di Boretto con delega al Digitale per l’Unione Matteo Benassi.

Tre le interviste con le quali vengono descritti gli obiettivi strategici, le linee di intervento, i primi risultati e i nuovi orizzonti di sviluppo dell’Agenda Digitale dell’Unione. 

Nella prima il focus è dedicato agli assi portanti della programmazione, imperniata su quella che viene definita come una vera e propria “vision sul futuro” e attuata mettendo al centro i temi dell’infrastrutturazione e del dimensionamento culturale.

La seconda testimonianza video elenca nel dettaglio le sette linee d’azione dell’Agenda Digitale Locale: dalle infrastrutture ai servizi digitali, passando per i dati, la sicurezza e fruizione del territorio, le iniziative di partecipazione e comunicazione digitale, il tema strategico della conoscenza e l’orizzonte fondamentale della transizione digitale.

Infine, con l’ultimo contributo,, Gamberini e Benassi illustrano le iniziative di prosecuzione e ampliamento della policy già messe in cantiere, anche grazie alla disponibilità dei fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Polo Strategico Nazionale: 723 milioni di euro avviare l’attuazione della Strategia Cloud Italia

Con la gara europea si punta ad affidare la gestione dei servizi cloud per Pubblica Amministrazione

Scadranno mercoledì 16 marzo i termini per partecipare al bando per la realizzazione del Polo Strategico Nazionale (PSN), lanciato su iniziativa del Dipartimento per la trasformazione digitale per dare attuazione al primo dei tre obiettivi fondamentali previsti dalla Strategia Cloud Italia, con la quale si punta anche a alla classificazione dei dati e dei servizi pubblici da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), e alla migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

L’obiettivo che ci si prefigge con l’operazione è di portare il 75% delle amministrazioni italiane ad utilizzare servizi in cloud entro il 2026, supportando le amministrazioni centrali, le aziende sanitarie locali e le principali amministrazioni locali, tra cui Regioni, Città metropolitane e Comuni con più di 250 mila abitanti, nelle operazioni di trasferimento dei propri dati e servizi verso una struttura centralizzata di gestione basata su tecnologia cloud.

Per concretizzare gli obiettivi del bando è previsto un investimento di 723 milioni di euro, stanziati nell’ambito delle attività previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Potendo contare su queste risorse, l’aggiudicatario della gara, al quale sarà affidato l’incarico mediante un contratto di partenariato pubblico-privato, avrà il compito di erogare  servizi di “public” e “private” cloud, in grado di garantire supervisione e controllo da parte delle autorità preposte su dati e servizi strategici.

La gara, a carattere europeo, prevede l’affidamento della realizzazione e della gestione di un’infrastruttura ad alta affidabilità, localizzata sul territorio nazionale e idonea ad ospitare dati e servizi pubblici considerati critici o strategici, garantendo massima sicurezza, continuità e affidabilità.

Tutti i dettagli e la documentazione di riferimento per partecipare al bando sono disponibili sul sito Difesa Servizi.

Trasformazione digitale e finanziamenti europei: tre incontri formativi online

L’iniziativa è promossa da Regione Emilia-Romagna e ART-ER, in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna e APRE. Durante gli incontri, in programma il 2, 9 e 16 marzo, si forniranno informazioni sulle opportunità di accesso ai finanziamenti europei per la realizzazione di progetti di innovazione digitale

Regione Emilia-Romagna e ART-ER, in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna e APRE, organizzano tre sessioni formative on line dedicate alla trasformazione digitale nell’ambito della programmazione europea 2021-27. Gli incontri si terranno nelle giornate del 2, 9 e 16 marzo.

L’obiettivo è fornire strumenti e informazioni utili per accedere alle opportunità di finanziamento relative alla Digital Transformation negli attuali programmi di finanziamento europei.

Con il primo dei tre appuntamenti, in programma mercoledì 2 marzo e dedicato al focus “Le strategie europee per il Digitale”, si offrirà una panoramica sulle politiche e le priorità della Commissione Europea nel settore del digitale, con riferimento in particolare alle strategie Europe fit for a Digital Age, Digital Compass 2030 e European Green Deal. Specifica attenzione sarà dedicata inoltre alle strategie dell’Unione Europea per l’intelligenza artificiale (AI) e la data economy.

“Finanziare la R&I digitale - Opportunità per enti pubblici” è il titolo del secondo appuntamento, in calendario mercoledì 9 marzo, finalizzato a fornire una visione dettagliata della programmazione europea con riferimento alle opportunità per gli enti pubblici, comprese università e centri di ricerca. Nell’ambito dei lavori, particolare attenzione sarà rivolta al supporto destinato al settore del digitale nel programma europeo per la R&I Horizon Europe e nel Programma Digital Europe.

Il terzo e ultimo incontro si terrà mercoledì 16 marzo e sarà dedicato al tema “Finanziare la R&I digitale - Opportunità per piccole e medie imprese”. Sotto i riflettori, le opportunità di finanziamento nel settore digitale per le piccole e medie imprese nell’ambito di Horizon Europe, dei finanziamenti a cascata e del programma Digital Europe. A questo focus introduttivo, seguirà una sessione dedicata ai servizi a supporto delle piccole e medie imprese, a partire dalla rete Enterprise Europe Network.

La partecipazione ai tre incontri è gratuita, previa iscrizione online.

Al Comune di Bologna il Premio Agenda Digitale 2021

La nuova rete civica cittadina, online dalla scorsa estate, è stata premiata nella categoria “Agende Digitali degli Enti Locali” del riconoscimento promosso dall’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano

ll Comune di Bologna si è aggiudicato il Premio Agenda Digitale 2021, promosso su iniziativa dell’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, per valorizzare e diffondere le buone pratiche di digitalizzazione e innovazione nel settore pubblico.

Il riconoscimento è stato ottenuto nella categoria “Agende Digitali degli Enti Locali”, a seguito della realizzazione del progetto della Nuova rete civica cittadina, online dalla scorsa estate, con la quale si punta a realizzare la “Casa digitale del cittadino”, punto d’accesso unificato per controllare e aggiornare i propri dati, accedere ai servizi digitali integrati e ricevere segnalazioni e notifiche basate sui propri interessi personali.

Gli altri vincitori del premio, giunto alla settima edizione, sono: il Dipartimento della Funzione Pubblica, nella categoria Attuazione dell’Agenda Digitale; la Regione Piemonte, per le Agende Digitali Regionali; e SistemEvo srl, per l’Imprenditorialità al servizio delle PA.

Sempre più"readER": crescono le adesioni alla biblioteca digitale per le scuole dell’Emilia-Romagna

Già quasi 500 istituti hanno aderito alla piattaforma web che permette a studenti, insegnanti e operatori di accedere gratuitamente a 70.000 ebook, 7.000 tra quotidiani e riviste di tutto il mondo e 2 milioni di risorse multimediali a carattere educativo

Sono già quasi 500 le scuole che hanno aderito a ReadER, la biblioteca digitale dell’Emilia-Romagna, grazie alla quale studenti, docenti e operatori possono accedere liberamente, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a un patrimonio composto da 70 mila ebook, 7mila tra quotidiani e testate periodiche e oltre 2 milioni di Open Educational Resources,  termine col quale si fa riferimento a contenuti audio, immagini, video e altri materiali a carattere didattico e divulgativo rilasciati in pubblico dominio o con licenza aperta.

Il progetto, unico nel Paese, è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, ed è stato lanciato nello scorso autunno su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Molteplici gli obiettivi perseguiti con la sua promozione. Alla volontà di permettere a ragazzi, insegnanti e operatori di accedere gratuitamente alle risorse bibliotecarie in rete, si affianca quella di favorire una sempre maggiore integrazione tra biblioteche scolastiche e organizzazione bibliotecaria regionale, biblioteche pubbliche e sistema educativo, anche per favorire nuove modalità di integrazione tra le attività di lettura e quelle didattiche. 

Puntando su questo nuovo modello, si ambisce inoltre ad assecondare le esigenze degli istituti, che - in particolar modo dopo l’insorgere dell'emergenza pandemica - hanno espresso un interesse crescente al reperimento di risorse e contenuti digitali per l’organizzazione di progettualità didattiche e di apprendimento.

Polis Eye: in Emilia-Romagna la gestione dei flussi turistici diventa smart

Una nuova piattaforma web, realizzata nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione, punta sull’elaborazione dei big data, e soluzioni di machine learning e intelligenza artificiale, per realizzare modelli previsionali a supporto delle politiche e attività di incoming

Sviluppare e testare una nuova piattaforma web basata sull’elaborazione dei dati digitali, e avanzate tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale, per proporre un innovativo modello di gestione smart dei flussi turistici in Emilia-Romagna

Queste le principali finalità perseguite col progetto di ricerca industriale Polis-Eye, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, coordinato da GeoSmart Lab, e realizzato tra il 2019 e il 2020 con la collaborazione di ENEA (Laboratorio CROSS-TEC del Centro Ricerche di Bologna), le Università di Bologna, Ferrara e Modena-Reggio Emilia e altre istituzioni e imprese territoriali.

L’idea che ha animato l’iniziativa è di mettere a disposizione degli amministratori e degli operatori locali uno strumento che fornisca valutazioni previsionali sull’affluenza nei luoghi turistici, e pianificare di conseguenza le attività ricettive di modo da gestire gli eventuali picchi, evitare sovraffollamenti e preservare i livelli di qualità e sostenibilità dei servizi.

Per arrivare alla creazione di un primo prototipo tecnologico dotato di queste funzionalità, nel corso del progetto sono stati censiti e categorizzati oltre 16mila eventi di varia natura e dimensione, in 4mila luoghi e manifestazioni a forte vocazione attrattiva, quali ad esempio il Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica in svolgimento con cadenza annuale e Bologna, il parco enogastronomico FICO Eataly World, il sistema museale di Bologna Musei e il borgo di Dozza.

I dati raccolti in questi contesti sono stati incrociati con altri indicatori quantitativi, tra cui le affluenze all’aeroporto di Bologna, i flussi di visitatori presso musei, gallerie, ville e biblioteche del territorio bolognese, e ulteriori elaborazioni sulle presenze ricavate dai dati telefonici aggregati.

Per la realizzazione del progetto, nel borgo medievale di Dozza e in altre località è stata  installata una rete di sensori, con la finalità di raccogliere dati che permettano di gestire in maniera più puntuale ed efficace le attività di incoming.

Con l’insorgere dell’emergenza pandemica, Polys-Eye ha trovato un ulteriore sbocco sperimentale e applicativo in ambiti non strettamente legati ai servizi turistici. Le aggregazioni di dati raccolte sono state utilizzate anche per monitorare i comportamenti e le dinamiche di spostamento durante i periodi di lockdown e distanziamento sociale.

Partendo dalla loro elaborazione, si è proceduto a ragionare su ipotesi di gestione dei flussi in alcune tipologie di spazi pubbliici, con lo scopo di ridurre i rischi di contagio e l’ulteriore finalità di formulare valutazioni e modelli predittivi relativi all’inquinamento ambientale.

Coinvolgimento, semplicità e open government: online la piattaforma PartecipAzioni

Con il nuovo strumento, la Regione Emilia-Romagna semplifica e amplia le opportunità di accesso e contributo di cittadini, associazioni e altre tipologie di stakeholder ai processi partecipativi attivati nei territori

È online PartecipAzioni, la nuova piattaforma web che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione di cittadini, associazioni, amministratori e altre tipologie di stakeholder per estendere e arricchire le opportunità di coinvolgimento nei processi decisionali di interesse collettivo.

Realizzata nell’ambito di un progetto di collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica e Formez PA, al termine di un percorso di coinvolgimento esteso anche agli enti locali del territorio emiliano-romagnolo, la piattaforma si caratterizza come uno step evolutivo rispetto agli strumenti digitali finora attivati dalla Regione con finalità di accrescimento della partecipazione. 

Semplicità, immediatezza e massima flessibilità: queste le parole d’ordine del nuovo corso, col quale si punta a mettere i cittadini e i portatori di interesse nelle migliori condizioni per prendere parte ai vari processi partecipativi avviati nei territori. Senza vincoli di presenza né di orari, e con l’opportunità di accedere a una documentazione sulle tematiche oggetto di confronto il più possibile chiara, approfondita ed esaustiva.

La creazione del nuovo strumento si inserisce nella cornice di una più ampia operazione di ridisegno e affinamento dei canali e servizi digitali messi a disposizione della Regione per amplificare la portata dei processi partecipativi. Ha inoltre l’ulteriore ambizione di promuovere una più diffusa e radicata cultura dell’open government, termine col quale si fa riferimento a un’amministrazione in grado di essere più trasparente e aperta al coinvolgimento di una società civile consapevole, responsabilizzata e propositiva.

La nuova piattaforma, basata sul software open source Decidim, permette di prendere visione di tutti i percorsi partecipativi attualmente in corso in Emilia-Romagna. In ognuno di essi è possibile intervenire per offrire il proprio contributo, non solo nei momenti decisionali ma, sempre più spesso, anche nelle fasi iniziali di ideazione ed elaborazione delle politiche pubbliche.

Formazione e inclusione digitale: nasce il Fondo per la Repubblica Digitale

350 milioni di euro saranno messi a disposizione delle Fondazioni bancarie per finanziare progetti che abbiano la finalità di accrescere le competenze digitali dei cittadini italiani

Su iniziativa del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, del Ministero dell’economia e delle finanze e di Acri, Associazione di Fondazioni e  di Casse di Risparmio, è stato siglato il protocollo d’intesa che definisce le modalità d’intervento del Fondo per la Repubblica Digitale, con il quale si punta a investire circa 350 milioni di euro, tra il 2022 e il 2026, per finanziare progetti di formazione e inclusione digitale, con lo scopo di accrescere le competenze digitali degli italiani.

Il dato di partenza che motiva l’intervento è il 58% di italiani tra i 16 e i 74 anni, pari a 26 milioni  di cittadini, che, stando alle più recenti rilevazioni del Digital Economy and Society Index della Commissione Europea, non dispongono delle competenze digitali di base. Un dato decisamente allarmante, specie se comparato alla media di riferimento europea, pari al 42%, che, scrivono i firmatari del protocollo, “produce un impatto non solo sulla reale ‘cittadinanza digitale’, ovvero sull’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione da parte di tutti i cittadini, ma determina anche uno dei maggiori freni allo sviluppo del Paese”.

Da qui la scelta di istituire il Fondo per la Repubblica Digitale, con il quale si proverà a mutuare la positiva esperienza del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, selezionando progetti di formazione e inclusione digitale da finanziare tramite appositi bandi. Ad essi potranno partecipare  soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e soggetti del Terzo settore, da soli o in partnership.

Ecosistemi dell’innovazione: al via un bando europeo

Con l'iniziativa “Elevating the scalability potential of European business” si punta al rafforzamento degli ecosistemi dell’innovazione, di modo da sostenere la scalabilità delle imprese e la loro capacità di produrre innovazione

È stato aperto il bando “Elevating the scalability potential of European business”, promosso nell’ambito del Programma di lavoro 2021-2022 European Innovation Ecosystems di Horizon Europe. L'iniziativa punta a potenziare gli ecosistemi dell’innovazione, rendendoli più connessi, inclusivi ed efficienti, di modo che possano contribuire ad accrescere la scalabilità delle imprese e amplificare il loro potenziale in termini di visione e innovazione.

Il bando mette a disposizione 5 milioni di euro, per il finanziamento di 5 progetti, con un budget pari a 1 milione di euro per ognuno di essi.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del servizio informativo First di Art-ER.

11 febbraio: Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna al lavoro per contrastare gli stereotipi di genere e costruire un Data Valley inclusiva, matura e arricchita da una maggiore partecipazione femminile

L'accesso alle tecnologie digitali amplifica l'esercizio dei diritti umani, nonché la possibilità di impegnarsi pienamente nei processi politici e decisionali. Internet si configura sempre più come un “gateway” per nuove idee e opportunità e un volano per l'innovazione .

In questo quadro complessivo, l'inclusione delle donne nel mondo digitale, attraverso un maggiore accesso alle reti e alle tecnologie e crescenti opportunità di studio delle materie a carattere scientifico e tecnologico, rappresenta un importante processo di empowerment. Dà loro voce e consente una maggiore partecipazione femminile ai processi di governance e alla costruzione del futuro che desiderano.

Molti studi e ricerche concordano inoltre sul fatto che una maggiore inclusione delle donne nel mondo digitale favorisce la crescita economica dei Paesi.

Non solo: garantire la parità di genere nell’accesso a Internet e alle nuove tecnologie, oltre a essere una questione di diritti umani e sviluppo economico, migliorerebbe anche la salute delle donne, delle loro famiglie e  delle loro comunità, accrescerebbe le loro opportunità di accesso ai percorsi di istruzione e ad altri servizi sociali, e valorizzerebbe l’occupazione femminile, favorendo la loro indipendenza e affermazione professionale, economica e personale.

Tuttavia, il pieno potenziale che le donne possono apportare al settore digitale resta bloccato da persistenti disuguaglianze di genere.

Ancora oggi, gli stereotipi limitano la partecipazione delle ragazze ai percorsi formativi dedicati all’apprendimento delle discipline a maggiore vocazione tecnologica e ingegneristica, riducendo le loro opportunità di accesso a opportunità professionali attrattive e di prospettiva.

In questo scenario, è quanto mai urgente attivare una serie di interventi per incoraggiare le giovani donne a intraprendere studi adeguati a impossessarsi del giusto mindset digitale. Le istituzioni e le aziende devono fare la loro parte e promuove strumenti attivi per aumentare non solo il numero delle “donne tech”, ma anche la loro rappresentanza nei ruoli apicali e di leadership.

Partendo da queste consapevolezze, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, in particolare con la Sfida  “Donne e Digitale” della nuova strategia Data Valley Bene Comune, è costantemente impegnata sul terreno del contrasto agli stereotipi di genere, con l’obiettivo di rimuoverli progressivamente, fino alla loro definitiva eliminazione, e arrivare alla costruzione di una società dell’informazione più inclusiva, matura e arricchita da una maggiore partecipazione femminile

Valori e obiettivi che vengono perseguiti con impegno e determinazione dopo giorno,  e che, nella Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, vale la pena di affermare e ribadire con rinnovata determinazione. Per sottolineare con forza che l’assenza delle donne dalla cultura digitale è una perdita, non solo per loro, ma per l’intera società civile, anche dal punto di vista economico e dell’equità sociale. E che questa perdita, non può più essere assolutamente tollerata né perpetrata.

Arti e digitale: al via la call STARTS Prize 2022

La Commissione Europea invita a proporre progetti intersettoriali per la sperimentazione di nuovi utilizzi dei dati e delle tecnologie digitali negli ambiti della produzione artistica e culturale

È ufficialmente aperta la call STARTS Prize 2022, promossa su iniziativa della Commissione Europea per favorire utilizzi sperimentali delle tecnologie digitali negli ambiti delle arti e della produzione creativa.

Il bando è rivolto ad artisti e creativi, ricercatori e imprese di tutto il mondo interessati a proporre progetti intersettoriali che potranno riguardare, tra le altre cose, nuovi approcci creativi basati sull’uso dei dati, la realizzazione di opere che esplorino formati ibridi e tecnologie innovative, e la produzione di iniziative di storytelling da veicolare sui new media.

La call è aperta fino al 2 marzo 2022

Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione è possibile consultare il sito del servizio informativo First, a cura di Art-ER, a cura di Art-ER.

Al via un bando europeo per il lancio e il potenziamento di imprese digitali DeepTech

Le proposte potranno essere presentate nell’ambito del programma Innovation Factory 2022, promosso su iniziativa di EIT Digital

Su iniziativa di EIT Digital è stato lanciato il bando "Innovation Factory 2022", col quale si incoraggia la costituzione di team imprenditoriali a carattere paneuropeo composti da organizzazioni educative, di ricerca e commerciali, per il lancio o il potenziamento di imprese digitali DeepTech.

I progetti ammissibili al bando dovranno rientrare in una delle cinque aree di interesse contemplate dalla EIT Digital Strategic Innovation Agenda 2022-2024: Digital Tech, Industria digitale. Città digitali, Benessere digitale e Finanza digitale.

Per maggiori informazioni sul bando è possibile consultare il sito www.eitdigital.eu e il sito del servizio informativo First, a cura di Art-ER.

Accordo tra Lepida e il Milan Internet Exchange: potenziati i servizi in banda ultralarga a Bologna e in Emilia-Romagna

Potendo contare su un punto di interscambio naturale, gli operatori di telecomunicazioni saranno in grado di offrire servizi di connettività più efficienti e performanti ai cittadini e alle imprese

Mettere a disposizione degli operatori di telecomunicazione luoghi idonei e servizi neutrali che facilitino i loro investimenti, e di conseguenza l’offerta rivolta a cittadini e imprese dell’Emilia-Romagna. È questo uno degli obiettivi principali che si è posta la Regione Emilia-Romagna formalizzando un accordo tra Lepida ScpA e il Milan Internet Exchange (MIX), il principale Internet Exchange Point italiano, dal 2000 attivo nella fornitura di servizi di interconnessione per lo scambio di traffico tra operatori di telecomunicazione.

Con il termine Internet exchange point si fa riferimento a un punto di interscambio neutrale, al quale i vari operatori possono fare riferimento per collegarsi direttamente tra loro, evitando salti multipli, ritardo e saturazione delle linee. D questo punto di vista, il MIX fornisce accesso a oltre 300 reti differenti.

Nel dettaglio, l’accordo formalizzato dalla Regione  prevede l’installazione di apparati informatici del MIX negli spazi individuati dall’ente nella propria sede bolognese in viale Aldo Moro.

“L’Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna - ha dichiarato l’Assessore all’Agenda Digitale Paola Salomoni - ha l’obiettivo di favorire le azioni che consentano a imprese e cittadini di accedere a Internet con servizi a banda ultra-larga, anche mediante la collaborazione tra pubblico e privato. L’accordo con MIX va proprio in questa direzione: mettiamo a disposizione, tramite Lepida, i luoghi idonei e le infrastrutture necessarie a realizzare data center neutrali ai quali potranno connettersi operatori di telecomunicazioni diversi, a vantaggio di imprese e cittadini.

Migliorando, infatti, le prestazioni della rete e del traffico dati, si favorisce la crescita del mercato, e al tempo stesso il superamento del divario digitale negli insediamenti produttivi: più offerte da parte degli operatori di telecomunicazioni vuol dire maggiore possibilità di accesso a Internet per aziende e i cittadini”.

Grazie al nuovo accordo, si estendono le iniziative di collaborazione tra Lepida e diversi punti di interscambio o Internet Exchange Point italiani, che avevano già portato alla formalizzazione di intese simili con TOP-IX (Piemonte), VSIX (Padova) e NAMEX (Roma).

“Futuro prossimo”: sei conferenze per riflettere sugli impatti del digitale

L’iniziativa è promossa da Lepida e dalla Fondazione San Carlo. Venerdì 11 febbraio a Modena il primo appuntamento dedicato alla mobilità sostenibile

Un percorso in sei tappe per interrogarsi sui cambiamenti che stiamo vivendo, e in particolare sui rivoluzionari impatti delle tecnologie digitali in diversi ambiti della società, tra cui il mondo del lavoro, quello della formazione, la mobilità e la sfera della sanità e dell'assistenza. 

Questi gli obiettivi del ciclo “Futuro prossimo. Per un lessico del domani”, promosso su iniziativa di Lepida ScpA, e curato dalla Fondazione San Carlo di Modena, con una serie di conferenze aperte al pubblico e gratuite che si svolgeranno a Modena, Parma, Bologna e Cesena

Il primo appuntamento, dedicato alla mobilità sostenibile e alle forme di trasporto del futuro prossimo, si terrà venerdì 11 febbraio, a partire dalle 17.30, presso il Teatro della Fondazione San Carlo di Modena e vedrà la partecipazione di Stefano Maggi, professore di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa. Per assistere ai lavori in presenza  è richiesta l’iscrizione online.

I successivi due appuntamenti sono in programma sempre a Modena: venerdì 4 marzo, con un focus su “Geopolitica della Rete. Il governo di Internet e l’instabilità internazionale”, a cura di Dario Fabbri, analista geopolitico e saggista; e  venerdì 18 marzo, con la conferenza “Suggestioni per una nuova identità”, affidata a  Fiorenzo Galli, Direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi anche in diretta web sul sito www.fondazionesancarlo.it.

Per maggiori informazioni: www.lepida.net/futuro-prossimo 

Emilia-Romagna: le Ricette bianche diventano digitali

Le prescrizioni dei farmaci a pagamento saranno trasmesse ai pazienti via e-mail o tramite sistemi di messaggistica e potranno essere scaricate anche utilizzando il Fascicolo Sanitario Elettronico e la app ER Salute. Per il ritiro in farmacia basterà la comunicazione di un codice univoco

Da lunedì 7 febbraio in Emilia-Romagna anche le ricette bianche, per la prescrizione dei farmaci a pagamento, perché non a carico del Servizio sanitario, saranno dematerializzate

I medici potranno prescriverle e inviarle ai propri pazienti via e-mail e tramite sistemi di messaggistica, e le stesse potranno essere scaricate anche online, dal Fascicolo Sanitario elettronico o utilizzando la app ER Salute

Per il ritiro dei medicinali in farmacia, in assenza della stampa delle ricette, sarà sufficiente comunicare il loro numero identificativo o un codice PIN di quattro cifre, assieme al codice fiscale.

Con lo “switch off” delle ricette bianche al digitale, la Regione Emilia-Romagna mette in pratica le disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha incluso anche tale tipologia di documenti, comprese le ripetibili, tra quelli da dematerializzare. 

Fanno eccezione per ora le sole prescrizioni per le preparazioni galeniche, termine col quale si fa riferimento ai medicinali realizzati ai farmacisti nei propri laboratori e, in una prima fase, i medicinali soggetti alla disciplina dei farmaci stupefacenti, per i quali è necessaria una ricetta ministeriale a ricalco, nonché ulteriori medicinali che richiedono specifiche misure di sicurezza sulla ricetta.

Per le nuove ricette bianche elettroniche sarà prevista anche la circolarità. Tutte le farmacie dell’Emilia-Romagna potranno pertanto spedirle in altre regioni che sono a loro volta passate allo stesso regime, e riceverle dalle stesse.

Per maggiori informazioni: www.regione.emilia-romagna.it

Women in Tech: su YouTube le registrazioni integrali degli eventi

Quattro gli incontri organizzati dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’Agenda Digitale Data Valley Bene Comune, per riflettere su soluzioni ed esperienze finalizzate al contrasto dei divari digitali di genere

Sul canale YouTube di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, sono disponibili le registrazioni integrali dei 4 eventi organizzati tra novembre 2021 e febbraio 2022 nell’ambito del ciclo Women in Tech, dedicato alle molteplici manifestazioni dei divari digitali di genere.

Gli eventi sono stati organizzati dalla Regione Emilia-Romagna nel quadro delle attività di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale 2020-2025, come primo, importante tassello della Sfida di questa politica strategica specificamente dedicata al tema Donne e Digitale. Alla loro organizzazione e promozione ha contribuito la Rete dei Laboratori aperti dell’Emilia-Romagna.

In ognuno di essi, un’esperta delle tematiche oggetto di approfondimento, si è confrontata con Paola Salomoni, Assessora all’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, per riflettere su spunti, esperienze e progettualità da mettere in campo per contrastare attivamente, e in maniera innovativa, gli stereotipi e gli altri ostacoli che ancora oggi impediscono una piena partecipazione delle donne alla società dell’informazione.

Di seguito i link alle registrazioni dei 4 eventi:

Competenze digitali: al via una ricognizione

Il Coordinamento dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna invita associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative, fondazioni e altri soggetti a segnalare inziative finalizzare ad accrescere le conoscenze degli strumenti digitali da parte dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più deboli

Il Coordinamento dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, nell’ambito delle azioni previste dalla sfida 2 della Data Valley Bene Comune “Competenze digitali: la nuova infrastruttura per lo sviluppo socio-economico”, intende avviare una ricognizione a scopo conoscitivo in merito alle azioni realizzate, in corso o in fase di progettazione per facilitare l'accesso e sviluppare la conoscenza degli strumenti digitali da parte dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più fragili della popolazione, e messe in atto da diversi soggetti della società civile: organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale,  enti  filantropici,  imprese sociali,  cooperative sociali, reti associative, associazioni, fondazioni, ecc.

I soggetti interessati a condividere con noi i loro progetti e le loro iniziative possono scrivere all’indirizzocoordinamentoader@regione.emilia-romagna.it, entro l’11 febbraio 2022, e saranno ricontattati per un approfondimento del tema.

La presente comunicazione non è una procedura di affidamento, non saranno stilate graduatorie né attribuiti punteggi di merito e non ci saranno vincoli per la Regione Emilia-Romagna.

Il Coordinamento dell’Agenda Digitale si riserva di interrompere in qualsiasi momento, per ragioni di sua esclusiva competenza, questa ricognizione.

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ultima modifica 2021-03-17T17:10:43+02:00
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