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Donne e scienza: online lo speciale per l’Otto Marzo curato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta
Bologna - Ancora oggi, a più di 1600 anni dalla sua uccisione per mano di fanatici religiosi, resta un simbolo della libertà di pensiero, e non solo. Ipazia, di Alessandria d’Egitto: fu matematica, astronoma e filosofa. La prima, forse, di una lunga serie di donne che hanno scelto percorsi e studi tradizionalmente riservati “all’altra metà del cielo”.
Donne e scienziate: è di loro che parliamo, è a loro che è dedicato, a pochi giorni dall’Otto Marzo, il nuovo speciale, a cura dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta, online sul sito della Regione da oggi all’indirizzo https://regioneer.it/donne-scienza.
Alcune sono famosissime (Marie Curie, Rita Levi Montalcini, Margherita Hack), altre quasi sconosciute. Di altre ancora, non si saprà mai nulla. Alcune sono state premiate per i risultati raggiunti, altre ingiustamente “scavalcate” dai colleghi uomini. Sono tante, ma non quante potrebbero essere. Perché, e sono i dati a dirlo, un significativo e persistente divario di genere continua a caratterizzare la partecipazione femminile nelle cosiddette discipline Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Come invertire la rotta? Come aiutare le scienziate a raggiungere la vetta? E, prima ancora, come stimolare, oggi, le ragazze a non avere paura di seguire le proprie passioni, anche quando si tratta di scienze “dure”, come matematica e fisica?
Ci racconta la propria esperienza una giovane donna che con i numeri lavora quotidianamente: Martina Cavallucci, classe 1996, laurea magistrale in Ingegneria e Scienze informatiche a Cesena (Unibo), da due anni è data scientist all’Istituto Tumori della Romagna Irst - Irccs di Meldola. Martina è vicepresidente di Minerva, associazione di divulgazione scientifica, e fa parte di She is a scientist, associazione di promozione sociale che si occupa di favorire cultura e cambiamento per una maggiore equità nella scienza.
Se per le donne che scelgono le discipline Stem il cammino è ancora lungo (lo ribadisce il recente focus del rapporto dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), non mancano segnali di inversione di tendenza, alcuni proprio in Emilia-Romagna, di cui si parla nello speciale.
Infine, gli interventi di Eva Negri, epidemiologa (professore associato di Medicina del Lavoro presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche all’Università di Bologna), e Marcella Brusa, astrofisica, professore ordinario nello stesso ateneo: sono due delle cinque scienziate dell’Emilia-Romagna tra le prime 500 nel mondo nella classifica stilata dalla piattaforma accademica Research.com per le pubblicazioni scientifiche e le citazioni ricevute.
Women in Tech ER, il podcast
Nell’approfondimento, on line da oggi, anche il podcast ‘Women in Tech ER - Idee, esperienze, pratiche e metodi per ridurre il divario di genere. Perché le parole “futuro” e “digitale” restino al maschile solo nel vocabolario’. Sei puntate, a cura dell’assessorato all’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna e Lepida Scpa, che affrontano il tema del divario digitale di genere da punti di vista e in settori diversi. I contenuti derivano dall’omonimo ciclo di incontri, svolti dal 2021 al 2022, e durante i quali sono stati approfonditi i temi del Digital Gender Gap, anche attraverso casi e best practice di livello regionale, nazionale e internazionale. Con le voci di esperte, ricercatrici e amministratrici pubbliche.
Link al podcast: https://regioneer.it/podcastwomenintech
Transizione industriale, digitale ed ecologica: dalla Regione un nuovo bando per rafforzare le competenze degli addetti delle attività economiche dell’Emilia-Romagna.
Bologna – Una nuova opportunità, rivolta a chi svolga una attività economica in Emilia-Romagna, per rafforzare le competenze dei propri addetti così da affrontare al meglio la transizione industriale, digitale ed ecologica innovando, al contempo, i metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi.
Una possibilità per sviluppare nuove abilità manageriali ma soprattutto attrarre e trattenere talenti e, in generale, rafforzare il proprio capitale umano. Questo anche con il coinvolgimento delle Università, dei laboratori accreditati della Rete Alta Tecnologia, degli enti e degli organismi di ricerca, dei centri per l’innovazione, dei Tecnopoli, delle associazioni Clust-ER regionali, della Bologna Business School e degli Its.
La Regione Emilia-Romagna, nel corso dell’ultima seduta di Giunta regionale ha approvato un bando e stanziato a sostegno della misura un contributo di 10 milioni di euro di risorse europee del Pr Fesr 2021-2027, nell’ambito della Strategia di specializzazione intelligente S3.
Il bando prevede che i progetti debbano avere particolare attenzione alla parità di genere, alle nuove competenze Stem e a quelle in grado di operare per il raggiungimento degli obiettivi propri della nuova Agenda Onu 2030. Previste inoltre premialità legate alla collocazione del personale in aree montane, interne, alluvionate e in caso di possesso di rating di legalità.
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione tramite applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10 del 10 aprile alle ore 13 del 7 maggio 2024.
“La misura punta a selezionare proposte di investimenti di rilevanza occupazionale strategica, in coerenza con quanto definito nella Smart specialisation strategy- afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. Una scommessa decisiva, nella cornice del Patto per il Lavoro e per il Clima, per garantire la crescita complessiva del nostro sistema puntando decisamente sui talenti e sull’alta specializzazione delle competenze, elementi fondamentali per costruire una crescita socioeconomica solida e sostenibile”.
Il bando
L’investimento minimo previsto dal bando dovrà essere di 30 mila euro: i progetti dovranno illustrare un piano triennale di strategia aziendale finalizzata a perseguire uno o più obiettivi indicati.
L’intensità dell’aiuto sarà nella misura massima del 75% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a 50mila euro.
A tale percentuale potrà essere aggiunto un ulteriore 10%, nel caso in cui si inseriscano nuovi talenti in organico e un ulteriore 5% qualora si possieda una delle diverse premialità previste dal programma Fesr (zone alluvionate, aree interne, aree montane, rating di legalità e le aree ricomprese dall'Ue nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale).
Possono presentare domanda di contributo le Pmi e i soggetti iscritti al Rea (Repertorio economico amministrativo) negli elenchi delle Camere di commercio delle province dell’Emilia-Romagna.
Torna l'appuntamento Ragazze Digitali ER: in arrivo 26 campi estivi gratuiti
Bologna - 26 campi estivi gratuiti per le ragazze che vogliono mettere alla prova e accrescere le proprie competenze digitali.
Li finanzia la Regione Emilia-Romagna con oltre 280mila euro provenienti dal Fondo sociale europeo Plus: quasi il doppio delle risorse stanziate lo scorso anno (150mila euro) e 10 campi in più, per raggiungere anche le aree montane e interne.
L’obiettivo è superare gli stereotipi, sostenere le ragazze nella scelta di un percorso universitario nelle discipline tecnico-scientifiche e ridurre così il divario di genere nel digitale. Le esperienze formative saranno organizzate durante il periodo estivo e coinvolgeranno le studentesse del terzo e quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado (superiori).
14 campi saranno ospitati nelle 10 città capoluogo (alcune ospiteranno più edizioni) grazie alle Università presenti in regione che offrono corsi di laurea fortemente improntati sul digitale (Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, oltre che il Politecnico di Milano sulla sede di Piacenza). Gli atenei metteranno a disposizione aule e laboratori di ricerca.
Altri 12 campi sono invece previsti nei comuni non sede universitaria, negli spazi messi a disposizione da scuole e altre istituzioni. Le sedi previste sono a Castelnovo ne' Monti, Correggio, Guastalla e Montecchio Emilia (RE); Finale Emilia e Mirandola (MO), San Giovanni in Persiceto e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Cento e Jolanda di Savoia (FE); Lugo (RA).
“In Italia un’impresa su tre dichiara di avere difficoltà nel reperire specialisti nel settore ICT, ma di circa 73mila laureati in materie scientifiche, le donne sono solo il 39%- commentano le assessore all’Agenda digitale e alla Scuola, Paola Salomoni, e alle Pari opportunità, Barbara Lori-. In Emilia-Romagna vogliamo superare le barriere che continuano a pregiudicare pari diritti e opportunità di carriera. Quest’anno la proposta di formazione gratuita si estende nei territori, raggiungendo aree interne e montane: le ragazze devono poter accedere alla cultura digitale indipendentemente dalla zona di provenienza. Un progetto- chiudono le assessore- che sta dando buoni risultati e sul quale abbiamo deciso di rafforzare l’investimento”.
Oltre ad approfondire le discipline tecniche e scientifiche, le partecipanti saranno coinvolte in laboratori formativi, seminari divulgativi e di sensibilizzazione, ma anche in attività di orientamento universitario. Svilupperanno in modo divertente e creativo progetti digitali quali app, prodotti di intelligenza artificiale, videogiochi. Prenderanno inoltre parte a visite guidate nei luoghi di eccellenza dell’innovazione tecnologica dell’Emilia-Romagna. Le date e le modalità di iscrizione saranno comunicate successivamente.
I campi estivi potranno arrivare sino a 52 ore di attività complessive per garantire la migliore qualità formativa ed esperienziale alle partecipanti.
In allegato: L’edizione 2023 e le origini del progetto
Allegati
Digitale. ER2Digit chiama, 22 Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia-Romagna rispondono: chiusa la prima serie di avvisi rivolti agli Enti pubblici per accedere ai servizi offerti dall’European digital innovation Hub della Regione. Salomoni: “Una buona risposta dal territorio: da parte della PA c’è interesse e voglia di innovare”
Bologna - ER2Digit chiama, 22 Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia-Romagna rispondono: al termine dei tre mesi trascorsi dalla data di pubblicazione della prima serie di avvisi, l’European digital innovation hub della Regione ha ricevuto 35 domande di accesso - in alcuni casi più di una per Ente - ai servizi disponibili. Una buona partenza, considerato che le richieste sono state pari al doppio dei servizi inizialmente messi a disposizione e che, a testimonianza dell’interesse trasversale suscitato da questo progetto, sono diverse le realtà che hanno partecipato, tra cui Comuni capoluogo, Comuni, Unioni ed Irccs.
Ricco il portafoglio di opportunità a disposizione delle PA per supportarle verso la transizione digitale. La maggior parte delle richieste presentate riguarda i servizi Test Before Invest incentrati su Internet of Things (IoT) per i territori e le comunità di persone vulnerabili, sviluppo di chatbot, sicurezza e riservatezza dei dati personali; a questi servizi offerti da Lepida si aggiunge anche la misura di open innovation “Le Sfide di Innovazione di EROI” promossa da Art-ER, entrambe società in house della Regione. Al termine delle valutazioni e degli approfondimenti tecnici sulle candidature ricevute, già in corso, sarà stilata la graduatoria.
L’obiettivo di questo primo bando rivolto alla pubblica amministrazione è proprio quello di supportare gli Enti nel processo di digitalizzazione e innovazione, offrendo loro consulenza gratuita: la Regione contribuisce mettendo a disposizione le competenze e le tecnologie necessarie, mentre agli Enti vengono richieste proposte e idee, per rendere sempre più smart i servizi alla cittadinanza. Ad esempio, c’è la possibilità di facilitare la vita domestica di persone fragili attraverso sensori che possano prevenire eventuali situazioni di emergenza, oppure di controllare la qualità dell’aria in tempo reale. Si possono implementare sistemi di intelligenza artificiale in grado di aiutare i cittadini attraverso conversazioni con assistenti virtuali, o migliorare la gestione dei documenti da classificare e fascicolare.
“La risposta a questi primi avvisi è stata buona- commenta l’assessora regionale all’Agenda Digitale, Paola Salomoni-, segno che le nostre Pubbliche Amministrazioni hanno interesse e voglia di innovare e sono pronte a farlo anche sfruttando le opportunità che la Regione offre, tramite Art-ER e Lepida. Il nostro impegno proseguirà, per fornire prossimamente anche a piccole e medie imprese le medesime opportunità e servizi, sempre in un’ottica di maggiore digitalizzazione e resilienza”.
Oltre a bandi come questo, sono numerose le opportunità offerte da ER2Digit, tra cui un programma di webinar e workshop (consultabili nella pagina degli eventi) organizzati e promossi dall’European Digital Innovation Hub della Regione Emilia-Romagna, coordinato da Art-ER e partecipato da Lepida e Cineca; inoltre, attraverso il servizio informativo First Digital è possibile accedere a nuove opportunità per la transizione digitale e ricevere approfondimenti sui temi legati a bandi, accesso ai finanziamenti, eventi e notizie. Anche i canali Linkedin, Facebook e YouTube di ER2Digit offrono aggiornamenti e contenuti informativi sulle attività svolte dall’Hub.
In allegato: scheda su ER2Digit (69.91 KB)
Affrontare il divario digitale di genere in Emilia-Romagna
Intervista a Michela de Biasio e Barbara Santi del Coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna, sul Digital Gender Gap in Emilia-Romagna nell'ambito del progetto Usercentricities.
Leggi l'intervista completa!
After festival torna vestito di nuovo nell’edizione 2024: prima tappa a Formigine
Questa prima tappa è organizzata dall’Agenda Digitale e Lepida Scpa, in collaborazione con il Comune di Formigine e ART-ER S.cons.p.a.
Gli appuntamenti di questa prima tappa saranno dedicati al tema delle competenze digitali: potremo assistere infatti a 3 laboratori per studenti e ragazzi che si svolgeranno nell’arco della giornata e a un incontro aperto.
Una mattinata dedicata alla Citizen Science
I primi laboratori della giornata saranno dedicati alla Citizen science, sui temi dell’ambiente e della sostenibilità.
Il primo laboratorio “Citizer science in action. Citizen Science e Gaming per lo sviluppo sostenibile”, ha lo scopo di introdurre, in modo interattivo e partecipativo, concetti quali quelli della Scienza dei Cittadini e del Game Thinking, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani cittadini in attività scientifiche relative alla biodiversità.
Il secondo, “Uno scatto per l’ambiente”, è un laboratorio di Citizen Science proposto da Hera, e ha lo scopo di potenziare le funzionalità dell’App Il Rifiutologo, per favorire lo sviluppo di un framework di AI che possa far riconoscere un rifiuto a partire da una foto.
Entrambi i progetti rientrano all’interno del progetto regionale Citizer Science, finalizzato a diffondere la Scienza dei Cittadini sul territorio dell’Emilia-Romagna.
Un pomeriggio Cyber
Il pomeriggio ci sarà l’occasione per conoscere da vicino diverse opportunità offerte dalla trasformazione digitale attraverso il laboratorio “Cyberlab”, rivolto ai giovani tra gli 8 e i 12 anni che si svolgerà presso Hub In Villa (spazio di coworking e ritrovo dei gruppi giovanili del territorio) e prevede diverse attività tra cui esercizi di robotica, utilizzo di una stampante 3D, Lego WeDo, stop-motion.
L’incontro aperto ai cittadini per la facilitazione digitale e l’aperitivo di approfondimento e networking
La giornata si concluderà con un incontro aperto alla cittadinanza dal titolo “Crescere con il digitale: competenze, strumenti e talenti per il territorio “ per avvicinare le famiglie e i cittadini in generale al tema del digitale e dell’importanza delle giuste competenze per il suo utilizzo, dalla vita quotidiana ai contesti di formazione e professionali.
L’incontro presenterà nella prima parte il tema dell’importanza delle competenze digitali di base. In particolare, verranno presentati dal SIA dell’Unione del Distretto Ceramico i servizi di Facilitazione Digitale .
Nella seconda parte dell’incontro, insieme ad ART-ER e Confindustria Digital, verrà approfondito il tema della formazione e delle competenze digitali avanzate, e delle potenzialità che queste offrono ai ragazzi e ai giovani adulti nel mondo della formazione e del lavoro. Verranno analizzati gli stereotipi di genere sulle materie STEM e come debbano essere superate per colmare i GAP di genere e salariali e per la crescita dei territori.
Verranno infine presentate una serie di iniziative e opportunità offerte all’interno di progetti della Regione Emilia-Romagna in questo ambito.
Al termine di questo evento si terrà un aperitivo di networking, aperto a tutti, con i partecipanti della giornata e gli organizzatori, per approfondire i temi emersi durante l’evento e condividere da vicino i propri dubbi, proposte e curiosità.
Info e iscrizioni:
23 febbraio 2024: prima importante scadenza per iscriversi alle nuove COMTem della Regione Emilia-Romagna
C’è tempo fino al 23 febbraio per iscriversi al Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche (COMTem) co-progettato con gli Enti dall’Agenda Digitale e Lepida ScpA, e partecipare così alla definizione delle attività delle COMTem dei prossimi mesi.
L’iscrizione alle COMTem sarà possibile anche dopo questa data, ma l’adesione entro la scadenza indicata è consigliata e raccomandata per permettere a tutti gli interessati di partecipare agli incontri di avvio e costituzione delle singole COMTem, il primo dei quali avrà luogo il 4 marzo.
In tal modo sarà possibile dare il proprio contributo diretto alla prima fondamentale fase di progettazione operativa che darà gli indirizzi di lavoro principali delle nuove comunità tematiche.
Obiettivo del nuovo modello, e dei lavori futuri delle COMTem in ri-partenza, resta l’attuazione di una trasformazione digitale intesa come un processo che si avvale della collaborazione di tutti, in cui nessuno rimanga escluso o indietro. Un’evoluzione che consenta di legare l’innovazione digitale ai processi di sviluppo e coesione sociale specifici del territorio e di mettere a valore e a sistema le risorse presenti e potenziali nella dimensione regionale.
Possono iscriversi alle COMTem i soggetti facenti parte di
- Enti Locali (Comuni, Unioni, Province, Città Metropolitana)
- Regione Emilia-Romagna (Direzioni interessate)
- Lepida ScpA (Direzioni interessate)
- ANCI ER,UPI,UNCEM
- Altri soggetti pubblici: Arpae, Art-ER, Aziende per i Servizi alla Persona, Aziende USL-Aziende Ospedaliero-Universitarie, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, altri enti e organizzazioni dell'Emilia-Romagna.
che desiderano dare il loro contributo a questo lavoro del Sistema COMTem, strumento a servizio della trasformazione digitale regionale.
Sul sito dell’Agenda Digitale, al link https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem, tutte le informazioni dettagliate (tra cui il progetto generale, il calendario di lavoro e la procedura di adesione) sulle Comunità che verranno attivate.
IMPORTANTE: Ricordiamo che, dal momento che la nuova Convenzione CNER è ancora in fase di elaborazione, l’adesione al Sistema COMTem è possibile anche in mancanza di sottoscrizione di questa da parte del proprio Ente di appartenenza.
La presentazione del Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche
Il Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche è stato presentato l’8 febbraio, in un incontro da remoto dedicato. Tutti gli interessati che non hanno potuto partecipare, o che desiderano rivedere i contenuti presentati durante l’incontro possono farlo attraverso le pillole video della , playlist dedicata nel Canale Youtube delle Comunità Tematiche
Durante l’incontro sono state presentate le nuove comunità, le declaratorie e i temi di lavoro, le modalità di adesione e funzionamento. Tutte le informazioni sul funzionamento delle COMTem sono disponibili sul sito https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem.
Le COMTem
Le Comunità Tematiche, attive dal 2017, sono un’azione strategica dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, e si pongono l’obiettivo di facilitare e l’attuare la trasformazione digiale dell’amministrazione digitale e aperta come prevista dalla Legge 124/2015 di riforma della Pubblica Amministrazione.
Il forte impulso al cambiamento della PA è declinato nel percorso delle Comunità Tematiche a partire da diversi elementi, tra cui la partecipazione attiva delle persone impegnate nelle PA locali nei diversi processi di trasformazione digitale (dirigenti e responsabili dei servizi di dominio e dirigenti e responsabili dei sistemi informativi). Non è di minore importanza inoltre, all’interno di questo cammino, la presenza delle PA locali nelle loro diverse articolazioni (enti singoli o associati), dimensioni (enti grandi, medi e piccoli) e collocazione geografica (con particolare attenzione alle aree interne e montane). Infine, fa da cornice la definizione di obiettivi e azioni condivise con sviluppo di una pianificazione dettagliata delle attività realizzative.
Informazioni e contatti
Per ogni ulteriore informazione e chiarimento sul SIstema delle Comunità Tematiche è possibile contattare lo Staff di Coordinamento Operativo del SIstema COMTem , all’indirizzo staff.comtem@lepida.it
Digitale. Oltre 900 nuovi punti di accesso a internet sulla Costa romagnola, grazie a “EmiliaRomagnaWiFi”. E la rete regionale veloce e gratuita raggiungerà anche 12 palazzi dello sport, da Piacenza a Rimini. Bonaccini e Salomoni: “Potenziamo i servizi wi-fi per rendere l’Emilia-Romagna sempre più attrattiva, innovativa e inclusiva”
Bologna - In vacanza al mare o al palazzo dello sport a seguire la squadra del cuore o il musicista preferito. In Emilia-Romagna la connessione a Internet gratuita e veloce è garantita.
Cresce la rete regionale con banda ultra-larga EmiliaRomagnaWifi: sulla costa romagnola il maxipiano della Regione “EmiliaRomagnaWiFi Costa” coprirà, entro l’estate 2025, 85 chilometri di litorale con oltre 900 punti di accesso dai Lidi Ferraresi a Cattolica, grazie a un investimento di 3,9 milioni di euro. 252 i punti già allestiti attraverso Lepida - società in house della Regione che cura fornitura e installazione - che saliranno a 926 totali alla fine dei lavori.
Non solo mare, però. Un secondo pacchetto di risorse da 1,3 milioni di euro garantirà infatti l’accesso Internet in 12 palazzetti dello sport su tutto il territorio regionale, tramite 468 nuovi punti di accesso che saranno realizzati entro il 2025.
Complessivamente, un investimento da 5,2 milioni, di cui 2,5 della Regione e 2,7 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Entrambi i piani rientrano nel progetto EmiliaRomagnaWiFi, previsto dalla strategia “Data Valley Bene Comune” Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025, pensato dalla Regione per consentire l’accesso gratuito di tutta la popolazione ai servizi wi-fi a banda ultra-larga: a gennaio 2024 sono quasi 12mila i punti attivi in regione che servono oltre 4 milioni di utenti collegando municipi, piazze, spazi pubblici, ospedali, biblioteche.
Nel 2012, quando partirono le prime sperimentazioni, i punti di accesso erano 132; oggi ce ne sono 2,65 ogni mille abitanti: 2,54 in montagna e 2,67 in pianura. Un servizio molto apprezzato, come testimonia l’utilizzo di banda che negli ultimi tre anni è raddoppiato, passando dai 5 Gbps del 2020 ai 10 Gbps del 2023.
“L’accesso alla rete su tutta la riviera rende l’Emilia-Romagna sempre più attrattiva per lo sport, la vacanza e il tempo libero e potenzia ancora di più una proposta turistica già altamente competitiva- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora all’Agenda Digitale, Paola Salomoni, che oggi in conferenza stampa hanno fatto il punto su lavori realizzati e obiettivi futuri-. Altrettanto importante è l’attivazione dei punti di accesso nei palazzetti dello sport, luoghi di aggregazione e socialità, dove tifosi e spettatori potranno usufruire del servizio. Anche attraverso l’accesso a Internet pubblico e gratuito, che rafforziamo con questo nuovo investimento, l’Emilia-Romagna si conferma, ancora una volta, terra di turismo, cultura e sport innovativa e inclusiva per cittadini e turisti”.
Le caratteristiche di EmiliaRomagnaWiFi
La rete, che ha lo stesso nome in tutto il territorio regionale, è attiva 24 ore su 24. Permette di navigare liberamente, senza bisogno di autenticazione o registrazione, è gratuita e i punti di accesso sono connessi alla rete Lepida in fibra ottica, con alcune estensioni via radio nei comuni della montagna, e forniscono banda ultra-larga anche oltre i 100 Mb/s. La mappa di EmiliaRomagnaWifi è disponibile all’indirizzo www.emiliaromagnawifi.it
EmiliaRomagnaWifi nasce nel 2017 prima affiancando, poi sostituendo il servizio Wisper realizzato nell’ambito del piano telematico regionale 2011-2014. E’ cresciuto soprattutto tra il 2015 e il 2018, dopo le prime sperimentazioni e l’integrazione delle reti WiFi attive nei presidi sanitari regionali, garantendo anche il coordinamento con il bando europeo WIFI4EU e l’iniziativa nazionale wifi.italia.it.
In allegato:
- i punti di accesso in Riviera e nei 12 palazzetti dello sport
- EmiliaRomagnaWiFi in cifre
Allegati
Ragazze digitali ER
"Un dialogo con Barbara Santi, appassionata del tema gender gap in ambito digitale. Dal 2010 impegnata nelle politiche locali di innovazione tecnologica partecipata e inclusiva"
Leggi l'intervista completa!
Cultura, boom digitale nelle biblioteche civiche e scolastiche dell’Emilia-Romagna: +87% l'accesso dal 2019
Rispetto al periodo pre-pandemico, complessivamente nel 2023 l’uso dei servizi digitali è cresciuto dell’86,89 %, i numeri degli accessi dell’80,05% rispetto al 2019, mentre le iscrizioni annuali sono aumentate invece del 291,38% tra 2019 e 2023
Aumenta in Emilia-Romagna l’uso dei servizi digitali delle biblioteche. Crescono in regione il prestito e la consultazione di e-book, audiolibri, riviste e periodici e aumentano le iscrizioni annuali alle biblioteche digitali. Complessivamente il sistema bibliotecario regionale ha superato nel 2023 le 3.100.000 transazioni digitali, avvicinandosi alle circa 4.260.000 transazioni analogiche registrate nelle biblioteche.
Dopo che la pandemia ha ampliato - quasi ovunque in Italia - la platea degli utilizzatori di servizi bibliotecari digitali con crescite percentuali molto significative, in Emilia-Romagna dove già prima del 2020 esistevano tassi di diffusione e uso piuttosto alti in rapporto ad altre regioni italiane, nel 2021 e 2022 si sono consolidati i traguardi raggiunti nel 2020, rafforzando l'offerta, specie nel settore scolastico. Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna alle biblioteche civiche e alle biblioteche scolastiche si è stimolata una crescita ulteriore del servizio nel 2023.
Lo dicono i dati che sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa in Regione, dall’assessore regionale a Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, e dall’amministratore delegato di Horizons Unlimited SpA Mlol Emilia Digital Library, Giulio Blasi.
I servizi digitali delle biblioteche civiche e delle biblioteche scolastiche in Emilia-Romagna vengono erogati attraverso le piattaforme MLOL e MLOL Scuola attraverso i portali Emilib (portale delle biblioteche civiche dei poli di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara), Biblioteche della Romagna e San Marino (portale delle bibioteche civiche dei poli di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e San Marino), ReadER (portale regionale delle biblioteche scolastiche per tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado) e i portali dei singoli istituti scolastici.
I servizi digitali più rilevanti in regione comprendono prestiti di ebook, prestiti di audiolibri, accessi a quotidiani e periodici nell'edicola digitale e accesso a risorse digitali con licenze Open.
In Emilia-Romagna, la biblioteca digitale per le biblioteche civiche è finanziata dai poli bibliotecari di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, dalla Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino con il sostegno della Regione Emilia-Romagna: il servizio copre la totalità delle biblioteche civiche regionali.
Nel settore scolastico, la biblioteca digitale è stata sostenuta dal progetto triennale readER della Regione Emilia-Romagna (finanziato sino a dicembre 2024) che ha finanziato la realizzazione di due portali per le scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado). Il progetto readER ha raggiunto 509 scuole (342 IC e 167 scuole secondarie di II grado), e il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.
Rispetto al 2022, complessivamente (ed escludendo gli accessi alle risorse digitalizzate degli istituti storici) le biblioteche digitali hanno registrato nel 2023 un aumento complessivo del 2,81% con punte significative nel settore degli ebook (+ 11,68%) e degli audiolibri (+ 10,63%), mentre l’accesso all’edicola online registra un incremento più contenuto (+ 1,78%).
Ma valutando la variazione percentuale rispetto al periodo pre-pandemico, visto che nel 2020 la pandemia ha provocato un aumento consistente nell’uso dei servizi digitali delle biblioteche, complessivamente il 2023 registra un +86,89 % rispetto al 2019.
E il confronto sul numero di accessi (login) alla piattaforma mostra un aumento dell’80,05% rispetto al 2019 (il dato riguarda biblioteche civiche e scuole assieme), mentre le iscrizioni annuali sono aumentate invece del 291,38% tra 2019 e 2023.
Il digitale nelle biblioteche civiche
Nell’ambito delle biblioteche civiche, la variazione più consistente rispetto al 2022 riguarda il mondo degli ebook con una crescita del 9,38%.
Nel settore degli audiolibri, c’è stata una crescita contenuta dovuta all’attivazione tardiva, nel corso del 2023, delle nuove collezioni di audiolibri provenienti dai grandi gruppi editoriali italiani.
La crescita dell’uso del digitale rispetto al periodo pre-pandemico è sostanziale. Il sistema bibliotecario regionale ha effettuato 3.165.155 transazioni digitali. Questo numero può essere raffrontato al dato ISTAT sulle biblioteche pubbliche ER nel 2022 (ultimo disponibile) che registra un totale di 4.267.634 di transazioni analogiche (quasi 5 milioni nel 2019).
I prestiti di ebook effettuati a livello regionale nel 2023 possono essere confrontati ai prestiti analogici realizzati da una delle biblioteche più importanti a livello regionale (Sala Borsa) che nel 2019 aveva realizzato 387.238 prestiti e nel 2022 ne ha effettuati 232.847.
Il digitale nelle biblioteche scolastiche
Il progetto readER finanziato dalla Regione Emilia-Romagna sta generando ritmi di crescita notevoli del servizio bibliotecario digitale.
Sia il dato degli ebook (+33,78% in un anno) che quello degli audiolibri (+272,99%) dipendono dall’attivazione recente dei servizi digitali in ambito scolastico (3 anni contro i 13 del settore delle biblioteche civiche, partite attorno al 2010).
I prestiti di ebook a scuola sono stati realizzati per il 66% dai portali readER (finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e promossi in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna) e per il 34% da portali attivati autonomamente dalle singole scuole che beneficiano comunque del finanziamento regionale per l’acquisto dei contenuti e l’azzeramento dei costi di piattaforma sostenuti nelle altre regioni.
"I numeri sul digitale nelle biblioteche civiche e scolastiche dell'Emilia-Romagna disegnano uno scenario di eccellenza nel panorama nazionale In particolare, nel settore delle biblioteche scolastiche la tendenza è ancora più netta, e grazie al progetto readER realizzato a partire dal 2021, l'Emilia-Romagna si caratterizza per un volume del tutto unico di prestiti nel panorama italiano." MAURO FELICORI - Assessore alla Cultura
Benchmarking dell’innovazione nella PA Locale - Social Pubblica Amministrazione in Emilia- Romagna
È disponibile online, nella sezione “Pubblicazioni” del nostro sito, un approfondimento tematico del Report Annuale sull’offerta di servizi online da parte della pubblica amministrazione locale del nostro territorio, che analizza quali e quanti servizi online per cittadini e imprese sono messi a disposizione dal territorio emiliano-romagnolo.
Il quinto approfondimento, realizzato dal Coordinamento dell’Agenda Digitale, in collaborazione con ART-ER scpa, è dedicato alla presenza della PA locale sui principali Social Network (Facebook, Instagram e Youtube).
L’indagine è stata condotta per 330 Comuni e 40 Unioni della Regione Emilia-Romagna.
Per la loro importanza come centri di competenza digitale è stata inoltre svolta un’indagine specifica sulle 455 biblioteche comunali esistenti sul territorio regionale.
Oltre alla consueta rilevazione su Facebook, l’indagine è stata estesa anche ad Instagram; l’analisi dei dati rilevati è oggetto di un report dedicato,che sarà successivamente pubblicato.
La principale novità 2023 riguarda la sostituzione della rilevazione della presenza su X, ex Twitter, con Instagram. A tale decisione si è giunti in seguito agli esiti delle analisi dei dati 2022 che avevano fatto emergere il progressivo abbandono da parte della PA locale di X, ex Twitter: solo il 38% dei canali rilevati nel 2022 era risultato attivo.
La rilevazione è stata condotta direttamente sui social tramite diverse chiavi di interrogazione sui loro motori di ricerca e sui siti web degli Enti ed è stata condotta dal 21 agosto al 7 settembre 2023.
Indice di social networking 2023
L’Indice di social networking misura la presenza dei Comuni emiliano-romagnoli simultaneamente su più social network: Facebook (FB), Instagram (IG), Youtube (YT) e altri social (X ex Twitter, Flickr, Pinterest, Whatsapp, Telegram e SoundCloud).
Nel 2023 la media regionale raggiunge il 63% (+1pp): sono 85 i Comuni (pari al 26%) che nel 2023 sono presenti su tutti i social analizzati (FB, IG, YT e altri social) con un incremento del +1% (pari a 3 Comuni in più) rispetto al dato 2022*.
Tra di essi rientrano tutti i Comuni capoluogo ad eccezione di Forlì, che non è presente su nessuno degli altri social.
Tre i Comuni micro con indice di social networking pari a 100%: Alta Val Tidone (PC), Lizzano in Belvedere (BO) e Talamello (RN).
Sono 10 i Comuni non presenti su nessun social e tutti, ad eccezione di 1, hanno meno di 3.000 abitanti.
FB è il social più diffuso: il 96% dei Comuni (pari a 318) ha infatti almeno un account su questo social e di questi, 67 Comuni hanno solo l’account FB.
Seguono IG e YT con il 57% di presenza mentre il 42% dei Comuni ha almeno un «altro social», tra quelli rilevati.
Presenza della PA su Facebook (FB)
Nel 2023 sono state rilevate 828 pagine FB (+4% rispetto al 2022), relative ad account generali, turismo, eventi culturali e biblioteche comunali, in gran parte pagine gestite da Comuni (96%), solo 34 fanno riferimento ad Unioni di Comuni.
Con 342 account le pagine FB delle biblioteche rappresentano la fetta maggiore (41%, +7pp) delle pagine gestite dagli enti locali della nostra regione, seguite dagli account generali con 305 pagine (pari al 37%, +1pp), Turismo 141 pagine (17%, +8pp) ed Eventi culturali 40 pagine (5%, -7pp).
Sono 318 (pari al 96%) i Comuni presenti su FB con almeno una pagina generale o settoriale: il dato presenta ormai un elevato grado di maturità: con una crescita molto contenuta nel tempo ed un sostanziale allineamento tra le varie fasce dimensionali dei Comuni.
Sono oltre 1.805.000 i follower che seguono gli account generali (+12% rispetto al 2022).
Le pagine FB più popolari sono quelle dei Comuni grandi (13 in totale) che sono seguite dal 33% del totale follower.
Cresce in modo significativo, rispetto al 2022, il numero dei follower facebook dei comuni del ravennate (+32%) passando da 115 mila a 152 mila, molto probabilmente ciò è da imputare ai fatti calamitosi di maggio 2023.
La crescita molto sostenuta del piacentino rispetto al 2022 (+22%) è da ascrivere all’apertura* del canale generale del Comune di Piacenza con i suoi 4,527 follower (rilevati a settembre 2023).
Presenza della PA su Instagram (IG)
Sono stati rilevati 218 canali Instagram nel 2023 (+7% rispetto al 2022); con 155 pagine i canali generalisti rappresentano il 71% del totale.
Il 57% dei Comuni della Regione Emilia-Romagna è presente con almeno un canale su IG (+3% rispetto al 2022), sono infatti 188 i Comuni presenti su questo social network.
Il dato di presenza mostra percentuali più elevate per le classi dimensionale maggiori, ma nei Comuni di minori dimensioni si registra la crescita maggiore, portando la percentuale di presenza ad oltre un terzo dei Comuni.
Gli ambiti territoriali con la più alta percentuale di presenza sono RA e MO: per entrambi infatti il 72% dei propri Comuni ha almeno una pagina IG attiva nel 2023. La crescita maggiore in termini percentuali si registra per RA e RN (+11pp).
Complessivamente la distribuzione territoriale dei 218 canali IG vede, come per il 2022, le province di Modena (18%) e Bologna (16%) quelle con il maggior numero di canali aperti, rispettivamente 40 e 35.
Resta immutato rispetto al 2022 la distribuzione dei canali IG per classe dimensionale dei Comuni, con un accentramento importante nella categoria mediana: il 44% dei canali (pari a 96) è riconducibile infatti ad uno dei 138 Comuni medi.
Complessivamente sono oltre 790.000 i follower (+19%) che seguono i 218 canali Instagram rilevati nel 2023.
Il 28% del totale follower segue uno dei 35 canali dell’ambito provinciale bolognese.
Il Comune di Bologna risulta essere il più popolare con 109.000 follower (+27%) del suo canale generalista, mentre il canale turistico Bologna Welcome è il secondo più seguito con 59.300 follower (+15%).
Il territorio provinciale di Rimini, i cui 20 canali sono seguiti da oltre 120 mila follower (+18%), si colloca al secondo posto mentre al terzo posto si trova il modenese che è anche l’ambito provinciale dove è presente il maggior numero di canali Instagram (40), seguiti da 110 mila follower (+14% rispetto al 2022).
I 218 canali Instagram contano in media 3.624 follower (+10%); quasi tutti gli ambiti territoriali fanno registrare un aumento del dato medio rispetto al 2022, in particolare BO (+25%) e RE (+18%).
I 218 canali IG hanno in totale pubblicato circa 128.000 post (+24%): di cui la fetta più grande (il 23%, pari a oltre 29 mila post), appartiene ai canali modenesi.
Seguono gli ambiti di Bologna e Reggio nell’Emilia con rispettivamente il 17% ed il 16% dei post complessivamente pubblicati, senza particolari variazioni rispetto al 2022.
Il numero medio di post a livello regionale nel 2023 è di 586 (+16% rispetto al dato medio 2022): in particolare: 607 post mediamente pubblicati dai canali generalisti e 535 da quelli turistici.
Il canale Instagram di Mirandola, con un aumento di 959 nel 2023 rispetto al 2022, mostra il maggior incremento assoluto rispetto alla precedente rilevazione: il suo numero di follower è aumentato di 846 unità.
Presenza della PA su Youtube (YT)
La rilevazione 2023 ha escluso i canali inattivi da oltre 2 anni, anche quando il loro link è presente sul sito web dell’Ente o su YT: la base dati è stata a tal fine depurata dei dati relativi a 71 canali non più attivi da lunga data.
Nel 2023 sono stati rilevati 253 canali YT con un calo del -2% rispetto al dato 2022.
I canali sono gestiti in prevalenza da Comuni (nell’87% dei casi): solo 34 risultano infatti gestiti da Unioni (pari al 13%)
I Comuni con almeno 1 canale YT nel 2023 sono 188 (pari al 57% dei Comuni) con un calo del dato di presenza pari all’1%.
La struttura per tipologia di canale non subisce variazioni: nel 53% dei casi (-1pp) si tratta di canali generalisti, aventi cioè contenuti molteplici; mentre il 26% (+2pp) sono canali dedicati esclusivamente ai video del consiglio comunale
Nel 66% dei canali “generalisti” vengono trasmesse anche le sedute del consiglio comunale, portando complessivamente a 154 i canali YT (pari al 61% del totale) ad essere utilizzati dalla PA locale per trasmettere le sedute del consiglio comunale.
Sono oltre 72.000 gli iscritti ai 253 canali YT che, alla data di rilevazione, hanno pubblicato oltre 30.000 video, visualizzati complessivamente da circa 14.883.000 utenti.
Nel raffronto col dato comparabile 2022, risultano oltre 16.000 i nuovi iscritti nel 2023 ai canali già esistenti, (con una media di 66 per singolo canale YT), circa 3.900 i nuovi video pubblicati (mediamente nel 2023 sono stati pubblicati 16 video per singolo canale) visualizzati nel solo 2023 da oltre 1.800.000 utenti (con una media di oltre 7 mila e 500 per singolo canale YT)
L’ambito territoriale bolognese concentra oltre 1/3 di tutti gli iscritti, il 27% dei video complessivamente pubblicati ed il 31% delle totali visualizzazioni; su questo risultato incide il peso degli 8 canali YT del Comune di Bologna che da soli convogliano il 22% degli iscritti, il 13% dei video e il 24% delle visualizzazioni totali.
La classe dimensionale dei Comuni ha un forte impatto sulla distribuzione percentuale del numero di iscritti ai canali, numero di video pubblicati e loro visualizzazione.
In particolare ciò è vero sia in relazione al numero di iscritti che alla percentuale di visualizzazioni totali di cui, rispettivamente, il 53% ed il 66% sono relativi ai canali YT dei Comuni di grandi dimensione pur rappresentando solo l’11% del totale canali YT.
L’ambito territoriale di Rimini è il secondo per numerosità media degli iscritti, dopo Bologna, e al terzo per numero medio di visualizzazione dei video, è quinto per numero medio di video pubblicati.
Il modenese ed il ferrarese sono al secondo e terzo posto per media di video pubblicati.
Con una crescita del 16% rispetto al dato 2022 il canale del Comune di Reggio nell’Emilia si colloca in vetta alla classifica per numero di visualizzazioni, con oltre 1.389.000 visualizzazioni dei suoi 1.541 video. Anche in termini assoluti è il canale che mostra il delta maggiore in termini assoluti (+195.890 visualizzazioni in più nel corso del 2023) ed in una valutazione quinquennale: +105% dal 2019 ad oggi.
Il secondo miglior incremento in termini di visualizzazioni spetta al canale del Comune di Maranello (+13%, e nel quinquennio +89%).
Il canale InAppenninoModenese dell’Unione dei Comuni del Frignano è tra i canali con l’incremento % maggiore rispetto al numero di visualizzazioni dei video pubblicati (tra i primi 10 migliori incrementi) ed è anche quello con la crescita in valore assoluto tra le migliori (si trova tra i primi 5) con un delta di circa 73.000 visualizzazioni durante il 2023. Il canale nasce nel 2021 con una vocazione prettamente turistica.
La PA locale su altri social
Oltre ai principali social fin qui analizzati, la PA locale è presente anche su altri social: X (ex Twitter), Flickr, Pinterest, Whatsapp, Telegram, Soundcloud.
La metodologia di rilevazione si è limitata in questo caso a verificare i link delle icone dei social presenti, nella maggioranza dei casi, sulla homepage dei siti degli Enti.
Sono 139 (pari al 42%) i Comuni risultati presenti nel 2023 su almeno un «altro social» dove la tipologia dimensionale ha un impatto significativo.
Complessivamente sono stati rilevati 204 altri social: X è quello più diffuso (38%), seguito dai due servizi di messaggistica Whatsapp (34%) e Telegram (18%) del totale social rilevati.
Comunità Tematiche dell’Emilia-Romagna: si parte con il nuovo modello
Il nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche
Arriva, al termine di un percorso condiviso di rimodellazione, la Presentazione Ufficiale del “Nuovo Modello del Sistema delle Comunità Tematiche (COMTem), che si terrà online giovedì 8 febbraio 2024 dalle 14:30 alle 16:00. Una tappa importante che precede l’avvio delle attività delle 10 COMTem, che partirà da marzo 2024.
Per partecipare all’evento è necessario iscriversi attraverso questo LINK, entro le ore 17:00 di martedì 6 febbraio.
Obiettivo del nuovo modello, e dei lavori futuri delle COMTem in ri-partenza, resta l’attuazione di una trasformazione digitale intesa come un processo che si avvale della collaborazione di tutti, in cui nessuno rimanga escluso o indietro. Un’evoluzione che consenta di legare l’innovazione digitale ai processi di sviluppo e coesione sociale specifici del territorio e di mettere a valore e a sistema le risorse presenti e potenziali nella dimensione regionale.
Sono invitati a partecipare all’evento tutti quei soggetti, facenti parte di Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città Metropolitana, che desiderano dare il loro contributo a questo lavoro del Sistema COMTem, strumento a servizio della trasformazione digitale regionale.
Inoltre, l’evento è aperto anche ai referenti di Regione Emilia-Romagna, DG interessate, Lepida SpcA, Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna, ANCI, UPI, UNCEM, ART-ER, ASP, AUSL, AOSP, per ciascuna delle Comunità Tematiche di loro interesse.
Il nuovo modello, elaborato dall’Agenda Digitale e Lepida ScpA, grazie anche al lavoro dei Coordinatori e dei Referenti, resta legato alle sfide della DVBC e si identifica intorno a 4 macrotemi:
- Strategia per il digitale
- Sfida 1 - Dati per un’intelligenza diffusa
- Sfide 2 e 5 - Competenze digitali e servizi pubblici
- Sfida 6 - Tecnologie e infrastrutture
Sul sito dell’Agenda Digitale, al link https://digitale.regione.emilia-romagna.it/comtem, tutte le informazioni dettagliate (tra cui il progetto generale, il calendario e la procedura di adesione) sulle Comunità che verranno attivate.
Le COMTem: in cammino dal 2017
Le Comunità Tematiche, azione strategica dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, sono state costituite a partire dal mese di marzo 2017. Il loro obiettivo fondamentale è la realizzazione dell’amministrazione digitale e aperta come prevista dalla Legge 124/2015 di riforma della Pubblica Amministrazione.
Il forte impulso al cambiamento della PA è declinato nel percorso delle Comunità Tematiche a partire da diversi elementi, tra cui la partecipazione attiva delle persone impegnate nelle PA locali nei diversi processi di trasformazione digitale (dirigenti e responsabili dei servizi di dominio e dirigenti e responsabili dei sistemi informativi). Non è di minore importanza inoltre, all’interno di questo cammino, la presenza delle PA locali nelle loro diverse articolazioni (enti singoli o associati), dimensioni (enti grandi, medi e piccoli) e collocazione geografica (con particolare attenzione alle aree interne e montane). Infine, fa da cornice la definizione di obiettivi e azioni condivise con sviluppo di una pianificazione dettagliata delle attività realizzative.
Per ogni ulteriore informazione e chiarimento è a disposizione lo Staff tecnico-organizzativo delle Comunità Tematiche, curato da Lepida ScpA all’indirizzo staff.comtem@lepida.it .
Aperte fino al 31 gennaio le iscrizioni per il concorso di calcolo ad alte prestazioni per studenti dell'Emilia-Romagna
Scade il 31 gennaio il termine per l’iscrizione al concorso di calcolo ad alte prestazioni (high performance computing) rivolto agli studenti delle scuole secondarie di II grado della Regione Emilia-Romagna (iscritti al 3°,4°,5° anno), e che nasce con lo scopo di diffondere nel mondo della scuola la consapevolezza sull’importanza delle competenze digitali nell’accelerazione dell’innovazione in tutti i settori applicativi, pubblici e privati, con particolare riguardo a Intelligenza Artificiale, big data e supercalcolo.
L’iniziativa è promossa dall’Assemblea legislativa regionale in collaborazione con CINECA, e ha come obiettivo quello di sviluppare un codice da testare sul supercomputer Leonardo, il 4° calcolatore più potente al mondo che si trova al Tecnopolo di Bologna, utilizzando i linguaggi Python e Linux (di cui è richiesta una conoscenza basica).
Premio e location
Il concorso si svolgerà martedì 13 febbraio dalle 9 alle 17 nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in Viale Aldo Moro 50 a Bologna, mentre il premio consisterà in un buono libri di importo pari a 500 euro per ogni membro della squadra vincitrice.
Come si svolge il concorso
Ogni istituto scolastico potrà partecipare con una o massimo due squadre composte da 2-3 studenti del triennio (classi terze, quarte e quinte). Verranno selezionate le prime otto squadre in ordine di presentazione della domanda. Gli studenti individuati per partecipare al concorso dovranno avere conoscenze di base del linguaggio di programmazione avanzata Python e dei comandi del sistema operativo Linux.
Alla mattina, per i ragazzi inseriti nella squadra è prevista una formazione di circa due ore su Linux e sulle basi del calcolo parallelo.
Al pomeriggio, le squadre saranno impegnate in una competizione per la realizzazione di un codice utilizzando nodi messi a disposizione sul supercomputer Leonardo. Le classi alle quali appartengono gli studenti inseriti nella squadra parteciperanno anch’esse all’iniziativa.
Al termine del concorso, la commissione giudicatrice stilerà una graduatoria di merito. A tutti gli studenti partecipanti al concorso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Ogni membro della squadra vincitrice verrà premiato con un buono libri di importo pari a 500 euro.
Per gli insegnanti e gli altri ragazzi delle classi partecipanti sarà possibile toccare con mano varie applicazioni del supercalcolo e dell’intelligenza artificiale visitando, durante la mattinata, la zona espositiva, nella quale giovani ricercatori e personale esperto proveniente da CINECA, CNR-ISAC (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima), INAF (istituto Nazionale di Astrofisica), INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) mostrerà a docenti e studenti casi di utilizzo di applicazioni di IA avvenuti negli ultimi anni per affrontare problemi reali di imprese e pubbliche amministrazioni.
Come partecipare
La domanda di partecipazione al concorso può essere presentata fino 31 gennaio, compilando questo form.
Una volta terminata la compilazione, si riceverà un messaggio di conferma. Verranno selezionate le prime otto squadre in ordine di invio del form compilato. Le squadre selezionate verranno contattate (all’indirizzo e-mail indicato in domanda) una settimana prima dell’evento (6 febbraio) per confermare la partecipazione e trasmettere i dettagli di svolgimento dei lavori, sia per quanto riguarda la squadra partecipante sia per quanto concerne gli insegnanti accompagnatori e gli studenti delle classi coinvolte.
Per informazioni scrivere a luisa.monti@regione.emilia-romagna.it, cosimo.tommasi@regione.emilia-romagna.it, stefano.bianchini@regione.emilia-romagna.it
Per ulteriori informazioni è possibile visitare questi link:
Benchmarking dell’innovazione nella PA Locale - Uso dei servizi interattivi
È disponibile online, nella sezione “Pubblicazioni” del nostro sito, un approfondimento tematico del Report Annuale sull’offerta di servizi online da parte della pubblica amministrazione locale del nostro territorio, che analizza quali e quanti servizi online per cittadini e imprese sono messi a disposizione dal territorio emiliano-romagnolo.
Il quarto approfondimento, realizzato dal Coordinamento dell’agenda digitale, tramite ART-ER scpa, è dedicato alla misurazione dell’utilizzo, online di piattaforme e altri canali online, di 10 servizi interattivi: Richiesta di certificati anagrafici/stato civile, Iscrizione al nido, Pagamento rette del nido, Iscrizione alla mensa scolastica, Pagamento della retta della mensa scolastica/buoni pasto, SCIA edilizia residenziale, Presentazione delle domande SUAP, Pagamento delle contravvenzioni comunali per violazione Codice della Strada (CDS), Rinnovo dell’abbonamento dell’autobus (trasporto pubblico locale), Pagamento delle contravvenzioni provinciali per violazione Codice della Strada (CDS).
In base all’utilizzo dei servizi comunali viene calcolato anche l’Indice di utilizzo dei servizi interattivi Comunali. I dati sono disponibili in serie storica a partire dal 2017.
All’interno dell’analisi vengono rilevati anche dati di utilizzo dei servizi demografici disponibili su ANPR
L’utilizzo dei servizi online
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo della richiesta di certificati anagrafici/stato civile si attesta a livello regionale al 48%, con incremento significativo soprattutto della piattaforma nazionale ANPR (+14 pp). Cresce anche l’uso di richieste via piattaforma autonoma (+ 5pp) a scapito delle richieste via mail o pec (solo 3% nel 2023).
Il valore maggiore di utilizzo si riscontra per Alfonsine (RA): 99%.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo dell’iscrizione all’asilo nido si attesta a livello regionale al 97% con incremento di 3 pp delle piattaforme. Il dato è molto alto grazie all’obbligatorietà dell’iscrizione online scelta da molti Comuni: 79 Comuni hanno infatti il 100% di utilizzo online.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo del pagamento delle rette dell’asilo nido si attesta a livello regionale al 44% con incremento di 2 pp, grazie soprattutto all’aumento dell’uso delle piattaforme autonome, mentre quello di Payer (piattaforma regionale) diminuisce.
10 Comuni dichiarano il 100% di pagamento online: il dato è comunque sovrastimato perché considera spesso tutti i pagamenti con Pagopa, compresi quelli che avvengono con bollettino.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo dell’iscrizione alla mensa scolastica si attesta a livello regionale al 93% con una lieve flessione rispetto al 2021 delle domande via mail o PEC. Il dato è molto alto grazie all’obbligatorietà dell’iscrizione online scelta da molti Comuni: 75 Comuni hanno infatti il 100% di utilizzo online.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo del pagamento delle rette per la mensa scolastica / buoni pasto si attesta a livello regionale al 52% con incremento di 1 pp, grazie soprattutto all’aumento dell’uso delle piattaforme autonome, mentre quello di Payer (piattaforma regionale) diminuisce.
25 Comuni dichiarano il 100% di pagamento online: il dato è comunque sovrastimato perché considera spesso tutti i pagamenti con Pagopa, compresi quelli che avvengono con bollettino.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo della presentazione di SCIA edilizia residenziale raggiunge il 100%, con 2 pp in più rispetto al 2020. Si rileva un aumento dell’uso della piattaforma regionale (accesso unitario) mentre l’uso con piattaforme autonome diminuisce, così come l’invio di PEC.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo della presentazione delle domande SUAP raggiunge il 98%, con 1 pp in più rispetto al 2020. Si rileva un aumento dell’uso della piattaforma regionale (accesso unitario) mentre l’uso con PEC diminuisce. L’uso di piattaforme nazionali rimane stabile.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo del pagamento delle contravvenzioni comunali (violazione CDS) si attesta a livello regionale al 58% con un netto balzo in avanti, sia della piattaforma regionale Payer che di quelle autonome.
8 Comuni dichiarano il 100% di pagamento online: il dato è comunque sovrastimato perché considera spesso tutti i pagamenti con Pagopa, compresi quelli che avvengono con bollettino.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo del rinnovo dell’abbonamento dell’autobus si attesta a livello regionale al 16% con una diminuzione rispetto al 2021, ma in deciso aumento rispetto al 2020. La diminuzione si deve soprattutto alla politica regionale di riconoscimento dell’agevolazione per gli studenti “Salta su” che di fatto ha comportato una quota minore di abbonamenti rinnovati.
Nel 2022 l’utilizzo online complessivo del pagamento delle contravvenzioni provinciali si attesta a livello regionale al 48% con una diminuzione rispetto al 2021, ma in aumento rispetto al 2020. La diminuzione si deve soprattutto all’incremento importante delle contravvenzioni elevate (quasi 70.000 contravvenzioni pagate in più rispetto al 2020).
Indice di utilizzo dei servizi interattivi della PA locale in Emilia-Romagna
L’Indice di utilizzo dei servizi interattivi della pubblica amministrazione locale dell’Emilia-Romagna è calcolato come la media dei livelli di utilizzo dei servizi digitali di competenza comunale, tenendo conto dei servizi effettivamente attivati e con dati utili rispetto a quelli potenzialmente attivabili nei comuni e tenendo conto della eventuale mancanza del servizio fisico.
A livello regionale l'indice di utilizzo si assesta nel 2022 a 32 (su un massimo di 100), con +4.42 rispetto al 2021 e +7,53 rispetto al 2020.
Il Comune con l’indice maggiore è Alfonsine (RA): 98,2.
L’indice di utilizzo dei servizi interattivi più elevato si riscontra soprattutto nei grandi centri di pianura mentre la montagna e le aree più periferiche tendono ad avere indici più bassi.
I dati in serie storica dal 2017 al 2022 evidenziano un trend di crescita dell'indice di utilizzo: nelle varie annualità, però, si hanno velocità di crescita differenti, con un picco fra 2019 e 2020, quasi sicuramente da attribuire alla situazione di pandemia e lockdown, un ritmo più lento nel 2021 ed una parziale rimonta nel 2022, simile peraltro all’aumento rilevato fra 2017 e 2018.
A livello territoriale, i dati mostrano i livelli più elevati dell’indice di utilizzo: nella provincia di Ravenna, tra i comuni di pianura e tra i comuni di maggiore dimensione demografica.
Il balzo in avanti della provincia di Ravenna si deve soprattutto alle iniziative delle due Unioni (Bassa Romagna e Romagna Faentina) e ai sistemi obbligatori di presentazione domande online (iscrizioni, SUAP, SCIA, ecc.).
ANPR
I cittadini, tramite ANPR, possono accedere a diversi servizi: la rettifica dei dati inesatti presenti sulla scheda anagrafica, il cambio di residenza o il rimpatrio in Italia, autocertificazioni sostitutive dei certificati, visure per consultare i dati anagrafici e richiesta autonoma e gratuita di certificati anagrafici.
Il Comune di Bologna ha registrato il valore in assoluto più elevato di servizi richiesti su ANPR: 62.296.
Il Comune di Reggio nell’Emilia ha registrato il valore più elevato di servizi digitali richiesti ogni 1000 residenti maggiorenni: 338,41.
Benchmarking dell'Innovazione Digitale: Piattaforme di erogazione dei servizi digitali SUAP, SUE, SISMICA 2023
È disponibile online, nella sezione “Pubblicazioni” del nostro sito,un approfondimento tematico del Report Annuale sull’offerta di servizi online da parte della pubblica amministrazione locale del nostro territorio, che analizza quali e quanti servizi online per cittadini e imprese sono messi a disposizione dal territorio emiliano-romagnolo.
L’approfondimento è dedicato a misurare la presenza di servizi online per SUAP, edilizia residenziale (SUE) e sismica, tramite una rilevazione nei siti istituzionali dei comuni e delle Unioni della regione Emilia-Romagna svoltasi nel periodo maggio - agosto 2023.
La rilevazione è effettuata da ART-ER Scpa nell’ambito del progetto “Benchmarking dell’innovazione della PA locale emiliano-romagnola” per il Coordinamento ADER della Regione Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda la presentazione digitale delle pratiche SUAP: sono 312 i Comuni che hanno Accesso Unitario (95% dei comuni ER); di questi, 3 Comuni (dell’Unione Valli e Delizie) hanno anche una piattaforma autonoma per la presentazione di particolari tipologie di procedimenti di competenza del SUAP.
15 Comuni (5%) hanno la piattaforma nazionale “Impresa in un giorno”; fra questi tutti i Comuni dell’Unione Valconca.
Per quanto riguarda i servizi digitali di edilizia residenziale (SUE), la piattaforma più diffusa, anche in questo caso, è Accesso Unitario: 316 Comuni la utilizzano, di cui 299 Comuni in maniera esclusiva (91% dei comuni ER), 17 Comuni (5%) invece hanno sia Accesso Unitario sia un’altra piattaforma, per erogare alle volte gli stessi servizi e infine i restanti 13 Comuni (4%) hanno una piattaforma autonoma.
La piattaforma autonoma per i servizi online di edilizia residenziale più utilizzata dalla pubblica amministrazione locale emiliano-romagnola, dopo Accesso Unitario, è CPORTAL.
Per quanto riguarda l’erogazione dei servizi digitali per la sismica, la piattaforma più diffusa è Accesso Unitario: 316 Comuni la utilizzano, di cui 308 (93% dei comuni) i Comuni che la utilizzano in maniera esclusiva e 8 i Comuni (2,4%) che hanno sia Accesso Unitario sia un’altra piattaforma autonoma.
8 Comuni (2,4%) hanno solo una piattaforma autonoma, diversa da Accesso Unitario . Infine 6 Comuni (2,2%) al momento della rilevazione non avevano alcuna piattaforma digitale per l’invio di domande per la sismica.
Riapertura del bando non competitivo per la facilitazione digitale (Punti Digitale Facile).
Sono stati riaperti fino al 31 gennaio 2024, alle ore 18:00, i termini per la presentazione delle domande per il bando non competitivo di Regione Emilia-Romagna che investe 8,7 milioni del PNRR (su una dotazione nazionale complessiva di 135 milioni), rivolto a Comuni ed Unioni di Comuni, per presentare progetti che coinvolgano le biblioteche, i laboratori aperti dove presenti, eventuali spazi comunali o del terzo settore per l’apertura di 199 centri per la facilitazione digitale (Punti Digitale Facile).
I Punti di Facilitazione offriranno laboratori, corsi online e sportelli, rivolti in particolare alle categorie più svantaggiate. Tra gli obiettivi dei Punti l’alfabetizzazione, ma anche inclusione e integrazione, fino alla nascita di vere comunità digitali.
I Punti previsti devono essere realizzati e raggiungere 160mila cittadini online o in presenza, da soli o in gruppo entro il 2025.
Come partecipare al bando
Per consultare il bando e la documentazione necessaria è possibile visitare il sito https://digitale.regione.emilia-romagna.it/digitale-facile.
Nella pagina è inoltre possibile consultare la graduatoria degli Enti selezionati che hanno partecipato alla prima edizione del bando, conclusasi a ottobre 2023.
La presentazione della domanda alla Regione dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, tramite l’applicativo web “Sfinge 2020” (previa autenticazione con SPID).
La presentazione delle domande è aperta fino al 31 gennaio 2024 alle ore 18.00 .
Le motivazioni del bando
Scopo della creazione dei Punti Digitale Facile è l’alfabetizzazione digitale dei cittadini, ma anche la loro inclusione e integrazione, fino alla nascita di vere comunità digitali, con un’attenzione particolare a soggetti che potenzialmente partono da condizioni svantaggiate: anziani, stranieri, donne, residenti in aree montane o periferiche.
Attraverso il bando verranno aperti sportelli presso i comuni, presso enti del terzo settore e anche recuperando analoghe iniziative già attivate nel corso degli anni, corsi online o laboratori di persona.
Il progetto, declinato in una serie di diverse iniziative con obiettivi e destinatari diversi, si prefigge di realizzare una rete di servizi e luoghi di supporto all’uso del digitale: un sistema regionale inclusivo che valorizzi strutture già esistenti quali biblioteche, case della comunità, associazioni, laboratori aperti, adeguate grazie al PNRR e destinate a proseguire la loro missione anche dopo la conclusione del piano. Un sistema che rientri perfettamente nella strategia Data Valley Bene Comune e che sappia integrare anche fondi europei diversi come il FSE e il FESR. I 199 punti di facilitazione previsti devono essere realizzati entro il 2025 e raggiungere 160mila cittadini online o in presenza, da soli o in gruppo, per arrivare a 250mila negli anni successivi: saranno idealmente attivati nelle biblioteche o in altri spazi pubblici.
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI AGENDE DIGITALI LOCALI
L’Agenda Digitale Locale (ADL) rappresenta uno strumento politico-programmatico volto a guidare il territorio verso una completa digitalizzazione. L'obiettivo di questo strumento è trasformare il luogo in cui le persone risiedono, apprendono, si intrattengono e lavorano in un ambiente in cui l'uso delle tecnologie, di internet e del digitale diventa la norma anziché l'eccezione. Ciò si traduce nell'eliminare disparità tra luoghi, individui, imprese e città, assicurando a tutti un adeguato ecosistema digitale.
Attraverso le Agende Digitali Locali (ADL), gli enti locali dell'Emilia-Romagna delineano la loro strategia e i progetti operativi volti a promuovere l'innovazione digitale e tecnologica all'interno del proprio contesto territoriale. In particolare, tali strategie e iniziative mirano a superare le sfide legate alla digitalizzazione, che vanno dalla mancanza di alfabetizzazione e competenze digitali, ai problemi infrastrutturali, fino alle difficoltà nell'accesso a dati, contenuti e servizi.
Il modello di riferimento di tutte le Agende Digitali Locali è Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020 - 2025 (ADER) che propone otto sfide per favorire l’innovazione digitale e tecnologica e lo sviluppo della società dell'informazione nei territori.
Per permettere agli enti di comprendere meglio il loro grado di digitalizzazione la Regione ha realizzato il cruscotto Desier, strumento che tramite 60 indicatori ricondotti alle dimensioni di analisi del DESI europeo e del DESI del Politecnico di Milano consente ai referenti politici e tecnici del territorio di individuare le buone pratiche da diffondere e disseminare, i divari da colmare e gli ambiti prioritari su cui intervenire per vincere le sfide di Data Valley Bene Comune e realizzare comunità digitali al 100%.
I 60 indicatori che compongono DESIER sono suddivisi in quattro dimensioni (capitale umano, connettività, integrazione tecnologie digitali, servizi pubblici digitali) e quattordici sottodimensioni, per meglio comprendere la maturità digitale di un territorio, i suoi punti di forza e di debolezza e le priorità da affrontare.
Percorso
La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Lepida Scpa, intende supportare nel biennio 2024-2025 quattro enti del territorio nella progettazione e realizzazione delle loro Agende Digitali Locali. La Regione darà supporto a ciascuno dei quattro enti selezionati per la definizione della loro Agenda Digitale e per la realizzazione di due progetti tra quelli proposti e descritti di seguito. I progetti da realizzare per migliorare il grado di digitalizzazione dell’ente verranno scelti con il supporto delle analisi e dei dati che emergono dal cruscotto DESIER.
Il percorso richiesto per gli enti che riceveranno supporto per la realizzazione della loro Agenda Digitale Locale è il seguente:
- Incontro di avvio progettazione dell’Agenda Digitale Locale con amministratori locali dell’ente
- definizione puntuale dei progetti da realizzare tramite un percorso di approfondimento e analisi della digitalizzazione dell’ente mediante l’utilizzo della piattaforma DESIER entro due mesi;
- approvazione tramite atto formale dell’Agenda Digitale Locale e contestuale firma di un accordo attuativo tra l’ente e la Regione Emilia-Romagna dove verranno dettagliati obiettivi, compiti ed attività di ciascun soggetto entro tre mesi;
- realizzazione dei due progetti individuati entro 23 mesi;
- organizzazione di un evento pubblico per condividere con cittadini e portatori di interesse del territorio i progetti realizzati entro 24 mesi dalla data di inizio progetto;
Il percorso di approvazione dell’Agenda Digitale Locale e la realizzazione dei progetti in collaborazione con la Regione e Lepida Scpa dovrà avvenire entro 24 mesi dalla data di inizio della .progettazione.
Progetti
Di seguito una breve descrizione dei progetti che possono essere inclusi nelle Agende Digitali Locali degli enti che intendono aderire alla presente manifestazione di interesse e per i quali la Regione Emilia-Romagna intende dare supporto.
Eventuali altri progetti potranno essere valutati assieme agli Enti rispondenti alla manifestazione di interesse,
Progetto |
Supporto Regionale |
Dimensione DESIER |
Sfida Data Valley Bene Comune |
Supporto alla transizione digitale |
Supporto agli enti nella programmazione degli obiettivi di digitalizzazione (PIAO, DUP, Piano Triennale per l’informatica,...), e nella successiva progettazione, e realizzazione dei propri progetti di digitalizzazione |
Capitale umano |
3 PA digitale |
Supporto partecipazione bandi (ER2DIGIT etc) |
Supporto agli enti nelle fasi di adesione, presentazione delle proposte progettuali e realizzazione di bandi co-finanziati |
Trasversale |
3 PA digitale |
Alfabetizzazione CNER - COMTem: incontri formativi periodici con gli enti per presentare le opportunità |
Incontri con gli enti per presentare le opportunità messe a disposizione dalla Regione e dalle sue società in-house |
Trasversale |
3 PA digitale |
Open data - pubblicazione dati sul portale regionale |
Supporto agli enti per la pubblicazione sul portale regionale dei propri open data |
Servizi pubblici digitali |
1 Dati |
Alfabetizzazione digitale per le fragilità e le marginalità |
Supporto alla progettazione di percorsi di alfabetizzazione digitale e formazione di tutor locali |
Capitale umano |
2, Comp Digitali, 8 Donne e digitale |
Attivazione di nuovi servizi online per cittadini e imprese: APP IO, GIUSTIZIA DIGITALE |
Supporto agli enti per la realizzazione e l’attivazione di nuovi servizi digitali per cittadini e imprese |
Servizi pubblici digitali |
5 Servizi Pubbl, |
IA per la pubblica amministrazione |
Supporto agli enti per la progettazione e implementazione di progetti di Intelligenza Artificiale |
Servizi pubblici digitali |
3 PA digitale |
Crowdmapping |
Supporto agli enti per la realizzazione di un progetto di crowdmapping con la partecipazione dei cittadini utilizzando la piattaforma messa a disposizione da Regione |
Servizi pubblici digitali |
5 Servizi Pubbl, 8 Donne e digitale |
EmiliaRomagnaWifi |
Supporto all’accensione di nuovi punti Wi-Fi della rete pubblica regionale EmiliaRomagnaWiFi |
Connettività |
6 Emilia-Romagna iper connessa |
IOT per il sociale, territorio, consumi, mobilità |
Supporto agli enti per la realizzazione di un progetto che utilizzi sensoristica IOT per raccogliere dati di ambito sociale, territoriale, relativo a consumi energetici o mobilità |
Connettività |
6 Emilia-Romagna iper connessa |
Laboratori sulla connettività |
Realizzazione di laboratori con i cittadini ed i portatori di interesse per verificare lo stato dell’arte relativo alla banda larga, le opportunità ed i progetti in corsi |
Connettività |
6 Emilia-Romagna iper connessa |
Come partecipare
Si richiede ai soggetti interessati all’iniziativa di mandare entro le ore 18.00 del giorno 29/2/2024 un’email all’indirizzo di posta elettronica agendadigitale@regione.emilia-romagna.it contenente i seguenti dettagli (eventualmente come documento allegato alla mail stessa:
- indice DESIER complessivo dell’ente, ricavabile dal report DESIER DIMENSIONI - LOCALE del cruscotto DESIER disponibile a questo link, selezionando il proprio ente di interesse;
- Una descrizione (massimo 3.000 caratteri) che contenga le motivazioni che spingono l’Ente ad adottare l’Agenda Digitale Locale (obiettivi, priorità e criticità del territorio,...) , il territorio interessato all’adozione dell’Agenda Digitale Locale, specificando, nel caso delle Unioni, eventuali particolarità dei singoli comuni, l’indicazione di eventuali ADL adottate in passato e la partecipazione alle COMTem dell’ADER
- Un referente da contattare
Il Coordinamento Agenda Digitale valuterà le candidature sulla base dei seguenti requisiti:
- tematiche che si intendono affrontare nell’Agenda Digitale Locale
- verrà data priorità agli enti che presentano un indice DESIER complessivo inferiore alla media regionale.
- verrà data priorità agli enti che si presentano in forma aggregata (Unione di Comuni, Province, Città metropolitana)
- verrà data priorità ai territori che, nel corso degli anni, non hanno adottato un’Agenda Digitale Locale
Il Coordinamento dell’Agenda Digitale comunicherà sul sito, entro 15/03/2024 gli enti selezionati e procederà a contattarli per l’avvio delle attività.
La presente comunicazione non è una procedura di affidamento, non saranno stilate graduatorie né attribuiti punteggi di merito e non ci saranno vincoli per Regione Emilia-Romagna.
Il Coordinamento dell’Agenda Digitale si riserva di interrompere in qualsiasi momento, per ragioni di sua esclusiva competenza, questa ricognizione.
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Intervista a Barbara Santi: Gender data gap - Lo stereotipo di genere che si annida negli algoritmi dell'intelligenza artificiale.
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Benchmarking dell’innovazione nella PA Locale - Cultura Digitale
E’ 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚 gli aspetti dell’innovazione della PA locale che contribuiscono a definire l’“innovazione allargata”, pur non riguardando strettamente l’erogazione e l’utilizzo di servizi online.
È possibile scaricare il report a questo link.
In particolare, ogni anno si rilevano:
- alcuni servizi e caratteristiche delle biblioteche comunali che le connotano come punti di diffusione della conoscenza digitale: servizio di facilitazione digitale, copertura wifi, postazioni utilizzabili per navigare, catalogo on line, pagina facebook della biblioteca, prenotazione on line prestiti, iscrizione on line alla biblioteca;
- la connotazione “digitale” dei musei, grazie alla rilevazione ed ai relativi microdati ISTAT: Indagine sui musei e le istituzioni similari: microdati ad uso pubblico (istat.it)
- la presenza nel territorio comunale di servizi di assistenza e/o facilitazione digitale sia pubblici che privati (eventualmente erogati in convenzione / accordo con la PA locale) presso gli URP, biblioteche, patronati, spazi dell’innovazione, ecc.; il valore è rapportato a quello dei cosiddetti esclusi digitali, ossia la popolazione 45-74 anni che per vari motivi - scarse o nulle conoscenze in materia di utilizzo delle nuove tecnologie, ubicazione geografica, condizioni economiche, timore o scelte individuali, ecc. - non utilizza e/o non accede alle opportunità offerte dai servizi on line, dalla navigazione in internet, e più in generale dai dispositivi e servizi digitali.
I risultati principali del rapporto
Biblioteche per la diffusione della conoscenza digitale
Sono attive nel 2023 455 biblioteche comunali (fra centrali, decentrate e punti di lettura), 16 in più rispetto al 2022.
L’81% di queste ha postazioni per navigare su internet; il 79% mette a disposizione un accesso wifi ai suoi utenti, il 15% offre servizi di facilitazione digitale ai cittadini.
Il 75% ha un proprio profilo Facebook, l’85% ha il catalogo online, il 69% consente di fare il prestito online.
Complessivamente sono oltre 553 mila i follower che seguono i 401 canali “unici” di Facebook ed Instagram aperti dalle biblioteche comunali.
La distribuzione territoriale dei canali social delle biblioteche comunali vede una presenza massiccia nella provincia bolognese per Facebook (con 82 pagine) ed anche per le pagine Instagram (con 39) è quella con maggiore presenza sul territorio.
Se però si guarda al “grado di copertura” delle biblioteche comunali, risulta essere Ravenna l’ambito provinciale con la più alta percentuale di presenza: il 92% delle sue biblioteche ha infatti una pagina Facebook ed il 63% ne ha una su Instagram.
Le biblioteche comunali hanno aperto le loro prime pagine social su Facebook (FB)a partire dal 2008 con la Biblioteca Sala Borsa di Bologna, la Biblioteca dell'Archiginnasio e la Biblioteca comunale di Novafeltria.
Tra le top ten delle pagine Facebook più seguite compaiono:
La pagina della biblioteca Sala Borsa di Bologna, che è la più popolare con circa 38 mila follower, seguono Biblioteca dell’Archiginnasio (Bologna), Biblioteca della Strega Teodora, terza in questa classifica per numerosità di follower FB, unica a non garantire alcuno dei servizi online analizzati: è uno spazio di lettura all'interno del Policlinico di Modena dedicato ai piccoli degenti e ai loro genitori, la cui pagina FB è attiva dal 29 maggio 2013.
Le pagine che rientrano in questa top ten, cubano il 25% dei 474.099 follower che complessivamente seguono le 277 pagine FB delle biblioteche comunali
Tra le top ten delle pagine Instagram figurano:
la pagina della biblioteca Holden di Ravenna, quella maggiormente seguita, con 3.850 follower, attiva da agosto 2016; quattro biblioteche; la Holden, la Piccola Biblioteca Orologio, la Multiplo - Centro cultura Cavriago (la prima biblioteca ad aprire nel 2013 una pagina Instagram in Regione) e la Biblioteca civica Gambalunga di Rimini sono presenti in entrambe le top ten, per numerosità dei follower.
La Piccola Biblioteca Orologio di Reggio nell’Emilia è presente anche nella classifica per numerosità di post, la sua pagina IG è attiva da gennaio 2019
Le pagine che rientrano in questa top ten, cubano il 26% dei 78.963 follower che complessivamente seguono le 124 pagine IG delle biblioteche comunali.
Musei “digitali”
Grazie alla rilevazione ISTAT “INDAGINE SUI MUSEI E LE ISTITUZIONI SIMILARI” sono disponibili i microdati sui Musei presenti in Emilia-Romagna. La rilevazione è biennale, e consente quindi un confronto nel tempo. I dati più recenti sono relativi alle annualità 2019 e 2021.
Nel 2021 sono stati compresi nella rilevazione 424 musei (-33 rispetto al 2019) in 171 comuni emiliano-romagnoli (-2 rispetto a 2019): i musei sono variamente distribuiti nel territorio regionale, con prevalenza, come era lecito aspettarsi, nei comuni capoluogo.
La valutazione della digitalizzazione di un museo tiene conto della presenza dei seguenti elementi:
- sito web attivo,
- servizi on line (prenotazione visita, ecc.),
- profilo nei social,
- attività di digitalizzazione del patrimonio avviata/conclusa
- accesso wifi per i visitatori
L’indice di museo digitale a livello medio regionale nel 2021 è del 57%, con + 8 punti percentuali rispetto allo stesso indice calcolato sui dati del 2019 (49%).
Pur se l’indice di museo digitale a livello medio regionale è cresciuto di +8 punti percentuali, per 46 Comuni si registra una diminuzione più o meno consistente.
Per 14 Comuni tale calo è dovuto alla riduzione del numero di musei contemplati nella rilevazione ISTAT, in particolare nel piacentino sono 5 i musei che non vi rientrano più.
Negli altri 32 Comuni, il calo è invece ascrivibile ad uno o più indicatori di digitalizzazione dei musei: l’indicatore che ha visto la diminuzione maggiore è quello relativo alla messa a disposizione di servizi on line agli utenti: diminuisce in 23 Comuni; segue la presenza di una pagina social con un calo in 13 Comuni.
APP locali e regionali
Nel 2023 sono state rilevate 350 APP informative e/o interattive afferenti ad attività, iniziative, luoghi e servizi legate al territorio emiliano-romagnolo. Le APP locali, ossia che riguardano un territorio “sub provinciale” - e quindi possono ritenersi connotate da una “peculiarità locale” - sono 281, di origine sia pubblica che privata, si riferiscono a vari oggetti, con prevalenza per trasporti e mobilità, turismo e cultura, luoghi e servizi locali.
Queste APP sono prevalentemente di tipo informativo, mentre quelle che consentono forme di interazione più avanzate (prenotazioni, pagamento, segnalazione) sono minori.
Tra le novità 2023 si segnalano:
- App IO Prenoto, che nella sua fase sperimentale ha interessato inizialmente solo 9 musei è stata recentemente estesa, consentendo la prenotazione online in oltre 50 musei del Sistema museale regionale; l’app è finanziata dalla Regione Emilia-Romagna.
- APP The Lovely Places è un progetto dedicato allo sviluppo del turismo sostenibile e alla valorizzazione delle eccellenze territoriali comprese tra la Repubblica di San Marino e i territori limitrofi. E’ espressione dell’attività del TTT, Tavolo Territoriale per il Turismo, un gruppo di lavoro qualificato che coinvolge lo Stato di San Marino, le regioni dell’Emilia Romagna e delle Marche e 121 Comuni, di cui circa 70 dell’Emilia Romagna.
- APP Cittadino Solare è l’app della Comunità solare che è in crescita costante: nel momento in cui si scrive ne fanno parte 20 Comuni dell’Emilia-Romagna (al momento della rilevazione feb-mag erano solo 8 i Comuni). Classificata come app connessa alla mobilità elettrica per la ricarica delle auto è uno degli strumenti delle “città solari” che si definiscono come “città tecnologicamente avanzate che rispettano l’Ambiente e l'Uomo, utilizzando gli strumenti di una Smart City per vivere e costruire la tua città solare”.
- Si moltiplicano le app per la gestione del servizio comunale di sharing di monopattini nei Comuni di Parma, Cervia, Reggio nell’Emilia e Modena. Oltre ad HELBIZ e TIER già presentI nel 2022, si segnalano le APP Voi, Dott – Unlock your city, Bolt: Richiedi una corsa,Yango Wind.
- Tra le APP connesse alla mobilità si segnala TUO BUS relativa al bacino potenziale di Piacenza: è il servizio di trasporto pubblico urbano serale/notturno a chiamata di SETA SpA che offre la possibilità di muoversi nell’ambito dell’area urbana, programmando o richiedendo in tempo reale lo spostamento anche tramite APP.
- APP connessa alla salute e al sociale è TELLIS del Comune di Cesenatico: è un innovativo servizio di interpretariato digitale che grazie alla mediazione di interpreti LIS (Lingua dei Segni Italiana) altamente qualificati e collegati da remoto, garantisce alle persone non udenti pari opportunità comunicative per richiedere. ad esempio, informazioni sui servizi Comunali, con possibilità di contattare il Comune di Cesenatico.
Servizi di assistenza e facilitazione digitale
Nel 2023 sono state rilevate 241 sedi di servizi di assistenza / facilitazione digitale per i cittadini in 88 Comuni.
242 Comuni, però, sono ancora privi di questo tipo di servizi che, dove presenti, sono collocati principalmente presso le biblioteche comunali, gli URP / altre sedi comunali distaccate (anche come evoluzione dei servizi offerti dallo sportello di riconoscimento SPID), gli spazi di innovazione come ad esempio i laboratori aperti, le sedi di patronati o sindacati soprattutto con servizi ai pensionati.
E’ evidente la presenza soprattutto in aree di pianura e attorno ai capoluoghi, pur non mancando casi anche in aree montane: in alcuni casi, l’iniziativa è dell’Unione dei Comuni, come ad esempio per la Romagna Faentina (Alfieri digitali) o Valle Savio (Digital Point)
In molti casi il servizio è garantito dai volontari del servizio civile e molti sono stati i progetti dedicati all’erogazione di questo tipo di servizio. Il numero è destinato ad aumentare grazie al bando PNRR del progetto regionale “Digitale Facile”.
Online il bando Ragazze digitali ER - Anno 2024
Anche per il 2024 è stato approvato l’avviso pubblico per la selezione di proposte formative all’interno del progetto regionale Ragazze Digitali ER. Per gli enti interessati, la data di scadenza per la presentazione delle proposte è il 25 gennaio, entro le ore 12.00.
Il bando è destinato agli organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore, e per la Formazione superiore e di livello equivalente, che vorranno proporre un progetto formativo rivolto a studentesse delle classi 3^ e 4^ delle scuole secondarie di secondo grado dei diversi indirizzi della Regione, per la partecipazione a summer camp sui temi delle discipline STEM e informatiche.
Per l’avviso è stato previsto uno stanziamento di 240.000 euro grazie ai fondi Fse+ 2021/2027, Priorità 1 - Obiettivo specifico c.
Attività finanziabili
Le operazioni candidate devono rendere disponibili summer camp da realizzare durante il periodo estivo di sospensione delle lezioni per sostenere le ragazze nella scelta di un percorso universitario nelle discipline STEM e informatiche, offrendo loro anche la conoscenza delle opportunità formative offerte dal territorio ospitante.
In particolare, i summer camp devono essere progettati in riferimento alle due azioni di seguito specificate:
- Azione 1 - Summer camp nei luoghi universitari e della ricerca
Le operazioni devono prevedere uno o più progetti che configurano ciascuno un summer camp che deve avere a riferimento una sede di realizzazione individuata in via preferenziale, nei luoghi, nelle aule e nei laboratori delle università che hanno corsi di laurea con connotati fortemente digitali e/o nei luoghi dell’alta formazione e della ricerca e pertanto devono prevedere tra i soggetti attuatori o promotori almeno un ateneo con sede in Emilia-Romagna. I summer camp nei luoghi universitari e della ricerca devono: - essere realizzati nei comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini;
- essere aperti alla partecipazione di almeno 20 ragazze;
- avere una durata complessiva compresa tra le 40 e le 52 ore d’aula, compreso almeno un modulo dedicato alla realizzazione di una visita guidata nei luoghi di eccellenza dell’innovazione tecnologica dell’Emilia-Romagna.
- Azione 2 - Summer camp diffusi
Le operazioni devono prevedere uno o più progetti che configurano ciascuno un summer camp diffuso che deve avere a riferimento una sede di realizzazione individuata in altri territori regionali, e pertanto nei comuni non sede universitaria, e possono svolgersi valorizzando gli spazi resi disponibili dalle autonomie scolastiche e/o da altri enti e istituzioni. I summer camp diffusi devono: - essere realizzati in altri territori regionali (comuni non sede universitaria);
- essere aperti alla partecipazione di almeno 15 ragazze;
- avere una durata complessiva compresa tra le 40 e le 52 ore d’aula, compreso almeno un modulo dedicato alla realizzazione di una visita guidata nei luoghi di eccellenza dell’innovazione tecnologica dell’Emilia-Romagna.
SOGGETTI AMMESSI ALLA PRESENTAZIONE DELLE OPERAZIONI
Potranno candidare Operazioni a valere sul presente Avviso in qualità di soggetti gestori titolari:
- organismi accreditati per l’ambito della “Formazione superiore” ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii. che entro la data del 31/10/2023 abbiano presentato domanda di accreditamento ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 201/2022 per l’ambito “Formazione superiore e di livello equivalente (FS)” nelle more della conclusione del procedimento di accreditamento;
oppure
- organismi accreditati ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 201/2022 per l’ambito “Formazione superiore e di livello equivalente (FS)”, o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito, entro la data di scadenza del presente Avviso.
Tutte le informazioni del bando su:
Competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza
Il progetto Ragazze Digitali rientra all’interno del percorso previsto da Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con enti locali, sindacati, imprese, scuola, atenei, associazioni ambientaliste, Terzo settore e volontariato, professioni, Camere di commercio e banche, per l’attuazione del Patto per il lavoro e il clima, che si pone l’obiettivo di fare dell’Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi investendo in educazione, istruzione, formazione, ricerca e cultura: per non subire il cambiamento ma determinarlo, per generare lavoro di qualità e contrastare la precarietà e le disuguaglianze, per innovare la manifattura e i servizi, per accelerare la transizione ecologica e digitale.
A livello Europeo, l'Agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza” si pone, tra gli altri, l’obiettivo di aumentare i laureati, in particolare donne, in discipline STEM, aumentando l'attrattiva degli studi e delle carriere in questi settori.”.
L’Agenda digitale dell'Emilia-Romagna 2020-2025: Data Valley Bene Comune individua le “sfide” di cambiamento per il territorio nel suo complesso associabili a diversi obiettivi di sviluppo inclusi nell’Agenda 2030 tra le quali “Donne e Digitale: una risorsa indispensabile”. Tra le azioni previste l’Agenda evidenzia l’impegno a “Coinvolgere le università in un’azione comune per la promozione delle materie STEM e digitali fra le ragazze mutuando le buone pratiche già in atto e promuovendo azioni per la parità di genere nelle carriere universitarie”.
Da questo progetto prende le file Ragazze DIgitali ER, un progetto di orientamento attivo che si pone come obiettivo principale l’avvicinamento delle ragazze al digitale, all’informatica e alle loro applicazioni pratiche, in modo divertente e creativo, contribuendo così a ridurre il divario digitale di genere.
Più info sulle edizioni passate di Ragazze Digitali ER: https://digitale.regione.emilia-romagna.it/ragazze-digitali
Benchmarking dell’innovazione nella PA Locale: i servizi online
La rilevazione riguarda gli enti locali del territorio regionale: Regione, enti e agenzie regionali, società partecipate regionali, Province, ACER, ASL, Unioni di Comuni, Comuni, ASP (aziende pubbliche servizi alla persona), enti parco, gestori trasporto pubblico locale, istituzioni ed aziende partecipate dai comuni, ecc.
I dati sono stati raccolti da ART-ER mediante ricerche on line nei siti web istituzionali di oltre 430 enti locali emiliano-romagnoli da maggio ad agosto 2023, mediante dati forniti da Lepida Scpa e tramite il sito di APPIO.
La rilevazione ei suoi obiettivi
Annualmente il Coordinamento dell’Agenda Digitale realizza, tramite ART-ER Scpa, una rilevazione che misura l’offerta di servizi online da parte della pubblica amministrazione locale del nostro territorio: quali e quanti servizi online per cittadini e imprese, la natura delle piattaforme di erogazione, le forme di autenticazione attivate, quali e quanti servizi online hanno l’accesso con SPID, quali sono quelli conformi a PAGOPA, la presenza di servizi comunali su APPIO o su APP locali.
La rilevazione riguarda gli enti locali del territorio regionale: Regione, enti e agenzie regionali, società partecipate regionali, Province, ACER, ASL, Unioni di Comuni, Comuni, ASP (aziende pubbliche servizi alla persona), enti parco, gestori trasporto pubblico locale, istituzioni ed aziende partecipate dai comuni, ecc.
I dati sono stati raccolti da ART-ER mediante ricerche on line nei siti web istituzionali di oltre 430 enti locali emiliano-romagnoli da maggio ad agosto 2023, mediante dati forniti da Lepida Scpa e tramite il sito di APPIO.
I risultati principali
In sintesi i dati del 2023 ci raccontano che sono complessivamente 358 i servizi online rilevati sul territorio regionale, di cui 201 di competenza comunale, 18 in più rispetto al 2022.
Aumentano in particolare i servizi digitali per l’edilizia residenziale, grazie in modo particolare alla piattaforma regionale Lepida di accesso unitario, i servizi digitali di anagrafe e stato civile, grazie sia ad ANPR, sia all’attivazione di piattaforme autonome multiservizio; aumentano - seppur di poco, anche perché hanno una copertura già molto elevata - sia la quota di servizi online comunali con SPID, sia i servizi online comunali di pagamento con piattaforme conformi a Pagopa.
Diminuiscono i servizi digitali della sanità, per via della disattivazione di servizi attivati durante la pandemia ed ora non più necessari.
La distribuzione dei servizi sul territorio
Per quanto riguarda le differenze territoriali, per la prima volta, la crescita dei comuni di piccole dimensioni è maggiore di quella dei comuni grandi, che registrano comunque i valori medi più elevati; la montagna cresce più lentamente della pianura.
Tutti i cittadini emiliano-romagnoli possono contare su almeno 133 servizi online (37% dei 358 servizi online unici rilevati): Ferrara, con 173 servizi di competenza comunale e 264 servizi complessivi è il comune con l’offerta più ampia.
Inumero medio di servizi online offerti dai comuni di pianura è 187 e 174 quelli di montagna.
Le piattaforme di servizi
Sono complessivamente 338 le piattaforme di erogazione di servizi online (+28 rispetto al 2022).
Le piattaforme regionali e nazionali crescono ma con valori meno significativi (rispettivamente +2 e +4) di quelli relativi alle piattaforme autonome, che invece aumentano significativamente.
Nei comuni più periferici la percentuale maggiore di servizi online comunali è erogato con piattaforme regionali (il Comune di Polinago (MO) arriva all’82,9%) e piattaforme nazionali ( il Comune di Berceto (PR) arriva al 34,1%).
Nei comuni di maggiore dimensione e prevalentemente di pianura, la percentuale maggiore di servizi online comunali è erogata con piattaforme autonome: Cesenatico (FC) arriva all’ 83,5%)
Le piattaforme regionali a maggiore diffusione sono Payer (pagamenti on line), Accesso Unitario (per presentazione pratiche SUAP e edilizia residenziale), FSE (per servizi sanitari digitali), Lavoro per te (per la gestione di servizi ed opportunità nel mondo del lavoro) e infine SATER e MERER per l’acquisto elettronico / gestione gare e contratti.
Le piattaforme autonome a maggiore diffusione sono Elixforms (multiservizio per la presentazione di domande on line), E-fil (pagamenti on line), Entranext (sia di pagamento che di presentazione domande on line), Sportello telematico Maggioli (multiservizio per la presentazione di domande on line, e in alcuni casi pagamenti), Jcity gov Maggioli (pagamenti on line)
L’indice di interattività comunale
L’indice di interattività comunale è un indicatore che misura l’attivazione di servizi online per le fasi di presentazione domanda e/o relativo pagamento applicabili a 140 procedimenti amministrativi di competenza comunale. I procedimenti sono articolati in aree tematiche, per identificare i settori più forti e quelli più deboli. L’indice massimo (100%) si raggiunge quando, per ogni fase attivabile online per tutti i procedimenti, il Comune ha attivato effettivamente il servizio interattivo corrispondente.
Ferrara raggiunge l’indice maggiore (72,6%) grazie allo Sportello telematico Maggioli (nel quale vengono offerti anche i servizi per edilizia residenziale ed è integrato coi pagamenti on line Pagopa). Ha anche il numero maggiore di procedimenti con tutte le fasi online (86).
SPID e APP IO
Si attesta all’85% la quota dei servizi online che prevedono l’ accesso con SPID (con un aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2022).
Fiorenzuola d’Arda (PC) ha la percentualepiù elevata di servizi online comunali con accesso con SPID (98,6%)
I servizi online comunali di pagamento online erogati su piattaforme conformi a Pagopa sono nel 2023 il 90% del totale. Maranello (MO) ha la percentualepiù elevata (95%, 40 su 42 complessivi)
Su APP IO al giugno 2023 sono presenti 6.333 servizi di 321 Comuni emiliano-romagnoli.
Borgonovo Val Tidone (PC) ha il numero maggiore (78) seguito da Medesano (PR).
Il numero medio più elevato di servizi comunali su APP IO è dei Comuni medio-grandi, che evidenziano anche il miglior tasso di crescita rispetto al 2022.
APP locali e regionali
Nel 2023 sono state rilevate 350 APP informative e/o interattive afferenti ad attività, iniziative, luoghi e servizi legate al territorio emiliano-romagnolo.
Le APP locali, ossia che riguardano un territorio “sub provinciale” - e quindi possono ritenersi connotate da una “peculiarità locale” - sono 281, sia di natura pubblica che privata, si riferiscono a vari oggetti, con prevalenza per trasporti e mobilità, turismo e cultura, luoghi e servizi locali: sono prevalentemente di tipo informativo, mentre quelle che consentono forme di interazione più avanzate (prenotazioni, pagamento, segnalazione) sono in numero minore.
Tra le novità 2023 si segnalano: App IO Prenoto, APP The Lovely Places, APP Cittadino Solare
Si moltiplicano le app per la gestione del servizio comunale di sharing di monopattini nei Comuni di Parma, Cervia, Reggio nell’Emilia e Modena. Oltre ad HELBIZ e TIER, già presentI nel 2022, si segnalano le APP Voi, Dott – Unlock your city, Bolt: Richiedi una corsa, Yango Wind - e-scooter sharing.
Tra le APP connesse alla mobilità si segnala TUO BUS relativa al bacino potenziale di Piacenza.
APP connessa alla salute e al sociale è TELLIS del Comune di Cesenatico.
È possibile trovare il report completo qui
Agenda digitale e Ambiente. Al via il percorso per la realizzazione di VERA, la “Gemella Digitale dell’Emilia-Romagna”. Obiettivo: tutela del territorio e contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico. Oggi a Bologna la presentazione del progetto, Priolo e Salomoni: “Le enormi potenzialità del digitale a servizio del territorio per raggiungere insieme gli obiettivi del Piano Aria”
Bologna - Una vera a propria Gemella Digitale dell’Emilia-Romagna che sarà in grado di prevedere le risposte del sistema ambientale e territoriale alle politiche regionali di sostenibilità, tutela del territorio e contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico. E di mettere a punto, grazie al digitale, azioni sempre più efficaci per migliorare la qualità dell’aria e favorire uno sviluppo sostenibile.
Entra nel vivo la fase operativa del progetto VERA (Virtualizing Emilia-Romagna air quality), finanziato con 3 milioni del FESR 2021-27 e presentato oggi in Regione a Bologna durante il convegno ‘VERA. La Gemella Digitale dell’Emilia-Romagna: esperienze internazionali a confronto’. Prima in un workshop tecnico riservato agli esperti, poi in un incontro pubblico con la presentazione di esperienze simili regionali, nazionali e internazionali. Presenti, tra i numerosi relatori, la vicepresidente con delega alla Transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico, Irene Priolo, l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni, e il presidente di IFAB (International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development), Francesco Ubertini.
VERA è uno strumento strategico concepito per supportare, facendo leva sulle enormi potenzialità e possibilità di impiego del digitale, le politiche regionali di sostenibilità, tutela del territorio, contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico. In coerenza con i piani di miglioramento della qualità dell’aria (PAIR 2030 – Piano aria integrato regionale), le azioni strategiche definite nel Patto per il Lavoro e Clima, l’Agenda regionale 2030 per lo sviluppo sostenibile e la Sfida 1 ‘Dati per il territorio’ dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER) 2020-25 ‘ Data Valley Bene Comune’.
Il suo compito sarà fornire simulazioni ad alta risoluzione delle possibili evoluzioni del sistema territoriale ed elaborare scenari ipotetici sulla risposta del territorio emiliano-romagnolo alle politiche regionali relative a qualità dell’aria, contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici. Come? Integrando diversi dati (fisiografici, meteorologici, climatici, di traffico, di emissioni, ecc.) con un sistema innovativo che potrà utilizzare la potenza di calcolo di MarghERita, il computer HPC (High Performance Computing) della Regione, in connessione con le nuove soluzioni ICT (Information and Communication Tecnology) e con i dati delle costellazioni satellitari.
“Il progetto VERA si innesta nelle politiche regionali di tutela del territorio, sostenibilità, contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico convergendo nella sfida di sostenere, proprio grazie alle enormi potenzialità del digitale, la misurazione e previsione degli impatti derivanti dalle attuali e future funzioni di gestione della qualità dell’aria della Regione e del Piano Aria Integrato Regionale 2030-affermano Priolo e Salomoni-. Proponiamo quindi uno strumento che possa offrire delle opportunità, a partire da quello dell’innovazione digitale, per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e che possa far passare la nostra Emilia-Romagna da ‘Data Valley polo di eccellenza’ a ‘Data Valley diffusa’, in cui infrastrutture, piattaforme, tecnologie, competenze, dati e applicazioni siano nella disponibilità di tutti, un bene comune elemento distintivo e caratterizzante del territorio. Un obiettivo che sarà realizzato anche con il contributo della Gemella digitale dell’Emilia-Romagna VERA”.
“L’Emilia-Romagna rappresenta sempre più il cuore pulsante dello sviluppo tecnologico del Paese -commenta Ubertini-. Siamo orgogliosi nel supportare la Regione, con il nostro network internazionale, nel raccogliere esperienze concrete e casi d'uso come prezioso contributo per le Pubbliche Amministrazioni per progettare lo sviluppo sostenibile. Il progetto VERA rappresenta un esempio virtuoso della pratica del Digital Twin, destinata a diventare un modello per molte altre Regioni- aggiunge Ubertini-. Questa applicazione innovativa integra lo spazio fisico con quello digitale, creando modelli interattivi della realtà che consentono interventi sempre più efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria a vantaggio della vita dei cittadini”.
Durante il convegno, al quale hanno partecipato esperti internazionali del settore, rappresentanti dell’Università di Bologna e amministratori locali emiliano-romagnoli, sono state presentate le potenzialità dei Gemelli Digitali e passate in rassegna esperienze nazionali e internazionali che coinvolgono le città di Bologna, Parma, Herrenberg e Tallinn.
Alluvione e digitale. Comune di Cesena, Unione della Romagna Faentina e Unione dei Comuni della Bassa Romagna ricevono dalla Regione il premio speciale Agenda Digitale 2023. Salomoni: “Nel momento dell'emergenza, questi Enti hanno usato il digitale per dare supporto alle comunità”
Bologna - Attivare strumenti digitali per gestire le richieste di intervento, condividere informazioni con la popolazione, coordinare i volontari e le iniziative di solidarietà. Il tutto grazie a strumenti quali app per smartphone, mappe digitali aggiornate in tempo reale sulla posizione di frane e allagamenti, siti web per la stima dei danni e la rendicontazione degli interventi.
Durante l’alluvione che nel maggio scorso ha colpito la Romagna e diversi territori appenninici, ci sono stati enti che hanno fatto tesoro delle competenze e delle risorse informatiche a disposizione per gestire l’emergenza.
Sono il Comune di Cesena, l’Unione della Romagna Faentina e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna: a loro l’assessora regionale all’Agenda digitale, Paola Salomoni, ha consegnato ieri pomeriggio la menzione speciale Premio Agenda Digitale 2023, durante una cerimonia al Ridotto del Teatro Masini di Faenza.
Il conferimento è avvenuto a conclusione del Festival After Off, l’evento speciale di due giorni organizzato dalla Regione in collaborazione con l'Unione della Romagna Faentina per ragionare su come le tecnologie digitali possano essere utilizzate per gestire le emergenze.
“Sono stati numerosi gli strumenti online e le soluzioni digitali attivate dagli enti locali durante i drammatici giorni dell’alluvione- sottolinea Salomoni-. Premiare oggi questi enti serve soprattutto a sottolineare la capacità di utilizzare soluzioni innovative per dare supporto alle proprie comunità. Ringraziamo gli Amministratori, le Amministratrici e tutti i tecnici perché ora queste soluzioni fanno parte di un patrimonio condiviso a disposizione di tutti”.
In allegato: le motivazioni del premio e alcune foto dell’evento
Allegati
Digitale. Dai primi soccorsi alla solidarietà, la tecnologia protagonista anche durante l’alluvione in Emilia-Romagna. A Faenza (RA) il festival “After Off” dal 30 novembre al 1^ dicembre, per fare il punto sull’esperienza vissuta durante quella drammatica emergenza. Salomoni: “Due giorni di dialogo e riflessione sulle potenzialità del digitale nella gestione delle emergenze, dal monitoraggio degli eventi alle iniziative di solidarietà”
Bologna - Droni, sensori connessi a internet e immagini satellitari, interventi tempestivi di ripristino delle infrastrutture per la connettività. Un’applicazione nata per concerti rock che dopo l’alluvione in Emilia-Romagna arriva a coordinare 30mila volontari. Un portale per donare mobili o oggetti.
L’utilizzo delle nuove tecnologie per allertare, comunicare, governare l’emergenza si è dimostrato fondamentale nelle drammatiche ore dell’alluvione che nel maggio scorso ha colpito l’Emilia-Romagna. Dagli avvisi alla popolazione, al coordinamento degli aiuti tecnici, dal monitoraggio dell’evento al controllo del territorio, l’uso del digitale si è rilevato imprescindibile in ogni fase.
Come investire allora sul digitale per migliorare la gestione delle emergenze?
A questa e altre domande cercherà di rispondere il Festival After Off che si terrà a Faenza (RA) il 30 novembre e il 1^ dicembre. Si tratta di un evento “speciale”, legato all’attualità, che non rientra nella tradizionale programmazione di After, la manifestazione che Regione Emilia-Romagna dedica alla diffusione della cultura digitale: da qui la definizione “Off”. I due giorni di incontri sono organizzati in collaborazione con l'Unione della Romagna Faentina.
In particolare, nel corso dei lavori previsti per il pomeriggio del 1° dicembre, presso il Ridotto del Teatro Masini di Faenza, si mostrerà per esempio come droni e satelliti possano agevolare il monitoraggio del territorio durante un’emergenza, o come sensori collegati a Internet siano in grado di semplificare la gestione dei reticoli idraulici.
Altro tema rilevante è quello della solidarietà: si racconterà la storia di Volontari Sos, un’applicazione nata dall’adattamento dell’app di Rockin 1000, usata per la realizzazione di concerti rock, che opportunamente modificata è stata adottata da 18 amministrazioni romagnole per coordinare al meglio la disponibilità dei tanti che hanno voluto dare una mano e raccogliere segnalazioni di bisogno: oltre 30mila i volontari coinvolti.
Sarà poi presentato il portale setiserve.it, nato per mettere in contatto le persone o le attività colpite dall’alluvione con donatori che, tramite questa piattaforma online, hanno messo a disposizione gratuitamente mobili, oggetti o servizi di diversa natura.
Nel corso dell’incontro verranno inoltre presentati i racconti diretti di alcuni enti e territori della Regione, e interverrà anche il Dipartimento di Informatica dell’Università di Bologna
Al termine dell’evento verranno infine consegnati i riconoscimenti della categoria speciale “Migliori pratiche di Emergency Management”, del Premio Agenda Digitale, svoltosi lo scorso ottobre a Bologna. I premi verranno dati ad alcuni territori selezionati tra quelli che maggiormente si sono distinti per un uso consapevole e funzionale del digitale a supporto delle attività di gestione dell’emergenza e delle attività di ripristino e sostegno alle popolazioni colpite.
“Durante i terribili giorni dell’alluvione è stato quasi istintivo rivolgersi alle tecnologie digitali- commenta l’assessora all’Agenda digitale e scuola, Paola Salomoni-. Quando molte strade diventano impercorribili e diverse aree pubbliche inaccessibili, è attraverso uno spazio digitale che ci si muove per avvisare la popolazione o coordinare gli aiuti tecnici. È necessario fare tesoro di quell’esperienza e riflettere su come le tecnologie adottate per la gestione dell’ordinario e la prevenzione possano rivelarsi utili anche in situazioni straordinarie. After Off nasce con questo preciso obiettivo”.
"Dopo il successo dell’edizione 2022, per l’Unione della Romagna Faentina è un onore poter ospitare anche quest’anno After nella sua edizione Off- aggiunge Luca della Godenza, sindaco di Castelbolognese e vicepresidente della Romagna Faentina con delega a Servizi informativi, innovazione e Smart City-. É l’occasione perfetta per mostrare come il digitale ha contribuito a gestire in modo più efficace l’emergenza che ha colpito così intensamente il nostro territorio e tutta la Romagna nella primavera 2023".
Info e iscrizioni. https://regioneer.it/jl678n1h
Dal 15 novembre, online la nuova offerta formativa per una piena cittadinanza digitale.
La nuova offerta formativa propone corsi ed eventi su un ampio spettro tematico. Assieme ai grandi classici, come le attività di alfabetizzazione digitale base per pc e smartphone, questa edizione di Pane e internet propone temi di cultura digitale come l’uso dei social media, i dati e le tracce digitali, la sicurezza informatica e la creazione di contenuti digitali.
Il progetto apre anche a temi di educazione digitale, con una serie di webinar che trattano ambiti di grande attualità: l’odio in rete, la dipendenza da Internet, come riconoscere e prevenire questi fenomeni. Con i corsi, ripartono anche gli eventi in collaborazione con la Direzione dell’Emilia-Romagna dell'Agenzia delle Entrate sulla registrazione dei contratti d'affitto e sullo sportello digitale con la presenza degli esperti dell'agenzia.
Con i corsi ripartono anche gli eventi, i webinar e i laboratori pratici per creare nuovi momenti di condivisione e collaborazione all’interno della comunità digitale di Pane e Internet.
Pane e Internet
È un’iniziativa nata nella nostra regione nel 2009 per promuovere e diffondere la conoscenza del digitale e rendere la comunità più inclusiva e interconnessa. In questo senso si inserisce nel contesto dell’Anno Europeo per le Competenze, che sottolinea l’importanza degli investimenti sulla formazione con un’attenzione particolare all’inclusività e all’efficacia dei processi di apprendimento.
Come partecipare
I corsi sono aperti alla cittadinanza e a tutte le persone interessate.
Partecipare è semplice. Se vuoi far parte di questo nuovo percorso di crescita digitale, consulta il calendario delle attività sul sito Pane e Internet. E iscriviti agli eventi formativi di tuo interesse.
Occupazione. Competenze digitali per il mercato del lavoro, per oltre 14.600 donne e a persone non occupate: percorsi di formazione con un investimento della Regione di 8,1 milioni di euro. L’assessore Colla: “Un ulteriore tassello per vincere la sfida del lavoro”
Bologna – Disponibili 46 Operazioni, articolate in progetti ed edizioni, di formazione permanente e diffusa, per acquisire competenze digitali rivolti a donne, indipendentemente dalla condizione occupazionale, e persone non occupate.
Si tratta di corsi che saranno realizzati dagli enti di formazione professionale emiliano-romagnoli accreditati, grazie a un investimento complessivo della Regione di 8,1 milioni di euro, finanziato con risorse europee del Programma regionale Fse Plus 2021-2027.
Il via libera all’approvazione dell’offerta formativa, esito ii due distinti bandi, in continuità con quanto già realizzato nella precedente programmazione Por Fse 2014/2020, è arrivato dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta. Misura che si aggiunge a quanto già avviato nei mesi scorsi da viale Aldo Moro: in Emilia-Romagna nel corso del 2023 sono state quasi 11mila non occupati e donne che hanno potuto frequentare percorsi formativi, per acquisire nuove competenze da spendere sul mercato del lavoro.
Con le risorse stanziate, un investimento di 3,8 milioni di euro permetterà a oltre 6.800 donne di acquisire competenze digitali per rafforzare la propria posizione nel mercato del lavoro o per sostenerle nell’ingresso o nel reinserimento. Mentre saranno oltre 7.800 le persone non occupate, comprese le persone impegnate nei percorsi di inserimento previsti dal programma nazionale di occupabilità, Gol, che potranno, in esito ai percorsi approvati e finanziati, acquisire competenze ed essere sostenute nel proprio percorso di ricerca attiva del lavoro migliorando la propria occupabilità, grazie a un investimento di circa 4,3 milioni di euro.
“Prosegue l’impegno della Regione nella formazione professionale per vincere la sfida dell’occupazione-afferma l’assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale, Vincenzo Colla-. Questo in coerenza con l’obiettivo indicato nel Patto per il lavoro e per il clima di rafforzare e incrementare le opportunità di formazione permanente, per permettere a tutte le persone di intraprendere percorsi individuali per accrescere i livelli di istruzione e delle competenze e rafforzare la propria occupabilità per tutto l'arco della vita. Misure volte a fornire competenze chiave per permettere a tutti di essere in grado di utilizzare le tecnologie digitali non solo sul lavoro, ma anche come ausilio per la cittadinanza attiva e l’inclusione sociale, nel raggiungimento di obiettivi personali, sociali o commerciali”.
La formazione:
La Regione ha reso disponibile un’offerta formativa modulare, flessibile e personalizzabile che sarà attivata in tutto il territorio regionale, rivolta rispettivamente a persone non occupate e alle donne, residenti o domiciliati in Emilia-Romagna.
Le opportunità formative approvate in esito ai due distinti bandi sono articolate in progetti della durata di 20 o 40 ore e di livello base, intermedio o avanzato e fanno riferimento alle seguenti aree di competenza del Digital Competence Framework for Citizens - DigComp 2.2: alfabetizzazione su informazioni e dati, comunicazione e collaborazione, creazione di contenuti digitali, sicurezza e risoluzione di problemi.
La Data Valley in Giappone: al lavoro su supercalcolo, digitale, intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale, supercalcolo, le nuove frontiere dell’aerospazio e quelle delle scienze della vita.
La Data Valley emiliano-romagnola incontra la Città della Scienza di Tsukuba, nella Prefettura di Ibaraki, e apre un canale di collaborazioni che guarda a possibili progetti comuni con una realtà di eccellenza a livello mondiale. Una struttura che riunisce 29 istituzioni di ricerca e formazione giapponesi, tra cui l’Università di Tsukuba, centro di riferimento internazionale per la ricerca sull’intelligenza artificiale, e la Japan Aerospace Exploration Agency (IAXA).
Una nuova tappa della missione istituzionale della Regione, in corso fino al 18 novembre tra Tokyo, Ibaraki e Osaka.
All’incontro erano presenti anche gli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e all’Agricoltura, Alessio Mammi. Le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma e Ferrara, i Cluster Mech, Agrifood, Health, Greentech. Con Cineca e Ifab - la Fondazione internazionale Big Data, intelligenza artificiale e sviluppo umano voluta dalla Regione -, l’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori "Dino Amadori” di Meldola (FC) e l’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
Big data e digitale, dunque, robotica, nuove tecnologie applicate a cura e salute e welfare - con un focus sull’invecchiamento attivo della popolazione – e aerospazio sono stati alcuni dei temi al centro del confronto con l’Università di Tsukuba, già meta di una missione della Regione nel 2019.
Le possibilità di scambi e investimenti nella ricerca e nei settori ad alta tecnologia sono state affrontate anche nell’incontro che il presidente Bonaccini ha avuto con il governatore di Ibaraki, Kazuhico Oigawa. Una relazione, quella tra Regione Emilia-Romagna e Prefettura di Ibaraki, ormai consolidata, a partire da un “verbale di amicizia” sottoscritto nel 1986 e da numerosi scambi di visite e delegazioni. Bonaccini ha in particolare ringraziato Oigawa per la donazione a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione di maggio: “Un ulteriore segnale di vicinanza tra le nostre comunità, nel nome della collaborazione e della solidarietà”, ha detto il presidente.
Aerospazio: dopo Houston, l’Agenzia spaziale giapponese
Il settore aerospaziale con le sue importanti applicazioni in settori quali l’agricoltura, l’ambiente, il meteo, lo studio di nuovi materiali, la salute, l’alimentazione e la farmaceutica, è stato al centro della visita alla Japan Aerospace Exploration Agency, realtà di assoluta eccellenza a livello mondiale, con rapporti consolidati con la statunitense NASA e con l’Agenzia spaziale europea (ESA). A ricevere la delegazione regionale, il vicepresidente di Jaxa, Yasuo Ishii.
Un impegno da parte della Regione che si è tradotto anche in un bando da 5 milioni di euro a sostegno della filiera aerospaziale. Dopo la visita di una delegazione regionale a Houston in Texas nel marzo scorso, cui ha fatto seguito a settembre la lettera di intenti siglata tra Regione e Axiom Space.
L’incontro con Mitsubishi e la National Agricolture and Food Research Organization
Ricerca, innovazione, attrattività i temi affrontati nel corso dell’incontro che l’assessore Colla ha avuto a Tokyo con Yuko Nakahira, vicepresidente esecutivo di Mitsubishi Chemical Group, che ha recentemente acquisito il 100% della società CPC di Modena, con prospettive di investimento e di potenziamento delle linee produttive della fibra di carbonio e Centro di ricerca anche per il riciclo e riuso dei materiali. Una realtà di primo piano quella di CPC Modena, beneficiaria anche di un finanziamento della Regione di 1,5 milioni di euro tramite la legge per la promozione e l’attrazione di investimenti, per un progetto nel settore dell’automotive e dei nuovi materiali.
Ancora ricerca in primo piano, ma questa volta in campo agricolo, con la visita dell’assessore Mammi alla National Agricolture and Food Research Organization (Naro). Un confronto che si è focalizzato soprattutto sulle prospettive di collaborazione nei settori del benessere animale, dell’antibiotico resistenza, delle epizoozie (in veterinaria la diffusione di una malattia infettiva a un gran numero di animali della stessa specie o di specie diverse) e della fermentazione dei cereali.
Siamo fortemente impegnati a stringere alleanze di alto profilo con le aree più innovative, rafforzando la rete internazionale della Regione, e il Giappone è sicuramente un punto di riferimento mondiale. Le nuove tecnologie e il digitale, su cui abbiamo investito tanto negli ultimi anni, anticipando il bisogno di dare risposte efficaci ai nuovi bisogni e sfide che abbiamo davanti adesso, devono metterci nelle condizioni di migliorare la qualità della vita delle persone e costruire una piena sostenibilità sociale, economica e ambientale, creando occupazione di qualità. Riteniamo che l’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione, con università e centri di ricerca collegati alle imprese e alle filiere manifatturiere in cluster attivi in ogni comparto, in un clima di forte coesione e condivisione degli obiettivi con le parti sociali riunite nel Patto per il Lavoro e il Clima, renda l’Emilia-Romagna un interlocutore di primo livello, uno snodo internazionale del sistema della conoscenza, capace di attirare investimenti e talenti.
Siamo di fronte a un settore ad alto valore aggiunto e per noi strategico, con importanti ricadute in diversi settori dell’economia regionale- ha sottolineato l’assessore Colla-. L’Emilia-Romagna ha le carte in regola per candidarsi a essere una realtà di primo piano, forte di una filiera regionale che conta 180 aziende, ai grandi investimenti realizzati in questi anni sulla conoscenza e sulle competenze, ma anche alle importanti collaborazioni sul piano internazionale. A partire da quella stretta con Axiom Space, una delle aziende statunitensi leader del settore impegnato nella realizzazione della prima stazione orbitante privata".
Progetto VERA. A dicembre una rassegna delle esperienze nazionali e internazionali per dare avvio alla fase operativa
Il progetto VERA vuole essere uno strumento strategico a supporto del Patto per il Lavoro e Clima, dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile della Regione, del PAIR 2030 e del Percorso per la neutralità carbonica, in coerenza con l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER) 2020-25 ‘Data Valley Bene Comune’.
L’evento di kick-off parte da una rassegna delle esperienze nazionali e internazionali per poi dare avvio alla fase operativa del progetto VERA, si svolgerà il 7 dicembre 2023 – ore 14:30
presso Regione Emilia-Romagna, Viale della Fiera 8, Bologna, Sala 20 maggio 2012.
Iscrizioni
Per iscrizioni online consultare il link:
Programma
14.30 - Introduzione e saluti istituzionali
Irene Priolo, Vice presidente della Regione Emilia-Romagna
Francesco Ubertini, Presidente IFAB e Professore Università di Bologna
Modera l’incontro
Mirko degli Esposti, Professore ordinario Dipartimento di Fisica e astronomia Università di Bologna
Interventi
14.45 - Gemelli digitali urbani: nuove tecnologie a servizio delle città intelligenti
Orso Peruzzi, Data Scientist IFAB
Filippo Dalla, Dottorando DIFA Università di Bologna
15.00 - Le esperienze internazionali di Digital Twin
- Herrenberg (Germania)
Leyla Kern, Research assistant in visualization and digital twins at the High-performance Computing Center Stuttgart - Tallinn (Estonia)
Viktorija Prilenska, PhD, research fellow and project manager in FinEst Centre for Smart Cities, Tallinn University of Technology
Andres Maremae, Digital twin project manager in Tallinn Strategic Management Office
15.30 - I progetti delle città emiliano-romagnole
- Gemello digitale di Bologna
- Gemello digitale di Parma
15.50 - Il percorso verso la Gemella digitale dell’Emilia-Romagna: VERA
- Paolo Ferrecchi, Direttore Generale DG Cura del territorio e dell’ambiente, Regione Emilia-Romagna
16.10 - Conclusioni e saluti finali
- Paola Salomoni, Assessore alla scuola, università, ricerca, agenda digitale Regione Emilia-Romagna
Link utili:
After OFF a Faenza per parlare di digitale in situazione di Emergenza
L’appuntamento After OFF a Faenza, dal 30 novembre al 1° dicembre, sarà un’occasione per riflettere su come il digitale possa aiutare durante le situazioni di emergenza, a partire dall'esperienza dell'alluvione che la scorsa primavera ha colpito i territori della Romagna.
Il Digitale a supporto della situazioni di emergenza
Gli incontri prendono le fila dall’emergenza che durante la primavera 2023 ha colpito la Romagna e che è stata caratterizzata anche dall’uso del digitale come supporto su più fronti: dalle modalità di avviso della popolazione, al coordinamento degli aiuti tecnici, così come per il monitoraggio e il controllo del territorio.
Sia durante i primi momenti dell’alluvione, che nei giorni e nelle settimane successive, si sono susseguite iniziative pubbliche e private di sperimentazione e applicazione concreta dell’uso del digitale nella gestione delle emergenze.
Quello che si apre ora sono prospettive e spunti di lavoro futuro, a partire da esperienze di gestione dell’ordinario e di prevenzione, applicabili anche in situazioni straordinarie.
In quest’ottica, Regione Emilia-Romagna, insieme all’Unione della Romagna Faentina, ha deciso di organizzare una speciale edizione After OFF: un momento di dialogo e riflessione per ragionare se il digitale possa essere o meno uno strumento da implementare per affiancare le procedure esistenti nella gestione delle emergenze.
Il laboratorio Citizer Science per promuovere tra i più giovani la tutela del territorio
After OFF inizierà il 30 novembre con il laboratorio per studenti ”Citizer Science in action: la scienza dei cittadini e il design thinking al servizio delle emergenze”. L’incontro vedrà il coinvolgimento di studentesse e studenti di due scuole superiori di Faenza, con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza dei partecipanti sull’importanza di collaborare ad attività di citizen science per promuovere la tutela dell’ambiente e del suo monitoraggio, al fine di agevolare la gestione dei territori in situazioni di emergenza.
In particolare, l’edizione speciale di questo laboratorio è legata al percorso di creazione dei Laboratori Aperti della città, ed è centrata sui temi dell’emergenza ambientale e dell’importanza della raccolta dati in queste situazioni.
Il laboratorio è parte del progetto Citizer Science, dell’Agenda Digitale, nato nel 2022, che ha tra i suoi obiettivi una maggiore diffusione della Scienza dei Cittadini sul territorio regionale, proprio per il contributo che questa può dare sia alla disponibilità di dati sul territorio, che all’aumento di consapevolezza e conoscenza dei cittadini su di esso.
Emergency management: il seminario per parlare di digitale ed emergenze
Il Festival proseguirà poi il 1° dicembre, al Ridotto del Teatro Masini, dalle 16.00 alle 18.00, con la conferenza “Emergency management: come il digitale può aiutare in situazione di emergenza”. Un evento in cui diversi relatori, provenienti dal mondo dell’impresa e della Pubblica Amministrazione, racconteranno la loro esperienza di uso del digitale per la prevenzione e la gestione delle situazioni di emergenze, e ragioneranno insieme su spunti di lavoro concreti e operativi per l’Emilia-Romagna in questo ambito.
Si parlerà di strumenti e soluzioni concreti, a partire da case history sia del territorio che in ambito internazionale.
L’incontro sarà anche una possibilità per discutere su come e cosa è possibile imparare da quanto successo, e per trovare, attraverso il confronto con i soggetti coinvolti, anche nuove possibilità di collaborazione non solo tra EELL, ma anche con soggetti privati.
A conclusione dell’evento verranno consegnate delle menzioni speciali del Premio Agenda Digitale, per i comuni che, nel corso dell’alluvione della scorsa primavera, si sono maggiormente distinti in riferimento all’uso di strumenti tecnologici e digitali a sostegno delle attività di raccolta e coordinamento di aiuti e soccorsi.
Info e iscrizioni. https://regioneer.it/jl678n1h
Il futuro digitale delle ragazze
"Le donne sono ancora ostacolate nel mercato digitale. Tutto parte dalla formazione: un progetto virtuoso in Emilia-Romagna mostra come abbattere i pregiudizi stimolando l'interesse delle ragazze per le materie tecniche e scientifiche."
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