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Scuola e pari opportunità, 11 istituti dell’Emilia-Romagna finanziati per i campi estivi di Stem

109mila euro ministeriali alle scuole per i campi estivi di scienze, matematica, informatica e coding

11 istituti scolastici emiliano-romagnoli, per un totale di 109mila euro, beneficeranno dei finanziamenti provenienti dal Dipartimento per le pari opportunità nell’ambito dell’iniziativa “In estate si imparano le Stem. Campi estivi di scienze, matematica, informatica e coding” al fine di contrastare, fin dall’ambito formativo, gli stereotipi che vedono le donne scarsamente predisposte verso lo studio delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Progetti Stem E-R

In Emilia-Romagna, su un totale di 62 istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado che hanno presentato domanda, le scuole assegnatarie dei fondi ministeriali sono nelle province di Bologna (4), Modena (3), Ferrara (2) e Ravenna (1), Reggio Emilia (1).

In totale, sono 103 i primi progetti della graduatoria finanziati, in questa prima fase, dal bando pubblico a cui hanno aderito 1067 istituzioni scolastiche di tutta Italia, per una disponibilità complessiva di 1 milione di euro (fino a 10mila euro per istituto). Si tratta di un importante aiuto per promuovere le pari opportunità e a contrastare gli stereotipi di genere nei percorsi scolastici.

Il bando, pubblicato il 19 dicembre 2016, è frutto di un più ampio progetto di sensibilizzazione e prevenzione concordato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con l’obiettivo di contrastare gli stereotipi e i pregiudizi che alimentano il gap di conoscenze tra le studentesse e gli studenti rispetto alle materie STEM, di stimolare l’apprendimento di scienze, matematica, informatica e coding attraverso modalità innovative per favorire lo sviluppo di una maggiore consapevolezza tra le giovani studentesse della propria attitudine verso le conoscenze scientifiche.

 

Maggiori informazioni sul potale del Dipartimento per le pari opportunità

8 e 9 giugno: l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna a R2B

Bologna ospita la dodicesima edizione per il Salone della Ricerca Industriale e delle Competenze per l'Innovazione promosso dalla Regione Emilia-Romagna, Aster, Smau e Bologna Fiere.

Al padiglione 33 di Bologna Fiere, in viale Aldo Moro, tutto è pronto per accogliere al meglio, l’8 e 9 giugno, la rassegna R2B - Research to Business che si svolgerà in contemporanea con Smau. Spunti e opportunità per le imprese e le persone che nell'innovazione trovano il motore della propria crescita. Il tutto nell’unica fiera in Italia in cui trovare un'offerta multisettoriale di nuove tecnologie e competenze, ma anche, scoprire le politiche per la competitività, la ricerca del futuro, le innovazioni del presente, l'Europa e i mercati internazionali.

Al taglio del nastro dell’evento, il presidente della Regione Stefano Bonaccini darà il via alla due giorni che vedrà l’Emilia-Romagna, assieme ad Aster, protagonista all’interno di uno stand dedicato alla Rete Alta tecnologia dell’Emilia-Romagna, alle startup e alle iniziative a sostegno dell’innovazione del sistema produttivo. Grazie a un set di realtà virtuale, inoltre, si potranno visitare direttamente i tecnopoli dell’Emilia-Romagna. Sarà possibile anche avere informazioni sulle iniziative e le opportunità dedicate a ricerca e innovazione finanziate con i fondi del Por Fesr.

I progetti EmiliaRomagnaWiFII-Cuber sono tra i candidati come migliori casi di innovazione nelle pubbliche amministrazioni.

Maggiori informazioni sul sito di R2B 2017

Il progetto Agende Digitali Locali in Emilia-Romagna premiato a ForumPA

L’iniziativa dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna segnalata come esperienza esemplare di pianificazione delle politiche ICT a livello locale

Durante l’edizione 2017 della rassegna romana sull’innovazione amministrativa il progetto Agende Digitali Locali in Emilia-Romagna è stato premiato nella categoria “Sharing economy, sussidiarietà orizzontale, social innovation”.

Da alcuni anni l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna supporta i Comuni e le Unioni di Comuni nel prendere coscienza dello stato dello sviluppo del digitale sui loro territorio, definire e approvare una strategia di Agende Digitali Locali, coerente con quella regionale, che definisca obiettivi e risultati attesi per il territorio.

Il ruolo di Regione Emilia-Romagna è infatti quello di accompagnare Comuni ed Unioni di Comuni nel processo di ideazione, creazione e adozione della propria Agenda Digitale Locale: strumento politico programmatico nato con lo scopo di assicurare che tutta la popolazione possa usufruire dei benefici generati dalle tecnologie.

Le fasi in cui è suddiviso il progetto prevedono una analisi iniziale dello sviluppo tecnologico dell’ente attraverso la redazione di un “profilo digitale territoriale” (diffusione banda larga, competenze digitali, uso internet/servizi online/social media, organizzazione ente,…). In seguito, dopo aver esposto le risorse messe a disposizione dall’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna in termini di progetti, piattaforme e supporto, l’ente coinvolto decide la propria strategia digitale.
Una co-decisione, quella legata alla redazione dell’Agenda Digitale Locale, a cui gli enti addivengono sottoponendo le proprie strategie digitali al vaglio dei portatori di interesse del territorio tramite un percorso partecipato. Dopo aver ricevuto le indicazioni degli stakeholder, viene redatta e successivamente approvata l’Agenda Digitale Locale, all’interno di un percorso che si delinea come un vero e proprio ‘patto per l’innovazione con il territorio’.

Si tratta di un approccio e azione che mette al centro un concetto di comunità regionale dell’innovazione e che affianca agli interventi infrastrutturali azioni di “empowerment” (potenziamento) delle capacità locali di pianificazione e attuazione, facendo anche leva sulle forze e competenze dei vari portatori di interessi (terzo settore e privati).

Ad oggi sono state approvate o in corso di realizzazione le Agende Digitali Locali di 10 comuni capoluogo (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Cesena, Cervia, Ravenna, Rimini) e 16 Unioni di Comuni (Unione Pedemontana Parmense, Unione Val d'Enza, Unione Terre d'Acqua, Unione Terre e Fiumi, Unione Reno Galliera, Unione Delta del Po, Unione Bassa Romagna, Unione Romagna Forlivese, Unione Terre d'Argine, Unione Bassa Romagna, Distretto Ceramico, Unione Terre Castelli, Unione Valnure e Valchero, Unione dei Comuni della Valmarecchia, Circondario Imolese e Unione Romagna Faentina). Fra i comuni capoluogo c'è da segnalare che il Comune di Forlì ha anche una propria Agenda Digitale Locale comunale.
Per un totale di quasi due milioni di persone coinvolte nel progetto, pari a circa la metà della popolazione regionale.
Si sono inoltre avviate 8 comunità tematiche a cui hanno aderito formalmente oltre 700 dipendenti della PA regionale, per accompagnare attuazione e sviluppo delle strategie locali e regionali di Agenda Digitale.

 

Maggiori informazioni sul progetto Agende Digitali Locali in Emilia-Romagna

#HackFerrara17 - Il primo hackathon su mobilità sostenibile e turismo culturale a Ferrara

Il 20 e 21 maggio si terrà #HackFerrara, una maratona di hacking dedicata alla mobilità sostenibile e al turismo culturale nella città Estense.

Raccogliendo la sfida dell’open innovation e delle potenzialità delle nuove tecnologie, il Comune di Ferrara promuove, nell’ambito dell’Agenda Digitale Locale ed in sintonia con l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER), il primo hackathon cittadino sui temi della mobilità sostenibile e del turismo culturale, che si terrà il 20 ed il 21 maggio 2017 presso la sede del Consorzio Wunderkammer a Palazzo Savonuzzi.

#HackFerrara mette a disposizione un primo premio da mille euro per il team di sviluppatori, innovatori, grafici, esperti di comunicazione digitale, che saprà valorizzare la città di Ferrara sui temi in oggetto con la creazione di un’applicazione per tablet/smartphone.

La competizione prende le mosse anche da un interessante Laboratorio aperto sulla mobilità ed il turismo culturale realizzato dall’associazione Basso Profilo nel 2016, i cui risultati e documenti saranno messi a disposizione dei partecipanti.

L’evento, realizzato in collaborazione con la “Città della Cultura/Cultura della Città”, si inserisce anche nel percorso di riqualificazione dell’area del Teatro Verdi, che potrà sicuramente beneficiare dei risultati dell’hackathon.

Open data, la summer school sui dati territoriali

Si terrà dal 12 al 16 giugno a Ravenna Cul.T.A, la summer school dedicata ai dati per il territorio: cultura, turismo, ambiente, sanità.

Fornire strumenti tecnologici, giuridici, organizzativi per comprendere a pieno il fenomeno dell’open data e affrontare con maggior consapevolezza le strategie necessarie per rendere i dati aperti un pilastro fondamentale per realizzare trasparenza, accountability, partecipazione, senzo civico e crescita economica. Questi gli obiettivi di Cul.T.A (cultura, turismo, ambiente e sanità), open data per il territorio, la Summer School organizzata da Cirsfid (Centro Interdipartimentale di Ricerca in Storia del Diritto, Filosofia e Sociologia del Diritto e Informatica Giuridica dell'Università di Bologna), Fondazione Flaminia per l’Univeristà della Romagna, Fondazione Bruno Kessler, Università degli Studi Milano Bicocca, Institute of Cognitive Sciences and Technologies (ISTC), Univeristà degli Studi di Torino.

In particolare, la Summer School intende valorizzare i dati aperti legati al territorio, quali il turismo, i beni culturali, i dati geografici e ambientali. Il tema dei dati ambientali si collega infine al settore della salute e della sanità nel quale gli open data possono produrre cambi di politiche pubbliche di enorme rilievo per la qualità della vita dei cittadini.

La Summer School è rivolta a funzionari giuridici e tecnici di enti pubblici (regioni, comuni, enti pubblici, beni culturali, agenzie territoriali, etc.) che si trovano a dover affrontare la gestione dei dati e dei documenti in formato aperto alla luce delle nuove normative (Agenda Digitale Europea, Decreto Trasparenza, Codice dell’Amministrazione Digitale, Direttiva PSI, GDPR, Regolamento eIDAS) o perché sospinte dalle innovazioni tecnologiche introdotte dal Web 2.0 (trasparenza, comunicazione, partecipazione).

La figura professionale emergente è un responsabile dell’innovazione o ICT che comprenda a fondo le potenzialità del Semantic Web (Linked open data) e che intende impadronirsi delle modalità operative per poi creare progetti rivolti alla smaterializzazione dei documenti e alla creazione di portali open data.

Fra gli obiettivi di Cul.T.A anche quello di  fornire competenze e capacità operative a ricercatori, sviluppatori, imprese, enti, esperti di comunicazione, aggregatori di dati e in generale ogni attore che accompagna le pubbliche amministrazioni nel difficile compito di trasformarsi in accordo con le esigenze dell’era della conoscenza.

 

Maggiori informazioni sul sito di Cul.T.A

 

L’Agenda Digitale E-R aderisce all’iniziativa “Girls in ICT Day”

Si terrà il prossimo 27 aprile l’annuale appuntamento “Girls in ICT Day” promosso dall'ITU (International Telecommunication Union), l'organo dell'ONU per lo sviluppo delle telecomunicazioni.

Una giornata mondiale per incentivare le ragazze a intraprendere percorsi di studio e di lavoro nel digitale. Questo è l’intento di “Girls in ICT Day”, in programma per il prossimo 27 aprile, a cui aderisce anche l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna tramite Ervet SpA, che ha da poco condotto sul tema una indagine sulle iniziative a livello nazionale per promuovere il digitale fra le ragazze, si tratta di una prima ricognizione e chiunque sia a conoscenza di altri eventi analoghi può comunicarlo direttamente ad Ervet SpA.

“Girls in ICT Day” è una iniziativa sostenuta da tutti gli stati membri dell'ITU (International Telecommunication Union), l'organo dell'ONU per lo sviluppo delle telecomunicazioni. Un appuntamento annuale che si tiene ogni quarto giovedì del mese di aprile che ha lo scopo di favorire e incentivare la partecipazione delle ragazze nel settore ICT.

Uno degli stereotipi esistenti, infatti, è quello di una presunta scarsa attitudine delle giovani donne verso le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), una falsa credenza che conduce a un divario di genere sia nella scelta degli studi universitari che in quelle professionali, con pesanti conseguenze sulla presenza femminile in settori che offrono importanti opportunità di lavoro.

Il contrasto al gap di genere nelle tecnologie digitali è una delle finalità che la Regione Emilia-Romagna affronta anche con la propria Agenda Digitale (ADER), nell’ambito della quale è stato siglato il 16 giugno 2016 il Protocollo d’intesa con il MIUR per l’attuazione del “Piano Nazionale Scuola Digitale” (PNSD).
A tal fine la Regione Emilia- Romagna, tra le varie iniziative, organizza per l’estate 2017 con la collaborazione di Ervet SpA, un Campus residenziale estivo per ragazze delle scuole superiori per l’apprendimento delle materie digitali.

Per l’occasione, inoltre, la Regione Emilia-Romagna organizza una campagna informativa per sensibilizzare le ragazze sulle molte opportunità offerte loro dal digitale. Di seguito pubblichiamo i link ad una serie di interviste, pubblicate su Youtube, con protagoniste alcune testimonial significative in ambito delle politiche pubbliche e nel settore privato:

  • Elena Elena Giuntoli, co-fondatrice di SocialLAB: goo.gl/nVHBqY

 


Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei Comuni emiliano-romagnoli

È uscito il "Rapporto sulla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nei Comuni dell'Emilia-Romagna", su fonte Istat, che nasce dalla collaborazione tra il Coordinamento Agenda Digitale e il Servizio statistica della Regione Emilia-Romagna.

Forte orientamento verso la gestione associata dei sistemi informativi, notevole attenzione alla formazione informatica del personale, investimenti nelle connessioni a Internet di elevata velocità e qualità, buona offerta di servizi interattivi a cittadini e imprese erogati attraverso web e social media.

Questi gli aspetti che più caratterizzano i Comuni emiliano-romagnoli se confrontati con altre realtà a livello nazionale. È quanto emerge dal "Rapporto sulla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei Comuni dell'Emilia-Romagna".
Il documento, basato su dati di fonte Istat, nasce dalla collaborazione tra Coordinamento Agenda Digitale e il Servizio statistica, comunicazione, sistemi informativi geografici, educazione alla sostenibilità, partecipazione della Regione Emilia-Romagna.


L’organizzazione e la formazione informatica

Con riferimento al dicembre 2015, presso il 15% dei Comuni emiliano-romagnoli è attivo un ufficio autonomo di informatica, valore molto vicino alla media nazionale. L’orientamento emiliano-romagnolo è però marcato verso la gestione associata dei servizi informatici: infatti il 78% dei Comuni ha istituito un ufficio informatica nell’ambito di una gestione associata, per lo più una Unione di Comuni.
Tale organizzazione è decisamente tipica del nostro territorio (e, anche se in misura minore, di tutto il Nord-Est) in quanto l’analogo valore nazionale è al 13%. Tipica delle Pubbliche Amministrazioni emiliano-romagnole è anche la condivisione della gestione delle funzioni ICT tra i vari attori coinvolti nei progetti nell’ottica dello scambio di competenze e supporto: sembra infatti che personale interno, personale delle gestioni associate, fornitori esterni (pubblici o privati) collaborino lavorando congiuntamente al funzionamento dell’ente più di quanto si rilevi in altri territori.
In Emilia-Romagna è notevole anche l’attenzione alla formazione informatica del personale delle Pubbliche Amministrazioni. Un Comune su tre ha organizzato corsi di formazione sulle materie informatiche, a fronte di un valore nazionale del 19%, e quasi un dipendente su cinque ha seguito nel 2015 un corso relativo all’informatica, valore più elevato rispetto a tutti gli altri territori regionali italiani.

Le dotazioni informatiche interne

Sensibile anche l’investimento del territorio nelle connessioni a Internet di elevata velocità e qualità. La quasi totalità dei Comuni ha indicato di poter disporre di una connessione ad Internet con velocità sopra i 2 Mega, molto spesso attraverso tecnologie in fibra ottica, che contraddistinguono il territorio emiliano-romagnolo in maniera molto netta rispetto alle altre realtà italiane. Molto diffusa anche la pratica di utilizzare prodotti open source, sia lato server che per l’office automation in locale. L’81% dei Comuni infatti adotta software open source, principalmente per i pacchetti office, per i browser web, ma anche per la gestione delle basi dati e per i web server. Rispetto alle medie nazionali, l’uso dell’open source è più diffuso e, dove è stato adottato, più spesso ha effettivamente sostituito le soluzioni alternative a pagamento. In più di ogni altra realtà regionale, in Emilia-Romagna la telefonia viaggia su Voip: l’82% dei Comuni emiliano-romagnoli utilizza tecnologie Voip contro il 31% rilevato a livello nazionale. Già avviata anche la migrazione verso il cloud: il 41% dei Comuni dell’Emilia-Romagna fruisce di servizi in modalità cloud, principalmente per la posta elettronica e per alcune applicazioni software.

I servizi via web e social per i cittadini

In Emilia-Romagna buona è anche l’offerta di servizi interattivi a cittadini e imprese. La possibilità di acquisire informazioni online sui siti comunali, scaricare moduli, concludere a distanza i procedimenti è maggiore rispetto ai livelli medi italiani, soprattutto per quanto riguarda le azioni più interattive. Inoltre i Comuni emiliano-romagnoli più frequentemente mettono a disposizione dei propri utenti strumenti web nell’ottica del social media come pagine su social network, siti di condivisione di contenuti multimediali, blog e forum (46%) oppure applicazioni mobili gratuite per fornire informazioni e servizi (26%). Inoltre l’Emilia-Romagna è la regione in cui i Comuni rendono più frequentemente disponibili agli utenti punti di accesso pubblico di connessione a Internet gratuiti in modalità wi-fi.

 

Leggi la notizia sul portale regionale del Servizio statistica

Libera, gratuita, veloce: nasce la rete regionale "EmiliaRomagnaWiFi"

Chiuso il bando di Regione e Lepida Spa rivolto agli Enti del territorio. Oltre 1100 nuovi punti di accesso da Piacenza a Rimini.

Liberi, gratuiti, veloci: saranno così i 1103 nuovi punti di accesso a Internet che troveranno spazio anche in piazze, stazioni, ospedali e biblioteche da Piacenza a Rimini. 
Parte così “EmiliaRomagnaWiFi”, la nuova rete pubblica della Regione che sarà in grado di garantire un accesso facile e senza restrizioni a tutti, a cominciare da 183 territori.

Un nome uguale in tutta l’Emilia-Romagna per la rete che raccoglie i punti WiFi dai quali si potrà accedere a Internet in modo semplice e senza restrizioni. Una segnaletica specifica indicherà i luoghi che offrono il servizio gratuito e ad acceso libero.
Tra le novità, la possibilità di navigare senza bisogno di autenticarsi, 24 ore su 24 tutti i giorni, sull’infrastruttura Lepida a banda ultra larga.

Con 218 installazioni sarà Bologna la provincia con il maggior numero di nuovi “access point”, seguono Forlì-Cesena con 190Modena con 184Reggio Emilia con 168. EmiliaromagnaWiFi sarà presente con 92 punti di accesso nel ravennate86 Rimini58 sia Ferrara sia a Parma e infine 49 nel piacentino.
La localizzazione dei punti di accesso  è il risultato di un bando regionale appena chiuso, rivolto agli Enti locali e finanziato con un milione e 400 mila euro da Regione Emilia-Romagna e Lepida Spa.

Il bando prevede, infatti, un forte coinvolgimento da parte degli enti per realizzare i nuovi punti di accesso entro il 2018. Dei 1103 assegnati dalla Regione ai territori, 653 sono “indoor” (59%) e 450 “outdoor” (41%). Ognuno di essi deve essere collegato direttamente ad un punto di accesso alla rete Lepida: nel caso non lo sia l’ente interessato dovrà finanziare i costi per realizzare le connettività mancanti in fibra ottica o con link radio a 26GHz.

Per consultare la graduatoria sul portale di Lepida Spa e la mappa dei punti WiFi sul sito dedicato.

 

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World Plone Day 2017 - 26 aprile, Regione Emilia-Romagna

Come ogni anno, la Regione Emilia-Romagna ospita il World Plone Day

La Regione Emilia-Romagna ospita il World Plone Day, la giornata mondiale dedicata al CMS Plone, in programma mercoledì 26 aprile 2017 alle 9.30, presso la Sala Poggioli, "Terza Torre" (viale della Fiera, 8), Bologna.

La partecipazione è gratuita, previa registrazione online obbligatoria.

Lo scopo è incontrarsi tra enti e organizzazioni pubbliche ma anche imprese private per mettere a fattor comune sia le soluzioni tecnologiche, sia le proprie esperienze su vari scenari: dal sito Web alla Intranet.

RedTurtle, storico partner della Regione per la tecnologia Plone, supporterà l'organizzazione dell'evento e presenterà alcuni progetti e iniziative realizzate nell’ultimo anno.

Il programma dell’iniziativa coprirà la mattinata, dalle 09.30 alle 13:00, e coffee break alle ore 11.

  • Sara Turra (Regione Emilia Romagna) - “Plone in RER: un volano per la digital transformation”
  • Valentina Bolognini (Università degli Studi di Bologna) - "Università di Bologna: piattaforma Plone per la gestione self service di mini-siti informativi"
  • Alessandro Cantelli, Sonia Simonini e Ughetta Tona (Unione Comuni del Distretto Ceramico) - "Aspetti organizzativi del dispiegamento di siti per i Comuni / il Database dei Procedimenti"
  • Francesca de Frenza (AUSL Bologna) - "Form e servizi on line, l'esperienza dell'Azienda USL di Bologna"
  • Fabio Mirotti (Comune di Modena) - "ComNET: La nuova intranet Plone 5 del Comune di Modena"
  • Barbara Curcio Rubertini (Azienda Ospedaliera di Ferrara) - "ferrarasalute.it: un processo di integrazione della comunicazione web tra aziende sanitarie in ambito provinciale"
  • Andrea Malossini e Roberta Renati (ARPAE) - "Aggiornàti: la intranet di Arpae Emilia-Romagna"
  • Silvia Cariani (Giulio Barbieri S.p.A.) - "Il processo di redesign di giuliobarbieri.it"
  • Stefano Marchetti (RedTurtle Technology) - "Stato dell’arte di Plone 5
 e oltre"

 

Per maggiori informazioni e rimanere aggiornati sul programma del World Plone Day 2017, consultare la pagina dedicata all’evento su PloneGov Italia.

La Get Online Week 2017

Dal 27 marzo al 2 aprile in Emilia-Romagna sono in programma decine tra corsi di formazione ed eventi sul digitale. Tre le priorità: sicurezza informatica, servizi on line e opportunità di sviluppo economico e imprenditoriale derivanti dall'uso del digitale.

Il progetto Pane e Internet aderisce per il terzo anno alla Get Online Week” (GOW), la Settimana Europea per la promozione dell’uso di Internet. Sono decine le iniziative in programma in Emilia-Romagna, dal 27 marzo al 2 aprile, per promuovere l’uso dei media digitali: corsi, laboratori, seminari e conferenze organizzati in tutta la regione per sensibilizzare sull’uso sicuro, critico e consapevole del digitale e di Internet.

L'iniziativa è promossa dalla rete Telecentre Europe, alla quale aderisce la Regione Emilia-Romagna tramite Pane e Internet ed Ervet. Quest’anno la manifestazione sarà dedicata a tre priorità: sicurezza informatica, servizi on line e opportunità di sviluppo economico e imprenditoriale derivanti dall'uso del digitale.

Sono molti i format degli eventi proposti, che si terranno in varie location. Fra quelli rivolti a tutti i cittadini troviamo:

  • "Genitori digitali": rivolto ai genitori di bambini e adolescenti. Lo scopo è di fornire loro conoscenze utili a integrare l'utilizzo dei media digitali nei contesti relazionali familiari. Verranno affrontati i temi a carattere generale dell’uso del digitale in relazione alle fasi di sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo e verranno approfonditi alcuni temi specifici quali la privacy, l’identità digitale, il cyberbullismo, il sexting;
  • "Servizi sanitari on line per i cittadini": il workshop è realizzato con la collaborazione di Cup 2000 è finalizzato ad illustrare i servizi sanitari online per i cittadini, in particolare il Fascicolo Sanitario Elettronico ed il sistema di pagamenti online delle prestazioni sanitarie;
  • "I lavori digitali con i social media e le opportunità per promuovere se stessi o la propria impresa": un workshop che mira a far luce sulle opportunità offerte dal web per i professionisti e le imprese. L'incontro vuole essere anche un'occasione per sfatare alcuni falsi miti e fornire una visione realistica delle opportunità offerte dai media digitali. Verrà approfondito il tema dell'uso dei social network per migliorare la visibilità della propria impresa, oltre che per far conoscere se stessi e mettere in luce le proprie competenze;
  • "Crescere in Digitale: il Sistema Camerale, Google e le galassie delle digital skill": l'incontro, che si terrà a Bologna il 28 marzo, dalle 11 alle 14, presso la Fondazione Aldini Valeriani (Via Bassanelli Sario 9/11), è organizzato da Unioncamere E-R e con il supporto del progetto Crescere in digitale, promosso per favorire, attraverso l'acquisizione di competenze digitali, l'occupabilità di giovani che non studiano e non lavorano e investire sulle loro competenze per accompagnare le imprese nel mondo di Internet.

Tutti gli eventi in Emilia-Romagna sono coordinati da Pane e Internet, organizzati con la collaborazione dei componenti della Cabina di Regia del progetto e promossi da Punti Pane e Internet, Comuni, Unioni di Comuni, biblioteche, associazioni, aziende e liberi professionisti.

Gli eventi della Get Online Week 2017 sono promossi nel più ampio contenitore della Primavera Digitale PEI, con la quale da inizio marzo a giugno in tutte le province dell'Emilia-Romagna saranno organizzati oltre 60 eventi sulle tematiche digitali e di Internet.

È possibile consultare il calendario e l’elenco delle iniziative in programma, raggruppate per provincia o data, sul portale del progetto "Pane e Internet".

Wi-fi, un bando regionale rivolto agli enti

Rimarrà aperta sino al 30 marzo 2017 la manifestazione di interesse per l’assegnazione di 1.600 access point rivolta agli enti del territorio.

Uno degli obiettivi strategici dell’Agenda Digitale regionale è quello di raggiungere la disponibilità, entro il 2020, di almeno un punto di accesso WiFi pubblico, libero e gratuito ogni mille abitanti.

Per questo, Regione Emilia-Romagna, tramite LepidaSpA, mette a disposizione 1650 nuovi access point di categoria carrier class, di cui il 67% indoor e la restante parte outdoor, da installare mediante la partecipazione, entro il 30 marzo 2017, ad un avviso pubblico, cercando di ottenere la massima omogeneità territoriale. Privilegiando, in generale, gli spazi pubblici con maggiore potenziale di fruizione del servizio e dando particolare priorità alle aree rurali montane con problemi di sviluppo, al sistema di trasporto pubblico ferroviario regionale, ai presidi sanitari (AUSL e Ospedali), agli spazi di aggregazione di tipo culturale come le biblioteche e quelli dedicati alle attività sportive.

La nuova rete si chiamerà “EmiliaRomagnaWiFi”, un unico nome per tutto il territorio regionale, e garantirà un accesso facile e performance di alto livello, in quanto:

  • l’accesso sarà diretto e non richiederà l’inserimento di credenziali
  • il servizio sarà garantito sempre: tutti i giorni, ventiquattro ore al giorno, senza limiti o vincoli
  • sfrutterà l’infrastruttura di rete Lepida per consentire un’esperienza d’uso a banda ultra larga
  • I luoghi coperti dal servizio pubblico ad accesso libero e gratuito saranno indicati da una segnaletica chiara e unica a livello regionale

Le risposte da parte degli enti devono essere fornite solo ed esclusivamente mediante il google form consultabile all’indirizzo https://goo.gl/forms/K1AoVbC6fYpf9Wu83


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BUL, al via consultazione pubblica per mappare le aree grigie e nere

Dal 1 marzo è aperta la consultazione pubblica per l’aggiornamento della mappatura dei servizi a banda ultralarga delle aree grigie e nere presente sul territorio nazionale.

Nelle prossime settimane gli operatori di TLC saranno chiamati da Infratel Italia – società in house del ministero dello Sviluppo Economico – per comunicare i livelli di copertura esistenti nelle attuali aree grigie e nere al primo marzo 2017 e i piani di copertura previsti nel triennio con aggiornamenti progressivi al 1° marzo 2018, 1° marzo 2019 e 1°marzo 2020. Gli operatori saranno chiamati a fornire i dati circa l’architettura utilizzata, la velocità di download e di upload, la tecnologia e l’anno di copertura.

Alla fine della consultazione i dati raccolti saranno pubblicati in forma aggregata sul sito bandaultralarga.italia.it, dove i cittadini e le imprese potranno così monitorare non solo gli avanzamenti della banda ultralarga nelle aree bianche a investimento pubblico ma anche i progressi dei piani di investimento dei privati nelle aree grigie e nere.

La consultazione, che terminerà il 28 aprile del 2017, consentirà l’aggiornamento delle infrastrutture abilitanti un servizio di accesso NGA (Next Generation Access) realizzate o pianificate dagli operatori.

 

Maggiori informazioni:

 

Trasparenza e PA, le tappe normative e il sito regionale dedicato

Quali sono le norme che regolano la trasparenza negli enti pubblici? Cos’è il sito “Amministrazione Trasparente” e quali informazioni contiene? Cos’è il Piano Triennale per la prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza? Tutte le risposte in un breve video.

La Regione Emilia-Romagna è da sempre fortemente impegnata sui temi relativi alla trasparenza che considera un valore primario per la qualità dell’amministrazione e il livello di democrazia che un ente pubblico fornisce alla collettività. Dalla prima legge cardine, la 241 del 1990 sul “Procedimento Amministrativo”, le tappe del percorso sulla trasparenza nella PA giungono ad una norma base qual è il decreto legislativo 33 del 2013 - che fra le altre cose istituisce la sezione “Amministrazione Trasparente” nei siti delle PA - e al decreto legislativo 97 del 2016, la normativa di attuazione del FOIA (Freedom of Information Act).

Maurizio Ricciardelli (Responsabile della prevenzione e della corruzione e della trasparenza della Regione Emilia-Romagna) e Milco Forni (curatore del sito regionale “Amministrazione Trasparente”) raccontano in un video queste importanti tematiche, il loro sviluppo declinato a livello regionale e il contenuto del sito “Amministrazione Trasparente” della Regione Emilia-Romagna.

Guarda il video #ER Trasparente

Consulta il sito "Amministrazione Trasparente" della Regione Emilia-Romagna

Piano Banda Ultra Larga dell'Emilia-Romagna

Gli obiettivi e gli interventi previsti dalla Regione Emilia-Romagna e dal Governo Italiano per l’infrastrutturazione a Banda Ultra Larga (BUL) dell’Emilia-Romagna

Gli obiettivi infrastrutturali relativi alla banda ultralarga dettati dall'Agenda Digitale Europea prevedono per il 2020 la disponibilità di banda ultralarga ad almeno 30 Mbps per tutti e che il 50% delle famiglie usi una connessione ad almeno 100 Mbps.

Coerentemente con la strategia italiana, gli obiettivi regionali prevedono il 100% delle unità immobiliari ad almeno 30 Mbps (Megabit per secondo) e l'85% delle unità immobiliari coperte da servizi di banda ultra larga ad almeno 100 Mbps.

In Emilia-Romagna, il 98% della popolazione ha una disponibilità di banda di almeno 2 Mbps (copertura netta), il 53% di almeno 30 Mbps e il 19% di almeno 100Mbps.

Fonte: Commissione Europea, Digital Agenda Scoreboard

 

Fonte: Lepida Spa, gennaio 2017

 

Il 3 marzo 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia italiana per la banda ultralarga con l'obiettivo di colmare il ritardo digitale del Paese rispettivamente sul fronte infrastrutturale e nei servizi, in coerenza con l'Agenda Digitale Europea. Con delibera numero 606 del 28 aprile 2016, la Giunta regionale ha dato il via libera a finalizzare la convenzione con il Governo, secondo la quale il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) destinerà 180 milioni alle aree bianche a fallimento di mercato. I nuovi finanziamenti pubblici andranno ad integrare gli investimenti che gli operatori privati faranno nelle aree nere (circa 300 milioni). In particolare, Regione integrerà 75 milioni di euro per effettuare un unico intervento di bando per la realizzazione e la concessione di gestione all’ingrosso della rete.

Gli obiettivi regionali

Sulla base degli obiettivi europei, Regione Emilia-Romagna ha definito un piano di indirizzo per lo sviluppo della banda ultra larga (pdf1.06 MB) che prevede di raggiungere, per il 2020:

 

  • Copertura a 30Mbps per il 100% della popolazione
  • Copertura a 100 Mbps per l’85% della popolazione
  • Copertura di 200 aree produttive in banda ultra larga
  • Copertura del 100% delle scuole in banda ultra larga
  • Copertura del 100% dei municipi in banda ultra larga

Aree di intervento

Sulla base dei piani degli operatori privati di telecomunicazione, il territorio dell’Emilia-Romagna è stato suddiviso, come tutte le zone del resto d’Italia, in aree nere e aree bianche:

Aree nere

Ovvero i 53 comuni (16 in provincia di Bologna, 2 e Ferrara, 5 a Forlì-Cesena, 10 a Modena, 4 a Parma, 2 a Piacenza, 4 a Ravenna, 4 a Reggio Emilia, 6 a Rimini) dove gli operatori privati investono in prima persona e senza alcun finanziamento pubblico perché il numero di utenze garantisce loro il ritorno sugli investimenti. In queste aree la fibra ottica è arrivata o lo sarà a breve in tutti gli armadi di strada e gli utenti potranno navigare ad una velocità tra i 30 ed i 100 Mbps.

Va evidenziato che all’interno dei comuni appartenenti alle aree nere, esistono anche delle aree bianche, costituite da frazioni o piccoli nuclei familiari, lontani dal centro abitato. Queste aree sono "fuori mercato" e grazie all’accordo con il Governo, saranno gestite con i finanziamenti destinati alle aree bianche della Regione.

Dai piani degli operatori TLC, pubblicato dal Mise, si rileva che per la Regione Emilia-Romagna le le aree nere coprono il 79% della popolazione.

Aree bianche

Sono le aree periferiche dove gli operatori non investono perché a fallimento di mercato e dove internet ultra veloce arriverà solo grazie ai finanziamenti pubblici. Complessivamente per queste aree si prevede ora un unico intervento per un totale di finanziamento pubblico pari a 238,7 milioni di euro (180,7 milioni di euro del Mise, 39 milioni di Fondi FEASR, 19 milioni di fondi FESR). A questi vanno aggiunti i 15 milioni previsti per le scuole e 6,5 milioni per i municipi.

Fonte Regione Emilia-Romagna

 

Dai piani degli operatori TLC si rileva che per l’Emilia-Romagna le aree bianche interessano il 21% della popolazione regionale.

Fonte: bandaultralarga.it

 

Fonte: Regione Emilia-Romagna

 

L'intervento prevederà quattro fasi strutturate su singole annualità

Fonte: Regione Emilia-Romagna 2016

 

 


Fase 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Fase 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Fase 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Fase 4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scenario a conclusione delle quattro fasi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La tecnologia

La tecnologia abilitante alla realizzazione della banda ultra larga è ovviamente la fibra ottica utilizzata per raggiungere la centrale (FTTE), l'antenna radio (FTTA), l'armadio di strada (FTTC) e infine direttamente lo stabile (FTTB e FTTH). FTTE e FTTC sfruttano, per raggiungere l'abitazione o l'azienda, il cavo in rame telefonico già normalmente presente ottenendo velocità variabili in funzione della distanza dalla centrale o dall'armadio di strada, velocità che nel caso migliore (vicinissimi all'armadio di strada) può raggiunge anche i 100Mbps. Le performance maggiori con velocità superiori ai 100Mbps si hanno con la fibra ottica che arriva direttamente in casa (FTTB/FTTH), in questo caso possono subentrare ulteriori costi di infrastrutturazione dovuti ad esempio all'esecuzione di scavi.

10_fibra_percorso

Programmazione degli interventi

Secondo quanto previsto dalla Regione e in aderenza a quanto concordato con il Governo l’inizio dell’implementazione degli interventi per la copertura delle aree bianche avverrà i primi mesi del 2017.

Maggiori informazioni

Consulta la pagina dedicata sul portale di Lepida Spa per informazioni relative alle fasi di realizzazione dell’intervento pubblico sui comuni interessati e al numero di interventi (con relativo impegno finanziario) attualmente in essere.

Alla pagina informativa di Lepida Spa si trova la lista dei comuni oggetti dell’intervento pubblico

Video

Contatti

Per informazioni puoi scrivere a coordinamentoADER@regione.emilia-romagna.it

Atelier creativi, in Emilia-Romagna fondi a 120 scuole

Sono 120 le istituzioni scolastiche emiliano-romagnole ammesse ai finanziamenti ministeriali, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, per la realizzazione di Atelier creativi.

Stampanti e scanner 3D, kit per la robotica, per il making e il tinkering, per combinare manuale e digitale, didattica formale e informale. Gli spazi delle scuole primarie e secondarie di primo grado diventano atelier creativi grazie ai 28 milioni di euro messi a disposizione del ministero dell’Istruzione, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, per un totale di 1.873 progetti vincitori.

Di questi, 120 afferiscono a scuole del I ciclo emiliano-romagnole e si aggiudicano complessivamente 1,8 milioni di euro. Fra i progetti che hanno passato il vaglio della commissione esaminatrice, finanziati con un contributo massimo di 15mila euro, si va dal laboratorio di astronomia dove saranno gli stessi studenti a creare artigianalmente gli strumenti astronomici, a quello per la creazione di format narrativi attraverso l'uso delle tecnologie digitali. Dall'atelier per lo studio della biomeccanica del corpo umano a quello sul riciclo di tessuti, il recupero di piccoli giocattoli e materiale plastico per la realizzazione di manufatti anche tramite l'utilizzo di stampanti 3D.


Sul podio delle province emiliano-romagnole per progetti finanziati troviamo
Bologna, con 29 istituti scolastici, seguita da Modena (22), mentre la medaglia di bronzo va a Parma (13). Scorrendo la classifica, ex aequo al quarto e quinto posto rispettivamente per Ferrara e Reggio-Emilia, con 11 scuole vincitrici, e per Piacenza e Ravenna con 10 istituti premiati. Chiudono la classifica Rimini, con 8 progetti e Forlì, dove saranno realizzati 6 atelier e laboratori creativi.

 

Maggiori informazioni:

Rimini, al via un nuovo corso PEI

Torna anche quest'anno a Rimini il progetto della Regione Emilia-Romagna "Punto Pane e Internet", nell'ambito dell'Agenda Digitale, finalizzato allo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini.

Un nuovo corso di alfabetizzazione digitale di primo livello partirà dal 7 febbraio a Rimini. L'iniziativa è promossa dal Punto Pane e Internet locale. Le lezioni si terranno il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17, fino al 9 marzo, presso l'Istituto Aurelio Bertola (via Euterpe 16).

Per ulteriori informazioni e per iscriversi è possibile contattare il Punto PEI Rimini ai seguenti recapiti:
piazza Cavour 29, 47921 Rimini  
tel: 0541 70 47 04
e-mail: paneeinternet@comune.rimini.it


Maggiori informazioni sul portale del progetto Pane e Internet

Servizi online, un’indagine per misurarne l’utilizzo nel 2016

La Regione consulta Comuni e altri enti per capire quanto i cittadini e le imprese hanno utilizzato nel 2016 i servizi di e-government.

Parte a gennaio 2017 l’indagine sull’uso dei servizi online della PA: Comuni e altri enti, compresi quelli che forniscono piattaforme e infrastrutture tecnologiche alle amministrazioni, saranno contattati per la raccolta di dati e informazioni relativi ai canali di utilizzo dei servizi online da parte dei cittadini e delle imprese. Si tratta di un’indagine a supporto delle attività dell’Agenda Digitale ed è promossa dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione operativa della società Ervet.

L’analisi sarà dedicata ad un campione di servizi pienamente transattivi, ovvero ottenibili per intero attraverso i canali digitali, tra cui anche quelli di pagamenti elettronico.

I report dettagliati dell’indagine svolta nel 2014 e 2015 sono a disposizione di tutti gli enti interessati nella sezione “Dati ICT” di E-R Digitale dedicata all’uso dei servizi della PA online.

Al via la sperimentazione del sito "Allerta Meteo Emilia-Romagna"

Arpae Emilia-Romagna, Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione civile lanciano un nuovo sito per una comunicazione rapida ed efficace su frane, alluvioni ed eventi meteo.

Un portale operativo 24 ore al giorno e 365 giorni all'anno per fornire informazioni tempestive ed efficaci sull'allertamento di Protezione civile per il rischio frane, alluvioni, temporali e altri fenomeni meteo.

Si tratta del nuovo sito "Allerta Meteo Emilia-Romagna",  co-progettato dal Centro funzionale di Arpae Emilia-Romagna, dall'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell'Emilia-Romagna e da altri servizi regionali in team con una ditta esterna.

In questa prima fase di sperimentazione, il sito regionale sarà testato come strumento di lavoro per gli operatori istituzionali e come valido supporto per la valutazione e la comunicazione del rischio da parte dei Sindaci, autorità locali di protezione civile, che saranno formati sull'utilizzo del sistema nei primi due mesi di test. Nella fase di formazione saranno coinvolti anche i tecnici delle strutture regionali e delle amministrazioni comunali e le aziende che concorrono alla gestione delle emergenze.

Dal mese di marzo 2017 è prevista l'apertura del sito al pubblico e "Allerta meteo ER" potrà così diventare una fonte ufficiale di informazioni anche per i cittadini, compresi i cittadini più esperti e formati che fanno parte delle associazioni di volontariato di Protezione civile, e per i giornalisti.

Nel sito sarà possibile consultare allerte e bollettini, aggiornamenti in tempo reale sull'evoluzione degli eventi, previsioni meteo e dati, piani di protezione civile, mappe di rischio e report post-evento. In homepage sarà presente una mappa regionale che si colorerà in base al codice colore (verde-giallo-arancione-rosso) e sarà navigabile per singolo rischio/fenomeno, ma anche per località geografica e sarà georeferenziata per poter accedere rapidamente anche alle informazioni di livello locale.
 Il portale ospiterà non soltanto informazioni di livello regionale, ma offrirà anche la possibilità di navigare arrivando al dettaglio del singolo Comune, e verificare così l'esposizione al rischio, l'eventuale situazione di allerta a livello locale, consultare il piano di protezione civile comunale, rimanere aggiornati sulle notizie che ciascun Sindaco potrà pubblicare per informare più puntualmente e rapidamente possibile i propri cittadini.

Ogni utente potrà decidere se navigare in modalità anonima o iscriversi al portale per avvantaggiarsi di alcune funzionalità specifiche, come la possibilità di salvare i luoghi preferiti e ricevere notifiche sulle allerte nel proprio Comune o anche per più Comuni selezionati.

Nell'ottica di migliorare la preparazione e la consapevolezza dei cittadini, è stata pensata la sezione del sito "Informati e preparati" per diffondere la conoscenza sulle corrette norme di comportamento in funzione delle varie tipologie di rischio, attraverso semplici testi e materiale multimediale di supporto. Sempre per andare incontro alle esigenze informative del target "cittadini", tenendo conto della rilevanza dei social network nell'attuale contesto comunicativo, è presente nel sito una sezione dedicata alla "Social allerta", che fa riferimento al circuito accreditato della rete #socialProCiv.

 

Per maggiori informazioni leggi l’articolo sul sito di Arpae Emilia-Romagna

EmiliaRomagnaWiFi: 10mila i punti di accesso in regione

Il servizio per la navigazione gratuita e senza fili continua a crescere, ed è già stato utilizzato da oltre 3 milioni di persone. L’Assessore Paola Salomoni: “Digitale e connettività un bene comune accessibile a tutti. Vicini all’obiettivo di raggiungere tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna”

“EmiliaRomagnaWiFi” tocca quota 10mila. Sono tanti i punti di accesso dislocati presso piazze, ospedali, biblioteche, centri sociali, centri giovanili e impianti sportivi della regione, grazie ai quali è possibile collegarsi gratuitamente e senza fili a Internet con i propri dispositivi portatili. Un servizio in continua crescita e sempre più apprezzato, come dimostrano i 3 milioni e 300mila utenti unici, tra cittadini e turisti, che lo hanno usato almeno una volta per navigare in rete, senza bisogno di registrarsi.

“La Regione Emilia-Romagna è impegnata affinché digitale e connettività siano un bene comune accessibile a tutti - afferma l’Assessore all’Agenda Digitale Paola Salomoni - i nostri risultati sono aggiornati con la massima trasparenza sul portale regionale, perché riteniamo importante far conoscere ai cittadini le opportunità messe a loro disposizione. Oltre tre milioni di persone hanno già avuto accesso gratuito ad Internet tramite la nostra rete WiFi, ma non ci fermeremo fino a quando ogni area, dalla montagna alla riviera, non fornirà servizi di connessioni veloci e semplici da usare. Grazie a progetti nazionali ed europei a cui abbiamo partecipato, l’obiettivo è più vicino”.

Lo stato dell’arte

I 10mila punti di accesso sono oggi presenti in 287 Comuni dell’Emilia-Romagna, per una media di 2,24 ogni 1.000 cittadini. Media che sale a 2,27 nei Comuni montani, e in particolare a 4,5 nel territorio appenninico in provincia di Forlì-Cesena, dove 18 Comuni su 30 sono dotati di accesso al Wi-Fi. 

Tornando al quadro complessivo, i 10mila punti wi-fi attualmente presenti in Emilia-Romagna sono così suddivisi a livello provinciale: 3.271 a Bologna (di cui il 9% in montagna),1.547 a Reggio Emilia (9% in montagna), 1.332 a Modena (9% in montagna anche qui), 1.270 a Ferrara, 706 a Forlì-Cesena (41% in montagna), 578 a Ravenna (il 6% in montagna), 548 a Parma (18% in montagna), 401 a Piacenza (6% in montagna), 347 a Rimini (in montagna il 12%). 

Al momento, sono una quarantina i Comuni dell’Emilia-Romagna ancora privi di access point. Ma grazie alle iniziative messe in campo dalla Regione, il divario sarà presto colmato.

Le prossime iniziative regionali per far crescere la rete

La rete EmiliaRomagnaWiFi sarà estesa ai Comuni del territorio regionale al momento non ancora raggiunti, grazie a due accordi di collaborazione approvati nel novembre 2020: uno con il ministero dello Sviluppo Economico e uno con la Commissione Europea. Entrambi hanno l’obiettivo di estendere la sua copertura. 

L’accordo con il ministero per lo Sviluppo Economico porterà all’installazione di 2.583 apparati per la diffusione del segnale WiFi da collegare alla rete in banda ultra larga regionale gestita da Lepida ScpA. Aumenterà inoltre la copertura della rete lungo i luoghi pubblici e le strutture della costa adriatica e negli impianti sportivi del territorio regionale.

L’accordo con la Commissione Europea prevede a sua volta lo sviluppo attuale e futuro delle reti WiFi con possibili sperimentazioni di servizi integrati WiFi/5G. L’intesa prevede anche che i ripetitori della rete di connessione europea WiFi4EU possano trasmettere la rete regionale EmiliaRomagnaWiFi, e viceversa. In questo modo, potendo contare su più trasmettitori, l’infrastruttura regionale sarà rafforzata nei Comuni che si sono aggiudicati il bando europeo WiFi4EU.

Data Valley Bene Comune: tutti i dati sull'avanzamento disponibili online

Nella sezione Territori Connessi: la situazione Comune per Comune di questo sito, una mappa dinamica informa sullo stato di diffusione della rete EmiliaRomagnaWiFi, permettendo di visualizzare tutti i punti di accesso all’infrastruttura presenti nei singoli Comuni.

La mappa è parte di un più ampio  cruscotto interattivo che fornisce dati e strumenti di visualizzazione sui progressi di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna. Dalle informazioni sulla disponibilità della banda ultra-larga nei singoli Comuni, con le tempistiche di diffusione delle infrastrutture di connessione veloce, alla diffusione della fibra ottica nelle aree produttive, con l’elenco delle aree raggiunte dai servizi dedicati di Lepida. Il cruscotto e la sezione permettono anche di informarsi sugli stati di avanzamento del Piano scuole, presentando mappe interattive sulle tempistiche e modalità di connessione degli istituti scolastici di primo e secondo grado in banda ultra larga, e del Piano voucher, fornendo ulteriori informazioni e riferimenti sulle misure di sostegno rivolte alle famiglie e alle imprese per facilitare l'accesso ai servizi di connettività e ai device digitali.

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ultima modifica 2021-03-17T17:10:43+02:00
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