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Sempre più"readER": crescono le adesioni alla biblioteca digitale per le scuole dell’Emilia-Romagna

Già quasi 500 istituti hanno aderito alla piattaforma web che permette a studenti, insegnanti e operatori di accedere gratuitamente a 70.000 ebook, 7.000 tra quotidiani e riviste di tutto il mondo e 2 milioni di risorse multimediali a carattere educativo

Sono già quasi 500 le scuole che hanno aderito a ReadER, la biblioteca digitale dell’Emilia-Romagna, grazie alla quale studenti, docenti e operatori possono accedere liberamente, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a un patrimonio composto da 70 mila ebook, 7mila tra quotidiani e testate periodiche e oltre 2 milioni di Open Educational Resources,  termine col quale si fa riferimento a contenuti audio, immagini, video e altri materiali a carattere didattico e divulgativo rilasciati in pubblico dominio o con licenza aperta.

Il progetto, unico nel Paese, è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, ed è stato lanciato nello scorso autunno su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Molteplici gli obiettivi perseguiti con la sua promozione. Alla volontà di permettere a ragazzi, insegnanti e operatori di accedere gratuitamente alle risorse bibliotecarie in rete, si affianca quella di favorire una sempre maggiore integrazione tra biblioteche scolastiche e organizzazione bibliotecaria regionale, biblioteche pubbliche e sistema educativo, anche per favorire nuove modalità di integrazione tra le attività di lettura e quelle didattiche. 

Puntando su questo nuovo modello, si ambisce inoltre ad assecondare le esigenze degli istituti, che - in particolar modo dopo l’insorgere dell'emergenza pandemica - hanno espresso un interesse crescente al reperimento di risorse e contenuti digitali per l’organizzazione di progettualità didattiche e di apprendimento.

Polis Eye: in Emilia-Romagna la gestione dei flussi turistici diventa smart

Una nuova piattaforma web, realizzata nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione, punta sull’elaborazione dei big data, e soluzioni di machine learning e intelligenza artificiale, per realizzare modelli previsionali a supporto delle politiche e attività di incoming

Sviluppare e testare una nuova piattaforma web basata sull’elaborazione dei dati digitali, e avanzate tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale, per proporre un innovativo modello di gestione smart dei flussi turistici in Emilia-Romagna

Queste le principali finalità perseguite col progetto di ricerca industriale Polis-Eye, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, coordinato da GeoSmart Lab, e realizzato tra il 2019 e il 2020 con la collaborazione di ENEA (Laboratorio CROSS-TEC del Centro Ricerche di Bologna), le Università di Bologna, Ferrara e Modena-Reggio Emilia e altre istituzioni e imprese territoriali.

L’idea che ha animato l’iniziativa è di mettere a disposizione degli amministratori e degli operatori locali uno strumento che fornisca valutazioni previsionali sull’affluenza nei luoghi turistici, e pianificare di conseguenza le attività ricettive di modo da gestire gli eventuali picchi, evitare sovraffollamenti e preservare i livelli di qualità e sostenibilità dei servizi.

Per arrivare alla creazione di un primo prototipo tecnologico dotato di queste funzionalità, nel corso del progetto sono stati censiti e categorizzati oltre 16mila eventi di varia natura e dimensione, in 4mila luoghi e manifestazioni a forte vocazione attrattiva, quali ad esempio il Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica in svolgimento con cadenza annuale e Bologna, il parco enogastronomico FICO Eataly World, il sistema museale di Bologna Musei e il borgo di Dozza.

I dati raccolti in questi contesti sono stati incrociati con altri indicatori quantitativi, tra cui le affluenze all’aeroporto di Bologna, i flussi di visitatori presso musei, gallerie, ville e biblioteche del territorio bolognese, e ulteriori elaborazioni sulle presenze ricavate dai dati telefonici aggregati.

Per la realizzazione del progetto, nel borgo medievale di Dozza e in altre località è stata  installata una rete di sensori, con la finalità di raccogliere dati che permettano di gestire in maniera più puntuale ed efficace le attività di incoming.

Con l’insorgere dell’emergenza pandemica, Polys-Eye ha trovato un ulteriore sbocco sperimentale e applicativo in ambiti non strettamente legati ai servizi turistici. Le aggregazioni di dati raccolte sono state utilizzate anche per monitorare i comportamenti e le dinamiche di spostamento durante i periodi di lockdown e distanziamento sociale.

Partendo dalla loro elaborazione, si è proceduto a ragionare su ipotesi di gestione dei flussi in alcune tipologie di spazi pubbliici, con lo scopo di ridurre i rischi di contagio e l’ulteriore finalità di formulare valutazioni e modelli predittivi relativi all’inquinamento ambientale.

Coinvolgimento, semplicità e open government: online la piattaforma PartecipAzioni

Con il nuovo strumento, la Regione Emilia-Romagna semplifica e amplia le opportunità di accesso e contributo di cittadini, associazioni e altre tipologie di stakeholder ai processi partecipativi attivati nei territori

È online PartecipAzioni, la nuova piattaforma web che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione di cittadini, associazioni, amministratori e altre tipologie di stakeholder per estendere e arricchire le opportunità di coinvolgimento nei processi decisionali di interesse collettivo.

Realizzata nell’ambito di un progetto di collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica e Formez PA, al termine di un percorso di coinvolgimento esteso anche agli enti locali del territorio emiliano-romagnolo, la piattaforma si caratterizza come uno step evolutivo rispetto agli strumenti digitali finora attivati dalla Regione con finalità di accrescimento della partecipazione. 

Semplicità, immediatezza e massima flessibilità: queste le parole d’ordine del nuovo corso, col quale si punta a mettere i cittadini e i portatori di interesse nelle migliori condizioni per prendere parte ai vari processi partecipativi avviati nei territori. Senza vincoli di presenza né di orari, e con l’opportunità di accedere a una documentazione sulle tematiche oggetto di confronto il più possibile chiara, approfondita ed esaustiva.

La creazione del nuovo strumento si inserisce nella cornice di una più ampia operazione di ridisegno e affinamento dei canali e servizi digitali messi a disposizione della Regione per amplificare la portata dei processi partecipativi. Ha inoltre l’ulteriore ambizione di promuovere una più diffusa e radicata cultura dell’open government, termine col quale si fa riferimento a un’amministrazione in grado di essere più trasparente e aperta al coinvolgimento di una società civile consapevole, responsabilizzata e propositiva.

La nuova piattaforma, basata sul software open source Decidim, permette di prendere visione di tutti i percorsi partecipativi attualmente in corso in Emilia-Romagna. In ognuno di essi è possibile intervenire per offrire il proprio contributo, non solo nei momenti decisionali ma, sempre più spesso, anche nelle fasi iniziali di ideazione ed elaborazione delle politiche pubbliche.

Formazione e inclusione digitale: nasce il Fondo per la Repubblica Digitale

350 milioni di euro saranno messi a disposizione delle Fondazioni bancarie per finanziare progetti che abbiano la finalità di accrescere le competenze digitali dei cittadini italiani

Su iniziativa del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, del Ministero dell’economia e delle finanze e di Acri, Associazione di Fondazioni e  di Casse di Risparmio, è stato siglato il protocollo d’intesa che definisce le modalità d’intervento del Fondo per la Repubblica Digitale, con il quale si punta a investire circa 350 milioni di euro, tra il 2022 e il 2026, per finanziare progetti di formazione e inclusione digitale, con lo scopo di accrescere le competenze digitali degli italiani.

Il dato di partenza che motiva l’intervento è il 58% di italiani tra i 16 e i 74 anni, pari a 26 milioni  di cittadini, che, stando alle più recenti rilevazioni del Digital Economy and Society Index della Commissione Europea, non dispongono delle competenze digitali di base. Un dato decisamente allarmante, specie se comparato alla media di riferimento europea, pari al 42%, che, scrivono i firmatari del protocollo, “produce un impatto non solo sulla reale ‘cittadinanza digitale’, ovvero sull’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione da parte di tutti i cittadini, ma determina anche uno dei maggiori freni allo sviluppo del Paese”.

Da qui la scelta di istituire il Fondo per la Repubblica Digitale, con il quale si proverà a mutuare la positiva esperienza del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, selezionando progetti di formazione e inclusione digitale da finanziare tramite appositi bandi. Ad essi potranno partecipare  soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e soggetti del Terzo settore, da soli o in partnership.

Ecosistemi dell’innovazione: al via un bando europeo

Con l'iniziativa “Elevating the scalability potential of European business” si punta al rafforzamento degli ecosistemi dell’innovazione, di modo da sostenere la scalabilità delle imprese e la loro capacità di produrre innovazione

È stato aperto il bando “Elevating the scalability potential of European business”, promosso nell’ambito del Programma di lavoro 2021-2022 European Innovation Ecosystems di Horizon Europe. L'iniziativa punta a potenziare gli ecosistemi dell’innovazione, rendendoli più connessi, inclusivi ed efficienti, di modo che possano contribuire ad accrescere la scalabilità delle imprese e amplificare il loro potenziale in termini di visione e innovazione.

Il bando mette a disposizione 5 milioni di euro, per il finanziamento di 5 progetti, con un budget pari a 1 milione di euro per ognuno di essi.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del servizio informativo First di Art-ER.

11 febbraio: Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna al lavoro per contrastare gli stereotipi di genere e costruire un Data Valley inclusiva, matura e arricchita da una maggiore partecipazione femminile

L'accesso alle tecnologie digitali amplifica l'esercizio dei diritti umani, nonché la possibilità di impegnarsi pienamente nei processi politici e decisionali. Internet si configura sempre più come un “gateway” per nuove idee e opportunità e un volano per l'innovazione .

In questo quadro complessivo, l'inclusione delle donne nel mondo digitale, attraverso un maggiore accesso alle reti e alle tecnologie e crescenti opportunità di studio delle materie a carattere scientifico e tecnologico, rappresenta un importante processo di empowerment. Dà loro voce e consente una maggiore partecipazione femminile ai processi di governance e alla costruzione del futuro che desiderano.

Molti studi e ricerche concordano inoltre sul fatto che una maggiore inclusione delle donne nel mondo digitale favorisce la crescita economica dei Paesi.

Non solo: garantire la parità di genere nell’accesso a Internet e alle nuove tecnologie, oltre a essere una questione di diritti umani e sviluppo economico, migliorerebbe anche la salute delle donne, delle loro famiglie e  delle loro comunità, accrescerebbe le loro opportunità di accesso ai percorsi di istruzione e ad altri servizi sociali, e valorizzerebbe l’occupazione femminile, favorendo la loro indipendenza e affermazione professionale, economica e personale.

Tuttavia, il pieno potenziale che le donne possono apportare al settore digitale resta bloccato da persistenti disuguaglianze di genere.

Ancora oggi, gli stereotipi limitano la partecipazione delle ragazze ai percorsi formativi dedicati all’apprendimento delle discipline a maggiore vocazione tecnologica e ingegneristica, riducendo le loro opportunità di accesso a opportunità professionali attrattive e di prospettiva.

In questo scenario, è quanto mai urgente attivare una serie di interventi per incoraggiare le giovani donne a intraprendere studi adeguati a impossessarsi del giusto mindset digitale. Le istituzioni e le aziende devono fare la loro parte e promuove strumenti attivi per aumentare non solo il numero delle “donne tech”, ma anche la loro rappresentanza nei ruoli apicali e di leadership.

Partendo da queste consapevolezze, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, in particolare con la Sfida  “Donne e Digitale” della nuova strategia Data Valley Bene Comune, è costantemente impegnata sul terreno del contrasto agli stereotipi di genere, con l’obiettivo di rimuoverli progressivamente, fino alla loro definitiva eliminazione, e arrivare alla costruzione di una società dell’informazione più inclusiva, matura e arricchita da una maggiore partecipazione femminile

Valori e obiettivi che vengono perseguiti con impegno e determinazione dopo giorno,  e che, nella Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, vale la pena di affermare e ribadire con rinnovata determinazione. Per sottolineare con forza che l’assenza delle donne dalla cultura digitale è una perdita, non solo per loro, ma per l’intera società civile, anche dal punto di vista economico e dell’equità sociale. E che questa perdita, non può più essere assolutamente tollerata né perpetrata.

Arti e digitale: al via la call STARTS Prize 2022

La Commissione Europea invita a proporre progetti intersettoriali per la sperimentazione di nuovi utilizzi dei dati e delle tecnologie digitali negli ambiti della produzione artistica e culturale

È ufficialmente aperta la call STARTS Prize 2022, promossa su iniziativa della Commissione Europea per favorire utilizzi sperimentali delle tecnologie digitali negli ambiti delle arti e della produzione creativa.

Il bando è rivolto ad artisti e creativi, ricercatori e imprese di tutto il mondo interessati a proporre progetti intersettoriali che potranno riguardare, tra le altre cose, nuovi approcci creativi basati sull’uso dei dati, la realizzazione di opere che esplorino formati ibridi e tecnologie innovative, e la produzione di iniziative di storytelling da veicolare sui new media.

La call è aperta fino al 2 marzo 2022

Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione è possibile consultare il sito del servizio informativo First, a cura di Art-ER, a cura di Art-ER.

Al via un bando europeo per il lancio e il potenziamento di imprese digitali DeepTech

Le proposte potranno essere presentate nell’ambito del programma Innovation Factory 2022, promosso su iniziativa di EIT Digital

Su iniziativa di EIT Digital è stato lanciato il bando "Innovation Factory 2022", col quale si incoraggia la costituzione di team imprenditoriali a carattere paneuropeo composti da organizzazioni educative, di ricerca e commerciali, per il lancio o il potenziamento di imprese digitali DeepTech.

I progetti ammissibili al bando dovranno rientrare in una delle cinque aree di interesse contemplate dalla EIT Digital Strategic Innovation Agenda 2022-2024: Digital Tech, Industria digitale. Città digitali, Benessere digitale e Finanza digitale.

Per maggiori informazioni sul bando è possibile consultare il sito www.eitdigital.eu e il sito del servizio informativo First, a cura di Art-ER.

Accordo tra Lepida e il Milan Internet Exchange: potenziati i servizi in banda ultralarga a Bologna e in Emilia-Romagna

Potendo contare su un punto di interscambio naturale, gli operatori di telecomunicazioni saranno in grado di offrire servizi di connettività più efficienti e performanti ai cittadini e alle imprese

Mettere a disposizione degli operatori di telecomunicazione luoghi idonei e servizi neutrali che facilitino i loro investimenti, e di conseguenza l’offerta rivolta a cittadini e imprese dell’Emilia-Romagna. È questo uno degli obiettivi principali che si è posta la Regione Emilia-Romagna formalizzando un accordo tra Lepida ScpA e il Milan Internet Exchange (MIX), il principale Internet Exchange Point italiano, dal 2000 attivo nella fornitura di servizi di interconnessione per lo scambio di traffico tra operatori di telecomunicazione.

Con il termine Internet exchange point si fa riferimento a un punto di interscambio neutrale, al quale i vari operatori possono fare riferimento per collegarsi direttamente tra loro, evitando salti multipli, ritardo e saturazione delle linee. D questo punto di vista, il MIX fornisce accesso a oltre 300 reti differenti.

Nel dettaglio, l’accordo formalizzato dalla Regione  prevede l’installazione di apparati informatici del MIX negli spazi individuati dall’ente nella propria sede bolognese in viale Aldo Moro.

“L’Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna - ha dichiarato l’Assessore all’Agenda Digitale Paola Salomoni - ha l’obiettivo di favorire le azioni che consentano a imprese e cittadini di accedere a Internet con servizi a banda ultra-larga, anche mediante la collaborazione tra pubblico e privato. L’accordo con MIX va proprio in questa direzione: mettiamo a disposizione, tramite Lepida, i luoghi idonei e le infrastrutture necessarie a realizzare data center neutrali ai quali potranno connettersi operatori di telecomunicazioni diversi, a vantaggio di imprese e cittadini.

Migliorando, infatti, le prestazioni della rete e del traffico dati, si favorisce la crescita del mercato, e al tempo stesso il superamento del divario digitale negli insediamenti produttivi: più offerte da parte degli operatori di telecomunicazioni vuol dire maggiore possibilità di accesso a Internet per aziende e i cittadini”.

Grazie al nuovo accordo, si estendono le iniziative di collaborazione tra Lepida e diversi punti di interscambio o Internet Exchange Point italiani, che avevano già portato alla formalizzazione di intese simili con TOP-IX (Piemonte), VSIX (Padova) e NAMEX (Roma).

“Futuro prossimo”: sei conferenze per riflettere sugli impatti del digitale

L’iniziativa è promossa da Lepida e dalla Fondazione San Carlo. Venerdì 11 febbraio a Modena il primo appuntamento dedicato alla mobilità sostenibile

Un percorso in sei tappe per interrogarsi sui cambiamenti che stiamo vivendo, e in particolare sui rivoluzionari impatti delle tecnologie digitali in diversi ambiti della società, tra cui il mondo del lavoro, quello della formazione, la mobilità e la sfera della sanità e dell'assistenza. 

Questi gli obiettivi del ciclo “Futuro prossimo. Per un lessico del domani”, promosso su iniziativa di Lepida ScpA, e curato dalla Fondazione San Carlo di Modena, con una serie di conferenze aperte al pubblico e gratuite che si svolgeranno a Modena, Parma, Bologna e Cesena

Il primo appuntamento, dedicato alla mobilità sostenibile e alle forme di trasporto del futuro prossimo, si terrà venerdì 11 febbraio, a partire dalle 17.30, presso il Teatro della Fondazione San Carlo di Modena e vedrà la partecipazione di Stefano Maggi, professore di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa. Per assistere ai lavori in presenza  è richiesta l’iscrizione online.

I successivi due appuntamenti sono in programma sempre a Modena: venerdì 4 marzo, con un focus su “Geopolitica della Rete. Il governo di Internet e l’instabilità internazionale”, a cura di Dario Fabbri, analista geopolitico e saggista; e  venerdì 18 marzo, con la conferenza “Suggestioni per una nuova identità”, affidata a  Fiorenzo Galli, Direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi anche in diretta web sul sito www.fondazionesancarlo.it.

Per maggiori informazioni: www.lepida.net/futuro-prossimo 

Emilia-Romagna: le Ricette bianche diventano digitali

Le prescrizioni dei farmaci a pagamento saranno trasmesse ai pazienti via e-mail o tramite sistemi di messaggistica e potranno essere scaricate anche utilizzando il Fascicolo Sanitario Elettronico e la app ER Salute. Per il ritiro in farmacia basterà la comunicazione di un codice univoco

Da lunedì 7 febbraio in Emilia-Romagna anche le ricette bianche, per la prescrizione dei farmaci a pagamento, perché non a carico del Servizio sanitario, saranno dematerializzate

I medici potranno prescriverle e inviarle ai propri pazienti via e-mail e tramite sistemi di messaggistica, e le stesse potranno essere scaricate anche online, dal Fascicolo Sanitario elettronico o utilizzando la app ER Salute

Per il ritiro dei medicinali in farmacia, in assenza della stampa delle ricette, sarà sufficiente comunicare il loro numero identificativo o un codice PIN di quattro cifre, assieme al codice fiscale.

Con lo “switch off” delle ricette bianche al digitale, la Regione Emilia-Romagna mette in pratica le disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha incluso anche tale tipologia di documenti, comprese le ripetibili, tra quelli da dematerializzare. 

Fanno eccezione per ora le sole prescrizioni per le preparazioni galeniche, termine col quale si fa riferimento ai medicinali realizzati ai farmacisti nei propri laboratori e, in una prima fase, i medicinali soggetti alla disciplina dei farmaci stupefacenti, per i quali è necessaria una ricetta ministeriale a ricalco, nonché ulteriori medicinali che richiedono specifiche misure di sicurezza sulla ricetta.

Per le nuove ricette bianche elettroniche sarà prevista anche la circolarità. Tutte le farmacie dell’Emilia-Romagna potranno pertanto spedirle in altre regioni che sono a loro volta passate allo stesso regime, e riceverle dalle stesse.

Per maggiori informazioni: www.regione.emilia-romagna.it

Women in Tech: su YouTube le registrazioni integrali degli eventi

Quattro gli incontri organizzati dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’Agenda Digitale Data Valley Bene Comune, per riflettere su soluzioni ed esperienze finalizzate al contrasto dei divari digitali di genere

Sul canale YouTube di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, sono disponibili le registrazioni integrali dei 4 eventi organizzati tra novembre 2021 e febbraio 2022 nell’ambito del ciclo Women in Tech, dedicato alle molteplici manifestazioni dei divari digitali di genere.

Gli eventi sono stati organizzati dalla Regione Emilia-Romagna nel quadro delle attività di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale 2020-2025, come primo, importante tassello della Sfida di questa politica strategica specificamente dedicata al tema Donne e Digitale. Alla loro organizzazione e promozione ha contribuito la Rete dei Laboratori aperti dell’Emilia-Romagna.

In ognuno di essi, un’esperta delle tematiche oggetto di approfondimento, si è confrontata con Paola Salomoni, Assessora all’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, per riflettere su spunti, esperienze e progettualità da mettere in campo per contrastare attivamente, e in maniera innovativa, gli stereotipi e gli altri ostacoli che ancora oggi impediscono una piena partecipazione delle donne alla società dell’informazione.

Di seguito i link alle registrazioni dei 4 eventi:

Competenze digitali: al via una ricognizione

Il Coordinamento dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna invita associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative, fondazioni e altri soggetti a segnalare inziative finalizzare ad accrescere le conoscenze degli strumenti digitali da parte dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più deboli

Il Coordinamento dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, nell’ambito delle azioni previste dalla sfida 2 della Data Valley Bene Comune “Competenze digitali: la nuova infrastruttura per lo sviluppo socio-economico”, intende avviare una ricognizione a scopo conoscitivo in merito alle azioni realizzate, in corso o in fase di progettazione per facilitare l'accesso e sviluppare la conoscenza degli strumenti digitali da parte dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più fragili della popolazione, e messe in atto da diversi soggetti della società civile: organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale,  enti  filantropici,  imprese sociali,  cooperative sociali, reti associative, associazioni, fondazioni, ecc.

I soggetti interessati a condividere con noi i loro progetti e le loro iniziative possono scrivere all’indirizzocoordinamentoader@regione.emilia-romagna.it, entro l’11 febbraio 2022, e saranno ricontattati per un approfondimento del tema.

La presente comunicazione non è una procedura di affidamento, non saranno stilate graduatorie né attribuiti punteggi di merito e non ci saranno vincoli per la Regione Emilia-Romagna.

Il Coordinamento dell’Agenda Digitale si riserva di interrompere in qualsiasi momento, per ragioni di sua esclusiva competenza, questa ricognizione.

Musei e digitale: un tavolo regionale per favorire lo scambio di esperienze e progettualità

Con l’istituzione del Tavolo sulla digitalizzazione dei musei, la Regione Emilia-Romagna punta a valorizzare e far crescere le iniziative avviate nel corso dell’emergenza pandemica per favorire modalità innovative di fruizione delle collezioni basate sull’uso delle tecnologie

Nel corso degli ultimi anni di emergenza pandemica, i musei dell’Emilia-Romagna hanno intensificato le iniziative orientate all’adozione delle nuove tecnologie per promuovere modalità sperimentali di fruizione delle opere artistiche e culturali, diagnostica del loro stato di conservazione, e digitalizzazione con finalità di archiviazione nel lungo periodo e accesso alle collezioni online. Nell’ambito di questo quadro di interventi, sono stati realizzati percorsi multimediali, app e nuovi servizi digitali.

Per dare ulteriore impulso e sistematicità a queste attività, nel 2021, su iniziativa del Servizio Patrimonio culturale dell’Assessorato regionale alla Cultura, e col supporto di Art-ER e la collaborazione di Clust-ER Create, è stato istituito il Tavolo sulla digitalizzazione dei musei. Al tavolo partecipano rappresentanti dei musei attivi nel territorio regionale, coinvolti in incontri periodici durante i quali vengono presentate e condivise le esperienze e i progetti di digitalizzazione in atto, con un approccio volto a far emergere le loro potenzialità e i nodi critici su cui lavorare per farli evolvere e migliorare.

Un articolo pubblicato di recente sul portale della Regione Emilia-Romagna descrive le finalità e i primi risultati ottenuti a seguito dell’istituzione del tavolo, e presenta alcune delle attività di digitalizzazione realizzate nei musei del territorio regionale. Tra questi, il  Museo Schifanoia di Ferrara, il Museo Kronos della cattedrale di Piacenza, il Museo Civico Medievale di Bologna e la  Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna.

Internet veloce nelle scuole e nelle strutture sanitarie: pubblicati due bandi

Con le iniziative “Scuole connesse” e "Sanità connessa” si punta a cablare ad alta velocità circa 10 mila istituti scolastici e più di 12 mila tra ambulatori e ospedali

Nell’ambito delle attività previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha pubblicato i bandi “Scuole connesse” e “Sanità connessa”, con i quali si punta a connettere ad alta velocità circa 10 mila sedi scolastiche e più di 12 mila strutture sanitarie

La pubblicazione dei due avvisi fa seguito a quella recente del bando Italia a 1 Giga, con il quale si punta a portare Internet ad alta velocità in 7 milioni di numeri civici al momento non ancora raggiunti dal servizio, e rientra nella Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga, in via di completamento nei prossimi mesi con la definizione di ulteriori misure per incentivare lo sviluppo delle reti 5G.

Il bando "Scuole connesse"

Con il bando “Scuole connesse” si prevedono interventi per connettere, con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps, quasi 10 mila sedi scolastiche di tutto il territorio italiano, suddiviso in otto aree geografiche, in gergo tecnico lotti. 

L’Emilia-Romagna rientra nel lotto che contempla anche le Marche e l’Umbria, per il quale saranno messi a gara poco meno di 12 milioni 700 mila euro, con l’obiettivo di cablare ad alta velocità 656 istituti scolastici.

Gli operatori in gara potranno aggiudicarsi fino a un massimo di quattro lotti, per i quali sono previsti lavori di fornitura e posa in opera della rete di accesso, i servizi di gestione, l’assistenza tecnica e la manutenzione. Le attività di infrastrutturazione dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, e i servizi di connettività dovranno essere garantiti per un minimo di sei anni a partire dall’ultimazione dei lavori. 

Il bando “Sanità connessa”

Obiettivo del bando “Sanità connessa” è creare le condizioni per fare in modo che 12 mila strutture sanitarie del servizio sanitario pubblico, dagli ambulatori agli ospedali, siano connesse con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps. 

Anche in questo caso il territorio nazionale è stato suddiviso in otto lotti, tra cui quello che contempla l’Emilia-Romagna, le Marche e l’Umbria, per il quale è prevista la messa a gara di 45 milioni 811 mila euro da destinare alla cablatura veloce di 1.760 strutture sanitarie.

Come disposto per il bando “Scuole connesse”, nei lavori da eseguire sono compresi la fornitura e la posa in opera della rete di accesso, i servizi di gestione, l’assistenza tecnica e la manutenzione. Le attività di infrastrutturazione dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, garantendo i servizi di connettività per almeno i cinque anni successivi.

Deadline e Info

Per entrambi i bandi, è possibile presentare le offerte, per uno o più lotti, entro le ore 13.00 del 15 marzo 2022.

Tutte le informazioni di dettaglio sono disponibili sul sito innovazione.gov.it.

Pubblicati due report europei sull’intelligenza artificiale

Le pubblicazioni, a cura dell’European Institute of Innovation and Technology, ambiscono ad accrescere le occasioni di collaborazione, formazione e adozione di nuove soluzioni basate sull’impiego di tecnologie di intelligenza artificicale

Su iniziativa della  community dedicata all’Intelligenza Artificiale dello European Institute of Innovation and Technology, sono stati pubblicati i due report "Emerging AI and Data Driven Business Models in Europe" e "Creation of a Taxonomy for the European AI Ecosystem". Le due pubblicazioni sono state realizzate con lo scopo di promuovere iniziative di collaborazione, formazione e adozione di soluzioni basate sull’impiego di tecnologie di intelligenza artificiale da parte delle imprese e delle organizzazioni europee.

Col report "Emerging AI and Data Driven Business Models in Europe" si fotografa lo stato dell’arte del ricorso a tali soluzioni negli ecosistemi di innovazione, istruzione e creazione di impresa. 

La pubblicazione fornisce anche raccomandazioni su possibili metodi per razionalizzare le conoscenze, esperienze e competenze acquisite nell’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale e sulle azioni da compiere per promuovere ambienti di innovazione aperti ai leader politici, agli esperti industriali e alle comunità di innovatori. Un ulteriore approfondimento viene dedicato al contributo che l’intelligenza artificiale può offrire sul versante della decarbonizzazione.

Analizzando 35 scenari d’uso, il report "Creation of a Taxonomy for the European AI Ecosystem" si concentra a sua volta sui rischi di perdita d’efficienza che occorre considerare  in diversi ambiti di attività che prevedono l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale.

Donne e competenze digitali: a Cesena l’ultimo incontro di Women in Tech

Il ciclo di eventi sui divari digitali di genere si conclude mercoledì 2 febbraio, con un confronto sulle difficoltà di accesso delle donne ai percorsi formativi a carattere scientifico e tecnologico tra l’Assessore regionale all’Agenda digitale Paola Salomoni e la giornalista televisiva Barbara Carfagna

Donne e digitale: un legame da rafforzare e rilanciare, mettendo al centro il tema chiave delle competenze. Con un ultimo focus sul tema “Yes they can: Donne competenti e digitali”, mercoledì 2 febbraio si chiude a Cesena la prima edizione del ciclo di eventi  Women In Tech, promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’Agenda Digitale Data Valley Bene Comune, con la collaborazione della rete regionale dei Laboratori aperti, per fare luce sulle molteplici manifestazioni dei divari digitali di genere.

L’appuntamento è per le 17.30 presso la Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana, per un incontro organizzato con la collaborazione del Laboratorio aperto di Cesena Casa Bufalini che si aprirà con i saluti istituzionali di Carlo Verona, Assessore alla cultura e all’inclusione del Comune di Cesena e Lia Montalti, Consigliera regionale e Segretario dell’Ufficio Presidenza con delega alle politiche europee della Regione Emilia-Romagna, per poi proseguire con un confronto tra Paola Salomoni, Assessore regionale all’Agenda Digitale, e Barbara Carfagna, giornalista televisiva e divulgatrice esperta di tematiche economiche e innovazione digitale, moderato da  Alessandra Folli, referente del Laboratorio aperto locale.

I riflettori saranno puntati sullo spartiacque che - a detta di alcune autorevoli istituzioni, a cominciare dal World Economic Forum - si sta creando tra chi dispone delle competenze per accedere alle professioni di alto profilo nei settori scientifici, tecnologici, e digitali, e chi, privo di tali competenze, rischia di rimanere ai margini del mercato di lavoro di qualità. 

Anche in questo caso, l’analisi dell’esistente colloca le donne in una posizione di netto svantaggio. Le ultime rilevazioni del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca certificano ad esempio che al momento le studentesse iscritte ai corsi di laurea di indirizzo tecnologico non raggiungono la quota del 15%. Un dato che fotografa uno stato dell’arte caratterizzato da condizioni di profonda disuguaglianza.

Durante l’incontro, partendo dall’analisi di questa e ulteriori evidenze statistiche altrettanto eloquenti, si rifletterà sugli stereotipi e gli altri tipi di barriere che continuano a limitare l’accesso delle donne ai percorsi formativi e di apprendimento a carattere scientifico, matematico e tecnologico, e sulle azioni che occorre mettere in campo per invertire la rotta. Azioni sempre più necessarie e urgenti, sia per fare in modo che le donne possano godere di maggiori diritti e opportunità professionali, economiche e relative alla sfera dell'affermazione personale, sia per colmare il crescente divario tra la domanda e l’offerta di nuove professionalità digitali.

L’assenza delle donne dalla cultura digitale, come si avrà modo di ribadire a Cesena, non è quindi solo una perdita dal punto di vista dell’equità e dei diritti, ma anche un freno allo sviluppo economico, con ricadute negative per gli interi sistemi sociali. 

Per partecipare in presenza all’evento è richiesta l’iscrizione online, Come in occasione dei precedenti appuntamenti, i lavori saranno trasmessi anche in diretta live, sul sito www.digitale.regione.emilia-romagna.it, sui canali Facebook e YouTube di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e su Lepida TV (YouTube e canale 118 del digitale terrestre). 

In vista del suo svolgimento, chiunque interessato potrà formulare spunti e domande da sottoporre all’attenzione delle relatrici, direttamente online, o anche prima dei lavori scrivendo all’indirizzo segreteria@absolutgroup.it.

4,5 milioni di euro per l’innovazione nel settore agricolo e agroindustriale

Pubblicato un bando regionale: le imprese interessate potranno presentare domanda per la realizzazione di progetti pilota e lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie

La Regione Emilia-Romagna investirà 4,5 milioni di euro per supportare la realizzazione di progetti pilota e lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale

Le risorse saranno messe a disposizione con un bando di recente pubblicazione, rivolto alle imprese agricole e agroalimentari che svolgono attività di produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. 

I finanziamenti potranno arrivare a coprire fino al 70% dei costi necessari per la realizzazione dei progetti, che potranno variare da un minimo di 50 mila a un massimo di 300 mila euro.

Le imprese interessate potranno presentare le domande per l’ottenimento dei finanziamenti fino al 28 marzo.

Per maggiori informazioni: Emilia-Romagna Agricoltura, Caccia e Pesca

TeRRItoria, il futuro a portata di territorio

Appuntamento martedì 25 gennaio per un webinar organizzato da Art-ER come momento di restituzione dei risultati emersi da uno studio realizzato nell’ambito di un progetto europeo dedicato alle tematiche dell’innovazione responsabile e territoriale

Con il progetto europeo TeRRItoria, organizzato nell'ambito del programma Horizon 2020, è stato proposto un modello di studio e posizionamento delle regioni e delle autorità locali come luoghi per la governance della scienza, dell'educazione, dell'impegno pubblico, dell'etica e dell'accesso aperto.

L’esperimento territoriale è stato realizzato anche in Emilia-Romagna, con il coinvolgimento di Art-ER, che martedì 25 gennaio organizza un webinar come momento di restituzione dei principali risultati ottenuti dallo studio.

L'evento si inserisce nel calendario degli incontri promossi in vista delle definizione della  nuova programmazione 2021-2027 dei Fondi europei. 

L’appuntamento è a partire dalle 10 su piattaforma Zoom (code: 218470). 

Consulta il programma dei lavori (pdf388.73 KB)

“Turismo Smart e Opportunità per le Destinazioni”: un vademecum per realizzare idee e progetti di turismo intelligente

La pubblicazione restituisce i risultati del ciclo di eventi online promosso nell’ambito della quarta edizione del festival. Attraverso l’analisi di best practices e la fornitura di indicazioni operative, lo strumento suggerisce spunti e proposte per accrescere l’attrattività dei servizi, delle esperienze e delle destinazioni turistiche, puntando sulle innovazioni tecnologiche di più recente concezione

Una guida a carattere operativo, rivolta agli operatori e a chi si occupa di policy making e pianificazione, per favorire la “messa a terra” di idee e progetti di turismo intelligente e contribuire in questo modo al rilancio e all’innovazione di servizi, esperienze e destinazioni. La quarta edizione del festival After Futuri Digitali, organizzata tra l’autunno 2020 e la primavera 2021 dallo staff dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e dal Comune di Ravenna, arriva a definitivo compimento con la pubblicazione del vademecum “Turismo Smart e Opportunità per le Destinazioni”.

Il vademecum raccoglie le sintesi di quanto emerso in occasione dei 4 talk dell’omonimo ciclo di eventi online, organizzato tra aprile e maggio 2021 con lo scopo di presentare casi concreti di utilizzo del digitale in ambito turistico, come fattore di innovazione e definizione di nuove traiettorie di competitività e sviluppo. 

Gli eventi sono stati dedicati a quattro tematiche specifiche: Accessibilità, Sostenibilità, Design Experience e Tecnologie di Realtà Aumentata, Realtà Virtuale e Intelligenza Artificiale. Ognuno di essi è stato condotto da un esperto della materia, al quale è stato affidato il compito di “invitare al tavolo” realtà imprenditoriali, progettuali e di altro genere che in questi particolari ambiti hanno già sperimentato e promosso, o hanno avuto modo di approfondire da molteplici prospettive, soluzioni ad alto tasso di innovazione. 

L’intento è stato quello di calarsi nella realtà di esperienze e progetti virtuosi, per presentare agli operatori del settore turistico locale, ma in via più estesa a chiunque interessato all’argomento, opportunità concrete cui fare riferimento per l’intrapresa di azioni a carattere innovativo, funzionali al rilancio delle attività, e più in generale a una evoluzione del settore verso trend e dinamiche digitali avanzate e ormai imprescindibili.  

Nel ciclo di eventi sono stati coinvolti 25 relatori, in aggiunta ai 4 moderatori, per un totale di 21 esperienze presentate e  approfondite

Il frutto di questo lavoro di ricognizione e confronto viene ora restituito nel vademecum, all’interno del quale è possibile leggere le sintesi degli interventi dei relatori e consultare liste di best practices di turismo intelligente. La pubblicazione rimanda anche alle registrazioni video integrali degli eventi e, per ognuno di essi, propone 10 “highlights”, con i quali si riassumono le principali indicazioni di principio e a carattere operativo emerse dalle discussioni. 

Gli highlights costituiscono inoltre il contenuto di un’ulteriore pubblicazione “gemella”, che assieme ad essi raccoglie e presenta anche le tavole grafiche realizzate in occasione del convegno internazionale “Smart Tourism and the Global Challenge", con il quale, nel novembre 2020, è stata inaugurata la quarta edizione di After Futuri Digitali.

La quarta edizione di After Futuri Digitali

La quarta edizione del festival After Futuri Digitali è stata dedicata alle tematiche dello smart tourism, termine col quale si fa riferimento a come le innovazioni digitali e tecnologiche di ultima generazione possano contribuire a favorire lo sviluppo del settore turistico e accrescere l’attrattività di servizi, destinazioni ed esperienze di viaggio. 

A causa dell’emergenza sanitaria, tutti gli eventi del festival sono stati organizzati esclusivamente online, e lo stesso tema conduttore della manifestazione è stato rimodulato. Il settore del turismo è stato infatti tra i più duramente colpiti dalle limitazioni agli spostamenti, e per questo motivo nella definizione delle iniziative si è cercato di capire come lo smart tourism, nelle sue varie declinazioni - e in considerazione della forte “accelerazione digitale” conseguente alla pandemia - possa divenire una fondamentale opportunità di rilancio e sviluppo delle attività. 

Il festival è stato inaugurato a fine novembre 2020 con un primo evento internazionale, dedicato alla definizione degli scenari e all’analisi di casi studio d’eccellenza, tra cui le esperienze di tre Capitali Europee dello Smart Tourism: Goteborg, Helsinki e Malaga. 

A gennaio 2021, un secondo appuntamento ha permesso di illustrare le risposte messe in campo dalle istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, per sostenere il settore turistico nel periodo di crisi pandemica. 

La manifestazione si è conclusa nella primavera 2021 con l’organizzazione del ciclo di eventi “Turismo Smart e Opportunità per le Destinazioni”.

Tutte le informazioni e i materiali presentati, discussi e condivisi in occasione del festival sono disponibili sul sito www.afterfestival.it.

Emilia-Romagna: 241 milioni e 370mila euro a disposizione degli operatori per portare la banda ultralarga in 450.000 indirizzi

La misura prevista nell’ambito del bando nazionale “Italia a 1 giga”, col quale si punta a un investimento complessivo di 3,7 miliardi di euro per la cablatura veloce di 7 milioni di numeri civici

3,7 miliardi di euro saranno messi a disposizione degli operatori di telecomunicazioni per portare la connessione veloce a Internet - pari ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit in upload -  in 7 milioni di indirizzi civici distribuiti sull’intero territorio nazionale.

Questo l’obiettivo che ci si propone di conseguire con il primo bando della serie “Italia a 1 Giga”, pubblicato di recente su iniziativa del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, per incentivare il mercato a intervenire nelle cosiddette aree grigie, termine tecnico col quale si fa riferimento alle zone nelle quali si prevede l’investimento da parte di un solo operatore.

Il bando sarà finanziato con fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e si configura come il primo intervento della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga, che porterà nei prossimi tre mesi mesi alla definizione di ulteriori misure di incentivazione per la connessione delle scuole e delle strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo delle reti 5G.

All’Emilia-Romagna fino a un massimo di 241 milioni per cablare 450.000 civici

I civici che saranno interessati dal primo bando sono suddivisi in 15 aree geografiche, definite lotti, nelle quali interverranno gli operatori che si aggiudicheranno i finanziamenti, con l’impegno di ultimare i lavori entro i primi sei mesi del 2026.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, sono previsti investimenti fino a un massimo di 241 milioni e 370.000 euro per la cablatura veloce di 450.000 civici.

Le condizioni del bando

Il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute, mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico dei beneficiari.

Registrandosi alla piattaforma  ingate.invitalia.it, gli operatori interessati a partecipare potranno presentare le proprie offerte entro il 16 marzo 2022

Sarà possibile candidarsi per realizzare interventi in uno, alcuni o tutti i lotti posti a gara, e in sede di assegnazione dei lavori ad ogni operatore sarà assegnato fino a un massimo di 8 lotti. I vincitori dovranno garantire che tutti gli operatori di mercato possano accedere all’ingrosso - in gergo tecnico wholesale - a tutti le infrastrutture oggetto di finanziamento.

Per maggiori informazioni: innovazione.gov.it

Alfabetizzazione, corsi ed eventi gratuiti: riprendono le iniziative di Pane e Internet

Il progetto è promosso nell’ambito delle attività dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, per favorire lo sviluppo di competenze e abilità utili alla conoscenza e all’utilizzo dei media e degli ambienti digitali

Con l’inizio del nuovo anno sono riprese le attività di alfabetizzazione, i corsi di competenza digitale e gli eventi di cultura digitale del progetto Pane e Internet, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, con un’ampia rete di partner tra cui svariati Comuni e Unioni di Comuni del territorio regionale, nell’ambito di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale regionale per il quinquennio 2020-2025.

ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

Con i corsi di alfabetizzazione digitale, l’obiettivo è di fornire i rudimenti di base, e a seguire conoscenze di livello intermedio, per l’utilizzo del pc e dello smartphone, al fine di utilizzare alcune delle loro funzionalità e applicazioni più comuni, navigare in rete e accedere ai servizi online. I corsi sono articolati in più moduli, vengono organizzati online su piattaforma Zoom, e possono essere seguiti gratuitamente da chiunque possieda un pc o uno smartphone. In totale, tra gennaio e marzo, sono state programmate 

  • 5 edizioni dei corsi primo livello e 5 edizioni dei corsi di secondo livello sull’uso del pc 
  • 4 edizioni dei corsi di primo livello e 4 dei corsi di secondo livello sull’uso dello smartphone.

COMPETENZA DIGITALE

I corsi di competenza digitale, ugualmente organizzati in moduli e sempre fruibili online gratuitamente, sono promossi per favorire lo sviluppo di competenze e abilità funzionali all’esecuzione di alcuni compiti e attività specifiche. Nell’ambito di questa offerta, tra gennaio e  inizio marzo è prevista l’organizzazione dei seguenti corsi:

  • Introduzione a Wordpress
  • Dati e tracce digitali
  • Informarsi online
  • Grafica a portata di mano
  • Sicurezza quotidiana su Internet
  • Comprare (e vendere) online
  • Digitale e lavoro
  • Strumenti digitali per promuovere le attività no profit
  • Foto e video in tasca
  • Cultura online per principianti.

CULTURA DIGITALE

Con gli eventi di cultura digitale infine, l’obiettivo è di fornire elementi introduttivi di informazione e conoscenza su specifici aspetti del mondo digitale, nel corso di webinar gratuiti della durata di 2 ore. Per i primi tre mesi dell’anno, la programmazione prevede i seguenti approfondimenti:

  • Reputazione online
  • L’odio in rete
  • Lo smart working
  • I social network per principianti
  • Grafica per tutti
  • E-book e biblioteca online
  • Trovare lavoro con i social network
  • Dipendenza da rete: dall’attività sui social al gioco online.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Il calendario completo e aggiornato dei corsi ed eventi promossi nell’ambito di Pane e Internet, assieme alle informazioni sulle modalità di iscrizione e partecipazione, è disponibile sul sito di progetto. In aggiunta, per ricevere e informazioni e supporto è possibile contattare il numero verde 800 590 595, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

Imprese digitali femminili: lo stato dell'arte in Europa

Da un report di recente pubblicazione emerge che solo il 15% delle start up a carattere innovativo è stato fondato o co-fondato da donne

È stata pubblicata la terza edizione del report "European Female-Led Digital Deep Tech Start-up & Scale-up Landscape", curato dallo EIT Digital Accelerator, in collaborazione con Dealroom, e dedicato alle iniziative di imprenditoria femminile nel settore digitale promosse in ambito europeo.

Dall’analisi emerge che solo il 15% delle start up a carattere innovativo è stato fondato o co-fondato da donne e i dati sono ancora più negativi in riferimento alle destinazioni del capitale di rischio: appena il 2% dei fondi di questa tipologia è stato messo a disposizione di team interamente femminili, mentre per quelli a carattere misto la quota si attesta al 5%.

In totale, sono 100 le aziende digitali operanti nel territorio dell’Unione fondate o co-fondate da donne, per il coinvolgimento complessivo di 4.700 operatori e una raccolta di finanziamenti pari a oltre 1,3 miliardi di euro.

L’indagine individua cinque settori strategici che vedono l’Europa in una potenziale situazione di leadership: Digital Tech, Industria digitale, Città digitali, Finanza digitale e Benessere digitale.

Le aree più rappresentate sono Benessere digitale e Industria digitale, con il 42% e il 29% delle aziende appartenenti alla prima e alla seconda categoria, e 997 milioni di euro di finanziamenti raccolti.

​​Dati, informazioni e narrazioni: online l’Osservatorio della cultura e della creatività

Il nuovo strumento nasce su iniziativa della Regione Emilia-Romagna per favorire la fruizione integrata dei risultati delle attività analisi a cura di Art-ER, dell’Osservatorio dello Spettacolo e dell’Osservatorio Beni e Istituti Culturali

Su iniziativa della Regione Emilia-Romagna è stato creato l’Osservatorio della cultura e della creatività, strumento operativo col quale si punta a favorire la fruizione e l’accessibilità, in ottica open source, delle rilevazioni e dei dati riguardanti questi particolari ambiti, frutto delle attività di analisi ed elaborazione a opera di Art-ER, dell’Osservatorio dello Spettacolo e dell’Osservatorio Beni e Istituti Culturali.

Con l’attivazione dell’Osservatorio si punta a creare una governance condivisa che permetta di integrare i database informativi disponibili, generare interconnessioni tra le informazioni e letture trasversali funzionali alla restituzione di una visione d’insieme del comparto più definita ed esaustiva, e valutare con maggiore efficacia l’impatto delle misure di settore.

Per realizzare tali obiettivi, periodicamente sul sito dell'Osservatorio saranno pubblicate varie tipologie di dati e informazioni, tra cui narrazioni dedicate a sette ambiti tematici (luoghi, offerta culturale, digitalizzazione, finanziamenti, dimensione socio-economica, internazionalizzazione e innovazione), strumenti di data visualization e analisi e ricerche, sia a carattere periodico sia ad hoc, dedicate all’approfondimento di specifici trend e tematiche che caratterizzano il settore.

Lo strumento si rivolge in particolar modo ai policy maker, agli operatori culturali e alle comunità territoriali potenzialmente interessate, con l’intento di supportare i processi decisionali e di programmazione nel territorio regionale e favorire in tal modo la crescita delle industrie culturali e creative.

Ricerca e sviluppo: al via la seconda call del bando europeo Eurostars

Dal 20 gennaio al 14 marzo le piccole e medie imprese potranno proporre progetti collaborativi internazionali finalizzati alla creazione di prodotti, processi o servizi destinati al mercato

Dal 20 gennaio al 14 marzo sarà possibile partecipare alla seconda call del bando EUROSTARS, con il quale si punta al finanziamento di progetti collaborativi internazionali di ricerca e sviluppo e innovazione, finalizzati alla creazione di prodotti, processi o servizi destinati al mercato.

Il bando rientra tra le attività della nuova European Partnership for Innovative SMEs di Horizon Europe, ed  è rivolto a consorzi composti da piccole e medie imprese e altri partner di progetto, tra cui grandi aziende, università e organizzazioni di ricerca.

Per ogni singolo progetto sono previsti finanziamenti fino a un massimo di 250.000 euro.

Una terza call del bando sarà attivata dal 13 luglio al 15 settembre.

Pubblicato il bando per la creazione e il rafforzamento degli Ecosistemi dell’innovazione

1,3 miliardi di euro saranno messi a disposizione del Ministero dell’Università e della Ricerca per lo sviluppo di reti territoriali chiamate a intervenire in ambiti di specializzazione tecnologica in linea con le vocazioni industriali e di ricerca dei propri contesti di riferimento

Su iniziativa del Ministero dell'Università e della Ricerca, è stato pubblicato il bando per la  “presentazione di proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell'innovazione territoriali”, incluso tra le misure di ricerca in filiera del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il bando è rivolto alle università statali e agli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero, e con la sua attuazione si punta a sostenere la creazione di 12 Ecosistemi dell'innovazione a livello territoriale, regionale o sovraregionale, di cui 5 nel Mezzogiorno.

Con il termine Ecosistemi dell'innovazione, si fa riferimento a reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, chiamati a intervenire in ambiti di specializzazione tecnologica in linea con le vocazioni industriali e di ricerca dei territori di riferimento, supportando la cooperazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.

Gli Ecosistemi dovranno presentare una struttura di governance della tipologia Hub & Spoke, con compiti di gestione e coordinamento in capo agli Hub e attività di ricerca di competenza degli Spoke.

Il bando metterà a disposizione 1,3 miliardi di euro, prevedendo finanziamenti tra i 90 e i 120 milioni di euro per i singoli Ecosistemi, da destinare al sostegno delle attività di ricerca applicata, formazione, valorizzazione dei risultati della ricerca, creazione e sviluppo di start-up e spin off, promozione delle attività, sviluppo dei servizi di incubazione e reperimento di fondi venture capital.

Tra gli altri criteri, le proposte per la creazione degli Ecosistemi dovranno prevedere che il 40% delle risorse finanziarie venga destinato ad attività realizzate nelle regioni meridionali e che almeno il 40% del personale assunto, o destinatario di borse di studio o di ricerca a tempo determinato, sia donna. 

Le candidature potranno essere presentate dal 24 gennaio al 24 febbraio 2022.

Per maggiori informazioni: www.mur.gov.it

“ Progetti Digitali - IeFP “: un concorso per approcciarsi ai new media da protagonisti

AICA invita le studentesse e gli studenti dei percorsi di i Istruzione e Formazione Professionale a proporre progetti finalizzati alla produzione di contenuti e saperi digitali

Su iniziativa di AICA, e sotto il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stata lanciata una nuova edizione del concorso “ Progetti Digitali - IeFP “, rivolto alle studentesse e agli studenti che frequentano i percorsi di i Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e relativo all’anno scolastico 2021-2022. Lo scopo è coinvolgere i ragazzi nell’acquisizione di competenze che permettano loro di approcciarsi alle nuove tecnologie informatiche non solo come fruitori, ma anche come soggetti attivi in grado di padroneggiarle per la produzione di contenuti e saperi, anche grazie alla promozione di percorsi formativi sul loro utilizzo caratterizzati da metodi innovativi, finalizzati a favorire lo sviluppo di capacità critiche e creative.

Gli enti di formazione e gli istituti scolastici che organizzano percorsi IeFP sono invitati a partecipare presentando progetti digitali che siano prodotti da una o più classi, contemplino la creazione di contenuti digitali, tra cui ad esempio videoclip, percorsi multimediali e strumenti online o offline fruibili attraverso i principali player multimediali o browser, e siano dedicati a una o più tra le seguenti tematiche:

  • attività formative del sistema duale svolte nell’anno scolastico 2021-2022
  • didattica digitale integrata
  • cyberbullismo
  • security
  • fake news
  • coding
  • robotica.

Le adesioni al concorso saranno accettate fino al 21 marzo 2022, mentra la deadline per presentazione dei contenuti è fissata al 14 maggio 2022

I lavori pervenuti saranno valutati da una Commissione, nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la rappresentanza di membri AICA, alla quale spetterà di assegnare 45 premi, consistenti in 5 skill card ICDL/ECDL, attivabili entro un anno dall’emissione, per ciascuno dei primi 20 classificati, e 4 skill card ICDL/ECDL per ciascuno dei successivi 25 classificati, ugualmente attivabili nell’arco di 12 mesi.

I progetti vincitori e quelli menzionati saranno inoltre pubblicati sul sito di AICA e ai docenti coinvolti sarà offerta l’opportunità di pubblicare articoli dedicati alla loro presentazione sulla rivista Bricks, e partecipare a webinar organizzati da AICA.

Per maggiori informazioni: Emilia-Romagna Formazione e Lavoro

Open innovation: online il report regionale relativo al 2021

La pubblicazione, curata da Art-ER per conto della Regione Emilia-Romagna, fornisce una mappatura statistica delle imprese del territorio regionale che puntano sulla creazione di valore e sviluppo di nuove idee competitive ricorrendo al contributo di risorse e competenze esterne

È stato pubblicato di recente il report “Open Innovation 2021”, realizzato da Art-ER, per conto della Regione Emilia-Romagna, con lo scopo di effettuare una prima mappatura statistica delle aziende del territorio regionale impegnate in azioni di open innovation, concetto col quale si fa riferimento alla creazione di valore e allo sviluppo di nuove idee competitive puntando sul contributo di risorse, competenze e strumenti tecnologici provenienti da realtà esterne, quali startup, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.

La mappatura poggia su dati raccolti tramite la metodologia di indagine MIA, ideata per guidare le imprese in un’autovalutazione sull’open innovation e supportarle nella creazione di network strategici tra le varie realtà del territorio regionale che applicano questo modello di business.

Il report conferma il quadro positivo già riscontrato in occasione di precedenti rilevazioni risalenti al 2020, individuando i principali benefici che le imprese possono ottenere ricorrendo alle attività di open innovation. In particolare, tali benefici riguardano la possibilità di:

  • esplorare nuovi trend tecnologici e opportunità di business per stimolare l’innovazione aziendale in ambiti strategici;
  • migliorare la gestione del cambiamento organizzativo e le competenze e aspirazioni dei dipendenti, considerati come un partner privilegiato delle stesse aziende;
  • creare un clima di cultura aziendale che contempli la gestione dei talenti anche grazie alla collaborazione con risorse provenienti da percorsi di eccellenza (università o centri di ricerca). In riferimento a quest'ultimo aspetto, la mappatura ha permesso di riscontrare che il 67,18% delle aziende del campione è interessato ad investire in percorsi di attrazione di giovani talenti.

Dubai: la Data Valley dell'Emilia-Romagna conquista la scena internazionale

Il sistema regionale dell'innovazione e della ricerca, che avrà il suo cuore pulsante nel Tecnopolo dei Big Data di Bologna, protagonista al Regional Day organizzato presso il Padiglione Italia a Expo 2020

Superare la crisi post pandemica e costruire, da subito, un futuro più equo e sostenibile e nuove opportunità attraverso la ricerca, l’innovazione, la conoscenza. E spingendo su nuove collaborazioni internazionali.

È la sfida di una scienza al servizio dell’uomo e della comunità quella lanciata oggi, giovedì 13 gennaio, dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che - in video collegamento - ha aperto i lavori di “La Data Valley incontra Expo”, l’evento al centro del Regional Day dell’Emilia-Romagna al Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

Un’occasione unica per presentare nell’attuale, massima vetrina internazionale l’Emilia-Romagna Data Valley, raccontata da Stefano Accorsi, insieme al Tecnopolo di Bologna, in un video di quattro minuti presentato in occasione dell’evento e visibile sui canali social e YouTube della Regione.

E in aggiunta due progetti, illustrati dal Presidente Bonaccini per rafforzare ancora il posizionamento internazionale dell’Emilia-Romagna sul versante della transizione digitale.

Il primo relativo alla nascita al Tecnopolo di Bologna di una Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale.

Il secondo riguarda un accordo internazionale di collaborazione tra la Fondazione Big data (IFAB) e la Dubai Future Foundation. Promossa dalla Regione, IFAB è presieduta da Francesco Ubertini e riunisce le quattro Università emiliano-romagnole e i principali enti e centri di ricerca nazionali. Troverà anch’essa sede al Tecnopolo bolognese e nel proprio International Scientific Board annovera studiosi ed esperti di livello mondiale.

La Regione sta lavorando a una proposta, che ha già trovato l’interesse dell’UNESCO, per far nascere al Tecnopolo di Bologna la sede dell’Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale. Progetto già presentato al Governo - al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in occasione delle loro visite al Tecnopolo di Bologna -, e sul quale è avviata la collaborazione con l’Esecutivo nazionale.

La possibile collaborazione tra Fondazione Big Data e Dubai Future Foundation – ha ricordato Bonaccini - è già stato al centro degli incontri avuti nel corso della prima missione della Regione a Dubai nel mese di dicembre con Khalfan Belhoul, amministratore delegato della Dubai Future Foundation, e Ahmed Al Falasi, amministratore delegato del Dubai Department of Economy and Tourism. E potrebbe tradursi in un lavoro comune sui temi del cambiamento climatico, delle scienze della vita, dei big data e dell’intelligenza artificiale, dei tempi di vita e dell’organizzazione delle città e degli spazi urbani in un’ottica di sostenibilità.

La dichiarazione del Presidente Bonaccini

“La scienza al servizio dell’uomo, insieme alla transizione digitale e alle nuove tecnologie, le cui applicazioni devono servire a migliorare la vita delle persone, dalla sanità alla tutela dell’ambiente, dal lavoro a processi produttivi sostenibili. Vogliamo progettare l’Emilia-Romagna dei prossimi decenni e dare il nostro contributo al cambiamento del Paese, e siamo nelle condizioni di farlo grazie agli investimenti di questi anni, e di quelli che faremo, sull’Emilia-Romagna Data Valley, piattaforma europea dell’innovazione, dei big data e del digitale.

Un ecosistema regionale che comprende le reti Alta Tecnologia e dei Tecnopoli e che ha il suo cuore nel Tecnopolo di Bologna, il più grande investimento nella New Data Economy del valore complessivo di 1 miliardo di euro grazie a risorse della Commissione europea, del Governo italiano e della Regione. Una vera e propria cittadella europea della scienza che diventerà la casa dei più importanti enti scientifici e centri di ricerca nazionali, dall’INFN all’Agenzia Italia Meteo, in grado di esprimere, grazie a infrastrutture come il Data center del Centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo, l’80% della capacità di calcolo italiana e il 25% di quella europea, posizionano l’Emilia-Romagna al quinto posto a livello mondiale.

In questi anni come Regione abbiamo investito molto sulla conoscenza per far crescere la nostra economia, le nostre comunità, le nostre reti di protezione sociale e il welfare. È un impegno che oggi più che mai sentiamo di dover rilanciare, cogliendo le opportunità offerte dalla prima Esposizione universale che si tiene in un Paese arabo. Certi che la transizione ecologica e quella digitale possano essere una straordinaria opportunità, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale che ci siamo dati con il Patto per il Lavoro e per il Clima, condiviso con tutte le parti sociali e l’intera società regionale”.

Data Valley protagonista

Il Regional Day dell’Emilia-Romagna rappresenta l’appuntamento principale della seconda missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna a Expo 2020 Dubai, guidata dall’assessore all’Agenda digitale, scuola, università, ricerca, Paola Salomoni. Con la presenza in video collegamento dell’assessore allo Sviluppo economico, green economy lavoro e formazione, Vincenzo Colla.

Un’intera giornata dedicata a presentare e promuovere il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Tra gli interventi anche quelli dei ministri dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale, Vittorio Colao (entrambi in video collegamento).

Con la partecipazione - tra gli altri - di Francesco Ubertini, presidente IFAB e Cineca; Antonio Zoccoli, presidente Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e Associazione Big Data; Muataz Al Barwani, senior director Center for Research Computing New York University – Abu Dhabi.

La Data Valley incontra Expo è stata aperta da una conferenza stampa con le testate emiratine ed estere e dalla proiezione del video “Data Valley Emilia-Romagna”, nel quale Stefano Accorsi, l’attore testimonial e ambasciatore delle eccellenze dell’Emilia-Romagna in Italia e nel mondo, racconta l’ecosistema regionale dell’innovazione entrando nel Tecnopolo di Bologna.

Quattro i focus al centro della seconda missione della Regione a Expo 2020 Dubai insieme alle Università regionali – Parma, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara - dall’11 al 17 gennaio: Emilia-Romagna Data Valley europea; il Tecnopolo di Bologna hub nazionale ed europeo su nuove tecnologie, Big data, climatologia e Human Development; le iniziative per attrarre investimenti, a partire dalle opportunità offerte dalla legge regionale numero 14 del 2014 e quelle per richiamare giovani talenti.

La dichiarazione del Ministro Colao

"I dati e l'intelligenza artificiale sono le chiavi per la crescita, per la produttività, per l'efficienza del settore pubblico, e sono aree nelle quali l'Emilia Romagna si distingue come una realtà d'eccellenza.

Le ambizioni dell'Emilia Romagna in quest'area sono una locomotiva per le altre regioni - ha aggiunto - nelle città e nei territori esistono enormi quantità di dati che è possibile organizzare e sfruttare in modo intelligente. Per costruire un ecosistema positivo a beneficio degli imprenditori, creando le condizioni per generare opportunità di business  e una maggiore produttività, e della società nel suo insieme, contribuendo alla formazione di un clima di fiducia tra cittadini e istituzioni in merito alle modalità di trattamento dei dati”.

L'idea di Expo è di connettere ed è la strategia che ogni Paese vuole portare avanti per sfruttare le grandi opportunità offerte dalla transizione digitale. È questo il terreno sul quale siamo impegnati, concentrandoci su realtà esemplari e d'avanguardia come l’Emilia-Romagna, da prendere come modello di riferimento da estendere a tutta l’Italia".

Attrarre giovani talenti e promuovere investimenti

Si chiama it-ER, International Talents ed è un’altra delle iniziative al centro del Regional Day e di questa seconda missione istituzionale a Expo 2020 Dubai.

Lanciato dalla Regione nel 2019, il programma offre - attraverso Art-ER (l’Agenzia regionale per l’innovazione, l’attrattività e la promozione degli investimenti) - servizi e iniziative per studenti, ricercatori, lavoratori qualificati, sia stranieri che studiano o lavorano in Emilia-Romagna, che emiliano-romagnoli all’estero che desiderano rientrare. Un impegno che la Regione intende rafforzare diventando la prima in Italia a dotarsi di una legge per l’attrazione di talenti, in via di definizione.

È già invece una realtà consolidata la legge regionale sull’attrazione di investimenti in Emilia-Romagna, la numero 14 del 2014. In sei anni e attraverso 5 bandi, ha fatto sì che 76 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, leader in ricerca e innovazione, abbiano scelto di puntare sull’Emilia-Romagna. I contributi regionali ammontano a oltre 121,2 milioni di euro e hanno generato investimenti per oltre 727 milioni di euro, creando 2.955 nuovi posti di lavoro.

Italian Schools Challenge: una sfida sui social per dire no alla violenza di genere

Al via un concorso nazionale organizzato dall’IIS Copernico: le studentesse e gli studenti delle scuole di secondo grado sono invitati a lanciare il proprio messaggio di sensibilizzazione con un video su Tik Tok o un reel su Instagram

Una sfida "a colpi di video o reel", da veicolare attraverso i social media, per sensibilizzare i più giovani sull’importanza di prevenire e contrastare la violenza di genere. È l’obiettivo della prima edizione del concorso #NonèNormalechesiaNormale: Italian Schools Challenge, promosso su iniziativa dell’IIS Copernico - Carpeggiani di Ferrara e rivolto agli istituti scolastici di secondo grado di tutta Italia.

Utilizzando i versi del brano “Non è normale che sia normale (la Poesia sfida il femminicidio)”, composto dal gruppo musicale The New Poets, le ragazze e i ragazzi sono invitati a realizzare un video su Tik Tok o un reel su Instagram, della durata massima di 30 secondi, per lanciare il proprio messaggio di contrasto a tutti gli episodi di aggressione e violenza nei confronti delle donne.

Ogni istituto potrà inviare fino a un massimo di due video entro il prossimo 8 marzo. Gli organizzatori del concorso accetteranno i primi 100 contributi ricevuti e affideranno a una giuria composta da docenti, giornalisti ed esperti il compito di premiare con altrettanti tablet gli autori dei tre video migliori, e consegnare alle loro scuole i relativi attestati di merito e partecipazione.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto The New Poets, in collaborazione con CNA Ferrara, CNA Territoriale Potenza, Il Giardino Segreto, Parlamento della Legalità Internazionale, Settetre Music, United Network e Universosud.

Per maggiori informazioni: www.iiscopernico.edu.it

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ultima modifica 2024-11-20T15:38:12+01:00
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