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4,5 milioni di euro per l’innovazione nel settore agricolo e agroindustriale

Pubblicato un bando regionale: le imprese interessate potranno presentare domanda per la realizzazione di progetti pilota e lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie

La Regione Emilia-Romagna investirà 4,5 milioni di euro per supportare la realizzazione di progetti pilota e lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale

Le risorse saranno messe a disposizione con un bando di recente pubblicazione, rivolto alle imprese agricole e agroalimentari che svolgono attività di produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. 

I finanziamenti potranno arrivare a coprire fino al 70% dei costi necessari per la realizzazione dei progetti, che potranno variare da un minimo di 50 mila a un massimo di 300 mila euro.

Le imprese interessate potranno presentare le domande per l’ottenimento dei finanziamenti fino al 28 marzo.

Per maggiori informazioni: Emilia-Romagna Agricoltura, Caccia e Pesca

TeRRItoria, il futuro a portata di territorio

Appuntamento martedì 25 gennaio per un webinar organizzato da Art-ER come momento di restituzione dei risultati emersi da uno studio realizzato nell’ambito di un progetto europeo dedicato alle tematiche dell’innovazione responsabile e territoriale

Con il progetto europeo TeRRItoria, organizzato nell'ambito del programma Horizon 2020, è stato proposto un modello di studio e posizionamento delle regioni e delle autorità locali come luoghi per la governance della scienza, dell'educazione, dell'impegno pubblico, dell'etica e dell'accesso aperto.

L’esperimento territoriale è stato realizzato anche in Emilia-Romagna, con il coinvolgimento di Art-ER, che martedì 25 gennaio organizza un webinar come momento di restituzione dei principali risultati ottenuti dallo studio.

L'evento si inserisce nel calendario degli incontri promossi in vista delle definizione della  nuova programmazione 2021-2027 dei Fondi europei. 

L’appuntamento è a partire dalle 10 su piattaforma Zoom (code: 218470). 

Consulta il programma dei lavori (pdf388.73 KB)

“Turismo Smart e Opportunità per le Destinazioni”: un vademecum per realizzare idee e progetti di turismo intelligente

La pubblicazione restituisce i risultati del ciclo di eventi online promosso nell’ambito della quarta edizione del festival. Attraverso l’analisi di best practices e la fornitura di indicazioni operative, lo strumento suggerisce spunti e proposte per accrescere l’attrattività dei servizi, delle esperienze e delle destinazioni turistiche, puntando sulle innovazioni tecnologiche di più recente concezione

Una guida a carattere operativo, rivolta agli operatori e a chi si occupa di policy making e pianificazione, per favorire la “messa a terra” di idee e progetti di turismo intelligente e contribuire in questo modo al rilancio e all’innovazione di servizi, esperienze e destinazioni. La quarta edizione del festival After Futuri Digitali, organizzata tra l’autunno 2020 e la primavera 2021 dallo staff dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e dal Comune di Ravenna, arriva a definitivo compimento con la pubblicazione del vademecum “Turismo Smart e Opportunità per le Destinazioni”.

Il vademecum raccoglie le sintesi di quanto emerso in occasione dei 4 talk dell’omonimo ciclo di eventi online, organizzato tra aprile e maggio 2021 con lo scopo di presentare casi concreti di utilizzo del digitale in ambito turistico, come fattore di innovazione e definizione di nuove traiettorie di competitività e sviluppo. 

Gli eventi sono stati dedicati a quattro tematiche specifiche: Accessibilità, Sostenibilità, Design Experience e Tecnologie di Realtà Aumentata, Realtà Virtuale e Intelligenza Artificiale. Ognuno di essi è stato condotto da un esperto della materia, al quale è stato affidato il compito di “invitare al tavolo” realtà imprenditoriali, progettuali e di altro genere che in questi particolari ambiti hanno già sperimentato e promosso, o hanno avuto modo di approfondire da molteplici prospettive, soluzioni ad alto tasso di innovazione. 

L’intento è stato quello di calarsi nella realtà di esperienze e progetti virtuosi, per presentare agli operatori del settore turistico locale, ma in via più estesa a chiunque interessato all’argomento, opportunità concrete cui fare riferimento per l’intrapresa di azioni a carattere innovativo, funzionali al rilancio delle attività, e più in generale a una evoluzione del settore verso trend e dinamiche digitali avanzate e ormai imprescindibili.  

Nel ciclo di eventi sono stati coinvolti 25 relatori, in aggiunta ai 4 moderatori, per un totale di 21 esperienze presentate e  approfondite

Il frutto di questo lavoro di ricognizione e confronto viene ora restituito nel vademecum, all’interno del quale è possibile leggere le sintesi degli interventi dei relatori e consultare liste di best practices di turismo intelligente. La pubblicazione rimanda anche alle registrazioni video integrali degli eventi e, per ognuno di essi, propone 10 “highlights”, con i quali si riassumono le principali indicazioni di principio e a carattere operativo emerse dalle discussioni. 

Gli highlights costituiscono inoltre il contenuto di un’ulteriore pubblicazione “gemella”, che assieme ad essi raccoglie e presenta anche le tavole grafiche realizzate in occasione del convegno internazionale “Smart Tourism and the Global Challenge", con il quale, nel novembre 2020, è stata inaugurata la quarta edizione di After Futuri Digitali.

La quarta edizione di After Futuri Digitali

La quarta edizione del festival After Futuri Digitali è stata dedicata alle tematiche dello smart tourism, termine col quale si fa riferimento a come le innovazioni digitali e tecnologiche di ultima generazione possano contribuire a favorire lo sviluppo del settore turistico e accrescere l’attrattività di servizi, destinazioni ed esperienze di viaggio. 

A causa dell’emergenza sanitaria, tutti gli eventi del festival sono stati organizzati esclusivamente online, e lo stesso tema conduttore della manifestazione è stato rimodulato. Il settore del turismo è stato infatti tra i più duramente colpiti dalle limitazioni agli spostamenti, e per questo motivo nella definizione delle iniziative si è cercato di capire come lo smart tourism, nelle sue varie declinazioni - e in considerazione della forte “accelerazione digitale” conseguente alla pandemia - possa divenire una fondamentale opportunità di rilancio e sviluppo delle attività. 

Il festival è stato inaugurato a fine novembre 2020 con un primo evento internazionale, dedicato alla definizione degli scenari e all’analisi di casi studio d’eccellenza, tra cui le esperienze di tre Capitali Europee dello Smart Tourism: Goteborg, Helsinki e Malaga. 

A gennaio 2021, un secondo appuntamento ha permesso di illustrare le risposte messe in campo dalle istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, per sostenere il settore turistico nel periodo di crisi pandemica. 

La manifestazione si è conclusa nella primavera 2021 con l’organizzazione del ciclo di eventi “Turismo Smart e Opportunità per le Destinazioni”.

Tutte le informazioni e i materiali presentati, discussi e condivisi in occasione del festival sono disponibili sul sito www.afterfestival.it.

Emilia-Romagna: 241 milioni e 370mila euro a disposizione degli operatori per portare la banda ultralarga in 450.000 indirizzi

La misura prevista nell’ambito del bando nazionale “Italia a 1 giga”, col quale si punta a un investimento complessivo di 3,7 miliardi di euro per la cablatura veloce di 7 milioni di numeri civici

3,7 miliardi di euro saranno messi a disposizione degli operatori di telecomunicazioni per portare la connessione veloce a Internet - pari ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit in upload -  in 7 milioni di indirizzi civici distribuiti sull’intero territorio nazionale.

Questo l’obiettivo che ci si propone di conseguire con il primo bando della serie “Italia a 1 Giga”, pubblicato di recente su iniziativa del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, per incentivare il mercato a intervenire nelle cosiddette aree grigie, termine tecnico col quale si fa riferimento alle zone nelle quali si prevede l’investimento da parte di un solo operatore.

Il bando sarà finanziato con fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e si configura come il primo intervento della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga, che porterà nei prossimi tre mesi mesi alla definizione di ulteriori misure di incentivazione per la connessione delle scuole e delle strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo delle reti 5G.

All’Emilia-Romagna fino a un massimo di 241 milioni per cablare 450.000 civici

I civici che saranno interessati dal primo bando sono suddivisi in 15 aree geografiche, definite lotti, nelle quali interverranno gli operatori che si aggiudicheranno i finanziamenti, con l’impegno di ultimare i lavori entro i primi sei mesi del 2026.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, sono previsti investimenti fino a un massimo di 241 milioni e 370.000 euro per la cablatura veloce di 450.000 civici.

Le condizioni del bando

Il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute, mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico dei beneficiari.

Registrandosi alla piattaforma  ingate.invitalia.it, gli operatori interessati a partecipare potranno presentare le proprie offerte entro il 16 marzo 2022

Sarà possibile candidarsi per realizzare interventi in uno, alcuni o tutti i lotti posti a gara, e in sede di assegnazione dei lavori ad ogni operatore sarà assegnato fino a un massimo di 8 lotti. I vincitori dovranno garantire che tutti gli operatori di mercato possano accedere all’ingrosso - in gergo tecnico wholesale - a tutti le infrastrutture oggetto di finanziamento.

Per maggiori informazioni: innovazione.gov.it

Alfabetizzazione, corsi ed eventi gratuiti: riprendono le iniziative di Pane e Internet

Il progetto è promosso nell’ambito delle attività dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, per favorire lo sviluppo di competenze e abilità utili alla conoscenza e all’utilizzo dei media e degli ambienti digitali

Con l’inizio del nuovo anno sono riprese le attività di alfabetizzazione, i corsi di competenza digitale e gli eventi di cultura digitale del progetto Pane e Internet, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, con un’ampia rete di partner tra cui svariati Comuni e Unioni di Comuni del territorio regionale, nell’ambito di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale regionale per il quinquennio 2020-2025.

ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

Con i corsi di alfabetizzazione digitale, l’obiettivo è di fornire i rudimenti di base, e a seguire conoscenze di livello intermedio, per l’utilizzo del pc e dello smartphone, al fine di utilizzare alcune delle loro funzionalità e applicazioni più comuni, navigare in rete e accedere ai servizi online. I corsi sono articolati in più moduli, vengono organizzati online su piattaforma Zoom, e possono essere seguiti gratuitamente da chiunque possieda un pc o uno smartphone. In totale, tra gennaio e marzo, sono state programmate 

  • 5 edizioni dei corsi primo livello e 5 edizioni dei corsi di secondo livello sull’uso del pc 
  • 4 edizioni dei corsi di primo livello e 4 dei corsi di secondo livello sull’uso dello smartphone.

COMPETENZA DIGITALE

I corsi di competenza digitale, ugualmente organizzati in moduli e sempre fruibili online gratuitamente, sono promossi per favorire lo sviluppo di competenze e abilità funzionali all’esecuzione di alcuni compiti e attività specifiche. Nell’ambito di questa offerta, tra gennaio e  inizio marzo è prevista l’organizzazione dei seguenti corsi:

  • Introduzione a Wordpress
  • Dati e tracce digitali
  • Informarsi online
  • Grafica a portata di mano
  • Sicurezza quotidiana su Internet
  • Comprare (e vendere) online
  • Digitale e lavoro
  • Strumenti digitali per promuovere le attività no profit
  • Foto e video in tasca
  • Cultura online per principianti.

CULTURA DIGITALE

Con gli eventi di cultura digitale infine, l’obiettivo è di fornire elementi introduttivi di informazione e conoscenza su specifici aspetti del mondo digitale, nel corso di webinar gratuiti della durata di 2 ore. Per i primi tre mesi dell’anno, la programmazione prevede i seguenti approfondimenti:

  • Reputazione online
  • L’odio in rete
  • Lo smart working
  • I social network per principianti
  • Grafica per tutti
  • E-book e biblioteca online
  • Trovare lavoro con i social network
  • Dipendenza da rete: dall’attività sui social al gioco online.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Il calendario completo e aggiornato dei corsi ed eventi promossi nell’ambito di Pane e Internet, assieme alle informazioni sulle modalità di iscrizione e partecipazione, è disponibile sul sito di progetto. In aggiunta, per ricevere e informazioni e supporto è possibile contattare il numero verde 800 590 595, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

Imprese digitali femminili: lo stato dell'arte in Europa

Da un report di recente pubblicazione emerge che solo il 15% delle start up a carattere innovativo è stato fondato o co-fondato da donne

È stata pubblicata la terza edizione del report "European Female-Led Digital Deep Tech Start-up & Scale-up Landscape", curato dallo EIT Digital Accelerator, in collaborazione con Dealroom, e dedicato alle iniziative di imprenditoria femminile nel settore digitale promosse in ambito europeo.

Dall’analisi emerge che solo il 15% delle start up a carattere innovativo è stato fondato o co-fondato da donne e i dati sono ancora più negativi in riferimento alle destinazioni del capitale di rischio: appena il 2% dei fondi di questa tipologia è stato messo a disposizione di team interamente femminili, mentre per quelli a carattere misto la quota si attesta al 5%.

In totale, sono 100 le aziende digitali operanti nel territorio dell’Unione fondate o co-fondate da donne, per il coinvolgimento complessivo di 4.700 operatori e una raccolta di finanziamenti pari a oltre 1,3 miliardi di euro.

L’indagine individua cinque settori strategici che vedono l’Europa in una potenziale situazione di leadership: Digital Tech, Industria digitale, Città digitali, Finanza digitale e Benessere digitale.

Le aree più rappresentate sono Benessere digitale e Industria digitale, con il 42% e il 29% delle aziende appartenenti alla prima e alla seconda categoria, e 997 milioni di euro di finanziamenti raccolti.

​​Dati, informazioni e narrazioni: online l’Osservatorio della cultura e della creatività

Il nuovo strumento nasce su iniziativa della Regione Emilia-Romagna per favorire la fruizione integrata dei risultati delle attività analisi a cura di Art-ER, dell’Osservatorio dello Spettacolo e dell’Osservatorio Beni e Istituti Culturali

Su iniziativa della Regione Emilia-Romagna è stato creato l’Osservatorio della cultura e della creatività, strumento operativo col quale si punta a favorire la fruizione e l’accessibilità, in ottica open source, delle rilevazioni e dei dati riguardanti questi particolari ambiti, frutto delle attività di analisi ed elaborazione a opera di Art-ER, dell’Osservatorio dello Spettacolo e dell’Osservatorio Beni e Istituti Culturali.

Con l’attivazione dell’Osservatorio si punta a creare una governance condivisa che permetta di integrare i database informativi disponibili, generare interconnessioni tra le informazioni e letture trasversali funzionali alla restituzione di una visione d’insieme del comparto più definita ed esaustiva, e valutare con maggiore efficacia l’impatto delle misure di settore.

Per realizzare tali obiettivi, periodicamente sul sito dell'Osservatorio saranno pubblicate varie tipologie di dati e informazioni, tra cui narrazioni dedicate a sette ambiti tematici (luoghi, offerta culturale, digitalizzazione, finanziamenti, dimensione socio-economica, internazionalizzazione e innovazione), strumenti di data visualization e analisi e ricerche, sia a carattere periodico sia ad hoc, dedicate all’approfondimento di specifici trend e tematiche che caratterizzano il settore.

Lo strumento si rivolge in particolar modo ai policy maker, agli operatori culturali e alle comunità territoriali potenzialmente interessate, con l’intento di supportare i processi decisionali e di programmazione nel territorio regionale e favorire in tal modo la crescita delle industrie culturali e creative.

Ricerca e sviluppo: al via la seconda call del bando europeo Eurostars

Dal 20 gennaio al 14 marzo le piccole e medie imprese potranno proporre progetti collaborativi internazionali finalizzati alla creazione di prodotti, processi o servizi destinati al mercato

Dal 20 gennaio al 14 marzo sarà possibile partecipare alla seconda call del bando EUROSTARS, con il quale si punta al finanziamento di progetti collaborativi internazionali di ricerca e sviluppo e innovazione, finalizzati alla creazione di prodotti, processi o servizi destinati al mercato.

Il bando rientra tra le attività della nuova European Partnership for Innovative SMEs di Horizon Europe, ed  è rivolto a consorzi composti da piccole e medie imprese e altri partner di progetto, tra cui grandi aziende, università e organizzazioni di ricerca.

Per ogni singolo progetto sono previsti finanziamenti fino a un massimo di 250.000 euro.

Una terza call del bando sarà attivata dal 13 luglio al 15 settembre.

Pubblicato il bando per la creazione e il rafforzamento degli Ecosistemi dell’innovazione

1,3 miliardi di euro saranno messi a disposizione del Ministero dell’Università e della Ricerca per lo sviluppo di reti territoriali chiamate a intervenire in ambiti di specializzazione tecnologica in linea con le vocazioni industriali e di ricerca dei propri contesti di riferimento

Su iniziativa del Ministero dell'Università e della Ricerca, è stato pubblicato il bando per la  “presentazione di proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell'innovazione territoriali”, incluso tra le misure di ricerca in filiera del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il bando è rivolto alle università statali e agli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero, e con la sua attuazione si punta a sostenere la creazione di 12 Ecosistemi dell'innovazione a livello territoriale, regionale o sovraregionale, di cui 5 nel Mezzogiorno.

Con il termine Ecosistemi dell'innovazione, si fa riferimento a reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, chiamati a intervenire in ambiti di specializzazione tecnologica in linea con le vocazioni industriali e di ricerca dei territori di riferimento, supportando la cooperazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.

Gli Ecosistemi dovranno presentare una struttura di governance della tipologia Hub & Spoke, con compiti di gestione e coordinamento in capo agli Hub e attività di ricerca di competenza degli Spoke.

Il bando metterà a disposizione 1,3 miliardi di euro, prevedendo finanziamenti tra i 90 e i 120 milioni di euro per i singoli Ecosistemi, da destinare al sostegno delle attività di ricerca applicata, formazione, valorizzazione dei risultati della ricerca, creazione e sviluppo di start-up e spin off, promozione delle attività, sviluppo dei servizi di incubazione e reperimento di fondi venture capital.

Tra gli altri criteri, le proposte per la creazione degli Ecosistemi dovranno prevedere che il 40% delle risorse finanziarie venga destinato ad attività realizzate nelle regioni meridionali e che almeno il 40% del personale assunto, o destinatario di borse di studio o di ricerca a tempo determinato, sia donna. 

Le candidature potranno essere presentate dal 24 gennaio al 24 febbraio 2022.

Per maggiori informazioni: www.mur.gov.it

“ Progetti Digitali - IeFP “: un concorso per approcciarsi ai new media da protagonisti

AICA invita le studentesse e gli studenti dei percorsi di i Istruzione e Formazione Professionale a proporre progetti finalizzati alla produzione di contenuti e saperi digitali

Su iniziativa di AICA, e sotto il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stata lanciata una nuova edizione del concorso “ Progetti Digitali - IeFP “, rivolto alle studentesse e agli studenti che frequentano i percorsi di i Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e relativo all’anno scolastico 2021-2022. Lo scopo è coinvolgere i ragazzi nell’acquisizione di competenze che permettano loro di approcciarsi alle nuove tecnologie informatiche non solo come fruitori, ma anche come soggetti attivi in grado di padroneggiarle per la produzione di contenuti e saperi, anche grazie alla promozione di percorsi formativi sul loro utilizzo caratterizzati da metodi innovativi, finalizzati a favorire lo sviluppo di capacità critiche e creative.

Gli enti di formazione e gli istituti scolastici che organizzano percorsi IeFP sono invitati a partecipare presentando progetti digitali che siano prodotti da una o più classi, contemplino la creazione di contenuti digitali, tra cui ad esempio videoclip, percorsi multimediali e strumenti online o offline fruibili attraverso i principali player multimediali o browser, e siano dedicati a una o più tra le seguenti tematiche:

  • attività formative del sistema duale svolte nell’anno scolastico 2021-2022
  • didattica digitale integrata
  • cyberbullismo
  • security
  • fake news
  • coding
  • robotica.

Le adesioni al concorso saranno accettate fino al 21 marzo 2022, mentra la deadline per presentazione dei contenuti è fissata al 14 maggio 2022

I lavori pervenuti saranno valutati da una Commissione, nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la rappresentanza di membri AICA, alla quale spetterà di assegnare 45 premi, consistenti in 5 skill card ICDL/ECDL, attivabili entro un anno dall’emissione, per ciascuno dei primi 20 classificati, e 4 skill card ICDL/ECDL per ciascuno dei successivi 25 classificati, ugualmente attivabili nell’arco di 12 mesi.

I progetti vincitori e quelli menzionati saranno inoltre pubblicati sul sito di AICA e ai docenti coinvolti sarà offerta l’opportunità di pubblicare articoli dedicati alla loro presentazione sulla rivista Bricks, e partecipare a webinar organizzati da AICA.

Per maggiori informazioni: Emilia-Romagna Formazione e Lavoro

Open innovation: online il report regionale relativo al 2021

La pubblicazione, curata da Art-ER per conto della Regione Emilia-Romagna, fornisce una mappatura statistica delle imprese del territorio regionale che puntano sulla creazione di valore e sviluppo di nuove idee competitive ricorrendo al contributo di risorse e competenze esterne

È stato pubblicato di recente il report “Open Innovation 2021”, realizzato da Art-ER, per conto della Regione Emilia-Romagna, con lo scopo di effettuare una prima mappatura statistica delle aziende del territorio regionale impegnate in azioni di open innovation, concetto col quale si fa riferimento alla creazione di valore e allo sviluppo di nuove idee competitive puntando sul contributo di risorse, competenze e strumenti tecnologici provenienti da realtà esterne, quali startup, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.

La mappatura poggia su dati raccolti tramite la metodologia di indagine MIA, ideata per guidare le imprese in un’autovalutazione sull’open innovation e supportarle nella creazione di network strategici tra le varie realtà del territorio regionale che applicano questo modello di business.

Il report conferma il quadro positivo già riscontrato in occasione di precedenti rilevazioni risalenti al 2020, individuando i principali benefici che le imprese possono ottenere ricorrendo alle attività di open innovation. In particolare, tali benefici riguardano la possibilità di:

  • esplorare nuovi trend tecnologici e opportunità di business per stimolare l’innovazione aziendale in ambiti strategici;
  • migliorare la gestione del cambiamento organizzativo e le competenze e aspirazioni dei dipendenti, considerati come un partner privilegiato delle stesse aziende;
  • creare un clima di cultura aziendale che contempli la gestione dei talenti anche grazie alla collaborazione con risorse provenienti da percorsi di eccellenza (università o centri di ricerca). In riferimento a quest'ultimo aspetto, la mappatura ha permesso di riscontrare che il 67,18% delle aziende del campione è interessato ad investire in percorsi di attrazione di giovani talenti.

Dubai: la Data Valley dell'Emilia-Romagna conquista la scena internazionale

Il sistema regionale dell'innovazione e della ricerca, che avrà il suo cuore pulsante nel Tecnopolo dei Big Data di Bologna, protagonista al Regional Day organizzato presso il Padiglione Italia a Expo 2020

Superare la crisi post pandemica e costruire, da subito, un futuro più equo e sostenibile e nuove opportunità attraverso la ricerca, l’innovazione, la conoscenza. E spingendo su nuove collaborazioni internazionali.

È la sfida di una scienza al servizio dell’uomo e della comunità quella lanciata oggi, giovedì 13 gennaio, dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che - in video collegamento - ha aperto i lavori di “La Data Valley incontra Expo”, l’evento al centro del Regional Day dell’Emilia-Romagna al Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

Un’occasione unica per presentare nell’attuale, massima vetrina internazionale l’Emilia-Romagna Data Valley, raccontata da Stefano Accorsi, insieme al Tecnopolo di Bologna, in un video di quattro minuti presentato in occasione dell’evento e visibile sui canali social e YouTube della Regione.

E in aggiunta due progetti, illustrati dal Presidente Bonaccini per rafforzare ancora il posizionamento internazionale dell’Emilia-Romagna sul versante della transizione digitale.

Il primo relativo alla nascita al Tecnopolo di Bologna di una Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale.

Il secondo riguarda un accordo internazionale di collaborazione tra la Fondazione Big data (IFAB) e la Dubai Future Foundation. Promossa dalla Regione, IFAB è presieduta da Francesco Ubertini e riunisce le quattro Università emiliano-romagnole e i principali enti e centri di ricerca nazionali. Troverà anch’essa sede al Tecnopolo bolognese e nel proprio International Scientific Board annovera studiosi ed esperti di livello mondiale.

La Regione sta lavorando a una proposta, che ha già trovato l’interesse dell’UNESCO, per far nascere al Tecnopolo di Bologna la sede dell’Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale. Progetto già presentato al Governo - al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in occasione delle loro visite al Tecnopolo di Bologna -, e sul quale è avviata la collaborazione con l’Esecutivo nazionale.

La possibile collaborazione tra Fondazione Big Data e Dubai Future Foundation – ha ricordato Bonaccini - è già stato al centro degli incontri avuti nel corso della prima missione della Regione a Dubai nel mese di dicembre con Khalfan Belhoul, amministratore delegato della Dubai Future Foundation, e Ahmed Al Falasi, amministratore delegato del Dubai Department of Economy and Tourism. E potrebbe tradursi in un lavoro comune sui temi del cambiamento climatico, delle scienze della vita, dei big data e dell’intelligenza artificiale, dei tempi di vita e dell’organizzazione delle città e degli spazi urbani in un’ottica di sostenibilità.

La dichiarazione del Presidente Bonaccini

“La scienza al servizio dell’uomo, insieme alla transizione digitale e alle nuove tecnologie, le cui applicazioni devono servire a migliorare la vita delle persone, dalla sanità alla tutela dell’ambiente, dal lavoro a processi produttivi sostenibili. Vogliamo progettare l’Emilia-Romagna dei prossimi decenni e dare il nostro contributo al cambiamento del Paese, e siamo nelle condizioni di farlo grazie agli investimenti di questi anni, e di quelli che faremo, sull’Emilia-Romagna Data Valley, piattaforma europea dell’innovazione, dei big data e del digitale.

Un ecosistema regionale che comprende le reti Alta Tecnologia e dei Tecnopoli e che ha il suo cuore nel Tecnopolo di Bologna, il più grande investimento nella New Data Economy del valore complessivo di 1 miliardo di euro grazie a risorse della Commissione europea, del Governo italiano e della Regione. Una vera e propria cittadella europea della scienza che diventerà la casa dei più importanti enti scientifici e centri di ricerca nazionali, dall’INFN all’Agenzia Italia Meteo, in grado di esprimere, grazie a infrastrutture come il Data center del Centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo, l’80% della capacità di calcolo italiana e il 25% di quella europea, posizionano l’Emilia-Romagna al quinto posto a livello mondiale.

In questi anni come Regione abbiamo investito molto sulla conoscenza per far crescere la nostra economia, le nostre comunità, le nostre reti di protezione sociale e il welfare. È un impegno che oggi più che mai sentiamo di dover rilanciare, cogliendo le opportunità offerte dalla prima Esposizione universale che si tiene in un Paese arabo. Certi che la transizione ecologica e quella digitale possano essere una straordinaria opportunità, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale che ci siamo dati con il Patto per il Lavoro e per il Clima, condiviso con tutte le parti sociali e l’intera società regionale”.

Data Valley protagonista

Il Regional Day dell’Emilia-Romagna rappresenta l’appuntamento principale della seconda missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna a Expo 2020 Dubai, guidata dall’assessore all’Agenda digitale, scuola, università, ricerca, Paola Salomoni. Con la presenza in video collegamento dell’assessore allo Sviluppo economico, green economy lavoro e formazione, Vincenzo Colla.

Un’intera giornata dedicata a presentare e promuovere il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Tra gli interventi anche quelli dei ministri dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale, Vittorio Colao (entrambi in video collegamento).

Con la partecipazione - tra gli altri - di Francesco Ubertini, presidente IFAB e Cineca; Antonio Zoccoli, presidente Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e Associazione Big Data; Muataz Al Barwani, senior director Center for Research Computing New York University – Abu Dhabi.

La Data Valley incontra Expo è stata aperta da una conferenza stampa con le testate emiratine ed estere e dalla proiezione del video “Data Valley Emilia-Romagna”, nel quale Stefano Accorsi, l’attore testimonial e ambasciatore delle eccellenze dell’Emilia-Romagna in Italia e nel mondo, racconta l’ecosistema regionale dell’innovazione entrando nel Tecnopolo di Bologna.

Quattro i focus al centro della seconda missione della Regione a Expo 2020 Dubai insieme alle Università regionali – Parma, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara - dall’11 al 17 gennaio: Emilia-Romagna Data Valley europea; il Tecnopolo di Bologna hub nazionale ed europeo su nuove tecnologie, Big data, climatologia e Human Development; le iniziative per attrarre investimenti, a partire dalle opportunità offerte dalla legge regionale numero 14 del 2014 e quelle per richiamare giovani talenti.

La dichiarazione del Ministro Colao

"I dati e l'intelligenza artificiale sono le chiavi per la crescita, per la produttività, per l'efficienza del settore pubblico, e sono aree nelle quali l'Emilia Romagna si distingue come una realtà d'eccellenza.

Le ambizioni dell'Emilia Romagna in quest'area sono una locomotiva per le altre regioni - ha aggiunto - nelle città e nei territori esistono enormi quantità di dati che è possibile organizzare e sfruttare in modo intelligente. Per costruire un ecosistema positivo a beneficio degli imprenditori, creando le condizioni per generare opportunità di business  e una maggiore produttività, e della società nel suo insieme, contribuendo alla formazione di un clima di fiducia tra cittadini e istituzioni in merito alle modalità di trattamento dei dati”.

L'idea di Expo è di connettere ed è la strategia che ogni Paese vuole portare avanti per sfruttare le grandi opportunità offerte dalla transizione digitale. È questo il terreno sul quale siamo impegnati, concentrandoci su realtà esemplari e d'avanguardia come l’Emilia-Romagna, da prendere come modello di riferimento da estendere a tutta l’Italia".

Attrarre giovani talenti e promuovere investimenti

Si chiama it-ER, International Talents ed è un’altra delle iniziative al centro del Regional Day e di questa seconda missione istituzionale a Expo 2020 Dubai.

Lanciato dalla Regione nel 2019, il programma offre - attraverso Art-ER (l’Agenzia regionale per l’innovazione, l’attrattività e la promozione degli investimenti) - servizi e iniziative per studenti, ricercatori, lavoratori qualificati, sia stranieri che studiano o lavorano in Emilia-Romagna, che emiliano-romagnoli all’estero che desiderano rientrare. Un impegno che la Regione intende rafforzare diventando la prima in Italia a dotarsi di una legge per l’attrazione di talenti, in via di definizione.

È già invece una realtà consolidata la legge regionale sull’attrazione di investimenti in Emilia-Romagna, la numero 14 del 2014. In sei anni e attraverso 5 bandi, ha fatto sì che 76 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, leader in ricerca e innovazione, abbiano scelto di puntare sull’Emilia-Romagna. I contributi regionali ammontano a oltre 121,2 milioni di euro e hanno generato investimenti per oltre 727 milioni di euro, creando 2.955 nuovi posti di lavoro.

Italian Schools Challenge: una sfida sui social per dire no alla violenza di genere

Al via un concorso nazionale organizzato dall’IIS Copernico: le studentesse e gli studenti delle scuole di secondo grado sono invitati a lanciare il proprio messaggio di sensibilizzazione con un video su Tik Tok o un reel su Instagram

Una sfida "a colpi di video o reel", da veicolare attraverso i social media, per sensibilizzare i più giovani sull’importanza di prevenire e contrastare la violenza di genere. È l’obiettivo della prima edizione del concorso #NonèNormalechesiaNormale: Italian Schools Challenge, promosso su iniziativa dell’IIS Copernico - Carpeggiani di Ferrara e rivolto agli istituti scolastici di secondo grado di tutta Italia.

Utilizzando i versi del brano “Non è normale che sia normale (la Poesia sfida il femminicidio)”, composto dal gruppo musicale The New Poets, le ragazze e i ragazzi sono invitati a realizzare un video su Tik Tok o un reel su Instagram, della durata massima di 30 secondi, per lanciare il proprio messaggio di contrasto a tutti gli episodi di aggressione e violenza nei confronti delle donne.

Ogni istituto potrà inviare fino a un massimo di due video entro il prossimo 8 marzo. Gli organizzatori del concorso accetteranno i primi 100 contributi ricevuti e affideranno a una giuria composta da docenti, giornalisti ed esperti il compito di premiare con altrettanti tablet gli autori dei tre video migliori, e consegnare alle loro scuole i relativi attestati di merito e partecipazione.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto The New Poets, in collaborazione con CNA Ferrara, CNA Territoriale Potenza, Il Giardino Segreto, Parlamento della Legalità Internazionale, Settetre Music, United Network e Universosud.

Per maggiori informazioni: www.iiscopernico.edu.it

La parola ai protagonisti: l’Agenda Digitale dell’Unione dei Comuni Reno, Lavino e Samoggia

Daniele Ruscigno, Sindaco del Comune di Valsamoggia con delega al Servizio Informativi dell’Unione, presenta i principali assi di intervento della policy territoriale in materia di innovazione digitale

Una politica di innovazione avviata nel 2018, a valle di un percorso partecipato, e incentrata su svariati assi di sviluppo: dai servizi online alla sicurezza delle infrastrutture informatiche; dall’alfabetizzazione alla digitalizzazione della giustizia; fino a futuri interventi, già programmati, per favorire lo sviluppo di applicazioni e servizi “Internet of thing”, con finalità di prevenzione dei fenomeni di dissesto e supporto alle attività di protezione civile. 

Sono queste le principali coordinate dell’Agenda Digitale Locale dell’Unione dei Comuni delle Valli Reno, Lavino e Samoggia, presentate da Daniele Ruscigno, Sindaco del Comune di Valsamoggia con delega al Servizio Informativi dell’Unione, nell’ambito di due interviste video pubblicate di recente sul sito tematico delle Agende Digitali Locali dell'Emilia-Romagna.

Nel primo video, Ruscigno elenca le principali iniziative di innovazione già avviate nella cornice della policy territoriale. Tra queste, la digitalizzazione della quasi totalità dei servizi comunali e la loro integrazione con le piattaforme SPID, PagoPa E AppIO, l’integrazione completa dei data center territoriali con quello di Lepida, l’adesione al progetto regionale Justice-ER, per la digitalizzazione dei procedimenti giudiziari, e l’organizzazione di svariate iniziative di alfabetizzazione informatica nell’ambito del progetto Pane e Internet.

Progetto che torna ad essere citato nella seconda intervista, dedicata ai futuri assi di sviluppo dell’Agenda Digitale Locale, tra cui appunto ulteriori interventi sul versante della formazione e facilitazione digitale, sperimentazioni in materia di sensoristica, e la prosecuzione delle attività per la completa digitalizzazione dei servizi. 

Un programma articolato e sfaccettato che proseguirà anche nei prossimi anni, conclude Ruscigno, annunciando la prossima indizione di un percorso partecipato finalizzato all’aggiornamento dell’Agenda Digitale Locale e alla definizione dei suoi nuovi indirizzi programmatici.

Data Valley e innovazione: l’Emilia-Romagna protagonista all’Esposizione universale di Dubai

Il 13 gennaio, nell’ambito del Regional Day, la presentazione del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione, che avrà il suo centro nel Tecnopolo di Bologna, e dei programmi per attrarre investimenti e talenti in Emilia-Romagna

L’innovazione digitale e tecnologica made in Emilia-Romagna si appresta a diventare protagonista dell’Esposizione universale di Dubai. L’appuntamento è per giovedì 13 gennaio, con l’organizzazione del Regional Day dell’Emilia-Romagna, giornata durante la quale, nel corso di svariati incontri e presentazioni B2B, si illustreranno i punti di forza e le potenzialità della Data Valley regionale - che avrà il proprio centro nevralgico nel Tecnopolo dei Big Data in via di progressiva realizzazione a Bologna - e contestualmente le iniziative in corso per attrarre nuovi investimenti e professionalità, tra cui il programma it-ER, International Talents, con il quale si punta al reperimento di esperti in materia di big data e intelligenza artificiale.

Il Regional Day sarà il principale appuntamento di una settimana ricca di eventi e iniziative organizzati con l’intento di accendere i riflettori sulle varie eccellenze del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Tra queste, la rete regionale dell’Alta Tecnologia, il sistema  tecnico-scientifico dei Tecnopoli e delle Università, i progetti innovativi in materia di mobilità sostenibile, guida autonoma e industria 4.0, i laboratori del Clust-ER regionale della Meccatronica e motoristica, e quelli del Distretto Digitale di Reggio Emilia.

Approfittando di questa vetrina di rilevanza mondiale, l’obiettivo è di suscitare interesse e creare i presupposti per l’avvio di nuove partnership, con lo scopo di ampliare ulteriormente le opportunità di crescita di un territorio che si candida a essere laboratorio di quella transizione digitale che è tra i pilastri del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)

Una missione strategica di particolare importanza, alla quale prenderanno parte gli assessori regionali allo Sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla, e alla Scuola, università ricerca e agenda digitale, Paola Salomoni, una delegazione dell’Assemblea legislativa regionale guidata dalla presidente Emma Petitti e numerosi esperti e rappresentanti degli atenei regionali, del sistema regionale della ricerca e delle imprese, e di ART-ER, L’Agenzia regionale per l’innovazione, l’attrattività e la promozione degli investimenti.

Annunciando il programma di incontri, gli assessori Vincenzo Colla e Paola Salomoni hanno dichiarato quanto segue: “La Regione Emilia-Romagna in questi anni ha scelto di investire sulla formazione di competenze innovative, sulla ricerca e sull’innovazione come motore per la crescita del territorio. Una visione condivisa con enti locali, istituzioni formative e parti sociali rinnovata con la condivisione del Patto per il lavoro e il clima. Questa visione dello sviluppo regionale, unita alla capacità del sistema dell’innovazione e della produzione di fare squadra, presto concentrerà al Tecnopolo di Bologna l’80% della capacità di supercalcolo nazionale e oltre il 20% di quella europea, tale da mettere l’Europa al pari dei colossi Usa e Cina.

Stiamo parlando del principale hub europeo, facendo passare l’Emilia-Romagna in pochi anni così dalla 19^ alla 5^ posizione nella classifica mondiale, su big data, intelligenza artificiale, digitale e nuove tecnologie. Una cittadella della scienza dove progettare soluzioni e applicazioni pratiche in tutti i settori: mobilità e tempi delle città, manifattura, salute, ambiente e contrasto ai cambiamenti climatici. Lì ha sede il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine e vi troveranno casa l’Agenzia Italia Meteo e i più importanti enti scientifici e della ricerca nazionali”.



Imprese e lavoro: crescono le assunzioni, ma permane la carenza di professionisti “digitali”

Secondo Unioncamere e Anpal, nei primi 3 mesi dell’anno saranno attivati 458mila nuovi contratti, 265 mila in più rispetto a quelli registrati a inizio 2021. A fronte di questo quadro positivo, il 68% delle imprese lamenta difficoltà nel reperimento di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni

Cavalcando l’onda lunga della ripresa, nei primi mesi del 2022 le imprese italiane si apprestano ad ampliare significativamente i propri organici, programmando nuove assunzioni. Al tempo stesso però, continuano a fare fatica nel reperimento di  tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni. È quanto emerge dalle ultime rilevazioni dei Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, secondo il quale questa particolare tipologia di professionisti “digitali” è la più difficile in assoluto da reperire, con il 68,1% di riscontri in tal senso nell’ambito di un campione di 89.500 imprese interpellate

La difficoltà di reperimento di manodopera specializzata - che riguarda anche altri profili, tra cui gli attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (67,9%), i fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica (62,4%), gli artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (62,3%) e gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (61,9%) - è in crescita di 5 punti percentuali rispetto quanto riscontrato lo scorso anno. E, sempre stando a quanto segnalato dalle imprese, dipende in particolar modo dalla mancanza di candidati (22,2%), o da una preparazione considerata inadeguata di quelli disponibili (13,4%). 

A soffrire maggiormente per l’incapacità di individuare professionisti adatti alle proprie esigenze sono le imprese delle costruzioni (53,3% dei profili ricercati), seguite da quelle del legno e del mobile (53,0%), dalle industrie metallurgiche (52,5%) e dalle imprese dei servizi informatici e delle telecomunicazioni (51,9%). 

Nonostante queste difficoltà, il panorama dell'industria nazionale - con la sola eccezione del comparto del turismo, ancora fortemente condizionato dal perdurare dell’emergenza pandemica - punta con forza sulle nuove assunzioni per cavalcare la ripresa. Lo testimoniano i quasi 458mila contratti programmati per il mese di gennaio, destinati a salire a circa 1,2 milioni nel primo trimestre dell’anno, con una crescita di 112mila unità rispetto al gennaio 2021, e 265mila rispetto al trimestre gennaio-marzo dello scorso anno. Non solo: il trend rimane positivo anche in confronto al dicembre 2021, con 104mila contratti in più programmati, per una crescita percentuale pari al 29,4%.

Servizi in banda larga: approvato un regime di buoni per le piccole e medie imprese del valore di 610 milioni di euro

La misura, proposta dallo Stato Italiano, è stata approvata dalla Commissione Europea. Le imprese potranno richiedere i buoni per fruire di servizi in grado di garantire una velocità di download pari ad almeno 30 Mbps

Nel quadro delle norme europee in materia di aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato un regime di buoni, per un valore complessivo di 610 milioni di euro, da destinare alle piccole e medie imprese (PMI) italiane interessate ad accedere ai servizi a banda larga ad alta velocità. La misura è in via di attuazione per accrescere il numero di PMI che usufruiscono di servizi di connettività di questa tipologia, al momento ancora relativamente basso, approfittando di questa opportunità per favorire il loro sviluppo economico.

Negli scorsi mesi, lo Stato italiano ha notificato la misura di sostegno alla Commissione europea, chiedendo una valutazione sulla sua applicabilità. Dopo avere analizzato il contesto di riferimento, la Commissione ha ritenuto che la misura è necessaria per far fronte a un fallimento del mercato in merito al livello di utilizzo dei servizi a banda larga da parte delle PMI italiane, e che pertanto risulta in linea con le norme europee in materia di aiuti di Stato, perché permetterà di incrementare sia l'accesso ai servizi Internet per le PMI, sia la fornitura di servizi a banda larga da parte dei fornitori di servizi di comunicazione elettronica, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.

Usufruendo di questa opportunità, le PMI potranno fare richiesta dei buoni per abbonarsi a servizi di connessione in grado di garantire una velocità di download di almeno 30 megabit al secondo (Mbps). I buoni potranno coprire parte dei costi di installazione dei servizi a banda larga ad alta velocità e del canone mensile per la loro fruizione, per un periodo massimo di 24 mesi. Essi potranno essere utilizzati sia per abbonarsi a nuove connessioni, sia per potenziare le connessioni esistenti, a patto che la loro velocità di download sia di almeno 30 Mbps e che il buono sia utilizzato per abbonarsi al servizio con le prestazioni più elevate tra quelli disponibili nel territorio di riferimento della PMI interessata.

Commentando l’estensione della misura, Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: "con questo regime di buoni per 610 milioni di € l'Italia intende incrementare il numero di PMI che si abbonano a servizi a banda larga ad alta velocità nelle zone in cui sono disponibili infrastrutture adeguate che non vengono però ancora utilizzate in misura sufficiente. Ciò contribuirà allo sviluppo economico delle PMI in Italia, garantendo nel contempo che la concorrenza non sia indebitamente falsata."

Per approfondire: ec.europa.eu

A Bologna nasce ReMAP, la Rete Metropolitana di Apprendimento Permanente

Giovedì 16 dicembre, in occasione dell’evento conclusivo dell’edizione 2021 del Festival della Cultura tecnica, la presentazione di un nuovo progetto territoriale finalizzato alla promozione di sinergie tra soggetti pubblici e privati in materia di apprendimento permanente

Una nuova rete territoriale, partecipata da enti locali, scuole, enti di formazione accreditati, università e associazioni, per realizzare sinergie nel campo dell’apprendimento permanente e aiutare in questo modo le persone ad accrescere le conoscenze e competenze lungo l’intero arco dell’esistenza, ampliando le prospettive di crescita personale, civica e occupazionale. 

Questi gli obiettivi perseguiti con il progetto ReMAP, la nuova Rete Metropolitana per l'Apprendimento Permanente, lanciato su iniziativa della Città Metropolitana di Bologna - Area Sviluppo sociale, in collaborazione con il CPIA metropolitano di Bologna e in accordo con la Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia Regionale per il Lavoro, in via di presentazione ufficiale giovedì 16 dicembre con un convegno online che rappresenterà l’evento conclusivo dell’edizione 2021 del Festival della Cultura Tecnica.

Il convegno si svolgerà dalle 14.30 alle 16.30 e prenderà il via con i saluti istituzionali e l’introduzione di Matteo Lepore, Sindaco metropolitano di Bologna. Successivamente i lavori saranno coordinati da Sergio Lo Giudice, Capo di Gabinetto della Città metropolitana e delegato al Lavoro, e contempleranno gli interventi di Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo Economico, Lavoro e Formazione della Regione Emilia-Romagna; Manuela Geleng, Direttrice della DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione - Direzione Competenze della Commissione Europea con Le politiche europee per lo sviluppo delle competenze e la nuova programmazione europea 2021-2027; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Paola Salomoni, Assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna e Laura Venturi, Dirigente dell’Area Sviluppo Sociale della Città metropolitana di Bologna.

L'evento chiuderà l'ottava edizione metropolitana e quarta regionale del Festival della Cultura tecnica - dedicata al tema dell’istruzione di qualità, equa e inclusiva, con un forte richiamo all’obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo sostenibile - nel corso della quale sono state organizzate circa 500 iniziative che hanno coinvolto tutta la cittadinanza, e in particolare studentesse, studenti, docenti, operatrici e operatori del settore della formazione e dell'orientamento.

La partecipazione al convegno è aperta a tutti, previa iscrizione online.

Women in Tech: posticipato a gennaio il quarto appuntamento

L'appuntamento conclusivo del ciclo di incontri sui divari digitali di genere, inizialmente programmato il 14 dicembre e dedicato al tema delle competenze, sarà organizzato a Cesena in collaborazione con il Laboratorio aperto locale

L’evento “Yes they can: donne competenti e digitali”, quarto e ultimo appuntamento del ciclo sui divari digitali di genere  Women in Tech, inizialmente programmato per martedì 14 dicembre a Cesena, è stato posticipato a gennaio.

L’incontro sarà organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività di Data Valley Bene Comune, l’Agenda Digitale 2020-2025, con la collaborazione di Casa Bufalini, il Laboratorio aperto di Cesena.

In occasione dei lavori, Paola Salomoni, Assessore regionale all’Agenda Digitale, e Barbara Carfagna, giornalista televisiva e divulgatrice esperta di tematiche economiche e innovazione digitale, si confronteranno sugli stereotipi di genere e gli altri ostacoli che limitano la partecipazione delle ragazze ai percorsi formativi dedicati all’apprendimento delle discipline a maggiore vocazione tecnologica e ingegneristica.

Le registrazioni integrali dei primi tre incontri del ciclo Women in Tech, svoltesi tra novembre e inizio dicembre nei Laboratori aperti di Ferrara, Rimini e Piacenza, sono disponibili online sul canale YouTube di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna.

Intelligenza artificiale, digitale e innovazione: Emilia-Romagna e Nouvelle Aquitaine rafforzano il proprio legame

Le due regioni rinnovano l’impegno a realizzare progetti e iniziative comuni. Nel prossimo biennio, grande attenzione sarà dedicata alle tecnologie di punta, a partire dall’intelligenza artificiale

L’Emilia-Romagna e la Nouvelle Aquitaine rinnovano il proprio impegno a collaborare per la realizzazione di progetti comuni, tra cui iniziative negli ambiti dell’intelligenza artificiale, della trasformazione digitale, dell’innovazione agroalimentare e della formazione

La conferma arriva dal Forum “Néo-Aquitain de l’Intelligence Artificielle et de Robotique”, in corso di svolgimento a Bordeaux, nel corso del quale l’Assessore regionale all’Università, Ricerca e Agenda digitale Paola Salomoni ha annunciato che il protocollo di collaborazione avviato tra le due regioni nel 1999, e già rinnovato e ampliato nel 2010, sarà ufficialmente rilanciato il prossimo anno.

L’intelligenza artificiale, e la sua applicazione in ambiti come la mobilità e l’agroalimentare, sarà uno dei principali temi di collaborazione comune nel prossimo biennio. È quanto avverrà ad esempio nell’ambito del progetto europeo "Digital Transformation for Regions – “DT4Regions", presentato dall’Emilia-Romagna in veste di capofila, al quale ha di recente aderito anche la Nouvelle Aquitaine. Con la sua realizzazione, si punta a lanciare una piattaforma per l’abilitazione di soluzioni collettive basate  sull’intelligenza artificiale e i big data da parte delle Regioni.

Le due regioni hanno in programma anche un confronto sulle rispettive Agende digitali e ulteriori iniziative congiunte in materia di sanità, ceramiche, green economy, formazione professionale e cultura, con all’orizzonte nuove ipotesi di scambi e collaborazione nei settori del cinema, del teatro, dell’editoria e dell’audiovisivo.

“L’Emilia-Romagna e la Nouvelle-Aquitaine - ha dichiarato Paola Salomoni - hanno in comune lo sguardo rivolto a un futuro più digitale e sostenibile. Siamo a disposizione per condividere le nostre conoscenze più avanzate in tanti settori, dai big data all’innovazione agroalimentare, dalla formazione al digitale”.

Per approfondire: www.regione.emilia-romagna.it

Riutilizzo, intermediazione e altruismo: in preparazione il nuovo atto europeo sulla governance dei dati

Parlamento e Consiglio hanno siglato un accordo provvisorio: con un nuovo quadro di regole, imprese e cittadini saranno incoraggiati a condividere i propri dati in sicurezza, per finalità di ricerca e la creazione di servizi e prodotti innovativi

I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per l’elaborazione di una nuova normativa comunitaria volta a  promuovere una maggiore disponibilità dei dati e creare un ambiente affidabile che ne faciliti l’utilizzo per finalità di ricerca e la creazione di servizi e prodotti innovativi. 

Il nuovo quadro di regole, etichettato con il nome di atto sulla governance dei dati, perseguirà tre obiettivi fondamentali:  facilitare il riutilizzo di determinate categorie di dati protetti detenuti dagli enti pubblici, far crescere la fiducia nei servizi di intermediazione dei dati, e promuovere l'altruismo dei dati.

Riutilizzo dei dati protetti detenuti dagli enti

Integrando la direttiva del 2019 sui dati aperti, priva di indicazioni in materia, l'atto sulla governance dei dati definirà un insieme di regole volte a consentire il riutilizzo sicuro di determinate categorie di dati detenuti dagli enti pubblici, oggetto di diritti di terzi. Tra questi, segreti commerciali, dati protetti da diritti di proprietà intellettuale e dati personali

Per consentire il riuso di queste tipologie di dati, gli enti pubblici dovranno essere messi nelle condizioni tecniche e organizzative necessarie a garantire  le massime tutele dal punto di vista della protezione dei dati personali e dei principi di riservatezza.

La normativa in via di realizzazione fornirà anche nuove indicazioni in materia di accordi di esclusiva per il riutilizzo dei dati detenuti dagli enti pubblici. In presenza di precise motivazioni necessarie alla fornitura di servizi di interesse generale, tali accordi potranno essere stipulati, con una durata massima di 2,5 anni per quelli già in essere all’atto dell’approvazione delle nuove regole, e 12 mesi per quelli sottoscritti successivamente.

La Commissione istituirà infine un punto di accesso unificato ai dati detenuti dagli enti pubblici. Lo strumento sarà dotato di un registro elettronico consultabile e accessibile tramite gli sportelli unici nazionali.

Servizi di intermediazione dei dati

Con la nuova normativa si promuoveranno anche i servizi di intermediazione dei dati, un nuovo modello commerciale pensato per permettere alle imprese e agli individui di condividere i dati in condizioni di sicurezza. 

Per le imprese è allo studio l’ipotesi di creare piattaforme digitali che consentano loro di mettere in condivisione i dati senza rischi di usi impropri o perdite di vantaggi competitivi.

I cittadini potranno a loro volta contare su servizi di questa tipologia per condividere i propri dati con imprese o altre realtà di cui hanno fiducia, mantenendone il pieno controllo e nel rispetto dei diritti sanciti dal regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Sia per le imprese, sia per i cittadini, i servizi di intermediazione dei dati saranno erogati da fornitori che dovranno dare precise garanzie in termini di affidabilità, attraverso l’iscrizione a un apposito registro. Ad essi sarà consentito di stabilire delle tariffe per l’erogazione dei servizi, mentre non potranno utilizzare i dati condivisi per scopi differenti da quelli autorizzati dai titolari, tra cui la vendita.

Altruismo dei dati

Il terzo principio affermato con la nuova normativa sarà l’altruismo dei dati, termine col quale si fa riferimento alla creazione di condizioni facilitanti affinché i cittadini e le imprese possano condividere volontariamente i propri dati per finalità di interesse collettivo, quali ad esempio quelle perseguite con le attività di ricerca medica.

Anche in questo caso è prevista l’istituzione di registri nazionali per il riconoscimento e la certificazione, nell’intero territorio dell’Unione Europea, dei soggetti impegnati nella raccolta dei dati per obiettivi di interesse generale. 

I prossimi passaggi

Dopo il raggiungimento dell’accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento Europeo, il prossimo passaggio lungo l’iter che porterà all’emanazione della nuova normativa consisterà nell’approvazione da parte del Consiglio.

Per maggiori informazioni: www.consilium.europa.eu

A un progetto formativo dell'Emilia-Romagna il premio della Commissione Europea RegioStars Awards 2021

Il progetto Digital farming specialist, promosso da Formart, è arrivato in finale nella categoria Urban Europe del premio della Commissione europea

Il progetto europeo Digital farming specialist, promosso in Emilia-Romagna su iniziativa di Formart, è arrivato in finale, nella categoria Urban-premio del pubblico, del premio della Commissione europea Regio Stars, assegnato ogni anno ai progetti europei finanziati nell'ambito della politica di coesione che si distinguono per approcci innovativi e inclusivi allo sviluppo regionale.

Digital farming specialist è un corso di formazione finalizzato alla preparazione di tecnici esperti nei sistemi di gestione per la sostenibilità ambientale, specializzati in agricoltura digitale.

Il concorso RegioStars 2021 ha raggiunto il record di candidature, con 214 progetti provenienti da tutte le regioni d’Europa, e oltre 14mila persone che hanno espresso la propria preferenza votando i progetti candidati. 

Per maggiori informazioni: formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it

EU Prize for Women Innovators 2021: annunciate le vincitrici

Con il premio si valorizza il lavoro delle imprenditrici europee che si distinguono per la creazione di imprese di successo e la proposta di idee di mercato innovative

Sono state annunciate le vincitrici dell’edizione 2021 dello EU Prize for Women Innovators, promosso per segnalare e valorizzare il lavoro di imprenditrici europee distintesi per la creazione di imprese di successo e la proposta di idee di mercato innovative.

Una giuria di esperti indipendenti ha conferito il premio, del valore di 100.000 euro, a:

  • Merel Boers (Paesi Bassi): co-founder e CEO di NICO-LAB, impresa che offre tecnologie di ultima generazione per  supportare i medici nel miglioramento delle proprie attività di cura d’emergenza;
  • Mathilde Jakobsen (Danimarca): co-founder e CEO di Fresh.Land, piattaforma che accorcia e digitalizza la filiera alimentare, con l’intento di facilitare l’accesso al cibo di buona qualità;
  • Daphne Haim Langford (Israele): founder e CEO di Tarsier Pharma, impresa impegnata nello sviluppo di soluzioni mediche disruptive per la cura di patologie della vista autoimmuni o infiammatorie.

Contestualmente, è stato assegnato anche il Rising Innovator 2021 Prize, del valore di 50.000 euro, rivolto alle imprenditrici under 30 e vinto per il 2021 dalle irlandesi Ailbhe e Isabel Keane, fondatrici di Izzy Wheels, azienda specializzata nella produzione di copricerchi di tendenza per sedie a rotelle.

Prodotti e servizi basati sui big data: lanciata una call europea

Fino a 30 progetti presentati da piccole e medie imprese e start up saranno finanziati, fino a 100.000 euro, su iniziativa del programma di incubazione europeo REACH

Nell’ambito del programma di incubazione europeo REACH, the “EuRopEAn incubator for trusted and secure data value Chains”, finanziato con i fondi programma europeo Horizon 2020, è stata lanciata una nuova Open Call rivolta alle piccole e medie imprese e alle start up, per lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi basati sull’uso delle tecnologie di Big Data.

Il bando finanzierà fino a 30 proposte di progetti che includano uno scenario di Data Value Chain (DVC), in cui il valore viene creato dalla condivisione dei dati.

Il programma di incubazione/accelerazione dei progetti prevede 4 fasi: Explore, Experiment, Evolve, Expose

Ogni impresa finanziata riceverà fino a 100.000 euro; il valore del contributo sarà determinato dalla fase raggiunta nel processo di incubazione. L'impresa vincitrice per il miglior esperimento riceverà fino a un massimo di 120.000 euro.

La scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 22 febbraio 2022.

Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito del programma Reach.

Contributi ai Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese

Aperto un bando regionale: gli enti pubblici sono invitati a presentare progetti di innovazione sociale che coinvolgano le imprese e siano finalizzati a risolvere specifiche problematiche territoriali

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un bando, rivolto agli enti pubblici, per sostenere la rete dei laboratori territoriali per la sostenibilità delle imprese, parte integrante della strategia regionale per l'attuazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Con il bando si punta a coinvolgere imprese e altri soggetti interessati nella proposta e realizzazione di percorsi di innovazione sociale finalizzati a risolvere specifiche problematiche territoriali. Lo scopo è stimolare il protagonismo delle imprese nella produzione di nuovo valore condiviso, incrementando la competitività e la sostenibilità complessiva del sistema, anche in riferimento a specifici settori produttivi o filiere che caratterizzano alcuni distretti.

Le progettualità possono far riferimento ad ambiti tematici specifici quali economia circolare e simbiosi industriale, logistica e mobilità sostenibile delle merci, innovazione sociale nei servizi alle comunità, con l’obiettivo di supportare le imprese verso l’adozione di nuovi modelli organizzativi per la produzione di beni e servizi.

Le domande per l’ottenimento dei contributi potranno essere presentate dai seguenti soggetti:

  • Camere di commercio dell’Emilia-Romagna
  • Province dell’Emilia-Romagna
  • Città metropolitana di Bologna
  • Comuni dell’Emilia-Romagna
  • Unioni di comuni dell’Emilia-Romagna.

Per rafforzare l’integrazione tra i vari soggetti, è previsto il coinvolgimento obbligatorio di partner tecnici quali i Clust-ER e i Centri di innovazione della Rete Alta Tecnologia.

Il contributo regionale potrà arrivare a un massimo di 40.000 euro annui per singolo progetto, coprendo fino al 100% dei costi ammissibili, fino ad esaurimento delle risorse.

La scadenza per presentare le candidature è fissata al 20 gennaio 2022.

Per maggiori informazioni: imprese.regione.emilia-romagna.it

Contro il digital divide scolastico: dalla Regione in un anno tablet, pc e sim a oltre 15mila studenti

Stanziati 6 milioni di euro, anche grazie al contributo di Zanichelli Editore. L'Assessore regionale all'Agenda Digitale Paola Salomoni: "una scuola più equa e inclusiva, protagonista della transizione digitale"

Combattere il divario digitale, eliminando la distanza tra chi ha possibilità concreta di accedere alle tecnologie dell’informazione e chi invece ne è escluso, a partire dai più giovani e dal mondo della scuola e della formazione, per un’istruzione sempre più equa e inclusiva.

È un impegno preciso assunto della Regione Emilia-Romagna, che nell’anno scolastico 2020-2021 ha destinato a questo obiettivo 6 milioni di euro, cifra complessiva raggiunta anche grazie ai Fondi europei (1,5 milioni) e all’importante contributo di Zanichelli Editore (1 milione).

Un obiettivo raggiunto attraverso il “progetto per il contrasto del divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative”, basato sulla collaborazione interistituzionale nella programmazione, attuazione e valutazione degli interventi proprio per valorizzare al massimo la complementarità delle risorse disponibili ed evitare il rischio della sovrapposizione delle azioni. Non solo, perché ogni Comune ha potuto scegliere la modalità di assegnazione dei dispositivi più congeniale, per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie.

In questo modo, dalle scuole primarie fino alle superiori, passando per gli istituti di formazione professionale, sono stati più di 15mila gli studenti emiliano-romagnoli che nell’ultimo anno hanno potuto acquistare computer, tablet e schede sim - in questo ordine di preferenza - grazie ai fondi che la Regione ha messo a disposizione dei 38 distretti sociosanitari: per un totale di 16.737 dispositivi.

I numeri dell’iniziativa

Grazie al progetto, sono stati consegnati complessivamente, da Piacenza a Rimini, 16.737 dispositivi a 15.070 studenti e studentesse: 11.070 sono iscritti a 1.443 scuole di ogni ordine e grado, i rimanenti 4.000 a enti di formazione professionale.

Per quanto riguarda le fasce di età, il 32% dei beneficiari all'atto dell'acquisto frequentava le scuole primarie, il 24% le scuole secondarie di primo grado (le vecchie scuole medie), e il restante 44% aveva più di 14 anni ed era iscritto alle scuole secondarie di secondo grado (superiori) o agli enti di formazione professionale.

Per il 57% si è trattato di maschi e per il 43% di femmine; da un punto di vista sociografico, i beneficiari provengono da famiglie numerose (in media con più di 4 componenti) e in difficoltà economiche (nell’80% dei casi, l’Isee è inferiore ai 13mila euro).

Le risorse assegnate

Per l’iniziativa sono stati stanziati in totale 6 milioni di euro: 3,5 milioni di risorse regionali (destinati agli interventi sulle scuole primarie, secondarie di I e II grado), 1,5 milioni dal Fondo sociale europeo (per gli interventi rivolti agli enti di formazione professionale) e 1 milione finanziato da Zanichelli Editore (a beneficio delle scuole primarie).

Ogni territorio ha potuto scegliere la modalità più idonea per l’assegnazione: c’è chi ha scelto il bando e chi invece ha adottato la procedura diffusa, stilando graduatorie in collaborazione con i servizi sociali e le scuole. Ci sono state differenze tra le province anche nell’erogazione: alcuni distretti hanno optato per la centralizzazione della procedura d’acquisto, altri per l’emissione di voucher, altri ancora hanno lasciato autonomia alle scuole.

La suddivisione dei contributi, per provincia

Per quanto riguarda la suddivisione sui territori, la provincia con più beneficiari è stata quella di Bologna (2.163 studentesse e studenti), seguita da Modena (1.785), Reggio Emilia (1.333),  Parma (1.220), Forlì-Cesena (1.155), Rimini (978), Piacenza (915), Ferrara (809) e Ravenna (712). A questi si devono poi aggiungere 4.000 ragazze e ragazzi che frequentano gli istituti di formazione professionale presenti sul territorio regionale.

Criteri per l’assegnazione delle risorse

I criteri più utilizzati per stilare le graduatorie sono stati: minori d’età in strutture di accoglienza; minori d’età in situazioni di affido; minori d’età con disabilità certificata; minori d’età con BES (bisogno educativo speciale) e DSA (disturbo specifico di apprendimento); nuclei familiari con più figli in età scolare; nuclei familiari in situazione di “disagio digitale”, cioè con figli privi di dispositivi o con dispositivi inadatti alla Dad/senza connessione internet o con connessione internet inadatta alla Dad; minori d’età che non hanno partecipato (o hanno partecipato con grande difficoltà) alla Dad del primo lockdown; Isee; nuclei familiari in difficoltà economica; restituzione comodato d’uso in favore di dispositivi in proprietà; difficoltà sociali, culturali ed educative.

Il commento dell'AssessorePaola Salomoni

"Questa iniziativa contro il divario digitale - ha dichiarato Paola Salomoni, Assessore regionale all'Agenda Digitale - è nata per dare una risposta immediata ai bisogni degli alunni e delle famiglie, ma non è mai stata intesa come una misura emergenziale. Dobbiamo essere capaci di guidare la transizione tecnologica, valorizzando l’informatica come strumento, e per farlo è necessario che nessuno studente sia lasciato indietro per carenze di risorse.

Grazie alle risorse regionali, al Fondo Sociale Europeo e al prezioso supporto di Zanichelli Editore, che ringrazio ancora una volta anche per l’esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, abbiamo aiutato migliaia di studenti con le loro famiglie, garantendo un accesso sempre più equo alle opportunità formative ed educative".

Transizione digitale: patto tra Emilia-Romagna e Québec per investire nell’intelligenza artificiale

Sottoscritto un accordo per il finanziamento congiunto di progetti formativi e di ricerca finalizzati allo sviluppo di applicazioni concrete nei settori della salute, della mobilità e dello sviluppo sostenibile

La Regione Emilia-Romagna e il Québec uniscono i propri sforzi per ampliare gli orizzonti applicativi dell’intelligenza artificiale. In occasione della terza edizione del “Canada-Italy Business Forum on Artificial Intelligence”, svoltasi in modalità virtuale, i due governi territoriali hanno sottoscritto un accordo di collaborazione, formulando l’impegno a finanziare in maniera congiunta nuovi progetti negli ambiti dell’alta formazione e della ricerca pubblico-privato

Lo scopo è sostenere iniziative che possano avere ricadute e applicazioni concrete nei settori della salute, della mobilità e dello sviluppo sostenibile. Per la definizione e selezione delle idee da sviluppare, è previsto l'utilizzo di una piattaforma collaborativa.

Nell’ambito dell’accordo, si valuta anche l’ipotesi di allargare le collaborazioni in materia allo Stato del Canada, alle Regioni Lombardia e Piemonte e ad altri partner europei dell’Emilia-Romagna, quali la Nuova Aquitania, la Catalogna e l’Assia.

“Il Canada è leader mondiale dal punto di vista scientifico e nella creazione di un ecosistema dedicato all’intelligenza artificiale, con grandi centri di ricerca - ha dichiarato il Presidente regionale Stefano Bonaccini annunciando l’intesa - una realtà di straordinario interesse per il nostro territorio e il nostro Paese, visto che nella Data Valley dell’Emilia-Romagna si concentrerà oltre l'80% della potenza di calcolo nazionale e il 20% di quella europea, grazie al Tecnopolo di Bologna. Trovo quindi naturale, e allo stesso tempo fondamentale, un asse italo-canadese sull’intelligenza artificiale, ben inserito nella strategia Unione europea-Canada che il Forum sta perseguendo.

Il futuro della nostra società - ha aggiunto- dipende dalla nostra capacità di guidare l’innovazione e il cambiamento attraverso gli strumenti della democrazia, della partecipazione e del dialogo. Sanità e lotta alla pandemia, transizione digitale ed ecologica, sono assi strategici di un impegno politico che vogliamo condividere col Canada e il Governo del Québec in particolare”.

DATI PER CONTARE: il 30 novembre una giornata sulle statistiche e gli indicatori di genere

Regione Emilia-Romagna e Period think tank organizzano un evento di approfondimento sulle modalità di raccolta dei dati di genere e misurazione dell’impatto delle politiche di genere, anche alla luce dell'arrivo dei fondi del PNRR

Come dimostrano i 72 indicatori trasversali segnalati dall'Agenda 2030 dell'ONU, raccogliere i dati di genere è un obiettivo necessario e urgente: per misurare l'impatto delle politiche di genere sulle politiche pubbliche, e per trasformare le promesse in realtà, anche in vista dell'arrivo dei fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

In considerazione di ciò, la Regione Emilia-Romagna e Period think tank organizzano DATI PER CONTARE Statistiche e indicatori di genere per un PNRR equo”, giornata di approfondimento in programma martedì 30 novembre a Bologna.

L’evento si terrà dalle 9 alle 18 presso la Sala 20 maggio 2021, in Viale della Fiera 8, articolandosi in una sessione plenaria, in programma nella mattinata e dedicata all’approfondimento di quattro tematiche, e quattro tavoli di lavoro pomeridiani, ai quali seguirà un ulteriore momento di restituzione e conclusione in plenaria.

Ore 9.30 Saluti istituzionali

Ore 9.45 Introduzione e apertura lavori

Ore 10.45-13.00 Approfondimenti in sessione plenaria:

  • Open data e monitoraggio civico in vista del PNRR
  • Dati e indicatori per valutare l’impatto di genere nel PNRR
  • Azioni e impegni delle Regioni per l’equità di genere
  • Azioni e impegni dei Comuni per l’equità di genere

Ore 14.00-17.00 Tavoli di lavoro
Saranno composti in modo plurale ed eterogeneo al fine di creare opportunità di confronto tra istituzioni e soggetti portatori di interessi e che lavorano con i dati a diversi livelli di governo. I gruppi saranno organizzati intorno a quattro tavoli tematici: 

  • Gender procurement e sistema di certificazione di parità di genere
  • Occupazione, reddito ed equilibri vita-lavoro
  • Stereotipi di genere e segregazione nei percorsi formativi e professionali
  • Benessere abitativo, salute e welfare di prossimità

Ore 17.15 Report Tavoli di lavoro

Ore 17.45 Conclusioni

Consulta il programma completo.

Per partecipare ai lavori è richiesta l’iscrizione online

Le sessioni plenarie saranno trasmesse anche in diretta streaming, su Facebook e YouTube.

Città digitali: l’Emilia-Romagna ai vertici del report nazionale Icity Rank 2021

Bologna , Modena, Parma, Reggio Emilia e Rimini nella lista delle 22 città che si distinguono per un utilizzo diffuso, organico e continuativo delle nuove tecnologie

L’Emilia-Romagna conferma la propria immagine di territorio fortemente vocato all’innovazione, e le sue città si pongono alla guida delle realtà d’eccellenza sul fronte della trasformazione digitale. È l'immagine positiva restituita da Icity Rank 2021, report realizzato su iniziativa di FPA, per fare il punto sui livelli di digitalizzazione raggiunti dalle principali città del Paese. 

La ricerca valuta il posizionamento digitale di tutti Comuni capoluogo italiani, proponendo una media del loro stato di avanzamento e innovazione nei seguenti settori: disponibilità dei servizi pubblici online, disponibilità di app di pubblica utilità, integrazione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e diffusione delle tecnologie di rete

Nella top ten sono tre le città della regione presenti: Bologna, al terzo posto del podio che vede Firenze e Milano nelle due posizioni di vertice, Modena, quarta ex aequo con Bergamo, e Parma, in decima posizione. Allargando poi lo sguardo fino alla 22esima posizione, nel perimetro delle realtà che i curatori dello studio classificano come “città digitali”, figurano anche Reggio Emilia (11esima) e Rimini (16esima).

“Le prime 22 città della classifica sono le ‘città digitali’ - spiega il Direttore generale di FPA Gianni Dominici - quelle che utilizzano in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie nelle attività amministrative, nell’erogazione dei servizi, nella ​raccolta ed elaborazione dati, ​nell’informazione, nella comunicazione e nella partecipazione, e per portare avanti processi di innovazione istituzionale, culturale ed organizzativa al fine di migliorare la qualità della vita e dei servizi funzionali, i livelli di occupazione e la competitività, come risposta ai bisogni delle generazioni attuali e future, garantendo la sostenibilità economica, sociale e ambientale dello sviluppo urbano. Sono città che possono diventare ‘piattaforma’, creando le condizioni per lo sviluppo economico e sociale dei loro territori grazie al digitale”.

Per quanto riguarda le altre città capoluogo dell’Emilia-Romagna sottoposte a monitoraggio, Piacenza si posiziona 25esima, Ravenna 30esima, Forlì 39esima e Ferrara 42esima.

Tra le principali tendenze riscontrate in occasione dell’ultima rilevazione, spicca l’assestamento generale seguito alla forte accelerazione digitale causata dalla pandemia, pur contraddistinto da fenomeni importanti come la diffusione dell’APP IO e dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, e l’attivazione dei servizi dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente

“Questa situazione - si legge nella sintesi del report - ha portato a una polarizzazione: da una parte città che hanno continuato a sviluppare i processi di innovazione, dall’altra città che hanno rallentato. Da un lato, le ‘città digitali’, che si collocano quasi sempre nella parte elevata delle graduatorie degli 8 indici di ICity Rank e mai nella parte più bassa; dall’altro lato, una ventina di comuni quasi sempre nella parte più bassa delle classifiche”.

Le Smart City delle donne: Piacenza ospita il terzo incontro di Women in Tech

Appuntamento presso il Laboratorio aperto locale giovedì 2 dicembre. A confronto sulla necessità di progettare città realmente intelligenti e inclusive Paola Salomoni, Assessore regionale all’Agenda Digitale, Elena Baio, Vicesindaco e Assessore alla Smart City di Piacenza, e Flavia Marzano, esperta di trasformazione digitale e lavoro agile

Le città non potranno dirsi realmente smart, né inclusive, fino a quando continueranno a essere progettate seguendo visioni tecnologiche che privilegiano il vissuto maschile, a scapito dei bisogni femminili. Giovedì 2 dicembre si ritorna a parlare di divari digitali di genere con il terzo appuntamento del ciclo Women In Tech, promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’Agenda Digitale Data Valley Bene Comune e in collaborazione con la rete regionale dei Laboratori aperti, per fare il punto su quanto la rivoluzione tecnologica in atto, all’apparenza neutra e di per sé positiva a prescindere, rischi di perpetuare e in alcuni casi consolidare le disuguaglianze tra uomini e donne.

L’appuntamento del 2 dicembre è il terzo del ciclo di incontri. Si svolgerà a partire dalle 11.30 presso il Laboratorio aperto di Piacenza, nell’ex Chiesa del Carmine, e sarà dedicato al tema “Intelligenti e inclusive: le smart city delle donne”. Dopo i saluti istituzionali di Giacomo Frattola, Senior innovation officer del Laboratorio aperto, a dialogare con l’Assessore regionale all’Agenda Digitale Paola Salomoni saranno Elena Baio, Vicesindaco e Assessore alla Smart City del Comune di Piacenza, e Flavia Marzano, consulente e docente universitaria esperta di trasformazione digitale e lavoro agile. Moderatrice dei lavori Marta Pellegrino, Head of operations Laboratori aperti Emilia-Romagna.

Il confronto sarà dedicato agli squilibri di genere che si annidano nella progettazione e realizzazione di città intelligenti “a misura d’uomo”, perché basate sull’utilizzo di piattaforme tecnologiche per lo più sviluppate e gestite da uomini e per questo tendenzialmente orientate a privilegiare le prospettive e le necessità maschili, a scapito di quelle femminili.

Il caso classico è quello della mobilità. La disponibilità di grandi quantità di dati digitali dovrebbe permettere di ripensare l’organizzazione e la gestione dei flussi di spostamento e dei servizi di trasporto in maniera più efficace ed efficiente, mettendo al centro i bisogni delle persone. Ma cosa avviene se le metodologie di produzione, raccolta e analisi dei dati da parte degli algoritmi di intelligenza artificiale si basano su logiche maschiliste e discriminatorie? Accade ad esempio che gli sforzi di programmazione e investimento si concentrino in particolare sulle traiettorie “verticali”, lungo gli assi che mettono in connessione le aree periferiche e quelle centrali, percorsi in prevalenza dagli uomini nei tragitti casa-lavoro, con una conseguente sottovalutazione delle direttrici “orizzontali”, ad esempio tra diversi quartieri residenziali, più comunemente battute dalle donne nelle proprie routine quotidiane, scandite da una maggiore alternanza tra attività di cura e assistenza e mansioni lavorative.

A questa distorsione, tanto difficile da cogliere senza un’adeguata conoscenza dei meccanismi di funzionamento delle piattaforme tecnologiche quanto penalizzante per le donne, se ne sommano diverse altre, ad esempio nei settori della sanità, del welfare e della sicurezza, portando allo sviluppo di città intelligenti di nome ma non di fatto, perché non in grado di assicurare una reale parità di genere. 

Parità che sarà possibile raggiungere solo mettendo al centro approcci e prospettive alternative, puntando ad esempio sui modelli di pianificazione urbana che a Vienna, anche grazie all’adozione di strumenti di democrazia partecipativa e di innovative tecniche di raccolta disaggregata dei dati per genere, hanno portato alla progettazione di servizi, e in alcuni casi di interi quartieri “women oriented”, perché pensati in funzione delle loro principali esigenze e aspettative.

È anche di esperienze e iniziative di questo genere che si avrà modo di parlare in occasione dell’incontro di Piacenza, che sarà possibile seguire  in presenza, iscrivendosi online, o in diretta live, sul sito www.digitale.regione.emilia-romagna.it, sui canali Facebook e YouTube di ADER, Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e su Lepida TV (YouTube e canale 118 del digitale terrestre).

Come sempre, in vista del suo svolgimento, chiunque interessato potrà formulare spunti e domande da sottoporre all’attenzione delle relatrici, direttamente online, o anche prima dei lavori scrivendo all’indirizzo segreteria@absolutgroup.it.

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ultima modifica 2021-03-17T17:10:43+02:00
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